CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 settembre 2012
705.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 24

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 settembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.

Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, adottati a Ginevra il 24 novembre 1998.
C. 5420 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge reca la ratifica degli emendamenti alla Costituzione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, adottati a Ginevra il 24 novembre 1998 e che il provvedimento, approvato dal Senato senza modifiche, è corredato di relazione tecnica. Fa presente di non avere osservazioni da formulare, dal momento che gli emendamenti oggetto del provvedimento riguardano l'assetto organizzativo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni e non incidono sui meccanismi di finanziamento da parte degli Stati membri.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, relativamente alle osservazioni formulate dal relatore, conferma il carattere obbligatorio del contributo italiano versato annualmente all'Organizzazione internazionale per le migrazioni, a valere sul capitolo n. 3108 del Ministero per gli affari Pag. 25esteri. Al riguardo rappresenta la sostanziale costanza del livello di contribuzione obbligatoria annuale a carico dell'Italia, evidenziandosi dall'anno 2009 al corrente anno 2012 in 2,135 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 1,77 milioni di euro.

  Maino MARCHI (PD), relatore, formula una proposta di nulla osta.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 18 settembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente una variazione compensativa relativa allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri.
Atto n. 504.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Maino MARCHI (PD), relatore, evidenzia che lo schema di decreto ministeriale in esame, da adottarsi da parte del Ministro dell'economia e delle finanze su proposta del Ministro degli affari esteri – ai sensi dell'articolo 1, comma 02, del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011 – previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario, concerne una variazione compensativa, in termini di competenza e di cassa, all'interno dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, nell'ambito della missione «L'Italia in Europa e nel mondo». Tale variazione compensativa, per l'anno finanziario 2012, consiste nella diminuzione di 100.000 euro del programma «Cooperazione allo sviluppo» ed in particolare del capitolo 2164, relativo a Manutenzione ordinaria e riparazione di immobili, mobili, arredi e accessori, impianti e macchinari, hardware, eccetera, ed in un corrispondente aumento della dotazione a favore del programma «Promozione della pace e sicurezza internazionale» ed in particolare del capitolo 3399, relativo a contributo per la partecipazione al Fondo europeo per la gioventù. Fa presente che la documentazione allegata alla proposta ministeriale, consistente in tre note del Ministero degli affari esteri del 28 marzo, dell'8 e del 10 maggio 2012, comprensive di una dichiarazione di nulla osta alla variazione compensativa dal capitolo 2164 al capitolo 3399 della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri affermano che la misura della suddetta variazione compensativa è tale da non pregiudicare il conseguimento delle finalità definite dall'autorizzazione legislativa di spesa sottostante al capitolo cedente, recata dalla legge 26 febbraio 1987, n. 49, concernente la nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo e che la riduzione medesima risulta comunque inferiore al 20 per cento delle risorse complessivamente stanziate da detta autorizzazione – come richiesto dal citato articolo 1, comma 02, del decreto-legge n. 138 del 2011 – pari a 77.236.000 euro. Al riguardo, osserva che da un'interrogazione effettuata presso la banca dati della Ragioneria generale dello Stato, il capitolo cedente – a fronte di uno stanziamento definitivo di competenza di 500.325 euro per l'anno 2012 – presenta una disponibilità di competenza di 215.583,20 euro, mentre il capitolo beneficiario, a fronte di uno stanziamento definitivo di competenza di 243.000 euro, non reca attualmente alcuna disponibilità in conto competenza. Alla luce di quanto sopra, ritiene Pag. 26opportuno che il Governo confermi che la suddetta variazione compensativa è tale da non pregiudicare il conseguimento delle finalità definite dalle norme legislative sottostanti al capitolo cedente 2164 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri. Conferma che la variazione compensativa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, disposta dallo schema in esame, per l'importo di euro 100.000, in diminuzione sul capitolo n. 2164, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 138 del 2011, non pregiudica le finalità definite dall'autorizzazione legislativa di spesa recata dalla legge n. 49 del 1987.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma che la variazione compensativa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, disposta dallo schema in esame, per l'importo di euro 100.000, in diminuzione sul capitolo n. 2164, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 138 del 2011, non pregiudica le finalità definite dall'autorizzazione legislativa di spesa recata dalla legge n. 49 del 1987.

  Lino DUILIO (PD), pur rilevando che le variazioni proposte non presentano profili finanziari problematici, come confermato da ultimo anche dal rappresentante del Governo, osserva come esse incidano sul programma relativo alla cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo. In proposito, ricorda come la Commissione, nel corso dell'esame del disegno di legge di assestamento, approvando un emendamento proposto dalla Commissione affari esteri, abbia soppresso l'articolo 3 del disegno di legge governativo, che mirava ad escludere il mantenimento in bilancio delle risorse riferite alla cooperazione allo sviluppo, anche in considerazione della loro progressiva riduzione. Ritiene, quindi, che vi sia una certa contraddizione tra l'affermazione che le somme destinate alla cooperazione possono ridursi senza pregiudicare le finalità per le quali sono stanziate e la richiesta, condivisa dallo stesso Ministero degli affari esteri, di mantenere in bilancio le somme stanziate per l'esercizio in corso. Reputa, pertanto, che, anche nell'ottica di un maggiore controllo sulla gestione, sarebbe utile procedere all'audizione del dirigente responsabile per la cooperazione al fine di acquisire informazioni sugli stanziamenti previsti per il programma Cooperazione allo sviluppo.

  Maino MARCHI (PD), relatore, pur sottolineando come, per il futuro, sia necessario evitare ulteriori riduzioni agli stanziamenti del Ministero degli affari esteri per non compromettere l'azione di politica internazionale dell'Italia, in considerazione dei chiarimenti forniti dal Governo e dalla particolare finalità dei capitoli incisi, formula una proposta di parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.15.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 18 settembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa.
Atto n. 491.
(Rilievi alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 settembre 2012.

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  Marco MARSILIO (PdL), relatore, formula la seguente proposta:

  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa (atto n. 491);
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, il quale ha precisato che:
   i risparmi derivanti dell'attuazione del provvedimento, al quale non sono stati ascritti effetti sui saldi di finanza pubblica, saranno pari a circa 18,5 milioni di euro nel 2013, 26,5 milioni di euro nel 2014 e nel 2015, e circa 42 milioni di euro a decorrere dal 2016;
   l'articolo 6 non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto le amministrazioni pubbliche destinatarie del personale procederanno alle assunzioni solo nell'ambito dei limiti previsti dalla legislazione vigente e il contributo quinquennale previsto dall'articolo 6, comma 5, lettera a), costituisce un incentivo aggiuntivo temporaneo;
   le modalità per il passaggio di personale presso enti del Servizio sanitario nazionale, ai sensi dell'articolo 6, comma 6, saranno stabilite con un Accordo tra Stato e Regioni, in modo da garantire il rispetto dei vincoli previsti in materia dalla legislazione vigente e, per le regioni sottoposte a piani di rientro, a quelli contenuti nei medesimi piani;
   da informazioni fornite dall'ISTAT, nel calcolo dell'indebitamento delle pubbliche amministrazioni si tiene conto anche dei disavanzi dei Comitati periferici della Croce rossa italiana e, pertanto, il ripiano dei disavanzi previsto dall'articolo 4 non comporta effetti sulla consistenza del debito pubblico;
   non sono disponibili ulteriori informazioni sul potenziale impatto economico del contenzioso pendente, che peraltro graverebbe sulla Croce rossa italiana anche in assenza delle procedure di riordino;
   nel settembre 2012 è stata presentata al collegio dei revisori dei conti della Croce rossa italiana la bozza di ulteriore riaccertamento dei residui, che prevede la cancellazione di circa 36 milioni di euro di residui attivi e circa 26 milioni di euro di residui passivi;
   rilevato che:
    il provvedimento prevede una riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa, dalla quale deriverebbero risparmi, peraltro incerti, specialmente nel lungo periodo, a fronte di una delega legislativa che si limitava a richiedere che la riorganizzazione avesse luogo senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    al fine di realizzare i predetti risparmi, il provvedimento prefigura un assetto che presenta margini di incertezza, con particolare riferimento alla destinazione del personale e del patrimonio dell'Associazione italiana della Croce rossa, che non assicurano una piena salvaguardia dell'esperienza maturata nella storia dell'Associazione, con possibili, pesanti, ricadute di carattere occupazionale;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

  lo schema di decreto legislativo e formula le seguenti osservazioni:
   si valuti l'opportunità di una riconsiderazione dell'impostazione complessiva del provvedimento, che salvaguardando l'esigenza di garantirne la neutralità finanziaria, garantisca maggiore certezza in ordine agli esiti del processo di riordino dell'Associazione italiana della Croce rossa, assicurando la piena continuità delle attività esercitate e la tutela dei livelli occupazionali per tutti quanti prestano servizio presso la CRI, evitando il rischio di determinare gravi ricadute in termini occupazionali;
   in questo contesto, appare opportuno salvaguardare le specificità operative della Pag. 28Croce rossa italiana, valutando la possibilità di configurare l'Ente di cui all'articolo 2 come un ente di carattere permanente che mantenga la natura giuridica di diritto pubblico, al quale affidare il compito di svolgere le attività che presentino più rilevanti profili di carattere pubblicistico, quali in particolare quelle di protezione e difesa civile e di tutela della salute, nonché quelle ausiliarie delle Forze armate, compatibili con la finalizzazione del finanziamento pubblico di cui all'articolo 8, comma 2;
   a tale ultimo riguardo, occorre, in particolare, preservare le specificità del Corpo militare della Croce rossa italiana, assicurando il proseguimento delle importanti attività di supporto attualmente svolte, preservando anche gli attuali livelli occupazionali».
   Il sottosegretario Gianfranco POLILLO osserva che la proposta di deliberazione formulata dal relatore, nel dare sostanzialmente atto dell'assenza di profili problematici, solleciti, anche nel merito, una riscrittura del provvedimento, sulle cui conseguenze, anche sotto il profilo finanziario, non è possibile formulare un giudizio, che non potrà che dipendere dalle decisioni che verranno assunte dalla Commissione affari sociali.

  Renato CAMBURSANO (Misto) esprime forti perplessità sulla proposta di formulata dal relatore, che, a suo avviso, non affronta i nodi del provvedimento. Rileva inoltre che il Governo dovrebbe avere una posizione univoca e chiarire se intenda modificare il provvedimento tenendo conto delle valutazioni che presumibilmente perverranno dalla Commissione di merito. In caso contrario, preannuncia il suo voto contrario.

  Antonio BORGHESI (IdV) osserva come l'Associazione italiana della Croce rossa, pur perseguendo finalità assolutamente meritevoli di tutela, si fosse trasformata negli ultimi anni in un «carrozzone», caratterizzato da sprechi e inefficienze, oltre che da una assenza di trasparenza sulla gestione finanziaria. Al riguardo, rileva che il relatore ha proposto una riconsiderazione complessiva dello schema in esame, con il quale il Governo provvede alla riorganizzazione dell'Associazione, evocando criteri assai generici che rischiano di perpetuare le inefficienze che hanno caratterizzato la recente esperienza della Croce rossa italiana. Ritiene, pertanto, preferibile che la Commissione non si esprima prima che siano chiare le modifiche dello schema che verranno proposte dalla XII Commissione e saranno considerate assentibili dal Governo.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, evidenzia come, dal punto di vista procedurale, la Commissione sia chiamata ad esprimere, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, i propri rilievi alla Commissione di merito e che la mancata espressione dei medesimi prima della conclusione dell'esame del testo in quella sede, condannerebbe all'irrilevanza la deliberazione che la Commissione andrebbe eventualmente ad adottare. Sottolineando l'opportunità su un argomento così rilevante di una valutazione da parte della Commissione in riferimento ai profili finanziari, fa presente che, nella predisposizione della sua proposta, ha cercato di tenere conto, da un lato, dell'attuale formulazione del testo, che formalmente è sottoposto all'esame della Commissione e, dall'altro, del dibattito politico che si sta svolgendo presso la Commissione di merito. Rileva come, sul testo attuale, non vi siano profili problematici da punto di vista finanziario, come chiarito anche dalla Ragioneria generale dello Stato, salvo la effettiva realizzabilità dei tagli che si prevede di operare soprattutto in riferimento al personale della Croce Rossa. In proposito, sottolinea come un trasferimento degli oneri sul versante dell'assistenza per attutire l'impatto sociale di tali decisioni finirebbe per vanificare larga parte dei risparmi attesi e ricorda come la riorganizzazione dell'ente non dovesse avvenire necessariamente attraverso una riduzione delle somme previste per la convenzione. Rileva quindi come la seconda parte delle Pag. 29osservazioni attenga al dibattito svoltosi in Commissione di merito e sia volta a consentire la manifestazione dell'orientamento della Commissione in relazione alle decisioni che saranno presumibilmente assunte dalla XII Commissione medesima.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), pur non avendo obiezioni alle osservazioni contenute nella proposta del relatore, che giudica nel merito condivisibili, ritiene che dovrebbe valutarsi se esse non travalichino gli ambiti di competenza della Commissione, in quanto non direttamente riferibili ad aspetti di carattere finanziario.

  Rolando NANNICINI (PD) nel ricordare come lo schema di decreto incida sulla convenzione tra lo Stato e la Croce Rossa per la prestazione dei servizi di quest'ultima, evidenzia come ciò dovrebbe comportare una discussione approfondita sul merito dell'economicità di tale convenzione rispetto ai servizi effettivamente erogati dalla Croce Rossa. Evidenzia che solo in tal modo si potrebbe valutare la congruità stessa della riduzione di 40 milioni di euro recata dal provvedimento in esame. Per tali ragioni, preannuncia che, a titolo personale, esprimerà un voto contrario sulla proposta del relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che, al di là delle valutazioni sulle competenze proprie della Commissione, in questa fase si ponga un problema di carattere procedurale, che ricorre spesso in occasione della deliberazione di rilievi su atti del Governo, qualora si prefiguri una riscrittura degli schemi dei provvedimenti presentati dall'Esecutivo. Nel caso di specie, osserva, ad esempio, che qualora il provvedimento, a seguito dell'espressione del parere della Commissione affari sociali, fosse riformulato per garantire i livelli occupazionali, evidentemente ne muterebbero le implicazioni finanziarie, senza che la Commissione bilancio possa esprimersi al riguardo. Sarebbe, quindi, utile che il Governo chiarisse i propri intendimenti rispetto al contenuto del provvedimento, anche alla luce della disponibilità manifestata a considerare il contenuto dei pareri parlamentari.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) dichiara di condividere le considerazioni del presidente, osservando come problemi sostanzialmente analoghi si siano posti in occasione dell'esame degli schemi dei decreti legislativi attuativi delle deleghe contenute nella legge n. 42 del 2009, in materia di federalismo fiscale. A suo avviso, per esprimere una valutazione non formale, la Commissione non potrebbe pronunciarsi in questa fase, ma dovrebbe tenere conto nella formulazione dei propri rilievi degli intendimenti maturati nell'ambito della Commissione di merito.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO in relazione alla proposta del presidente, ricorda che, sullo schema di decreto legislativo in esame, si è già espressa la Ragioneria generale dello Stato e che, al di là di ogni possibile contatto con il Ministero competente, ogni ipotesi di modifica del testo non potrebbe che tenere conto delle risorse disponibili e quindi confermare la cornice finanziaria delimitata dallo schema in esame. In proposito, chiede al relatore di riformulare la sua proposta evidenziando tale necessità.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) ricorda come gli effetti del provvedimento non siano scontati sui saldi di finanza pubblica.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, con riferimento alla procedura da seguire, fa presente che la Commissione bilancio non può che esprimersi prima della Commissione di merito, alla quale formula i propri rilievi sulle conseguenze finanziarie del provvedimento. In questa ottica, sottolinea come nella propria proposta abbia tuttavia inteso farsi carico del dibattito avviato presso la Commissione affari sociali fornendo alcune indicazioni su possibili integrazioni e correzioni dello schema, finalizzate essenzialmente a non disperdere il patrimonio e le esperienze della Croce rossa italiana e a non causare Pag. 30gravi ricadute occupazionali a fronte di risparmi che presentano margini di aleatorietà. Si dichiara, comunque, disponibile ad un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto della posizione del rappresentante del Governo, invita il relatore ad approfondire le richieste di riformulazione avanzate da quest'ultimo e rinvia il seguito della discussione alla seduta già convocata per domani alle ore 12, in modo da consentire l'approvazione della deliberazione in tempo utile per la conclusione dell'esame del provvedimento presso la Commissione di merito.

Sui lavori della Commissione.

  Renato BRUNETTA (PdL) ricorda che, ai sensi della legge di contabilità e di finanza pubblica, nei prossimi giorni si avvierà una fase particolarmente rilevante ai fini della programmazione di bilancio, in quanto entro il 20 settembre dovrà essere presentata al Parlamento la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza e entro il 15 ottobre è prevista la presentazione alla Camera della manovra di bilancio per il triennio 2013-2015. Anche in considerazione della circostanza che tali scadenze si inseriscono in un calendario molto fitto a livello europeo, invita il Governo ad un puntuale rispetto dei termini previsti dalla legge di contabilità ed avverte che il proprio gruppo non accetterà ritardi da parte dell'Esecutivo. A suo avviso, infatti, è necessario che il Governo si dimostri responsabile e credibile a livello nazionale ed europeo, evitando di comprimere le attività della Commissione e del Parlamento.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO in relazione alle osservazioni dell'onorevole Brunetta, fa presente di avere partecipato nella giornata odierna ad una riunione con il Ministro dell'economia e delle finanze e che la Nota di aggiornamento è in corso di definizione, ritenendo pertanto possibile il rispetto dei termini previsti dalla vigente legge di contabilità e finanza pubblica. Parimenti, fa presente che è già in corso un lavoro di raccordo con tutte le strutture ministeriali al fine della predisposizione entro il 15 ottobre dei disegni di legge di stabilità e di bilancio per il 2013.

  Lino DUILIO (PD) dichiara di condividere l'invito del collega Brunetta, ricordando come spesso negli ultimi anni i termini previsti dalla legge di contabilità non siano stati rispettati.

  La seduta termina alle 14.45.