CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 luglio 2012
692.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 1° AGOSTO 2012

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazione della Commissione sulla riforma della politica comune della pesca.
(COM(2011)417).

Proposta di regolamento relativo alla politica comune della pesca.
(COM(2011)425).

Proposta di regolamento relativo alla organizzazione comune dei mercati della pesca e dell'acquacoltura.
(COM(2011)416).

Comunicazione della Commissione sulla dimensione esterna della politica comune della pesca.
(COM(2011)424).

Relazione della Commissione sulla conservazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell'ambito della politica comune della pesca.
(COM(2011)418).

Proposta di regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (COM(2011)804).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

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  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in titolo, rinviato nella seduta dell'11 luglio 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che il relatore, onorevole Callegari, ha presentato una proposta di documento finale, che è già stata trasmessa in via informale ai gruppi (vedi allegato 1).
  Comunica inoltre che è pervenuto il parere favorevole con condizioni espresso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.

  Corrado CALLEGARI (LNP), relatore, nell'illustrare la sua proposta di documento finale, fa presente che l'audizione con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, svoltasi la scorsa settimana, ha evidenziato un orientamento coerente con quello prospettato nella sua proposta.
  Ricorda quindi che anche in sede europea si è proceduto ad una riflessione sugli aspetti maggiormente carenti della proposta, pervenendo lo scorso 12 giugno ad un accordo generale su alcune delle proposte di regolamento, che tiene ampiamente conto delle criticità evidenziate dall'Italia e riportate nella sua proposta di documento.

  Luciano AGOSTINI (PD), nel dichiarare di condividere la proposta del relatore, che ritiene coerente con le indicazioni fornite dal Ministro, propone di inserire nel documento una maggiore accentuazione della specificità della pesca nel Mediterraneo, anche per invitare l'Unione europea a dotarsi di una politica della pesca maggiormente attenta alle esigenze di tale area geografica.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, che ritiene rappresenti un buon avvio, anche perché esso ha tenuto presente quanto è stato sostenuto dal Ministro, auspica che l'Europa possa tenere in maggior conto il settore della pesca nel Mediterraneo.

  Corrado CALLEGARI (LNP) osserva che l'esigenza richiamata dal deputato Agostini è già sostenuta nella sua proposta, soprattutto nella premessa di cui alla lettera a), che fa riferimento alle peculiarità dei Paesi del sud Europa. Dichiarandosi in ogni caso disponibile a fare esplicito riferimento al Mediterraneo, riformula in tal senso la sua proposta di documento finale (vedi allegato 2).

  La Commissione approva infine la proposta di documento finale, nel testo riformulato dal relatore.

Proposta di regolamento recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune.
COM(2011)625.

Proposta di regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (regolamento OCM unica).
COM(2011)626.

Proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
COM(2011)627.

Proposta di regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune.
COM(2011)628.

Proposta di regolamento recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioni connessi all'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli.
COM(2011)629.

Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 73/2009 in ordine all'applicazione dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013.
COM(2011)630.

Proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regime di pagamento unico e al sostegno ai viticoltori.
COM(2011)631.

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo, rinviato nella seduta del 4 luglio 2012.

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  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 4 luglio scorso l'esame è stato rinviato per consentire ai relatori di predisporre le relative proposte, ai fini della predisposizione del documento finale. Invita pertanto i relatori a formalizzare tali proposte al più presto e a trasmetterle ai gruppi, così che la Commissione possa deliberare entro la settimana in corso.
  Comunica inoltre che è pervenuto il parere favorevole con condizioni espresso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) fa presente di aver quasi completato la redazione della sua proposta, relativa alla politica di sviluppo rurale.

  Paolo RUSSO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta.
Nuovo testo unificato C. 4108 D'Ippolito Vitale, C. 4114 Oliverio e C. 5090 Beccalossi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 25 luglio 2012.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 25 luglio scorso l'esame del nuovo testo unificato è stato rinviato per una più approfondita valutazione dei pareri acquisiti e degli ulteriori elementi emersi nel corso del dibattito.

  Angelo ZUCCHI (PD) ricorda che i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori di bibite hanno inviato ai componenti della Commissione, forse in ritardo, un'articolata nota scritta, nella quale si espongono argomentazioni critiche meritevoli di approfondimento. Senza entrare nel merito di tali argomentazioni, deve tuttavia osservare che – a differenza di quanto accade quasi sempre – in questo caso la Commissione non ha svolto alcuna audizione, per acquisire le valutazioni degli operatori del settore, segnatamente delle organizzazioni agricole e del mondo dell'industria, che sono portatori di contrapposti interessi.
  Ritiene in proposito che la Commissione debba ricercare, con spirito costruttivo, un giusto punto di equilibrio, verificando se il testo elaborato risponde effetivamente agli obiettivi voluti, che pure sono condivisibili.
  A questo punto, la Commissione deve valutare se compiere questo necessario approfondimento nel corso dell'esame in sede referente oppure in Assemblea. Al riguardo, osserva che le posizioni del mondo dell'industria alimentare hanno già trovato ampio riscontro in alcuni dei pareri espressi dalle altre Commissioni. Da questo punto di vista, ritiene che potrebbe essere più complesso trovare una mediazione in Assemblea, dove le posizioni tendono a radicalizzarsi. Ritiene perciò che il rinvio all'Assemblea di questo lavoro potrebbe essere foriero di una conclusione non positiva. Precisa infine che tale è il senso delle considerazioni svolte da lui e da altri colleghi.

  Giovanna NEGRO (LNP) ritiene che la maggioranza dovrebbe assumere una posizione chiara sul provvedimento.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), senza entrare nel merito delle questioni sollevate, ritiene che, anche al fine di far emergere con chiarezza le diverse posizioni sul testo, potrebbe essere utile fissare un termine per la presentazione degli emendamenti e procedere nell’iter.

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  Paolo RUSSO, presidente e relatore, ritiene opportuno raccogliere la sollecitazione del deputato Zucchi, per la parte in cui segnala che la Commissione non ha proceduto ad alcuna audizione.
  Al riguardo, ritenendo che sia opportuno concludere quanto prima l'esame del provvedimento, esprime stupore solo per il ritardo con il quale sono stati formulati rilievi critici da parte dei deputati Zucchi e Beccalossi, essendo giò stato acquisito l'assenso di tutti i gruppi al trasferimento in sede legislativa. In ogni caso, condivide l'opportunità di svolgere la riflessione richiesta prima di andare in Assemblea, procedendo innanzitutto alle audizioni, benché tardivamente. In particolare, ritiene che le audizioni dovrebbero svolgersi entro la settimana in corso. Successivamente, potrà essere fissato un termine per la presentazione degli emendamenti.
  Nel constatare che vi è ampio consenso su tale percorso, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2010/60/UE che dispone deroghe per la commercializzazione delle miscele di sementi di piante foraggere destinate a essere utilizzate per la preservazione dell'ambiente naturale.
Atto n. 470.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 5 giugno 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 5 giugno scorso l'esame del provvedimento è stato rinviato in attesa della trasmissione del parere della Conferenza Stato-regioni.
  In proposito, avverte che con lettera del 17 luglio scorso il Presidente della Camera ha comunicato che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha rappresentato che è inutilmente scaduto il termine assegnato dalla legge alla Conferenza per l'espressione del parere e ha pertanto chiesto, trattandosi del recepimento di una direttiva dell'Unione europea, che le competenti Commissioni si esprimano anche in mancanza di detto parere, per consentire la prosecuzione dell’iter del provvedimento nei termini prescritti per l'esercizio della delega.
  Avverte poi che il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome ha trasmesso il documento approvato dalla medesima, facendo presente che le regioni non hanno partecipato alla Conferenza Stato-regioni in mancanza dei chiarimenti attesi dal Governo sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale. Comunica quindi che, in data 17 luglio scorso, è pervenuta la valutazione della Commissione Bilancio sulle conseguenze di carattere finanziario.
  Ricorda infine che il relatore ha già presentato una proposta di parere, che è stata trasmessa ai colleghi in via informale (vedi allegato 3).

  Carlo NOLA (PdL), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole con un'osservazione, con la quale si raccomanda di tener conto delle richieste di modifica formulate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dei rilievi della Commissione Bilancio.
  In proposito, ricorda che la Conferenza ha formulato le seguenti richieste di modifica. All'articolo 3, comma 1, ha chiesto di sostituire la parola «determinata», con la parola «definita», per maggiore aderenza alla direttiva comunitaria di riferimento; nella seconda frase del medesimo comma, ha chiesto di sostituire la congiunzione Pag. 200«o» con «e», in entrambi i casi in cui compare, per assicurare che si debba tenere conto, comunque, del parere delle regioni e delle province autonome. All'articolo 5, comma 4, ha chiesto di modificare la punteggiatura, sostituendo il punto con una virgola, dopo la parola «peso», e sostituendo il punto con «e», dopo le parole «Cuscuta spp», allo scopo di chiarire meglio la condizione prevista nel comma stesso e di sventare possibili contrasti con la condizione di cui al comma 2 del medesimo articolo, rubricato «Condizioni per l'autorizzazione delle miscele di sementi per la preservazione raccolte direttamente».
  La Commissione Bilancio ha invece formulato un'osservazione, con la quale si chiede al Governo di valutare l'opportunità di coordinare le disposizioni del provvedimento in esame, che prevedono l'attribuzione di compiti e funzioni all'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN), con quanto previsto dal decreto-legge n. 95 del 2012, che ha disposto la soppressione dell'ente e il trasferimento delle competenze in materia di sementi elette all'Ente risi.

  Corrado CALLEGARI (LNP) segnala che all'articolo 1 viene adottata una definizione di «zona fonte» troppo restrittiva, specie rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei. Inoltre, con riferimento agli articolo 7 e 11, che riguardano rispettivamente la procedura per le autorizzazioni e l'etichettatura dei contenitori, osserva che tali disposizioni possono determinare oneri amministrativi e costi eccessivi.

  Carlo NOLA (PdL), relatore, premesso di non aver ricevuto segnalazioni di criticità sui punti indicati dall'onorevole Callegari, osserva che le zone fonti delle sementi individuate dal provvedimento appaiono zone di pregio, soggette a particolari regimi di tutela. Poiché ritiene valido il criterio adottato, ritiene che l'osservazione del collega Callegari potrebbe essere raccolta facendo riferimento in ogni caso a zone qualificate, dotate di caratteristiche simili. Pertanto, considerato che manca la possibilità di avere una valutazione di tipo tecninco dal Governo, riformula la sua proposta di parere con una ulteriore osservazione nel senso indicato (vedi allegato 4).

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazioni, come da ultimo riformulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi.
Atto n. 479.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 6 giugno.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento è iniziato nella seduta del 6 giugno scorso. Successivamente, la Commissione ha proceduto ad un ciclo di audizioni informali, che ha coinvolto le organizzazioni agricole, compresa l'AIAB, il Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali dei rappresentanti, il Consiglio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati e l'Associazione nazionale imprese agrofarmaci (Agrofarma).
  Nel ricordare che l'esame era stato poi sospeso in attesa del parere della Conferenza Stato-regioni, avverte che con lettera del 17 luglio scorso il Presidente della Camera ha comunicato che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha rappresentato che è inutilmente scaduto il termine assegnato dalla legge alla Conferenza per l'espressione del parere e ha pertanto chiesto, trattandosi del recepimento di una direttiva dell'Unione europea, che le competenti Commissioni si esprimano anche in mancanza di detto parere, per consentire la prosecuzione dell’iter del provvedimento Pag. 201nei termini prescritti per l'esercizio della delega. Ricorda peraltro che il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome ha trasmesso il documento approvato dalla medesima, facendo presente che le regioni non hanno partecipato alla Conferenza Stato-regioni in mancanza dei chiarimenti attesi dal Governo sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale.
  Comunica poi che in data 19 luglio è pervenuta la valutazione della Commissione Bilancio sulle conseguenze di carattere finanziario.
  Ricorda infine che il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, che è già stata trasmessa, in via informale, ai commissari (vedi allegato 5).

  Susanna CENNI (PD), relatore, illustra la proposta di parere, sottolineando che con la stessa ha inteso recepire molte delle indicazioni rappresentate nelle utili audizioni svolte nonché le richieste di modifica delle regioni e delle province autonome, tenendo conto anche del parere espresso dalla Commissione Agricoltura del Senato.
  Nel merito, precisa di aver ritenuto opportuno richiamare i risultati già raggiunti da parte del sistema agricolo, che hanno fatto registrare una riduzione nell'uso di fitofarmaci. Nel condividere l'obiettivo della direttiva di pervenire ad un'ulteriore riduzione dell'uso di tali prodotti, si afferma tuttavia il principio che tale obiettivo va perseguito ricercando il giusto equilibrio tra esigenze di tutela della salute e dell'ambiente e sostenibilità economica delle imprese, anche applicando criteri di gradualità.
  Osserva quindi che il limite maggiore del provvedimento in esame risiede nella mancata previsione di adeguate risorse finanziarie volte a sostenere gli sforzi delle imprese. Appare pertanto ancora più evidente la necessità di evitare che l'attuazione del decreto comporti adempimenti amministrativi eccessivi e di sostenere le imprese almeno con un'adeguata rete di assistenza tecnica e con modalità organizzative e procedurali che consentano, ove possibile, una riduzione dei costi complessivi si di esse gravanti.
  Per quanto riguarda le condizioni, richiama in particolare l'attenzione su quelle che richiamano la necessità che il complessivo processo di adeguamento alla disciplina europea, che si svilupperà attraverso i piani di azione nazionali, avvenga prevedendo più strutturate e stabili forme di consultazione delle rappresentanze delle imprese agricole. In proposito, osserva infatti che la concertazione ha già consentito di ottenere negli anni passati risultati importanti. Altro aspetto di particolare importanza è l'applicazione della disciplina nelle aree soggette a speciali forme di tutela, in relazione alle quali si ribadisce la necessità di ricercare un ragionevole equilibrio tra i principi di tutela ambientale e l'esigenza di garantire la stessa permanenza in quelle aree di attività produttive economicamente sostenibili.
  Fa poi presente che alcuni colleghi le hanno già fatto pervenire alcune proposte di modifica del parere, che ritiene di accogliere.
  In particolare, l'onorevole Callegari ha chiesto di prevedere una condizione riferita all'articolo 3, comma 1, lettera m), affinché nella definizione di difesa integrata sia inserito il concetto della valutazione della necessità del trattamento in base a monitoraggi dei parassiti e a campionamenti della coltura con verifica dell'effettivo superamento di soglie di danno, tenuto conto che la direttiva pone l'obbligo della lotta integrata a seguito di verifica dello stato di salute delle coltivazioni. Conseguentemente, si propone di integrare l'articolo 19, comma 1, nel senso di aggiungere, dopo la parola: «infezioni,» le seguenti: «affinché i trattamenti siano effettuati solo al superamento di soglie di danno/presenza o di fattori di rischio».
  Il collega Zucchi ha invece proposto alcune modifiche alla condizione di cui alla lettera f), nel senso di aggiungere, laddove si richiama l'esigenza di garantire la sopravvivenza nelle aree protette di attività economicamente sostenibili, come Pag. 202l'agricoltura, un riferimento all'agricoltura tradizionale. sempre alla stessa condizione, si propone inoltre di sostituire le parole «ulteriori restrizioni all'uso di prodotti fitosanitari» con le seguenti «diverse regolamentazioni sull'uso di prodotti fitosanitari».

  Carlo NOLA (PdL) fa presente che in molte zone del Paese le aree protette sono particolarmente estese, come nella provincia di Pavia, caratterizzata dalla coltivazione del riso. Le imprese sono pertanto preoccupate per l'applicazione del provvedimento, che andrebbe adattata alle esigenze dei singoli territori. Propone pertanto di riformulare la condizione di cui alla lettera a), numero 9), riferita all'articolo 15, nel senso di sostituire al comma 6 le parole: «Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano le misure di cui al comma 1» con le seguenti: «Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano individuano e attuano le misure di cui al comma 1». Sottolinea in proposito che l'agricoltura è un'attività umana che va preservata in quanto essa stessa parte della natura che si vuole tutelare.

  Susanna CENNI (PD), relatore, accoglie la proposta di modifica formulata dal deputato Nola. Presenta conclusivamente, sulla base di quanto già preannunciato, una nuova formulazione della sua proposta di parere favorevole, con condizioni e osservazioni (vedi allegato 6).

  Angelo ZUCCHI (PD), nel ringraziare la relatrice per aver accolto i suoi suggerimenti, precisa che gli stessi sono motivati da ragioni analoghe a quelle esposte dal collega Nola. Infatti, provenendo dalla provincia di Pavia, dove la produzione risicola si svolge soprattutto in aree soggette a tutela ambientale, ritiene fondamentale mantenere un giusto equilibrio tra tale tutela e le esigenze produttive. Peraltro, ricorda che quelle stesse zone umide sono il risultato dell'attività agricola e vanno preservate non dall'agricoltura, ma da altre attività impattanti.

  Corrado CALLEGARI (LNP), ringraziando la relatrice per il lavoro svolto e per aver accolto le sue proposte, esprime rammarico per l'assenza del rappresentante del Governo, che ha presentato un testo che si limita a ricopiare la direttiva, senza utilizzare i margini di discrezionalità che pure essa consente agli Stati membri.
  Preannuncia quindi il suo voto favorevole alla proposta della relatrice.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV) manifesta apprezzamento per l'attento lavoro svolto dalla relatrice, che tiene ampiamente conto dei rilievi critici formulati dalle organizzazioni del mondo agricolo nel corso delle audizioni.

  Carlo NOLA (PdL) ringrazia la relatrice per aver accolto la sua proposta.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), esprimendo gratitudine alla relatrice per l'importante lavoro di sintesi compiuto, prennuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere, che accoglie le esigenze rappresentate nel corso delle audizioni e le aspettative dei territori interessati.

  Teresio DELFINO (UdCpTP), manifestando apprezzamento per la proposta della relatrice, che accoglie pienamente le richieste delle regioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  La Commissione approva infine la proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 495.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere non espresso).

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  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato nella seduta del 17 luglio.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 17 luglio, il relatore, onorevole Cuomo, ha svolto la relazione introduttiva.

  Antonio CUOMO (PD), relatore, osserva che la richiesta di parere del Governo sullo schema di riparto in esame interviene nel momento in cui, con il decreto-legge n. 95, sulla revisione della spesa pubblica, si sta intervenendo sugli enti destinatari dei contributi. In particolare, il testo prevede un contributo all'INRAN, che il decreto-legge prevede di sopprimere, e non tiene conto delle riduzioni di spesa per i ministeri disposte dallo stesso decreto.
  Alla luce di tali elementi, analogamente a quanto deliberato dalla Commissione Agricoltura del Senato, propone di non esprimere il parere, chiedendo al Governo di trasmettere una nuova proposta di riparto, che tenga conto del mutato quadro normativo.

  La Commissione approva la proposta del relatore.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 15.05.

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
Nuovo testo C. 4041 ed abbinate.
Parere alla II Commissione.
(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del nuovo testo dei progetti di legge, trasmesso dalla Commissione di merito.

  Lino MISEROTTI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione Giustizia ha trasmesso un nuovo testo del progetto di legge C. 4041, già approvato in prima lettura dal Senato.
  Il provvedimento mira ad un riordino complessivo della disciplina in materia di condominio, le cui ragioni risiedono nell'insufficienza della disciplina contenuta nel codice civile, nella necessità di superare il concetto «verticale» del condominio e di adeguarlo alle nuove realtà edilizie, nell'esigenza di cristallizzare normativamente gli indirizzi giurisprudenziali prevalenti, anche al fine di ridurre il contenzioso in materia.
  Per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Commissione Agricoltura, segnala che l'articolo 16 modifica l'articolo 1138 del codice civile, aggiungendo un comma che prevede che le norme del regolamento di condominio non possono porre limiti alle destinazioni d'uso delle unità di proprietà esclusiva né vietare di possedere o detenere animali da compagnia. Con tale disposizione, si intende chiarire legislativamente una questione sulla quale è frequente il contenzioso. In linea di massima, infatti, secondo la giurisprudenza della Corte di cassazione, è da ritenersi illegittimo già ora un'eventuale divieto generalizzato di tenere animali nel proprio appartamento; il regolamento condominiale, approvato a maggioranza, non può infatti ledere il diritto di ciascun condomino a godere in modo pieno ed esclusivo dell'appartamento in proprietà e quindi di vivere con un animale da compagnia nel rispetto delle regole di buon vicinato. Tuttavia tali divieti potrebbero essere contenuti in regolamenti «contrattuali», validi se sottoscritti dal proprietario interessato.
  Propone quindi di esprimere parere favorevole con osservazioni, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Pag. 204

  Anita DI GIUSEPPE (IdV) preannuncia che il suo gruppo si asterrà nella votazione del parere, non soltanto perché il condominio verrebbe ad essere configurato come organo dotato di una sua soggettività, ma anche perché si effettua uno spostamento dell'imputazione della responsabilità dall'amministratore del condominio al condominio in quanto tale, e quindi al suo patrimonio.

  Vincenzo TADDEI (PT) fa presente che nel testo legislativo dovrebbe essere precisata la nozione di animali da compagnia, eccessivamente generica, anche perché molti regolamenti comunali vietano di detenere animali nelle abitazioni, per ragioni di igiene pubblica.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che il testo in esame si limita a prevedere che il regolamento condominiale non possa prevedere limitazioni dell'uso dell'abitazione di proprietà, quanto alla detenzione di animali da compagnia. Invita in ogni caso il relatore a precisare l'osservazione contenuta nella sua proposta di parere, anche con riferimento alla necessità di precisare la nozione di «animali da compagnia».

  Lino MISEROTTI (PdL), relatore, presenta una nuova formulazione della sua proposta di parere con osservazioni, sulla base delle indicazioni del Presidente (vedi allegato 8).

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazioni, come formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Paolo RUSSO (PdL), presidente, ricorda che l'esame è iniziato nella seduta del 22 marzo 2012, con la relazione introduttiva da lui svolta in qualità di relatore, e che successivamente sono state abbinate le proposte di legge dei deputati Delfino e Fiorio.
  Avverte poi che ha affidato l'incarico di relatore all'onorevole Fiorio, che ha già provveduto ad una prima stesura di testo unificato. Invita pertanto il relatore a trasmettere in via informale tale testo ai gruppi, per acquisirne le valutazioni.

  Massimo FIORIO (PD), relatore, condivide il percorso delineato dal Presidente.

  Paolo RUSSO (PdL), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 31 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 15.25.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011.
C. 5324 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012.
C. 5325 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, e rinvio).

Pag. 205

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei disegni di legge.

  Antonio CUOMO (PD), relatore, fa presente che la legge di bilancio per il 2011 (legge 13 dicembre 2010, n. 221) prevedeva inizialmente per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una dotazione di competenza pari a 1.320,290 milioni di euro (1.438,4 esercizio precedente), e autorizzazioni di cassa, della stessa entità di quanto previsto in competenza, quindi 1.320.290 milioni di euro (1.702,7 nel precedente esercizio).
  Le variazioni intervenute nel corso dell'anno hanno determinato una dotazione definitiva: di competenza pari a 1.491,2 milioni, di cui 1.024,3 milioni di parte corrente e 466,9 milioni in conto capitale; la cassa ammonta a 1.805,1 milioni, di cui 1.109,1 milioni per le spese correnti e 695,9 per le spese in conto capitale.
  La Corte dei conti, nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 201 sull'attività del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, esprime alcune considerazioni generali, di rilevante interesse.
  Sotto il profilo organizzativo, la Corte sottolinea che è proseguita l'attuazione del decreto legislativo n. 10 del 2009 per l'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e l'efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni; l'Amministrazione infatti ha provveduto ad adottare il sistema di misurazione e valutazione delle performance ed ha approvato il programma triennale per la trasparenza 2011/2013, così come sono stati approvati due distinti manuali operativi per il sistema di valutazione sia dei dirigenti preposti ai centri di responsabilità amministrativa che del restante personale. La Corte ricorda, altresì, che invertendo l'andamento del precedente esercizio i costi del personale risultano in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, così come quelli relativi ai consumi intermedi, che, in termini di impegni, sono passati da 101 milioni del 2008 agli 89 milioni del 2010 e ai 77 milioni del 2011. Viene ancora una volta confermato dalla Corte che «in relazione alla complessiva gestione finanziaria, si osserva che, negli ultimi anni, le risorse sia stanziate che impegnate sono state in costante diminuzione. Facendo un raffronto con il solo esercizio finanziario 2010, lo stanziamento definitivo di competenza è diminuito, passando da 1.763 milioni a 1.491 milioni nel 2011 (-15,46 per cento), mentre gli impegni lordi sono diminuiti da 1.700 milioni a 1.427 milioni nel 2011 (-16,10 per cento). A fronte di questi stanziamenti si registrano adeguati impegni e pagamenti. La Corte ribadisce, infine, che «l'esame complessivo dei dati finanziari evidenzia ancora la presenza di un elevato ammontare sia dei residui attivi che dei residui attivi perenti, mentre la situazione dei debiti pregressi non ha presentato fenomeni rilevanti.» Tale andamento è influenzato, prosegue la relazione «dalla natura delle attività proprie del Ministero che consistono nel finanziare spese di investimento e trasferimenti a terzi, ma è indubbio che esiste un elevato scostamento temporale tra programmazione di intervento in sede legislativa, impegno della spesa ed erogazione della stessa.».
  Il Ministero cura anche la gestione di numerosi capitoli nei quali è prevista l'acquisizione di entrate extra tributarie, in merito ai quali «a fronte di previsioni iniziali di cassa per 153,8 milioni e definitive per 61 milioni, si è realizzata una entrata pari a 101,9 milioni. Lo scostamento è riconducibile sostanzialmente al diverso andamento del cap. 3988 relativo ai contributi previsti nell'ambito dell'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero e dell'isoglucosio: rispetto alle previsioni iniziali di 118 milioni, ne sono stati riscossi appena 5,3.».
  In merito all'assestamento di bilancio per l'anno 2012, ricorda che la disciplina dell'istituto dell'assestamento del bilancio dello Stato è attualmente contenuta all'articolo 33 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante la nuova legge di contabilità e finanza pubblica che ha sostituito, abrogandola, la precedente legge di contabilità (legge n. 468 del 1978). Rispetto alla precedente normativa, che limitava le Pag. 206variazioni di spesa al rispetto della legislazione sostanziale vigente (nel senso che non potevano essere modificati, in sede di assestamento, stanziamenti di spesa direttamente determinati da norme vigenti), ora ai fini della formazione delle previsioni assestate di spesa va considerata la disposizione in materia di flessibilità di bilancio, contenuta al comma 3 dell'articolo 33 della nuova legge di contabilità, che prevede la possibilità di effettuare variazioni compensative, in corso d'anno, tra programmi della stessa missione, ivi comprese le spese predeterminate per legge, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, fermo restando il divieto di utilizzare stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.
  La legge di bilancio per il 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 184) ha previsto per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una dotazione di competenza pari a 1.109,845 milioni di euro (1.320,3 esercizio precedente), che non muta la netta prevalenza delle assegnazioni di parte corrente pari a 795,354 milioni di euro su quelle in conto capitale, pari a 314,491 milioni di euro (nel 2011 le spese correnti potevano contare su un'assegnazione pari a 971,1 milioni mentre agli investimenti erano attribuiti 349,2 milioni, nel 2010 per le prime erano stanziati 1.021,6 milioni di euro e i secondi godevano di un'autorizzazione di spesa di 416,751 milioni di euro). L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali, è quantificata in 1.285.927 milioni di euro (1.320,3 nel precedente esercizio) mentre la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2012 (la cui stima viene fatta al 30 settembre 2011) ammonta complessivamente a 646,116 milioni di euro (200,186 nel 2011), per la maggior parte in conto capitale 166,4 milioni di euro (166,4 nel 2011).
  Variazioni alle suddette spese iniziali sono già state introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi e ulteriori variazioni vengono proposte con il disegno di legge di assestamento in esame.
  Le variazioni apportate alle previsioni iniziali di bilancio sia in forza di atti amministrativi, che del ddl di assestamento, sono dettagliatamente illustrate nella «Nota preliminare» della Tabella 12.
  Nella tabella di sintesi si evidenzia un incremento totale della competenza pari a 133,7 milioni.
  Le suddette previsioni iniziali vengono a modificarsi a seguito di tutte le variazioni che nel periodo gennaio-maggio 2012 sono già state introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi o vengono a modificarsi seguito delle ulteriori variazioni proposte con il disegno di legge in esame.
  Le variazioni per atto amministrativo hanno interessato le sole dotazioni di cassa per integrazione dei capitoli deficitari con storno dall'apposito Fondo di riserva; quasi 6 milioni di euro iscritti sul cap.3202 del MEF (di maggior peso la quantificazione nell'assestamento 2011 pari a 22 milioni) nonché le variazioni di pari importo alla competenza ed alla cassa derivanti da nuovi provvedimenti legislativi o da norme di carattere generale. Queste ultime determinano in particolare, per l'esercizio in esame, la riassegnazione ai capitoli di spesa di somme versate all'entrata per 8,9 milioni di euro (3,2 milioni di euro per il 2011); la reiscrizione di residui passivi perenti alla quale si devono altri 102,7 milioni (45,0 milioni di euro nel 2011), mentre lo storno di fondi da altri Ministeri introduce una variazione positiva per ulteriori 77 milioni (14,4 milioni di euro nel 2011); infine, il decreto-legge n. 201 del 2011 cosiddetto salva Italia (articolo 30 comma 8-ter e 8-quater), determina l'iscrizione della variazione di 14,8 milioni, trasferiti per il 2012 dalla società ISA Spa al Dicastero agricolo per l'assolvimento delle funzioni conservate all'amministrazione centrale in tema di agricoltura, silvicoltura e pesca.
  Il totale delle variazioni per atto amministrativo ammonta quindi a 126,5 milioni di euro per la competenza (61,6 nel 2011) ed a 132,3 milioni di euro per la cassa (281 in precedenza).
  Le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento, al netto del trasferimento di risorse tra i diversi programmi, Pag. 207assumono i seguenti valori: per la competenza +7,2 milioni, per la cassa +29,0 milioni, e per i residui -141.0 milioni.
  Per la competenza, l'incremento di maggiore rilievo, pari a 8,488 milioni di euro, è destinato alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» (missione 9). Al programma 9.2 vanno 5 milioni interamente riservati ad «investimenti» nel settore della pesca: per le imprese del settore ittico, per il mondo delle cooperative e lo sviluppo dell'associazionismo, per la ricerca scientifica e per la realizzazione di centri servizi (capitoli 7043, 7080, 7094). Al programma 9.6 vanno poco più di 3 milioni per «interventi», quasi interamente a titolo di contributo straordinario all'INRAN (capitolo 2081).
  Per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa, i 1.285,9 milioni di euro stanziati inizialmente godono di un incremento pari a circa 29 milioni. La missione 9 «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», per la quale si propone la variazione più consistente pari a +14,7 milioni, distribuisce le maggiori risorse tra i seguenti programmi: per il programma 9.2 per le politiche europee e internazionali nel settore agricolo e della pesca (destinati quasi per intero agli investimenti nel settore della pesca) l'incremento previsto è quantificato in +7,2 milioni; al programma 9.6 Sviluppo e sostenibilità del settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e mezzi tecnici di produzione, son attribuiti +5,3 milioni. Nel programma sono inoltre disposte variazioni tra i diversi capitoli sia di segno positivo che negativo: le autorizzazioni che subiscono gli incrementi più cospicui sono quella disposta per interventi sul capitolo 2081 per l'INRAN (+2,9 milioni), e quella attribuita agli investimenti di cui al capitolo 7438 per garantire la realizzazione delle opere previste dal piano irriguo nazionale (+20 milioni); è invece proposta una variazione negativa di -1,3 milioni per il programma 9.7 destinato allo sviluppo delle filiere agroalimentari, tutela e valorizzazione delle produzioni di qualità e tipiche è di (che include il capitolo 2251 con 8,5 milioni di euro per il pagamento degli interessi sui mutui contratti dalle cooperative per la loro ristrutturazione, ed il capitolo 7326 con 5 milioni di euro per il programma speciale relativo alla comunicazione e informazione alimentare).
  Si riserva quindi di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito in Commissione.

  Paolo RUSSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dei disegni di legge ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 31 luglio 2012.

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi.
C. 1823 Carlucci, C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe e C. 5191 Faenzi.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

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