CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 luglio 2012
686.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 19 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 9.30.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero (Atto n. 494).
Audizione del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, e di rappresentanti del Consiglio nazionale forense (CNF).
(Svolgimento e conclusione).

  Giulia BONGIORNO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Giovanni SALVI, Procuratore distrettuale della Repubblica di Catania.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Marilena SAMPERI (PD) e Salvatore TORRISI (PdL).

  Risponde ai quesiti posti Giovanni SALVI, Procuratore distrettuale della Repubblica di Catania.

  Giulia BONGIORNO, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 9.55, è ripresa alle 14.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Andrea MASCHERIN, rappresentante del Consiglio nazionale forense.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Francesco Paolo SISTO (PdL) e Marilena SAMPERI (PD).

  Rispondono ai quesiti posti Enrico MERLI, rappresentante del Consiglio nazionale forense, e Andrea MASCHERIN, rappresentante del Consiglio nazionale forense.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 14.30.

Modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 124, concernente il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e la disciplina del segreto.
Nuovo testo C. 5284 D'Alema.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 18 luglio 2012.

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  Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ricorda che ieri, dopo la relazione, si è svolto un dibattito che si è concentrato principalmente sull'articolo 12, avente ad oggetto le intercettazioni preventive ed in particolare l'accentramento nel Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Roma delle competenze in merito alla autorizzazione alle intercettazioni preventive antiterrorismo richieste dal Presidente del Consiglio ovvero dai direttori dell'AISE e dell'AISI dal medesimo delegati.
  La normativa vigente attribuisce la competenza dell'autorizzazione al Procuratore generale presso la Corte d'appello del distretto dove si trova la persona da sottoporre al controllo.
  Ritiene che la scelta della Commissione di merito sia condivisibile, considerata la natura delle intercettazioni preventive e la particolare materia (prevenzione di attività terroristiche o di eversione dell'ordinamento costituzionale o del crimine organizzato di stampo mafioso) oggetto delle stesse nel caso in esame. Una volta scelta l'unificazione delle competenze, la scelta del Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Roma appare dovuta.

  Lanfranco TENAGLIA (PD) ritiene che le perplessità da lui sollevate nella seduta di ieri siano in via di superamento essendo stato presentato un emendamento soppressivo del medesimo articolo. Per quanto concerne le perplessità manifestate sull'articolo 12, ritiene che i chiarimenti del relatore siano convincenti ed esaustivi.

  Manlio CONTENTO (PdL) ritiene che si possa esprimere un parere favorevole tanto sul testo quanto sugli emendamenti presentati in linea di principio.

  Giulia BONGIORNO, presidente, propone di esprimere parere favorevole, per quanto di competenza, sul nuovo testo della proposta di legge C. 5284 D'Alema ed altri, recante: «Modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 124, concernente il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e la disciplina del segreto» e sugli emendamenti e articoli aggiuntivi approvati in linea di principio: Relatore 1.50, Favia 4.1, Relatore 4.050, Laffranco 5.1 (nuova formulazione), Santelli 9.2, Relatore 10.50 (nuova formulazione), Relatore 11.50 (nuova formulazione) e Laffranco 12.3.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.40

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 19 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante nuova distribuzione sul territorio degli uffici del giudice di pace.
Atto n. 455.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 12 luglio 2012.

  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che l'onorevole Ria ha presentato una proposta alternativa di parere contrario (vedi allegato 1). Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero.
Atto n. 494.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 18 luglio 2012.

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  Fabio MERONI (LNP) esprime forti perplessità sull'interpretazione data dal Governo ai criteri di delega, contestando in particolare che siano state soppresse tutte le sezioni distaccate atteso che la delega non configura come unica opzione la soppressione, prevedendo anche la possibilità di «riduzione». Ritiene, segnatamente, che sussistano tutte le condizioni e tutti i presupposti per mantenere in vita la sezione distaccata di Desio del Tribunale di Monza, che appare ingiustificatamente soppressa, nonostante rappresenti un esempio di efficienza e di produttività. Sottolinea come tele soppressione, tra l'altro, determinerà per lo Stato un sensibile aggravio di costi e non un risparmio di spesa. Ritiene che la delega stessa debba essere aggiornata e integrata, tenendo conto anche del processo che sta conducendo alla progressiva soppressione delle province.

  Alberto TORAZZI (LNP) osserva come nell'interpretazione della legge di delega occorra tenere presenti anche dei criteri di efficienza, illustrando, in particolare, le ragioni per le quali l'accorpamento del Tribunale di Crema a quello di Cremona non possa effettuarsi senza produrre un aggravio dei costi, gravi inefficienze e significativi disagi per la popolazione locale. Sottolinea come invece l'accorpamento della sezione distaccata di Treviglio (appartenente al tribunale di Bergamo) al Tribunale di Crema sarebbe un'operazione più efficiente e adeguata alle esigenze del territorio.

  Lorenzo RIA (UdCpTP) ritiene che, per quanto sia ancora in corso l'esame dello schema di decreto legislativo sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria con riferimento ai tribunali, vi siano già dati sufficienti per rilevare forti perplessità sulle modalità di esercizio della delega da parte del Governo e sull'aderenza dello schema ai criteri di delega indicati al riguardo nella legge n. 148 del 2011.
  È bene rilevare, anzitutto, come la materia della ridefinizione di una geografia giudiziaria omogenea abbia come obiettivo l'efficientamento dell'intero sistema. Il riassetto della distribuzione territoriale dei tribunali (come pure degli uffici del Giudice di Pace) deve tendere allo scopo di garantire al sistema giustizia una distribuzione degli uffici omogenea sull'intero territorio nazionale, improntata alla revisione particolareggiata dei singoli casi. Non per niente i criteri di delega indicati nella legge n. 148 del 2011 sono per la maggior parte elastici e indicano diversi fattori dei quali il Governo è obbligato a tener conto per evitare di restituire al Paese una geografia giudiziaria che si scontra con le effettive esigenze territoriali e che, da ultimo, non potrà che rivelarsi inefficiente.
  Ciò premesso, in base all'articolo 1 della legge delega, il Governo deve, ai sensi della lettera a), ridurre gli uffici giudiziari di primo grado mantenendo comunque sedi di tribunale nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011. Il principio di delega fa dunque salvi i tribunali ordinari attualmente esistenti nei comuni capoluogo di provincia. La lettera b) delega il Governo a ridefinire la geografia giudiziaria, ovvero l'assetto territoriale degli uffici giudiziari, eventualmente anche trasferendo territori dall'attuale circondario a circondari limitrofi, anche al fine di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane. Nel compiere questa attività il Governo dovrà tenere conto di «criteri oggettivi e omogenei» che comprendano i seguenti parametri: estensione del territorio; numero degli abitanti; carichi di lavoro; indice delle sopravvenienze; specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale; presenza di criminalità organizzata.
  Già dalla semplice lettura dei criteri, accostata alla situazione che si prospetterebbe all'esito dell'applicazione dello schema di decreto che stiamo esaminando, emerge chiaramente che la delega non è stata interpretata, a suo avviso, in maniera del tutto coerente e corretta, poiché a parte rispettare il parametro fisso della impossibilità di sopprimere le sedi di tribunali dei capoluoghi di provincia, lo Pag. 20schema in questione non restituisce al Paese una distribuzione dei tribunali sul territorio che possa dirsi omogenea e aderente ai criteri citati. In particolare, la soppressione indiscriminata dei tribunali minori e delle sezioni distaccate dei tribunali che non raggiungano un limite minimo di abitanti è un'operazione che può essere considerata in linea con la delega conferita, per quanto riguarda la parte «destruens» del provvedimento. Considerato, infatti, che qualsivoglia «riorganizzazione» passa per due fasi, una di eliminazione della situazione attuale, frutto di vecchi criteri, e l'altra di ricostruzione di un nuovo assetto sulla base di criteri nuovi ispirati ad una visione diversa, possiamo dire che la soppressione contenuta nello schema di decreto del Governo pone in essere la prima di queste due fasi, senza preoccuparsi di come risulterà la nuova geografia giudiziaria, post-soppressione.
  Ciò che, a suo avviso, bisogna fare, per interpretare la delega secondo lo scopo che si è prefissato, è occuparsi di porre in atto, dopo la fase «destruens» anche la fase «construens», ovvero, sulla base degli stessi parametri controllare che sull'intero territorio sia garantita la presenza omogenea di uffici giudiziari che rispondano a quei precisi criteri. È necessario occuparci del quadro finale che restituiremo alla distribuzione degli uffici, prevedendo sin da ora gli eventuali disagi post-riforma e cercando, per quanto possibile, di prevenirli. Basterebbe, ad esempio, che fosse fissato un limite massimo di abitanti oltre il quale prevedere la competenza territoriale di un altro ufficio giudiziario, ciò al fine di evitare situazioni di disagio per i cittadini (vedi il criterio della «specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale») e di pericolosa assenza di presidi di legalità, (vedi il criterio della «presenza di criminalità organizzata»).
  A questo giudizio meramente giuridico, sul rispetto del quadro delegante da parte dell'atto delegato, possiamo affiancare una valutazione dei dati analitici territoriali, con riguardo al numero di abitanti e all'estensione in chilometri quadri. Facciamo l'esempio della Corte d'Appello di Potenza (che comprende tutto il territorio della Basilicata): le sedi di Potenza, Matera e Lagonegro si attestano su un bacino di utenza complessivo di 579.251 abitanti. Nella Corte d'Appello di Lecce succede, invece, qualcosa di diverso: vengono soppresse tutte le 15 sezioni distaccate, attribuendo un bacino complessivo di 1.784.597 abitanti alle sole sedi di Lecce, Brindisi, Taranto. Si chiede allora quale omogeneità vi sia in tali dati oggettivi e quale sia l'obiettivo del provvedimento sulla riorganizzazione dei tribunali: se il miglioramento dell'efficienza del sistema, con contestuale riduzione dei costi o la riduzione dei costi con contestuale azzeramento dell'efficienza della giustizia.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che alle ore 15 sono programmate delle audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva relativa all'atto del Governo in esame. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 19 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 15.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero (Atto n. 494).
Audizione del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Salerno, Franco Roberti e di rappresentanti dell'Associazione italiana giovani avvocati (AIGA).
(Svolgimento e conclusione).

  Giulia BONGIORNO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata Pag. 21anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Franco ROBERTI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Salerno.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Donatella FERRANTI (PD), relatore, Angela NAPOLI (FLpTP), Ida D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP), Tino IANNUZZI (PD) e Giulia BONGIORNO, presidente.

  Risponde ai quesiti posti Franco ROBERTI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Salerno.

  Giulia BONGIORNO, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.30, è ripresa alle 15.45.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Antonio Vincenzo LOMBARDO, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Ida D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP), Angela NAPOLI (FLpTP) e Donatella FERRANTI (PD), relatore.

  Risponde ai quesiti posti Antonio Vincenzo LOMBARDO, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Dario GRECO, presidente dell'Associazione italiana giovani avvocati (AIGA).

  Interviene per porre quesiti e formulare osservazioni il deputato Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA).

  Risponde ai quesiti posti Dario GRECO, presidente dell'Associazione italiana giovani avvocati (AIGA).

  Giulia BONGIORNO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.30

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 19 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 15.30.

5-06733 Bernardini: Sull'evasione di una detenuta dall'Istituto a custodia attenuata per le detenute madri nel carcere di San Vittore, Milano.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Rita BERNARDINI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta, forse per la prima volta, della risposta del Governo alla sua interrogazione, considerato che sono state assunte dal DAP diverse iniziative dirette ad innalzare i livelli di sicurezza dell'ICAM di San Vittore, come ad esempio l'installazione di un sistema di allarme.

5-06735 Bernardini: Sui tentativi di suicidio di due detenuti nel carcere Marassi di Genova.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Rita BERNARDINI (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatta della risposta che non affronta le questioni più gravi sollevate nell'interrogazione, che si riferiscono, l'una, al sovraffollamento del carcere di Marassi, dove si registra una popolazione di detenuti doppia rispetto a quella regolamentare, l'altra, alla carenza di assistenti sociali resa ancora più drammatica dal taglio del capitolo di bilancio relativo alle spese a favore della presenza di psicologi nelle carceri. A tale proposito ritiene alquanto singolare che il Governo risponda su quest'ultimo punto rimandando ad una proposta di iniziativa neanche governativa, ma parlamentare con la quale si cerca di colmare le lacune relative all'assistenza psicologica nelle carceri.

5-06750 Bernardini: Sul decesso di un detenuto presso il carcere di Campobasso.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Rita BERNARDINI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta in quanto dalla risposta emerge chiaramente che il detenuto è morto in attesa di essere sottoposto a cure adeguate, come peraltro avviene molte volte nelle carceri italiane.

  La seduta termina alle 15.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Delega al Governo in materia di depenalizzazione, pene detentive non carcerarie, sospensione del procedimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
C. 5019 Governo, C. 879 Pecorella, C. 4824 Ferranti, C. 92 Stucchi, C. 2641 Bernardini, C. 3291-
ter Governo, C. 2798 Bernardini e C. 3009 Vitali.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 685 del 18 luglio 2012, a pagina 68, prima colonna, terza riga, dopo la trentaduesima riga, aggiungere il seguente periodo «Donatella FERRANTI (PD), Mario CAVALLARO (PD) e Anna ROSSOMANDO (PD) dichiarano il proprio voto di astensione sulla proposta di parere dei relatori».

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