CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 luglio 2012
676.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 274

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 83/2012, misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, si sofferma sulle disposizioni del decreto-legge in esame che interessano, direttamente e indirettamente, il settore primario.
  In primo luogo, segnala che l'articolo 34 prevede che i produttori di biocarburanti possono apportare fino al 31 dicembre 2014 le modifiche tecnologiche necessarie alla produzione dei biocarburanti di seconda generazione (da materie cellulosiche e ligno-cellulosiche ed alghe), maturando il diritto ad un certificato di immissione in consumo quando è immessa una quantità di biocarburanti pari a 8 giga-calorie (e non più 9 giga-calorie). Si prevede, poi, che per il riconoscimento di una premialità doppia (cosiddetto double counting) possono essere utilizzati solo quei «rifiuti e sottoprodotti» che non presentino altra utilità produttiva o commerciale al di fuori del loro impiego per la produzione di carburanti o a fini energetici e la cui provenienza sia esclusivamente, per entrambe le tipologie, nazionale e comunitaria, al fine di impedire una massiccia importazione di rifiuti e sottoprodotti extraeuropei, senza le garanzie di definizione, individuazione e tracciabilità assicurate dalla legislazione ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006). Per favorire, poi, la filiera produttiva nazionale che – sempre secondo la relazione illustrativa – appare all'avanguardia mondiale, per i biocarburanti derivanti da materiale lignocellulosico, si chiarisce che non vi sono limiti di impiego ai fini del double counting anche se vengono prodotti a partire da rifiuti o sottoprodotti lignocellulosici. Vengono, comunque, fatte salve, fino al 31 ottobre 2012, le disposizioni applicabili ai contratti già sottoscritti e vengono elencati i soli sottoprodotti utilizzabili, a partire dal 1o novembre 2012, ai fini del double counting. Per permettere uno sviluppo equilibrato delle diverse fonti rinnovabili per il raggiungimento dell'obiettivo imposto dall'Unione europea del 17 per cento, il tetto alla possibilità per gli operatori petroliferi di coprire l'obbligo di miscelazione dei biocarburanti attraverso l'impiego di rifiuti e sottoprodotti è fissato nella percentuale del 20 per cento. A partire dal 1o gennaio 2013, sono poi attribuite al Ministero dello sviluppo economico le competenze operative e gestionali in materia di biocarburanti, che fino al 31 dicembre 2012 continueranno ad essere svolte dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. A tal fine, il Ministero dello sviluppo economico si avvale del Gestore dei servizi energetici Spa e di un comitato tecnico-consultivo interministeriale. Viene, infine, razionalizzata la gestione dei controlli, eliminando la previsione di oneri aggiuntivi a carico degli operatori economici. I commi da 4 a 6 introducono l'obbligo di ottenere un'autorizzazione per l'importazione di biocarburanti prodotti in Paesi non appartenenti all'Unione europea.
  L'articolo 41 detta disposizioni volte a razionalizzare l'organizzazione dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione Pag. 275dell'imprese italiane (ICE) e dell'Agenzia nazionale per il turismo all'estero (ENIT). Il comma 1, in particolare, inserisce tra i componenti della cabina di regia il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
  L'articolo 42 riordina, semplificandola, la normativa sui finanziamenti per favorire l'internazionalizzazione delle imprese e rivede l'ordinamento e l'attività dei consorzi a tal fine costituiti. Il comma 5, in particolare, definisce le modalità di costituzione, prevedendo che i consorzi possono essere costituiti da piccole e medie imprese industriali, artigiane, turistiche, di servizi e agroalimentari, aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale; Viene, quindi, abrogato l'articolo 10 del decreto-legge n. 251 del 1981, convertito dalla legge n. 394 del 1981, che aveva esteso ai consorzi aventi come scopo esclusivo l'esportazione di prodotti agroalimentari la concessione dei contributi previsti in generale a favore dei consorzi per l’export.
  L'articolo 45 detta disposizioni per favorire il contratto di rete. Infatti, con i commi 1 e 2 effettua una semplificazione burocratica sulla forma contrattuale (prevedendo che possa essere redatto anche come atto firmato digitalmente) e sulle modalità di iscrizione presso il registro delle imprese delle eventuali modifiche intervenute. Con il comma 3, si prevede che ai contratti in esame non si applicano le norme sui contratti agrari, tale esclusione viene giustificata dalla relazione illustrativa con la volontà di incentivare anche nel settore agricolo l'utilizzo dei contratti di rete, evitando l'applicazione di una normativa troppo vincolistica. Non risulta chiaro tuttavia perché la normativa sui contratti agrari, che riguarda prevalentemente gli affitti di terreni agricoli, potrebbe risultare di ostacolo all'utilizzo dei contratti in esame. In ogni caso, tale deroga andrebbe comunque formulata come novella alla stessa legge sui contratti agrari.
  L'articolo 58 istituisce, presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), un fondo destinato a finanziare programmi annuali di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. Il fondo potrà essere incrementato da erogazioni liberali e donazioni di privati che godranno di agevolazioni fiscali. La distribuzione delle derrate è affidata ad associazioni caritatevoli.
  L'articolo 59, infine, detta numerose disposizioni riguardanti il settore agricolo.
  I commi 1 e 2, novellando l'articolo 24 del decreto legislativo n. 61 del 2010, rivedono il sistema sanzionatorio a carico degli utilizzatori delle DOP e IGP vitivinicole, allo scopo di assicurare ai consorzi il versamento di quanto loro dovuto.
  I commi 3-5 attribuiscono ad interventi di sostegno del comparto agricolo, nelle fasi di crisi di mercato, le somme residuate dagli stanziamenti statali disposti nel corso degli anni in favore del comparto bieticolo-saccarifero. Tali somme non sono ancore state erogate, ma sono presenti nel bilancio dell'AGEA e, in base ad una ricognizione conclusa il 17 febbraio 2012 (secondo la relazione illustrativa del Governo), sono quantificate in 19,7 milioni di euro. Un decreto del Ministro delle politiche agricole, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, definirà le modalità applicative delle nuove disposizioni e quantificherà le risorse da destinare ad ogni singola misura – la cui attuazione spetta all'Agenzia – in coerenza con la normativa comunitaria.
  Il comma 7 estende la competenza del commissario ad acta per le opere irrigue alle opere per la produzione di energia idroelettrica. A tale commissario, incaricato della gestione delle opere ex Agensud poi trasferite al dicastero agricolo, che segue pertanto gli impianti irrigui che insistono sugli schemi idrici delle regioni meridionali, viene consentito di finanziare le opere destinate alla produzione di energia, a condizione che gli impianti siano connessi con le opere irrigue e che non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Per consentire una migliore pianificazione nazionale, i commi 8-10 impegnano le regioni, a decorrere dal 2013, ad inviare Pag. 276annualmente al Dicastero agricolo una relazione sul rapporto esistente nel proprio territorio tra biomasse ad uso agroenergetico e agricoltura. La relazione, redatta secondo i criteri omogenei individuati con un decreto ministeriale (d'intesa con la Conferenza Stato-regioni), dovrà indicare fabbisogno e disponibilità di biomasse nel bacino regionale e consentirà alle amministrazioni competenti di valutare in merito al rilascio delle autorizzazioni necessarie all'entrata in esercizio degli impianti.
  Il comma 11 accentra le competenze autorizzatorie del settore dell'acquacoltura marina, per gli impianti situati ad una distanza superiore ad un chilometro dalla costa, nel Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che dovrà esercitarle sulla base dei criteri contenuti in un regolamento ministeriale da emanarsi entro 90 giorni. Rientrando tuttavia la materia pesca nella potestà legislativa delle regioni, in quanto non espressamente riservata dall'articolo 117 della Costituzione alla legislazione dello Stato, il comma 12 reca una clausola di cedevolezza secondo la quale la competenza statale in ordine al rilascio dell'autorizzazione vale fino a quando ciascuna regione non avrà adottato una propria normativa, che dovrà comunque rispettare le disposizioni comunitarie in materia e i vincoli di cui all'articolo 29 della legge n. 241 del 1990, relativi al rispetto del sistema costituzionale e alle garanzie del cittadino nei riguardi dell'azione amministrativa.
  Il comma 13 novella l'articolo 17 della legge n. 302 del 1989, sul credito peschereccio d'esercizio, estendendo l'operatività dei consorzi di garanzia collettiva fidi, il cui campo d'azione è quello di attenuare i rischi derivanti dall'attività di impresa delle cooperative di pescatori e delle imprese di pesca socie, anche alle associazioni nazionali di rappresentanza del settore. Estendendo l'applicazione degli strumenti di garanzia, la norma è diretta ad agevolare l'accesso al credito da parte delle associazioni del comparto, che il legislatore ha inteso promuovere già con l'articolo 17 del decreto legislativo n. 154 del 2004 (di modernizzazione del comparto). Nel Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura, le cui risorse si sono costantemente ridotte, è previsto il finanziamento delle iniziative programmate dalle associazioni nazionali riconosciute delle imprese di pesca e delle imprese di acquacoltura.
  I commi 14-19 introducono un regime facoltativo di etichettatura dei prodotti della pesca che indichi la provenienza del prodotto nella fase di vendita al dettaglio e somministrazione: la dicitura può essere «prodotto italiano», o altra che indichi con precisione la zona di cattura. Le norme dispongono inoltre che: la facoltà può essere esercitata esclusivamente per i prodotti acquistati direttamente da imprese di pesca, anche cooperative, organizzazioni dei produttori o imprese di acquacoltura che sono in grado di dimostrare l'esattezza delle informazioni sull'origine del prodotto, alla luce del regolamento (CE) n. 1224/2009, che regola controlli ed ispezioni necessari a garantire il rispetto della politica comune della pesca (comma 15). Le imprese di pesca e di acquacoltura, incluse le cooperative, sono tenute a conservare la documentazione relativa all'acquisto del prodotto, comprensiva dell'attestazione di origine, per almeno un anno (comma 17). Tali soggetti, se forniscono ai consumatori un'informazione non corretta, sono passibili di un'ammenda compresa tra tremilacinquecento e diciottomila euro (articolo 18, comma 1, del decreto legislativo n. 109 del 1992) (comma 18). Ai soggetti che forniscano informazioni non corrette si applica un'ammenda compresa tra 1.000 euro e 6.000 euro (articolo 11, comma 2, del decreto legislativo n. 4 del 2012) (comma 19). I dettagli applicativi saranno definiti con un decreto del Dicastero agricolo che terrà conto del regolamento (CE) n. 2065/2001 (comma 16).
  Si riserva infine di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

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  Marco CARRA (PD) ricorda che nel corso delle audizioni svolte in merito al decreto-legge n. 74 del 2012, concernente il recente terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, le rappresentanze dei consorzi di tutela hanno evidenziato la necessità di prevedere indennizzi per i danni arrecati dal sisma ai formaggi a denominazione di origine protetta, segnalando che per assicurare una adeguata, anche se non completa, compensazione di tali danni, sarebbero necessari almeno 80 milioni di euro. A tal fine, hanno chiesto di prevedere uno stanziamento di 65 milioni di euro nel medesimo decreto-legge n. 74 e di destinare allo stesso fine almeno 15 milioni di euro nell'ambito dei fondi stanziati dall'articolo 59, comma 3, del decreto-legge n. 83, oggi in esame, per misure di sostegno del settore agricolo e specifici interventi di contrasto alle crisi di mercato.
  Ricorda in proposito che, per quanto riguarda i 65 milioni di euro da prevedere nel decreto n. 74, tra gli emendamenti presentati unitariamente dai deputati della Commissione Agricoltura è ricompreso uno specifico emendamento, che si augura possa venire approvato. Invita pertanto la Commissione a dare seguito alla richiesta dei consorzi di tutela anche per quanto riguarda il decreto in esame.

  Corrado CALLEGARI (LNP) si sofferma sull'articolo 58, che istituisce presso l'AGEA un fondo destinato a finanziare i programmi annuali di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. Al riguardo, ritiene necessario acquisire più dettagliate informazioni circa la destinazione di tali risorse. Andrebbe altresì chiarito l'aspetto delle organizzazioni caritatevoli beneficiarie, anche con riferimento al fatto che – a quanto risulta – in una delle organizzazioni del settore è impegnato uno dei ministri proponenti del decreto-legge in esame.

  Teresio DELFINO (UdCpTP) sottolinea che il decreto-legge in esame – che interviene su temi importanti per il settore agricolo, come i biocarburanti e l'internazionalizzazione – costituisce un'occasione per la Commissione per portare avanti alcune delle proposte normative sulle quali sta lavorando in questi mesi, per le quali ritiene che non dovrebbero esservi impedimenti dal punto di vista dell'estraneità per materia. Nel ricordare le difficoltà incontrate invece nell’iter di alcune proposte di legge, invita la Commissione a cercare di elevare il livello della protesta, per dare forma legislativa agli impegni assunti e non solo per la parte di carattere emergenziale.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV) ritiene che ancora una volta i provvedimenti del Governo dedicano una scarsa attenzione all'agricoltura, le cui rappresentanze non hanno partecipato neanche alle consultazioni preparatorie, come già avvenuto per la riforma del mercato del lavoro. Ritiene pertanto necessario che il Governo finalmente comprenda che l'agricoltura esiste, che garantisce occupazione e che è in una situazione di grave crisi.
  Nel ricordare come i diversi ministri che si sono succeduti in questi anni alla guida del Dicastero agricolo non hanno garantito un reale sostegno al comparto, deve rilevare che sono mancati e continuano a mancare idee e progetti.
  Invita pertanto la Commissione a sottolineare le problematiche esposte, al di là degli emendamenti che ciascun gruppo riterrà di presentare.

  Luciano AGOSTINI (PD) deve esprimere la sua incredulità per il fatto che la Commissione non riesce ad avere un confronto con il Governo e, in particolare, con il Ministro delle politiche agricole su argomenti di cruciale importanza per il settore primario. Infatti, il pur apprezzabile sforzo compiuto dal relatore non può consentire di comprendere l'indirizzo politico seguito dal Governo nella definizione del provvedimento in esame.
  In proposito, preannunciando che si atterrà alle indicazioni del suo gruppo e della maggioranza per quanto riguarda la posizione complessiva sul provvedimento, manifesta in ogni caso perplessità sulle Pag. 278norme in materia di pesca e, in particolare, su quella che estende le agevolazioni per l'accesso al credito alle associazioni nazionali di rappresentanza del settore della pesca per le loro finalità istituzionali.

  Massimo FIORIO (PD), richiamandosi anche alle considerazioni del collega Agostini, ritiene utile condurre un approfondimento sui contenuti del decreto-legge. Invita pertanto a valutare la possibilità, dal punto di vista del tempo disponibile, di procedere all'audizione di alcune associazioni di categoria interessate su alcuni aspetti del provvedimento.

  Sebastiano FOGLIATO (LNP) osserva che il decreto-legge in esame, che si propone come obiettivo sin dal titolo la crescita del Paese, non considera il settore agricolo, se non in modo parziale e occasionale, e non considera una parte del territorio importante del Paese.
  Osserva poi che l'accorpamento dell'ICE e dell'ENIT, previsto all'articolo 41, non fornisce alcuna garanzia circa la capacità di funzionamento del nuovo soggetto, visto che i due enti accorpati non hanno dimostrato tale capacità. Per quanto riguarda l'articolo 58, sul fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, richiama le considerazioni del collega Callegari, segnalando inoltre che le risorse sono insufficienti rispetto alle criticità.
  Dichiara conclusivamente la contrarietà del suo gruppo al provvedimento in esame, ribadendo la sua assoluta insufficienza alle esigenze del comparto primario e sottolineando che tale comparto da molto tempo non riceve l'attenzione che merita.

  Fabio RAINIERI (LNP) sottolinea che il decreto-legge non sostiene in misura sufficiente il settore agricolo.
  Per quanto riguarda la situazione del comparto agroalimentare delle zone terremotate, rileva che il decreto-legge n. 74 contiene le misure di carattere emergenziale, mentre si dovranno ora varare ulteriori misure per sostenere la ripresa economica. Non vede infatti allo stato elementi che diano garanzie per il futuro.
  Invita poi a rivedere le norme sui consorzi per l'internazionalizzazione, per evitare che i finanziamenti finiscano per essere utilizzati per produrre all'estero, spacciando le produzioni come italiane.
  Esprime quindi compiacimento per il fatto che anche il gruppo PD sollecita un confronto con il Governo, lamentando la sua mancata partecipazione ai lavori della Commissione. Il gruppo della Lega Nord Padania invita il Ministro delle politiche agricole, finora piuttosto assente, ad avere il doveroso riguardo verso la Commissione. Invita altresì il Presidente a farsi portavoce presso lo stesso Ministro del malessere della Commissione.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, fa presente che l'inizio dell'esame in Assemblea del provvedimento è previsto per il prossimo 16 luglio. Conseguentemente, salva una diversa articolazione dei lavori delle Commissioni VI e X, la Commissione dovrebbe esprimere il parere entro martedì o mercoledì della prossima settimana. Tuttavia, poiché è presumibile che il termine per gli emendamenti presso le Commissioni di merito sia fissato in una data anteriore, è necessario che i gruppi si attivino per la tempestiva presentazione degli stessi; in caso contrario, infatti, le richieste della Commissione Agricoltura, se non sostenute da specifici emendamenti, potrebbero contare solo sulle conclusive valutazioni dei relatori. Invita pertanto i gruppi a valutare sin da ora le proposte di modifica da apportare, eventualmente per presentare emendamenti condivisi. Al riguardo, dubita tuttavia che il confronto con il Ministro possa svolgersi in tempo utile per la presentazione degli emendamenti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle razze equine.
C. 5133 Brandolini, C. 5182 Marinello, C. 5196 Faenzi e C. 5262 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 27 giugno 2012.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, ricorda che l'esame è iniziato lo scorso 24 aprile 2012, con la sua relazione introduttiva. Successivamente si è proceduto all'abbinamento delle altre proposte di legge assegnate.
  Avverte quindi che è stata inoltre presentata la proposta di legge Callegari C. 5304, che sarà abbinata non appena assegnata. In attesa di tale assegnazione, propone di rinviare il seguito dell'esame.

  Sandro BRANDOLINI (PD) riterrebbe opportuno procedere al più presto all'audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sulla drammatica situazione del settore ippico, anche in relazione al recente decreto-legge n. 87 del 2012, che ha previsto la soppressione dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI).

  Paolo RUSSO, presidente, fa presente che, come convenuto dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha già chiesto al Ministro di intervenire in audizione su diversi argomenti, tra i quali il settore ippico.
  Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità.
C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C. 3022 Cosenza, C. 4544 Dima, C. 5112 Delfino e C. 5237 Fogliato).

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 5237).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 9 maggio 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 5237 Fogliato, recante «Norme per la promozione della vendita diretta e del consumo dei prodotti alimentari a chilometro zero provenienti da filiera corta e dei prodotti alimentari stagionali e di qualità». Tale proposta, vertendo sulla stessa materia delle altre proposte di cui è già iniziato l'esame, è stata ad esse abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento. Il Comitato ristretto potrà quindi tenerne conto nell'ambito dei suoi lavori.
  Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la riorganizzazione del sistema degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nonché in materia di promozione dell'agricoltura italiana nei mercati esteri e di accesso delle imprese agricole e di pesca ai servizi digitali delle pubbliche amministrazioni.
C. 5073 Cenni e C. 5238 Beccalossi.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 5238).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 18 aprile 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta Pag. 280di legge C. 5238 Beccalossi, recante «Delega al Governo per la riorganizzazione del sistema degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali mediante l'istituzione di un'unica Agenzia per il settore, nonché disposizioni in materia di accesso degli imprenditori agricoli ai servizi digitali delle pubbliche amministrazioni». Tale proposta, vertendo sulla stessa materia delle altre proposte di cui è già iniziato l'esame, è stata ad esse abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.
  Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.15

Sull'agricoltura sociale.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e conclusione).

  Paolo RUSSO, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda quindi che nella seduta del 28 giugno 2012 è iniziato l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, sulla base di una proposta da lui presentata (vedi allegato 1).

  Massimo FIORIO (PD) ritiene che il documento conclusivo proposto rappresenti bene le risultanze dell'indagine, che si è caratterizzata per la ricchezza dei contributi acquisiti. Esso potrà costituire la base di partenza per definire una normativa quadro.

  Paolo RUSSO, presidente, fa presente che la proposta di documento è stata inviata anche alle persone incontrate.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV) manifesta apprezzamento per il lavoro svolto, che sintetizza audizioni molto interessanti per la conoscenza di esperienze di cui la Commissione ha riconosciuto la validità. Auspica pertanto che il documento conclusivo possa fornire la spinta propulsiva per definire un intervento legislativo in materia.

  Giovanna NEGRO (LNP) chiede chiarimenti circa i tempi di esame del documento.

  Paolo RUSSO, presidente, ricorda che la Commissione ha convenuto di concludere l'indagine conoscitiva, con l'approvazione del documento, e successivamente procedere all'esame delle proposte di legge presentate in materia. Ritiene che la Commissione, se non vi sono difficoltà da parte dei gruppi, potrebbe deliberare il documento anche nella seduta odierna.
  Prendendo atto dell'assenza di obiezioni, pone quindi in votazione la proposta di documento conclusivo.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla situazione del sistema agroalimentare, con particolare riferimento ai fenomeni di illegalità che incidono sul suo funzionamento e sul suo sviluppo.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  Paolo RUSSO, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità dei Pag. 281
lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Precisa quindi che la Commissione inizierà oggi l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del regolamento.
  Al riguardo, fa presente che i deputati Dima e Oliverio hanno predisposto una proposta di documento conclusivo (vedi allegato 2), che invita i gruppi a valutare affinché possa essere deliberato la prossima settimana.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 14.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 14.25.

Proposta di regolamento recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune – COM(2011)625.
Proposta di regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (regolamento OCM unica) – COM(2011)626.
Proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) – COM(2011)627.
Proposta di regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune – COM(2011)628.
Proposta di regolamento recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioni connessi all'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli – COM(2011)629.
Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 73/2009 in ordine all'applicazione dei pagamenti diretti agli agricoltori per il 2013 – COM(2011)630.
Proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 in ordine al regime di pagamento unico e al sostegno ai viticoltori – COM(2011)631.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo, rinviato nella seduta del 14 giugno 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, nel ricordare che si era convenuto di passare all'esame delle proposte di documento finale, avverte che è necessario che i relatori possano disporre di un tempo ulteriore per la messa a punto delle rispettive proposte.

  Mario PEPE (PD) chiede se si procederà alla definizione di un unico documento.

  Paolo RUSSO, presidente, osservando che le proposte in esame sono strettamente connesse, ritiene che i relatori sapranno individuare le modalità più idonee per la pronuncia della Commissione.

  Corrado CALLEGARI (LNP) segnala l'esigenza che la Commissione ascolti il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sulla riforma della politica agricola comune, per disporre di un quadro aggiornato sull'andamento dei negoziati.

  Paolo RUSSO, presidente, fa presente che chiederà al Ministro di intervenire in Commissione anche su tale argomento. Pag. 282
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 luglio 2012.

Audizioni informali degli assessori delle regioni e delle province autonome aventi propri organismi pagatori in merito all'assetto degli organismi pagatori.
Audizione dell'assessore all'agricoltura della Regione Lombardia.

  L'audizione informale si è svolta dalle ore 15.10 alle ore 15.40.

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