CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 luglio 2012
675.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 265

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che, a seguito della riunione del 27 giugno 2012 dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO LUGLIO-SETTEMBRE 2012

LUGLIO

Sede referente:
  seguito dei provvedimenti già iniziati:
   Disposizioni in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1319 Tortoli, C. 1236 Mancuso, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano e Drago, C. 586 Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone, C. 2405 Minardo, C. 2665 Mannucci, C. 2659 Nizzi e C. 4717 Savino);
   Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare (C. 2024 Livia Turco, C. 3381 Barani e C. 3463 Dal Lago);
   Disposizioni per consentire l'impianto degli embrioni abbandonati giacenti presso i centri italiani di procreazione medicalmente assistita (C. 2058 Palagiano, C. 4308 Farina Coscioni, C. 4800 Bocciardo e C. 4831 Laura Molteni);
   Modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo n. 219/2006, in materia di raccolta di medicinali inutilizzati o scaduti, e altre disposizioni concernenti la donazione di medicinali e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni senza fini di lucro (C. 4771 Di Virgilio);
   Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segreto del parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati (C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte);
   Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l'integrazione sociale delle persone affette da epilessia (C. 2060 Saltamartini e C. 4753 Nunzio Francesco Testa);
   Modifiche agli articoli 8-quater, 8-quinquies e 8-sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, concernenti l'accreditamento e l'erogazione delle prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale da parte delle strutture pubbliche e private (C. 4269 D'Anna);
   Istituzione e disciplina dell'indagine farmacogenetica (C. 4083 Laura Molteni);
   Norme per il riconoscimento della sindrome post polio come malattia cronica e invalidante (C. 3367 Codurelli e C. 5183 Patarino e Barani);
   Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica (C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi e Carlucci, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri);
   Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e riconoscimento della lingua dei segni italiana (C. 4207 approvato, in un testo unificato, dalla 1a Commissione permanente del Senato, C. 286 Sereni, C. 351 De Poli, C. 941 D'Ippolito Vitale, C. 1088 Romano, C. 2342 Lorenzin, C. 2528 Rampelli, C. 2734 Carlucci e C. 3490 Miglioli);Pag. 266
   Disposizioni concernenti l'impiego delle persone anziane da parte delle amministrazioni locali per lo svolgimento di lavori di utilità sociale (C. 2549 Reguzzoni, C. 2753 Fucci, C. 4046 Binetti, C. 4090 Pedoto e C. 4158 Miotto);
   Riconoscimento e disciplina della chiropratica come professione sanitaria primaria e istituzione dell'albo professione dei chiropratici (C. 1287 Di Centa);
   Istituzione di speciali unità di accoglienza permanente per l'assistenza dei pazienti cerebrolesi cronici (C. 412 Di Virgilio e C. 1992 Binetti);
   Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato (C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo);
   Disposizioni in materia di raccolta e utilizzo del sangue cordonale (C. 361 Volontè, C. 548 Bertolini, C. 961 Colucci e C. 1214 Di Virgilio e C. 2040 Mosella, c. 2859 Farina Coscioni, C. 3691 Pedoto e C. 2741 Cosenza);
   Disposizioni concernenti l'impiego di farmaci psicotropi per la cura dei bambini e degli adolescenti (C. 126 Bocciardo, C. 1414 De Angelis, C. 1716 Laura Molteni e C. 2125 Cosenza);
   Disposizioni per l'incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili (C. 1539 d'iniziativa popolare, C. 1612 Zazzera e C. 2119 Fugatti).

Sede referente (Commissioni riunite):
   Disposizioni sulle associazioni di tutela delle persone disabili (C. 1732 Porcu C. 3224 Pedoto) (Comm. riunite XI e XII).

Provvedimenti nuovi:
   Disposizioni concernenti l'etichettatura dei farmaci contenenti gliadina e l'indicazione della presenza di lattosio, a tutela delle persone affette dal morbo celiaco (C. 4894 Palagiano).

Interrogazioni, question-time e risoluzioni:

AGOSTO

Sede referente:
   seguito dei provvedimenti già iniziati.

  Interrogazioni, question-time e risoluzioni.

SETTEMBRE

Sede referente:
   seguito dei provvedimenti già iniziati.

Provvedimenti nuovi:
   Istituzione di un assegno di solidarietà in favore delle famiglie monoparentali in condizioni di disagio economico (C. 4302 Bucchino).
   Interrogazioni, question-time e risoluzioni.

  Saranno inoltre iscritti all'ordine del giorno: i progetti di legge assegnati in sede consultiva, gli atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere; i disegni di legge di conversione dei decreti legge; i provvedimenti trasmessi dal Senato.
  Gli orari complessivi da dedicare ai lavori della Commissione nelle singole giornate saranno definiti alla luce dei tempi effettivamente disponibili in base alla programmazione dei lavori dell'Assemblea per il periodo considerato.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.05.

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Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse.
Nuovo testo C. 4568, approvata in un testo unificato dalla 1a Commissione permanente del Senato e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla I Commissione (Affari costituzionali) il prescritto parere sulle parti di competenza del nuovo testo della proposta di legge n. 4568, recante disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse e istituzione del Fondo di solidarietà per i familiari delle persone scomparse.
  Ricorda altresì che il 9 novembre 2011 la Commissione aveva già espresso parere favorevole sul precedente testo della suddetta proposta di legge – già approvata in sede deliberante al Senato –, che è stato recentemente modificato a seguito del parere contrario espresso dalla II Commissione (Giustizia).
  Il nuovo testo è costituito da un articolo unico suddiviso in sette commi; il testo precedente conteneva un comma in più.
  Fa presente che la prima novità concerne il comma 1: mentre nella versione precedente si prevedeva l'obbligo di denuncia per chiunque venga a conoscenza dell'allontanamento di una persona ove sussistano elementi per ritenere che dalla scomparsa possa derivare un pericolo per l'incolumità della persona medesima, tale obbligo è stato trasformato in facoltà, al fine di superare l'indeterminatezza della disposizione, evidenziata nel richiamato parere della Commissione Giustizia.
  Inoltre, sempre in accoglimento di un'obiezione formulata dalla II Commissione, viene soppresso il comma 6, che configurava la violazione dell'obbligo di denuncia, in caso di inosservanza senza giustificato motivo da parte di persone diverse dai congiunti, come un illecito amministrativo.
  Rileva poi che, per quanto concerne specificamente la competenza della nostra Commissione, l'unica norma rilevante resta quella del comma 4, anch'esso oggetto di modifiche. Innanzitutto, si prevede che l'avvio delle ricerche sia comunicato solo al prefetto e non più anche al commissario straordinario; sarà il prefetto a coinvolgere il commissario straordinario. Permane nel testo il riferimento ai soggetti di cui il prefetto può avvalersi nell'intraprendere le opportune iniziative, tra i quali figurano le associazioni del volontariato sociale ed altri enti, anche privati, attivi nel territorio.
  Osserva quindi che l'eventuale coinvolgimento degli organi di informazione, comprese le strutture specializzate, televisive e radiofoniche, con una esperienza consolidata nella ricerca delle persone scomparse, è rimesso alla valutazione del prefetto, sentiti l'autorità giudiziaria e i familiari della persona scomparsa.
  Fa presente, infine, che viene soppressa la disposizione per cui le informazioni in possesso di ciascuno degli uffici pubblici e degli enti privati dovevano essere trasmesse senza indugio anche alla banca dati nazionale del DNA, istituita dalla legge n. 85 del 2009, con la quale l'Italia ha aderito al Trattato di Prum, sottoscritto nel 2005 tra alcuni Paesi dell'Unione Europea con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione transfrontaliera creando schedari nazionali di analisi del DNA e individuando modalità di scambio di tali informazioni.
  Come già evidenziato nella precedente relazione svolta su questo provvedimento, considera positivo il fatto che nel testo sia previsto espressamente il contributo delle associazioni di volontariato e di altri enti privati attivi sul territorio nella ricerca delle persone scomparse, nonché il ruolo delle strutture informative televisive e radiofoniche.
  Per questa ragione, conferma il precedente parere favorevole nonostante ritenga che il provvedimento risulti complessivamente indebolito rispetto alla versione precedente. Tuttavia, ritiene necessario che diventi legge in tempi rapidi, considerato Pag. 268che il relativo iter è iniziato presso il Senato ben quattro anni fa e che alla Camera esso è ampiamente condiviso presso la Commissione di merito, come dimostra la quasi totale assenza di emendamenti presentati in riferimento sia al nuovo sia al precedente testo.
  A sostegno della necessità di approvare in tempi rapidi questa legge, rileva che il fenomeno delle persone scomparse si fa sempre più grave e preoccupante, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. Dai dati disponibili risulta infatti che nel 2011 il fenomeno delle persone scomparse è cresciuto del 9,7 per cento rispetto all'anno precedente. Ad oggi sono 24.912 i soggetti di cui si sono perse le tracce; i minorenni scomparsi sono 10.319. Le denunce sono lievitate a novemila all'anno, con una media di 25 al giorno.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), condividendo le considerazioni svolte dal relatore, preannuncia l'intenzione di ribadire, anche da parte del gruppo che rappresenta, il parere favorevole nei confronti del nuovo testo della proposta di legge n. 4568.
  Fa notare tuttavia come non vi fossero ragioni valide per eliminare dal testo la disposizione che prevedeva la trasmissione senza indugio delle informazioni in possesso di ciascuno degli uffici pubblici e degli enti privati anche alla banca dati nazionale del DNA istituita dalla legge n. 85 del 2009, ciò che, a suo avviso, avrebbe reso ancora più incisivo l'intento di favorire la ricerca delle persone scomparse.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), concordando con le argomentazioni esposte dal relatore, condivide la proposta di esprimere parere favorevole anche sul nuovo testo della proposta di legge in oggetto.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 74/2012: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012.
C. 5263 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Donata LENZI (PD), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) il prescritto parere sulle parti di competenza del disegno di legge n. 5263, di conversione in legge del decreto-legge n. 74 del 2012, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma che ha interessato i territori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
  Fa presente che il decreto in oggetto si compone di 21 articoli suddivisi in tre capi, concernenti rispettivamente interventi immediati per il superamento dell'emergenza, interventi per la ripresa economica e misure urgenti in materia di rifiuti e ambiente.
  Per quanto riguarda specificamente la competenza della XII Commissione, osserva che la disposizione più rilevante è quella di cui al comma 3 dell'articolo 4, che prevede alcuni interventi per accelerare la ricostruzione e il consolidamento delle strutture sanitarie danneggiate nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In particolare, si prevede che possa essere riconosciuta a tali regioni la priorità per la stipula di un nuovo Accordo di programma di edilizia sanitaria – ai sensi dell'articolo 20 della legge n. 67 del 1988 – al fine di ricostruire, con riduzione del rischio sismico, le strutture sanitarie regionali, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Alle stesse regioni, previo parere del Ministero della salute, è consentito altresì di rimodulare le risorse già assegnate negli Accordi di programma vigenti, per consolidare e ripristinare le strutture danneggiate. Pag. 269
  Per quanto concerne la rimodulazione delle risorse già assegnate negli Accordi di programma vigenti, rileva che al 31 marzo 2012 dei finanziamenti messi a disposizione, la Lombardia ha utilizzato il 100 per cento per complessivi 176 interventi, il Veneto ha utilizzato il 95,8 per cento per complessivi 210 interventi e infine l'Emilia Romagna ha utilizzato il 100 per cento per complessivi 194 interventi.
  Fa presente altresì che l'articolo 20 della legge n. 67 del 1988 autorizza l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia, di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti. L'importo del programma di edilizia sanitaria è stato fissato da ultimo dal comma 69 dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria 2010), in conseguenza dell'Intesa Stato-regioni avente per oggetto il Patto della salute 2010-2012. Il livello è attualmente pari a 24 miliardi di euro, di cui 23 miliardi di euro ripartiti fra le regioni, con delibere CIPE.
  Fa notare, quindi, che il finanziamento dell'edilizia sanitaria si articola in un livello programmatorio dell'intervento complessivo, in cui sono definite le quote spettanti ad ogni regione, ed in un finanziamento progressivo dell'intervento, corrispondente al triennio di riferimento stabilito in sede di legge finanziaria/legge di stabilità. Sotto il profilo del procedimento, il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e finanze, e la regione interessata, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni, sottoscrivono un Accordo di programma, che definisce gli interventi da effettuare e il relativo livello di finanziamento delle opere a carico dello Stato e a carico della regione, come disposto dall'articolo 5-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992. Pertanto, è soltanto nell'ambito delle complessive risorse finanziarie iscritte nel bilancio statale pluriennale che si procede alla sottoscrizione degli Accordi di programma. Successivamente alla sottoscrizione degli Accordi vengono progressivamente ammessi a finanziamento i singoli interventi in cui l'Accordo si articola, su richiesta regionale e previa verifica della relativa appaltabilità. In tale procedura è stato introdotto un ulteriore passaggio per razionalizzare l'utilizzo delle risorse iscritte in bilancio (articolo 1, commi 310-312 della legge n. 266 del 2005 – finanziaria 2006), che prevede la risoluzione degli accordi di programma per quella parte di interventi che registrano ritardi nell'attivazione. Le revoche rendono disponibili risorse di bilancio che possono essere utilizzate per la sottoscrizione di ulteriori accordi con la stessa o con regioni diverse.
  Osserva, inoltre, che un'altra disposizione rilevante per le competenze della Commissione è quella dell'articolo 17, finalizzato, secondo quanto sottolineato dalla relazione illustrativa, ad attuare l'accelerazione e la semplificazione delle procedure di raccolta, trasporto e smaltimento dei materiali derivanti dal crollo degli edifici pubblici e privati, nonché di quelli provenienti dalle attività di demolizione degli edifici danneggiati, al duplice fine di: garantire la tempestiva ripresa dell'agibilità dei territori colpiti dal sisma; assicurare la continuità delle attività di smaltimento dei rifiuti urbani, evitando emergenze ambientali ed igienico-sanitarie nei territori interessati dal terremoto.
  In particolare, il comma 2 dell'articolo 17 disciplina la fase della bonifica, prevedendo che le ditte autorizzate, prima di asportare e smaltire correttamente tutto il materiale, devono provvedere alla presentazione all'organo di vigilanza competente per territorio idoneo piano di lavoro ai sensi dell'articolo 256 del decreto legislativo n. 81 del 2008. Viene altresì stabilito che il citato piano venga presentato al Dipartimento di Sanità pubblica dell'ASL competente, che entro 24 ore lo valuta.
  Il comma 16 dell'articolo 17 affida alle AUSL la vigilanza per gli aspetti connessi alla sicurezza dei lavoratori. Al riguardo si fa presente che la normativa vigente già prevede che la funzione di vigilanza spetti alle ASL.
  Ricorda in proposito che il decreto legislativo n. 81 del 2008 riconosce (all'articolo Pag. 27013, comma 1) come organo prioritario di vigilanza, con ciò ribadendo quanto contenuto nella legge n. 833 del 1978, l'ASL competente per territorio, attraverso il Servizio di prevenzione e sicurezza per gli ambienti di lavoro.
  Fa presente, quindi, che i Dipartimenti di prevenzione, istituiti in ogni ASL, hanno la funzione di tutela e promozione della salute e miglioramento della qualità della vita di cittadini e lavoratori. A tal fine le ASL si avvalgono di personale ispettivo nello specifico di medici del lavoro, ispettori e tecnici della prevenzione. Più in generale, le attività di competenza delle ASL per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro sono riassumibili nelle seguenti attività: individuazione di eventuali fattori di pericolosità e indicazioni sulle misure da attuare per eliminare i fattori di rischio; indagine sull'igiene; controllo delle norme antinfortunistiche; realizzazione delle c.d. mappe di rischio; visite mediche per categorie di lavoratori sottoposti a particolari rischi; indagini conseguenti a inchieste della magistratura su infortuni sul lavoro.
  Si riserva, in conclusione, di formulare una proposta di parere alla luce delle considerazioni svolte e di quelle che emergeranno nel corso del dibattito, nonché delle modifiche che saranno eventualmente apportate al testo del decreto-legge dalla Commissione di merito.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del Presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.20.

Relazione, relativa all'anno 2011, concernente lo stato di attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, recante disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
Doc. CCXXXVIII, n. 2.
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del regolamento e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00184).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 30 maggio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, comunica di aver predisposto, alla luce della relazione svolta e delle considerazioni emerse nel corso del successivo dibattito al quale hanno preso parte diversi colleghi, una proposta di risoluzione, che procede ad illustrare (vedi allegato 1).

  Umberto SCAPAGNINI (PdL), condividendo la proposta di risoluzione formulata dal presidente Palumbo in quanto recepisce le varie istanze che sono emerse nel corso dell'ampio dibattito svoltosi presso la Commissione, evidenzia, sulla base di un'esperienza personale che lo ha visto suo malgrado protagonista, l'impossibilità di accedere agli hospice che ancora permane in diverse regioni. Ribadisce, dunque, la necessità di dare completa attuazione alla legge n. n. 38 del 2010, rilevando che altrimenti si rischia di compiere il massimo sforzo per approvare delle buone leggi che tuttavia poi non vengono concretamente applicate.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), dopo aver dato atto al presidente Palumbo di aver predisposto un testo che realizza una sorta di sintesi delle varie sollecitazioni avanzate nell'ambito del dibattito, fa presente tuttavia che, nella parte della proposta di risoluzione contenente gli impegni rivolti al Governo, dovrebbe essere reso più incisivo il contenuto della lettera d), concernente l'impegno a favorire la formazione specifica dei medici e del personale sanitario che svolgono la propria attività nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore e in particolare Pag. 271delle figure professionali che operano nel settore delle cure palliative rivolte all'età pediatrica. A suo avviso, dovrebbe essere inserito un esplicito riferimento all'articolo 5, comma 2 – sull'individuazione delle figure professionali con specifiche competenze ed esperienza nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore – e all'articolo 8 – contenente disposizioni circa la formazione e l'aggiornamento del personale medico e sanitario in materia di cure palliative e di terapia del dolore – della legge n. 38 del 2010.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), con riferimento all'esperienza riportata dall'onorevole Scapagnini, osserva che se il collega non è riuscito ad accedere agli hospice, a maggior ragione ciò sarà impossibile per i cittadini comuni.
  Partendo da questo presupposto, il Governo dovrebbe impegnarsi, a suo avviso, a garantire il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore a tutti i cittadini che ne hanno bisogno.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), condividendo il contenuto della proposta di risoluzione presentata, ritiene tuttavia che dovrebbe essere evidenziata in maniera ancora più netta l'esigenza di favorire la diffusione delle terapie contro il dolore con riferimento all'età pediatrica. In questo senso, a suo avviso, dovrebbe essere richiesta la collaborazione delle università, in quanto si tratta di un'esigenza strettamente connessa alla formazione del personale medico.

  Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, fa presente all'onorevole Di Virgilio che l'interlocutore della proposta di risoluzione in esame è il ministro della salute, con riferimento al contenuto della relazione per l'anno 2011 concernente lo stato di attuazione della legge n. 38 del 2010, da questi trasmessa. Pertanto, eventuali richieste che riguardano propriamente la sfera di competenza del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca non potranno che essere veicolate per il tramite del ministro della salute stesso.

  Lucio BARANI (PdL) osserva che, anche con riferimento all'attuazione delle cure palliative e della terapia del dolore, si evince quanto la riforma del titolo V sia stata un errore, dovendo le funzioni in materia di tutela della salute tornare, a suo avviso, ad essere ricomprese nella sfera di competenza del ministro della salute.
  A questo proposito, rileva come, per quanto concerne lo sviluppo delle reti regionali e locali di cure palliative, si registri una forte disomogeneità non solo tra diverse regioni ma anche all'interno di una stessa regione, essendovi delle aziende sanitarie locali che erogano determinate prestazioni e altre che, invece, non lo fanno.

  Francesca MARTINI (LNP), dichiarando di essere favorevole al testo della proposta di risoluzione presentata, fa tuttavia notare come essa sia, da un certo punto di vista, anacronistica. Infatti, fino a qualche mese fa era in carica un Governo che ha profuso un forte impegno sul tema dell'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Nei fatti, purtroppo, la legge n. 38 del 2010 non è stata attuata nonostante si preveda che l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato sia tutelato e garantito nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza.
  A suo avviso, il problema della mancata attuazione della legge non è da riconnettere tanto alla riforma del titolo V della Costituzione quanto, invece, alla responsabilità delle singole regioni che non investono adeguatamente i fondi loro erogati, nei confronti delle quali si dovrebbe agire attraverso veri e propri commissariamenti.

  Paola BINETTI (UdCpTP), dopo aver espresso il proprio favore per la proposta di risoluzione presentata, invita il relatore a rivedere un punto delle premesse, concernente il «Progetto Bambino».
  A suo avviso, infatti, il solo riferimento alla realizzazione di una rete di cure palliative da erogare ai bambini rischia di Pag. 272essere fuorviante in quanto sembra limitare il predetto progetto al settore oncologico. Ritiene preferibile, pertanto, aggiungere un riferimento esplicito anche alle terapie contro il dolore tra gli obiettivi verso cui è finalizzato il richiamato progetto.

  Laura MOLTENI (LNP), rilevato che legge n. 38 del 2010 tutela e garantisce l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza, evidenzia come tutte le regioni debbano farsi carico dell'obbligo di erogare le necessarie prestazioni ai cittadini bisognosi. Occorre, pertanto, verificare l'impiego effettivo dei fondi finalizzati allo sviluppo delle reti di cure palliative da parte delle regioni.
  Con riferimento alle considerazioni formulate dall'onorevole Barani fa notare come, a suo avviso, il problema non sia affatto costituito dall'avvenuta riforma del titolo V della Costituzione quanto piuttosto dalle concrete modalità di gestione della spesa sanitaria in termini di appropriatezza della spesa. A questo proposito, rileva che vi sono delle regioni nelle quali i fondi pubblici legati alla spesa sanitaria non sono gestiti in modo corretto, tant’è che si registrano disavanzi che si sono consolidati negli anni per parecchi milioni di euro.
  Per tali ragioni, ritiene che sarebbe opportuno rafforzare ulteriormente, nel testo della proposta di risoluzione, il contenuto della lettera f) , laddove si impegna il Governo a monitorare l'effettivo impiego, da parte delle regioni, dei fondi stanziati allo scopo di creare strutture finalizzate all'erogazione di cure palliative e di terapia del dolore.

  Donata LENZI (PD), condividendo la proposta di risoluzione del presidente Palumbo, fa notare, richiamando l'intervento dell'onorevole Barani, che l'unificazione del territorio nazionale in materia sanitaria si è realizzata non per quanto riguarda i percorsi e le modalità di erogazione delle prestazioni da parte delle strutture sanitarie bensì con riferimento al solo profilo finanziario.
  Ritiene che un sistema siffatto non potrà reggere a lungo. Evidenzia altresì come anche dalla testimonianza dell'onorevole Scapagnini sia emerso che il vero problema riguarda il percorso da seguire, in quanto non si può pensare di porre in capo al paziente l'onere di trovare una risposta giusta alla sua patologia.

  Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, richiama i colleghi sull'opportunità di esprimersi sul merito della proposta di risoluzione presentata, evitando di soffermarsi in questa sede su problematiche che riguardano il Sistema sanitario nazionale nel suo complesso.

  Daniela SBROLLINI (PD), con riferimento alla non completa attuazione della legge n. 38 del 2010, richiama alcuni punti particolarmente critici, quali l'informazione dei cittadini sul loro diritto di accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore, da un lato, e la formazione del personale medico e sanitario dall'altro, soprattutto per quanto riguarda i reparti di pediatria.
  Rileva, quindi, l'esigenza di attuare le previsioni contenute nella richiamata legge, ciò che appare assai problematico in una fase in cui si compiono tagli in materia sanitaria, comprese le prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza.

  Delia MURER (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottopone ai colleghi la gravità della situazione per quanto riguarda la violenza nei confronti delle donne, alla luce degli ultimi episodi di cronaca. Chiede, dunque, al presidente Palumbo di poter audire il ministro Fornero o il sottosegretario Guerra circa le iniziative che il Governo intende adottare per dare attuazione alla risoluzione approvata dalla Commissione lo scorso 6 giugno, concernente iniziative a tutela delle donne vittime di violenza.

  Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, replica alla sollecitazione rivolta alla Commissione dall'onorevole Murer assicurando Pag. 273il proprio impegno nel senso di rivolgere ai rappresentanti del Governo competenti la richiesta di riferire in ordine alla grave situazione relativa alla violenza verso le donne.
  All'esito del dibattito svoltosi sulla proposta di risoluzione presentata, ritiene di poter accogliere i suggerimenti formulati rispettivamente dall'onorevole Miotto, relativo all'impegno di cui alla lettera d), e dall'onorevole Binetti, finalizzato quest'ultimo a specificare meglio, nella parte premissiva, gli obiettivi del «Progetto Bambino».

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE, con riferimento alla proposta di risoluzione presentata dal presidente Palumbo, come da ultimo riformulata, dichiara di condividerne sia lo spirito che la forma.
  In particolare, assicura l'impegno del Governo a favorire, per gli aspetti di competenza del Ministero della salute, la formazione specifica dei medici e del personale sanitario che svolgono la propria attività nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, anche attraverso miglioramenti da apportare nell'ambito delle scuole di specializzazione, nonché a monitorare l'effettivo impiego, da parte delle regioni, dei fondi stanziati allo scopo di creare strutture finalizzate all'erogazione di cure palliative e di terapia del dolore.
  Inoltre, per quanto riguarda il problema, evidenziato nel testo della proposta medesima nonché in alcuni interventi, della mancanza di omogeneità sul territorio nazionale circa lo sviluppo delle strutture finalizzate all'erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore, preannuncia il proprio impegno a rappresentare tale problema nell'ambito di una della prossime riunioni della Conferenza Stato-regioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione presentata dal relatore, come da ultimo riformulata, che assume il numero 8-00184 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13.55.

INTERROGAZIONI

  Martedì 3 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 13.55.

5-06543 Farina Coscioni: Arresto del professor Mario Dini, primario di chirurgia plastica e ricostruttiva dell'ospedale Careggi (FI).

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta per le delucidazioni ricevute in merito alla vicenda oggetto dell'interrogazione presentata, auspicando peraltro che situazioni come quella segnalata non si ripetano.

5-05917 Mancuso: Iniziative normative per regolare la spedizione di animali e la gestione dei canili municipali.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Gianni MANCUSO (PdL), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta della quale si dichiara soddisfatto, anche perché nella stessa si richiama l'iter delle proposte di legge per la revisione della legge n. 281, che si trovano in fase avanzata di esame presso la Camera dei deputati. A tale proposito, auspica che la V Commissione Bilancio, che ha richiesto la relazione tecnica, possa quanto prima procedere all'espressione del parere.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE, intervenendo per una precisazione, sottolinea di tenere molto a questa problematica Pag. 274tanto da aver partecipato ad una delegazione che si è recata lo scorso week-end a Lampedusa, dove insiste un elevatissimo numero di randagi, per promuovere, anche con il supporto di importanti personaggi dello spettacolo, alcune campagne informative per scongiurare il fenomeno del randagismo e dell'abbandono estivo degli animali.

5-06480 Iannuzzi: Adozione di misure per la costituzione dell'azienda ospedaliera universitaria di Salerno.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il governo per l'articolata risposta, della quale si dichiara tuttavia insoddisfatto. Il completamento del processo organizzativo e strutturale per la costituzione dell'azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona-Scuola medica salernitana» è un atto dovuto, considerando che la facoltà di medicina dell'università di Salerno da anni svolge le sue qualificate attività didattiche ed assistenziali con il pieno riconoscimento, la partecipazione e l'assenso di tutte le istituzioni pubbliche competenti. Ed infatti, dal 2006 in poi fino ad oggi, si sono svolte regolarmente tutte le attività didattiche, assistenziali e di approfondimento clinico dei sei anni del corso di laurea; e tali attività, a partire dal terzo anno del corso, si sono svolte presso le strutture dell'ospedale di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. La regione Campania ha stanziato specifiche risorse proprio per consentire ai docenti medici dell'ateneo di tenere le loro attività assistenziali presso l'ospedale. Dell'importanza della facoltà di medicina salernitana costituisce inequivocabile riprova la circostanza che, tra pochi giorni, concluderanno il corso di laurea i primi iscritti nel 2006 alla facoltà.
  Del resto, non sono stati sufficienti più di due anni, visto che il primo protocollo di intesa regione – Università – Azienda ospedaliera, con la conseguente proposta al Ministero della salute per la costituzione dell'azienda ospedaliera universitaria integrata risale al 7 gennaio 2010, con successivo adeguamento alle prescrizioni ministeriali fin dal 25 febbraio 2011.
  È questa assurda e paradossale situazione che offende il lungo percorso che ha condotto alla nascita della facoltà, nel segno della volontà comune dell'ateneo, dei governi regionali e nazionali che si sono succeduti e delle altre istituzioni locali.
  Occorre pertanto scindere le diverse questioni amministrative e burocratiche, ricordate anche dal sottosegretario, per adottare subito il DPCM necessario per la costituzione della suddetta azienda, a suo avviso atto dovuto ed urgente. Ricorda, in tal senso, che l'università di Salerno ha già giustamente notificato un atto di diffida ai Ministeri competenti e alla regione ai fini dell'adozione di tale DPCM.
  Rileva quindi che la regione Campania avrebbe già dovuto assumere e deve assumere ora una iniziativa concreta e risolutiva per risolvere ogni problema nel rapporto con il Governo, come risulta anche dalla risposta del sottosegretario, dalla quale si evince come da più di due anni vadano avanti rapporti sterili e improduttivi fra la regione e i Ministeri interessati. In tale situazione di stallo tra regione e Ministeri, enorme è il pregiudizio per la facoltà, per gli studenti, per i docenti, per la struttura ospedaliera, per l'intero territorio e la sua comunità.
  Per quanto di sua competenza, fa presente, infine, che continuerà ad incalzare il Governo in sede parlamentare per conseguire il giusto obiettivo della costituzione dell'azienda ospedaliera universitaria integrata.

5-06823 Mancuso: Promozione della ricerca sui nuovi metodi di cura delle epatiti.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Gianni MANCUSO (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta esaustiva Pag. 275e puntuale del sottosegretario ed auspica che l'AIFA, nella prima riunione utile successiva al perfezionamento delle nuove nomine dei membri delle due commissioni, possa completare la procedura per la definizione del prezzo e del relativo regime di rimborsabilità dei farmaci antivirali in oggetto.

5-06423 Mattesini: Interruzione volontaria di gravidanza, obiezione di coscienza e formazione specifica presso le scuole di specializzazione.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Donella MATTESINI (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta, dalla quale si evince che le regioni siano le principali responsabili di quanto lamentato nella sua interrogazione, mentre a suo avviso il Governo potrebbe in sede di Conferenza Stato-regioni coordinare e programmare le attività di controllo per una piena applicazione della legge n. 194. Ciò che, infatti, va tutelato con priorità è il diritto della donna, la quale non può venirsi a trovare in situazioni diverse a seconda della regione a cui appartiene.
  Osserva, inoltre, che i dati su cui si è basata la sua interrogazione sono tratti dalla relazione sullo stato di attuazione della legge presentata dal Governo lo scorso agosto e dalla quale si evince il progressivo e costante aumento dei medici obiettori di coscienza e la corrispondente riduzione dei non obiettori, gran parte dei quali è prossima alla pensione. Ultima questione che tiene ad evidenziare riguarda la formazione dei medici specializzandi, per la quale la risposta del sottosegretario non è stata così esauriente, avendo il sottosegretario precisato che il Ministero della salute non ha conoscenze per confutare o confermare quanto sostenuto nella sua interrogazione. Chiede pertanto un impegno preciso del Governo su questo aspetto.

  Giuseppe PALUMBO (PdL), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 3 luglio 2012.

Modifiche agli articoli 8-quater, 8-quinquies e 8-sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, concernenti l'accreditamento e l'erogazione delle prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale da parte delle strutture pubbliche e private.
C. 4269 D'Anna.
Audizione informale di rappresentanti delle organizzazioni sindacali: Federazione CISL medici, FPCGIL medici e UIL FPL medici.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 15.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segreto del parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati.
C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte.

Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l'integrazione sociale delle persone affette da epilessia.
C. 2060 Saltamartini e C. 4753 Nunzio Francesco Testa.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per consentire l'impianto degli embrioni abbandonati giacenti presso i centri italiani di procreazione medicalmente assistita.
C. 2058 Palagiano, C. 4308 Farina Coscioni, C. 4800 Bocciardo e C. 4831 Laura Molteni.

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