CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 25 giugno 2012
671.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 25 giugno 2012. — Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 16.40.

DL 52/2012: Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.
C. 5273 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 giugno 2012.

  Donato BRUNO, presidente, comunica che sul provvedimento in esame è pervenuta la valutazione favorevole con condizioni e osservazioni del Comitato per la legislazione, il parere favorevole della VI, VIII, XI e XIV Commissione, il parere favorevole con condizioni della X Commissione e il parere favorevole con condizioni e osservazioni della Commissione parlamentare per le questioni regionali. La XII Commissione non ha ancora espresso il parere di competenza ma è convocata nella giornata odierna.
  Ricorda inoltre che, nella seduta di giovedì 21 giugno, i relatori ed il Governo hanno espresso i pareri di competenza sulle proposte emendative presentate al testo del decreto-legge, riservandosi di esprimere successivamente il parere su alcune proposte lasciate in sospeso.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, fa presente che i relatori hanno ulteriormente approfondito tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi presentati, svolgendo un attento esame preliminare che tenesse conto, per quanto possibile, di quanto evidenziato da ciascun gruppo parlamentare.
  Illustra quindi la riformulazioni che i relatori intendono proporre su talune proposte emendative. Pag. 4
  In primo luogo, si sofferma sull'emendamento 1.22 Mantovano, sul quale era stato espresso un parere favorevole dei relatori e del Governo nella seduta del 21 giugno. A seguito di ulteriori approfondimenti i relatori intendono ribadire la loro valutazione favorevole a condizione che sia accolta una riformulazione del testo (vedi allegato 1).
  Illustra quindi una proposta di nuova formulazione relativa all'emendamento Mantovano 1.23 (vedi allegato 1), su cui il Governo aveva invitato ad una ulteriore riflessione.
  Propone quindi, d'intesa con il relatore per la V Commissione, una nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 (vedi allegato 1), che assorbirebbe in gran parte il testo dell'emendamento Volpi 1.15 e dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.02.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO concorda con le riformulazioni finora proposte dalla relatrice, riservandosi di svolgere ulteriori approfondimenti sulla nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.01.

  Massimo POLLEDRI (LNP) chiede chiarimenti sui tempi con cui si intende procedere nell'esame degli emendamenti.

  Maria Piera PASTORE (LNP) fa presente di non essere comunque disponibile alla riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 1.01, testè proposto dai relatori.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, prende atto di quanto evidenziato dalla collega Pastore e si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti al riguardo.
  Passando all'articolo 2, illustra una proposta di nuova formulazione relativa agli identici emendamenti Marinello 2.9 e Vannucci 2.10, (vedi allegato 1), che assorbirebbe il contenuto degli identici emendamenti Lorenzin 2.13, Bertolini 2.19 e Velo 2.12 nonché degli identici Marinello 2.8 e Vannucci 2.11.
  Quanto all'emendamento Donadi 2.7, richiama la riformulazione già proposta nella precedente seduta (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, preso atto della riformulazione proposta sull'emendamento Donadi 2.7, si chiede se non sia opportuno inserire anche un richiamo agli organi di rilievo costituzionale, ovvero il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL), il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), il Consiglio Supremo di Difesa.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che il testo del comma 3 dell'articolo 2 del decreto-legge, soppresso dal Senato, faceva riferimento alla Presidenza della Repubblica, al Senato della Repubblica, alla Camera dei deputati e alla Corte costituzionale.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ricorda che al Senato tale disposizione è stata soppressa per una «eleganza istituzionale», non ritenendosi opportuno interferire, con lo strumento del decreto-legge, sulle prerogative di organi dotati di autonomia costituzionale. Lascia quindi alla valutazione delle Commissioni la formulazione da proporre, pur ribadendo l'opportunità, a suo avviso, di fare riferimento anche agli organi di rilievo costituzionale.

  Antonio BORGHESI (IdV) rileva che l'emendamento Donadi 2.7 costituisce di fatto un invito ad assumere iniziative al riguardo, non potendosi appunto interferire sulle prerogative di organi dotati di autonomia costituzionale. A suo avviso quindi è certamente condivisibile estendere anche agli organi di rilievo costituzionale il testo previsto.

  Donato BRUNO, presidente, rileva come agli organi di rilievo costituzionale si applicano le disposizioni del provvedimento in esame e non vede quindi quale sia la ratio dell'aggiunta testè proposta.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, concorda con il presidente, precisando che gli organi di rilievo costituzionale sono enucleati nel bilancio dello Stato e non sono Pag. 5quindi omologabili agli organi costituzionali.

  Antonio BORGHESI (IdV) prende atto di quanto testè evidenziato dalla relatrice. Concorda quindi sulla riformulazione proposta al termine della precedente seduta.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, passando all'articolo 5, ricorda che sull'emendamento Mura 5.4 era stato espresso parere favorevole dei relatori e del Governo nella seduta del 21 giugno. A seguito di ulteriori approfondimenti i relatori propongono una riformulazione (vedi allegato 1).

  Antonio BORGHESI (IdV) concorda sulla riformulazione dell'emendamento Mura 5.4 testè proposta.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sulla riformulazione dell'emendamento Mura 5.4 testè proposta.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, ricorda che sull'emendamento Osvaldo Napoli 5.2 era stato espresso parere favorevole dei relatori con la richiesta di riformulazione, che propone (vedi allegato 1).

  Giuseppe CALDERISI (PdL) sottoscrive l'emendamento Osvaldo Napoli 5.2 e accetta la riformulazione proposta.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 12.5 e Ciccanti 12.1, a condizione che siano riformulati (vedi allegato 1).
  Fa presente che, nel caso tali emendamenti venissero approvati, risulterebbero assorbiti gli emendamenti Ciccanti 12.2, Gioacchino Alfano 12.3, Osvaldo Napoli 12.4 e Moroni 12.6 e 12.7.
  Esprime quindi parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Ciccanti 13.02, a condizione che sia riformulato (vedi allegato 1). Esprime inoltre parere favorevole sull'emendamento Calvisi 13-bis. 10 a condizione che sia riformulato nel senso di precisare che sia assicurata l'assenza di riflessi negativi sui saldi di finanza pubblica (vedi allegato 1).

  Pier Paolo BARETTA (PD) con riferimento al parere relativo agli identici emendamenti Osvaldo Napoli 12.5 e Ciccanti 12.1, preannuncia l'atteggiamento contrario del suo gruppo, ritenendo condivisibile la scelta effettuata dal Senato di sopprimere il comma 3 dell'articolo 12.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ricorda che al Senato sulla questione richiamata dall'onorevole Baretta si è registrata una frattura sia in seno alla Commissione che in Aula tra le forze che sostengono il Governo e pertanto esprime parere contrario sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 12.5 e Ciccanti 12.1, anche nel testo proposto dai relatori.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, fa presente che, secondo quanto emerso nel corso di una riunione informale con il Governo e i rappresentanti degli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze, la soppressione del comma 3 dell'articolo 12 effettuata dal Senato comporterebbe maggiori oneri a carico della finanza pubblica valutabili in circa 500 milioni di euro per la necessità di ripetere gare già concluse. Pur comprendendo le ragioni politiche per le quali il Governo ha espresso la sua contrarietà sui richiamati emendamenti e sulla relativa proposta di riformulazione, chiede al sottosegretario Polillo di confermare tale dato.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP) rileva come il Governo dovrebbe difendere il testo originario del decreto-legge come approvato dal Consiglio dei ministri più che le modifiche approvate dal Senato. Osserva inoltre come la nuova disciplina, volta anche a tenere conto degli orientamenti della giurisprudenza del Consiglio di Pag. 6Stato, dovrebbe valere, in ossequio ai principi generali dell'ordinamento, solo per il futuro e non dovrebbe inficiare le procedure che versano in uno stadio successivo a quello inciso dalla disposizione in esame. Ritiene che la contrarietà del Governo, sia in considerazione dei profili di onerosità finanziaria segnalati dal relatore per la V Commissione, sia per l'inevitabile contenzioso cui la scelta darà luogo, non può essere accettata, tanto più rispetto al provvedimento che tratta della razionalizzazione della spesa pubblica.

  Massimo POLLEDRI (LNP) invita ad un atteggiamento più prudente per evitare l'annullamento di gare sostanzialmente già espletatesi. In relazione alle dichiarazioni dell'onorevole Occhiuto, chiede al Governo di presentare una relazione tecnica per chiarire gli effetti della modifica apportata dal Senato. Ritiene che occorra evitare la difesa di scelte che possano comportare risvolti finanziari negativi.

  Gioacchino ALFANO (PdL) rileva come più che entrare nel merito della questione occorrerebbe capire se la contrarietà espressa dall'onorevole Baretta, a nome del suo gruppo, sia superabile con una diversa formulazione del testo ovvero sia insormontabile, come appare dal tenore del suo intervento.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che la questione potrà essere più utilmente approfondita in fase di votazione e fa presente che l'onorevole Ciccanti accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 13.02. Chiede quindi all'onorevole Calvisi se accetta la riformulazione proposta dai relatori in merito al suo emendamento 13-bis.10.

  Giulio CALVISI (PD) chiede ai relatori se fosse possibile individuare una formulazione immediatamente applicabile, fermo restando il riferimento, da loro proposto, all'assenza di riflessi negativi per la finanza pubblica. In proposito, osserva come proprio la clausola da loro proposta sia, di fatto, alternativa rispetto alla previsione di un decreto attuativo, evidenziando come, nel caso si assicuri l'invarianza degli oneri, sarebbe inutile procrastinare l'entrata in vigore delle disposizioni recate dalla sua proposta emendativa. Sottolinea come la medesima sia volta a consentire la prosecuzione delle attività di imprese che, proprio perché creditrici dello Stato, non sono nelle condizioni di ottenere il DURC e quindi verrebbero poste nella condizione di non poter più lavorare. Osserva inoltre come tale scelta, lungi dal comportare oneri per la finanza pubblica, sarebbe idonea ad aumentare il gettito erariale consentendo la prosecuzione delle attività di molte imprese.

  Guido CROSETTO (PdL) esprime perplessità sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Calvisi 13-bis.10 avanzata dai relatori. Fa presente infatti che il meccanismo di compensazione dei crediti delineato dall'emendamento non sembra poter in alcun modo determinare «riflessi negativi sui saldi di finanza pubblica». A suo avviso, l'inciso che i relatori chiedono di inserire nel testo rischia di vanificare l'emendamento, offrendo a qualche burocrate l'opportunità di negare il DURC a imprese che pure siano nella situazione prevista dall'emendamento. Sottolinea che il legislatore non può impedire a queste imprese di offrire i propri beni e servizi a soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni negando loro il rilascio del DURC.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Calvisi 13-bis.10 avanzata dai relatori, dicendosi invece contrario all'ipotesi accennata dal deputato Calvisi di soppressione del rinvio a un decreto attuativo del ministro dell'economia e delle finanze di concerto con quello del lavoro e delle politiche sociali. Ritiene infatti che un decreto attuativo sia necessario per precisare i profili applicativi dell'emendamento.

  Giulio CALVISI (PD), preso atto che il parere favorevole dei relatori sul suo Pag. 7emendamento 13-bis.10 è condizionato alla riformulazione proposta, accede alla stessa, anche se avrebbe preferito mantenere il proprio testo.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, modificando il parere precedentemente espresso, dichiara che i relatori sono favorevoli all'emendamento Ciccanti 7.1, a condizione che lo stesso sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Ciccanti 7.1 avanzata dai relatori.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, modificando il parere precedentemente espresso, dichiara che i relatori sono favorevoli all'articolo aggiuntivo Moroni 13-bis.02 e invitano quindi al ritiro dell'articolo aggiuntivo Moroni 13-bis.03, che verte sulla stessa materia.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Chiara MORONI (FLpTP) ritira il suo articolo aggiuntivo 13-bis.03.

  Guido CROSETTO (PdL) esprime perplessità in relazione all'articolo aggiuntivo Moroni 13-bis.02, essendo contrario alla possibilità, per le pubbliche amministrazioni, di derogare al principio dell'affidamento di servizi alle imprese al di fuori del meccanismo della gara ad evidenza pubblica.

  Chiara MORONI (FLpTP) chiarisce che il suo articolo aggiuntivo 13-bis.02 non amplia, ma anzi limita la possibilità per le pubbliche amministrazioni di procedere con affidamenti diretti e senza gara. Dichiara inoltre che personalmente sarebbe a favore di una norma che escludesse del tutto la possibilità di deroga, quale sembra auspicare il deputato Crosetto.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, con riferimento alla questione della soppressione del comma 3 dell'articolo 12, sulla quale sono stati chiesti al Governo chiarimenti, comunica come la Ragioneria generale dello Stato, basandosi su documenti trasmessi dalla Consip spa, fa presente che il comma 3 dell'articolo 12, soppresso dal Senato, disciplina il regime transitorio dell'applicazione dei commi 1 e 2 del medesimo articolo 12, il quali, a fronte di un preesistente contrasto giurisprudenziale, sanciscono la regola dell'apertura in seduta pubblica dei plichi contenenti le offerte tecniche. La Consip in particolare evidenzia come dalla soppressione del comma 3 – che fa decorrere la predetta regola generale dalle procedure di affidamento per le quali non si sia proceduto all'apertura dei plichi – deriverebbe una situazione di incertezza per le procedure svolte prima dell'entrata in vigore del decreto in esame, da cui potrebbe verosimilmente scaturire un rilevante contenzioso, con conseguente necessità, in caso di annullamento delle gare, di procedere a nuovi affidamenti e di avviare, nel medio periodo, approvvigionamenti di beni e servizi a condizioni economiche nettamente peggiorative rispetto a quelle previste dalle convenzioni della Consip, e con conseguente venir meno dei considerevoli risparmi ottenibili attraverso le stesse e quindi con nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica. Ciò posto, sulla base degli elementi forniti da Consip il Governo evidenzia la necessità che, nel corso dell'esame da parte della Camera dei deputati, il comma 3 dell'articolo 12 sia ripristinato, atteso che, in caso contrario, deriverebbero a carico della finanza pubblica oneri non quantificati né coperti, in violazione dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.
  Fa presente che considerazioni in parte analoghe sono state svolte dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze, il quale – con riferimento alla richiesta di chiarimenti avanzata dal relatore Occhiuto nella seduta del 14 giugno 2012 sull'eventuale impatto finanziario derivante dalla soppressione del Pag. 8comma 3 dell'articolo 12 – evidenzia che dalla soppressione di tale comma deriva una situazione di incertezza per tutte le procedure svolte prima della data di entrata in vigore del decreto in esame, da cui deriverebbe certamente un rilevante contenzioso. L'eventuale annullamento di tali gare in seguito alla soccombenza in sede giurisdizionale, con conseguente necessità di bandire ex novo le procedure, avrebbe infatti rilevanti impatti sulla finanza pubblica. Per quanto concerne Consip spa, la soppressione della disposizione incide sulle gare aggiudicate per l'affidamento dei servizi di Facility Management Uffici (pulizia, manutenzioni ed altri servizi per le Pubbliche Amministrazioni centrali e territoriali) e per la fornitura di Reti Locali (cablaggi fonia-dati e wi-fi per uffici, scuole ed altri uffici delle pubbliche amministrazioni). La mancata stipula di tali convenzioni, a seguito della soppressione del citato comma 3, produrrebbe maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In particolare, per le convenzioni Facility Management e Reti Locali sono stati conseguiti risparmi in termini percentuali rispettivamente del 15 per cento e del 20 per cento, per cui la mancata stipula provocherebbe un impatto in termini di maggiori oneri di circa 1.143 milioni per la prima convenzione e di circa 25 milioni di euro per la seconda.

  Pier Paolo BARETTA (PD) osserva che i commi 1 e 2 dell'articolo 12 chiariscono in modo inequivocabile che l'apertura dei plichi contenti le offerte tecniche debba avvenire in forma pubblica, mentre il comma 3, soppresso nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, determinava una sorta di sanatoria per quelle gare nelle quali si è proceduto all'apertura dei plichi senza tale formalità, in contrasto con quanto stabilito dall'adunanza plenaria del Consiglio di Stato nella sentenza n. 13 del 28 luglio 2011. A suo avviso, pertanto, la soppressione di tale disposizione costituisce un elemento di chiarezza, in quanto non precostituisce un'interpretazione contrastante con quanto affermato dal Consiglio di Stato nel 2011, autorizzando un salvataggio delle procedure di gara nelle quali non sia stata assicurata la pubblicità dell'apertura dei plichi contenenti le offerte tecniche. Si dichiara, quindi, assolutamente contrario all'accoglimento degli identici emendamenti Osvaldo Napoli 12.5 e Ciccanti 12.1, anche nella riformulazione proposta dai relatori. Per quanto attiene alle note tecniche illustrate dal rappresentante del Governo, non condivide un giudizio così drasticamente negativo sul testo dell'articolo 12 del decreto approvato dal Senato, ritenendo che molto spesso il Ministero dell'economia e delle finanze esprime giudizi assai severi su disposizioni sulle quali l'altro ramo del Parlamento ha deliberato in modo cosciente e meditato. Qualora, comunque, le preoccupazioni espresse fossero fondate, ritiene che sarebbe compito della Ragioneria generale dello Stato attivarsi per individuare la necessaria copertura finanziaria, ritenendo comunque che le quantificazioni indicate dal sottosegretario Polillo meriterebbero di essere approfondite, in quanto fanno ritenere che le disposizioni hanno un rilievo finanziario che non era evidenziato nella relazione tecnica allegata al disegno di legge presentata al Senato. In ogni caso, ritiene che debbano essere adeguatamente considerate le osservazioni formulate dal collega Alfano, tenendo conto del fatto che il tema affrontato ha un innegabile rilievo politico.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP) ritiene che il comma 3 dell'articolo 12 del decreto-legge, soppresso nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, non rappresenti in alcun modo una sanatoria, in quanto è evidente che le disposizioni di tale articolo non possono che disporre solo per l'avvenire, in base al principio tempus regit actum. In questo contesto, ritiene che la mancata apertura in seduta pubblica dei plichi contenenti le offerte tecniche da parte della Commissione giudicatrice sarà valutata dalla magistratura amministrativa sulla base della citata giurisprudenza del Consiglio di Stato. Per quanto attiene al profilo politico, ritiene che in una congiuntura nella quale si rende necessaria Pag. 9una forte riduzione della spesa pubblica non ci siano le condizioni per favori di nessun genere e si renda pertanto necessario applicare i principi generali del diritto, al di là delle scelte di carattere politico adottate al Senato.

  Claudio D'AMICO (LNP) prendendo spunto da quanto affermato dall'onorevole Mantini, ritiene che sarebbe assai grave che in un provvedimento come quello in esame si facessero favori a qualcuno. Esprime, peraltro, dubbi sull'efficacia del decreto in esame, che non contiene le auspicate riduzioni di spesa, in quanto esso reca disposizioni eterogenee di carattere essenzialmente ordinamentale, mentre mancano incisive misure di contenimento dei costi amministrativi. Rileva, del resto, come anche lo schema di decreto sul riordino degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della salute, recentemente esaminato dal Parlamento, non recava risparmi effettivi, rinviando al futuro il concreto conseguimento delle economie di spesa.

  Donato BRUNO, presidente, considerato l'imminente avvio delle votazioni in Assemblea, sospende la seduta, che riprenderà 5 minuti dopo il termine di tali votazioni.

  La seduta, sospesa alle 17.55, riprende alle 19.20.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, ricorda che i relatori devono ancora esprimere il parere sugli articoli aggiuntivi Crosetto 6.03 e 6.07, i quali propongono misure di contenimento della spesa pubblica particolarmente delicate sotto il profilo costituzionale in quanto incidenti su posizioni giuridiche soggettive già consolidate in relazione a trattamenti retributivi e di quiescenza. Rende quindi noto che il sottosegretario Polillo ha preannunciato informalmente l'impegno del Governo ad inserire le misure in questione, dopo aver svolto i necessari approfondimenti, in uno dei provvedimenti d'urgenza che il Consiglio dei ministri si accinge a deliberare nei prossimi giorni. A fronte di questo impegno del Governo il deputato Crosetto ha dichiarato la propria disponibilità a ritirare gli articoli aggiuntivi in questione. Alla luce di ciò, i relatori non possono quindi che invitare al ritiro degli articoli aggiuntivi Crosetto 6.03 e 6.07.
  Avverte quindi che i relatori hanno elaborato una ulteriore proposta di nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma l'impegno del Governo – previo svolgimento dei necessari approfondimenti in vista di una formulazione corretta dal punto di vista giuridico-costituzionale e coerente con gli indirizzi stabiliti dalla «riforma Dini» di cui alla legge n. 335 del 1995 – a valutare le questioni poste negli articoli aggiuntivi Crosetto 6.03 e 6.07 in occasione dell'esame del nuovo decreto-legge in materia di spending review che il Consiglio dei ministri si accinge a deliberare.

  Gioacchino ALFANO (PdL), considerata l'assenza del presentatore, sottoscrive e ritira gli articoli aggiuntivi Crosetto 6.03 e 6.07.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che le Commissioni passano quindi alla votazione degli emendamenti e articoli aggiuntivi.

  Pier Paolo BARETTA (PD), nell'esprimere apprezzamento per lo spirito collaborativo con il quale le Commissioni stanno procedendo, ricorda che l'accordo intervenuto tra i gruppi era nel senso di procedere a qualsivoglia modifica del testo trasmesso dal Senato con il consenso di tutti i gruppi della maggioranza. Ritiene pertanto necessario verificare che tale consenso unanime sussista su tutte le modifiche che le Commissioni si accingono ad approvare; diversamente, preannuncia che il suo gruppo dovrà intervenire per Pag. 10motivare adeguatamente le proprie posizioni di voto.

  Massimo POLLEDRI (LNP) prende atto dell'apertura dimostrata dal Governo verso l'articolo aggiuntivo Pastore 1.01, di cui è cofirmatario. Sottolinea poi come il suo gruppo abbia contribuito a formare lo spirito collaborativo del quale si sono giovati i lavori delle Commissioni, anche offrendo il proprio consenso a lavorare in pendenza della questione di fiducia: fatto, questo, che per inciso auspica non diventi una consuetudine. Esprime quindi l'auspicio che i componenti delle Commissioni siano liberi di votare secondo coscienza, senza sottostare al vincolo dell'unanimità tra i gruppi della maggioranza evocato dal deputato Baretta. Preannuncia che, ove questa libertà di voto non fosse assicurata, il suo gruppo potrebbe rivedere l'atteggiamento di collaborazione fin qui tenuto.

  Giancarlo GIORGETTI (LNP), presidente della V Commissione, chiarisce che le presidenze intendono assicurare l'ordinato andamento dei lavori delle Commissioni in modo da concludere gli stessi in tempo utile per consentire l'inizio della discussione in Assemblea nei tempi previsti, fermo restando che in Aula ogni gruppo sarà libero di tenere le posizioni che ritiene più appropriate. A questo fine ritiene che le Commissioni potrebbero esaminare nella seduta odierna tutte le proposte emendative salvo quelle riferite all'articolo 12, sulle quali non c’è condivisione e che potrebbero essere quindi esaminate nella seduta di domani.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) condivide la proposta del presidente Giorgetti. Con riferimento invece all'intervento del deputato Baretta, sottolinea che il suo gruppo non può assumere impegni rispetto a proposte emendative che non dovessero convincerlo.

  Pier Paolo BARETTA (PD) chiarisce che il suo gruppo non intende in ogni caso porre in essere condotte ostruzionistiche e che lo spirito del suo precedente intervento era nel senso di far presente che, ove i nodi politici rimasti non dovessero essere sciolti entro la giornata di domani, essi dovranno essere rimessi all'Assemblea.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) rileva che il deputato Baretta non ha detto nulla di nuovo in quanto l'accordo tra i gruppi era in effetti nel senso che su tutte le modifiche da apportare al testo dovesse esservi il consenso unanime dei gruppi della maggioranza. Per quanto riguarda l'articolo 12, dichiara fin d'ora la disponibilità del suo gruppo a ritirare gli emendamenti presentati se questo può aiutare a pervenire ad una soluzione che raccolga un consenso più ampio.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che l'emendamento Santelli 1.25 è stato ritirato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Pastore 1.16, approvano l'emendamento Favia 1.2 e respingono l'emendamento Pastore 1.11.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che, considerata l'assenza dei presentatori, l'emendamento Mura 1.3 si intende decaduto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pastore 1.12.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che, considerata l'assenza dei presentatori, gli emendamenti Borghesi 1.4, Favia 1.5 e Osvaldo Napoli 1.1 si intendono decaduti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Giovanelli 1.18 e Bragantini 1.13 e approvano l'emendamento Giovanelli 1.17.

  Alfredo MANTOVANO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 1.22 avanzata dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Mantovano Pag. 111.22 (nuova formulazione) e Vanalli 1.14 e respingono gli emendamenti Moroni 1.21 e 1.20.

  Massimo POLLEDRI (LNP) ritira l'emendamento Volpi 1.15, di cui è cofirmatario, in considerazione del parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 (ulteriore nuova formulazione).

  Alfredo MANTOVANO (PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 1.23 avanzata dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Mantovano 1.23 (nuova formulazione).

  Massimo POLLEDRI (LNP) illustra l'emendamento Bitonci 1.8, di cui è cofirmatario, sottolineando l'importanza di aiutare le imprese e di sostenere quindi la ricerca per lo sviluppo e l'innovazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bitonci 1.8.

  Massimo POLLEDRI (LNP) intervenendo sull'emendamento Bragantini 1.10, osserva come il medesimo riprenda disposizioni già proposte dal Governo Prodi e sottolinea come esso sia volto ad introdurre una norma programmatica di destinazione dei risparmi conseguiti con il provvedimento in esame alla riduzione della pressione fiscale. Attesa la natura programmatica della proposta emendativa, auspica una ulteriore riflessione da parte dei relatori e del Governo, ricordando come quest'ultimo abbia più volte dichiarato di volere, in prospettiva, perseguire le medesime finalità.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento Bragantini 1.10.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma il parere contrario sull'emendamento Bragantini 1.10.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bragantini 1.10.

  Roberto SIMONETTI (LNP) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Pastore 1.01, chiede ai relatori ed al Governo di chiarire se il riferimento al primo quadrimestre del 2013 contenuto nella nuova ulteriore nuova riformulazione proposta dai relatori sia da intendersi relativo all'effettiva attuazione dei provvedimenti relativi ai costi e ad i fabbisogni standard ovvero relativa ad una ridefinizione della relativa tempistica.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, conferma che si tratta del termine per procedere all'attuazione dei decreti sui costi e fabbisogni standard.

  Mario TASSONE (UdCpTP), pur consapevole delle buone intenzioni sottese alla proposta emendativa in discussione, ritiene che la medesima, una volta approvata, risulterebbe comunque inapplicabile. Chiede in proposito al Governo di chiarire con quali mezzi e strumenti intenda procedere, atteso che la metodologia fin qui seguita di confronto tra alcune regioni e la ragioneria generale dello Stato, non ha, al momento, prodotto a suo avviso risultati apprezzabili. Sottolinea come, soprattutto nel settore della sanità, vi sia il rischio di aggravare gli squilibri territoriali già esistenti.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole alla ulteriore proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 presentato dai relatori. Con riferimento alle osservazioni svolte dall'onorevole Tassone, fa presente come già siano stati prodotti i primi risultati relativi alla definizione dei costi standard relativi ai costi della polizia urbana e agli affari generali.

  Matteo BRAGANTINI (LNP) chiede al rappresentante del Governo di chiarire quanto già chiesto dall'onorevole Simonetti.

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  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma che il riferimento al primo quadrimestre del 2013 è da intendersi relativo all'attuazione dei provvedimenti relativi alla definizione dei costi e dei fabbisogni standard.

  Maria Piera PASTORE (LNP) alla luce dei chiarimenti forniti dal relatore e dal rappresentante del Governo, accetta l'ulteriore proposta di riformulazione.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 nel testo ulteriormente riformulato.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che l'articolo aggiuntivo Pastore 1.02 è da considerarsi assorbito a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo Pastore 1.01 nel testo riformulato.

  Pierguido VANALLI (LNP) fa presente che le proposte emendative presentate da deputati del suo gruppo sulle quali non è stato espresso un parere favorevole da parte dei relatori o del Governo devono intendersi ritirate, riservandosi di ripresentarle per l'esame in Assemblea.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che sono stati ritirati dai presentatori gli articolo aggiuntivi Bragantini 1.03, Giovanelli 1.04, Stracquadanio 2.21, Giovanelli 2.20, Simonetti 2.16, Moroni 2.14, Osvaldo Napoli 2.2.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, da lettura della proposta di riformulazione degli identici emendamenti 2.10 e Marinello 2.9 (vedi allegato 1), che assorbirebbe anche gli identici emendamenti Lorenzin 2.13, Bertolini 2.19 e Velo 2.12, nonché gli identici Marinello 2.8 e Vannucci 2.11.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime il parere contrario del Governo sulle richiamate proposte emendative, pur dando atto ai relatori di aver contribuito alla definizione della proposta di riformulazione migliorativa testé illustrata dall'onorevole Bernini Bovicelli. Fa presente in proposito di ritenere preferibile il testo licenziato dal Senato.

  Pier Paolo BARETTA (PD) rileva come sia preferibile approfondire ulteriormente la questione, osservando come vi sia stata una ricerca di una mediazione con l'ausilio del Governo.

  Donato BRUNO, presidente, in relazione alle osservazioni svolte dall'onorevole Baretta, fa presente che gli identici emendamenti Vannucci 2.10 e Marinello 2.9, nonché gli identici emendamenti Lorenzin 2.13, Bertolini 2.19 e Velo 2.12 e gli identici Marinello 2.8 e Vannucci 2.11 sono da considerarsi accantonati.

  Raffaele VOLPI (LNP) osserva come le proposte emendative testé accantonate riguardino un nodo essenziale e rileva come sarebbe decisamente preferibile, al fine di perseguire le annunciate finalità di razionalizzazione della spesa, introdurre obblighi a carico degli enti proprietari delle società. Sottolinea in proposito come il testo approvato dal Senato consentirebbe un improprio intervento da parte di un soggetto esterno nella gestione di società sottoposte a regole di diritto privato. Ricorda inoltre come tali disposizioni andrebbero comunque coordinate con la normativa in materia di responsabilità degli amministratori. Ritiene in definitiva che esse sarebbero in ogni caso inapplicabili.

  Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) concordando sull'opportunità dell'accantonamento degli identici emendamenti Marinello 2.9 e Vannucci 2.10, nonché delle ulteriori proposte emendative vertenti sulla medesima materia, sottolinea come l'articolo 2 prefiguri in sostanza l'applicazione delle procedure di revisione della spesa previste per il settore pubblico anche a organismi di diritto privato che già adottano strumenti di valutazione della spesa sulla base di modelli privatistici. Osserva come, in questa ottica, possa rivelarsi incongruo il riferimento alle procedure Pag. 13di acquisizione di beni e servizi attraverso Consip Spa e a specifici poteri del Commissario, mentre potrebbe rivelarsi più utile una disposizione di carattere sistematico che imponga alle società di adottare misure in linea con gli obiettivi individuati per le pubbliche amministrazioni. A suo avviso, pertanto, è opportuna una revisione dell'impostazione della disposizione in esame e auspica una ulteriore riformulazione delle proposte emendative accantonate.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP), pur apprezzando l'intesa raggiunta dai relatori in ordine alla riformulazione degli identici emendamenti Marinello 2.9 e Vannucci 2.10, ritiene auspicabile l'individuazione di una formulazione più ampia, che tenga conto della necessità di rispettare l'autonomia riconosciuta a soggetti di diritto privato quali le società a partecipazione pubblica. Dichiarandosi consapevole della particolare ampiezza della platea delle società partecipate, ritiene auspicabile un approfondimento delle implicazioni delle proposte emendative accantonate.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma il parere favorevole del Governo sull'emendamento Donadi 2.7 (nuova formulazione).

  Le Commissioni approvano l'emendamento Donadi 2.7 (nuova formulazione).

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli emendamenti Osvaldo Napoli 2.1 e Stracquadanio 2.22 sono stati ritirati dai presentatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Meroni 2.18.

  Gianclaudio BRESSA (PD), dopo averli sottoscritti, ritira gli emendamenti Zeller 2.3 e 2.4 e Froner 2.15.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli emendamenti Bragantini 3.2, Bitonci 3.1 e Meroni 4.3 sono stati ritirati.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, riconsiderando il parere già espresso, invita al ritiro dell'emendamento Volpi 4.2.

  Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, concordando con il rappresentante del Governo, formula un invito al ritiro dell'emendamento Volpi 4.2, rilevando come sia anomalo prevedere l'espressione di un parere parlamentare sul testo di una relazione del Governo.

  Giuseppe CALDERISI (PdL) concordando con i pareri espressi dal rappresentante del Governo e dai relatori, osserva come il Parlamento è libero di valutare le relazioni trasmesse dal Governo e di decidere quale seguito dare alla loro trasmissione.

  Raffaele VOLPI (LNP), prendendo atto dei pareri espressi dai relatori e dal rappresentante del Governo chiede di accantonare il suo emendamento 4.2, al fine di verificare e sia possibile individuare una formulazione che tenga conto delle considerazioni emerse nel dibattito odierno.

  Le Commissioni deliberano di accantonare l'emendamento Volpi 4.2.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'emendamento Volpi 4.1 è stato ritirato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Meroni 5.32.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'emendamento D'Amico 5.30 è stato ritirato dai presentatori.

  Giuseppe CALDERISI (PdL), dopo averlo sottoscritto, ritira l'emendamento Osvaldo Napoli 5.3.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che l'emendamento Mura 5.10 s'intende decaduto per assenza dei presentatori, mentre l'emendamento D'Amico 5.18 è stato ritirato.

Pag. 14

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vanalli 5.33.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento Mura 5.4 proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Mura 5.4 (nuova formulazione).

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli emendamenti Simonetti 5.29 e Vanalli 5.34 sono stati ritirati dai presentatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Moroni 5.1.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'emendamento Volpi 5.35 è stato ritirato ed avverte che gli emendamenti Favia 5.11 e Donadi 5.12 s'intendono decaduti per assenza dei presentatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Osvaldo Napoli 5.2 (nuova formulazione).

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli emendamenti Favia 5.5, Mura 5.6, Borghesi 5.15, Mura 5.14, Borghesi 5.16, Donadi 5.17 e Borghesi 5.13 s'intendono decaduti per assenza dei presentatori.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, conferma il parere contrario del Governo sugli emendamenti Mantovano 5.39 e 5.40, sottolineando come essi sono suscettibili di determinare oneri privi di copertura finanziaria.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, prendendo atto di quanto rappresentato dal sottosegretario Polillo, riconsidera il parere espresso sugli emendamenti Mantovano 5.39 e 5.40 ed esprime, pertanto, parere contrario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mantovano 5.39.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli emendamenti Borghesi 5.7 e Mura 5.8 s'intendono decaduti per assenza dei presentatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mantovano 5.40.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli emendamenti Simonetti 5.29, Bitonci 5.21, D'Amico 5.24, Simonetti 5.25, 5.26 e 5.27, Bitonci 5.31 e Vanalli 5.36 sono stati ritirati dai presentatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vanalli 6.1.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli emendamenti Vanalli 6.32 e 6.3, nonché Bragantini 6.4 sono stati ritirati dai presentatori. Dopo aver avvertito che l'articolo aggiuntivo Mura 6.02 s'intende decaduto per assenza dei presentatori, ricorda che gli articoli aggiuntivi Crosetto 6.03 e 6.07 sono stati ritirati. Chiede, quindi, al deputato Ciccanti se accetti la riformulazione del suo emendamento 7.1 proposta dai relatori.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) accetta la riformulazione del suo emendamento 7.1 proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Ciccanti 7.1 (nuova formulazione).

  Donato BRUNO, presidente, avverte che l'emendamento Ciccanti 7.2 s'intende assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Ciccanti 7.1 (nuova formulazione).

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma il parere favorevole del Governo sull'articolo aggiuntivo Borghesi 7.01.

  Mario TASSONE (UdCpTP) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Borghesi 7.01.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo Borghesi Pag. 157.01 e respingono l'articolo aggiuntivo Moroni 7.02 e l'emendamento Giovanelli 8.1.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli emendamenti Vanalli 8.3 e 8.2 sono stati ritirati dai presentatori.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Stracquadanio 9.01.

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che l'emendamento Favia 10.3 s'intende decaduto per assenza dei presentatori e ricorda che le Commissioni avevano convenuto in ordine all'accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 12.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Ciccanti 13.02 (nuova formulazione).

  Donato BRUNO, presidente, fa presente che l'emendamento Borghesi 13-bis.9 s'intende decaduto per assenza dei presentatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Calvisi 13-bis.5.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'emendamento Simonetti 13-bis.1 è stato ritirato dai presentatori.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma il parere contrario già espresso sull'emendamento Ciccanti 13-bis.2

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) preso atto del parere contrario del Governo ritira il proprio emendamento 13-bis.2

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ciccanti 13-bis.3, Stradella 13-bis.4 e Mariani 13-bis.6.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) chiede un'ulteriore riflessione al Governo sugli identici emendamenti 13-bis.3 Ciccanti, 13-bis.4 Stradella e 13-bis.6 Mariani, considerato che, a suo avviso, intervenendo sulla procedura per la certificazione, non dovrebbero esserci riflessi negativi sotto il profilo finanziario. Propone quindi un loro accantonamento.

  Le Commissioni deliberano di accantonare gli identici emendamenti 13-bis.3 Ciccanti e 13-bis.4 Stradella e 13-bis.6 Mariani.

  Donato BRUNO, presidente, prende atto dell'assenza dei presentatori degli emendamenti Palomba 13-bis.8 e Borghesi 13-bis.7: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Raffaele VOLPI (LNP) preannuncia che sull'emendamento 13-bis.10 Calvisi (nuova formulazione) si asterrà, considerato che l'emendamento, nella formulazione originaria, aveva una logica che con la nuova formulazione viene snaturata.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente che senza la clausola introdotta con la nuova formulazione, l'emendamento 13-bis.10 Calvisi necessiterebbe di un'idonea copertura finanziaria.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Calvisi 13-bis.10 (nuova formulazione).

  Giuseppe CALDERISI (PdL) ritira il proprio articolo aggiuntivo 13-bis.01, nella parte ritenuta ammissibile, preannunciando la propria intenzione di presentare un ordine del giorno che tenga conto di quanto evidenziato dal Governo in ordine all'intenzione di inserire tale tematica nell'ambito del decreto-legge in materia di sviluppo, che sarà a breve presentato alle Camere per la conversione.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma tale intenzione da parte del Governo.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), relatore per la V Commissione, propone una nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Moroni 13-bis.02 (vedi allegato 1).

Pag. 16

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione testé proposta dal relatore.

  Donato BRUNO, presidente, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo in questione per dare modo a tutti i componenti delle Commissioni di valutare la nuova formulazione testé proposta.

  Le Commissioni deliberano di accantonare l'articolo aggiuntivo Moroni 13-bis.02 (nuova formulazione).

  Chiara MORONI (FLpTP) ritira il proprio articolo aggiuntivo 13-bis.03.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Calvisi 13-bis.04 e 13-bis.05.

  Donato BRUNO, presidente, prende atto dell'assenza dei presentatori degli emendamenti Borghesi 14.2 e 14.4: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Mura 14.3.

  Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) ritira il proprio articolo aggiuntivo 14.06.

  Raffaele VOLPI (LNP) intervenendo sugli identici emendamenti Lorenzin 2.13, Bertolini 2.19 e Velo 2.12 e sugli identici emendamenti Vannucci 2.10 e Marinello 2.9, accantonati dalla Commissioni, invita i relatori a riflettere attentamente su una possibile nuova formulazione, eventualmente proponendo la soppressione delle parti che destano maggiori preoccupazioni.

  Donato BRUNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Lunedì 25 giugno 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.30 alle 20.35.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 669 del 20 giugno 2012, a pagina 15, seconda colonna, quarantaduesima riga, deve leggersi: «considerarsi ammissibile l'articolo aggiuntivo Mura 6.02, finalizzato a introdurre disposizioni dirette» in luogo di: «considerarsi ammissibile l'emendamento, nonché l'articolo aggiuntivo Mura 6.02, finalizzati a introdurre rispettivamente limiti disposizioni dirette».

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