CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 giugno 2012
668.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO. — Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea e il sottosegretario di Stato per l'interno Saverio Ruperto.

  La seduta comincia alle 14.

Attuazione dell'articolo 49 della Costituzione.
Testo unificato C. 244 Maurizio Turco, C. 506 Castagnetti, C. 853 Pisicchio, C. 1722 Briguglio, C. 3809 Sposetti, C. 3962 Pisicchio, C. 4194 Veltroni, C. 4950 Galli, C. 4955 Gozi, C. 4956 Casini, C. 4965 Sbrollini, C. 4973 Bersani, C. 5111 Donadi, C. 5119 Rampelli e C. 5177 Iannaccone.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno 2012.

  Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'avvio della discussione in Assemblea delle proposte di legge in titolo è previsto a partire da lunedì 25 giugno 2012.
  Tuttavia, considerato che la Commissione deve ancora avviare l'esame degli emendamenti presentati al testo unificato ed acquisire i pareri delle competenti Commissioni in sede consultiva e tenuto altresì conto che è impegnata, in queste settimane, nell'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge (decreto-legge n. 59 del 2012 recanti disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile e decreto-legge n. 52 del 2012 recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica), iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea, propone di richiedere alla Presidenza della Camera ed Pag. 32alla Conferenza dei presidenti dei gruppi di posticipare l'avvio della discussione in Assemblea del suddetto provvedimento, chiedendo che lo stesso sia inserito a partire dalla seconda metà del mese di luglio.

  La Commissione concorda.

  Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza dei minori nati da genitori stranieri.
C. 2431 Di Biagio, C. 2684 Mantini, C. 2904 Sbai e C. 4236 Bressa.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 giugno 2012.

  Matteo BRAGANTINI (LNP) ricorda di avere richiesto al Governo, nella precedente seduta, di fornire quanto prima alcuni dati numerici che consentano di quantificare, in particolare, quanti siano gli stranieri regolari che stanno facendo rimpatriare i componenti della propria famiglia a causa della crisi economica in atto o dei recenti eventi calamitosi verificatisi in Italia.

  Il sottosegretario Saverio RUPERTO, alla luce di quanto emerso nella precedente seduta, consegna alla Commissione una documentazione che fornisce un quadro numerico dei dati relativi ai provvedimenti di allontanamento degli stranieri in posizione irregolare ed agli sbarchi dei clandestini per gli anni 2010, 2011 e 2012 (vedi allegato).
  Precisa peraltro che si tratta di una prima documentazione, che non corrisponde pienamente alla richiesta formulata dal deputato Bragantini, che riguarda, infatti, stranieri regolarmente soggiornanti in Italia che escono dal territorio nazionale per loro volontà e dei quali non è dunque possibile una «tracciatura». Se non si conosce, dunque, il motivo dell'uscita dall'Italia da parte dei soggetti in questione è difficile raccogliere i relativi dati numerici e compiere una catalogazione che si fondi su atteggiamenti psicologici. Si riserva, in ogni modo, di compiere una ulteriore istruttoria per cercare di venire incontro alla richiesta formulata.

  Matteo BRAGANTINI (LNP) evidenzia che, secondo i dati riportati da alcuni organi di stampa, molti stranieri che vivono in Italia stanno rimpatriando i propri familiari avendo perso il proprio lavoro o trovandosi in una situazione divenuta precaria a seguito della crisi economica o dei recenti terremoti che si sono verificati.
  Si potrebbe quindi effettuare una sorta di censimento per comprendere quanti stranieri stanno effettivamente lasciando l'Italia ovvero, meno scientificamente, desumere i dati dal numero di famiglie che vivono stabilmente in Italia da alcuni anni e dal numero di familiari che da circa tre mesi hanno lasciato il paese e non vi hanno fatto ritorno.
  Si tratta certamente di una elaborazione dei dati non facile ma che costituirebbe a suo avvio un contributo istruttorio di particolare rilievo per l'esame che la Commissione sta svolgendo.
  Ribadisce, infatti, che il rischio che potrebbe conseguire dall'approvazione delle proposte di legge in titolo è quello di dare luogo a maggiori difficoltà sotto il profilo burocratico per i rimpatri, pur partendo dalla volontà di risolvere un problema. A suo avviso, la normativa vigente, consentendo i ricongiungimenti familiari a determinate condizioni e l'attribuzione della cittadinanza dopo il compimento della maggiore età, disciplina già in modo adeguato la materia, lasciando opportunamente la scelta di mantenere la cittadinanza di origine ovvero di acquisire quella italiana ad un soggetto maggiorenne.

  Il sottosegretario Saverio RUPERTO, preso atto delle precisazioni testé fornite dal deputato Bragantini, si riserva di svolgere un'ulteriore istruttoria per rielaborare Pag. 33i dati a disposizione del Ministero sulla base degli elementi richiesti.

  Salvatore VASSALLO (PD), nel riservarsi di intervenire più diffusamente sulle proposte di legge in titolo, intende preliminarmente porre una questione che attiene alla modalità di procedere.
  Rileva, infatti, che nel corso dell'ampia discussione già svolta in Commissione nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 103 e abbinate sono emerse due posizioni tra loro differenti: mentre, infatti, è emerso un certo consenso sull'attribuzione della cittadinanza al compimento del diciotto anni ai ragazzi «formati» in Italia, vi sono maggiori divergenze sul riconoscimento della cittadinanza ai minori di età. In tale ambito, inoltre, per alcuni la nascita in Italia – unitamente ad altri eventuali elementi quale la residenza di genitori – costituisce un fattore sufficiente per l'attribuzione della cittadinanza ai minori di età; per altri, invece, occorre considerare il processo migratorio e di integrazione dei genitori.
  Nel sottolineare che si tratta, a suo avviso, di approcci entrambi pienamente legittimi, fa presente che egli stesso non ha ancora assunto una posizione chiara al riguardo, considerato che sta ancora approfondendo la tematica. Sottolinea peraltro che l'impostazione della legislazione italiana, che riconosce un ruolo molto forte ai legami familiari, lo indurrebbe ad accedere alla seconda ipotesi, che prevede l'attribuzione della cittadinanza al minore tenendo conto del permanere della famiglia nel territorio italiano, in particolare sulla base della condizione per cui almeno uno dei due genitori ha già acquisito la cittadinanza italiana.
  Rileva peraltro che, se si accede a tale impostazione – che quindi non si fonda sul cosiddetto ius soli – non si può non considerare un'altra problematica già largamente discussa dalla Commissione nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 103 e abbinate ma che non rientra direttamente nelle questioni affrontate dalle proposte di legge in titolo, ovvero la certezza dei tempi per la concessione della cittadinanza in ragione della lunga residenza.

  Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 19 giugno 2012. — Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.
C. 3900-A ed abb., approvata dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 14.25.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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