CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 giugno 2012
664.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 12

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 giugno 2012. — Presidenza del vicepresidente Roberto OCCHIUTO, indi del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 10.20.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica islamica dell'Afghanistan, fatto a Roma il 26 gennaio 2012.
C. 5193 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), presidente e relatore, fa presente che il disegno di legge in esame autorizza la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica dell'Afghanistan, fatto a Roma il 26 gennaio 2012 e che il provvedimento è corredato di relazione tecnica.
  Per quanto attiene al contenuto dell'Accordo, osserva che, in base a quanto affermato dalla relazione tecnica, alcune norme dell'Accordo hanno carattere essenzialmente programmatico e, sotto il profilo finanziario, si limitano ad una ricognizione delle risorse già disponibili a Pag. 13legislazione vigente. Segnala, inoltre, che altre disposizioni prevedono interventi e forme di cooperazione che richiederanno l'utilizzo di risorse umane, nonché di mezzi finanziari e strumentali, ulteriori rispetto a quelli già disponibili a legislazione vigente. Rispetto a tali previsioni, la relazione tecnica non fornisce indicazioni o elementi di stima circa i possibili effetti finanziari e in taluni casi opera un rinvio ai successivi provvedimenti legislativi con cui si provvederà alla copertura finanziaria. Rileva, pertanto, che una verifica di tali effetti finanziari sarà possibile se le misure prospettate dall'Accordo troveranno attuazione in provvedimenti legislativi sottoposti all'esame parlamentare corredati di relazione tecnica. In proposito, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO in relazione alla richiesta di chiarimenti del relatore, conferma che le norme che presentano un carattere programmatico, prevedendo interventi e forme di cooperazione ulteriori rispetto a quelli già previsti e coperti a legislazione vigente, troveranno attuazione in provvedimenti legislativi sottoposti all'esame parlamentare corredati di relazione tecnica.

  Roberto OCCHIUTO, presidente e relatore, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5193 Governo recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica islamica dell'Afghanistan, fatto a Roma il 26 gennaio 2012;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo secondo il quale alle norme dell'Accordo, che prevedono interventi e forme di cooperazione che richiedano l'utilizzo di risorse umane, nonché di mezzi finanziari e strumentali, ulteriori rispetto a quelli già previsti a legislazione vigente si provvederà mediante l'adozione di successivi provvedimenti legislativi corredati della relativa relazione tecnica;
   considerato che, in base a quanto affermato dalla relazione tecnica, alcune delle norme dell'Accordo hanno carattere essenzialmente programmatico e si limitano a effettuare una ricognizione delle risorse già disponibili a legislazione vigente;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE»

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal presidente.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Mongolia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Ulan Bator l'11 settembre 2003.
C. 5108 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, illustra brevemente il contenuto del disegno di legge in esame, ricordando che esso è corredato di relazione tecnica. Con riferimento al contenuto della Convenzione e Protocollo aggiuntivo, osserva che, come rilevato nel corso del dibattito presso la Commissione di merito, il regime fiscale dei patrimoni immobiliari previsto dall'articolo 23 della Convenzione – analogamente agli accordi contro le doppie imposizioni basati sul modello OCSE – potrebbe risultare in contrasto con le misure in materia di tassazione degli immobili contenute nel decreto-legge n. 201 del 2011 e nel decreto-legge n. 16 del 2012. Tuttavia, in ordine al problema del coordinamento fra le due discipline, in Commissione di merito il Pag. 14Governo ha definito il regime fiscale previsto dall'articolo 23 della Convenzione come concorrente e non esclusivo, affermando quindi che le due discipline possono essere applicate congiuntamente. Sul punto sarebbe utile acquisire una conferma del Governo. Con riferimento all'articolo 3 del disegno di legge di ratifica, recante copertura finanziaria, fa presente che la norma prevede che alla copertura delle minori entrate, valutate in 7.000 euro annui a decorrere dall'anno 2013, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente relativo al triennio 2012-2014, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Al riguardo, rileva che l'accantonamento del quale è previsto l'utilizzo reca le necessarie disponibilità. Con riferimento alla formulazione dell'autorizzazione di spesa in termini di previsione di spesa, ricorda che la stessa non è corredata da una specifica clausola di salvaguardia, a differenza di quanto previsto da altre leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali. Ricorda, che in altre circostanze, invece, a fronte di minori entrate l'autorizzazione di spesa è stata formulata in termini di limite massimo.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO rappresenta che l'articolo 23, comma 1, della Convenzione in esame prevede che il patrimonio costituito dai beni immobili, specificato all'articolo 6 della Convenzione, posseduti da un residente di uno Stato contraente, possa essere imponibile nello Stato in cui detti immobili sono situati. Rileva che tale formulazione indica una potestà impositiva di tipo concorrente, ripartita cioè tra i due Stati contraenti, e non di tipo esclusivo; in tale ultima ipotesi, infatti, sarebbe stata utilizzata la formulazione «è imponibile soltanto in detto altro Stato». Osserva quindi che l'articolo in esame prevede il sistema di tassazione concorrente, d'altra parte confermata anche dal corrispondente testo inglese. Pertanto, è dell'avviso che la disciplina convenzionale in esame non presenti profili di incompatibilità con la richiamata normativa nazionale.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5108 Governo recante ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Mongolia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Ulan Bator l'11 settembre 2003;
   considerato che il Governo ha chiarito che il regime fiscale dei patrimoni immobiliari previsto dall'articolo 23 della Convenzione deve intendersi come concorrente e non esclusivo e non risulta, quindi, in contrasto con le misure in materia di tassazione degli immobili contenute nel decreto-legge n. 201 del 2011 e n.16 del 2012, fermo restando comunque il principio del divieto di doppia imposizione;
   osservato che in ragione dell'esiguità degli oneri derivanti dall'attuazione della Convenzione può ritenersi ammissibile il mancato inserimento di una clausola di salvaguardia pur in presenza di minori entrate;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE»

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal presidente.

Disposizioni per favorire le transazioni commerciali tra le imprese.
Testo unificato C. 3970 e abb.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 15

  Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, illustra brevemente il contenuto del provvedimento, osservando che, trattandosi del testo unificato di proposte di legge di iniziativa parlamentare, la proposta non è corredata di relazione tecnica. Con riferimento alle implicazioni finanziarie della proposta, rileva preliminarmente che le norme in esame si applicano ai ritardi di pagamento fra le imprese, escludendo le pubbliche amministrazioni. Ciò premesso, ritiene che andrebbe chiarito se possano ravvisarsi apprezzabili effetti finanziari, di carattere indiretto, con riferimento ai debiti delle imprese detenute o partecipate da pubbliche amministrazioni. Con riferimento agli adempimenti previsti per le camere di commercio nell'ambito della procedura di certificazione dei crediti, considera opportuno acquisire chiarimenti circa la sostenibilità di tali compiti senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO segnala l'esigenza di un ulteriore approfondimento sul testo del provvedimento con particolare riferimento agli effetti dello stesso sulle Camere di commercio e chiede quindi di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento al fine di acquisire il parere degli uffici competenti.

  Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, alla luce delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, al fine di poter pervenire all'espressione del parere di competenza della Commissione, rileva come potrebbe essere sufficiente che l'amministrazione interessata – nella fattispecie il Ministero dello Sviluppo economico – predisponga una nota tecnica volta ad evidenziare l'assenza di nuovi o maggiori oneri per le Camere di commercio derivanti dall'attuazione del provvedimento in esame ovvero a quantificare eventuali nuovi o maggiori oneri per le stesse Camere per i quali andrebbe in tal caso individuata un'apposita copertura finanziaria. Propone quindi di sollecitare il Governo, attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze, ad attivarsi in tal senso e di informare la Commissione di merito riguardo alla necessità della suddetta integrazione dell'istruttoria legislativa.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO concorda con il relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel preannunciare che darà corso alla proposta del relatore, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
Nuovo testo unificato C. 2744 e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 22 maggio 2012.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore, ricorda che nella seduta del 22 maggio 2012 la Commissione bilancio ha deliberato di richiedere al Governo la trasmissione di una relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, sul nuovo testo unificato delle proposte in esame, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria. Su un precedente testo del provvedimento, il 26 aprile scorso, era già stata trasmessa una relazione tecnica, verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato. In data 6 giugno 2012 è stata trasmessa la nuova relazione tecnica, predisposta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, anch'essa verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato.
  Rileva che la Ragioneria generale dello Stato, in particolare, dopo aver evidenziato preliminarmente che in larga parte le problematiche già emerse con riferimento alla precedente relazione non risultanosuperate Pag. 16dalla nuova versione della stessa, peraltro riferita ad un nuovo testo, sottolinea una incongruenza formale presente nella stessa con riferimento all'articolo 4. Evidenzia quindi quanto rappresentato dalla Ragioneria generale dello Stato: con riferimento agli articoli 7, 8, 10, 13 e 15 del provvedimento la relazione tecnica non è esaustiva e le attività ivi previste comportano oneri per la finanza pubblica; inoltre la copertura finanziaria individuata a valere sui programmi di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, il cui finanziamento è assicurato obbligatoriamente, non appare idonea, tenuto conto che nella predetta relazione non vengono individuati puntualmente i relativi oneri, né la disponibilità delle risorse cui si intenderebbe far riferimento; – con riferimento agli articoli 9, 11, 12, 17 e 18 la relazione si limita ad assicurare l'assenza di oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, senza tuttavia fornire elementi utili per il riscontro di quanto asserito e, inoltre, le disposizioni in questione prevedono anche attività da parte delle regioni, suscettibili di determinare oneri per la finanza pubblica. Segnala, inoltre, che la relazione tecnica non considera il comma 2 dell'articolo 16, concernente il finanziamento di progetti innovativi sulla biodiversità agraria. Propone, pertanto, di informare la Commissione di merito dell'avvenuta trasmissione della nuova relazione tecnica verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO non ritiene allo stato possibile concludere positivamente l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, si riserva di inviare una lettera al presidente della Commissione di merito al fine di rappresentare quanto illustrato dal relatore.

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 10.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 12 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 10.35.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012 (COM(2011)777 def.).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012.
Doc. LXXXVII-bis, n. 2.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei documenti, rinviato nella seduta del 7 giugno 2012.

Sui lavori della Commissione.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione ed è disponibile in distribuzione la raccomandazione della Commissione europea concernente la raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2012 dell'Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità dell'Italia 2012-2015. Evidenzia che si tratta di un documento di particolare rilievo nel quadro della procedura del semestre europeo, in quanto avvia la fase di valutazione da parte delle Istituzioni europee del programma di stabilità e del programma nazionale di riforma approvati dal nostro Paese nell'ambito del Documento di economia e finanza, esaminato dalle Camere sul finire dello scorso mese di aprile. In proposito, segnala che l'approfondimento dei contenuti del documento è quanto mai opportuno, anche in vista dell'informativa che svolgerà il presidente del Consiglio dei ministri nella seduta dell'Assemblea di domani. Rileva, infatti, che la raccomandazione contiene spunti molto interessanti sulle direttrici di Pag. 17intervento in materia di finanza pubblica e politica economica ritenute necessarie dalla Commissione. Ritiene, tuttavia, che, ove la Commissione concordi, si potrebbe in questa sede decidere di non esaminare la raccomandazione, in attesa che il 28 e il 29 giugno si svolga il prossimo Consiglio europeo, che dovrebbe assumere decisioni essenziali per il futuro dell'Unione europea e dell'area dell'euro.

  Renato BRUNETTA (PdL) non concorda con la proposta del presidente, osservando come fino alla data di svolgimento del Consiglio europeo del 28 e del 29 giugno prossimi il presidente Monti sarà impegnato in numerosi incontri bilaterali e multilaterali, nonché nel vertice del G20, che si svolgerà il prossimo 19 giugno. Ritiene pertanto essenziale che il Parlamento e, in particolare, la Commissione bilancio seguano con attenzione il cammino di avvicinamento al vertice e forniscano precisi indirizzi al Governo, anche al fine di evitare l'assunzione di decisioni che potrebbero rivelarsi insufficienti o inefficaci, come quelle da ultimo prese con riferimento al salvataggio della Spagna.

  Renato CAMBURSANO (Misto), nel concordare con l'onorevole Brunetta, sottolinea come il tempo disponibile per il dibattito sull'informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sarà necessariamente limitato e come quindi sarebbe più utile approfondire nel merito, in Commissione, le posizioni che il Governo intende assumere nel corso dei prossimi appuntamenti europei ed internazionali.

  Pier Paolo BARETTA (PD) associandosi alle considerazioni dei colleghi che lo hanno preceduto, fa presente che è assolutamente necessario che la Commissione esamini in modo serio e approfondito le scelte di politica economica e di finanza pubblica assunte a livello europeo ed eserciti un ruolo propulsivo nei confronti dell'Esecutivo.

  Massimo POLLEDRI (LNP) concorda sull'opportunità di aprire un dibattito sulla fase che si apre da domani per il futuro dell'Europa e dell'Italia, evidenziando come il Governo abbia aderito al trattato sul fiscal compact senza una previa consultazione del Parlamento. Ritiene come la Commissione potrebbe approfondire la posizione che il governo rappresenterà nelle istituzioni europee attraverso un'indagine conoscitiva ovvero nell'ambito dell'esame di un apposito atto di indirizzo. Rileva inoltre come taluni impegni presi dal Governo Monti, come quello sul salvataggio delle banche spagnole, risultino particolarmente onerosi per l'Italia in termini finanziari.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) concorda sull'opportunità dell'esame della raccomandazione della Commissione europea, osservando come, dal punto di vista procedurale possa ipotizzarsi di concludere in primo luogo l'esame del programma di lavoro della Commissione e della relazione programmatica per il 2012, per poi procedere all'esame del documento da ultimo assegnato alla Commissione bilancio. Al riguardo, ritiene peraltro opportuno assicurare una adeguata interlocuzione con il Governo, acquisendo le necessarie valutazioni del Ministro dell'economia e delle finanze, attraverso l'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, ovvero, considerati anche gli impegni del Presidente Monti, del Vice Ministro Grilli.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana dell'Assemblea di domani, è prevista l'informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri e rileva come sulla base di quanto emergerà nel dibattito e anche alla luce dei prossimi avvenimenti in alcuni paesi europei, come le elezioni greche, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, potrà stabilire che la Commissione affronti in modo adeguato le tematiche richiamate. In particolare, osserva come si potrebbe richiedere un'audizione del Presidente del Consiglio Pag. 18dei ministri, anche nella sua veste di Ministro dell'economia e delle finanze, ovvero del Vice Ministro Grilli. Osserva infine come, alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, sembrano datati anche documenti approvati di recente.

  Renato BRUNETTA (PdL) ritiene che sarebbe opportuno individuare le modalità procedurali con le quali assicurare un monitoraggio in tempo reale delle attività svolte sul piano internazionale dal nostro Governo, al fine di consentire alla Commissione di essere informata dell'andamento del dibattito con i principali interlocutori europei e mondiali e di formulare i conseguenti indirizzi al riguardo.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, si riserva di convocare l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per discutere e affrontare il tema in discussione dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri previste nella seduta di domani in Assemblea. Comunica inoltre che alle 12.30 di oggi sarà convocato l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e V per organizzare l'esame del decreto-legge n. 52 del 2012.

  Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, illustra un ulteriore proposta di parere, riformulata per tenere conto delle osservazioni formulate nel corso dell'ultima seduta dagli onorevoli Borghesi, Ciccanti e Duilio (vedi allegato), compatibilmente con gli orientamenti già assunti in precedenti atti di indirizzo dalla Commissione bilancio. Ricorda, inoltre, che nella precedente seduta si era convenuto di rinviare l'esame dei documenti anche al fine di acquisire la valutazione del Governo sulla proposta di parere da lui formulata in quella sede.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO in relazione alla bozza di parere predisposta dal relatore, fa presente di avere avuto un confronto anche con il Ministro per gli affari europei. Alla luce di ciò, propone di riformulare il documento nei termini che seguono. Nella seconda condizione, chiede di sostituire le parole: «e sostenga» con la seguente: «inclusa»; alla quarta condizione, chiede di espungere le parole: «in materia di politica monetaria»; alla settima condizione, propone di sostituire la parola: «creare» con la seguente: «promuovere»; chiede quindi di espungere l'ottava condizione, evidenziando in proposito la contrarietà del Dipartimento delle politiche europee; chiede di trasfondere il contenuto della decima condizione in un'osservazione e di sostituire, nell'undicesima condizione, le parole «un maggior coordinamento» con le seguenti: «l'armonizzazione».

  Renato BRUNETTA (PdL) rileva come il documento in esame sia già estremamente vecchio, atteso come attualmente in sede europea di discuta secondo schemi molto più avanzati. In particolare, sottolinea come si tratti ormai apertamente di quattro tematiche: l'unione politica, che ancora manca, l'unione economica, l'unione fiscale, già in parte attuata con il fiscal compact, e l'unione bancaria, che è già in uno stadio molto più avanzato di quanto prospettato nella bozza di parere predisposta dal relatore. Invita quindi ad evitare l'adozione di un documento datato, pur evidenziando come ciò non dipenda esclusivamente dalla Commissione, ma dall'impetuoso susseguirsi degli eventi.

  Renato CAMBURSANO (Misto) ricorda come già nella seduta del 30 maggio avesse proposto di fare riferimento nel parere all'esigenza di introdurre una golden rule a livello europeo, ricordando che in occasione dell'esame delle proposte di legge volte ad introdurre il principio del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione aveva suggerito di prevedere un'analoga regola a livello nazionale. Dichiara, pertanto, di condividere il riferimento contenuto al riguardo nella proposta di parere del relatore, evidenziando invece di non concordare con la modifica proposta dal sottosegretario alla quarta condizione, in quanto decisi interventi di politica monetaria, quali in particolare l'azzeramento o la forte riduzione del tasso di interesse, Pag. 19potrebbero alleviare le attuali difficoltà dell'unione economica e monetaria. Concordando sulle osservazioni dell'onorevole Brunetta in ordine al rischio di approvare un parere superato dall'evoluzione della situazione economica internazionale, osserva che la condizione riferita alla dimensione del bilancio dell'Unione europea non recepisce i rilievi formulati dall'onorevole Borghesi, che chiedeva una riduzione del suo ammontare complessivo.

  Antonio BORGHESI (IdV) chiede di riformulare la decima condizione nel senso di sostenere la necessità di una razionalizzazione delle spese di funzionamento dell'Unione europea al fine di potere, in prospettiva, ridurre il bilancio dell'Unione medesima, lasciandola però come una condizione, piuttosto che come un'osservazione, contrariamente a quanto ipotizzato dal sottosegretario.

  Pier Paolo BARETTA (PD) prendendo atto delle modifiche proposte dal rappresentante del Governo, ritiene che dovrebbero essere chiarite le ragioni della proposta volta a sopprimere il riferimento a interventi in materia di politica monetaria nella quarta condizione, precisando in particolare se con tale soppressione si intenda consentire di perseguire il contenimento degli spread anche attraverso strumenti diversi dalla politica monetaria. Ritiene, comunque, che un eventuale riferimento specifico nel parere a questa materia non debba necessariamente leggersi come una sollecitazione al Presidente Draghi, ma costituisca, più in generale, uno spunto di riflessione per possibili interventi anche normativi. Quanto alle considerazioni dell'onorevole Brunetta, ritiene che il rapido invecchiamento delle proposte di parere sia in qualche modo inevitabile, considerata l'accelerazione dell'evoluzione della situazione economica e finanziaria nel nostro continente.

  Massimo POLLEDRI (LNP) rileva che il documento nasce già vecchio anche perché il Governo reagisce solo all'ultimo momento rispetto al dibattito svoltosi in Commissione. Si associa quindi alla richiesta di lasciare il riferimento espresso alla politica monetaria nell'ambito della quarta condizione e sottolinea come la parte relativa alla opportunità di una revisione delle regole statistiche e di contabilità europee sia necessaria per risolvere la questione dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, dichiarandosi disponibile anche ad una riformulazione, purché rimanga tale impegno. Pur condividendo l'opportunità di un rafforzamento della vigilanza sulle banche, osserva come sia, a suo avviso, eccessiva la partecipazione ad un fondo di salvataggio senza un'adeguata valutazione dei termini dell'impegno finanziario dell'Italia da parte del Parlamento, richiamando in proposito gli spunti emersi dalla lettura del quotidiano Il Manifesto relativi all'effettiva utilità, anche per la Spagna, del prestito per il salvataggio del sistema bancario.

  Marco MARSILIO (PdL), a titolo personale, ritiene che non si possa non fare riferimento nella proposta di parere alla necessità di realizzare, nell'attuale congiuntura, interventi di politica monetaria. A suo avviso, un tale riferimento non rappresenterebbe infatti un intervento a gamba tesa sul presidente della Banca centrale europea, né una richiesta di attività non consentite dal Trattato. Ritiene, tuttavia, che la crisi abbia reso evidenti i limiti dei trattati e, pertanto, sia corretto chiedere al Governo un impegno in sede europea per promuovere una ridefinizione del ruolo della Banca centrale europea valutando le necessarie modifiche ai trattati stessi.

  Lino DUILIO (PD) dissente dalle affermazioni dell'onorevole Polledri, evidenziando come una vigilanza sul sistema bancario, senza predisporre un idoneo strumento di intervento, sarebbe inefficace. Suggerisce inoltre di sfumare il riferimento al ritardo nella trasmissione del documento alle Camere, evidenziando come, se esso fosse stato trasmesso nei termini, sarebbe stato ancora più anacronistico rispetto alla situazione attuale.

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  Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che, essendo iniziata la seduta dell'Assemblea, occorre sospendere la seduta e rinviare il seguito dell'esame del provvedimento.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), nel richiamare le osservazioni sul merito del documento già svolte dai colleghi intervenuti, chiede di dare seguito alla proposta formulata dall'onorevole Brunetta, nel senso di promuovere un fruttuoso confronto in Commissione sulle tematiche europee ed economiche, e di procedere quindi all'audizione del Presidente del Consiglio dei ministri, anche nella sua veste di Ministro dell'economia e delle finanze, ovvero del Viceministro dell'economia e delle finanze, esprimendo preoccupazione per l'inarrestabilità dinamica della situazione. Osserva come anche talune notizie di cronaca, come quelle provenienti dalla procura di Trani, nell'ambito dell'inchiesta sul comportamento delle società di rating, contribuiscono ad aumentare l'incertezza, al di là delle considerazioni sui riflessi politici che tali comportamenti, ove riconosciuti illeciti, hanno avuto sulle vicende istituzionali del Paese.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.25.

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