CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 giugno 2012
661.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 giugno 2012. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Angelo ALESSANDRI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Giovanni Ferrara e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 13.30.

DL 59/2012: Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile.
C. 5203 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 giugno 2012.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ricordato che nella seduta di ieri è stata avanzata la richiesta di un riesame di taluni emendamenti ed articoli aggiuntivi dichiarati inammissibili, comunica che sono stati svolti dalle presidenze ulteriori ed attenti approfondimenti.
  Fa presente che, nella recente sentenza n. 22 del 2012, la Corte costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo 2 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga dei termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come «l'innesto nell'iter di conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». «Se tale legame viene interrotto – scrive ancora la Corte costituzionale – la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, Pag. 8da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o non, in legge un decreto-legge».
  Il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è stato altresì richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed è stato ribadito nella lettera del 22 febbraio 2011, inviata dal Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge.
  Da ultimo, il 23 febbraio scorso, il Presidente della Repubblica ha inviato una ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei ministri in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte Costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali».
  Ciò premesso, ricorda che il decreto-legge in esame reca disposizioni di carattere ordinamentale per il riordino della protezione civile. Ulteriori disposizioni recate dal decreto-legge riguardano il trasferimento della flotta aerea antincendio della Protezione civile al Dipartimento dei vigili del fuoco, nonché l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti dalle calamità naturali sui fabbricati attraverso l'estensione a tali rischi delle polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danni a fabbricati di proprietà dei privati. L'articolo 3, infine, reca disposizioni transitorie in merito alla proroga delle gestioni commissariali in corso, che operano ai sensi della legge n. 225/1992, fatta eccezione per alcune fattispecie. Il medesimo articolo prevede, inoltre, che restano fermi gli effetti delle dichiarazioni di grandi eventi per Expo 2015 e il Forum delle famiglie e stabilisce il trasferimento direttamente alla società creditrice, già proprietaria del termovalorizzatore di Acerra, delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 relative al Programma attuativo regionale necessarie per l'acquisto di tale impianto.
  Avverte quindi che, alla luce dell'oggetto del decreto-legge in esame e delle considerazioni suesposte, le presidenze non possono che confermare i giudizi di inammissibilità sui seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi di cui è stato chiesto il riesame, in quanto gli stessi non intervengono direttamente sulle materie oggetto del decreto-legge in esame o, comunque, su ambiti strettamente connessi o consequenziali alle stesse: 1.118 Bocci e 3.24 Laffranco, che dispongono l'esenzione per il 2012 dell'applicazione dell'imposta municipale di cui al decreto-legge n. 201 del 2011 ai fabbricati inagibili delle regioni Marche e Umbria a seguito di eventi calamitosi; 1.123. Rosato e gli identici 1.05. Tassone e 1.06. Calderisi, volti ad istituire un Fondo per il finanziamento degli oneri, ivi comprese le prestazioni di lavoro straordinario, derivanti dalle attività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in contesti emergenziali; 1.01. Tassone, che interviene per la copertura dei posti di caposquadra del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 1.04. Tassone, che reca disposizioni concernenti il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 2.02. Piffari, che disciplina l'istituzione del fascicolo del fabbricato; 2.03 e 2.04 Benamati, volti a disciplinare l'adozione di un piano antisismico nazionale; gli identici 3.16 Pizzolante e 3.17 Vannucci, che dispongono l'utilizzo delle risorse del fondo di protezione civile a favore di province e comuni coinvolti nell'emergenza per le avversità atmosferiche del febbraio 2012; gli identici 3.19 Sereni e 3.20 Laffranco, che destinano risorse per gli interventi necessari per gli edifici gravemente danneggiati dal terremoto in Umbria del 2009.
  Comunica quindi che, alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti, è invece Pag. 9da considerare ammissibile l'emendamento 1.23. Piffari, che reca una disposizione analoga a quella contenuta nella seconda parte dell'emendamento Bratti 1.14.
  Avverte infine che era stato ritirato prima della seduta di ieri l'emendamento Vassallo 3.02 e che per un errore materiale l'emendamento Bratti 1.14 era stato pubblicato privo dell'allegato da esso richiamato.

  Gianpiero BOCCI (PD), prende atto della conferma, da parte della presidenza, della dichiarazione di inammissibilità degli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati dal suo gruppo, ma ritiene che si tratti di un giudizio non convincente, in quanto impedisce la discussione di questioni che hanno una stretta attinenza con la materia della protezione civile. Auspica, quanto meno, che il Governo riconosca l'importanza e l'urgenza delle questioni sollevate dalle proposte emendative dichiarate inammissibili.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nel ricordare che il regime di ammissibilità degli emendamenti riferiti ai disegni di legge di conversione dei decreti-legge è particolarmente rigido, assicura che la presidenza ha avuto cura di attenersi scrupolosamente alle norme del regolamento su questa materia, anche alla luce del monito che è venuto dalla Corte costituzionale e dal Presidente della Repubblica.

  Mario TASSONE (UdCpTP) stigmatizza la decisione della presidenza di dichiarare inammissibili i propri articoli aggiuntivi 1.01, 1.04 e 1.05, che trattano alcune questioni fondamentali relative al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e che pertanto, a suo avviso, rientrano di pieno diritto nell'ambito di intervento del decreto-legge in esame.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri i relatori hanno espresso il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 1, chiedendo l'accantonamento di alcuni di essi. Invita quindi i relatori a pronunciarsi sugli emendamenti accantonati, che sono i seguenti: relativamente alla questione della delega al Ministro degli interni, gli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46; relativamente alle attività e ai compiti di protezione civile, gli identici emendamenti Amici 1.13 e Lanzarin 1.16, nonché l'emendamento Piffari 1.17; relativamente alla titolarità del potere di ordinanza, gli emendamenti Peluffo 1.35, Zaccaria, 1.36, Amici 1.37, Peuffo 1.38, Mariani 1.39, Peluffo 1.40, Piffari 1.41, Lanzarin 1.43 e Piffari 1.44; relativamente alla questione del subentro delle amministrazioni competenti in via ordinaria, gli emendamenti Peluffo 1.54 e Mariani 1.55; relativamente alla questione del finanziamento degli interventi in caso di emergenze, gli emendamenti Piffari 1.67, Vannucci 1.68, Rosato 1.69, Piffari 1.71, Lussana 1.79, Piffari 1.80, Rosato 1.82, Piffari 1.83 e Vannucci 1.86; relativamente alla questione della deroga al Patto di stabilità, gli emendamenti Lanzarin 1.85 e Mariani 1.104; relativamente alle competenze dei prefetti ed al raccordo con i poteri delle regioni e degli enti locali, gli emendamenti Mariani 1.89, Giovanelli 1.90, Favia 1.92, Giovanelli 1.93, Peluffo 1.94, Amici 1.95, Lanzarin 1.97 e Giovanelli 1.126; l'emendamento Giovanelli 1.91 in materia di trasparenza delle attività di protezione civile; relativamente alla questione del trasferimento di competenze al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, gli emendamenti Rosato 1.107, Vassallo 1.108, Santelli 1.111 e Zamparutti 1.109.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, dichiara che, per quanto riguarda la questione della delega della funzione di coordinamento delle attività di protezione civile dal Presidente del Consiglio dei ministri al Ministro degli interni o al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri segretario del Consiglio, i relatori non hanno Pag. 10ancora raggiunto una posizione comune e chiedono pertanto l'accantonamento degli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46.

  Mario TASSONE (UdCpTP) ritiene inaccettabile che i relatori non siano tuttora in condizione di esprimere i pareri su una parte importante degli emendamenti presentati, il che impedisce alle Commissioni di procedere nei propri lavori.

  Raffaele VOLPI (LNP) concorda che è inaccettabile che i relatori non siano in condizione di esprimere i pareri su tutti gli emendamenti presentati.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che gli emendamenti Duilio 1.2, Vassallo 1.3, Tassone 1.4, Dionisi 1.5, Misiti 1.8, Benamati 1.12, Amici 1.6, Benamati 1.7, Peluffo 1.9, 1.10 e 1.20, Benamati 1.21 e Piffari 1.46 si intendono accantonati in attesa che i relatori sciolgano la loro riserva ed esprimano il proprio parere.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Amici 1.13 e Lanzarin 1.16, a condizione che siano riformulati nel senso di sostituire le parole «la normativa tecnica» con le parole «l'applicazione della normativa tecnica». Invita conseguentemente al ritiro dell'emendamento Piffari 1.17, il cui contenuto è sostanzialmente identico.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, avverte che, per quanto riguarda la questione della titolarità del potere di ordinanza, i relatori presentano l'emendamento 1.300 (vedi allegato 1), del quale raccomandano l'approvazione, ed invitano pertanto al ritiro degli emendamenti Peluffo 1.35, Zaccaria, 1.36, Amici 1.37, Peuffo 1.38. Esprime parere favorevole sull’ Mariani 1.39 a condizione che venga riformulato nel senso di sostituire le parole da «indispensabili» fino alla fine dell'emendamento con le seguenti: «e delle reti indispensabili per la continuità delle attività economiche e produttive e per la ripresa delle normali condizioni di vita», invitando quindi al ritiro degli emendamenti Peluffo 1.40, Piffari 1.41, Lanzarin 1.43 e Piffari 1.44. Relativamente alla questione del subentro delle amministrazioni competenti in via ordinaria, avverte che i relatori invitano i presentatori al ritiro degli emendamenti Peluffo 1.54 e Mariani 1.55. In relazione alla questione del finanziamento degli interventi in caso di emergenze, avverte che i relatori presentano l'emendamento 1.301 (vedi allegato 1), del quale raccomandano l'approvazione, invitando quindi al ritiro degli emendamenti Piffari 1.67, Vannucci 1.68, Rosato 1.69, Piffari 1.71, Lussana 1.79, Piffari 1.80, Rosato 1.82, Piffari 1.83 e Vannucci 1.86. Per quanto riguarda la questione della deroga al Patto di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Lanzarin 1.85, esprimendo parere favorevole sull'emendamento Mariani 1.104.
  Per quanto riguarda la questione delle competenze dei prefetti e del raccordo con i poterei delle regioni e degli enti locali, esprime parere favorevole sull'emendamento Amici 1.95, invitando quindi al ritiro degli emendamenti Mariani 1.89, Giovanelli 1.90, Favia 1.92, Giovanelli 1.93, Peluffo 1.94, Lanzarin 1.97 e Giovanelli 1.126.
  Per quanto riguarda l'emendamento Giovanelli 1.91, chiede, anche a nome del relatore per la I Commissione, di poter disporre di altro tempo in vista della predisposizione di una eventuale proposta di riformulazione.
  Relativamente, infine, alla questione del trasferimento di competenze al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, fa presente che i relatori invitano al ritiro degli emendamenti Rosato 1.107, Vassallo 1.108, Santelli 1.111 e Zamparutti 1.109.Pag. 11
  Quanto poi all'emendamento Piffari 1.23, riammesso dalle presidenze, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Antonio DISTASO (PdL), relatore per la I Commissione, chiarisce che i relatori hanno raggiunto un'intesa sui pareri che tiene conto dell'equilibrio generale del decreto-legge, in cui la disposizione in base alla quale il Presidente del Consiglio dei ministri può delegare il coordinamento delle attività di protezione civile al Ministro degli interni si collega a quella che mantiene in capo al dipartimento di protezione civile le attività di coordinamento del COAU. Ove quindi non si dovesse raggiungere un accordo per il mantenimento della prima disposizione richiamata, in Assemblea si dovrà prendere nuovamente in considerazione la possibilità di rivedere anche la seconda disposizione richiamata.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti 1.300 e 1.301 dei relatori è fissato alle ore 14.15. Avverte altresì che l'emendamento Giovanelli 1.91 resta accantonato.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, chiede l'accantonamento di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2, sui quali i relatori stessi hanno bisogno di svolgere una ulteriore riflessione.
  Per quanto riguarda, infine, l'articolo 3, i relatori invitano al ritiro degli emendamenti Taddei 3.1, Favia 3.2, Zamparutti 3.3 e Piffari 3.4. Parimenti invita al ritiro dell'emendamento Lanzarin 3.5, degli identici emendamenti Milanato 3.6 e Viola 3.7, degli emendamenti Lanzarin 3.8, Garofalo 3.11, 3.10 e 3.9 e Ghiglia 3.12, facendo presente che per le gestioni commissariali operanti alla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame si applica, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, ultimo periodo del decreto in esame, la disciplina di cui al nuovo comma 4-ter dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, introdotto dal decreto in esame, che prevede che, con l'ordinanza che regola il subentro dell'amministrazione pubblica competente in via ordinaria, si possono emanare, per la durata massima di sei mesi, disposizioni derogatorie a quelle in materia di affidamento di lavori pubblici e di acquisizione di beni e servizi. Esprime parere favorevole sull'emendamento Amici 3.13, invitando quindi al ritiro dell'emendamento Osvaldo Napoli 3.27, sostanzialmente identico; invita al ritiro degli emendamenti Zaccaria 3.14, Paolo Russo 3.15; esprime infine parere favorevole sull'emendamento Zamparutti 3.25.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Chiara BRAGA (PD) sottoscrive tutti gli emendamenti presentati dal collega Peluffo e del collega Cilluffo, ritirando fra questi tutti quelli su cui non vi è un parere favorevole del relatore e del Governo, riservandosi di ripresentarli in Assemblea.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira tutti gli emendamenti del suo gruppo su cui non vi è stato un parere favorevole da parte del relatore e del Governo, riservandosi in ogni caso di presentarli in Assemblea.
  Sottolinea, infatti, che si tratta di questioni di particolare importanza, a partire dalla necessità di acquisire le valutazioni delle regioni e di fornire una giusta programmazione. Fa inoltre presente che sul tema delle ordinanze il suo gruppo ha tenuto conto delle indicazioni emerse nel corso delle audizioni svolte.
  Prende infine atto della proposta formulata con riferimento alla durata della fase di emergenza, che appare maggiormente congrua rispetto a quanto stabilito nel decreto-legge.

  Sesa AMICI (PD) accetta la proposta di riformulazione del relatore del proprio emendamento 1.13.

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  Manuela LANZARIN (LNP) accetta la proposta di riformulazione del relatore del proprio emendamento 1.16.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) sottoscrive l'emendamento Lanzarin 1.16, prendendo atto della nuova formulazione, e ritira il proprio emendamento 1.17.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Amici 1.13 e Lanzarin 1.16 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Sesa AMICI (PD) fa presente che tutti gli emendamenti presentati dal suo gruppo riferiti all'articolo 1 si intendono ritirati, ad eccezione di quelli dei quali la collega Zamparutti è prima firmataria.

  Chiara BRAGA (PD) ritira il suo emendamento 1.18.

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Osvaldo Napoli 1.11 che ritira in accoglimento dell'invito dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Bratti 1.14 (vedi allegato 2).

  Angelo ALESSANDRI (LNP) fa presente che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Bratti 1.14, gli emendamenti Piffari 1.19 e Ginoble 1.15 risultano preclusi.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, non essendo ancora scaduti i termini per la presentazione di subemendamenti all'emendamento dei relatori 1.300, le Commissioni passeranno all'esame dell'emendamento Piffari 1.23

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, ribadisce l'invito al ritiro perché ritiene che il contenuto dell'emendamento Piffari 1.23 sia nella sostanza ricompreso nel testo dell'emendamento Bratti 1.14, testé approvato dalle Commissioni.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritiene di non accogliere l'invito al ritiro dei relatori, stante che il proprio emendamento 1.23 affronta in maniera più ampia il tema dell'esenzione dei pagamenti per concessioni d'uso delle frequenze per radiocomunicazioni per i gruppi operativi della protezione civile. Chiede quindi che sia posto in votazione, non potendo considerarsi assorbito dall'intervenuta approvazione dell'emendamento Bratti 1.14.

  Raffaele VOLPI (LNP) ritiene anch'egli che il testo dell'emendamento Piffari 1.23 non possa ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento Bratti 1.14 ed invita ad una maggiore precisione nelle valutazioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Piffari 1.23.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA) ritira tutti i propri emendamenti presentati all'articolo 1 su cui non vi è stato un parere favorevole del relatore e del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Piffari 1.28 (vedi allegato 2).

  Armando DIONISI (UdCpTP) ritira il proprio emendamento 1.29.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) chiede ai relatori ed al Governo di rivedere il proprio parere sul suo emendamento 1.31. Ritiene infatti di particolare importanza prevedere una «validazione» da parte del Parlamento, quale elemento di trasparenza e di condivisione delle decisioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zamparutti 1.31.

  Agostino GHIGLIA (PdL) sottoscrive l'emendamento Gibiino 1.33 e lo ritira riservandosi di presentarlo in Assemblea.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il suo emendamento 1.34.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, non essendo ancora scaduti i Pag. 13termini per la presentazione di subemendamenti all'emendamento dei relatori 1.300, le Commissioni non possono procedere all'esame degli emendamenti Peluffo 1.35, Zaccaria 1.36, Amici 1.37, Peluffo 1.38 che sono connessi al tema affrontato nell'emendamento richiamato dei relatori.

  Raffaella MARIANI (PD) concorda con la proposta di riformulazione del proprio emendamento 1.39 presentata dai relatori.

  Le Commissioni approvano l’ emendamento Mariani 1.39 (nuova formulazione) (vedi allegato 2)

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Mariani 1.39 (nuova formulazione) risultano conseguentemente assorbiti gli emendamenti Piffari 1.41 e Piffari 1.44.

  Armando DIONISI (UdCpTP) ritira il proprio emendamento 1.42.

  Manuela LANZARIN (LNP), ribadendo quanto già dichiarato per tutti gli emendamenti del suo gruppo sui quali vi è stato un invito al ritiro dei relatori e da lei ritirati, preannuncia la ripresentazione in Assemblea del proprio emendamento 1.43, che affronta un tema importante che a suo avviso non è stato integralmente risolto con l'approvazione dell'emendamento Mariani 1.39 (nuova formulazione).

  Sesa AMICI (PD) sottoscrive gli emendamenti Vassallo 1.48 e 1.53.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vassallo 1.48 (vedi allegato 2).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il proprio emendamento 1.52, nonché i propri emendamenti 1.59 e 1.62, riservandosi di ripresentarli in Assemblea, considerato che affrontano un tema a suo avviso importante.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Vassallo 1.53 (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Zamparutti 1.57.

  Chiara BRAGA (PD) ritira il suo emendamento 1.58.

  Le Commissioni approvano quindi, l’ emendamento Favia 1.60 (vedi allegato 2).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) accetta la riformulazione del suo emendamento Piffari 1.61 proposta dai relatori nella seduta di ieri.

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Lo Presti 1.63.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.61 (nuova formulazione), Peluffo 1.50, Lo Presti 1.63, Zamparutti 1.64 e 1.65 (vedi allegato 2).

  Raffaella MARIANI (PD) sottoscrive l'emendamento Vannucci 1.66 e 1.68 e li ritira, riservandosi di presentarlo in Assemblea.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il proprio emendamento 1.67.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira l'emendamento Mario Pepe 1.70.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il proprio emendamento 1.71.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Burtone 1.74; s'intende che vi abbia rinunciato.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira l'emendamento Mura 1.75 di cui è cofirmatario.

  Agostino GHIGLIA dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira gli identici emendamenti Pag. 14(PdL) La Loggia 1.72 e Bordo 1.78, nonché gli emendamenti Rotondi 1.77 e Lussana 1.79.

  Raffaele VOLPI (LNP) chiede ai relatori quali siano le ragioni che avevano indotto a formulare l'invito al ritiro dell'emendamento Lussana 1.79.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, ricorda anzitutto che il Comitato per la legislazione ha manifestato la propria perplessità in ordine al contenuto della disposizione recata dal terzo periodo del comma 1, lettera c), n. 10, capoverso 5-quinquies (che demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il compito di modificare disposizioni di rango primario in materia di disciplina del patto di stabilità), di cui l'emendamento Lussana 1.79 chiedeva la soppressione. Rileva, tuttavia, che la prospettata volontà emersa nel dialogo col Governo di trovare una soluzione positiva alla questione generale dell'allentamento della rigida disciplina sul patto di stabilità nei casi di emergenza, rendeva opportuno il ritiro degli emendamenti relativi a tale tema, fra i quali rientra l'emendamento Lussana 1.79.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è stato presentato il subemendamento Benamati 0.1.301.1 (vedi allegato 1) all'emendamento dei relatori 1.301.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sul subemendamento Benamati 0.1.301.1.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, il subemendamento Benamati 0.1.301.1 e l'emendamento dei relatori 1.301 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che l'emendamento Piffari 1.80 risulta precluso dall'approvazione dell'emendamento dei relatori 1.301.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il suo emendamento 1.81.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira l'emendamento Rosato 1.82.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il proprio emendamento 1.83.

  Raffaella MARIANI (PD) ritira il suo emendamento 1.89.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Giovanelli 1.90 che poi ritira, in accoglimento dell'invito dei relatori.

   Sergio Michele PIFFARI (IdV), accogliendo la richiesta del relatore, ritira l'emendamento 1.92 di cui è cofirmatario.

  Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira l'emendamento Giovanelli 1.93.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Amici 1.95 (vedi allegato 2).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira il proprio emendamento 1.97.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ginoble 1.101.

  Le Commissioni approvano, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ginoble 1.101 e Lanzarin 1.102 (vedi allegato 2).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che l'emendamento Piffari 1.103 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Lanzarin 1.102.

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  Le Commissioni approvano l'emendamento Mariani 1.104 (vedi allegato 2).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira i propri emendamenti 1.105 e 1.106.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira l'emendamento Vassallo 1.108.

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere e, quindi, ritira l'emendamento Santelli 1.111, del quale, peraltro, sottolinea l'importanza, anche ai fini di una successiva ripresentazione in vista della discussione in Assemblea.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) insiste per la votazione del proprio emendamento 1.109.

  Le Commissioni respingono, quindi, l'emendamento Zamparutti 1.109.

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Lo Moro 1.110.

  Le Commissioni approvano, quindi, l'emendamento Lo Moro 1.110 (vedi allegato 2).

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere gli emendamenti Lussana 1.114 e Osvaldo Napoli 1.127 che ritira.

  Chiara BRAGA (PD) ritira il suo emendamento 1.125.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Giovanelli 1.126, che poi ritira, in accoglimento dell'invito del relatore.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) chiede ai relatori quali siano le ragioni che hanno indotto a formulare l'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, pur riconoscendo la serietà della questione posta dal collega Dionisi con la presentazione dell'articolo aggiuntivo in questione, fa presente che la normativa vigente prevede già, oltre al piano nazionale di previsione e prevenzione, analoghi piani di livello provinciale e comunale. Ritiene, pertanto, che l'introduzione di un ulteriore livello territoriale di pianificazione delle citate attività potrebbe comportare il rischio di un appesantimento burocratico dei compiti di protezione civile.

  Fabio MERONI (LNP) ritiene che l'approntamento dei piani regionali previsti dall'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011 non debba necessariamente comportare appesantimenti burocratici delle attività degli organi di protezione civile, rappresentando, invece, un necessario strumento programmatico per rafforzare le azioni di protezione dei cittadini e di messa in sicurezza del territorio.

  Mauro LIBÈ (UdCpTP), nel concordare con quanto appena detto dal collega Meroni, sottolinea il fatto che l'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011 rappresenterebbe un'occasione importante per fare un passo decisivo nella direzione del trasferimento alle regioni dei compiti di programmazione in materia di protezione civile e per il contestuale trasferimento delle connesse risorse finanziarie.

  Ermete REALACCI (PD), concorda con quanto detto dai colleghi intervenuti a favore dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011, sottolineando che, se davvero si vuole rafforzare l'efficacia dell'azione di protezione civile, non si può prescindere dal riconoscimento alle regione di un fondamentale compito di programmazione e di impiego delle necessarie risorse finanziarie.

  Raffaella MARIANI (PD), nell'associarsi a quanto appena detto dal collega Realacci, ricorda che, indipendentemente dalla giusta questione posta dall'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011, è in ogni caso urgente che il Governo provveda a rifinanziare Pag. 16il fondo regionale di protezione civile già oggi esistente, ma praticamente azzerato dal precedente Governo.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA dichiara anzitutto di comprendere appieno le ragioni che sono alla base delle considerazioni fin qui svolte dai deputati intervenuti sull'articolo aggiuntivo 1.011. Ritiene, tuttavia, che il contenuto di tale proposta emendativa desta serie perplessità, in primo luogo, in ragione del fatto che interviene su una materia soggetta non alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ma alla competenza concorrente dello Stato e delle regioni e, in secondo luogo, poiché prevede l'obbligatoria istituzione in ambito regionale di un fondo di protezione civile, con tutto ciò che questo comporta in termini di interferenza negli equilibri di bilancio delle istituzioni regionali.

  Mario TASSONE (UdCpTP), pur apprezzando la serietà delle obiezioni mosse dal sottosegretario D'Andrea al contenuto dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011, sottolinea la necessità di non vanificare, con la sua reiezione, l'obiettivo positivo che lo stesso si propone di raggiungere.

  Mauro LIBÈ (UdCpTP), nel condividere quanto appena detto dal collega Tassone, rileva che già in altre occasione il Governo è intervenuto con iniziative legislative su materie rientranti nella competenza concorrente dello Stato e delle regioni.

  Ermete REALACCI (PD), nel riconoscere la fondatezza delle argomentazioni sostenute dal sottosegretario D'Andrea con riferimento ai profili finanziari, ribadisce la necessità di introdurre nella legislazione uno strumento di programmazione regionale delle attività di protezione civile di previsione e di prevenzione.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, alla luce del dibattito svolto, ritiene opportuno chiedere l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, propone quindi di accantonare, come richiesto dai relatori, l'articolo aggiuntivo Dionisi 1.011.

  Le Commissioni consentono.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 1.300 dei relatori

  Le Commissioni approvano l'emendamento 1.300 dei relatori (vedi allegato 2).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.300 dei relatori, risultano precluse le votazioni sugli identici emendamenti Peluffo 1.35 e Zaccaria 1.36, nonché sugli identici emendamenti Amici 1.37 e Peluffo 1.38,

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, chiede di aggiornare la seduta ad altra data in modo da poter procedere alla necessaria interlocuzione con il Governo sugli emendamenti all'articolo 1 che risultano ancora accantonati, nonché sugli emendamenti riferiti all'articolo 2, per i quali ha ugualmente avanzato una richiesta di accantonamento.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, propone quindi di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta in modo da consentire ai relatori l'istruttoria richiesta. Aggiunge che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi delle Commissioni riunite, che si terrà al termine della seduta, stabilirà quando proseguire i lavori sul provvedimento in esame.

  Le Commissioni concordano.

  La seduta termina alle 15.10.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10. alle 15.20.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 660 del 5 giugno 2012, a pagina 39, prima colonna, dopo la trentatreesima riga, a pagina 45, seconda colonna, dopo la ventiduesima riga, e a pagina 46, prima colonna, dopo la quindicesima riga, aggiungere la seguente parola: «(Inammissibile)».
  A pagina 35, prima colonna, dopo la trentaseiesima riga e alla seconda colonna, ultima riga, la parola «(Inammissibile)» è soppressa.

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