CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 giugno 2012
660.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 271

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 5 giugno 2012.

Modifiche agli articoli 8-quater, 8-quinquies e 8-sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, concernenti l'accreditamento e l'erogazione delle prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale da parte delle strutture pubbliche e private.
C. 4269 D'Anna.
Audizione di rappresentanti di Anaao Assomed (Associazione medici dirigenti) e di Federsanità-Anci.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.10 alle 12.50.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 5 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.15.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012.
COM(2011)777 def.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2012.
Doc. LXXXVII-bis, n. 2.

(Parere alla XIV).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

Pag. 272

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 maggio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che è stata presentata una proposta di parere da parte del relatore.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, illustra la proposta di parere predisposta (vedi allegato 1).

  Luciana PEDOTO (PD), esprimendo il proprio apprezzamento per la proposta di parere presentata dal relatore, sottolinea la rilevanza dell'osservazione di cui alla lettera e), tesa ad assicurare l'impegno del Governo a contrastare – in sede di modifica del regolamento (CE) 854/2004 concernente la revisione dell'ispezione delle carni – la posizione sostenuta dalla Commissione e dalla maggioranza dei Paesi europei, di ridimensionare il ruolo del veterinario quale responsabile dell'ispezione delle carni. A tale proposito, fa presente che l'eventuale assenza del veterinario ufficiale negli stabilimenti di macellazione vanificherebbe il ruolo del macello come osservatorio epidemiologico, ciò che ha consentito di evitare il diffondersi di molte malattie emergenti. Ricorda, quindi, che proprio la presenza del veterinario nei macelli costituisce una garanzia sotto il profilo della salute degli animali, dal momento che conosce gli effetti dei farmaci che vengono loro somministrati.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), associandosi alle considerazioni testé svolte dalla collega Pedoto, ribadisce quanto sia importante il ruolo del veterinario ufficiale presso il mattatoio, assicurando esso l'indipendenza dell'industria di macellazione a garanzia della sicurezza degli alimenti, del benessere animale e del rispetto di leali pratiche commerciali.

  Laura MOLTENI (LNP) con riferimento all'osservazione di cui alla lettera a) della proposta di parere in esame – volta ad evidenziare l'insufficienza delle misure per la lotta alla povertà individuate nella relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2012, considerato l'obiettivo italiano di ridurre di almeno 2,2 milioni il numero delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale – rileva l'assenza di qualsiasi riferimento ad una scala di priorità in base alla quale dare attuazione alla lotta alla povertà. Stante il permanere dell'attuale crisi economica che ha investito pesantemente il nostro Paese, l'aggravarsi dei problemi occupazionali legati alle aziende in crisi, nonché la pesante tassazione che ha colpito il portafoglio delle nostre famiglie, rileva che per l'evidente scarsità di risorse economiche disponibili da investire a favore del welfare state andrebbe incrementata una politica di rimpatri, nel rispetto delle leggi insistenti sul nostro territorio, riferita agli stranieri clandestini e non regolari.
  Per le ragioni esposte ritiene, quindi, che la proposta di parere del relatore dovrebbe essere integrata, evidenziando l'assenza, nella predetta relazione programmatica, della previsione di specifiche misure di sostengo in favore dei cittadini bisognosi, nonché al tempo stesso di adeguate politiche di rimpatrio degli immigrati clandestini e non in regola.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP) condivide la proposta di parere del relatore, mostrando un particolare apprezzamento, oltre che per l'osservazione di cui alla lettera e) sulla quale si sono già soffermati i colleghi Pedoto e Viola, anche sulle osservazioni di cui alle lettere b) e d) volte, rispettivamente, a sottolineare la debolezza nella richiamata relazione programmatica delle politiche a sostegno della famiglia, con particolare riferimento al sostegno alla maternità e alla prima infanzia, nonché a evidenziare la necessità per cui il Governo italiano, in sede di revisione della direttiva 96/23/CE del Consiglio, si impegni a contrastare l'ipotizzata eliminazione dell'obbligo della predisposizione Pag. 273del Piano nazionale per la ricerca dei residui negli alimenti.

  Lucio BARANI (PdL), condividendo la proposta di parere del relatore, esprime tuttavia l'esigenza di rafforzare l'osservazione di cui alla lettera f) nel senso di renderla più incisiva, considerata la gravità dell'assenza, nella suddetta relazione programmatica, di ogni indicazione sui temi della disabilità nonostante vi sia al riguardo un impegno europeo, recentemente riaffermato nell'ambito del Forum europeo per la disabilità svoltosi nel dicembre 2011.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, ringrazia i colleghi intervenuti per il prezioso apporto fornito al dibattito sviluppatosi a seguito della presentazione della sua proposta di parere. Ritiene, in particolare, di poter accogliere il rilievo emerso nell'intervento dell'onorevole Barani, riformulando l'osservazione di cui alla lettera f) della medesima proposta di parere al fine di definire «inspiegabile e criticabile» l'assenza nella predetta relazione programmatica di riferimenti ai temi della disabilità.
  Non condivide, invece, la richiesta di integrazioni formulata dall'onorevole Molteni, in quanto ritiene che la strategia di contrasto alla povertà ed alla esclusione sociale non debba passare per l'espulsione degli immigrati dal territorio nazionale.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 giugno 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

  La seduta comincia alle 13.45.

Modifica all'articolo 4 della legge n. 264/1999, per l'introduzione di una riserva di posti nell'accesso ai corsi universitari in favore dei cittadini italiani residenti all'estero.
Nuovo testo C. 121 Angeli.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Francesco STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) il prescritto parere sulle parti di competenza sul nuovo testo della proposta di legge n. 121, concernente l'introduzione di una riserva di posti nell'accesso ai corsi universitari in favore dei cittadini italiani residenti all'estero.
  Il provvedimento in esame si compone di un articolo unico volto a novellare la legge n. 264 del 1999, recante norme in materia di accessi ai corsi universitari, introducendo il comma 2-bis nell'articolo 4 della stessa. Ai sensi di tale comma aggiuntivo, i decreti ministeriali di cui ai commi 1 e 2 del citato articolo 4 – con cui sono determinati modalità e contenuti delle prove di ammissione e requisiti di ammissione alle tipologie di corsi e titoli universitari – devono comunque prevedere un incremento non superiore al 5 per cento dei posti programmati per l'accesso ai corsi universitari degli atenei, da riservare ai cittadini italiani residenti all'estero, definiti e riconosciuti ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e successive modificazioni.
  Fa presente che nella relazione illustrativa di cui è corredata la proposta di legge in oggetto si sottolinea che vi è una notevole richiesta da parte degli emigranti di poter avere la possibilità di studiare e di ottenere un titolo di studio in Italia, nell'ottica di un recupero delle proprie radici e identità culturali.
  Con riferimento alla normativa vigente in materia di programmazione degli accessi ai corsi universitari, rileva che, ai Pag. 274sensi dell'articolo 1 della suddetta legge n. 264 del 1999, sono programmati a livello nazionale, tra gli altri, gli accessi ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie, ai corsi di diploma universitario ovvero individuati come di primo livello in applicazione della riforma degli ordinamenti universitari, concernenti la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione; ai corsi di formazione specialistica dei medici.
  Fa altresì presente che, nell'ambito della programmazione nazionale degli accessi, sulla base di quanto è stato previsto dai decreti ministeriali emanati per l'anno accademico 2011-2012, si perviene alla redazione di due graduatorie: una riguarda gli studenti italiani e quelli non comunitari residenti in Italia, l'altra gli studenti non comunitari residenti all'estero.
  In base al nuovo testo della proposta di legge elaborato dalla Commissione, si intenderebbe che gli studenti italiani residenti all'estero debbano costituire parte del primo gruppo di studenti, disponendo, però, all'interno dello stesso, di un contingente di posti loro riservato.
  Alla luce del contenuto del provvedimento in titolo, rileva che, in sede di predisposizione di una proposta di parere, che presenterà a conclusione del dibattito, si potrebbe far presente alla Commissione di merito l'opportunità di prevedere che, nel caso in cui gli studenti italiani residenti all'estero non coprano la quota di posti loro riservata, tali posti siano messi comunque a disposizione degli studenti italiani.

  Laura MOLTENI (LNP) esprime perplessità riguardo al provvedimento in oggetto in quanto non comprende per quale ragione si debba introdurre una riserva di posti nell'accesso ai corsi universitari in favore dei cittadini italiani residenti all'estero se – come sembra – questi ultimi hanno comunque la possibilità di accedere alle selezioni per l'ammissione alle facoltà.

  Paola BINETTI (UdCpTP) ricorda che sono state presentate ben cinque mozioni da parte di diversi gruppi parlamentari in ordine alle modalità di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina. A questo proposito, ravvisa l'opportunità che se ne concluda il relativo iter in Assemblea, essendosi la relativa discussione generale svolta il 26 marzo scorso.
  Con specifico riferimento alla mozione di cui è prima firmataria, fa presente che essa è volta ad impegnare il Governo, in particolare, ad aumentare il numero di posti disponibili per accedere alla facoltà di medicina e chirurgia, visto il numero crescente di immatricolazioni e di richiesta di iscrizioni, nonché a ripensare i criteri di selezione degli aspiranti medici in modo da non delegare l'onere della prova solo ai quiz con domande a scelta multipla.
  Considerata, quindi, l'esigenza di rivedere le modalità di ammissione ai corsi di laurea e ai corsi di specializzazione in medicina, sottesa alle suddette emozioni, esprime il timore che la proposta di legge in esame possa creare ulteriori problemi, creando una discriminazione tra studenti italiani residenti in Italia, da un lato, e studenti italiani residenti all'estero, dall'altro.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP) rileva che, alla base della proposta di legge in esame, vi sono presupposti simili a quelli da cui ha tratto origine la legge n. 459 del 2001, recante norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero, rivelatisi poi in parte infondati in quanto molti dei destinatari della richiamata legge si sentono italiani solo in parte.
  Poiché attraverso la proposta di legge in titolo si intende favorire la possibilità per i cittadini italiani residenti all'estero di venire a studiare in Italia, occorrerebbe a suo avviso porre dei vincoli, primo fra tutti quello della conoscenza della lingua italiana.

  Gino BUCCHINO (PD), richiamando l'intervento svolto dall'onorevole Patarino, ritiene che nel caso in oggetto la questione Pag. 275sia diversa da quella che si pose quando si trattò di approvare la legge sul voto degli italiani all'estero.
  Nel caso attuale ritiene che, sebbene si tratti di un provvedimento che merita di essere approfondito ulteriormente, in linea di massima esso sia poco condivisibile in quanto prevede un ingiustificato vantaggio in favore degli studenti italiani residenti all'estero.

  Carmelo PORCU (PdL) rileva che i colleghi intervenuti fino ad ora stiano intervenendo nel merito del provvedimento andando oltre, quindi, i profili strettamente rientranti nella competenza della Commissione. Fa, inoltre, presente di essere favorevole, in linea generale, ad ampliare la possibilità di accedere ai corsi universitari.

  Antonio PALAGIANO (IdV) afferma di essere contrario in generale alla previsione di riserve in favore di determinate categorie, ammettendo solo, sia pure con qualche perplessità, le cosiddette quote rosa a causa del maschilismo imperante nella politica.
  Con specifico riferimento al provvedimento in esame, dichiara la propria contrarietà in quanto teme che la disciplina ivi recata possa prestarsi ad essere applicata in modo fraudolento, ad esempio attraverso il trasferimento della residenza all'estero da parte di studenti italiani, al solo scopo di usufruire della riserva di posti. Ritiene, inoltre, che un altro profilo critico attenga all'oggettiva disparità che verrebbe a crearsi tra studenti italiani residenti in Italia e studenti italiani residenti all'estero per quanto riguarda l'accesso ai corsi universitari, dal momento che i primi disporrebbero di un numero di possibilità quantitativamente inferiore rispetto ai secondi.

  Lucio BARANI (PdL) dichiara di essere favorevole ad un aumento dei posti per l'accesso ai corsi di laurea ed alle scuole di specializzazione in medicina, essendosi venuta a creare una situazione in cui, specialmente in certe branche, i medici specializzati vengono assunti subito in quanto sono pochi. Ritiene che, se non si può addivenire al risultato di eliminare il cosiddetto numero chiuso, dovrebbe essere considerata almeno la possibilità di aumentare il numero dei posti per l'accesso ai corsi universitari.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, richiama i colleghi all'opportunità di attenersi nei loro interventi al contenuto della proposta di legge in esame. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segreto del parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati.
C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte.

Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l'integrazione sociale delle persone affette da epilessia.
C. 2060 Saltamartini e C. 4753 Nunzio Francesco Testa.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 658 del 30 maggio 2012, a pagina 173, nella colonna di destra, terza riga, emendamento 6.100 del relatore, dopo la parola: «seguenti:» aggiungere le seguenti parole: «di pari rilievo,».

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