CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 maggio 2012
651.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Martedì 15 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.05.

5-06389 Bellanova: Deroghe per il mantenimento dei previgenti requisiti di accesso alla pensione.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Teresa BELLANOVA (PD) si dichiara totalmente insoddisfatta e per nulla rassicurata dalla risposta del rappresentante del Governo, osservando che l'Esecutivo in carica, in nome del rigore finanziario, ha assunto misure normative fortemente penalizzanti nei confronti di lavoratori che erano prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici. Fatto notare che le deroghe previste dal Governo non appaiono in grado di salvaguardare tutti i soggetti coinvolti, invita il viceministro Martone ad agire presso il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, affinché promuova un intervento più esteso ed Pag. 50equo che consenta a lavoratori particolarmente disagiati di beneficiare del previgente regime previdenziale. Ritiene che qualsiasi motivazione di ordine economico – spesso richiamata impropriamente dal Ministro in carica a giustificazione degli interventi adottati – perda di significato davanti al dramma di uomini e donne che – avendo perso il posto di lavoro sulla base di incentivi all'esodo apparentemente concordati su base volontaria, ma spesso imposti dietro la minaccia malcelata di forme di mobilità forzata – rischiano di rimanere senza reddito per lungo tempo. Fa notare che il Parlamento, chiamato a raccogliere con partecipazione le istanze provenienti da tali persone in difficoltà, ha il dovere di stimolare il Governo, affinché venga ripristinata una condizione di parità di trattamento tra soggetti che, pur trovandosi nella medesima situazione, per differenze nelle scadenze temporali, si trovano ad essere trattati in modo discriminatorio.

5-06533 Gnecchi: Sulle circolari interpretative INPS in applicazione del decreto-legge n. 201 del 2011.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marialuisa GNECCHI (PD) manifesta un certo apprezzamento per il fatto che il rappresentante del Governo, nella sua risposta, abbia implicitamente ammesso – per la prima volta dalla data della riforma del sistema previdenziale – l'esigenza di individuare una soluzione alla problematica in oggetto, preannunciando lo svolgimento di approfondimenti, che, tuttavia, ritiene sarebbe stato opportuno svolgere in tempi precedenti. Giudicherebbe grave non riconoscere ai lavoratori (sulla base di una interpretazione non corretta della normativa vigente da parte dell'INPS) la cristallizzazione del requisito contributivo dei 15 anni, in vista della maturazione della pensione, prevista dal decreto legislativo n. 503 del 1992 e mai espressamente abrogata dal Governo in carica, anche considerato che la situazione previdenziale dei lavoratori – in particolare delle lavoratrici (le più penalizzate da tale interpretazione, attesa la natura discontinua delle loro prestazioni professionali) – ha già subito un aggravamento a causa delle misure rigide assunte in materia di innalzamento dei limiti di età. Chiede con forza al Governo, quindi, di rispettare quantomeno la normativa vigente e i diritti consolidati (almeno fino a che non intervenga una esplicita norma di abrogazione, che sarebbe, in ogni caso, valutata negativamente), che ritiene siano spesso messi in discussione da interventi normativi suscettibili di incidere sul sistema previdenziale in modo scoordinato e sbagliato, favorendo la diffusione di interpretazioni scorrette dell'ordinamento vigente.

5-06696 Paladini: Requisiti per il pensionamento di categorie di personale del comparto ferroviario.
5-06825 Damiano: Requisiti per il pensionamento di categorie di personale del comparto ferroviario.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, aventi contenuto analogo, saranno svolte congiuntamente.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni PALADINI (IdV) fa notare che, per una serie di errori commessi con le recenti riforme, si è arrivati a disconoscere a una categoria di lavoratori particolarmente esposta a condizioni di lavoro usurante – i macchinisti delle ferrovie – il beneficio di accedere al trattamento pensionistico in età anticipata, pregiudicando non solo le aspettative di tali lavoratori, ma anche le legittime richieste di sicurezza dei cittadini. Questi ultimi, infatti, potrebbero essere – a suo avviso – fortemente esposti al rischio di incidenti sulle tratte ferroviarie ad alta velocità, attesa l'età avanzata dei soggetti che potrebbero essere posti alla guida di tali mezzi di trasporto e considerati i forti tagli di Pag. 51personale realizzati in tale settore: si tratta di una scelta palesemente illogica, che sembra essere stata adottata da chi non conosce in alcun modo le problematiche del settore e la delicata situazione professionale e operativa di tale personale. Auspica, in conclusione, un intervento del Governo che risolva la problematica in oggetto, riconoscendo la professionalità disagiata di tali lavoratori e ripristinando le necessarie condizioni di sicurezza lungo le tratte ferroviarie ad alta velocità.

  Cesare DAMIANO (PD), manifestando le proprie perplessità per la disciplina pensionistica riservata al personale di cui alla sua interrogazione, fa notare che, in virtù del particolare trattamento speciale originariamente previsto per tali soggetti, essi sono stati esclusi dalla normativa previdenziale dettata per i lavoratori soggetti ad attività usuranti: tuttavia, l'intervenuto disconoscimento – prodotto dalle recenti riforme governative – di quel particolare regime previdenziale li espone oggi ad una situazione di palese iniquità, che non può essere accettato. Rileva, infatti, che si tratta di soggetti che, seppur sottoposti a forte stress professionale, sono costretti a posticipare di molti anni l'uscita dal lavoro, con gravi rischi anche sul versante della sicurezza del traffico ferroviario. Stigmatizzato l'operato del Governo che ha disposto l'innalzamento dei requisiti pensionistici, senza prevedere alcuna gradualità o salvaguardia in favore di particolari categorie di lavoratori in condizioni di grave difficoltà, chiede all'Esecutivo un intervento risolutivo di tale problematica e di altre analoghe, osservando che con la sua richiesta non intende dar luogo a rivendicazioni corporative, ma soltanto corrispondere a legittime istanze di equità sociale.

  Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 15 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/38/CE relativa all'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie.
Atto n. 465.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 9 maggio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, chiede preliminarmente al rappresentante del Governo se vi siano elementi di novità in merito al pronunciamento della Conferenza Stato-regioni sul provvedimento in titolo, in assenza del quale la Commissione non potrebbe procedere all'espressione del proprio parere.

  Il viceministro Michel MARTONE, fatto presente che la scorsa settimana è stato espresso il parere della Conferenza Stato-regioni, che è in fase di trasmissione alle Camere, avverte che anche le parti sociali sono in procinto di fornire al Governo un proprio avviso sul provvedimento in esame, avendo preannunciato l'invio di due autonomi documenti, con i quali verrà manifestata sia la posizione della parte datoriale sia quella degli organismi di rappresentanza dei lavoratori.

  Paola PELINO (PdL), relatore, alla luce di quanto testé riferito dal rappresentante del Governo, giudica opportuno che – prima di avviare il dibattito di carattere generale sul provvedimento in titolo – si possa acquisire il parere della Conferenza Stato-regioni.

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  Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni rispetto alla proposta del relatore, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

  Martedì 15 maggio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.45.

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta dell'8 novembre 2011.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che, al termine della precedente seduta, si è convenuto di valutare le più opportune modalità di prosecuzione della discussione della risoluzione in titolo, anche mediante il possibile svolgimento di audizioni informali: nel frattempo, non avendo la Commissione programmato – al momento – alcuna attività istruttoria in materia, è stato chiesto, da parte dei rappresentanti del gruppo del Partito Democratico, di prevedere comunque una nuova seduta per il seguito della discussione.

  Lucia CODURELLI (PD) ricorda che la questione oggetto della presente risoluzione – la cui presentazione, peraltro, risale a quasi un anno fa – è già stata affrontata in occasione dell'esame di altri atti di sindacato ispettivo e richiede un sollecito intervento da parte del Governo, anche alla luce delle misure assunte dall'Esecutivo in materia di razionalizzazione della pubblica amministrazione, tra cui la soppressione dell'IPOST e il suo assorbimento nell'INPS. Auspica, quindi, che si possa programmare un ciclo di audizioni informali dei soggetti interessati, in vista dell'elaborazione di un testo condiviso, attraverso il quale si possa sia salvaguardare il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori sia affrontare con efficacia le questioni più complessive derivanti dal processo di riorganizzazione degli enti pubblici.

  Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, saranno definite le modalità per lo svolgimento delle audizioni informali richieste.
  Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

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