CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 maggio 2012
649.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 9 maggio 2012. — Presidenza del vicepresidente Laura FRONER. — Intervengono il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone, e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 10.

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5-04672 Vico: Garanzie assicurative della Sace Spa a favore della delocalizzazione della FIAT in Serbia.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ludovico VICO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, pur lamentando il ritardo di oltre un anno dalla presentazione del suo atto ispettivo. Sottolinea che rientra nelle funzioni della Banca europea degli investimenti garantire linee di credito a SACE Spa. In questo caso sono stati garantiti finanziamenti a Fiat per l'acquisto da imprese italiane di impianti e macchinari installati nella fabbrica serba. Richiama in proposito i rapporti Italia-Serbia che nell'ultimo anno hanno fatto registrare interscambi per due miliardi di dollari e la delocalizzazione di circa cinquecento imprese. Osserva infine che la finalità del suo atto ispettivo, sottoscritto anche dal collega Lulli, era chiedere conto al Governo di un aspetto importante sua politica industriale.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI sottolinea che il Governo in carica ritiene fondamentale mettere a punto corrette azioni di politica industriale. Esprime perplessità sul fatto che debba rispondere di scelte che risalgono al 19 aprile dello scorso anno, cui nessuno degli attuali responsabili dell'Esecutivo ha in alcun modo contribuito.

5-05637 Bellanova: Iniziative volte alla salvaguardia occupazionale nel territorio salentino con particolare riferimento ai lavoratori del Gruppo Adelchi.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Teresa BELLANOVA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta che giunge peraltro con un notevole ritardo, soprattutto in considerazione della situazione di estrema difficoltà nel frattempo vissuta da 720 lavoratori del Gruppo Adelchi. Ricorda che l'accordo di programma sottoscritto dal ministro Bersani il 1o aprile 2008 destinava circa 20 milioni di euro al territorio salentino aumentati, a 40 milioni per il cofinanziamento della regione Puglia. Ad oggi tali risorse non risultano ancora impegnate e i rappresentanti delle parti sociali di quel territorio non riescono a sapere se vi siano imprenditori interessati ad investire nel gruppo Adelchi e sia è possibile dare ancora speranza di occupazione ai lavoratori delle società del gruppo coinvolti nelle procedure di cassa integrazione in deroga. Il territorio non riesce ad avere informazioni in merito ad imprenditori disponibili ad investire in quell'area. L'imprenditore che ha dato vita ad un impresa con circa 2 mila dipendenti è ricorso purtroppo a pratiche fraudolente per cui è stato condannato alla restituzione di milioni di euro a causa dei mancati versamenti degli oneri contributivi. Stigmatizza, infine, il fatto che il Governo non abbia mai ritenuto di fare chiarezza sulla vicenda.

5-05737 Froner: Continuità produttiva degli stabilimenti italiani della Whirpool e piano di rilancio del comparto elettrodomestici.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Daniele MARANTELLI (PD), cofirmatario dell'interrogazione, replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che non tiene conto di tutte le questioni poste nel suo atto ispettivo, limitandosi ad approfondire la situazione del sito di Napoli. Sottolinea che la Whirpool è una multinazionale che, oltre alla spietata competizione con i suoi concorrenti, deve affrontare una competizione interna tra le Pag. 213diverse aree geografiche del gruppo medesimo. Osservato che su 3 miliardi di lavoratori nel mondo circa 1 miliardo 200 milioni sono senza alcuna forma di contratto, ritiene che la crisi della multinazionale Whirpool si inserisca in una rivoluzione che sta, di fatto, sancendo la fine della centralità dell'occidente. Rileva che la provincia di Varese è stata tradizionalmente una delle aree maggiormente produttive del Paese, mentre negli ultimi tempi registra uno dei più alti tassi di disoccupazione a livello nazionale. Auspica quindi che dal rilancio del comparto degli elettrodomestici si possa trarre nuova linfa vitale per il territorio. Per quanto riguarda invece la provincia di Trento, osserva che i quadri dirigenziali provengono tutti da altre zone italiane e che ciò ha molto diluito i legami del gruppo Adelchi con il territorio.
  Ringraziando il sottosegretario per le informazioni sul Consorzio Genesis, sottolinea tuttavia che gli accordi assunti con i sindacati prevedono dolorosi tagli di posti di lavoro. Al riguardo, invita il Governo ad affrontare in via definitiva il problema dei cosiddetti esodati.

5-06235 Contento: Problematiche connesse all'obbligo di iscrizione al Registro nazionale delle imprese.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Manlio CONTENTO (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto dell'articolata risposta fornita dal sottosegretario auspicando che il MiSE, in base ai principi operanti in ordine alla cooperazione transfrontaliera, possa instaurare adeguati contatti con il corrispondente Ministero tedesco al fine di prevedere il necessario coinvolgimento della magistratura. Rileva che in Germania simili situazioni non sono in alcun modo tollerate, mentre in Italia sono considerate reati minori. Sollecita pertanto il Governo ad una più forte ed efficace cooperazione transfrontaliera.

5-06544 Motta: Continuità produttiva dello stabilimento Intercast Europe di Parma.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Carmen MOTTA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta. Sollecita in ogni caso che il Governo, pur in assenza di una richiesta formale delle parti sociali di costituire un tavolo di confronto, a seguire l'evolversi della vicenda che, come in altre circostanze, rischia di danneggiare un importante settore produttivo dell'area della provincia di Parma che al contrario dovrebbe essere rilanciato. Aggiunge che le decisioni della proprietà comportano un'ulteriore perdita di posti di lavoro, mentre sembra che soluzioni alternative siano state trovate unicamente a favore della dirigenza. Lamenta che ancora una volta ci si trova di fronte a drammatiche decisioni di delocalizzazione di impianti in assenza di un piano industriale adeguato che eviti la chiusura dell'attività dello stabilimento di Parma.

  Laura FRONER, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 11.05.

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DL 29/2012: Disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, e al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201.
C. 5178 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 maggio 2012.

  Andrea LULLI, relatore, illustra la proposta di parere favorevole con un osservazione volta ad impegnare il Governo a rispettare anche gli altri impegni assunti con l'accoglimento di ordini del giorno approvati nell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 1 del 2012. Si riferisce, in particolare, all'ordine del giorno Saglia n. 9/5025/203 che impegnava l'Esecutivo ad importanti interventi per la crescita e lo sviluppo del sistema Paese. Auspica, pertanto, che il Governo proceda sollecitamente in questa direzione analogamente a quanto ha fatto per dare seguito all'ordine del giorno Fluvi n. 9/5025/202 sulle commissioni bancarie (vedi allegato 6).

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI assicura che il Governo darà seguito a tutti gli impegni assunti nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 1 del 2012.

  Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara voto di astensione sulla proposta di parere.

  Stefano SAGLIA (PdL), nell'apprezzare le dichiarazioni del sottosegretario, chiede la disponibilità di un rappresentante del Governo a partecipare ad una audizione in cui illustrare alla Commissione il cronoprogramma degli interventi da realizzare per ottemperare agli impegni assunti con l'accoglimento degli ordini del giorno approvati sul decreto-legge n. 1 del 2012.

  Giovanni FAVA (LNP) manifesta perplessità sullo sviluppo della vicenda relativa alle commissioni bancarie. Osserva che il decreto-legge n. 1 del 2012 ha previsto un tetto massimo di mille euro per pagamenti con denaro contante. Questa misura, fin dai primi mesi di applicazione, ha comportato importanti introiti per il sistema del credito che avrebbero potuto compensare l'eliminazione delle commissioni bancarie che sono state invece sollecitamente ripristinate. Prende atto del fatto che il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno dimostrato una evidente sudditanza nei confronti del sistema bancario. Queste scelte, peraltro, non sono state bilanciate da provvedimenti in favore di imprese e cittadini estremamente penalizzati dalle difficoltà di accesso al credito, ulteriormente accentuatesi negli ultimi tempi, nonostante le banche italiane abbiano ricevuto dalla BCE oltre cento miliardi di euro.

  Alberto TORAZZI (LNP), nel dichiarare il voto contrario del proprio gruppo, stigmatizza il fatto che la politica del Governo Monti è ispirata alla salvaguardia dei grandi interessi finanziari che hanno preteso ogni garanzia a fronte del fatto che uno o più Paesi possano uscire dall'area dell'euro. Esprime quindi una valutazione nettamente contraria alla politica del Governo le cui scelte finanziarie si traducono in una condanna della realtà produttiva del paese.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo, chiede al relatore se sia possibile inserire nella seconda premessa della proposta di parere, dopo le parole «medie imprese,» le parole «alle cooperative e ai consorzi di cooperative,».

  Andrea LULLI (PD), relatore, integra la sua proposta di parere nel senso indicato dall'onorevole Formisano (vedi allegato 7).

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI concorda sulla riformulazione proposta.

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  La Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata.

  La seduta termina alle 11.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 9 maggio 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 11.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2010/30/UE relativa all'indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all'energia, mediante l'etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti.
Atto n. 456.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 17 aprile 2012.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), relatore, preso atto che lo schema di decreto in esame estende ad altri prodotti, oltre che agli elettrodomestici, l'obbligo di riportare un'etichettatura che informi il consumatore sul consumo di energia connesso agli apparecchi, con chiare finalità di massimizzare l'efficienza ed il risparmio energetici, formula un parere favorevole (vedi allegato 8).

  Laura FRONER (PD), nel condividere il parere formulato dal relatore, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  Stefano SAGLIA (PdL) dichiara il voto favorevole sullo schema di decreto in esame del suo gruppo.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2010/35/UE in materia di attrezzature a pressione trasportabili e che abroga le direttive 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CEE.
Atto n. 464.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), relatore, segnala che la X Commissione è chiamata a esprimere il prescritto parere al Governo, entro il 26 maggio 2012, sullo schema di decreto recante attuazione della direttiva 2010/35/UE in materia di attrezzature a pressione trasportabili, ai sensi degli articoli 18 e 24 della legge 15 dicembre 2011, n. 217 (legge comunitaria 2011).
  Il provvedimento in esame sostituisce la precedente disciplina contenuta in parte nel DM 7 aprile 1986, emanato in attuazione delle direttive 76/767/CEE, 84/527/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE in materia di costruzione e controlli di particolari categorie di bombole e, in parte, nel decreto legislativo n. 23 del 2002 di attuazione delle direttiva 1999/36/CE, 2001/2/CE e 2001/107/CE in materia di attrezzature a pressione trasportabili.
  Ricorda, in proposito che il 24 novembre 2011, la Commissione europea ha inviato all'Italia un parere motivato contestandole il mancato recepimento della direttiva 2010/35/UE, che il termine concesso dalla direttiva in oggetto agli Stati membri per conformare il proprio ordinamento interno è scaduto il 30 giugno 2011 e che la stessa direttiva prevede l'obbligo di notifica. L'obiettivo principale della normativa europea è di accrescere la sicurezza delle attrezzature a pressione trasportabili in accordo a quanto stabilito Pag. 216dagli accordi internazionali sul trasporto di merci pericolose su strada, su ferrovia e per vie navigabili interne.
  La relazione illustrativa sottolinea che l'elemento di novità del decreto in esame consiste essenzialmente nell'estensione delle attività del Ministero delle infrastrutture e trasporti, che già agisce come autorità competente in materia di notifica e sorveglianza degli organismi di ispezione, anche alla vigilanza sul mercato.
  In particolare, lo schema di decreto è costituito da 39 articoli e 3 Allegati.
  L'articolo 1 definisce l'obiettivo e il campo di applicazione del decreto in esame che riguarda le attrezzature a pressione trasportabili con esclusione di quelle immesse sul mercato in data antecedente al 9 marzo 2002.
  L'articolo 2 contiene le principali definizioni utilizzate, tra cui quella di «attrezzature a pressione trasportabili», definite come tutti i recipienti a pressione, i loro rubinetti e gli altri accessori che trasportano sostanza pericolose; il «marchio Pi», che indica che le sostanze trasportate sono conformi ai requisiti prescritti dalla normativa vigente; l’«organismo nazionale di accreditamento» individuato con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22 dicembre 2009 (Accredia); «l'autorità di notifica» e quella di «vigilanza del mercato» che è rappresentata dal Ministero delle infrastrutture e trasporti.
  L'articolo 3 prevede la possibilità per il Ministero delle infrastrutture e trasporti di stabilire requisiti applicabili a livello locale per l'immagazzinamento e l'uso di attrezzature a pressione trasportabili.
  Gli articoli da 4 a 11 definiscono gli obblighi per i fabbricanti, per i loro rappresentanti autorizzati, per gli importatori, i distributori, i proprietari di tali attrezzature e gli operatori, al fine di garantire la conformità dell'attrezzatura a pressione trasportabile all'atto dell'immissione della stessa sul mercato.
  Gli articoli 12 e 13 stabiliscono i requisiti cui devono rispondere le attrezzature a pressione trasportabili, ai fini della verifica della loro conformità, delle ispezioni periodiche e verifiche straordinarie e della rivalutazione della conformità.
  La relazione illustrativa segnala che queste operazioni sono svolte da organismi di ispezione notificati. In particolare sono organismi privati designati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti che, per continuare ad operare sulla base del presente provvedimento, devono essere muniti di un certificato di accreditamento rilasciato dall'organismo nazionale di accreditamento Accredia.
  Gli articoli 14, 15 e 16 stabiliscono i principi generali, le regole e le condizioni per l'apposizione sulle attrezzature a pressione trasportabili del marchio di conformità Pi e per la libera circolazione dei prodotti; più in particolare il marchio Pi è apposto dal fabbricante o dall'organismo notificato in modo visibile, leggibile e permanente.
  L'articolo 17 individua i compiti del Ministero delle infrastrutture e trasporti (autorità di notifica) e la procedura per notificare alla Commissione europea gli organismi di ispezione notificati, per il tramite del Ministero dello sviluppo economico.
  La relazione illustrativa precisa che il Ministero dello sviluppo economico è il punto di contatto nazionale con la Commissione europea che gestisce l'accesso alla banca dati degli organismi notificati europei, denominata NANDO, un database elettronico, già attivo, accessibile via internet, ove sono riportati tutti gli organismi notificati a livello comunitario per settore di competenza.
  Gli articoli 18, 19, 20 e 21 stabiliscono rispettivamente i requisiti che devono essere posseduti dall'autorità di notifica (obiettività, imparzialità e competenza), l'obbligo di notifica alla Commissione europea delle procedure nazionali di verifica, notifica e vigilanza sugli organi vigilati, i requisiti degli organismi di notifica (ente con personalità giuridica e partecipe al gruppo di coordinamento degli organismi notificati) nonché le modalità con le quali deve essere presentata la domanda di notifica.Pag. 217
  Gli articoli 22, 23 e 24 specificano, rispettivamente, la notifica alla Commissione europea degli organismi riconosciuti come notificati, le modalità di individuazione dell'organismo notificato (assegnazione di un numero specifico comunicato alla Commissione europea), e la sospensione o la revoca della notifica.
  Gli articoli da 25 a 28 stabiliscono le procedure da applicare in caso di contestazione della competenza di un organismo notificato, gli obblighi operativi e di informazione per tali organismi ed il coordinamento a livello europeo tra gli organismi in oggetto.
  Gli articoli da 29 a 32 stabiliscono la procedura che l'autorità di sorveglianza del mercato deve applicare nel caso di attrezzature a pressione trasportabili che presentano un rischio per la salute e la sicurezza a livello nazionale, la procedura di salvaguardia dell'UE e la procedura da applicare in caso di non conformità formale, come la mancanza del marchio di conformità.
  L'articolo 33 abroga la legislazione vigente.
  L'articolo 34 riconosce i certificati di omologazione CEE rilasciati a norma della vigente legislazione.
  L'articolo 35 stabilisce che, per determinati recipienti a pressione, le prescrizione del presente decreto si applicano a decorrere dal 1o luglio 2013.
  L'articolo 36 prevede le modalità per la determinazione delle tariffe connesse all'attività di valutazione e vigilanza.
  L'articolo 37 introduce un regime sanzionatorio a carico dell'operatore economico che produce, immette sul mercato o immette in servizio attrezzature a pressione trasportabili, rubinetti od altri accessori che non rispettano i requisiti di sicurezza ovvero che non siano state sottoposte alle valutazioni di conformità o di idoneità.
  Gli articoli 38 e 39 contengono rispettivamente la clausola di invarianza finanziaria e l'entrata in vigore del decreto.
  Infine, gli Allegati I, II e III contengono l'elenco delle merci pericolose, le caratteristiche del marchio di conformità Pi e la procedura per la rivalutazione della conformità.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole sullo schema di decreto in esame.

  Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 11.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.30 alle 11.45.

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