CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 aprile 2012
641.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 18 aprile 2012.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.15 alle 12.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 18 aprile 2012. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 12.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/50/CE sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati.
Atto n. 450.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

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Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, ricorda che l'attuazione della direttiva 2009/50/CE del Consiglio, del 25 maggio 2009, sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati è oggetto di apposita delega nell'ambito della legge comunitaria 2010, che all'articolo 21 ha fissato il termine per l'esercizio della delega in tre mesi dall'entrata in vigore della medesima legge. Fa presente che il provvedimento è corredato di relazione tecnica, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. Passando quindi all'esame delle norme considerate dalla relazione tecnica e delle ulteriori disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, osserva che è stabilito che dall'attuazione del presente decreto legislativo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e che le amministrazioni competenti provvedono all'attuazione del medesimo decreto nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente; sottolinea come la relazione tecnica ribadisca che la direttiva si applica a cittadini di paesi terzi altamente qualificati che chiedono di essere ammessi nel territorio di uno Stato membro per svolgere un lavoro per periodi superiori a tre mesi, nonché ai loro familiari ed evidenzi che le strutture preposte allo svolgimento delle attività di competenza ministeriale inerenti all'attuazione della direttiva sono già competenti, ai sensi della normativa, a svolgere i compiti connessi all'ingresso e al soggiorno di lavoratori. Osserva come la platea degli eventuali beneficiari del permesso Carta blu UE non è determinabile ed è pertanto difficile, secondo la relazione tecnica, effettuare una stima puntuale dei potenziali oneri. Ricorda che la relazione tecnica, peraltro, rammenta che il numero di ingressi per ricerca scientifica, categoria quest'ultima in qualche modo assimilabile a quella del personale altamente qualificato, nel 2011 è stato pari a 365 unità. La relazione tecnica fa presente che il titolare di Carta blu UE, in sede di domanda di nulla osta al lavoro altamente qualificato, deve dimostrare di possedere un reddito tale da non gravare sul sistema italiano in termini di previdenza e assistenza; infine la relazione tecnica chiarisce che, in base alla legislazione vigente, il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno comporta il pagamento di un contributo da parte del richiedente. Ritiene che le previsioni contenute nel presente decreto non produrrebbero, dunque, alcun onere a carico del bilancio dello Stato o della finanza pubblica, dal momento che non implicano alcun nuovo compito o adempimento per le pubbliche amministrazioni, ma solo marginali adeguamenti organizzativi e procedurali. Al riguardo, pur considerando che i soggetti interessati non rientrerebbero in quelli esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria per ragioni di reddito, ritiene necessario chiarire se gli ulteriori costi comunque gravanti sul Servizio sanitario nazionale per l'assistenza ai medesimi e ai loro familiari, possano ritenersi già ricompresi nel fabbisogno previsto a legislazione vigente per fattispecie analoghe a quelle disciplinate dal provvedimento in esame.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO non ha osservazioni da formulare.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, propone di esprimere una valutazione favorevole.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27, di attuazione della direttiva 2007/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 luglio 2007, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate.
Atto n. 446.
(Rilievi alle Commissioni II e VI).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

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Alberto GIORGETTI (PdL), relatore, osserva che lo schema di decreto legislativo in esame è corredato di una relazione tecnica, la quale afferma che esse non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Passa quindi all'esame delle norme considerate dalla relazione tecnica, nonché delle ulteriori disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, in merito alle quali la relazione tecnica afferma che le disposizioni non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Al riguardo, non ha nulla da osservare, nel presupposto - sul quale ritiene opportuno acquisire una conferma del Governo - che la Consob possa esercitare i compiti di controllo connessi all'applicazione della nuova disciplina nell'ambito delle risorse già disponibili a legislazione vigente.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO dichiara che il provvedimento non presenta profili rilevanti dal punto di vista finanziario.

Alberto GIORGETTI (PdL), relatore, propone di esprimere una valutazione favorevole.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di decreto legislativo concernente modifiche e integrazioni alla legge 9 luglio 1990, n. 185, recante «Nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento» in attuazione della direttiva 2009/43/CE che semplifica le modalità e le condizioni dei trasferimenti all'interno della Comunità di prodotti per la difesa, come modificata dalla direttiva 2010/80/CE per quanto riguarda l'elenco di prodotti per la difesa.
Atto n. 449.
(Rilievi alle Commissioni III e IV).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatore, osserva che lo schema di decreto legislativo in esame, che prevede l'attuazione della direttiva 2009/43/CE, che semplifica le modalità e le condizioni dei trasferimenti di prodotti per la difesa all'interno della Comunità, è corredato di relazione tecnica, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. La relazione tecnica afferma che dal decreto legislativo in oggetto non derivano oneri finanziari a carico dello Stato. Al riguardo, evidenzia che il provvedimento in esame amplia il perimetro degli interventi di controllo affidati ai pubblici poteri sulle attività di trasferimento intracomunitario di materiali di armamento rispetto a quelli previsti a normativa vigente e prevede che gli stessi pubblici poteri provvedano ai relativi adempimenti senza oneri per la finanza pubblica e con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Rileva in proposito che - come evidenziato nella relazione tecnica - il provvedimento non determina l'istituzione di alcun nuovo ufficio e che, in virtù dell'articolo 5, comma 1, lettera a), gli oneri relativi alle autorizzazioni, alle certificazioni e ai controlli sono posti a carico dei soggetti interessati secondo tariffe determinate sulla base del costo effettivo del servizio. Pertanto ritiene di non avere osservazioni da formulare nel presupposto che, anche per le fattispecie in esame, risulti assicurato l'allineamento temporale tra il versamento delle tariffe e l'onere che grava sulle amministrazioni interessate.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO concorda con le osservazioni del relatore. Non formula osservazioni.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatore, propone di esprimere una valutazione favorevole.

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 12.40.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 18 aprile 2012. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 12.40.

DL 16/2012, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.
C. 5109-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, e osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che, non essendo stata ancora trasmessa da parte del Governo la relazione tecnica sulle modifiche apportate dalla Commissione di merito, è opportuno rinviare al pomeriggio l'esame del provvedimento.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 12.45, riprende alle 15.25.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici, fa presente che, al momento, il Governo non ha ancora trasmesso una relazione tecnica sull'insieme delle modifiche apportate dalla Commissione di merito, come richiesto dalla Commissione nella seduta di ieri.

Il sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che la relazione tecnica completa potrà essere trasmessa non prima della giornata di domani.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, evidenzia l'importanza che la relazione tecnica sia disponibile prima del voto finale dell'Assemblea.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva come la situazione che si è venuta a creare appare estremamente singolare e non conforme alla prassi della Commissione. Rileva in particolare come non sia corretto trasmettere direttamente all'Assemblea la relazione tecnica, senza un previo esame da parte della Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, chiede al relatore come intenda procedere.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, osserva che, anche in assenza di una relazione tecnica riferita al complesso delle modifiche introdotte nel corso dell'esame in sede referente, è stato comunque possibile svolgere un approfondimento sulle tematiche finanziariamente più rilevanti, anche attraverso un continuo contatto con gli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze. Per queste ragioni, pur rimarcando l'assenza di una istruttoria esaustiva e soddisfacente, fa presente che sarebbe in grado di formulare una proposta di parere che intende introdurre alcuni correttivi rispetto al testo approvato dalla Commissione finanze. Rileva, peraltro, che la mancata trasmissione di una relazione tecnica sulle modifiche introdotte dalla Commissione, seppure criticabile sul piano politico e del metodo di lavoro, non costituisce un inadempimento ad un obbligo di legge censurabile dalla Commissione, dal momento che la legge n. 196 del 2009 richiede che le sole proposte emendative presentate dal Governo debbano essere corredate di relazione tecnica. Osserva inoltre che il Ministero dell'economia e delle finanze ha trasmesso una serie di note in via informale che ha consentito di concludere l'istruttoria tecnica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la Commissione aveva convenuto sull'opportunità di

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attendere la trasmissione della relazione tecnica prima di esprimere un parere sul provvedimento. Osserva tuttavia come la trasmissione della relazione tecnica sia obbligatoria, in assenza di una specifica deliberazione della Commissione, solo in riferimento alle proposte emendative presentate dal Governo. In proposito, osserva come andrebbe stigmatizzato l'aggiramento di tale norma attraverso la presentazione di proposte emendative a firma di singoli parlamentari o del relatore.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, illustra i principali temi affrontati dalla sua proposta di parere, rilevando in primo luogo come sia necessario correggere tecnicamente le disposizioni relative all'assegnazione delle risorse derivanti dall'assegnazione delle frequenze, anche per tenere conto della necessità di assegnare gli indennizzi previsti dalle medesime norme. Segnala, inoltre, la necessità di apportare alcune correzioni di carattere tecnico al fine di garantire una migliore aderenza del provvedimento alla normativa contabile e di precisare, all'articolo 3, comma 5, lettera b), i criteri ai sensi dei quali procedere al pignoramento delle somme da 2.500 a 5.000 euro. Rileva, inoltre, la necessità di sopprimere le disposizioni di cui ai commi 16-ter, 16-quater e 16-quinquies dell'articolo 3, in quanto l'allargamento del numero dei soggetti che possono avvalersi dell'assistenza dei CAAF determina un incremento di oneri privo di copertura finanziaria. Per quanto riguarda, invece, la possibilità concessa ai comuni di assimilare all'abitazione principale gli immobili non locati di proprietà di anziani o disabili residenti in strutture di ricovero o sanitarie a seguito di ricovero permanente ovvero quelli posseduti da cittadini italiani non residenti in Italia, rileva la necessità di sopprimere l'inciso che prevede che tale assimilazione si riverberi sulla riserva della quota dell'IMU spettante allo Stato. A suo avviso, si rende inoltre necessaria una modifica all'articolo 4, comma 5, lettera i), capoverso 12-bis fine di precisare che nel momento della corresponsione della seconda rata dell'IMU occorre versare anche l'eventuale conguaglio rispetto alla prima rata. Analogamente, a suo giudizio, occorre rivedere la formulazione del comma 12-quinquies dell'articolo 4, al fine di precisare la portata della modifica relativa all'assegnazione della casa coniugale, al fine di escludere eventuali oneri per la finanza pubblica. Segnala, poi, la necessità di rivedere le disposizioni dell'articolo 5, comma 7, del decreto, in quanto la modifica della disposizione della legge n. 196 del 2009 relativa ai criteri di elaborazione dell'elenco delle amministrazioni pubbliche ha determinato il venir meno del richiamo alla normativa dell'Unione europea che ne disciplina la redazione. Osserva, peraltro, che dovrebbe valutarsi la congruità di imporre vincoli finanziari anche a entità giuridiche alle quali lo Stato contribuisce in misura minimale o nulla. Su un piano più generale, ritiene che debba valutarsi con attenzione l'utilizzo di risorse derivanti da misure una tantum, dal momento che tale utilizzo potrebbe incidere negativamente sull'andamento dei saldi strutturali di finanza pubblica. Segnala, infine, come la questione a suo avviso più delicata consiste nella disposizione dell'articolo 13, comma 1-quinquies, che prevede il ricorso, con finalità di copertura di un onere d carattere permanente, ad un taglio lineare degli stanziamenti delle spese rimodulabili di tutti gli stati di previsione, facendo salve solo specifiche voci di spesa riconducibili essenzialmente al Ministero dell'interno. Ricorda, infatti, come in passato più volte il Ministero dell'economia e delle finanze si sia espresso in senso contrario rispetto ad analoghe riduzioni di spesa operate in corso d'anno, osservando come esse determinerebbero l'insorgenza di debiti fuori bilancio, anche di rilevante entità. A suo avviso, le disposizioni di cui ai commi da 1-bis a 1-quinquies dell'articolo 13 andrebbero soppresse, ripristinando quindi il testo dell'articolo 4, comma 5-sexies, approvato dal Senato.

Il sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che sono stati trasmesse alla Commissione le relazioni tecniche positivamente

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verificate dalla Ragioneria generale dello Stato su tutte le disposizioni suscettibili di presentare effetti di carattere finanziario. Per quanto attiene alle osservazioni del relatore, rileva come egli si sia dimostrato coerente, in quanto anche in passato si era pronunciato in senso contrario al ricorso ai tagli lineari. Segnala, tuttavia, come nel caso di specie la riduzione di spesa prevista, pari a 280 milioni di euro per l'anno 2012 e a 180 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, sia riferita ad importi modesti e pertanto sia pienamente sostenibile da parte dei singoli Ministeri. Fa presente, poi, che tale riduzione deve leggersi nel quadro del processo di spending review promosso dal Governo e, in particolare, dal Ministro Giarda, che ha raggiunto uno stadio piuttosto avanzato, e dovrebbe auspicabilmente consentire il conseguimento di superare i tagli disposti in questa sede, garantendo il raggiungimento di obiettivi di contenimento della spesa assai più incisivi. Segnala, peraltro, come il Ministero dell'interno sia tra quelli che più attivamente stanno collaborando al processo di revisione integrale della spesa. Per quanto attiene all'articolo 5, comma 7, fa presente che le regole per la redazione dell'elenco di cui all'articolo 1, comma 2, della legge n. 196 del 2009 sono individuate dalla normativa europea, che pertanto potrebbe essere esplicitamente richiamata, e si dichiara, invece, contrario a inserire deroghe o precisazioni ulteriori, che potrebbero porsi in contrasto con detta normativa.

Maino MARCHI (PD) chiede al relatore se intende proporre la soppressione delle norme relative agli sgravi per il pagamento dell'IMU riconosciuti agli anziani residenti in case di cura e all'esenzione delle case popolari assegnati sulla base delle specifiche graduatorie comunali a canoni agevolati. Rileva inoltre come il suo gruppo sarebbe contrario al ripristino della copertura del provvedimento a valere sul fondo di riequilibrio dei comuni, come previsto dal testo licenziato dal Senato, sostituito in Commissione finanze dal taglio lineare criticato dal relatore.

Il sottosegretario Vieri CERIANI, con riferimento ai commi da 1-bis a 1-quinquies dell'articolo 13, ricorda che nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento era stata individuata una copertura finanziaria per le modifiche introdotte alla disciplina dell'imposta municipale unica attraverso la riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio per i comuni, di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n. 23 del 2011, con l'impegno tuttavia di reperire una diversa modalità di copertura nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati. Fa presente, pertanto, che il Governo intende assolutamente mantenere la copertura finanziaria individuata dalla Commissione finanze. Con riferimento all'articolo 4, comma 5, lettera f), precisa che, per garantire l'assenza di nuovi oneri per la finanza pubblica, ferma restando la possibilità per i comuni di procedere all'assimilazione all'abitazione principale ivi prevista, si rende necessario escludere che tale assimilazione determini un minor gettito per il bilancio dello Stato.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, osserva come la questione delle agevolazioni per il calcolo dell'IMU per le case di cittadini anziani residenti in case di cura attiene essenzialmente all'imputazione dell'onere allo Stato ovvero agli enti locali e precisa che non intende, quindi, proporne la soppressione.

Maino MARCHI (PD) chiede di chiarire anche la questione relativa alla copertura che il relatore intenderebbe individuare nel caso proponesse la soppressione dei tagli lineari.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, osserva come il Governo abbia già espresso la propria contrarietà in merito alla possibilità di sopprimere le norme sul taglio lineare per i Ministeri senza indicare una copertura alternativa.

Rolando NANNICINI (PD) osserva come molti comuni stanno già prevedendo a carico dei propri bilanci le agevolazioni

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sul calcolo dell'IMU in favore dei cittadini anziani residenti nelle case di cura. Ritiene come vi siano dei dubbi sulla quantificazione del relativo onere e come occorrerà chiare meglio i relativi effetti finanziari, chiedendo in proposito al Governo un supplemento di approfondimento.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede quindi al relatore di chiarire se intende mantenere la copertura individuata dalla Commissione di merito.

Alberto GIORGETTI (PdL), con riferimento alla formulazione dell'articolo 5, comma 7, pur apprezzando le chiarificazioni fornite dal rappresentante del Governo, osserva che, ai fini dell'applicazione delle disposizioni in materia di finanza pubblica, occorre considerare che alcune amministrazioni pubbliche contenute nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 2, della legge n. 196 del 2009, in realtà non gravano sulla finanza pubblica, in quanto il loro funzionamento è garantito da meccanismi di autofinanziamento. Invita, pertanto, a considerare i margini di ambiguità che sono presenti anche nell'attuale formulazione della disposizione.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, chiede una breve sospensione della seduta per perfezionare la formulazione di una proposta di parere che tenga conto dell'esito del dibattito svoltosi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.55, riprende alle 16.05.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, formula una proposta di parere (vedi allegato 1).

Antonio BORGHESI (IdV) osserva come non sia condivisibile l'impostazione del parere presentato dal relatore che consente di mantenere una copertura che la stessa proposta di parere chiede di cambiare. Annuncia la contrarietà del proprio gruppo anche in ragione di una valutazione complessiva sul provvedimento.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, in relazione alle osservazioni dell'onorevole Borghesi fa presente che non è in discussione la validità della copertura finanziaria del provvedimento, ma ribadisce di non condividerne le modalità e fa presente di avere ritenuto opportuno inserire l'auspicio che non si utilizzi più tale tipo di copertura.

Antonio BORGHESI (IdV), nel ribadire la propria contrarietà alla proposta di parere formulata dal relatore, evidenzia come l'auspicio proposto non sia sufficiente e non sia peraltro opportuna, a suo avviso, una differenziazione in riferimento alle diverse declinazioni del medesimo diritto reale di abitazione, come accadrebbe in relazione agli immobili in proprietà di coniugi separati.

Pier Paolo BARETTA (PD) con riferimento alla proposta di parere formulata dal relatore, chiede in primo luogo se sia necessario il richiamo dell'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione con riferimento alle modifiche proposte all'articolo 3-quinquies, sottolineando come esse abbiano un rilievo essenzialmente ordinamentale. Per quanto attiene all'articolo 5, comma 7, associandosi alle considerazioni del collega Alberto Giorgetti, ritiene che debba tenersi conto, nell'applicazione delle disposizioni in materia di finanza pubblica e di contenimento delle spese, del sistema di finanziamento delle diverse istituzioni. Da ultimo, con riferimento alla questione della copertura attraverso la riduzione lineare delle dotazioni di bilancio, ritiene che, essendosi preso atto dell'impegno del Governo nell'ambito del parere, non abbia più senso formulare una condizione al riguardo, anche se essa non richiama l'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Guido CROSETTO (PdL), relatore, in riferimento alla condizione relativa all'articolo

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5, comma 7, fa presente che essa tiene conto delle indicazioni del Governo. In relazione alla condizione semplice sulla copertura manifesta la sua disponibilità ad un'ulteriore attenuazione della formulazione e, in riferimento alla condizione incidente sull'articolo 3-quinquies, comma 7, osserva che si tratta di una condizione di natura tecnica sollecitata dalla stessa Commissione di merito e non certo richiesta dal suo gruppo.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), con riferimento ai commi da 1-bis a 1-quinquies dell'articolo 13, dichiara di comprendere la sensibilità manifestata dal relatore con riferimento al tema dei tagli lineari di spesa e condivide, pertanto, l'opportunità di un richiamo in ordine all'utilizzo di tale forma di copertura finanziaria. Alla luce, tuttavia, dell'impegno assunto dal rappresentante del Governo, a suo avviso, non vi è più ragione di inserire una condizione nel parere, che potrebbe, invece, contenere un'osservazione di carattere più generale su questi temi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva come l'osservazione proposta dall'onorevole Occhiuto sarebbe necessaria in considerazione delle premesse contenute nella proposta di parere del relatore.

Il sottosegretario Vieri CERIANI apprezza la disponibilità manifestata dal relatore a non introdurre un richiamo all'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione con riferimento con riferimento alla soppressione dei commi da 1-bis a 1-quinquies dell'articolo 13. Ribadisce, tuttavia, che dal momento che la copertura finanziaria ivi prevista è pienamente valida ed efficace e che il Governo ha garantito che le riduzioni lineari saranno recuperate grazie all'attuazione del processo di revisione integrale della spesa, sarebbe più opportuno non formulare alcuna condizione nel parere, ma, al più, un'osservazione. Per quanto riguarda l'articolo 5, comma 7, esprime forte contrarietà a integrazioni della disposizione che non si limitino a richiamare il rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di classificazione delle amministrazioni pubbliche. Per quanto riguarda l'asta delle frequenze, fa presente che le modifiche contenute nella proposta di parere hanno carattere tecnico.

Pier Paolo BARETTA (PD) ribadisce la sua richiesta di espungere la condizione relativa all'articolo 3-quinquies, comma 7, o in alternativa di derubricarla a condizione semplice, non ravvisandosi, a suo avviso, le condizioni per richiamare il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Il sottosegretario Vieri CERIANI osserva come gli eventuali indennizzi di cui alla disposizione richiamata dall'onorevole Baretta vadano comunque coperti dal punto di vista finanziario e chiede quindi il mantenimento della condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) si associa alle osservazioni svolte dal sottosegretario e sottolinea come ricorra il caso di un richiamo all'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, dovendosi assicurare comunque una disposizione di copertura finanziaria degli eventuali indennizzi.

Il sottosegretario Vieri CERIANI, associandosi alle considerazioni dell'onorevole Ciccanti, fa presente che gli indennizzi previsti dall'articolo 3-quinquies sarebbero comunque dovuti e l'integrale assegnazione dei proventi al Fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica di cui alla legge n. 46 del 1982 rischierebbe di determinare l'assenza di copertura finanziaria per tali indennizzi.

Pier Paolo BARETTA (PD) osserva come comunque la Commissione di merito dovrebbe limitarsi al mero recepimento delle condizioni contenute nella proposta di parere formulata dal relatore, nel caso in cui venisse votato il rinvio in Commissione, senza affrontare ulteriori questioni.

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Guido CROSETTO (PdL), relatore, in considerazione delle ulteriori osservazioni formulate dai deputati intervenuti, propone una nuova formulazione della proposta di parere (vedi allegato 2).

La Commissione approva la nuova formulazione della proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.30.