CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 aprile 2012
637.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 12 aprile 2012.

Audizione informale dei rappresentanti di Federippodromi, Coordinamento ippodromi, Trenno Srl, Unione nazionale ippodromi (UNI), SLC CGIL, Uilcom UIL, Fisascat CISL e Associazione funzionari ippici, nell'ambito dell'esame in sede consultiva del DL 16/2012, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento (C. 5109 Governo, approvato dal Senato).

L'audizione informale si è svolta dalle 9.15 alle 10.20.

SEDE REFERENTE

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 13.35.

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Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria.
Testo unificato C. 2744 Cenni, C. 3780 Beccalossi e C. 4309 Callegari.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge, rinviato nella seduta dell'11 aprile 2012.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, la Commissione ha esaminato le proposte emendative riferite al testo elaborato dal Comitato ristretto, adottato come testo base nella seduta del 4 aprile. Il testo risultante dall'esame di tali proposte è stato trasmesso al parere delle Commissioni competenti in sede consultiva. Allo stato, sono pervenuti i pareri della Commissione Affari esteri e della Commissione per le questioni regionali.
Avverte tuttavia che nella seduta di ieri la Commissione Bilancio ha deliberato di chiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la relazione tecnica ai fini della quantificazione degli oneri recati dal testo elaborato dalla Commissione Agricoltura e, conseguentemente, non ha espresso parere. Da ciò consegue che la Commissione Agricoltura non si trova nelle condizioni di concludere l'esame del provvedimento in sede referente in tempo utile per riferire all'Assemblea secondo quanto previsto dal calendario dei suoi lavori, ovvero dal prossimo lunedì 16 aprile. Fa pertanto presente che, sentiti i rappresentanti dei gruppi, ha chiesto al Presidente della Camera di sottoporre alla Conferenza dei Presidenti di gruppo l'esigenza di differire l'avvio dell'esame in Assemblea del provvedimento.

La Commissione prende atto.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Basilio CATANOSO (PdL) chiede che la Commissione proceda all'audizione del presidente dell'AGEA, professor Dario Fruscio, in merito alla situazione della SIN Spa.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che la proposta del deputato Catanoso sarà sottoposta all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella sua prossima riunione.

La seduta termina alle 13.40.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 13.40.

DL 16/2012 - Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.
C. 5109 Governo, approvato dal Senato.

Parere alla VI Commissione.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta di ieri.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, onorevole Beccalossi, ha svolto la relazione introduttiva. la Commissione ha altresì convenuto di esprimere il parere nella seduta di oggi, sul testo approvato dal Senato, riservandosi di esprimere parere, il prossimo martedì, anche sul testo eventualmente modificato dalla Commissione di merito.

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Ricorda poi che stamane si è svolta l'audizione informale dei rappresentanti di alcune organizzazioni operanti nel settore ippico, che ne avevano fatto richiesta.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, rilevato che i gruppi hanno presentato numerosi emendamenti presso la Commissione Finanze sulle parti di interesse della Commissione e, in particolare sulle disposizioni relative all'IMU agricola, ritiene che ciò confermi l'opportunità di riesaminare il testo eventualmente modificato da quella Commissione.
Illustra quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni, che ha predisposto tenendo conto dei principali rilievi provenienti dai gruppi, che certamente continueranno a lavorare in sede di Commissione Finanze sulle singole questioni oggetto degli emendamenti (vedi allegato 1).

Teresio DELFINO (UdCpTP) condivide totalmente la proposta di parere del relatore, che interviene su aspetti sui quali il suo gruppo ha anche presentato emendamenti presso la Commissione Finanze.
In particolare, sottolinea che il lavoro di miglioramento del testo sulla parte relativa all'IMU non può considerarsi ultimato. Lo stesso può dirsi per la parte relativa al settore ippico. In particolare, ricordando il dibattito svoltosi stamane in sede di audizioni informali, condivide quanto rilevato dal collega Brandolini sulla necessità di una riforma del settore ippico, solo in vista della quale si possono giustificare risorse aggiuntive, perché non sarebbe invece accettabile un intervento di tipo assistenziale.
Condivide altresì la richiesta di prevedere agevolazioni sul gasolio per le coltivazioni sotto serra. In generale, ricorda che sul tema del «caro gasolio» il rappresentante del Ministero delle politiche agricole, in risposta ad un atto di sindacato ispettivo, aveva dichiarato che si stava lavorando alla soluzione del problema; vorrebbe pertanto conoscere se quel lavoro, che considera un impegno per il Governo, abbia avuto sviluppi.

Angelo ZUCCHI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore, che individua gli aspetti prioritari sui quali intervenire.
Per quanto riguarda l'IMU agricola, sottolinea che le previsioni di gettito devono essere l'obiettivo di riferimento. L'agricoltura non intende infatti sottrarsi dalla partecipazione ai sacrifici richiesti all'intero Paese, ma le risorse indicate dal Governo come entrate attese devono essere rispettati. Da questo punto di vista, valuta positivamente il testo del Senato e la previsione della possibilità di rimodulare le aliquote per garantire il gettito previsto. Il Governo deve quindi impegnarsi ad operare perché tela previsione sia rispettata. Se il rinvio di tale intervento ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dovesse presentare aspetti di incostituzionalità, ritiene che sarebbe possibile ricorrere a diversi strumenti, quali quelli proposti da emendamenti del suo gruppo, che prevedono tra l'altro la determinazione forfettaria dell'imposta per il 2012.
In merito alle disposizioni sul settore ippico, sottolinea la generale consapevolezza della necessità di una riforma e, preliminarmente, di interventi volti a garantire la sopravvivenza del settore per il tempo necessario alla riforma. Ritiene infatti che, senza la propsettiva di una seria ristrutturazione, non sarebbero giustificabili risorse aggiuntive.

Siegfried BRUGGER (Misto-Min.ling.) non ha obiezioni circa la proposta di parere del relatore, anche considerata la possibiltà di esaminare anche il testo eventualmente modificato dalla Commissione Finanze. Invita tuttavia la relatrice a modificare le premesse del suo parere, laddove si afferma che la disposizione che affida ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la modifica dell'aliquota da applicare «andrebbe» valutata con riferimento all'articolo 23 della Costituzione, perché la necessità di tale valutazione è indubbia e deve essere richiamata senza l'uso del condizionale.

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Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, accoglie l'invito del deputato Brugger e riformula la sua proposta di parere (vedi allegato 2).

Siegfried BRUGGER (Misto-Min.ling.) desidera richiamare l'attenzione della Commissione sull'impostazione del testo del Senato che, da una parte, prevede l'esenzione dall'IMU per i fabbricati ad uso strumentale ubicati nei comuni classificati montani o parzialmente montani e, dall'altra, assoggetta gli immobili esenti dall'IMU alle imposte sui redditi e alle relative addizionali. Al riguardo, osserva che l'esenzione dall'IMU è stata valutata pari a circa 13 milioni e mezzo di euro, mentre l'aggravio conseguente all'assoggettamento all'IRPEF, secondo i calcoli riferiti alla provincia di Bolzano e proiettati sull'insieme dei comuni montani, potrebbe essere pari a circa 200 milioni di euro. L'originaria formulazione, che prevedeva un'aliquota IMU ridotta, era dunque meno onerosa per gli agricoltori. Peraltro, i fabbricati strumentali erano considerati pertinenze dei terreni e quindi soggetti in modo contenuto ad imposta. Ora la situazione cambierebbe in misura notevole, se si considera che al piccolo agricoltore che ha un secondo lavoro si applica un'aliquota IRPEF di almeno il 23 per cento. In proposito, ritiene che si stia realizzando un ingente spostamento degli oneri a svantaggio dei piccoli agricoltori e in favore dei grandi.
Nell'invitare la Commissione ad una riflessione, ricorda che ha presentato appositi emendamenti sulla questione presso la Commissione Finanze.

Giovanna NEGRO (LNP), facendo presente che la sua parte politica è contraria al provvedimento, sottolinea che in specifici ordini del giorno presentati in Assemblea, come quello della collega Di Giuseppe, si prevedeva l'esenzione dall'IMU per le imprese agricole. Ritiene pertanto che per coerenza si sarebbe dovuto esprimere un parere ben diverso.
Invita infine il deputato Brugger a valutare la situazione degli agricoltori che soffrono di condizioni molto più svantaggiose di quelle da lui considerate.

Giuseppe RUVOLO (PT) voterà a favore della proposta di parere della relatrice, che ha svolto una mediazione impossibile, ma non convintamente, perché ritiene necessaria una maggiore incisività sulla questione dell'IMU agricola.
Ricorda infatti le numerose discussioni che si sono svolte in Assemblea e gli ordini del giorno presentati, con differenti esiti. A tali iniziative non hanno fatto seguito decisioni coerenti, con il rischio che si stia giocando con il futuro degli agricoltori. A suo giudizio, la Commissione avrebbe potuto affermare, perché ve ne sono i presupposti, che non vi è certezza sul gettito atteso dall'IMU agricola, non per rinviare il problema e sottrarre l'agricoltura dalla partecipazione agli sforzi di risanamento del Paese, ma perché vi è il rischio di distruggere l'agricoltura italiana.
Auspica quindi che vi sia un sussulto della Commissione, per impegnare il Governo a rivedere in ogni caso l'aggravio fiscale sul mondo agricolo derivante dall'IMU, quale che sarà il gettito prodotto.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) osserva che il suo gruppo può condividere le osservazioni relative al settore ippico e alle agevolazioni per il gasolio utilizzato per le serre, ma non quella relativa all'IMU agricola, tema sul quale riafferma la posizione espressa in più occasioni in Assemblea, ovvero che gli immobili strumentali non possono essere tassati. Spera pertanto che il Governo non ponga la questione di fiducia anche sul provvedimento in esame, impedendo un effettivo esame degli emendamenti.
Si dichiara inoltre contraria alla sottoposizione alle imposte dirette degli immobili esenti dall'IMU, previsione che contrasta anche con il testo unico delle imposte sui redditi. Ricorda poi che l'esenzione per terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina era già prevista dal decreto legislativo n. 23 del 2011, sul federalismo fiscale municipale.

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In sintesi, per la sua parte politica sarebbe stato meglio far pagare l'IMU alle fondazioni bancarie, che posseggono ingenti patrimoni, invece che alle imprese agricole e ai cittadini che non hanno tratto alcun vantaggio dal complesso dei provvedimenti adottati dal Governo.
Per questi motivi, il suo gruppo voterà contro la proposta di parere del relatore.

Corrado CALLEGARI (LNP) ritiene che il provvedimento in esame costituisca una «presa in giro» rispetto agli atti di indirizzo già approvati dalla Camera. Ricorda poi che, in occasione delle recenti manifestazioni degli agricoltori dinanzi a palazzo Montecitorio, molti colleghi sono intervenuti e si sono impegnati per l'esenzione del mondo agricolo da una imposta ingiusta come l'IMU. Si domanda pertanto perché la Commissione non dimostri coraggio, impegnandosi a votare contro il provvedimento in esame.

Fabio RAINIERI (LNP), nell'associarsi alle dichiarazioni dei colleghi del suo gruppo, ritiene vergognoso che, dopo gli interventi di tanti politici, soprattutto sui mezzi di informazione, la Commissione non sia in condizioni di svolgere il ruolo che ad essa è proprio, ovvero la difesa del mondo agricolo.
Sottolinea quindi che, secondo le stime, l'IMU comporterà un aggravio notevole per le imprese agricole, anche perché i comuni, come quello di Parma, difficilmente applicheranno aliquote ridotte, viste le note difficoltà finanziarie. Al contempo, i costi di produzione sono tali che determineranno la chiusura di molte aziende in tutti i settori. Inoltre, vista la situazione del credito bancario, si potrebbero verificare significativi spostamenti nella proprietà dei terreni delle aziende costrette a chiudere.
Per questi motivi, ritiene che la Commissione dovrebbe dare un segnale forte, votando contro un provvedimento che è iniquo e dannoso per il settore primario, che il Governo sta portando al collasso invece di assicurare la doverosa attenzione che esso meriterebbe. Si dichiara quindi stupito che ciò avvenga nell'inerzia di molti colleghi, che pure sono stati assessori regionali o provinciali all'agricoltura. Osserva in conclusione che gli agricoltori hanno ragione di protestare contro il Governo e le loro associazioni, che nulla hanno fatto di concreto.

Gian Pietro DAL MORO (PD) sottolinea i toni propagandistici utilizzati dai deputati della Lega Nord Padania, osservando che proprio la politica fatta di slogan, populismo e promesse non mantenute, seguita da quella stessa forza politica che per anni ha governato, ha portato l'agricoltura italiana nelle condizioni in cui oggi si trova.
Ricorda quindi che si trovava in piazza Montecitorio il giorno della manifestazione degli agricoltori e che, in quella occasione, i rappresentanti della Coldiretti hanno soprattutto contestato i comportamenti della SIMEST Spa, tema sul quale la Commissione si è fortemente impegnata.

Corrado CALLEGARI (LNP) contesta le affermazioni del deputato Dal Moro.

Paolo RUSSO, presidente, invita a procedere serenamente e correttamente nel dibattito.

Gian Pietro DAL MORO (PD) ricorda che l'IMU nasce con un provvedimento del Governo Berlusconi, invitando a rileggere i dibattiti presso la Commissione bicamerale sul federalismo fiscale. Ritiene infatti che, se non si approfondiscono i punti di partenza e le ragioni dell'attuale situazione, si faccia solo propaganda.
Rileva quindi che per la prima volta la Commissione, per merito di tutti e anche del Ministro Catania, è riuscita a cambiare in meglio un provvedimento del Governo, risultato che mai è stato raggiunto con il Ministro Zaia, che ha assistito al più ingente taglio di risorse a danno dell'agricoltura.
In conclusione, ritiene che il provvedimento in esame sia ancora insufficiente e che tuttavia si stanno compiendo piccoli passi nella giusta direzione, senza toni di propaganda populista.

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Corrado CALLEGARI (LNP) sottolinea che le affermazioni del deputato Dal Moro non corrispondano alla realtà dei fatti.

Gian Pietro DAL MORO (PD) dichiara che la sua parte politica si impegnerà ancora per migliorare progressivamente le condizioni dell'agricoltura italiana, venendo incontro alle giuste istanze delle imprese agricole. Deve tuttavia esprimere una critica nei confronti del Governo, che sul tema del lavoro non ha ritenuto di coinvolgere le rappresentanze del mondo agricolo, che pure impegna tante risorse umane e non può essere ritenuto parte debole e di scarso interesse per l'economia.

Sandro BRANDOLINI (PD) invita a considerare, per una corretta comprensione della questione dell'IMU agricola, alcuni dati numerici, che illustrerà a grandi linee. Fa quindi osservare al deputato Rainieri che il comune di Parma non gli risulta amministrato dal centrosinistra.

Fabio RAINIERI (LNP) precisa di non aver detto quanto riportato dal deputato Brandolini.

Sandro BRANDOLINI (PD) osserva che, tenuto conto che dall'IMU agricola si attende un gettito pari a meno di 240 milioni di euro e che i soggetti tenuti a pagare l'imposta, coltivatori diretti e imprenditori agricoli, sono circa 1 milione e 200 mila, ne deriva che l'aggravio medio è pari a circa 200 euro. Dei soggetti obbligati, circa 400 mila ovvero gli operatori professionali - che sono stati oggetto di particolare attenzione, anche in sede di emendamenti - pagheranno ancora meno. Pertanto, pur comprendendo le difficoltà del settore agricolo, invita a considerare che se non si salverà l'intero paese neanche gli agricoltori potranno salvarsi. Ha ritenuto perciò di richiamare i termini economici della questione, fermo restando che in politica è legittimo che ciascuno faccia la sua parte.
Desidera infine precisare che non condivide l'ipotesi di applicare l'imposta in misura forfettaria, perché ciò rende tutti eguali, mentre è giusto che chi ha di più contribuisca in misura maggiore.

Fabio RAINIERI (LNP) osserva ironicamente che si potrebbe anche proporre che l'agricoltura contribuisca in misura maggiore.

Paolo RUSSO, presidente, con riferimento al clima che si è registrato, precisa di non essere il Presidente adatto a subirlo, sottolineando che gli atteggiamenti critici e polemici sono legittimi, ma nell'ambito di dibattiti condotti in modo corretto nel rispetto reciproco.

La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazioni, come riformulata dal relatore (vedi allegato 2).

La seduta termina alle 14.20.

AUDIZIONI

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 15.10.

Audizione dei membri italiani della Commissione per la pesca del Parlamento europeo sulla riforma della politica comune della pesca.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 127-ter, comma 1, del regolamento, e conclusione).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.

Guido MILANA, Vicepresidente della Commissione per la pesca del Parlamento

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europeo, Antonello ANTINORO, Mario PIRILLO e Crescenzio RIVELLINI, membri italiani della Commissione per la pesca del Parlamento europeo, intervengono sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono poi deputati Corrado CALLEGARI (LNP) e Luciano AGOSTINI (PD).

Interviene ulteriormente Guido MILANA, Vicepresidente della Commissione per la pesca del Parlamento europeo.

Paolo RUSSO, presidente, svolge un intervento conclusivo e dichiara chiusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Legge comunitaria per il 2012.
C. 4925 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2011.
Doc. LXXXVII, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).

Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 e abbinate.
(Parere alla XII Commissione).