CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 aprile 2012
637.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 12.55.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Roberto OCCHIUTO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 12.55.

Modifiche in favore dei familiari delle vittime e in favore dei superstiti del disastro ferroviario di Viareggio.
Nuovo testo C. 4989, approvato dalla 8a Commissione permanente del Senato.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole)

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Remigio CERONI (PdL) relatore, segnala preliminarmente che il nuovo testo in esame, approvato in prima lettura dal Senato e trasmesso dalla IX Commissione, reca modifiche alla legge n. 106 del 2010 che prevede speciali elargizioni alle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009. Nel far presente che, con riferimento al testo approvato dalla 8a Commissione del Senato, è stata trasmessa una relazione tecnica predisposta dalla regione Toscana, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato, osserva che le modifiche approvate in sede referente non hanno modificato l'impianto del provvedimento, consentendo di utilizzare pienamente la relazione tecnica. Evidenzia che la norma, integrando l'articolo 1 della legge n. 106 del 2010, prevede che,

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in presenza di figli a carico della vittima nati da rapporti di convivenza more uxorio, l'elargizione al convivente more uxorio della somma prevista avvenga con lo stesso ordine di priorità già stabilito per il coniuge superstite. In tal caso, ove coesistano il convivente more uxorio e il coniuge la somma complessiva non inferiore a euro 200.000 prevista dalla legge n. 106 del 2010 è aumentata in misura pari all'importo attribuito al convivente. Tale importo sempre nel limite complessivo delle risorse autorizzate di 10 milioni di euro, è determinato sommando la somma attribuita al coniuge, al netto dell'eventuale quota dipendente dallo stato di necessità del coniuge medesimo, e l'eventuale quota aggiuntiva determinata in relazione allo stato di necessità del convivente. La relazione tecnica, predisposta dalla Regione Toscana, fornisce il quadro delle elargizioni già attribuite, delle somme che residuano e la stima delle benefici che, sulla base del provvedimento in esame, si prevede di elargire. Da tale quadro emerge la capienza delle somme accantonate, pari a 1,8 milioni di euro, rispetto alle spese che si prevede di sostenere, stimate in circa 1,7 milioni di euro.
Alla luce di queste considerazioni, non ha rilievi da formulare sulle implicazioni finanziarie del provvedimento nel presupposto che - secondo quanto indicato dalla relazione tecnica - le nuove fattispecie di spesa trovino effettivamente capienza entro il limite delle risorse già previsto dalla legge n. 106 del 2010, tenuto conto del numero e delle condizioni dei soggetti interessati all'applicazione delle norme.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime nulla osta sull'ulteriore corso del provvedimento.

Remigio CERONI (PdL), relatore, propone di esprimere un parere favorevole sul provvedimento.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
Nuovo testo unificato C. 124 e abb.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio - Richiesta di relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, illustra brevemente il contenuto del provvedimento, che reca norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti, ricordando che su un precedente testo unificato la Commissione bilancio ha espresso parere contrario in data 29 febbraio 2012, anche sulla base della documentazione tecnica trasmessa dal Governo. Con riferimento agli effetti finanziari dell'articolo 1 della proposta, rileva che le norme dispongono, in via sperimentale e limitatamente al biennio 2012-2013, l'applicazione degli sgravi contributivi previsti dalla normativa vigente per i datori di lavoro che assumono detenuti, per un ulteriore periodo di dodici mesi successivo allo stato di detenzione; la concessione del credito mensile di imposta nella misura massima di 700 euro alle cooperative sociali e alle imprese che assumono detenuti; la realizzazione da parte dell'Amministrazione penitenziaria di appositi progetti sperimentali per la formazione e di tutoraggio delle iniziative imprenditoriali dei detenuti, nell'ambito delle proprie risorse finanziarie e senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato. Fa presente, inoltre, che il provvedimento prevede che, ferme restando le risorse già disponibili, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 193 del 2000, agli oneri aggiuntivi recati dai commi 1 e 2 dell'articolo in esame si provvede, fino a concorrenza del limite di spesa di 3 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2012 e 2013, mediante corrispondente riduzione

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del Fondo sociale per occupazione e formazione. Osserva, infine, che la norma rinvia ad un successivo decreto ministeriale la determinazione delle modalità e delle condizioni per la fruizione sia degli sgravi contributivi sia dei crediti di imposta, nonché delle misure idonee ad assicurare il rispetto del limite di spesa.
Al riguardo, ritiene che andrebbe preliminarmente valutata l'effettiva possibilità di compensare il maggiore onere a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione in mancanza dell'indicazione del corrispondente reintegro delle risorse utilizzate. Evidenzia, infatti, che, come precisato dal Governo in occasione dell'esame della precedente formulazione del testo, le risorse del Fondo sono preordinate alla realizzazione di altri interventi già programmati. In merito alla determinazione degli oneri, da configurarsi quale limite di spesa, osserva che non appaiono specificate le modalità con le quali possa essere assicurato il rispetto di tale limite. La definizione di tali modalità è rinviata ad un apposito decreto ministeriale, previsto dal comma 3 dell'articolo 1, che dovrà fissare «le misure idonee ad assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al comma 5 del medesimo articolo, anche attraverso l'eventuale rimodulazione proporzionale delle agevolazioni dovute in capo ai beneficiari». Il rispetto del limite di spesa fissato è quindi condizionato dall'effettiva possibilità di operare tale rimodulazione nonché di subordinare la fruizione del beneficio ad una specifica procedura di preventivo accertamento delle compatibilità rispetto al limite di spesa. In proposito, ritiene utile acquisire elementi di valutazione dal Governo. Segnala, inoltre, che non appare chiaro se l'aumento del periodo di fruizione del beneficio degli sgravi contributivi sia di ulteriori dodici mesi rispetto alla normativa vigente, che già prevede la fruizione dello sgravio per un periodo di ulteriori sei mesi dopo la fine del stato di detenzione, o se il periodo massimo di fruizione sia ampliato di ulteriori sei mesi, per raggiungere il limite di dodici mesi complessivi sulla base della norma in esame. Osserva, poi, che la realizzazione di appositi progetti di avvio di imprese, di formazione professionale e di tutoraggio da parte dell'Amministrazione previdenziale, appare configurarsi come un obbligo, e non come una facoltà, per l'Amministrazione medesima, da attuare nell'ambito delle proprie risorse finanziarie. Considera, pertanto, necessario che sia chiarito quali e quante risorse potranno essere utilizzate per l'attuazione di tale disposizione, senza compromettere la funzionalità dell'amministrazione. Ritiene, infine, opportuno, che il Governo chiarisca l'entità delle risorse già disponibili ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 193 del 2000, che - in base al comma 5 dell'articolo 1 - possono essere destinate agli interventi previsti dal provvedimento.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ritiene necessario acquisire una relazione tecnica sul provvedimento, che dovrà essere predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l'INPS ed il Ministero della giustizia.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, nel prendere atto di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo, ricorda che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva predisposto una relazione tecnica sulla precedente formulazione del provvedimento, verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato. Nel rilevare che il nuovo testo presenta un contenuto assai più ridotto rispetto al precedente, ritiene, pertanto, possibile che la relazione tecnica sia trasmessa in tempi brevi.

Renato CAMBURSANO (Misto), nel ricordare come il provvedimento sia di iniziativa parlamentare, osserva come si siano incontrate eccessive difficoltà nel suo esame. Riterrebbe, pertanto, possibile evitare la richiesta di una relazione tecnica sul provvedimento, attesa la natura delle modifiche apportate dalla Commissione di merito. In ogni caso, a suo avviso, la relazione tecnica sul provvedimento dovrebbe essere trasmessa nel minor tempo possibile.

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Su proposta del presidente, la Commissione, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, delibera di richiedere la trasmissione di una relazione tecnica entro il termine di una settimana.

Roberto OCCHIUTO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 12 aprile 2012. - Presidenza del vicepresidente Roberto OCCHIUTO.

La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sull'individuazione di indicatori di misurazione del benessere ulteriori rispetto al PIL.
Audizione del Capo del settore statistico dell'OCSE, Martine Durand.
(Svolgimento e conclusione).

Roberto OCCHIUTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.

Martine DURAND, Capo del settore statistico dell'OCSE, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Lino DUILIO (PD), Rolando NANNICINI (PD) e Maino MARCHI (PD), nonché Roberto OCCHIUTO, presidente, ai quali replica, con più interventi, Martine DURAND, Capo del settore statistico dell'OCSE.

Roberto OCCHIUTO, presidente, ringrazia Martine Durand per il significativo contributo fornito all'indagine conoscitiva.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.