CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 febbraio 2012
614.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 29 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 13.35.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
Avverte che il deputato Strizzolo ha sottoscritto l'interrogazione n. 5-06288 Causi.

5-06285 Della Vedova e Lo Presti: Ritardi nell'affidamento dei servizi di facility management relativi agli immobili adibiti ad uso ufficio dalle pubbliche amministrazioni.

Antonino LO PRESTI (FLpTP), rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Antonino LO PRESTI (FLpTP), si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, in quanto le giustificazioni addotte da Consip circa i ritardi nell'affidamento dei servizi di facility management per gli immobili ad uso ufficio da parte delle pubbliche amministrazioni appaiono generiche e solo parzialmente collegate all'affermata complessità delle procedure concorsuali.
Ritiene inoltre che sussista una contraddizione tra l'affermazione circa il fatto che non sarebbe mai stata pubblicata la graduatoria provvisoria e la richiesta di comprovare il possesso dei requisiti tecnici inoltrata al primo e secondo soggetto risultante in graduatoria. Ritiene, infine, che questi ritardi costituiscano un grave vulnus al sistema economico-finanziario delle imprese vincitrici, soprattutto in un momento di crisi quale quello attuale.

5-06286 Barbato e Messina: Applicazione ai contratti di locazione conclusi in forma verbale delle previsioni di cui all'articolo 3, comma 8, del decreto legislativo n. 23 del 2011 in materia di fissazione ex lege del canone e della durata della locazione.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Francesco BARBATO (IdV) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita, la quale fornisce comunque indicazioni utili in merito alla problematica affrontata dall'atto di sindacato ispettivo.

5-06287 Forcolin: Modalità e condizioni di pagamento degli interessi sui «Tremonti bond» emessi dal Monte dei Paschi di Siena.

Gianluca FORCOLIN (LNP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Senza entrare nel merito delle considerazioni critiche svolte nell'atto di sindacato ispettivo a proposito della gestione, dell'assetto proprietario e della situazione complessiva del Monte dei Paschi di Siena, le quali, peraltro, non ineriscono allo specifico quesito posto dagli interroganti, evidenzia quindi come il pagamento degli interessi sui «Tremonti bond» debba avvenire, per legge, prima della distribuzione degli utili, e come, per quanto riguarda il 2011, pur non essendo ancora disponibili, allo stato, i dati di bilancio, le disposizioni

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vigenti in materia siano volte a garantire, prima di tutto, il pagamento delle cedole.

Gianluca FORCOLIN (LNP) rileva come gli interroganti, a fronte dei fatti evidenziati nelle premesse dell'atto di sindacato ispettivo - tra i quali assume una particolare rilevanza l'escamotage contabile che permetterebbe al Monte dei Paschi di Siena, attraverso la svalutazione dell'avviamento associato all'acquisizione di Antonveneta, di avere un risultato netto negativo al 31 dicembre 2011, e di non pagare, di conseguenza, la cedola annuale per il 2011 -, meritassero una risposta più completa dal Governo, il quale si è limitato, invece, a liquidare la questione con poche, semplicistiche battute.
Nel dichiararsi, pertanto, non soddisfatto della risposta, preannuncia ulteriori iniziative volte a fare chiarezza sulla materia oggetto dell'interrogazione, rilevando come i contraddittori comportamenti di MPS non lascino affatto tranquilli i risparmiatori.

5-06288 Causi: Misure volte a far cessare l'applicazione delle addizionali sull'energia elettrica alle regioni a statuto speciale ed alle province autonome.

Giulio CALVISI (PD) illustrando l'interrogazione, di cui è cofirmatario, ricorda come l'articolo 2, comma 6, del decreto legislativo n. 23 del 2011 e l'articolo 18, comma 5, del decreto legislativo n. 68 del 2011 abbiano stabilito, a decorrere dall'anno 2012, che l'addizionale comunale e l'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica di cui all'articolo 6, comma 1, lettere a), b) e c), del decreto-legge n. 511 del 1988, cessino di essere applicate nelle regioni a statuto ordinario, mentre è stata aumentata in misura corrispondente, nei predetti territori, l'accisa erariale, in modo tale da assicurare la neutralità finanziaria ai fini del rispetto dei saldi di finanza pubblica.
In attuazione di tali disposizioni, il Ministro dell'economia e delle finanze ha emanato, in data 30 dicembre 2011, due decreti recanti la determinazione dell'aumento, a decorrere al 1o gennaio 2012, dell'accisa sull'energia elettrica, tale da garantire l'invarianza di gettito, a seguito della soppressione dell'addizionale provinciale e dell'addizionale comunale, nelle regioni a statuto ordinario.
In realtà, la predetta invarianza non è stata garantita, e numerose imprese hanno denunciato un aumento degli importi delle bollette relative alla fornitura di energia elettrica. Rammenta, a tale proposito, come il gruppo del Partito Democratico abbia presentato l'interpellanza urgente n. 2-01335, svolta in Assemblea lo scorso 26 gennaio, proprio per conoscere gli orientamenti del Governo in ordine all'aumento dell'accisa sull'energia elettrica, al fine di tutelare le imprese.
Per quanto riguarda, invece, le regioni a statuto speciale, i due decreti attuativi emanati dal Ministero dell'economia e delle finanze hanno ritenuto necessario rinviare, per quanto concerne la definizione delle modalità per la neutralizzazione, nei confronti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, delle maggiori entrate, alla procedura del tavolo di confronto di cui all'articolo 27, comma 7, della legge n. 42 del 2009.
Tuttavia, mentre il predetto tavolo non è ancora operativo, la direttiva 2003/96/CE impedisce di modulare l'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica in relazione al luogo geografico in cui ne avviene il consumo, con la conseguenza che nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome non soltanto sono rimaste le anzidette addizionali comunale e provinciale, ma è anche aumentata l'accisa.
Ciò ha determinato, in generale, un aumento degli importi delle bollette per la fornitura di energia elettrica pari al 60 per cento circa, mentre per le imprese della Sardegna l'effetto è stato ancora più catastrofico, in ragione del fatto che, non essendo ancora presente sull'isola una rete di distribuzione del gas metano, il costo dell'energia elettrica è già superiore del 30 per cento a quello delle altre aree del Paese raggiunte da tale servizio. In particolare,

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il predetto costo è aumentato dai 4.000 ai 6.000 euro per le imprese e dai 150 ai 300 euro per le famiglie.
L'atto di sindacato ispettivo chiede, pertanto, che il Governo assuma l'impegno ad intervenire immediatamente per porre rimedio, eventualmente anche mediante un provvedimento ad hoc, alla segnalata sperequazione di trattamento nei confronti degli utenti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, al fine di far cessare l'applicazione delle addizionali sull'energia elettrica anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome con effetto retroattivo, a decorrere dal 1o gennaio 2012.

Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Giulio CALVISI (PD) ringrazia il Sottosegretario, le cui dichiarazioni considera come un impegno del Governo ad agire nel senso indicato dagli interroganti, riservandosi di presentare un'apposita proposta emendativa in materia in occasione dell'esame parlamentare del decreto - legge fiscale adottato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana.
Si dichiara, quindi, soddisfatto della risposta, in attesa di verificare i passi che saranno compiuti dal Governo per risolvere la questione segnalata nell'atto di sindacato ispettivo.

5-06289 Ravetto: Ritardi delle procedure per il reclutamento di 960 giudici delle Commissioni tributarie.

Laura RAVETTO (PdL) illustra la propria interrogazione, la quale è volta ad avere delucidazioni in merito alla procedura concorsuale per la copertura di complessivi 960 posti vacanti di giudici presso le commissioni tributarie regionali e provinciali, indetta ad agosto del 2011.
In proposito, ricorda come fosse stato ripetutamente segnalato da più parti, e anche dagli stessi organi rappresentativi dei giudici tributari, che uno dei principali motivi per i quali la giustizia tributaria soffre in termini di efficienza e tempestività è dato dalla carenza degli organici, che oggi è ancora più urgente rafforzare, in quanto i recenti interventi legislativi volti a velocizzare il processo tributario hanno aggravato, anziché migliorare, le condizioni di lavoro dei giudici, in considerazione del numero crescente di adempimenti processuali e di decisioni, soprattutto di natura cautelare.
Proprio per coprire tale carenza di organico, l'articolo 39, comma 4, del decreto-legge n. 98 del 2011 ha previsto l'indizione, da parte del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, entro due mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, di un concorso per titoli riservato ai magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili che non prestino già servizio presso le predette commissioni.
Lamenta quindi come, a distanza di oltre cinque mesi dalla pubblicazione del bando di concorso, le relative procedure risultino ancora pendenti e concluse solo in minima parte, tanto che molti partecipanti hanno formalmente diffidato il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria a concludere sollecitamente le operazioni di reclutamento.
Apparendo evidente il rilievo che tale problematica riveste ai fini della piena operatività del sistema della giustizia tributaria, chiede, pertanto, se il Ministro dell'economia e delle finanze sia a conoscenza di quanto riferito e, inoltre, se sia almeno in grado di indicare un termine certo entro il quale il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria procederà alla pubblicazione delle graduatorie del predetto concorso.

Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Laura RAVETTO (PdL), nel prendere atto con compiacimento dell'attenzione che il Ministero dell'economia e delle finanze e il Dipartimento delle finanze stanno dedicando alla questione oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, si dichiara

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parzialmente soddisfatta della risposta, evidenziando come l'Amministrazione possa essere chiamata a rispondere dei danni in caso di formalizzazione di richieste risarcitorie da parte dei candidati.
Preannuncia, quindi, ulteriori iniziative volte a verificare che la procedura concorsuale abbia una sollecita conclusione, a ciò non ostando, evidentemente, l'iniziativa giudiziale intrapresa dall'Ordine degli avvocati della provincia di Cosenza, cui il Sottosegretario ha fatto riferimento nella parte finale della risposta.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 14.

DL 5/2012: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo.
C. 4940 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e X).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella precedente seduta di esame il relatore, Cesario, aveva illustrato il contenuto del provvedimento.

Bruno CESARIO (PT), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 6).
In particolare, la condizione segnala l'esigenza di integrare il comma 6 dell'articolo 12, al fine di escludere dall'applicazione delle disposizioni di semplificazione recate dal medesimo articolo 12, anche i procedimenti in materia di tabacchi lavorati, in quanto anche tale settore, analogamente a quello dei giochi pubblici, è disciplinato da norme speciali, poste a tutela di rilevanti interessi erariali, nonché di altri interessi generali coinvolti nella distribuzione dei tabacchi lavorati.

Il sottosegretario Vieri CERIANI condivide pienamente la condizione contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore.

Francesco BARBATO (IdV) sottolinea innanzitutto come il gruppo dell'IDV assuma sempre un atteggiamento costruttivo e propositivo quando si tratti di favorire la crescita del Paese e la soluzione concreta dei problemi dei cittadini. In tale ottica ricorda che, in un atto di indirizzo recentemente presentato dal suo gruppo, si sottolineava l'esigenza di istituire l'agenda digitale nazionale, nonché di costituire una rete informatica digitale, in quanto tali strumenti potranno svolgere una funzione essenziale per agevolare l'attività delle imprese e ravvicinarle sempre di più alla Pubblica Amministrazione. A tale proposito valuta quindi con favore la previsione dell'articolo 47 del decreto-legge che prevede appunto l'attuazione dell'agenda digitale italiana, per favorire lo sviluppo di servizi digitali innovativi e promuovere l'utilizzo di tali servizi da parte dei cittadini e delle imprese.
Ciò premesso, nel rilevare come il decreto - legge rechi un'ampia serie di previsioni certamente condivisibili, volte a semplificare le procedure burocratiche ed a ridurre gli oneri e gli adempimenti a carico dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, dichiara la valutazione positiva del proprio gruppo sul provvedimento, nonché il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore.

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In tale contesto coglie, peraltro, l'occasione per segnalare al Governo l'esigenza di accelerare la trasformazione dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato in Agenzia fiscale dei monopoli di Stato, al fine di irrobustire i meccanismi di vigilanza pubblica in un settore di cruciale importanza, sia sotto il profilo della dimensione economica, sia sotto quello della rilevanza degli interessi erariali connessi.

Stefano GRAZIANO (PD), intervenendo sugli articoli del decreto - legge che attengono maggiormente alle competenze della Commissione Finanze, evidenzia innanzitutto come il provvedimento si inserisca nella più ampia azione di governo volta ad assicurare al Paese stabilità finanziaria e crescita, nonché in quella, ancora più ampia, dell'Unione europea che persegue da tempo obiettivi di semplificazione della regolamentazione e di riduzione degli oneri ed adempimenti amministrativi, sia attraverso iniziative strategiche sia mediante modifiche specifiche alla legislazione settoriale.
Tali obiettivi hanno acquisito rilevanza centrale nell'ambito delle azioni volte a rilanciare la crescita, la competitività e l'occupazione nell'Unione (in particolare, la Strategia Europa 2020) e sono divenuti oggetto degli impegni assunti dagli Stati membri nel nuovo sistema di governance economica europea.
Alla luce dei predetti obiettivi, per riportare il Paese a livelli di competitività accettabile sul piano interno e internazionale è stato predisposto un piano di interventi urgenti che mette al centro dell'intervento del Governo la semplificazione della burocrazia, al fine di stimolare la produttività e la crescita.
Evidenzia, del resto, come le analisi condotte dalle principali organizzazioni internazionali individuino nella crescita degli oneri burocratici una delle prime cause dello svantaggio competitivo dell'Italia nel contesto europeo e internazionale. È infatti diffusa, non solo a livello istituzionale, ma anche presso gli operatori interessati, la consapevolezza che, di fronte alla crisi internazionale, i costi della burocrazia risultano sempre più gravosi per le imprese e che l'incidenza degli oneri amministrativi sul fatturato persiste anche a fronte di una riduzione delle loro attività.
Tali interventi di semplificazione sono messi in atto attraverso diverse azioni.
In primo luogo l'articolo 1, comma 4, prevede, onde evitare duplicazioni in materia di accertamenti sanitari, che nei verbali delle commissioni mediche integrate ASL, riguardanti l'invalidità civile e la disabilità, sia inclusa l'esistenza dei requisiti sanitari necessari per fruire delle agevolazioni fiscali.
Per quanto concerne la semplificazione dei procedimenti, l'articolo 12, commi 1 e 2, interviene in materia di attività d'impresa, prevedendo la stipula di apposite convenzioni, ovvero l'adozione di successivi regolamenti di delegificazione, mentre l'articolo 57, commi 5, 6, 10, 12, 13 e 14, interviene in materia di realizzazione o modifica di infrastrutture e insediamenti strategici nel settore dell'energia, prevedendo una durata minima decennale delle nuove concessioni demaniali concernenti l'impianto e l'esercizio di depositi e stabilimenti cosiddetti «costieri» dichiarati strategici.
In tale ambito, in merito agli interventi per la metanizzazione del Mezzogiorno, le norme tendono a superare le problematiche amministrative connesse ai ritardi nella loro realizzazione, legate alla decorrenza o durata delle concessioni e degli affidamenti previsti per la realizzazione delle reti e per la gestione della distribuzione del gas naturale, ridefinendo il nuovo inizio del termine di durata delle concessioni nella data futura di entrata in esercizio dell'impianto.
In tale ambito segnala come, in attesa dello specifico provvedimento di semplificazione approvato nell'ultimo Consiglio dei Ministri, il decreto-legge, all'articolo 12, comma 6, ed all'articolo 14, comma 6, escluda dall'applicazione delle disposizioni di semplificazione recate dai predetti articoli alcuni settori di competenza della Commissione, che rimangono disciplinati dalle relative norme (si tratta dei servizi

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finanziari, dei procedimenti tributari e dei procedimenti in materia di giochi pubblici), nonché i controlli in materia fiscale e finanziaria. L'articolo 12, comma 2, specifica inoltre che le limitazioni e i controlli previsti dalla normativa vigente restano non solo al fine di evitare danni alla salute, all'ambiente, al paesaggio, al patrimonio artistico e culturale, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ma anche per non contrastare con l'ordine pubblico, con il sistema tributario, nonché con gli obblighi comunitari ed internazionali.
Per ciò che attiene alla semplificazione e razionalizzazione dei flussi informativi tra le agenzie fiscali o gli enti di previdenza e le amministrazioni pubbliche, l'articolo 16, comma 5, lettere c), d), e comma 7, interviene in materia di interventi e servizi sociali, relativamente ai controlli riguardanti le prestazioni sociali agevolate erogate ai cittadini, in base all'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e alla presentazione della dichiarazione sostitutiva unica per valutare la situazione economica del richiedente. Le disposizioni prevedono in particolare che, in caso di discordanza tra reddito dichiarato ai fini fiscali e quanto indicato nella dichiarazione sostitutiva unica, ai fini dell'applicazione delle sanzioni, si tiene conto di altre componenti di natura patrimoniale, note all'anagrafe tributaria.
Al fine di favorire la modernizzazione e l'efficienza degli strumenti di pagamento e di ridurre i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante e degli assegni, si stabilisce, a partire dal 1o maggio 2012, che i pagamenti effettuati presso le sedi INPS debbano avvenire solo con strumenti di pagamento elettronici, bancari o postali.
Per quanto riguarda la disciplina degli organi di controllo delle società di capitali, l'articolo 35, commi 1 e 2, incide sui presupposti per la nomina di un sindaco unico in luogo del collegio sindacale. La norma conferma la possibilità, per alcune società per azioni, di nominare un sindaco unico in luogo del collegio sindacale e ribadisce che il sindaco deve essere scelto tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro. La disposizione specifica come le società che possono avvalersi del sindaco unico siano quelle che possono redigere il bilancio in forma abbreviata, mentre per le società che possono redigere il bilancio in forma semplificata il sindaco unico rappresenta la regola, salva espressa previsione statutaria. In tema di controllo della società a responsabilità limitata, si prevede che la nomina di organi di controllo non sia sempre obbligatoria, ma dipenda da alcuni requisiti della società stessa. Nei casi in cui la società deve o vuole dotarsi di un organo di controllo, si stabilisce che questo non deve essere necessariamente un sindaco unico (come disposto dalla legge di stabilità 2012), ma che l'atto costitutivo possa derogare a tale previsione. Si dispone inoltre che la revisione dei conti possa essere affidata anche ad uno o più revisori, non necessariamente a sindaci e che, se la società a responsabilità limitata si dota di un organo di controllo (perché lo ha scelto o perché lo impone il codice civile), allo stesso si applichino le disposizioni sul controllo delle società per azioni.
Per quel che concerne le nuove modalità di fruizione dei beni immobili, l'articolo 56, comma 2, prevede che quelli confiscati alla criminalità organizzata, come individuati dall'Agenzia nazionale, possono essere dati in concessione, a titolo oneroso, a cooperative di giovani di età non superiore a 35 anni, che li utilizzino per scopi turistici. La norma specifica che il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, possa promuovere accordi e convenzioni con banche ed istituti di credito per l'avvio e per la ristrutturazione a scopi turistici di tali immobili, al fine di ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose, senza oneri per la finanza pubblica.
L'articolo 53 stabilisce che, nell'ambito dell'approvazione del Piano nazionale di edilizia scolastica e dell'adozione di misure per il miglioramento dell'efficienza degli usi finali di energia negli edifici adibiti a istituzioni scolastiche, università ed enti di ricerca, si operi la ricognizione del patrimonio immobiliare pubblico, non più utilizzato, da destinare agli interventi previsti

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dall'articolo. Inoltre la disposizione prevede: la costituzione di uno o più fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico ovvero alla promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi, per l'acquisizione e la realizzazione di immobili per l'edilizia scolastica; la messa a disposizione di beni immobili di proprietà pubblica a uso scolastico suscettibili di valorizzazione e dismissione in favore di soggetti pubblici o privati, mediante permuta, anche parziale, con immobili già esistenti o da edificare e da destinare a nuove scuole; le modalità di compartecipazione facoltativa degli enti locali.
In tema di sostegno allo sviluppo, segnala le disposizioni in materia di credito d'imposta recate dall'articolo 59, il quale proroga di un anno, fino al 14 maggio 2013, il credito d'imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno, già introdotto dal cosiddetto «decreto sviluppo» e per il quale la Commissione europea ha espresso il proprio assenso circa l'utilizzo a copertura delle risorse dei Programmi Operativi Regionali (POR), cofinanziati dal Fondo sociale europeo (FSE). Ai fini del calcolo dell'incremento occupazionale che dà luogo al beneficio la differenza dovrà essere riferita al numero di lavoratori a tempo indeterminato rilevato in ciascun mese rispetto a quello relativo alla media dei dodici mesi precedenti alla data di assunzione del lavoratore, mentre si dispone la riduzione da tre a due anni - rispetto alla data di assunzione - del periodo entro cui l'imprenditore può portare in compensazione il credito nella dichiarazione dei redditi.
In proposito rileva come tali disposizioni conseguano all'accordo raggiunto da Governo e Regioni del Mezzogiorno per accelerare e riqualificare l'utilizzo dei Fondi strutturali comunitari, attraverso un Piano d'azione coesione, che ha lo scopo di utilizzare interamente i fondi strutturali, concentrando gli investimenti in tre settori ad alto impatto socio-economico (scuola, ferrovie e agenda digitale) e di sostenere l'occupazione dei lavoratori svantaggiati.
Alla luce di tali considerazioni esprime la valutazione positiva del suo gruppo sul provvedimento, preannunciando inoltre il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Tea ALBINI (PD) sottolinea la necessità di rivedere la formulazione dell'articolo 53, comma 2, lettera d), la quale, nel definire gli interventi strumentali alla realizzazione del Piano nazionale di edilizia scolastica, fa riferimento anche alle modalità di compartecipazione facoltativa degli enti locali. A tale proposito evidenzia come la previsione risulti a suo giudizio formulata in termini non congrui, non essendo ipotizzabile che tali interventi possano essere realizzati senza la partecipazione degli enti locali.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alle considerazioni espresse dal deputato Albini, ritiene che la compartecipazione degli enti locali prevista dall'articolo 53, comma 2, lettera d), riguardi la fase di realizzazione delle opere, ed in particolare i connessi aspetti concessori.

Tea ALBINI (PD) ribadisce come la partecipazione degli enti a tale processo risulti indispensabile, anche ai fini della definizione dei beni che saranno oggetto di trasformazione nell'ambito del Piano nazionale di edilizia scolastica.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come la questione sollevata dal deputato Albini non rientri direttamente negli ambiti di competenza della Commissione Finanze, ritenendo peraltro possibile che, laddove il relatore lo reputi opportuno, la questione formi oggetto di una premessa al parere, volta a chiarire la portata dell'articolo 53, comma 2, lettera d), del decreto - legge.

Bruno CESARIO (PT), relatore, accogliendo il suggerimento del deputato Albini, riformula la propria proposta di parer nel senso di aggiungere una premessa che segnala l'opportunità di chiarire meglio il senso della previsione, di cui all'articolo 53,

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comma 2, lettera d), concernente la facoltatività della compartecipazione degli enti locali agli interventi strumentali per la realizzazione del Piano nazionale di edilizia scolastica (vedi allegato 7).

La Commissione approva la proposta di parere, come riformulata dal relatore.

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all'articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche.
Nuovo testo C. 3428 Aprea.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che il relatore, Soglia, nella precedente seduta di esame, aveva già illustrato il contenuto del provvedimento.

Gerardo SOGLIA (Misto-G.Sud-PPA), relatore, formula una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 8).
La proposta, nel segnalare una serie di elementi di critici contenuti nel testo, segnala in particolare l'opportunità di sopprimere l'articolo 5, il quale prevede che i contratti di locazione aventi scadenza successiva alla data di entrata in vigore del provvedimento siano prorogati di diritto per un termine minimo di nove anni, rilevando come tale proroga rischi di determinare un'impropria limitazione dell'autonomia contrattuale delle parti, in particolare per quanto riguarda i diritti del proprietario locatore. In subordine la condizione evidenzia la necessità di precisare comunque in termini espliciti che la previsione del predetto articolo 5 si riferisce ai contratti di locazione relativi ad immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, di cui all'articolo 3 del testo unificato.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) chiede di non procedere nella seduta odierna alla votazione della proposta di parere formulata dal relatore, ritenendo necessario poter approfondire ulteriormente il contenuto del provvedimento, il quale presenta, a suo giudizio, molteplici aspetti di criticità.

Gianfranco CONTE, presidente, nel riconoscere come il testo unificato susciti perplessità sotto diversi profili, accoglie la richiesta avanzata dal deputato Comaroli, rinviando quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 29 febbraio 2012. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento.
(COM(2011)452 definitivo).

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 2002/87/CE.
(COM(2011)453 definitivo).

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione - Approvazione di un documento finale).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 30 novembre 2011.

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Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che la scorsa settimana si è conclusa, con l'audizione dei rappresentanti della Banca d'Italia, l'indagine conoscitiva deliberata dalla Commissione nell'ambito dell'esame dei documenti comunitari.

Alberto FLUVI (PD), relatore, formula una proposta di documento finale (vedi allegato 9), la quale sintetizza le risultanze del notevole lavoro svolto dalla Commissione sulle complesse tematiche sottese al pacchetto di proposte normative cosiddetto «Basilea 3», evidenziando una serie di elementi di criticità e di proposte correttive che appare necessario evidenziare, ai fini del successivo esame delle proposte normative da parte degli organismi dell'Unione europea.
Rileva quindi l'estrema rilevanza dei documenti in discussione, i quali incidono su alcuni aspetti cruciali per il futuro dell'economia italiana, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di credito necessaria alla sopravvivenza del tessuto produttivo nazionale, con specifico riferimento alle piccole e medie imprese.

Gianfranco CONTE, presidente, in considerazione della rilevanza dei temi in discussione, e dell'esigenza di trasmettere alle competenti istituzioni comunitarie le valutazioni della Commissione in merito, ritiene opportuno porre in votazione la proposta di documento finale nella seduta odierna.

La Commissione approva la proposta di documento finale formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 febbraio 2012.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie.
C. 4790 Fluvi e C. 4795 Ventucci.