CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° febbraio 2012
600.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del vicepresidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 10.

Legge comunitaria 2011.
Emendamenti C. 4623-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

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Maria Piera PASTORE (LNP), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 10.05.

AUDIZIONI

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il Ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri.

La seduta comincia alle 14.15.

Audizione del Ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione, ricordando che nella seduta del 21 dicembre 2011 il Ministro ha svolto la sua relazione e che sono intervenuti per porre quesiti e formulare osservazioni i colleghi Amici, Bertolini, Bressa, Calderisi, Fiano, Giachetti, Giovanelli, Lanzillotta, Lusetti, Minniti, Pastore, Pollastrini, Stasi, Tassone, Vanalli, Vassallo e Zaccaria. Chiede quindi se ci siano altri deputati che intendano intervenire.

Interviene, per porre quesiti, il deputato Souad SBAI (PdL).

Nessun altro chiedendo di intervenire, Donato BRUNO, presidente, da la parola al Ministro per la sua replica, ringraziandola a nome della Commissione per la sua disponibilità.

Il ministro Anna Maria CANCELLIERI risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

Intervengono per porre ulteriori quesiti e formulare richieste di chiarimento i deputati Roberto ZACCARIA (PD), Gianclaudio BRESSA (PD), Doris LO MORO (PD), Salvatore VASSALLO (PD), Raffaele VOLPI (LNP) e Giuseppe CALDERISI (PdL).

Il ministro Anna Maria CANCELLIERI rende ulteriori precisazioni.

Interviene il deputato Pierguido VANALLI (LNP).

Donato BRUNO, presidente, dopo aver svolto alcune considerazioni conclusive, ringrazia il ministro Cancellieri per il suo intervento. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.20.N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Saverio Ruperto.

La seduta comincia alle 15.20.

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Sull'ordine dei lavori.

Raffaele VOLPI (LNP), chiede, anche alla luce di alcuni scambi di opinione avuti con alcuni colleghi, se sia possibile trovare forme e modalità adeguate per valorizzare anche all'esterno l'indagine conoscitiva che la Commissione ha svolto sull'informatizzazione della pubbliche amministrazioni. Si tratta, a suo avviso, di un lavoro di grande valore che potrebbe essere di ausilio per il Governo nell'affrontare questa tematica.

Giuseppe CALDERISI (PdL), esprime la preoccupazione che possa essere addebitato al Parlamento un ritardo nella risoluzione della questione relativa alla riforma delle province. Avanza, quindi, la richiesta formale che il Comitato ristretto, istituito nell'ambito dell'esame delle proposte di legge costituzionale in materia, concluda i suoi lavori entro due sedute e riferisca di conseguenza alla Commissione. Sottolinea lo sforzo di tutti i gruppi parlamentari per trovare una soluzione. Osserva infine come sia paradossale che sul tema delle province il Governo, dopo aver creato, con le disposizioni contenute nel recente decreto-legge cosiddetto «salva Italia», una situazione «spiazzante» rispetto al Parlamento, andando forse oltre ai limiti costituzionali vigenti, prenda ora tempo sulle riforme costituzionali in materia.

Mario TASSONE (UdCpTP), osserva che la risoluzione della questione delle province è nelle mani del Parlamento. Concorda sul fatto che il percorso dell'esame dei progetti di legge costituzionale in materia vada accelerato, ma senza mettere paletti preventivi. Ricostruisce l'iter del provvedimento, partendo dalla vicenda delle proposte di legge costituzionale che proponevano la soppressione delle province, una delle quali del suo gruppo: esaminate in Assemblea, rinviate in Commissione, inviate di nuovo in Assemblea e poi, infine, respinte. Fa presente poi che successivamente è intervenuto l'articolo 23 del decreto-legge cosiddetto «salva Italia», sul quale la Commissione Affari costituzionali ha svolto puntuali rilievi. È proseguito, intanto, in Commissione l'esame della materia con l'istituzione del comitato ristretto. Quest'ultima è la sede dove, a suo avviso, a fronte delle diverse posizioni emerse, vanno trovate le più ampie convergenze; apprezza in questo senso il lavoro di sintesi svolto dal Presidente, in sede di comitato e in qualità di relatore.

Maria Piera PASTORE (LNP), pur comprendendo la necessità di accelerare il lavoro del comitato ristretto, ricorda che solo nella giornata di ieri è stata abbinata la proposta di legge costituzionale di iniziativa della collega Lanzillotta che offre ulteriori spunti di riflessione. Inoltre nella giornata di domani è all'ordine del giorno il seguito dell'esame del disegno di legge in materia di lotta alla corruzione che potrebbe non consentire di concludere i lavori del comitato ristretto nella giornata di domani. Propone quindi di dedicare un'ulteriore seduta al comitato ristretto oltre a quella di domani, al fine di poter disporre di un tempo congruo per poterne concludere il lavoro.

Donato BRUNO, presidente, sulla questione sollevata dall'onorevole Volpi ricorda che tutti gli atti prodotti dall'indagine conoscitiva sull'informatizzazione della pubbliche amministrazioni sono stati raccolti in un volume che è stato stampato a cura della Camera dei deputati. Ritiene senz'altro utile che la proposta dell'onorevole Volpi sia valutata dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Con riferimento alla questione relativa ai lavori del comitato ristretto, costituito nell'ambito dell'esame delle proposte di legge costituzionale in materia di riforma delle province, ritiene che, alla luce delle osservazioni formulate, l'attività del comitato debba concludersi quanto prima e in ogni caso entro la prossima settimana.

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Variazioni nella composizione della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, comunica che per il gruppo Lega Nord Padania è entrato a far parte della I Commissione il deputato Fabio Meroni e che contemporaneamente ha cessato di farne parte il deputato Sabina Fabi.

Modifiche alle disposizioni in materia di soggetti competenti all'autenticazione delle firme per la sottoscrizione di liste elettorali e in materia di presentazione delle liste delle candidature.
Testo unificato C. 1475 Giorgio Merlo e C. 4294 Franceschini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 gennaio 2012.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che la Commissione, nella seduta del 25 gennaio 2012, ha convenuto di riaprire il termine per la presentazione di emendamenti, fissando la scadenza a martedì 31 gennaio 2012, alle ore 13. Comunica che sono state presentate ulteriori proposte emendative al testo unificato (vedi allegato 1). Comunica altresì che l'onorevole Maurizio Turco ha ritirato le proposte emendative a sua prima firma 1.9, 2.2 e 2.01.

Andrea ORSINI (PT), relatore, osserva che le proposte emendative presentate, per la loro ampiezza e la loro complessità, richiedano un'adeguata riflessione, anche al fine di consentire la più ampia convergenza da parte dei gruppi e un confronto con il Governo. Chiede, quindi, che l'esame del provvedimento sia rinviato alla prossima settimana.

Donato BRUNO, presidente, prende atto della proposta del relatore, ricorda che il provvedimento è inserito nel programma dei lavori dell'Assemblea per il mese di febbraio.

Il sottosegretario Saverio RUPERTO, dichiara di essere pronto ad esprimere il parere del Governo su ciascuna proposta emendativa.

Giuseppe CALDERISI (PdL), apprezza la dichiarazione del Governo e ricorda le proposte emendative da lui presentate che riproducono le posizioni da lui già espresse e le questioni poste al Governo.

Raffaele VOLPI (LNP), concorda sulla proposta di rinvio dell'esame degli emendamenti, avanzata dal relatore, ritenendo che la materia sia di grande sensibilità e che meriti quindi un adeguato approfondimento.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), chiede se non sia utile approfittare della presenza del Governo per avere qualche anticipazione sulla sua posizione sui singoli emendamenti.

Donato BRUNO, presidente, alla luce dell'esigenza manifestata dal relatore, onorevole Orsini, ritiene che sia preferibile raccogliere contestualmente i pareri del relatore e del rappresentante del Governo, una volta compiuti gli approfondimenti ritenuti necessari.

David FAVIA (IdV), condivide la valutazione del Presidente, ritenendo per altro necessario che il Governo, al di là del parere sui singoli emendamenti, esprima la propria posizione sul provvedimento in esame.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta del 25 gennaio 2012 è intervenuto il sottosegretario per l'interno De Stefano che ha espresso la posizione del Governo sul testo unificato all'esame della Commissione. Quindi, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 1o febbraio 2012. - Presidenza del vicepresidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 15.40.

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.
Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Alessandro NACCARATO, presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, illustra il testo unificato in esame, che si compone di un solo articolo, suddiviso in 10 commi.
Il comma 1 prevede che per il triennio 2012-2014, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto dei vincoli finanziari previsti in materia di assunzioni a tempo indeterminato e di contenimento della spesa di personale, secondo i rispettivi regimi limitativi fissati dai documenti di finanza pubblica, ferme restando le disposizioni vigenti in materia di reclutamento speciale e di mobilità, utilizzano, in relazione al proprio fabbisogno, le graduatorie vigenti dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale a tempo indeterminato, ricorrendo a tali graduatorie quando si tratta di procedere all'assunzione di pari o analoghe figure professionali previste nei bandi dei concorsi ai quali si riferiscono le graduatorie medesime. Le amministrazioni che non dispongono di proprie graduatorie utili, attingono alle predette graduatorie anche in caso di reclutamento a tempo determinato, fermo restando che il reclutamento avviene a scorrimento decrescente e non pregiudica l'eventuale assunzione a tempo indeterminato. Il Dipartimento della funzione pubblica, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, redige un elenco delle graduatorie vigenti e lo rende pubblico sul proprio sito istituzionale.
Il comma 2 prevede che l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni, approvate successivamente al 30 settembre 2003, è prorogata fino al 31 dicembre 2014. Le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1, che intendano procedere ad assunzioni a tempo indeterminato di figure professionali ai sensi del medesimo comma 1, provvedono al reclutamento, per il triennio 2012-2014, dei vincitori di concorso e, limitatamente al biennio 2012-2013, degli idonei inseriti nelle graduatorie di concorso, nel rispetto dei principi di trasparenza e d'imparzialità. Per l'anno 2014, lo scorrimento degli idonei presenti nelle graduatorie vigenti avviene in misura non inferiore al cinquanta per cento delle risorse finanziarie disponibili per assunzioni ed è contestualmente autorizzata l'indizione di nuovi bandi di concorso, nel rispetto dei vincoli finanziari esistenti.
Il comma 3 prevede che entro il 31 dicembre 2013 il Governo trasmette alle Camere una relazione, predisposta dal Dipartimento della funzione pubblica, contenente il monitoraggio delle assunzioni effettuate sulla base delle disposizioni della presente legge, anche ai fini della valutazione di eventuali ulteriori provvedimenti.
I commi 4 e 5 dispongono che a decorrere dal 1o gennaio 2015 il reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali comuni a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (amministrazioni statali, agenzie, enti pubblici non economici e enti di ricerca con più di 200 dipendenti), con esclusione di specifiche professionalità, si svolge mediante concorsi pubblici unici, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento. I concorsi unici sono organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica, previa ricognizione

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del fabbisogno presso le amministrazioni interessate, nel rispetto dei vincoli finanziari in materia di assunzioni a tempo indeterminato e ferme restando le disposizioni vigenti in materia di mobilità.
Il comma 6 prevede che le regioni e gli enti locali possono aderire alla ricognizione di cui al comma 4 e, in caso di adesione, si obbligano ad attingere alle relative graduatorie in caso di fabbisogno, nel rispetto dei vincoli finanziari in materia di assunzioni.
Il comma 7 prevede che per lo svolgimento delle procedure di cui al comma 4, il bando di concorso può fissare un contributo di ammissione ai concorsi per ogni singolo candidato in misura non superiore ai 10 euro.
Il comma 8 dispone che al fine di assicurare la massima trasparenza delle procedure, il Dipartimento della funzione pubblica garantisce, mediante pubblicazione sul proprio sito istituzionale, la diffusione di ogni informazione utile sullo stato della procedura di reclutamento e selezione.
Il comma 9 modifica i requisiti per l'accesso e le modalità di svolgimento del corso-concorso della Scuola superiore della pubblica amministrazione per l'accesso alla qualifica di dirigente.
Il comma 10 autorizza la modifica della normativa secondaria vigente al fine di assicurare il coordinamento normativo con le nuove disposizioni introdotte dal provvedimento in esame.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di sfalci e potature, di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati, nonché di misure per incrementare la raccolta differenziata.
Nuovo testo C. 4240 Lanzarin.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Maria Piera PASTORE (LNP), relatore, illustra il provvedimento in esame, come modificato dalla Commissione di merito nel corso dell'esame in sede referente.
Rileva che l'articolo 1, introdotto nel corso dell'esame presso la Commissione di merito, novella la lettera f) del comma 1 dell'articolo 185 del decreto legislativo n. 152 del 2006, al fine di escludere, dall'applicazione della disciplina sui rifiuti, gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato, che saranno utilizzati per la produzione di energia da questa biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l'ambiente né mettono in pericolo la salute umana. Gli scarti derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato possono essere utilizzati come prodotti, e non come rifiuti, a condizione che siano configurabili come sottoprodotti ai sensi dell'articolo 184-bis del medesimo decreto.
L'articolo 2, comma 1, introduce all'articolo 187 del Codice ambientale un comma 2-bis recante una norma transitoria che - secondo quanto affermato nella relazione illustrativa - dovrebbe consentire agli enti competenti di avere il tempo necessario per adeguare le autorizzazioni degli impianti di recupero e di smaltimento in essere alle norme in materia di miscelazione di rifiuti speciali, come modificate dal decreto legislativo n. 205 del 2010. A tal fine il citato comma 2-bis dispone che gli effetti delle autorizzazioni in essere relative all'esercizio degli impianti di recupero o di smaltimento di rifiuti che prevedono la miscelazione di rifiuti speciali, consentita ai sensi dell'articolo 187 e dell'allegato G nei testi vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 205 del 2010, restano in vigore fino alla revisione delle autorizzazioni medesime.
Il comma 2 dell'articolo 2 provvede a sostituire il comma 2 dell'articolo 216-bis del Codice ambientale in modo da consentire

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che la gestione degli oli usati (a partire dal deposito temporaneo) possa avvenire anche miscelando gli stessi oli, in deroga al divieto di miscelazione previsto dall'articolo 187, comma 1, fatti salvi i requisiti di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2 del medesimo articolo 187, in modo da tenere comunque costantemente separati, per quanto tecnicamente possibile, gli oli usati da destinare a processi di trattamento diversi fra loro. Viene inoltre ribadito il divieto di miscelare gli oli usati con altri tipi di rifiuti o di sostanze, già previsto dal testo vigente.
L'articolo 3, introdotto nel corso dell'esame presso la Commissione di merito, aggiunge un comma 3-bis all'articolo 205 del decreto legislativo n. 152 del 2006, allo scopo di consentire alle associazioni di volontariato senza fine di lucro di effettuare raccolte di oggetti o indumenti ceduti da privati, per destinarli al riutilizzo previa convenzione con i comuni, fatto salvo l'obbligo del conferimento ad operatori autorizzati, ai fini del successivo recupero o smaltimento, dei materiali residui. La norma precisa che tali materiali rientrano nelle percentuali della raccolta differenziata di cui al comma 1 del citato articolo 205, che prescrive il raggiungimento di una percentuale minima di raccolta differenziata dei rifiuti urbani in ogni ambito territoriale ottimale pari al sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi.
Testo unificato C. 4003 Palumbo e abb.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Doris LO MORO (PD), relatore, illustra brevemente il testo unificato C. 4003 Palumbo e abb., adottato come testo base dalla Commissione di merito nel corso dell'esame in sede referente, recante «Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi». Osserva come il testo non abbia subito modifiche nella fase emendativa.
Ricorda che il provvedimento in esame è diretto a consentire, in deroga al divieto di cui all'articolo 5 del codice civile, di disporre a titolo gratuito di parti di polmone, pancreas e intestino al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi e che è previsto che la legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.45.