CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2012
596.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO, indi del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 10.30.

Squadre investigative comuni sovranazionali.
C. 4262, approvata dal Senato, C. 1776 Di Pietro e C. 2506 Garavini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 18 gennaio 2012.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, presenta una proposta di testo unificato (vedi allegato 1). Precisa come la proposta tenga conto di quanto emerso nelle audizioni e come la stessa possa rappresentare un'utile base per il prosieguo della discussione. Tra le principali modifiche segnala, in particolare, la più netta definizione della procedura attiva e di quella passiva; l'eliminazione dai presupposti per l'attivazione delle squadre investigative della sussistenza di «indagini collegate»; la previsione di strumenti di raccordo qualora vi siano più procuratori della Repubblica competenti; l'estensione del termine massimo di durata delle squadre a due anni, per equipararlo a quello delle indagini preliminari.
  Ritiene inoltre che, a completamento del ciclo di audizioni, sarebbe utile sentire il consigliere Eugenio Selvaggi, capo dell'ufficio per il coordinamento delle attività internazionali del Ministero della giustizia.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) pur ritenendo che lo spirito dei provvedimenti sia condivisibile e che il lavoro svolto dal relatore sia lodevole, ritiene che la proposta di testo unificato preveda delle procedure più complesse e meno snelle di quelle contenute nel testo licenziato dal Senato. Ritiene quindi la Commissione debba riflettere sull'opportunità di migliorare il testo del Senato, ma senza inficiarne l'efficacia.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, precisa come la proposta di testo unificato si limiti a regolamentare una serie di situazioni che non sono prese in considerazione dal testo del Senato e che tuttavia potrebbero porsi quali ostacoli alla costituzione e al funzionamento delle squadre investigative comuni sovranazionali. Si tratta, in sostanza, di una normativa più completa e non più complessa.

  Manlio CONTENTO (PdL) non condivide la soppressione del riferimento al necessario collegamento con indagini in corso di svolgimento presso altri Stati, poiché considera che questo sia un presupposto ineludibile per la costituzione delle squadre. Sottolinea inoltre come non si possa pensare che la costituzione delle squadre non comporti dei costi e come ciò possa rendere opportuno prevedere che la richiesta sia sempre e comunque sottoscritta dal procuratore capo dell'ufficio. Auspica inoltre che si possano prevedere procedure snelle e semplici.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, ringrazia i colleghi per avere sollevato dei rilievi di sicuro interesse e dei quali terrà certamente conto.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ritiene che sia senz'altro utile l'audizione del consigliere Selvaggi, ricordando come sul punto la decisione sarà assunta nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di visite agli istituti penitenziari.
C. 3722 Bernardini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato l'8 novembre 2011.

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  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni dell'11 ottobre 2011).

  Rita BERNARDINI (PD), relatore, sottolinea come lo scopo del provvedimento sia quello di estendere il potere di sindacato ispettivo negli istituti penitenziari anche al presidente della provincia, all'assessore provinciale delegato, al sindaco e all'assessore delegato del comune nel cui territorio è situato l'istituto penitenziario. Ricorda come non sia stato possibile il trasferimento dell'esame alla sede legislativa e come il gruppo della Lega si sia opposto sin dall'inizio. Sottolinea, peraltro, come un analoga proposta di legge a prima firma Realacci fu approvata nella XIV legislatura alla Camera, con una maggioranza trasversale e l'astensione della Lega.
  Osserva come alla proposta di legge in esame siano stati presentati emendamenti solo dal gruppo della Lega e, con suo grande stupore e disappunto, dal gruppo del PD. Sottolinea, in particolare, come l'emendamento 1.1, sottoscritto anche dal rappresentante del gruppo del PD in Commissione Giustizia, onorevole Ferranti, abbia un contenuto sostanzialmente demolitorio del provvedimento.

  Donatella FERRANTI (PD) precisa come la proposta di legge sia condivisa nella sostanza e come, nel corso del dibattito, siano emerse perplessità ed esigenze che si sono concretizzate nella presentazione di emendamenti. Rileva come ciò sia del tutto normale nella fisiologica dinamica di un'attività parlamentare che si svolge nell'ambito di un regime democratico. Precisa, inoltre, come l'emendamento 1.1 abbia uno scopo migliorativo del testo e, in particolare, si basi sulla considerazione che al sindaco possa essere attribuita il potere di accedere liberamente alle carceri, purché la finalità dell'accesso sia connessa all'esercizio delle sue competenze e funzioni tipiche. Osserva, inoltre, come il sindaco abbia poteri in materia sanitaria solo in casi emergenziali. Dichiara comunque la disponibilità propria e della collega Samperi a migliorare la formulazione della proposta emendativa.

  Guido MELIS (PD) dichiara di non rilevare vistose contraddizioni tra il testo del provvedimento e l'emendamento Samperi 1.1.

  Angela NAPOLI (FLpTP) dichiara di essere contraria alla proposta di legge in esame e di condividere gli emendamenti presentati dall'onorevole Nicola Molteni, che chiede di sottoscrivere.

  Enrico COSTA (PdL) ritiene che sia necessario analizzare la ratio dell'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario e domandarsi per quale motivo il legislatore abbia attribuito il potere si sindacato ispettivo ad alcune figure e non ad altre. In tale contesto, la legittimazione del sindaco può apparire contraddittoria e anomala. Sembrerebbe invece del tutto razionale l'estensione ai parlamentari europei. Ritiene inoltre che l'emendamento Samperi 1.1 non abbia una formulazione chiara, dalla quale sia dato evincere con chiarezza la portata applicativa.

  Manlio CONTENTO (PdL) evidenzia preliminarmente come il decreto-legge cosiddetto «svuota carceri», attualmente all'esame del Senato, intervenga nella stessa materia e preveda l'estensione del potere di sindacato ispettivo negli istituti penitenziari ai parlamentari europei.
  Rileva quindi come l'estensione di tale potere ai presidenti delle province non appaia fondato su alcuna plausibile giustificazione. Per quanto concerne il sindaco, ritiene corretto che l'accesso avvenga previa autorizzazione del direttore dell'istituto penitenziario.

  Lorenzo RIA (UdCpTP) ricorda come il proprio gruppo avesse dato l'assenso al trasferimento alla sede legislativa. Conferma quindi di condividere il provvedimento e sottolinea come, se si riconosce al sindaco un ruolo di rappresentanza della Pag. 100comunità di un determinato territorio, non si può negare allo stesso l'attribuzione in via generale di un potere di sindacato ispettivo nelle carceri che insistono su quel territorio. Il sindaco, inoltre, non è una autorità sanitaria per i soli provvedimenti di emergenza, ma ha delle competenza generali in materia. Esprime perplessità che il potere di sindacato ispettivo possa essere attribuito al presidente della provincia o all'assessore delegato dal sindaco.

  Nicola MOLTENI (LNP), dopo aver preso atto con favore della volontà dell'onorevole Angela Napoli di firmare il suo emendamento, rileva come dal dibattito, evidentemente stimolato anche dagli emendamenti soppressivi presentati dalla Lega, emerga che il provvedimento in esame non è in grado di raccogliere un'ampia condivisione.

  Marilena SAMPERI (PD) precisa come il proprio emendamento 1.1 fosse animato dalla preoccupazione di garantire ai sindaci un potere ispettivo strettamente connesso alle loro funzioni tipiche. Dichiara comunque di essere disponibile ad apportare eventuali modifiche.

  Rita BERNARDINI (PD), relatore, dopo avere chiarito che il provvedimento si riferisce solo ai sindaci dei comuni nei quali si trovano gli istituti penitenziari, dichiara di essere contraria alle prospettate impostazioni limitative di una piena attribuzione al sindaco del potere in questione. Ricorda come il potere di sindacato ispettivo nelle carceri sia per legge finalizzato alla verifica delle condizioni di detenzione e come tale potere sia perfettamente compatibile con le funzioni tipiche del sindaco. Non avrebbe quindi alcun senso prevedere l'autorizzazione del direttore dell'istituto penitenziario.

  Maria Grazia SILIQUINI (PT) rilevando come l'emendamento presentato dal gruppo del Pd non sembri in sintonia con la ratio dell'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario, che connette la facoltà di visitare le carceri senza previa autorizzazione all'esercizio di una funzione ispettiva volta a verificare le concrete condizioni di detenzione all'interno degli istituti penitenziari. Occorre quindi verificare se tale funzione debba essere esercitata anche dai sindaci e dagli altri soggetti richiamati dalla proposta di legge in esame secondo le competenze ad essi riconosciute dalla legge.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP), pur condividendo in massima parte le iniziative dell'onorevole Bernardini, dichiara la propria contrarietà alla proposta di legge in esame che in alcun modo è diretta a migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Si tratterebbe di una proposta manifesto del tutto inutile, in quanto in realtà l'ordinamento già fornisce tutti gli strumenti necessari affinché la condizione dei detenuti sia conoscibile all'esterno delle carceri e conseguentemente, in caso di violazioni della legge, possano queste essere perseguite dalla magistratura.

  Donatella FERRANTI (PD) ritiene che la posizione della relatrice sia poco chiara, in quanto anziché svolgere un ruolo di sintesi delle diverse posizioni emerse in Commissione sembra contrapporsi in maniera assoluta non solo alle posizioni radicalmente contrarie alla proposta di legge ma anche a quelle che sono dirette, almeno secondo coloro che le propugnano, a migliorare tale testo, come ad esempio l'emendamento presentato dal suo gruppo. Dichiara comunque di essere pienamente disponibile a modificare tale emendamento tenendo conto dei rilievi che dovessero emergere nel corso dell'esame sempre nell'ottica di ancorare la facoltà del sindaco di visitare le carceri a quelle che sono le proprie competenze.

  Guido MELIS (PD), dopo aver sottolineato come il dibattito che si sta sviluppando sul testo in esame sia di sicuro interesse avendo come sfondo la drammaticità della cosiddetta questione delle carceri, rileva che la funzione esercitata dai parlamentari che visitano le carceri è volta a verificare che lo stato di detenzione non Pag. 101determini in concreto delle violazioni dei diritti umani. Questa funzione non può essere riconosciuta anche al sindaco, le cui competenze riguardano piuttosto le questioni connesse ai rapporti con il territorio. Ritiene che l'emendamento presentato dal suo gruppo abbia proprio il pregio di ancorare la facoltà del sindaco di visitare il carcere senza autorizzazione a quelle che sono le sue reali competenze.

  Manlio CONTENTO (PdL) invita la relatrice a riflettere sulla circostanza che al sindaco la legge non attribuisce alcun potere ispettivo neanche nelle materie che rientrano nelle sue competenze, prevedendo che tale potere sia esercitato da organi tecnici che, sulla base delle verifiche fatte, riferiscono successivamente al sindaco, che prenderà le decisioni conseguenti. Il rischio da evitare, a suo parere, è quello di capovolgere tale costruzione trasformando il sindaco, almeno in relazione alle carceri, in un organo ispettivo, che però non possiede alcuna competenza tecnica in merito.

  Lorenzo Ria (UdCpTP) ritiene che il ruolo rappresentativo del sindaco legittimi questi a svolgere delle funzioni ispettive nelle carceri a pari degli altri soggetti previsti dall'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario.

  Maria Grazia SILIQUINI (PT) dichiara di condividere i rilievi dell'onorevole Contento, ritenendo che sussista il rischio che alcuni sindaci possano strumentalizzare la facoltà che la proposta in esame intenderebbe attribuire loro.

  Rita BERNARDINI (PD), relatore, non comprende la ragione della contrarietà all'estensione ai sindaci della facoltà di visitare le carceri senza previa autorizzazione, considerato che i sindaci hanno gli strumenti per intervenire in caso di violazione dei diritti umani.

  Manuela REPETTI (PdL), dopo aver condiviso l'intervento dell'onorevole Contento, sottolinea come anche il sindaco, come evidenziato dall'onorevole Ria, abbia un ruolo rappresentativo che legittimi l'attribuzione di un autonomo potere di sindacato ispettivo. Non ritiene che tale potere possa essere attribuito al presidente della provincia e agli assessori.

  Federico PALOMBA (IdV) si dichiara contrario all'attribuzione al sindaco di un potere ispettivo di carattere generale che attualmente non ha e che non fa parte delle sue funzioni. Ritiene che esista già un organo di controllo permanente, rappresentato dal magistrato di sorveglianza.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO in primo luogo rileva come la proposta di legge in esame sia volta ad attribuire ai sindaci un potere che essi non hanno mai chiesto, in quanto nella realtà concreta ogni sindaco che abbia voluto visitare un carcere lo ha fatto ottenendo senza problemi l'autorizzazione necessaria. Non ritiene comunque che i sindaci, ai quali sono attribuiti dalla legge unicamente poteri amministrativi in relazione al territorio comunale, possano essere in alcun modo parificati ai parlamentari, specialmente in relazione alla materia della tutela dei diritti umani. Invita, quindi, la Commissione a riflettere se sia realmente necessaria l'attribuzione al sindaco della potestà di visitare le carceri senza previa autorizzazione.

  Rita BERNARDINI (PD), relatore, fa presente che la proposta di legge le è stata suggerita dal sindaco di Enna e che è sostenuta da un gran numero di sindaci di ogni parte d'Italia e di diversa appartenenza politica.

  Fulvio FOLLEGOT, presidente, in considerazione di quanto emerso dal dibattito fissa alle ore 14 di mercoledì 8 febbraio 2011 un nuovo termine per la presentazione degli emendamenti. Nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.15.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Fulvio Follegot.

  La seduta comincia alle 12.15.

Norme in materia di circolazione stradale nelle aree aeroportuali.
Emendamenti al nuovo testo C. 4663 Biasotti.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti.

  Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricorda che la Commissione ha già espresso un parere favorevole con osservazione sul testo in esame nella seduta del 6 dicembre 2011. La IX Commissione, che sta esaminando il provvedimento in sede legislativa, ha quindi trasmesso, per i pareri di competenza, gli emendamenti 1.100 e 1.200 del relatore, approvati in linea di principio.
  Il sostituzione del relatore, onorevole Scelli, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, ricorda come il provvedimento in esame, costituito da un unico articolo, sia diretto a regolamentare la circolazione stradale nelle aree aeroportuali mediante l'introduzione di limitazioni all'accesso e alla permanenza dei veicoli nelle aree stesse.
  L'emendamento 1.100 è volto a sopprimere da comma 1 le parole «dell'ordine pubblico». Dalla modifica deriva una precisazione sulle competenze dell'ENAC, che non riguardano, appunto, l'ordine pubblico, bensì la salvaguardia della sicurezza della circolazione, della accessibilità, della fruibilità e della sicurezza dell'utenza.
  L'emendamento 1.200 è invece volto a meglio coordinare il testo del comma 3 con quello del comma 2 del provvedimento.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sugli emendamenti 1.100 e 1.200.

  Nessuno chiedendo di intervenire, La Commissione approva la proposta del relatore.

  La seduta termina alle 12.20

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 25 gennaio 2012.

Definizione del processo penale nei casi di particolare tenuità del fatto.
C. 2094 Tenaglia.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.20 alle 13.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Carlo De Stefano ed il sottosegretario di Stato per la giustizia Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 14.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05991 Ria ed altri: Problematiche relative al fenomeno dell'usura.

  Lorenzo RIA (UdCpTP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

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  Il sottosegretario Carlo DE STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Lorenzo RIA (UdCpTP), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, dalla quale emerge un apprezzabile impegno del Governo nella lotta contro il fenomeno dell'usura. Auspica peraltro che l'attenzione del Governo in questo settore sia sempre mantenuta alta e che l'impegno sia sempre costante.

5-05992 Samperi ed altri: Sulla necessità di rafforzare gli strumenti di contrasto alla mafia.

  Marilena SAMPERI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marilena SAMPERI (PD), replicando, chiarisce come l'interrogazione intendesse rappresentare lo sconcerto che il codice antimafia ha provocato nelle associazioni che lavorano in zone particolarmente difficili del territorio contro la criminalità organizzata. Il codice, infatti, si basa su una ratio riduttiva che pone al centro la tutela del terzo creditore e l'esigenza dello Stato di fare cassa. Tuttavia, non possono essere questi gli obiettivi di un provvedimento che si propone di combattere in modo efficace la criminalità organizzata. Con l'atto di sindacato ispettivo si chiedeva quindi se il Governo avesse intenzione di adottare nuovi provvedimenti per colpire in modo efficace la criminalità organizzata.

5-05993 Palomba: Problematiche connesse alla carenza di organico presso il tribunale di Nuoro.

  Federico PALOMBA (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Federico PALOMBA (IdV), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta. Sottolinea come la situazione del tribunale di Nuoro sia molto grave ed emergenziale, contrariamente a quanto si potrebbe evincere dalla risposta del Governo. Ritiene inoltre incomprensibile e ingiustificato che il CSM abbia ridotto le assegnazioni al predetto tribunale da quattro a un solo magistrato.

5-05994 Contento: Sulla carenza di personale presso la procura della Repubblica di Pordenone.

  Manlio CONTENTO (PdL) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Manlio CONTENTO (PdL), replicando, afferma di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta. Chiarisce di essere ovviamente al corrente di quali siano le competenze del CSM, ma sottolinea come l'interrogazione dovrebbe svolgere anche una funzione di impulso nei confronti del Governo, affinché questo, per quanto di competenza, stimoli il CSM e accerti le ragioni di alcuni comportamenti che appaiono privi di apparente giustificazione e razionalità.

5-05995 Lussana: Sulla concessione del regime di semilibertà a favore di Marino Occhipinti in relazione alle esigenze di tutela delle vittime dei reati.

  Carolina LUSSANA (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

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  Il sottosegretario Salvatore MAZZAMUTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Carolina LUSSANA (LNP), replicando, afferma di non potersi dichiarare soddisfatta della risposta. Per quanto l'ordinamento penitenziario consenta l'applicazione di determinati benefici anche a chi ha commesso i delitti più gravi, ritiene che si debba verificare con estrema attenzione la praticabilità in concreto di certe misure in relazione ai reati commessi. Data la gravità dei delitti commessi, considera assolutamente inopportuna la distinzione tra la posizione di Marino Occhipinti e quella degli altri componenti della «banda della Uno bianca», sempre che non si voglia considerare «miracoloso» il percorso di rieducazione compiuto dal signor Occhipinti. Ritiene che occorra un impegno più stringente per limitare l'accesso ai benefici previsti dall'ordinamento penitenziario. Rileva come la tutela attuale delle vittime dei reati sia inadeguata e come il recente decreto «svuota carceri» ponga seri dubbi sulla reale volontà del Governo di elevare il livello di tutela delle vittime dei reati. Si riserva comunque di valutare il lavoro che sarà svolto dal tavolo tecnico cui si fa riferimento nella risposta.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

AUDIZIONI

  Mercoledì 25 gennaio 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO indi del vicepresidente Federico PALOMBA. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Salvatore Mazzamuto.

  La seduta comincia alle 14.45.

Audizione del Sottosegretario per la giustizia, professor Salvatore Mazzamuto, e del dottor Luigi Birritteri, Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia, sull'attuazione dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Interviene il sottosegretario per la giustizia Salvatore MAZZAMUTO.

  Il dottor Luigi BIRRITTERI, Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Lanfranco TENAGLIA (PD), Enrico COSTA (PdL), Federico PALOMBA (IdV), Angela NAPOLI (FLpTP), Nicola MOLTENI (LNP), Marilena SAMPERI (PD), Manlio CONTENTO (PdL), Lorenzo RIA (UdCPTP), Anna ROSSOMANDO (PD), Carlo MONAI (IdV), Maurizio SCELLI (PdL), Mario CAVALLARO (PD), Pietro TIDEI (PD), Rita BERNARDINI (PD), Guido MELIS (PD), Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA), Salvatore TORRISI (PdL), Pina PICIERNO (PD), Donatella FERRANTI (PD), Sandro BRANDOLINI (PD), Carlo Emanuele TRAPPOLINO (PD), Pag. 105 Michele SCANDROGLIO (PdL) e Giulio CALVISI (PD).

  Rispondono il dottor Luigi BIRRITTERI, Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia e il Sottosegretario per la giustizia, professor Salvatore MAZZAMUTO.

  Federico PALOMBA, presidente, rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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