CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 dicembre 2011
585.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 21 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 15.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa.
Atto n. 424.
(Rilievi alla XII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che lo schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa, del quale oggi la Commissione avvia l'esame, non è corredato dal prescritto parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Fa presente che, in considerazione di tale circostanza, il Presidente della Camera ha evidenziato l'esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente su tale schema prima che il Governo abbia provveduto a trasmettere il predetto parere della Conferenza unificata. Segnala, pertanto, che la Commissione non può procedere all'espressione del proprio parere nella seduta odierna.

  Marina SERENI (PD), relatore, fa presente preliminarmente che lo schema di decreto legislativo in esame reca la riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa, ai sensi dall'articolo 2 della legge n. 183 del 2010 ed è corredato di una relazione tecnica positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. Quanto agli effetti finanziari del provvedimento, evidenzia in primo luogo che il processo di riorganizzazione territoriale e funzionale della Croce rossa italiana, previsto dalle norme in esame, è disposto in attuazione di un'originaria norma di delega alla quale non sono ascritti effetti sui saldi di finanza pubblica. Osserva in proposito che la relazione tecnica allegata allo schema non indica obiettivi quantitativi di riduzione delle unità di personale in servizio presso la Croce rossa italiana, ma si limita ad affermare che la dotazione organica definitiva, come ridotta ai sensi della disciplina in esame, dovrebbe realizzare gli obiettivi previsti dalla legge n. 183 del 2010. Ciò premesso, rileva che il provvedimento in esame dispone, all'articolo 1, la privatizzazione delle strutture periferiche della Croce rossa italiana, individuando un procedimento di allocazione del relativo personale civile in servizio a tempo indeterminato che si concluderà con il transito dello stesso presso gli organi centrali della Croce rossa italiana o di altre pubbliche amministrazioni o con la permanenza del medesimo presso le strutture territoriali privatizzate con un nuovo contratto di diritto privato. Sul punto, considerato che, come affermato nella relazione tecnica, il personale in servizio nelle strutture periferiche, che sono circa 550, rappresenta il 67 per cento dell'intero personale civile a tempo indeterminato della Croce rossa italiana, reputa opportuno acquisire elementi volti a suffragare l'effettiva possibilità che le suddette strutture possano continuare a svolgere le proprie funzioni senza oneri per la finanza pubblica. Osserva, inoltre, che il provvedimento in esame, che è assistito da una generale clausola d'invarianza riferita alla finanza pubblica, attribuisce alla Croce rossa italiana delle funzioni che sembrano innovare il quadro generale delle sue attribuzioni così come disciplinato Pag. 29a normativa vigente. In particolare, segnala che l'articolo 1, comma 4, attribuisce alla Croce rossa italiana la gestione dei centri per l'identificazione e l'espulsione di immigrati stranieri e dei centri per l'accoglienza dei richiedenti asilo, lo svolgimento, anche in tempo di pace, del servizio di ricerca delle persone scomparse anche in ausilio delle forze dell'ordine, nonché l'attuazione di interventi di cooperazione allo sviluppo in Paesi esteri, d'intesa ed in raccordo con il Ministero degli affari esteri. Ritiene che sul punto, al fine di valutare l'effettività della summenzionata previsione d'invarianza, appare opportuno che il Governo fornisca dei chiarimenti in merito alla possibilità che la Croce rossa italiana possa svolgere le suddette nuove funzioni nell'ambito delle risorse disponibili così come rideterminate dal provvedimento in esame.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 21 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.
Nuovo testo unificato C. 746 e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che il provvedimento, che reca disposizioni in materia di donazione del corpo umano e dei tessuti dopo la morte a fini di studio e di ricerca scientifica, reca diverse disposizioni suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, tra le quali si segnalano in particolare quelle dell'articolo 5, comma 2, e dell'articolo 8, comma 2, relative alle spese per il trasporto della salma e per la sua tumulazione o cremazione, nonché quelle dell'articolo 7, che prevede, tra l'altro, l'istituzione di un registro nazionale e stabilisce che le facoltà di medicina e chirurgia si dotino, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, di una sala settoria a scopo esclusivamente didattico. A fronte degli oneri derivanti dal provvedimento, che hanno in gran parte natura permanente, l'articolo 8 reca una clausola di copertura finanziaria relativa al solo anno 2011, facendo riferimento, peraltro, ad un accantonamento del fondo speciale di parte corrente per il quale non sono previsti stanziamenti né nel triennio 2011-2013, né nel triennio 2012-2014. In considerazione di tale circostanza, ritiene preferibile non procedere in questa sede alla richiesta di acquisire dal Governo una relazione tecnica al fine di quantificare gli oneri derivanti dal provvedimento in esame, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, che comunque non disporrebbero di alcuna copertura finanziaria. Propone, pertanto, analogamente a quanto avvenuto in passato in analoghe circostanze, di inviare una lettera alla Commissione di merito per informarla delle problematiche attinenti alla quantificazione degli oneri derivanti dalla proposta in esame ed alla loro copertura finanziaria, sollecitando una revisione complessiva del testo del provvedimento che assicuri una più puntuale definizione degli oneri da sostenere, individuando altresì le risorse per la loro copertura finanziaria.

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  La Commissione concorda.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
Testo unificato C. 3391 e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio – Richiesta di relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, fa presente che il testo unificato in esame reca norma in materia di durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. Per quanto attiene alle implicazioni finanziarie del provvedimento, ricorda che la normativa vigente prevede che l'importo del trattamento sia fissato ogni anno in modo tale da salvaguardare la capienza della gestione. A suo avviso, occorrerebbe quindi acquisire chiarimenti in merito ai seguenti profili che appaiono potenzialmente idonei a determinare maggiori oneri non quantificati: l'utilizzo esclusivo delle risorse della gestione separata per il pagamento del trattamento di disoccupazione, che sembrerebbe comportare l'impossibilità di fare fronte, nell'ambito della medesima gestione, al pagamento delle spese amministrative e al ripiano di eventuali disavanzi; la sterilizzazione dei periodi di malattia e di infortunio che reca l'effetto di ampliare la platea di soggetti che possono accedere al trattamento, con conseguente possibile aumento della spesa a carico della gestione, a parità di contributi; l'aumento della durata del trattamento, che potrebbe comportare maggiori oneri, con riferimento anche alla corresponsione degli assegni al nucleo familiare, sempre a carico della gestione separata; inoltre, poiché i periodi di fruizione del trattamento sono utili ai fini della maturazione dell'anzianità contributiva per la pensione, tale disposizione potrebbe determinare anche un aumento della spesa pensionistica, anche attraverso la contribuzione figurativa a carico dell'INPS, per l'accesso anticipato al trattamento pensionistico, rispetto a quanto scontato in base alla legislazione vigente; l'inserimento automatico nelle liste di mobilità, infine, sembrerebbe comportare la corresponsione della relativa indennità, i cui oneri sono posti a carico della gestione frontalieri, la quale, come proposto dal medesimo testo unificato, dovrebbe invece finanziare esclusivamente il pagamento del trattamento di disoccupazione. In ordine ai predetti aspetti, ritiene necessario acquisire dati ed elementi di valutazione da parte del Governo.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ai fini di valutare puntualmente la portata finanziaria delle diverse disposizioni del provvedimento, ritiene necessaria la predisposizione di una specifica relazione tecnica.

  Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, preso atto di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo, propone di richiedere la trasmissione di una relazione tecnica sul provvedimento, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, entro il termine ordinario di 30 giorni.

  La Commissione approva la proposta del relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

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Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico.
Nuovo testo C. 4432, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Remigio CERONI (PdL), relatore, fa presente che il nuovo testo, approvato dal Senato, reca disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico. Quanto ai profili di interesse della Commissione, ritiene che andrebbe chiarito se, sotto il profilo applicativo, la garanzia di restituzione prevista dal testo possa avere implicazioni finanziarie sia pure di carattere indiretto. Inoltre, al fine di escludere effetti finanziari non previsti, andrebbe chiarito se il rilascio della garanzia debba essere comunque subordinato alla sussistenza di polizze assicurative stipulate, per il valore dei beni, da parte dei richiedenti.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente che il provvedimento non presenta profili finanziari problematici.

  Remigio CERONI (PdL), relatore, propone di esprimere nulla osta sul provvedimento.

  Guido CROSETTO (PdL) chiede se sia necessario intervenire con legge sulla materia affrontata dal provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa che il provvedimento è essenzialmente volto a garantire le opere della Repubblica di Taiwan da eventuali richieste della Repubblica popolare cinese.

  Antonio BORGHESI (IdV), concordando con le considerazioni dell'onorevole Crosetto, osserva come sarebbe inaccettabile la garanzia di restituzione di opere che in passato potrebbero essere state sottratte illegalmente dal nostro Paese.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che in questo caso il Ministero per i beni culturali non rilascerebbe la garanzia di restituzione.

  Guido CROSETTO (PdL) rileva come andrebbe valutato il costo dell'intervento normativo in sé.

  Renato CAMBURSANO (Misto), nel ricordare come il provvedimento tragga origine da un'iniziativa parlamentare, condivide tuttavia le considerazioni da ultimo svolte dall'onorevole Crosetto.

  Antonio BORGHESI (IdV) annuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Nuovo testo C. 4534 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Claudio D'AMICO (LNP), relatore, avverte che il provvedimento, recante l'istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani, è stato approvato dal Senato della Repubblica il 20 luglio 2011 ed è stato quindi modificato nel corso dell'esame in sede referente dalla I Commissione della Camera dei deputati. In proposito, osserva preliminarmente che il testo in esame è il frutto dell'unificazione dei testi di diversi Pag. 32progetti di legge, tra cui, in particolare, un disegno di legge di iniziativa governativa, corredato di una relazione tecnica, che è stato assunto come base per il successivo esame. Alla luce di questa circostanza e tenuto conto del fatto che nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento sono state introdotte talune modifiche, ancorché di carattere prevalentemente ordinamentale, ritiene necessario in via preliminare che il Governo provveda a trasmettere l'aggiornamento della relazione tecnica, che avrebbe dovuto essere inviato all'atto del passaggio dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge di contabilità e finanza pubblica. Rileva, peraltro, che tale aggiornamento si rende necessario anche in considerazione del decorso del tempo e del presumibile slittamento al prossimo anno dell'entrata in vigore del provvedimento, che determinerebbe una conseguente modifica del profilo temporale degli oneri quantificati dall'articolo 12 del disegno di legge in esame. Rileva, inoltre, come sarebbero venute meno, a livello internazionale, le ragioni per procedere all'istituzione della Commissione.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento al fine di consentire la predisposizione dell'aggiornamento della relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Antonio BORGHESI (IdV) chiede al rappresentante del Governo di chiarire altresì l'effettiva sussistenza delle risorse impegnate dal provvedimento, ricordando come la Commissione è tenuta a limitarsi alla valutazione dei profili finanziari.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) concorda sull'opportunità di un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, chiedendo tuttavia al relatore di voler chiarire le ragioni per cui ritiene superata la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite richiamata dall'articolo 2, comma 1, del provvedimento. Per quanto attiene ai profili finanziari del provvedimento, osserva che andrebbe ulteriormente valutata la congruità dei compensi previsti dal provvedimento per il Presidente e i componenti della Commissione, nonché i costi di funzionamento dell'istituenda Commissione.

  Pier Paolo BARETTA (PD) rileva come andrebbe valutata meglio la dotazione finanziaria dell'istituenda Commissione, con particolare riferimento alle remunerazioni che si propone di riconoscere ai componenti della medesima ed alle previste spese per il personale, soprattutto alla luce dell'attuale situazione finanziaria. Invita quindi il Governo a procedere ad un ulteriore approfondimento.

  Rolando NANNICINI (PD) invita il rappresentante del Governo a voler valutare altresì l'opportunità di aggiornare il profilo temporale degli oneri e della rispettiva copertura, evidenziando come le risorse riferite all'esercizio finanziario 2011 non abbiano più ragion d'essere.

  Guido CROSETTO (PdL) nel condividere le osservazioni svolte dall'onorevole Nannicini, rileva come l'istituzione di un nuovo organismo pubblico appaia in contrasto con la politica di rigore e di contenimento della spesa perseguita dal Governo. Chiede inoltre di indicare con maggiore precisione i programmi del Ministero degli affari esteri che sarebbero incisi al fine di coprire gli oneri recati dal provvedimento in esame.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) fa presente che il proprio gruppo ritiene che possa procedersi già in questa all'espressione di un parere sul provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda come il provvedimento sia stato presentato dal precedente governo e rileva come, anche alla luce dell'odierno dibattito, l'Esecutivo dovrebbe svolgere un ulteriore approfondimento anche nel merito.

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  Renato CAMBURSANO (Misto) concorda con le considerazioni del presidente, osservando come il provvedimento fosse stato predisposto dal precedente Governo e chiedendo di verificare quali novità siano intervenute nel frattempo con riferimento alla copertura finanziaria del provvedimento.

  Lino DUILIO (PD) ricorda come il provvedimento tragga origine dalla necessità di adempiere ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite e come anche nel nostro Paese, con particolare riferimento alle carceri, vi siano situazioni critiche per il rispetto dei diritti umani. Osserva come sarebbe comunque interessante disporre di un prospetto riassuntivo di tutti gli interventi dal modesto impatto finanziario approvati dalla Camera nella presente legislatura.

  Massimo POLLEDRI (LNP) osserva come, pur essendo condivisibile la finalità di assicurare la tutela dei diritti umani, spesso tale tutela sia affidata a soggetti del tutto impropri, segnalando che la Libia faceva parte del Consiglio per la protezione dei diritti umani delle Nazioni unite.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce del dibattito svoltosi, rileva come sarebbe preferibile, come accaduto anche in passato, indirizzare al presidente della Commissione di merito una lettera per spiegare i profili di criticità emersi.

  Massimo VANNUCCI (PD) ricorda come siano comunque molti i rilievi di carattere finanziario contenuti nella documentazione predisposta dagli uffici rispetto ai quali il Governo dovrebbe fornire chiarimenti.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) concorda con la proposta del presidente, non insistendo per la votazione del parere.

  Antonio BORGHESI (IdV) ribadisce che il compito della Commissione dovrebbe essere essenzialmente quello di valutare l'effettiva copertura finanziaria degli oneri derivanti dal provvedimento e che il Governo dovrebbe fornire i chiarimenti richiesti al riguardo.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) rileva come si possa accedere alla proposta del presidente, evidenziando tuttavia come siano emerse questioni anche di sostanza sulle quali auspica un approfondimento nell'ambito della Commissione di merito.

  Alfredo MANTOVANO (PdL) ritiene che dovrebbe valutarsi attentamente se la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 48/134 del 20 dicembre 1993 imponga effettivamente la costituzione di un nuovo organismo, rilevando come già a legislazione vigente nel nostro Paese operino istituzioni preposte alla tutela dei diritti umani. Nel segnalare l'esigenza di evitare duplicazioni e sovrapposizioni, che determinerebbero un ingiustificato aggravio di oneri per la finanza pubblica, ritiene in particolare che debba operarsi una ricognizione delle strutture già esistenti e delle risorse già stanziate, richiamando in particolare l'esistenza dell'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazione fondate sulla razza e sull'origine etnica, con cui l'istituenda Commissione dovrebbe collaborare.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene che anche le questioni da ultimo evidenziate potrebbero essere rappresentate nella lettera da inviare al presidente della I Commissione, anche in considerazione della difficile congiuntura economica che il nostro Paese sta affrontando.

  Guido CROSETTO (PdL) sottolinea la rilevanza delle osservazioni svolte dall'onorevole Mantovano, osservando come la riforma costituzionale in materia di pareggio di bilancio, recentemente approvata in prima lettura dalle Camere implicherà una profonda revisione delle procedure e delle valutazioni in sede parlamentare, in quanto non potranno tollerarsi spese inutili.

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  Massimo VANNUCCI (PD), concordando sull'esigenza di evitare duplicazioni e sovrapposizioni di strutture, fa presente che in passato il Partito Democratico non è riuscito ad impedire che il precedente Governo istituisse nuovi organismi, alcuni dei quali sono peraltro stati soppressi con il decreto-legge n. 201 del 2011.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ribadisce quindi la proposta di inviare al presidente della I Commissione una lettera volta a rappresentargli i contenuti dell'odierno dibattito, al fine di sottoporre le valutazioni emerse alla Commissione di merito.

  La Commissione concorda.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 21 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 15.40.

7-00744 Marinello ed altri: Assegnazione di quota dei contributi di cui all'articolo 1, comma 40, quarto periodo, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, e riassegnazione di quota dei contributi di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00157).

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) illustra il contenuto della risoluzione di cui è primo firmatario, proponendo una sua nuova formulazione, volta a precisare il contenuto degli interventi in materia in favore dei malati oncologici e ad introdurre tra le premesse una precisazione relativa agli interventi in materia di attività sportive (vedi allegato 1).

  Antonio BORGHESI (IdV) chiede se l'onorevole Crosetto intenda ripetere le medesime considerazioni già svolte con riferimento al disegno di legge n. 4534, testé esaminato dalla Commissione, ed invita il nuovo Governo ad una più attenta valutazione in ordine agli interventi oggetto della risoluzione in esame, auspicando che voglia evitare di sprecare il denaro pubblico attraverso il meccanismo della cosiddetta «legge mancia».

  Pier Paolo BARETTA (PD) fa presente che il comune e la provincia de L'Aquila hanno rappresentato l'esigenza che le risorse destinate dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 febbraio 2010 ad interventi di bonifica e recupero ambientale dell'area Flexotronics non siano erogate alla provincia de l'Aquila, ma al comune di quella città. Chiede, pertanto, se sia possibile inserire un riferimento al riguardo nella risoluzione.

  Lino DUILIO (PD) rileva come lo strumento proposto dall'onorevole Marinello consenta di finanziare realtà importanti, richiamando in proposito l'Istituto per i tumori di Milano, che rappresenta senz'altro un punto di riferimento nazionale e internazionale per la lotta ai tumori. Osserva, inoltre, come tale strumento consenta altresì ai parlamentari l'assunzione di una responsabilità nell'individuazione degli interventi ritenuti prioritari, non certo per la formazione di clientele, anche in considerazione della vigente normativa elettorale, ma per soddisfare esigenze di assoluta rilevanza. Con riferimento ai contributi da riassegnare, osserva come sarebbe opportuno precisare le ragioni per le quali, malgrado i bisogni rappresentati dagli enti interessati, questi ultimi siano decaduti dal beneficio loro riconosciuto.

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  Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che provvederà a rappresentare quanto evidenziato dall'onorevole Baretta ai competenti uffici del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Massimo BITONCI (LNP) fa presente che la mancata richiesta del contributo da parte del comune di Cassina de’ Pecchi è da imputarsi all'arresto del dirigente che si occupava dell'amministrazione finanziaria del comune.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) segnala che la revoca del contributo attribuito al comune di Fiumicino è attribuibile ad un disguido amministrativo non imputabile al medesimo comune.

  Massimo BITONCI (LNP), Giuseppe FALLICA (Misto) dichiarano di sottoscrivere la risoluzione, come riformulata dall'onorevole Marinello.

  Guido CROSETTO (PdL) osserva come la risoluzione in discussione rappresenti evidentemente un'anomalia, in quanto in condizioni normali gli enti locali non dovrebbero dipendere da trasferimenti statali per realizzare opere nei rispettivi territori. Rileva, pertanto, che la risoluzione in discussione e gli analoghi atti di indirizzo approvati in passato intendono supplire a questa carenza strutturale, osservando peraltro che gli interventi proposti sono qualitativamente diversi da quelli del disegno di legge n. 4534, testé esaminato, in quanto in questo caso si tratta di erogazioni una tantum, mentre l'istituzione della Commissione per i diritti umani determina oneri aggiuntivi permanenti, con un perdurante appesantimento della macchina statale. Al riguardo, rileva peraltro che le risorse erogate sulla base degli atti di indirizzo parlamentari sono effettivamente spese dagli enti interessati per interventi che spesso sono di grande utilità per la cittadinanza.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO si rimette alla Commissione.

  Pier Paolo BARETTA (PD) ricorda al rappresentante del Governo che ai sensi dell'articolo 30, comma 5-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011 l'Esecutivo è chiamato ad assicurare rapida attuazione all'atto di indirizzo approvato dalle Commissioni parlamentari competenti il 2 agosto 2011, ai sensi dell'articolo 2, comma 239, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, in materia di messa in sicurezza degli edifici scolastici.

  Claudio D'AMICO (LNP), Giuseppe FALLICA (Misto) e Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) si associano alle considerazioni dell'onorevole Baretta.

  Antonio BORGHESI (IdV) annuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla risoluzione.

  La Commissione approva il nuovo testo della risoluzione, come riformulata nel corso della seduta, che assume il numero n. 8-00157 (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 15.55.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 21 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 15.55.

5-05225 Bobba: Iniziative in favore dei comuni che confinano con le regioni a statuto speciale.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto in quanto la risposta del rappresentante del Governo riguarda solo uno dei punti richiamati nell'interrogazione. In particolare, Pag. 36osserva che non si chiariscono le ragioni per le quali nel 2009 si sono privilegiati i comuni confinanti delle sole regioni Lombardia e Veneto, con una evidente disparità di trattamento nei confronti di comuni in analoghe situazioni in altre regioni limitrofe. Rileva inoltre che non si risponde alla richiesta di evidenziare le ragioni per le quali si è ritenuto di non sentire l'Associazione dei comuni confinanti che aveva fatto espressa richiesta in tal senso. Auspica una soluzione che, nell'ambito delle risorse disponibili, eviti ulteriori discriminazioni.

5-05226 Froner: Riassegnazione a iniziative in favore dei consumatori delle somme derivanti dalle sanzioni amministrative erogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Rolando NANNICINI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto, pur preannunciando iniziative nei confronti del Ministero dello sviluppo economico, sottolineando inoltre come sarebbe necessario affrontare anche il tema dei depositi e delle polizze «dormienti» con un riordino complessivo della materia.

5-05432 Vannucci: Iniziative in merito ai passaggi tra aree professionali nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Massimo VANNUCCI (PD), replicando, rileva come il Ministero dell'economia e delle finanze sia l'unico a non avere proceduto alla riqualificazione del personale e dove sia, di fatto, impossibile una progressione dal livello B a quello C. Pur consapevole che il Consiglio di Stato ha ribadito l'illegittimità di una progressione al di fuori dell'espletamento di una procedura concorsuale e pur essendo un sostenitore di tale metodo, rileva come andrebbe nel caso di specie prevista normativamente una deroga che consenta di soddisfare le legittime aspettative alla progressione di carriera dei dipendenti del Ministero dell'economia e delle finanze, sottolineando come l'inadempienza del Ministero rappresenti una pagina non bella nella sua storia.

5-05767 Toccafondi: Risorse destinate all'attuazione della legge n. 193 del 2000, relativa agli sgravi fiscali alle imprese che assumono lavoratori detenuti.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO chiede di rinviare l'interrogazione in titolo.

  Gabriele TOCCAFONDI (PdL), prendendo atto della richiesta del rappresentante del Governo, osserva come, mentre con riferimento alla concessione degli sgravi nel 2012 si potrebbe attendere i primi mesi dell'anno successivo, con riferimento all'anno in corso sollecita una tempestiva risposta.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.15.

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