CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 dicembre 2011
584.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 20 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa.
Atto n. 424.
(Rilievi alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 14 dicembre 2011.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in esame presenta talune problematicità di cui ha già dato conto nella propria relazione introduttiva e che, a suo avviso, potrebbero essere inserite anche nell'ambito della proposta di rilievi. Al riguardo, auspica che in tale proposta possano trovare spazio i contributi dei colleghi, così da renderla massimamente condivisa.
  Venendo agli aspetti problematici, richiama l'articolo 4 del testo, che prevede l'istituzione di un contingente ad esaurimento Pag. 49con un numero massimo di 848 unità, compreso l'ispettore nazionale, nel quale far confluire il personale attualmente appartenente al Corpo ed assunto a tempo indeterminato in virtù di precedenti provvedimenti di reclutamento. Conseguentemente, non viene riconosciuta alcuna forma di stabilizzazione per il personale in servizio alla data del 30 settembre 2011 e che sia, senza interruzioni, nella medesima posizione dal 1o gennaio 2007 o da data anteriore. Si tratta di circa 346 unità di personale ausiliario militare a tempo determinato cui il Corpo militare della Croce Rossa ha fatto fino ad oggi ricorso anche per lunghi periodi. Per tale personale si ammette solo – in deroga al nuovo limite al richiamo di tre mesi per ciascun anno – la possibilità di continuare ad essere richiamati annualmente. Su questo aspetto, il rappresentante dell'Esecutivo aveva richiamato la posizione a suo tempo espressa dal Ministero della difesa, che era favorevole al transito anche di questo personale nel suddetto contingente ad esaurimento, soluzione che tuttavia non si è poi concretizzata nello schema di decreto per le perplessità del Ministero dell'economia e delle finanze sui riflessi economici di tale operazione.
  Occorre riflettere, inoltre, sul fatto che la prospettiva di escludere future alimentazioni di questo contingente sarebbe anche legata dalla richiesta dei responsabili degli organi internazionali della Croce Rossa di avviare una riforma che renda possibile lo scioglimento delle componenti ausiliarie delle Forze armate, in considerazione del fatto che, conservando lo status militare, sarebbe impossibile assicurare la loro neutralità ed indipendenza, che sono principi fondamentali della Croce Rossa.
  Da tali premesse, la necessità, condivisa dalla Commissione difesa, di consentire comunque la continuità di impiego per tutto il personale che opera a beneficio del corpo, potrebbe condurre a tre possibili soluzioni normative. La prima soluzione, più innovativa, potrebbe essere nel senso di prefigurare eventualmente anche il superamento dello status militare per tali soggetti e la loro equiparazione, sul piano funzionale, al personale civile della Croce Rossa Italiana, salva la possibilità per coloro che ne fanno richiesta e ne hanno i requisiti, di transitare nella Forza armata di origine. La seconda consiste nel ribadire l'esigenza di includere nel contingente ad esaurimento anche il personale di cui al comma 6 dell'articolo 4, con il rischio però di rendere tale Corpo profondamente estraneo all'organizzazione complessiva della Croce Rossa, che conseguirebbe alla nuova disciplina recata dal provvedimento in esame. Residua, infine, la strada di non assumere posizioni definitive in questa sede, al fine di procedere all'esame di proposte di legge già presentate in materia che, seppure consentirebbe di approfondire adeguatamente una problematica indubitabilmente complessa, presta tuttavia il fianco al rischio di un rinvio sine die della questione.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, nel prendere atto dell'auspicio rivolto alle autorità italiane da parte dei responsabili internazionali della Croce Rossa – che tuttavia non ha alcun carattere vincolante – osserva che sarebbe comunque opportuno scindere la problematica concernente lo status militare di tale organismo da quella riferita all'esigenza di assicurare un giusto riconoscimento a coloro che da molti anni operano in modo continuativo a favore del Corpo militare.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) sottolinea la complessità della problematica sottostante la riorganizzazione del Corpo militare, nel quadro della più ampia riforma della Croce Rossa.
  Sul punto, ritiene imprescindibile che la Commissione chieda di valutare la possibilità di includere direttamente nel contingente ad esaurimento anche il personale ausiliario militare a tempo determinato, prevedendo la possibilità di assunzione per coprire i posti resisi vacanti in conseguenza delle cessazioni dal servizio di coloro che appartengono al suddetto contingente. Inoltre, segnala l'esigenza che sia garantita la continuità nello svolgimento Pag. 50delle funzioni, eventualmente superando lo status militare del personale del Corpo e coniugando tale operazione con la nuova normativa in materia di trasformazione delle strutture operative a livello provinciale della Croce Rossa Italiana da enti pubblici a soggetti di natura privatistica, fondati sull'impiego di personale volontario. Dichiara altresì di condividere le valutazioni del relatore circa l'opportunità di consentire anche alle donne l'accesso al Corpo militare ed, infine, chiede che la Commissione si esprima nel senso di superare l'attuale anomala modalità di designazione dell'Ispettore nazionale, non essendo prevista per tale carica né l'indicazione di una rosa di nominativi né una durata prefissata del mandato.

  Ettore ROSATO (PD) concorda con le valutazioni espresse dal relatore. Desidera comunque invitare l'Esecutivo a valutare la necessità di riconfigurare il Corpo militare della Croce Rossa, contemperando le legittime aspettative di coloro che chiedono di essere stabilizzati, – la maggior parte dei quali non risulta essere personale medico ma non per questo deve ritenersi che non svolga proficuamente la sua attività – con le altrettanto rilevanti esigenze di rendere efficiente e produttiva l'organizzazione complessiva di tali organismi.

  Antonio RUGGHIA (PD) ricorda che giunge all'esame uno degli ultimi atti prodotti dal Governo Berlusconi, su cui i profili di competenza della Commissione riguardano un aspetto delicato ma comunque non di carattere centrale. Il testo infatti reca un'ampia e radicale riforma dell'intera struttura centrale e periferica della Croce Rossa Italiana, con scelte quantomeno discutibili in ordine alla cosiddetta privatizzazione dei servizi e degli organi provinciali. Pur non essendo questa la sede in cui discutere tali aspetti, è evidente che essi si riverberano anche sulle valutazioni concernenti il Corpo militare. Si rammarica quindi per l'impossibilità di esaminare in modo adeguato le problematiche che il relatore ha opportunamente segnalato, con particolare riguardo alle sollecitazioni esercitate dalle strutture di vertice della Croce Rossa, alle scelte relative all'eventuale mutamento di status del personale militare e, non da ultimo, sulla coerenza tra le scelte adottate per il personale del Corpo militare e quelle che dovranno essere fatte in termini di riduzione delle spese e degli organici dello strumento militare nel suo complesso. Conclusivamente, ritiene che le posizioni espresse dal relatore siano pienamente condivisibili proprio in quanto rappresentano un opportuno punto di equilibrio in riferimento ad un provvedimento che comunque non è scevro di elementi criticabili.

  Giorgio HOLZMANN (PdL) segnala che il richiamo a sollecitazioni provenienti dai rappresentanti internazionali della Croce Rosse è quantomeno incongruo in sede di esame di un provvedimento che riguarda scelte di matrice prettamente nazionale. Né si può invocare alcuna contraddizione con il principio di neutralità proprio di tale organizzazione, essendo tale principio assolutamente rispettato anche dalla componente militare della Croce Rossa, come testimoniato in ogni occasione in cui essa ha operato. Richiamando i contenuti dell'intervento svolto nella precedente seduta, ricorda che il personale del Corpo si caratterizza per una specifica competenza di carattere logistico, nell'approntamento di mezzi e materiali necessari alle operazioni di soccorso. Per tali ragioni, auspica un pieno riconoscimento normativo di tali professionalità, con riguardo al personale inserito nel contingente ad esaurimento come anche con riguardo alle unità richiamate dal comma 6 dell'articolo 4, di cui auspica una piena stabilizzazione del rapporto di impiego in essere.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, sottolinea che il provvedimento in esame non contraddice alcun indicazione proveniente dai rappresentanti della Croce Rossa a livello internazionale, come dimostra il fatto che il contingente testè istituito non prevede alcuna futura alimentazione degli organici.

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  Francesco BOSI (UdCpTP) esprime una generale perplessità sul provvedimento in esame che ritiene non possa essere valutato correttamente prescindendo da una sua analisi complessiva. Infatti, qualora ci si dovesse limitare a tenere conto di singole sezioni del decreto, non si coglierebbe quella visione d'insieme importantissima per esprimere giudizi ponderati su questioni così interdipendenti, come quelle in esso disciplinate. Con riferimento alle considerazioni svolte dal relatore, evidenzia, in primo luogo, che le criticità rilevate dai vertici della Croce rossa internazionale hanno riguardato prima ancora che il Corpo militare, la stessa natura di ente pubblico della Croce Rossa Italiana. Pertanto, le problematiche insite nello schema di decreto in esame non sono certo superabili attraverso il progressivo scioglimento del Corpo militare. Rimane, infatti, da affrontare il tema del rapporto pubblicistico di lavoro del personale impiegato presso la struttura organizzativa e presso i comandi regionali. Inoltre, pur non escludendo la possibilità del transito del personale appartenente al Corpo militare della Croce Rossa nelle altre Forze armate, reputa che debba eventualmente anche valutarsi la possibilità di un transito dei militari in esubero in senso inverso. Dà pertanto un giudizio assai critico del decreto individuando nell'esigenza di fare cassa e liquidare il patrimonio della Croce rossa la finalità ispiratrice dello stesso.

  Marcello DE ANGELIS (PdL) Osserva, preliminarmente che, alla base del disegno di ristrutturazione dell'ente Croce Rossa vi siano esigenze economiche che hanno imposto la privatizzazione della componente locale, prima fra tutte quella di evitare la traslazione di debiti contratti da strutture periferiche nei bilanci dell'ente a livello nazionale.
  Venendo ai profili di interesse della Commissione, ritiene che la questione di un'eventuale smilitarizzazione del Corpo militare della Croce Rossa – la cui esistenza nel panorama militare italiano fonda le sue radici su ragioni di carattere storico – dovrebbe essere affrontata nell'ambito della più ampia discussione sul modello di difesa. Nel giudicare infondati, proprio in ragione di quanto dimostrato nel corso della sua attività, i dubbi sollevati in ordine alla presunta assenza del carattere di neutralità del Corpo militare, ritiene che la Commissione non debba in alcun modo suggerire come percorribile la strada della trasformazione del personale del Corpo in personale civile. Esprime, altresì, perplessità sulla possibilità di formulare rilievi con riguardo al tema dell'ingresso femminile nel Corpo, sottolineando come ciò si ripercuoterebbe sull'altro corpo ausiliario delle Forze armate – quello volontario delle crocerossine – al punto da determinarne lo scioglimento.

  Salvatore CICU (PdL) propone di organizzare il prosieguo dell'esame del provvedimento in modo da assicurare la necessaria interlocuzione tra i gruppi, così da poter giungere all'elaborazione di una proposta di rilievi che abbia la più larga condivisione possibile.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che il relatore ha già manifestato la disponibilità ad accogliere nella propria proposta i contributi che i colleghi riterranno di formulare.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatore, conferma che, proprio per favorirne la più ampia condivisione, si è riservata di formulare una proposta solo dopo aver acquisito i suggerimenti delle diverse forze politiche in Commissione.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI desidera preliminarmente ringraziare i componenti la Commissione per l'attenzione e la qualità del dibattito parlamentare sviluppatosi su un atto del Governo che, a sua volta, ha già avuto un iter complesso ed articolato. Ricorda di aver già rappresentato l'intenzione del dicastero della Difesa di consentire il transito nel contingente ad esaurimento di tutto il personale che opera continuativamente nell'ambito del Corpo militare, e che su tale soluzione si era già registrato Pag. 52il concerto delle diverse strutture governative interessate.
  Ribadisce che il Governo si atterrà alle indicazioni provenienti dai competenti organi parlamentari ma, tenuto conto degli stringenti termini di esercizio della delega, manifesta scetticismo sulla possibilità di poter istruire tempestivamente nuove possibilità di disciplina del settore, per le quali non vi è alcuna preclusione di merito.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) invita il rappresentante del Governo ad esprimere le proprie valutazione sulle proposte da lui avanzate in relazione all'espressione della posizione della Commissione.

  Antonello GIACOMELLI (PD) considera censurabile la richiesta dell'onorevole Di Stanislao, che induce all'espressione di un parere dell'Esecutivo senza attendere che il relatore abbia a sua volta formalizzato una sua proposta. Ritiene che sia inopportuno impegnare il Governo su elementi che ancora non sono chiaramente esposti in una formale proposta del relatore o, se pretermessi da quest'ultima, eventualmente formulati in termini di proposta alternativa.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, condivide sul piano procedurale le valutazioni espresse dal collega Giacomelli. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 20 dicembre 2011. — Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 15.10.

5-05833 Cicu: Sulla situazione concernente gli inquilini degli alloggi della difesa situati nella Provincia di Bolzano.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Giorgio HOLZMANN (PdL), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giorgio HOLZMANN (PdL), pur considerando soddisfacente la risposta fornita dal rappresentante del Governo, nel prendere atto dei dati forniti, ritiene che in alcuni casi possano essere stati commessi degli errori di calcolo nella rideterminazione dei canoni di occupazione dovuti dagli inquilini sine titulo di alloggi della Difesa siti nella provincia di Bolzano. In tal senso dovrebbero essere interpretate le numerose istanze di dilazione avanzate da pensionati ed ex appartenenti alle Forze armate non in grado di ottemperare alle nuove richieste. Auspica, pertanto, che tali dilazioni possano essere concesse, scongiurando il rischio di pesantissime conseguenze per le famiglie degli stessi utenti.

5-05834 Rugghia: Sulla disciplina concernente i canoni e le concessioni del patrimonio abitativo della difesa.

  Antonio RUGGHIA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), precisando che la prima parte della risposta fornita alla precedente interrogazione si estende anche all'atto in esame.

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  Antonio RUGGHIA (PD), replicando, osserva che la questione della rideterminazione dei canoni degli alloggi di servizio dovuti dai sine titulo, è già stata affrontata dal Parlamento in numerose occasioni, dando luogo anche all'approvazione a larghissima maggioranza di atti di indirizzo. Tuttavia, è stato possibile alle Commissioni pronunciarsi con un atto formale sui relativi provvedimenti attuativi, non essendo questa una materia sulla quale è prevista l'espressione di un parere. Ritiene paradossale la situazione che si è venuta a determinare per effetto dei vari provvedimenti amministrativi che sono stati emanati. Infatti, si è registrato un numero impressionante di ricorsi, sono stati richiesti canoni elevati anche a inquilini il cui reddito lordo non arriva ai 40 mila euro l'anno e sono stati liberati molti alloggi senza che si potesse giungere alla loro alienazione rendendo così possibile avviare il piano per la costruzione dei 51.000 alloggi da destinare al personale della difesa. Per tali ragioni si ritiene insoddisfatto della risposta.

5-05835 Di Stanislao: Sul riconoscimento dello status di vittima del dovere nei confronti del Lanciere Fulvio Pazzi.

  Augusto DI STANISLAO (IdV), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario che non dimostra la volontà, da parte del Governo, di voler prendere atto di una problematica molto più ampia. Il caso di cui si occupa l'atto di sindacato ispettivo a sua firma rappresenta, infatti, solamente la punta di un iceberg di un fenomeno assai diffuso, che involge la questione, negata dal Governo in tutte le sedi, di prendere atto delle conseguenze perniciose derivanti dall'esposizione all'uranio impoverito. Preannuncia, quindi, la presentazione di altri atti di sindacato ispettivo, ai quali auspica che venga fornita una risposta più convincente.

5-05836 Gidoni: Sulle conseguenze dell'attività del contingente italiano impegnato nella missione UNIFIL derivanti dall'evolversi degli scenari nell'area medio-orientale, con particolare riguardo alla situazione in Siria.

  Franco GIDONI (LNP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Franco GIDONI (LNP), nel ringraziare il sottosegretario per la risposta, evidenzia che l'interrogazione di cui è presentatore non intende affrontare le ragioni, a suo avviso discutibili, poste alla base della prosecuzione della missione UNIFIL, quanto piuttosto mettere l'accento su alcune dichiarazione fatte dal Ministro Di Paola in occasione della recente audizione sulle linee programmatiche del dicastero presso le Commissioni riunite difesa di Camera e Senato. In particolare, si riferisce alla circostanza che la permanenza di un contingente in Libano possa essere collegata all'opportunità di mantenere una presenza militare in un'area potenzialmente instabile. Reputa che la decisione di partecipare a nuove missioni internazionali di pace dovrebbe avvenire successivamente al registrarsi di una situazione di crisi e non avallare semplicemente una presenza già in loco. Guarda, infatti, con preoccupazione alla presenza di navi delle più grandi potenze militari davanti alle coste di quel tratto del Mediterraneo. Invita dunque l'Esecutivo a confrontarsi tempestivamente con il Parlamento su tali vicende, augurandosi che non si ripeta quanto accaduto nel più recente passato proprio in relazione alla crisi libica.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.35.

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