CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 novembre 2011
558.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 9 novembre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2011, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 412
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

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La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo rinviato nella seduta dell'8 novembre 2011.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato).

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Antonio RUGGHIA (PD) ritiene non condivisibile il contenuto della proposta di parere illustrata dal relatore. Si riferisce, in particolare, alla parte dove si rileva che, nella ripartizione dei contributi, lo schema di decreto in esame abbia applicato coerentemente i criteri fissati dalle risoluzioni approvate dalla Commissione difesa.
Osserva, quindi, che anche quest'anno si è proceduto a un'ulteriore significativa decurtazione, di circa il 10 per cento, delle somme corrisposte alle associazioni, evidenziando come tale scelta rischi di compromettere la stessa possibilità di sopravvivenza degli enti beneficiari. Per tali ragioni, preannuncia che, soltanto per senso di responsabilità, il proprio gruppo si asterrà nella votazione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) ritiene che la delicatezza dell'attuale situazione economica renda necessarie riduzioni ai contributi del Ministero della difesa a enti e associazioni. Ciò, tuttavia, non impedisce di rilevare come tale provvedimento non affronti alcuni problemi che sono stati già in passato evidenziati. Sottolinea, infatti, che non si registra alcuna novità sotto il profilo della parcellizzazione delle associazioni d'arma. Per queste era stata evidenziata la necessità di avviare un processo di riorganizzazione che avrebbe potuto già consentire di conseguire positivi effetti sotto il profilo della razionalizzazione della spesa.
Esprime rincrescimento per la situazione che si è venuta a creare per l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia in seguito all'approvazione degli ultimi decreti di riparto. Preliminarmente deve segnalare come la relazione illustrativa, comprendendo questa importante associazione partigiana tra le associazioni combattentistiche, non ne mette in evidenza, sul piano nominalistico, la peculiare natura di organizzazione che tutela il valore storico della lotta partigiana e del ruolo che essa riveste nella storia del nostro Paese. Segnala quindi che, nel corso del triennio 2009-2011, il contributo percepito dalla stessa associazione si è ridotto di oltre il 50 per cento e che, nell'attuale decreto, pur vantando circa 106 mila soci, l'ANPI figura solamente al quarto posto in termini di contributo assegnato, suscitando quindi perplessità sulla razionalità dei criteri di riparto adottati.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA condivide la preoccupazione per i danni che il dimezzamento dei contributi erogati nel corso dell'ultimo triennio reca agli enti beneficiari. Con riguardo all'osservazione dell'onorevole Villecco Calipari, precisa che i criteri di riparto tengono conto anche del fatto che - in ossequio agli atti di indirizzo parlamentare - il contributo pubblico deve essere assicurato soprattutto a quegli enti che non dispongono di altre forme di finanziamento. Ne consegue che le associazioni con un elevato numero di soci, in considerazione della possibilità di autofinanziamento, ricevono, relativamente a questo fattore, un contributo meno rilevante. Assicura, pertanto, che nella ripartizione dei fondi non è stata praticata alcuna discriminazione e esprime apprezzamento per il senso di responsabilità manifestato dal gruppo del Partito democratico.

Edmondo CIRIELLI, presidente, pur ritenendo che il Governo abbia ben operato, dichiara che si asterrà sulla proposta di parere del relatore. Ritiene, infatti, che non sia più accettabile la mancanza di una disciplina organica di riferimento. Evidenzia, inoltre, che mentre la Commissione difesa della Camera, a inizio della legislatura, aveva svolto un positivo lavoro per giungere a un'unica fonte di finanziamento del contributo, al Senato siano stati approvati

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provvedimenti di decurtazione lineare degli oneri, con il parere favorevole del Ministero dell'economia e senza alcuna riflessione sulle conseguenze negative, che non sono potute essere messe in evidenza nemmeno nel successivo passaggio parlamentare. La sua astensione trova quindi motivazione principalmente nella critica alla metodologia seguita dal Ministero dell'economia.

Francesco BOSI (UdCpTP) condivide le osservazioni svolte dal Presidente e annuncia il proprio voto di astensione, precisando che il suo voto sarebbe stato contrario qualora il decreto avesse disposto per un periodo di tempo superiore all'anno.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2011, relativo all'acquisizione di centoquarantanove «Automezzi Logistici Protetti», in varie tipologie, per incrementare il livello di protezione delle forze impegnate nell'esecuzione di attività logistiche nei contesti operativi caratterizzati da elevata minaccia balistica ed IED.
Atto n. 420.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giulio MARINI (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame prevede l'acquisizione di 149 automezzi logistici protetti, in sette differenti tipologie.
La finalità è quella di dotare l'Esercito - nel quadro delle future «Brigate Medie» digitalizzate - di mezzi logistici del tipo già in servizio, in possesso di un adeguato standard di protezione della cabina di guida. Ciò allo scopo di incrementare il livello di protezione delle forze impegnate nell'esecuzione di attività logistiche nei teatri operativi caratterizzati da elevata minaccia balistica, nonché da pericoli derivanti dalla presenza di ordigni esplosivi improvvisati.
La relazione illustrativa del Programma indica la necessità di acquisire sette differenti tipologie di mezzi (autocarri tattito-logistici e con pianale scarrabile, autobotti, autocisterne, due tipi di autogrù e trattori pesanti tattici) senza tuttavia precisare la ripartizione del numero dei mezzi da acquistare per ciascuna tipologia.
In ordine alle caratteristiche tecniche del sistema, la protezione della cabina di guida dovrà essere assicurata attraverso: un kit di protezione balistica (pannelli e vetri balistici) in grado di assicurare una protezione di grado almeno del livello 3 stabilito dalla convenzione NATO sugli standard di protezione per gli operatori di veicoli logistici (STANAG 4569 ANNEX B); una protezione antimina di grado almeno del livello 2 stabilito dalla medesima convenzione; una capacità Counter Radio Controlled IED (C-RCIED).
Per quanto riguarda le modalità esecutive, la relazione illustrativa del Programma evidenzia che è previsto un supporto logistico integrato di 5 anni e che la ditta fornitrice dovrà provvedere, contestualmente, all'acquisizione dei sistemi, nonché all'addestramento del personale addetto.
Gli oneri previsti sono stimati in 80,7 milioni di euro, a carico del bilancio della Difesa. La relazione, relativamente alla ripartizione degli oneri, prevede le seguenti scadenze: 37,1 milioni di euro, nel 2011 e 43,6 milioni di euro nel 2012. Non sono forniti elementi in ordine ai costi stimati per ciascun tipo di veicolo.
Per quanto concerne gli aspetti industriali, la relazione illustrativa individua nella meccanica e nell'elettronica i settori prevalentemente coinvolti dal programma.
Non è, infine, prevista alcuna cooperazione internazionale.
Infine, segnala che il programma in esame è contenuto tra quelli riferiti alla componente terrestre, nella Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2012 che, tuttavia, non

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reca alcuna informazione in ordine allo stanziamento per la presente acquisizione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2011, relativo all'acquisizione di cinquecentoundici «Veicoli Tattici Leggeri Multiruolo (VTLM) Lince», versione 1A, di cui quattrocentosettantanove nella versione combat e trentadue nella versione portaferiti, per incrementare il livello di protezione delle forze impegnate nei teatri operativi.
Atto n. 421.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giorgio HOLZMANN (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame prevede l'acquisizione di 511 Veicoli Tattici Leggeri Multiruolo (VTLM) Lince, versione 1A, di cui 479 nella versione combat e 32 nella versione portaferiti.
La finalità del programma è quella di accrescere il livello di protezione, la sicurezza e la capacità operativa del Lince in modo da potere assicurare una ulteriore disponibilità di veicoli a protezione delle forze, soprattutto in quei teatri operativi caratterizzati da un più elevato livello di minaccia. Infatti, la versione 1A del Lince implementa le modifiche e le migliorie che sono derivate dall'esperienza maturata nei vari teatri operativi in cui il veicolo è stato impiegato, così da far risultare quest'ultima versione più performante rispetto a quelle precedenti.
Per quanto riguarda le modalità esecutive, in analogia con quanto stipulato per le precedenti acquisizioni dello stesso veicolo, è prevista una garanzia di 42 mesi, la fornitura di materiali di consumo, l'invio di ricambi per la sostituzione in garanzia anche in teatro operativo, nonché l'assistenza e il controllo preventivo e post impiego dei mezzi destinati ai vari teatri operativi. Sarà inoltre previsto un periodo di addestramento in cui simulare le condizioni in cui il personale è chiamato ad operare nei diversi scenari.
Gli oneri previsti sono pari a 198 milioni di euro, a carico del bilancio della Difesa. Quanto alla ripartizione degli oneri, la relazione prevede un impegno di 56,3 milioni di euro nel 2011, di 70,6 milioni di euro nel 2012 e 71,1 milioni di euro nel 2013.
Per quanto concerne gli aspetti industriali, la relazione individua nella meccanica e nell'elettronica i settori prevalentemente coinvolti dal programma, precisando altresì che non è prevista la cooperazione internazionale.
La Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l'anno 2012 - presentata nel mese di ottobre - prevede un approvvigionamento di soli 400 VTLM nella versione combat (ovvero 79 in meno di quelli indicati nel programma in esame) e di soli 25 in configurazione portaferiti (7 in meno). Su tale scostamento sarebbe utile acquisire maggiori elementi informativi.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2011, relativo all'acquisizione di protezioni passive, sensori elettro-ottici e radar integrati, per incrementare il livello di protezione delle basi operative avanzate e delle basi di supporto avanzate nel teatro di operazioni afgano.
Atto n. 422.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame prevede l'acquisizione di sistemi destinati all'incremento, nel teatro operativo afgano, del livello di protezione passiva delle basi italiane avanzate operative e di supporto (FOB/FSB).

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La finalità del programma è quella di dotare le basi dislocate in Afghanistan di strumenti di difesa passiva idonei a garantire un'adeguata cornice di sicurezza al personale, che siano integrati in un sistema di osservazione e sorveglianza, con capacità automatizzata di far conseguire alla rilevazione della minaccia l'attivazione di dispositivi di allarme e di reazione di sistemi d'arma.
Le modalità esecutive prevedono lo sviluppo di un piano di approvvigionamento articolato sui seguenti prodotti: 6 barriere antisfondamento rigide e 20 elastiche; 6 (+ 2 opzionali) sistemi di videosorveglianza ingressi; 3 (+ 1 opzionale) sistemi integrati di videocamere; 5 posti comando di Force protection; 4 (+ 1 opzionale) sistemi acustici per localizzare la sorgente di fuoco; 1 sistema di sorveglianza di sedimi aereoportuali; 6 (+ 2 opzionali) sistemi micro di UAV (Unmanned Aerial Vehicle); 8 (+ 1 opzionale) sistemi UGV (Unmanned Ground Vehicle).
La scheda tecnica allegata alla richiesta di parere non reca informazioni in merito al sottosistema «per la sorveglianza di sedimi aeroportuali» inserito anch'esso nel programma in esame.
Gli oneri previsti sono stimati in 56,3 milioni di euro, a carico del bilancio della Difesa. Quanto alla ripartizione degli oneri, la relazione prevede un impegno di 15,2 milioni di euro nel 2011, 30,7 milioni di euro nel 2012 e 10,4 milioni di euro nel 2013.
Non risulta tuttavia esplicitata la tempistica delle relative consegne.
Per quanto concerne gli aspetti industriali, la relazione individua come settori prevalentemente coinvolti dal programma quello aerospaziale, della meccanica, dell'elettronica, delle telecomunicazione delle tecnologie della Difesa. Non è prevista alcuna cooperazione internazionale. Con riguardo all'acquisizione dei sottoinsiemi, risultano interessati anche i settori dell'opto-elettronica e della robotica.
Peraltro, per quest'ultima tipologia di prodotti, la relazione indica alcune dettagliate specifiche sul piano delle caratteristiche operative, del supporto logistico e della fase di addestramento, evidentemente da adottare in sede di procedure di selezione del contraente.
Da ultimo, si segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2011, pubblicata nel mese di marzo, non reca alcuna informazione in ordine allo stanziamento per la presente acquisizione, mentre il presente programma trova corrispondenza tra quelli elencati nella Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa del 2012 (presentata nel mese di ottobre), con l'indicazione della sua urgenza, ma non dei relativi costi, sui auspica un chiarimento dal Governo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.

Edmondo CIRIELLI, presidente, osserva che i programmi in esame rivestono carattere di urgenza e pertanto auspica che la Commissione possa concludere l'esame in tempi rapidi. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 9 novembre 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate.
Nuovo testo unificato C. 3160 Schirru, C. 4084 Cicu e C. 4113 Di Stanislao.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge in

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esame, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, nella seduta del 19 ottobre, il citato nuovo testo unificato è stato trasmesso, per il parere, alle Commissioni I, V e XIII che hanno espresso parere favorevole.

Salvatore CICU (PdL), relatore, evidenzia come il lavoro svolto dalla Commissione abbia prodotto un testo ampiamente condiviso, su cui sono stati anche acquisiti i prescritti pareri delle Commissioni in sede consultiva, tutti di segno favorevole. Auspica pertanto che si possano realizzare le condizioni per richiedere il trasferimento alla sede legislativa.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA ricorda di essersi già espresso favorevolmente sull'ipotesi di un rapido svolgimento dell'iter di approvazione.

Antonio RUGGHIA (PD) esprime il voto favorevole del suo gruppo al conferimento del mandato al relatore nonché la piena disponibilità a favorire il trasferimento dell'esame del testo alla sede legislativa, trattandosi di un provvedimento di cui è stato condiviso l'impianto sin dalla sua genesi.

Francesco BOSI (UdCpTP) dichiara di astenersi dalla votazione, come segno di apprezzamento per il lavoro di miglioramento di un provvedimento che, nella sua versione iniziale, era stato oggetto di forti critiche da parte sua. Non ritiene tuttavia possibile mutare il suo atteggiamento in un voto convintamente favorevole, in quanto non sono a suo avviso superabili le avversità al testo manifestate dalle Forze armate in ogni occasione.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul nuovo testo unificato in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Edmondo CIRIELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.Preso atto del risultato della votazione, rileva che i rappresentanti dei due maggiori gruppi in Commissione hanno esplicitato l'intenzione di promuovere il trasferimento della proposta di legge in sede legislativa e che si registra anche la posizione favorevole espressa dal sottosegretario di Stato. Al fine di verificare la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del Regolamento invita gli altri gruppi a precisare la propria posizione su tale ipotesi.

Franco GIDONI (LNP), nel ribadire il suo orientamento favorevole al testo in esame, ritiene tuttavia che esso abbia un significativo impatto sulle modalità di reclutamento nelle Forze armate e, per riflesso, sull'ingresso nelle strutture che operano nel comparto difesa e sicurezza. Per tali ragioni, reputa utile che sulla proposta di legge si possa sviluppare un confronto ad ampio raggio nella sede plenaria della Camera dei deputati.

Gianfranco PAGLIA (FLpTP) ricorda che con il suo voto favorevole non ha inteso ostacolare il prosieguo dell'esame di un provvedimento su cui, per ragioni analoghe a quelle espresse dall'onorevole Gidoni, ha sempre mantenuto alcune riserve e che, per tali ragioni, non si assocerà alla richiesta di proseguirne l'esame in sede legislativa.

Edmondo CIRIELLI, presidente, invita i colleghi a prendere in esame la possibilità di continuare a confrontarsi sui contenuti anche in sede legislativa, circostanza che invece appare ben più difficile che si realizzi nel dibattito in Assemblea. Peraltro, pur trattandosi di un provvedimento importante, esso comunque è destinato ad interessare una platea piuttosto modesta di candidati cui viene consentito di partecipare alle procedure di reclutamento e, presumibilmente, condurrà a consentire l'ingresso nelle Forze armate di una percentuale minima di soggetti che, con gli attuali standard, non sarebbero ammessi.

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Salvatore CICU (PdL), relatore, sottolinea come il provvedimento sia ispirato dalla volontà di tenere viva la speranza di quei cittadini italiani animati dal desiderio di dare il proprio contributo alla difesa della patria, ma impediti in questo dal mancato raggiungimento di un limite minimo di altezza. L'obiettivo è stato perseguito senza adottare soluzioni semplicistiche ed errate, come quella di ridurre i limiti di altezza, bensì con l'introduzione di una nuova disciplina che pone al centro della valutazione, al momento del reclutamento, le reali capacità fisiche soggettive e che dunque privilegia e rafforza l'efficienza dello strumento militare. Non comprende pertanto le perplessità nel favorire l'approvazione di un provvedimento che incide sulla vita e sulle scelte umane e professionali di cittadini che vorrebbero servire la Patria nelle Forze armate.

Luciano ROSSI (PdL) si associa all'appello dell'onorevole Cicu a meditare sulla decisione di non consentire di proseguire l'esame in sede legislativa, tanto più che, nell'attuale fase politica e parlamentare, per il buon esito della procedura occorre necessariamente assumere atteggiamenti di assoluta concretezza.

Antonio RUGGHIA (PD) manifesta il proprio stupore per la posizione espressa dal collega Gidoni che sembrava fino ad ora aver condiviso l'esigenza di intervenire sulla materia per superare un criterio selettivo assolutamente arbitrario e che, come noto, pregiudica soprattutto l'accesso del personale femminile.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 9 novembre 2011.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 2861 Paglia, C. 4106 Cirielli, C. 4174 Gidoni, C. 4375 Recchia e C. 4385 Di Stanislao recanti «Istituzione di un Servizio nazionale di riserva volontaria per la mobilitazione ed il completamento delle Forze armate»: Audizione informale del Capo I Reparto-Personale dello Stato Maggiore della Difesa, Gen. D.A. Franco Marsiglia.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.55 alle 15.20.