CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 agosto 2011
520.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 2 agosto 2011. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.30.

Schema di decreto legislativo recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia.
Atto n. 373.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 28 luglio 2011.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di parere (vedi allegato 1) e che gli onorevoli Ferranti e Palomba hanno presentato a nome dei rispettivi gruppi proposte alternative di parere (vedi allegati 2 e 3).

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore, prima di illustrare la proposta di parere sottolinea come questa sia il risultato delle audizioni svolte nel corso dell'esame del provvedimento, nell'ambito del quale sono stati sentiti il dottor Pietro Grasso, Procuratore nazionale antimafia, il dottore Antonio Balsamo, magistrato della Corte di cassazione, rappresentanti dell'Unione delle Camere penali italiane, nonché rappresentanti di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, della Fondazione Rocco Chinnici, del Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre onlus e di Avviso pubblico - Enti locali per la formazione civile contro le mafie, il dottor Francesco Menditto, giudice della sezione per l'applicazione delle misure di prevenzione del tribunale di Napoli, e rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati. In particolare, la proposta di parere tiene conto dei rilievi fatti da coloro che applicano quotidianamente le disposizioni confluite nel codice antimafia e che quindi sono in grado di evidenziarne le eventuali lacune. A tale proposito ricorda a titolo esemplificativo l'audizione del dottor Menditto

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che è servita a porre in rilievo una serie di questioni meramente tecniche relative alle misure di prevenzione che sono poi state utilizzate per formulare la proposta di parere.
Dichiara di aver utilizzato lo strumento delle condizioni anziché quello delle osservazioni in quanto il contenuto dei rilievi è tale da non poterne essere rimessa al Governo la valutazione dell'opportunità del loro accoglimento, essendo tali rilievi volti a colmare lacune che in alcuni casi presentano forti profili di incostituzionalità. Ritiene opportuno precisare che la sua proposta di parere non deve essere intesa per l'ampio numero di condizioni come un atto contro il Governo, quanto piuttosto come una sorta di aiuto che il Parlamento intende dare al Governo stesso affinché la delega sia esercitata correttamente.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ritiene che la proposta di parere del relatore contenga molti spunti condivisibili, ma che tuttavia non possano essere accettate alcune condizioni così come sono state formulate dal relatore, essendo in contrasto con i principi e i criteri direttivi della delega. A titolo esemplificativo, richiama le condizioni n. 1, che non è sicuramente accoglibile laddove prefigura una non praticabile proroga dei termini di delega, n. 4, essendo superflua nella prima parte, e n. 22, avendo una motivazione errata.

Donatella FERRANTI (PD) preliminarmente dà atto al relatore di aver predisposto una proposta di parere che sintetizza le corpose e costruttive critiche che sono state fatte al provvedimento in esame dai soggetti auditi dalla Commissione. Ritiene che, rispetto all'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, il Governo avrebbe dovuto tenere un atteggiamento di maggiore collaborazione con la Commissione al fine di individuare le correzioni più opportune da apportare al testo. Evidenzia pertanto come la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo tenga conto di tutte le questioni emerse nel corso delle audizioni.

Federico PALOMBA (IdV), dopo aver espresso apprezzamento del lavoro svolto dal relatore nel quale si riconosce, sottolinea inadeguatezza dello schema di decreto in esame, in relazione al quale il suo gruppo ha presentato una proposta alternativa di parere che tiene conto delle forti critiche del Procuratore nazionale antimafia nonché degli altri soggetti sentiti dalla Commissione. Ritiene che tali critiche siano tali da non poter consentire l'approvazione di un parere favorevole sia pure corredato da copiose condizioni. Invita pertanto la Commissione ad approvare la propria proposta alternativa di parere essendo l'unica tra le proposte presentate che si sostanzia in un parere contrario sul testo del Governo.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO, dopo aver ribadito una serie di perplessità di natura meramente tecnica-giuridica sulla proposta di parere del relatore, dichiara di rimettersi alla Commissione. Replicando all'onorevole Ferranti, ricorda di aver sempre preso parte alle sedute della Commissione nelle quali è stato esaminato lo schema di decreto, salvo a quelle nella quale si sono svolte audizioni comunque rese pubbliche attraverso il resoconto stenografico. Rispetto a queste evidenzia alcune inesattezze del tutto inaccettabili da parte dei soggetti auditi, come ad esempio quelle relative ai rapporti tra le norme contenute nel codice penale e quelle riportate nel codice antimafia.

Enrico COSTA (PdL) ritiene che su una materia come quella della lotta alla mafia la Commissione debba pervenire ad un parere condiviso da tutti i gruppi senza distinzioni tra maggioranza ed opposizione. Ritiene che ciò sia possibile modificando la proposta di parere nelle parti evidenziate dal rappresentante del Governo. A tale proposito propone di modificare la condizione n. 1 rimettendo in maniera evidente alla valutazione discrezionale del Governo la scelta di sopprimere il Libro I ed eliminando il riferimento alla eventuale proroga del termine di delega, sopprimendo alla condizione

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n. 4 le parole da «sia soppresso» ad «ovvero» e modificando la condizione n. 7 sostituendo le parole «siano distinte» con le seguenti «sia valutato se sia necessario distinguere».

Donatella FERRANTI (PD) esprime alcune perplessità sulla proposta dell'onorevole Costa, ritenendo che le parti della proposta di parere che si intendono modificare riprendano correttamente rilievi emersi in maniera univoca nel corso delle audizioni.

Laura GARAVINI (PD) ritiene inaccettabile trasformare la condizione n. 1 in una osservazione.

Enrico COSTA (PdL) replica all'onorevole Garavini precisando di non aver proposto la trasformazione della condizione n. 1 in una osservazione, ma di avere unicamente proposto di rimarcare ulteriormente, attraverso sempre una condizione, l'ambito discrezionale del Governo in merito alla scelta di sopprimere o meno il Libro I. La condizione si sostanzierebbe quindi nella necessità che il Governo effettui una valutazione sull'opportunità di mantenere il predetto Libro.

Donatella FERRANTI (PD) esprime perplessità su una condizione formulata come osservazione.

Giulia BONGIORNO, presidente, non ritiene che sussistano ragioni per escludere una condizione nel senso prospettato dall'onorevole Costa.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore, dichiara di accogliere la proposta di riformulazione del suo parere fatta dall'onorevole Costa.

Laura GARAVINI (PD) ritiene che le modifiche proposte dall'onorevole Costa non siano condivisibili in quanto farebbero venir meno dal parere alcuni rilievi che sono stati evidenziati in maniera decisa da parte dei soggetti auditi che, nelle vesti di magistrato, applicano quotidianamente le norme oggetto del codice. Rispetto al Libro I ritiene che la soluzione migliore sarebbe una proroga dei termini di delega.

Manlio CONTENTO (PdL), alla luce delle perplessità emerse sulla riformulazione della condizione n. 1, propone che questa sia riformulata stabilendo che siano tenute in debito tutte le conseguenze applicative derivanti dalle norme di cui al Libro I, valutando se sia o meno il caso di sopprimere gli articoli da 1 a 10, ovvero di adottare soluzioni migliorative.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore, condividendo la proposta dell'onorevole Contento presenta una nuova proposta di parere (vedi allegato 4) che tiene conto anche dei rilievi dell'onorevole Costa.

Lorenzo RIA (UdCpTP), dopo aver rilevato che il provvedimento in esame si colloca come altri in una ottica di semplificazione normativa, dichiara di condividere la proposta di parere del relatore così come riformulata.

Donatella FERRANTI (PD) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, come riformulata. Esprime apprezzamento nei confronti dei colleghi di maggioranza che dimostrano di condividere nella sostanza la proposta di parere del relatore ed invita il Governo ad ulteriori ed attente riflessioni sul provvedimento in esame.

Nicola MOLTENI (LNP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore come riformulata. Ricorda come il provvedimento in esame si inserisca in un piano più generale di lotta contro la criminalità organizzata e come sia auspicabile che le forza politiche non si dividano su questo tema. Esprime vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e sottolinea come un testo di tale importanza forse meritasse una maggiore attenzione fin dal momento della sua stesura. In tale contesto, comunque, il lavoro svolto dalla Commissione si

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è dimostrato di fondamentale importanza, come già altre volte accaduto in occasione dell'espressione di parere su atti del Governo.

Federico PALOMBA (IdV) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, raccomandando l'approvazione della proposta alternativa di parere dell'Italia dei Valori. Ritiene che sul provvedimento non possa essere espresso un parere favorevole.

Giulia BONGIORNO, presidente, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e per il raggiungimento di una ampia condivisione sulla sua proposta di parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, come riformulato. Avverte che, in caso si approvazione di quest'ultima, non saranno poste in votazione le proposte alternative di parere.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata.

La seduta termina alle 14.25.