CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 luglio 2011
514.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 20 luglio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.35.

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 Milanato, C. 3116 Mazzocchi, C. 3133 Poli, C. 3759 Marchioni, C. 3951 Montagnoli e C. 3953 Calearo Ciman.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL), relatore, osserva che la X Commissione ha richiesto l'espressione del parere di competenza sul testo unificato delle proposte di legge n. 3107 e abbinate, come risultante sulla base degli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente. Al riguardo, mette in evidenza che il provvedimento intende dettare una disciplina di principio a livello nazionale sull'attività professionale nel settore delle scienze estetiche, ampliando e coordinando le definizioni, i profili professionali, i requisiti di abilitazione professionale, le modalità di esercizio e le potestà delle regioni, a fronte della legislazione parziale e frammentaria vigente in materia. Osserva, quindi, che tale proposta normativa è sostanzialmente volta ad assicurare la tutela della concorrenza, stabilendo criteri

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di omogeneità dei requisiti professionali e di parità di condizioni per l'accesso da parte delle imprese e degli operatori professionali del settore al mercato, nonché a garantire la tutela dei consumatori e degli utenti favorendo adeguate condizioni di benessere della persona e di qualità della vita e assicurando la migliore offerta e fruibilità dei servizi.
Per quanto concerne i profili di più immediato interesse della XI Commissione, segnala l'articolo 3 del provvedimento, dedicato alla formazione degli operatori del settore e alla disciplina delle qualificazione professionale, ritenuta requisito indispensabile per l'esercizio di tale attività. Fa presente, in proposito, che tale articolo prevede un percorso distinto in due fasi: la prima comprende la frequenza di un percorso di formazione professionale secondo un modulo di base comune della durata di tre anni, al termine del quale, previo superamento di un apposito esame, lo studente consegue la qualifica di operatore professionale valida ai fini dell'avviamento al lavoro subordinato; la seconda fase si realizza con la frequenza di un corso di qualificazione professionale della durata di un anno, che si conclude con l'ammissione ad un esame il cui esito positivo comporta il rilascio di un diploma professionale di tecnico nel settore delle scienze estetiche, che consente l'esercizio dell'attività professionale in forma imprenditoriale. Fa altresì notare che tale percorso formativo deve essere realizzato secondo criteri di alternanza fra periodi di formazione e studio e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, da svolgere prioritariamente presso le imprese abilitate del settore, che colleghino sistematicamente la formazione teorica con l'esperienza tecnica e pratica, secondo le norme vigenti in materia di alternanza scuola-lavoro; viene previsto, inoltre, che le competenze formative acquisite durante l'arco della vita lavorativa, registrate in un «libretto formativo del cittadino», e le stesse esperienze lavorative svolte tramite periodi di collaborazione tecnica continuativa in imprese abilitate del settore, possano essere valutate per il riconoscimento di appositi crediti formativi per la riduzione dei percorsi di istruzione e formazione professionale.
Rilevata, dunque, l'assoluta validità del provvedimento, anche per quanto concerne le norme di diretto interesse della Commissione, che favoriscono un efficace percorso di apprendimento professionale, alternato tra esperienze di studio e di lavoro concreto sul campo, in vista di un più agevole incontro tra domanda e offerta sul mercato del lavoro e dell'avvio di attività di tipo autonomo, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo da parte della XI Commissione.
Formula, pertanto, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Elisabetta RAMPI (PD) giudica importante il provvedimento in esame, atteso che esso introduce una disciplina organica in materia, a fronte della legislazione parziale e frammentaria attualmente vigente. Valuta, altresì, favorevolmente le norme tese a valorizzare le forme di apprendimento di tali figure professionali attraverso il riconoscimento di un adeguato percorso di formazione, anche in un'ottica di tutela della concorrenza e salvaguardia dei consumatori. Preannuncia, per tali ragioni, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, nel prendere atto che non vi sono obiezioni a procedere sin dalla seduta odierna alla deliberazione di competenza della Commissione, fa presente che il presente argomento, previsto originariamente in calendario anche per la giornata di domani, dovrà intendersi conseguentemente espunto dall'ordine del giorno della prossima seduta.

La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.45.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 20 luglio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Nello Musumeci.

La seduta comincia alle 14.45.

Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, osserva che la proposta di legge in esame dispone il trasferimento all'Ente nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (E.N.P.A.M.) della tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica. Fa notare, quindi, che il provvedimento si compone di 2 articoli: l'articolo 1, comma 1, dispone in particolare l'assoggettamento a tutela previdenziale presso l'E.N.P.A.M. dei compensi corrisposti ai titolari di contratti di formazione specialistica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge. Segnala poi che il comma 2 prevede, conseguentemente, l'obbligo per le università presso cui operino le scuole di specializzazione, di versamento dei contributi al Fondo di previdenza generale dell'E.N.P.A.M., contestualmente alla corresponsione del trattamento economico omnicomprensivo previsto per gli specializzandi per tutta la durata legale del corso, applicando l'aliquota contributiva pro tempore vigente presso il medesimo Fondo. Sottolinea, inoltre, che l'articolo 2 prevede il trasferimento al Fondo di previdenza generale gestito dall'E.N.P.A.M. dei contributi versati, sulla base delle disposizioni vigenti prima della data di entrata in vigore legge, alla gestione separata INPS, previa convenzione tra gli enti previdenziali interessati da stipulare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
Per quanto concerne la formulazione del testo, segnala sin d'ora, sotto il profilo del coordinamento con la normativa vigente, l'opportunità di prevedere, nel disporre il trasferimento della tutela previdenziale all'E.N.P.A.M., l'abrogazione delle disposizioni recate dall'articolo 41, comma 2, del decreto legislativo n. 368 del 1999, come modificato dall'articolo 1, comma 300, lettera c), della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che ha introdotto l'obbligo di iscrizione dei medici in formazione specialistica alla gestione separata INPS.
In conclusione, attesa l'importanza dell'intervento, che riguarda il trattamento previdenziale di migliaia di medici in formazione specialistica, auspica che sull'argomento si sviluppi un adeguato dibattito, che possa eventualmente condurre alla formulazione di un testo condiviso.

Amalia SCHIRRU (PD) ritiene opportuno svolgere approfondimenti sul provvedimento in esame, attesa la delicatezza del tema, ricordando che su tale argomento sono stati presentati anche taluni atti di sindacato ispettivo, proprio al fine di richiamare l'attenzione sulle problematiche previdenziali dei lavoratori in questione. Nel porre in evidenza la necessità di garantire ai giovani medici certezze circa le coperture contributive, alla stregua di quanto accade negli altri Paesi europei, chiede al relatore chiarimenti circa le modalità di trasferimento della tutela previdenziale all'E.N.P.A.M., questione sulla quale ritiene occorra soffermarsi con attenzione.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene opportuno svolgere una seria e articolata riflessione sul tema in discussione, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali con i rappresentanti degli enti previdenziali interessati, nonché valutando l'opportunità di ascoltare le organizzazioni di rappresentanza sindacale dei soggetti potenzialmente coinvolti dall'eventuale approvazione del progetto di

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legge in esame. Ritiene, infatti, necessario far luce circa l'effettiva utilità di un tale intervento, manifestando preoccupazione sulla circostanza che il trasferimento della tutela previdenziale all'E.N.P.A.M., pur comportando oggettivi vantaggi per i medici in ordine alla misura delle aliquote contributive, possa produrre conseguenze negative sull'entità finale dei trattamenti previdenziali.

Marialuisa GNECCHI (PD), nel citare in particolare l'esempio della gestione ENASARCO, si chiede se l'intervento in oggetto sia concretamente vantaggioso per i lavoratori in questione, paventando il rischio che essi possano essere assoggettati in futuro a una doppia contribuzione, così come avvenuto per altre categorie di lavoratori, anche a seguito dell'introduzione di talune disposizioni, da ultimo nelle recenti manovra economiche.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) giudica necessario svolgere una compiuta istruttoria sul provvedimento in esame, soprattutto con riferimento ai profili di carattere finanziario: domanda, pertanto, al relatore se abbia già preso in considerazione eventuali norme di copertura dei relativi oneri.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, con riferimento alle diverse richieste di chiarimento formulate, giudica le misure recate dal provvedimento in esame idonee a migliorare la posizione contributiva dei giovani medici, facendo notare che tali lavoratori, già sottoposti ad una aliquota fissa e ad una variabile a seconda del tipo di attività svolta, con l'entrata in vigore di tale disciplina potrebbero beneficiare di un trattamento più favorevole in ordine alla copertura previdenziale dei periodi di specializzazione, i quali altrimenti sarebbero da riscattare presso l'INPS in termini più onerosi. Prospettata l'esigenza di offrire a tale categoria professionale un'adeguata tutela previdenziale e considerata la durata significativa di tali percorsi di specializzazione, condivide l'esigenza di svolgere un ciclo di audizioni informali sul tema, pur auspicando una sollecita conclusione dell'iter, a fronte della forte attesa nutrita dai soggetti interessati. Condivide, da ultimo, la necessità di svolgere adeguati approfondimenti circa i possibili oneri finanziari recati dal provvedimento.

Il sottosegretario Nello MUSUMECI osserva che il Governo condivide, in linea di principio, lo spirito del provvedimento in esame, ritenendo tuttavia necessario valutare con attenzione taluni suoi profili di sostenibilità finanziaria, attesa la palese «non invarianza» degli oneri: si riserva, quindi, di esporre la definitiva posizione del suo dicastero sul provvedimento, nella fase in cui saranno chiari gli esiti di un supplemento istruttorio in materia.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la prevista pausa estiva, al fine di mettere il Governo nelle condizioni di svolgere i necessari approfondimenti sul provvedimento, soprattutto con riferimento ai profili di natura finanziaria, fermo restando che le modalità di prosecuzione dell'iter - tra cui il possibile svolgimento di un ciclo di audizioni informali - saranno appositamente valutate in una prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 aprile 2011.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella giornata di oggi proseguiranno i lavori del Comitato ristretto, nominato dalla Commissione per il seguito dell'istruttoria

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legislativa sulle proposte di legge in titolo. Al riguardo, comunica che - dopo l'ultima riunione dello stesso Comitato ristretto - è stata nel frattempo assegnata alla Commissione anche la proposta di legge C. 4384 Poli: poiché tale proposta verte su materia identica a quella recata dai progetti di legge di cui è già iniziato l'esame, ne è stato disposto l'abbinamento d'ufficio, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
Fa presente, pertanto, che il Comitato ristretto, convocato immediatamente al termine della corrente seduta, potrà verificare la possibilità di definire l'unificazione dei testi in esame, ivi compreso il provvedimento appena citato.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 20 luglio 2011.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15 alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 20 luglio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.