CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 luglio 2011
513.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Martedì 19 luglio 2011.

Incontro con una delegazione dell'Assemblea nazionale della Repubblica di Corea.

L'incontro informale si è svolto dalle 11.40 alle 12.45.

SEDE REFERENTE

Martedì 19 luglio 2011. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il ministro della salute Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 13.35.

Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria.
C. 4274 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 luglio 2011.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, nella scorsa seduta, la Commissione ha deliberato di accantonare gli emendamenti riferiti all'articolo 6, sui quali il relatore e il Governo avevano già espresso il loro parere. Ricorda, altresì, che è stato espresso il parere anche sugli emendamenti riferiti all'articolo 7, senza che, peraltro, la Commissione ne abbia iniziato l'esame. Propone quindi, avendo acquisito la disponibilità del relatore e del Governo, di riprendere l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6.

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La Commissione concorda.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.1: s'intende vi abbia rinunciato. Constata, altresì, l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.2.

Lucio BARANI (PdL) fa suo l'emendamento Fucci 6.2.

La Commissione approva l'emendamento Fucci 6.2, fatto proprio dall'onorevole Barani (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.3: s'intende vi abbia rinunciato.

Anna Margherita MIOTTO (PD) riformula il suo emendamento 6.15 nel senso proposto dal relatore nella precedente seduta (vedi allegato).

La Commissione approva l'emendamento Miotto 6.15 (nuova formulazione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.4: s'intende vi abbia rinunciato.

Anna Margherita MIOTTO (PD) ritira il suo emendamento 6.16.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Binetti 6.5, Miotto 6.17 e 6.18 (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, per ragioni di coordinamento del testo, l'emendamento Fucci 6.6 sarà posto in votazione prima dell'emendamento Miotto 6.19. Constata, peraltro, l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.6.

Lucio BARANI (PdL) fa suo l'emendamento Fucci 6.6.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Fucci 6.6, fatto proprio dall'onorevole Barani, e Miotto 6.19 (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.7: s'intende vi abbia rinunciato.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, rivedendo il parere reso in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Miotto 6.20, a condizione che sia riformulato sostituendo la lettera p) del comma 2 dell'articolo 6, con la seguente: «assicurare la piena possibilità di accesso al voto e prevedere la facoltà di istituire con lo statuto di cui al comma 5, limitatamente agli Ordini che abbiano un numero di iscritti all'albo superiore a 2.000 unità, eventuali assemblee rappresentative con la connessa tutela nelle stesse delle minoranze qualificate degli iscritti».

Il ministro Ferruccio FAZIO concorda con la proposta di riformulazione avanzata dal relatore.

Anna Margherita MIOTTO (PD) riformula il suo emendamento 6.20 nel senso indicato dal relatore (vedi allegato).

La Commissione approva l'emendamento Miotto 6.20 (nuova formulazione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, in seguito all'approvazione dell'emendamento Miotto 6.20, come riformulato, gli emendamenti Fucci 6.9, 6.8, 6.10 e Miotto 6.21 si intendono preclusi.
Constata, quindi, l'assenza dei presentatori degli emendamenti Fucci 6.11 e Ciccioli 6.23: s'intende vi abbiano rinunciato.

Paola BINETTI (UdCpTP) illustra il suo emendamento 6.12, rilevando come esso sia coerente con lo spirito della norma in esame. Invita, pertanto, il relatore e il Governo a rivedere il parere espresso.

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Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, rivedendo il parere reso in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Binetti 6.12.

Il ministro Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva l'emendamento Binetti 6.12 (vedi allegato).

Paola BINETTI (UdCpTP) ribadisce gli argomenti a favore del suo emendamento 6.13, già accennati nella scorsa seduta, invitando il relatore e il Governo a riconsiderare il parere espresso.

Giuseppe PALUMBO, presidente, pur condividendo, in linea di principio, le finalità dell'emendamento in esame, ricorda come la materia della responsabilità civile dei medici sia oggetto di un disegno di legge attualmente all'esame del Senato.

Antonio PALAGIANO (IdV) osserva che l'emendamento Binetti 6.13, forse al di là delle intenzioni del presentatore, costringerebbe i medici a sostenere, fin dall'inizio della loro carriera, oneri particolarmente elevati per pagare il premio della copertura assicurativa.

Laura MOLTENI (LNP) ritiene che il problema sollevato dai colleghi debba essere preso in attenta considerazione, anche al fine di valutare la possibilità di elevare il massimale e ridurre il premio a carico del singolo medico, contrattando le condizioni della polizza in modo collettivo, eventualmente con un intervento degli ordini professionali interessati.

Paola BINETTI (UdCpTP) ritiene che, nel caso dei giovani medici, l'ordine dei medici potrebbe farsi carico di una parte degli oneri.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) ricorda che l'iter presso il Senato del disegno di legge vertente su questa materia è di fatto sospeso per ragioni inerenti alla copertura finanziaria. Invita, pertanto, il Governo ad adoperarsi per il superamento delle difficoltà che ne hanno fin qui impedito l'approvazione.

Francesco STAGNO d'ALCONTRES (PdL), premesso che già oggi i giovani medici ricorrono spesso alla stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile, ricorda come le richieste di risarcimento nei confronti dei medici e degli altri operatori sanitari vengano talvolta presentate anche in assenza di validi motivi. Sottolinea, quindi, la necessità che, presso le aziende sanitarie, siano istituite strutture in grado di aiutare e sostenere il personale nei confronti del quale siano state avanzate richieste di risarcimento.

Giuseppe SCALERA (PdL), dopo aver sottolineato come il crescente contenzioso tra pazienti e strutture sanitarie rischi di determinare l'impossibilità, per le compagnie di assicurazione, di garantire agli operatori sanitari una copertura adeguata per la responsabilità civile, richiama l'attenzione dei colleghi sull'opportunità di tenere in considerazione i diversi livelli di responsabilità che caratterizzano le differenti specialità mediche e le differenti professioni sanitarie.

Il ministro Ferruccio FAZIO assicura che il Governo considera il problema in discussione della massima rilevanza, come dimostrano i lavori della 12a Commissione permanente del Senato. Tuttavia, per le ragioni già illustrate dal presidente Palumbo, ritiene che sarebbe opportuno sopprimere la lettera u) del comma 2 dell'articolo 6, onde evitare qualsiasi interferenza con l'attività dell'altro ramo del Parlamento.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, condividendo le considerazioni testé svolte dal ministro, presenta l'emendamento 6.100, interamente soppressivo della lettera u) del comma 2 dell'articolo 6 (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che l'emendamento 6.100 del relatore

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sarà posto in votazione prima dell'emendamento Binetti 6.13, risultando quest'ultimo precluso dall'eventuale approvazione del primo.

Paola BINETTI (UdCpTP) si riserva, comunque, di presentare un ordine del giorno in Assemblea sul problema affrontato nel suo emendamento 6.13.

La Commissione approva l'emendamento 6.100 del relatore (vedi allegato).

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, in seguito dell'approvazione dell'emendamento 6.100 del relatore, l'emendamento Binetti 6.13 risulta precluso. Constata, quindi, l'assenza del presentatore dell'emendamento Fucci 6.14: s'intende vi abbia rinunciato.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, rivedendo il parere espresso in precedenza, invita i presentatori a riformulare l'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01, in modo da includervi, oltre alla categoria professionale dei biologi, quella degli psicologi (vedi allegato). Ribadisce, pertanto, l'invito ai presentatori a ritirare l'emendamento Pedoto 6.22.

Il ministro Ferruccio FAZIO dichiara di condividere la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01, avanzata dal relatore.

Vincenzo D'ANNA (PT) riformula il suo articolo aggiuntivo 6.01 nel senso proposto dal relatore.

Luciana PEDOTO (PD), dopo aver ringraziato il relatore e il Governo per aver accolto, nella sostanza, il suo emendamento 6.22, lo ritira e dichiara di aggiungere la propria firma all'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01, come riformulato.

Laura MOLTENI (LNP) dichiara, anche a nome del suo gruppo, di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01, come riformulato.

Anna Margherita MIOTTO (PD) dichiara, anche a nome del suo gruppo, di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01, come riformulato.

La Commissione approva all'unanimità l'articolo aggiuntivo D'Anna 6.01 (nuova formulazione).

Anna Margherita MIOTTO (PD) invita il relatore e il Governo a chiarire le ragioni della contrarietà al suo articolo aggiuntivo 6.05 e agli altri articoli aggiuntivi, presentati da colleghi della maggioranza, aventi contenuto analogo.

Il ministro Ferruccio FAZIO, pur condividendo le finalità degli articoli aggiuntivi cui ha fatto riferimento la collega Miotto, rileva che essi, recando modifiche al codice penale, appaiono estranei rispetto allo specifico contenuto del disegno di legge in esame.

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che i profili di natura penale potrebbero essere affinati in un momento successivo, sulla base del parere che la II Commissione sarà chiamata a rendere.

Lucio BARANI (PdL) propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Miotto 6.05, Ciccioli 6.04 e 6.03 e Barani 6.06, al fine di consentire al relatore e al Governo un ulteriore approfondimento.

Non essendovi obiezioni, la Commissione delibera di accantonare gli articoli aggiuntivi Miotto 6.05, Ciccioli 6.04 e 6.03 e Barani 6.06.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Mancuso 6.07: si intende vi abbiano rinunciato.

La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7. Respinge, quindi, l'emendamento Palagiano 7.2.

Antonio PALAGIANO (IdV) riformula il suo emendamento 7.1 nel senso proposto

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dal relatore nella precedente seduta (vedi allegato).

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Palagiano 7.1 (nuova formulazione) e Farina Coscioni 7.7 (vedi allegato).

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, rivedendo il parere espresso in precedenza, invita i presentatori a riformulare l'emendamento Palagiano 7.3 nel senso di aggiungere, al comma 2, dopo le parole «di tali accadimenti» le seguenti: «individuando nel loro ambito gli eventuali punti critici su cui intervenire».

Il ministro Ferruccio FAZIO concorda con la proposta di riformulazione del relatore.

Antonio PALAGIANO (IdV) riformula il suo emendamento 7.3 nel senso proposto dal relatore (vedi allegato).

La Commissione approva l'emendamento Palagiano 7.3 (nuova formulazione). Respinge, quindi, l'emendamento Farina Coscioni 7.8 e approva l'emendamento Palagiano 7.4 (vedi allegato).

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, rivedendo il parere precedentemente espresso, invita i presentatori a riformulare l'emendamento Binetti 7.5 nel senso di aggiungere, alla fine del comma 2, il seguente periodo: «Le strutture sanitarie prestano particolare attenzione al verificarsi dei cosiddetti «quasi eventi» per predisporre in modo tempestivo le indispensabili misure di prevenzione e di rimozione delle cause che li hanno creati».

Il ministro Ferruccio FAZIO concorda con la proposta di riformulazione del relatore.

Paola BINETTI (UdCpTP) riformula il suo emendamento 7.5 nel senso proposto dal relatore (vedi allegato), pur sottolineando che sarebbe stato preferibile prevedere la raccolta dei cosiddetti «quasi eventi» in un apposito registro.

La Commissione approva l'emendamento Binetti 7.5 (nuova formulazione).

Paola BINETTI (UdCpTP) illustra il suo emendamento 7.6, ribadendo le considerazioni volte nella precedente seduta. Ne auspica, pertanto, l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Binetti 7.6.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Farina Coscioni 7.9: s'intende vi abbia rinunciato.

La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Pedoto 9.1, mentre invita il presentatore a ritirare l'articolo aggiuntivo Palumbo 9.01.

Il ministro Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore.

Luciana PEDOTO (PD) illustra il suo emendamento 9.1, sottolineando il rischio che gli odontoiatri siano gli unici medici che accedono agli incarichi di direzione senza essere in possesso di un diploma di specializzazione.

Anna Margherita MIOTTO (PD) sottolinea, ricollegandosi a quanto detto dalla collega Pedoto, il problema dell'accesso alla professione di odontoiatra per i laureati in medicina.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che l'articolo 9 si limita a prendere atto della distinzione netta tra la laurea in medicina e la laurea in odontoiatria, stabilita in coerenza con la disciplina europea. Alla luce di tale distinzione, non avrebbe senso richiedere agli odontoiatri il diploma di specializzazione come requisito

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per l'accesso agli incarichi di direzione, mentre quanti conseguano oggi una laurea in medicina non possono esercitare la professione di odontoiatra se non hanno conseguito anche la distinta laurea in odontoiatria.

Luciana PEDOTO (PD) ritira il suo emendamento 9.1.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ritira il suo articolo aggiuntivo 9.01.

La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10.

Melania DE NICHILO RIZZOLI (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Binetti 10.1, Pedoto 10.4 e Angela Napoli 10.2, mentre invita i presentatori a ritirare l'emendamento Barani 10.3.

Il ministro Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore, sottolineando come la questione su cui verte l'emendamento Barani 10.3 sarà oggetto di un tavolo di confronto con le parti interessate, che il Ministero della salute promuoverà già nelle prossime settimane.

Paola BINETTI (UdCpTP) illustra il suo emendamento 10.1, sottolineando come il dietista rappresenti una figura professionale del tutto analoga al fisioterapista e, forse, anche più adatta a svolgere la propria attività all'interno delle farmacie.

Carla CASTELLANI (PdL) ritiene che l'aggiunta della sola figura professionale dei dietisti rischi di essere parziale e penalizzante, ad esempio, nei confronti dei medici specialisti in scienze della nutrizione.

Paola BINETTI (UdCpTP) osserva che l'obiezione della collega Castellani potrebbe essere riproposta nei confronti dei fisioterapisti, per la mancata estensione della norma ai fisiatri.

Il ministro Ferruccio FAZIO fa presente che la modifica proposta dall'onorevole Binetti rischia di compromettere l'equilibrio complessivo che il Governo ha conseguito attraverso il confronto con le regioni e con le categorie interessate. Conferma, pertanto, la propria contrarietà all'emendamento.

La Commissione respinge l'emendamento Binetti 10.1.

Luciana PEDOTO (PD) illustra il suo emendamento 10.4, sottolineando la necessità di garantire la qualità dei servizi erogati attraverso le farmacie e di chiarire i profili finanziari connessi alla loro erogazione.

La Commissione respinge l'emendamento Pedoto 10.4.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Angela Napoli 10.2: s'intende vi abbia rinunciato.

Enrico COSTA (PdL) illustra l'emendamento Barani 10.3, di cui è cofirmatario, esprimendo apprezzamento per l'annuncio del ministro Fazio in merito all'avvio di un confronto con le parti interessate sulla materia oggetto dell'emendamento. Sottolinea, quindi, la necessità di valorizzare adeguatamente la professionalità dei farmacisti che operano nelle cosiddette «parafarmacie», dichiarandosi, al contempo, contrario all'ipotesi, emersa nel corso dei lavori del Senato, di rendere non più obbligatoria la presenza dei farmacisti nei medesimi esercizi. Ritira, quindi, l'emendamento Barani 10.3.

Anna Margherita MIOTTO (PD) esprime soddisfazione per il fatto che, con l'emendamento Barani 10.3, la maggioranza dimostri di apprezzare e di voler valorizzare le cosiddette «parafarmacie», alla cui istituzione si era fortemente opposta. Giudica, quindi, importante l'impegno del Governo ad avviare un confronto

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su questo tema con i rappresentanti dei farmacisti e con le regioni.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) esprime apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo, che ritiene importante al fine di garantire che le cosiddette «parafarmacie» eroghino servizi di qualità.

Antonio PALAGIANO (IdV), premesso di non volersi schierare nella contrapposizione tra i fautori delle farmacie e quelli delle cosiddette «parafarmacie» e della grande distribuzione, ritiene che l'obiettivo da perseguire debba comunque essere l'omogeneità della distribuzione dei farmaci su tutto il territorio nazionale. A tal fine, deve essere, a suo avviso, salvaguardata la pianta organica dei presidi farmaceutici e, in particolare, il ruolo delle farmacie rurali.

Giuseppe SCALERA (PdL) sottolinea come, specie nelle regioni meridionali, vi sia una progressiva infiltrazione della criminalità organizzata nella titolarità delle farmacie. Invita, pertanto, i colleghi e il Governo a valutare l'opportunità di stabilire requisiti non solo per l'esercizio della professione di farmacista, ma anche per la proprietà delle farmacie.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di Piano sanitario nazionale 2011-2013.
Atto n. 370.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 506 del 6 luglio 2011, a pagina 145, prima colonna, quarta riga, sostituire le parole da «per» a «della ricetta», con le seguenti «per conto delle unità sanitarie locali del territorio regionale dispensando, su presentazione della ricetta».