CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2011
503.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Giampiero Catone, il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 14.15.

7-00549 Viola e 7-00575 Guido Dussin: Iniziative urgenti per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico di territori ubicati nelle regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta dell'8 giugno 2011.

Angelo ALESSANDRI, ricorda che nella seduta dell'8 giugno l'onorevole Viola, anche a nome dell'onorevole Guido Dussin, aveva presentato un testo unificato delle due risoluzioni in titolo.

Il sottosegretario Giampiero CATONE esprime un parere contrario sul primo impegno, sul secondo impegno e sulla parte consequenziale del terzo impegno del testo unificato. Esprime invece parere favorevole sulla prima parte del terzo impegno, nonché sul quarto impegno.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel rimarcare il grave ritardo con cui il Governo ha espresso il proprio orientamento sulle questioni sollevate con la presentazione delle due risoluzioni in titolo, sottolinea l'importanza di quanto avvenuto ieri in sede comunitaria con la decisione della Commissione europea del nulla osta alla concessione alle imprese venete ubicate nelle zone colpite dalla devastante alluvione del novembre dello scorso anno dei 60 milioni di euro messi a disposizione dal Governo italiano a copertura dei danni subiti.

Guido DUSSIN (LNP) chiede di rinviare la conclusione della discussione in corso, in modo da individuare, in accordo con il collega Viola, una nuova formulazione degli impegni che tenga comunque in debita considerazione la posizione espressa dal rappresentante del Governo.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) dichiara di condividere la richiesta di rinvio testè formulata dal collega Dussin.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritiene che il rinvio sia opportuno al fine di addivenire ad una formulazione condivisa dai presentatori delle risoluzioni e dal Governo.

Il sottosegretario Giampiero CATONE dichiara di concordare sulla proposta di rinvio formulata dall'onorevole Dussin, anche in considerazione del fatto che la posizione da lui espressa sul testo unificato non deve assolutamente essere intesa nei termini di un giudizio negativo sulla questione presa in considerazioni nei due atti di sindacato ispettivo.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 22 giugno 2011.

Roberto MORASSUT (PD) presenta una nuova formulazione della propria risoluzione (vedi allegato 1) che, a suo avviso, tiene conto delle osservazioni formulate nella seduta del 22 giugno scorso dal viceministro Castelli.

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Agostino GHIGLIA (PdL) riferisce di avere condotto, come preannunciato nella precedente seduta, una verifica presso i rappresentanti territoriali di quanto contenuto nella risoluzione del collega Morassut. All'esito di tale verifica è emerso, quanto meno su due aspetti fondamentali, l'impossibilità di condividere da parte del Popolo della libertà la posizione del collega Morassut. Infatti, se è vero che, in generale, al fine di attuare la valorizzazione delle aree di proprietà comunale, è stata prevista la possibilità di varianti allo strumento urbanistico vigente, per quanto riguarda i lotti ricadenti nel piano particolareggiato Pietralata, è stato disposto che qualsiasi intervento proposto per la valorizzazione di tali aree debba avvenire in conformità con le prescrizioni normative del piano particolareggiato Pietralata approvato con delibera regionale n.79 del 2001 e delibera comunale n. 156 del 2006.
Pertanto, non è prevista alcuna variante urbanistica, ma esclusivamente l'attuazione del piano particolareggiato che prevede destinazioni terziarie e direzionali, senza destinazioni residenziali.
Aggiunge peraltro che, considerati i termini previsti dal Protocollo di Intesa stipulato nel settembre 2003 con il Ministero delle infrastrutture, per la localizzazione nel comprensorio direzionale di Pietralata delle sedi delle amministrazioni pubbliche riportate nell'articolo 3 del suddetto Protocollo, è più che evidente la carenza di interesse da parte degli stessi sottoscrittori. Fino ad oggi, infatti, nessuna azione è stata intrapresa dal Ministero delle infrastrutture o dagli altri enti interessati al fine di attuare quanto disciplinato dal Protocollo di Intesa che prevedeva, a carico dei suddetti enti, il reperimento di risorse finanziarie per la cessione da parte dell'amministrazione comunale delle aree coinvolte.
Conclude, preannunciando un orientamento contrario del gruppo del Popolo della libertà sulla risoluzione del collega Morassut, come riformulata oggi dal presentatore.

Il viceministro Roberto CASTELLI, nel richiamare quanto espresso nella seduta del 22 giugno scorso, ribadisce l'impossibilità per il Governo di interferire sulle libere scelte del comune di Roma, ferma restando l'intenzione di vigilare sull'attuazione degli accordi sottoscritti ai sensi della legge n. 396 del 1990 per Roma Capitale. In tale ottica e in coerenza con l'impegno assunto nella precedente seduta, illustra una ipotesi di riformulazione (vedi allegato 2) del testo della risoluzione in discussione che, se accolto dal presentatore, potrebbe essere posto in votazione.

Roberto MORASSUT (PD) esprime sconcerto per le dichiarazioni del collega Ghiglia dalle quali si evince che le istituzioni territoriali e il comune di Roma in particolare non hanno alcun interesse ad attuare gli accordi a suo tempo sottoscritti con le autorità statali per la delocalizzazione delle sedi di alcuni Ministeri nel comprensorio di Pietralata. Quanto alla posizione espressa oggi dal Viceministro Castelli, nel sottolineare una certa contraddizione rispetto a quanto sostenuto nella seduta del 22 giugno scorso, precisa che, con la propria risoluzione non intende chiedere al Governo di controllare o di interferire nelle scelte del comune di Roma, bensì, semplicemente, di verificare se sussista ancora la volontà da parte di tutti i sottoscrittori del Protocollo di Intesa attuativo della legge per Roma Capitale di attuare i contenuti del protocollo medesimo e di procedere alla realizzazione del Sistema Direzionale Orientale con connessa localizzazione di sedi di amministrazioni statali e di uffici pubblici nell'area di Pietralata. Chiede, infine, una breve sospensione dei lavori, al fine di poter approfondire l'ipotesi di riformulazione del proprio atto di indirizzo prospettata dal rappresentante del Governo.

Armando DIONISI (UdCpTP) ritiene che la nuova formulazione del testo della risoluzione presentata dal collega Morassut risponda all'interesse, non di questa o di quella forza politica, ma a quello di una intera città. Nel dichiararsi per questa

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ragione stupito della posizione assunta dal gruppo del Popolo della libertà, si associa alla richiesta formulata dal collega Morassut di poter approfondire i contenuti della ipotesi di riformulazione del testo prospettata dal Viceministro Castelli, auspicando che questi voglia confermare oggi il giudizio sostanzialmente favorevole espresso nella precedente seduta con riferimento all'obiettivo di fondo dell'atto di indirizzo in discussione.

La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 14.45.

Roberto MORASSUT (PD), nell'esprimere un orientamento di massima favorevole sulla nuova formulazione della propria risoluzione proposta dal Governo, chiede tuttavia di rinviare alla prossima settimana la conclusione dei lavori, al fine di svolgere un ulteriore approfondimento sui contenuti di tale testo.

Armando DIONISI (UdCpTP) si associa alla richiesta del collega Morassut.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritiene senz'altro di poter accogliere la richiesta di rinvio alla settimana prossima della conclusione dei lavori avanzata dal collega Morassut.

Il viceministro Roberto CASTELLI si dichiara favorevole a rinviare alla prossima settimana la discussione della risoluzione in esame.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00580 Togni: Introduzione del pedaggio sul raccordo autostradale Torino-Caselle.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Renato Walter TOGNI (LNP) illustra la risoluzione a sua prima firma.

Il viceministro Roberto CASTELLI ritiene che la risoluzione presentata dal deputato Togni si inserisca nella più ampia discussione in corso sulla questione della introduzione di nuovi pedaggi sulle tratte e sui raccordi autostradali a diretta gestione ANAS. Al riguardo, ribadisce che il Governo, in doverosa applicazione della legge, sta predisponendo il prescritto DPCM che, ovviamente, terrà conto dei contenuti del dibattito politico, degli ordini del giorno approvati la scorsa settimana dalla Camera e degli impegni previsti nelle risoluzioni in discussione presso questa Commissione, con particolare riferimento alla esigenza unanimemente sottolineata di prevedere agevolazioni per i cittadini residenti e per le imprese presenti sul territorio. Nel richiamare, infine, la volontà espressa da tutti i deputati intervenuti nella seduta del 22 giugno scorso di svolgere un breve ciclo di audizioni, nell'ambito della discussione delle risoluzioni 7-00526 Iannuzzi 7-00579 Gibiino e 7-00608 Guido Dussin, ritiene opportuno rinviare la discussione sull'atto di indirizzo in titolo, al fine di concluderla unitamente alle richiamate risoluzioni che affrontano in via generale la tematica dell'introduzione di pedaggi sulle tratte e sui raccordi autostradali a diretta gestione ANAS.

Renato Walter TOGNI (LNP) prende atto positivamente dell'orientamento espresso dal rappresentante del Governo. Dichiarando di concordare con la proposta del rappresentante del Governo di rinviare la discussione della sua risoluzione al fine di una visione organica della questione dei pedaggi sulle tratte e sui raccordi autostradali a diretta gestione ANAS, sottolinea in ogni caso l'opportunità di escludere dal pedaggiamento la tratta autostradale Torino-Caselle, frequentata soprattutto da pendolari - lavoratori e imprenditori - che si spostano quotidianamente per esigenze di vita e di lavoro.

Armando DIONISI (UdCpTP) rende noto di avere presentato una proposta di

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legge (n. 4443) diretta ad abrogare le norme del decreto-legge n. 78 del 2010 sull'introduzione dei nuovi pedaggi autostradali, chiedendo che venga al più presto inserita nel calendario dei lavori della Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, assicura al deputato Dionisi che, nel caso in cui la proposta di legge venga assegnata alla VIII Commissione, sottoporrà sollecitamente all'attenzione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la sua richiesta di inserimento nel calendario dei lavori della Commissione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00612 Lanzarin: Sui lavori di riqualificazione della Paullese, ex strada statale 415.
(Discussione e conclusione).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) illustra brevemente il contenuto della risoluzione di cui è cofirmataria, sottolineando anzitutto che la realizzazione del nuovo tracciato della Paullese figura nell'elenco delle opere strategiche della legge-obiettivo. Sottolinea inoltre che, dopo l'avvio dei lavori nel tratto iniziale e in quello finale dell'opera, a causa della carenza dei fondi, i lavori sono stati lasciati a metà e l'opera rischia di rimanere incompleta con enormi problemi derivanti dal fatto che i cantieri rimangono aperti, il traffico risulta insostenibile e si registra un inaccettabile aumento degli incidenti stradali. Precisa quindi che lo scopo della risoluzione in titolo è quello di rendere possibile l'utilizzo dei fondi provenienti dalle revoche disposte ai sensi dell'articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, ai fini del rapido completamento di un'opera strategica sia sotto il profilo della viabilità che sotto il profilo della sicurezza del traffico.

Luciano PIZZETTI (PD) dichiara anzitutto di voler sottoscrivere la risoluzione in titolo. Sottolinea altresì l'assoluta rilevanza dell'opera in questione che interessa un'area molto antropizzata e industrializzata e, per tali motivi, fondamentale per decongestionare le attività e i flussi di traffico che gravano sul territorio. Formula, pertanto, un forte auspicio affinché il Governo si esprima in senso favorevole alla sua approvazione, ponendo le condizioni per una rapida conclusione dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dell'infrastruttura stradale in questione.

Raffaella MARIANI (PD) dichiara di voler sottoscrivere la risoluzione in titolo.

Chiara BRAGA (PD) si associa alla richiesta di sottoscrizione della risoluzione in titolo.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara anzitutto di voler sottoscrivere la risoluzione in titolo. Sottolinea inoltre che l'opera in questione deve considerarsi indispensabile per il completamento del sistema infrastrutturale comprendente anche la Bre-Be-Mi e la TEM. Richiama per questo il rappresentante del Governo alla necessità di operare affinché siano al più presto reperite tutte le risorse necessarie per il completamento dei lavori oggetto della risoluzione in discussione.

Armando DIONISI (UdCpTP) dichiara di voler sottoscrivere la risoluzione in titolo.

Agostino GHIGLIA (PdL) si associa alla richiesta di sottoscrizione della risoluzione in titolo.

Il viceministro Roberto CASTELLI riconosce senz'altro che l'opera in questione costituisce una priorità infrastrutturale indispensabile per il completamento del complessivo sistema della viabilità nell'area sudorientale milanese. Ricorda tuttavia che il contratto di programma che disciplina la copertura finanziaria dell'opera prevede che i lavori siano eseguiti, non con fondi

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statali, ma con fondi regionali, provinciali e comunali. Fa presente inoltre che sono tuttora in corso tavoli di confronto per addivenire ad una soluzione positiva della questione relativa al reperimento delle risorse necessarie al completamento dell'opera, anche se ad oggi permangono le difficoltà derivanti dal fatto che la Regione continua a dichiarare la mancanza di fondi allo scopo disponibili. Quanto alla soluzione, a suo avviso interessante, prospettata dai presentatori della risoluzione in esame, per il completamento dell'opera in questione, vale a dire l'utilizzazione delle risorse provenienti dalla revoca dei mutui di cui all'articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, fa presente anzitutto che ad oggi i relativi capitoli di bilancio risultano incapienti, dato che i fondi fin qui recuperati sono prioritariamente destinati al completamento del MO.S.E., che oggi risulta essere la seconda opera pubblica italiana per tiraggio di cassa. Nel precisare quindi di non poter assumere impegni precisi né sulla consistenza complessiva dei fondi che verranno recuperati ai sensi del citato articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, né sulla loro dettagliata destinazione, si rimette alla Commissione in ordine alla approvazione della risoluzione in discussione.

Guido DUSSIN (LNP), in risposta a quanto appena affermato dal viceministro Castelli in ordine alla consistenza delle risorse destinate alla realizzazione del MO.S.E., sottolinea come, fatta eccezione per il MO.S.E., nessun'altra opera infrastrutturale importante risulti essere stata finanziata e risulti in corso di realizzazione nel Veneto.

Luciano PIZZETTI (PD) ribadisce l'opportunità che la Commissione approvi la risoluzione in discussione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel sottolineare nuovamente l'importanza di un'opera fondamentale per risolvere i problemi di viabilità del nodo milanese, auspica che la Commissione possa approvare oggi stesso la risoluzione in discussione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione in titolo.

La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 15.

5-04257 Tommaso Foti: Rinnovo della concessione relativa alla tratta autostradale Piacenza-Brescia della A21.

Il viceministro Roberto CASTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Roberto TORTOLI (PdL), cofirmatario dell'interrogazione, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

La seduta termina alle 15.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 15.10.

Indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
(Deliberazione di una proroga del termine).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, ai fini di una proroga, fino al 30 ottobre 2011, del

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termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili, secondo quanto concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 15 giugno 2011.
Propone, quindi, di prorogare il termine dell'indagine conoscitiva sopra richiamata al 30 ottobre 2011.

La Commissione approva.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni concernenti la riorganizzazione dell'assetto societario e delle funzioni della società ANAS Spa.
Testo unificato C. 3081 Reguzzoni, C. 3673 Bragantini, C. 4164 Mariani, C. 4217 Dionisi e C. 4245 Stradella.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 giugno 2011.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO invita i membri della Commissione a soprassedere all'esame del testo unificato, considerato che, secondo quanto si apprende anche dagli organi di stampa, il decreto legge recante la manovra finanziaria che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di domani dovrebbe recare misure specifiche sulla riorganizzazione dell'ANAS.

Raffaella MARIANI (PD), con riferimento alla bozza del testo della manovra finanziaria pubblicato oggi dagli organi di stampa, e in particolare alle disposizioni relative alla riorganizzazione societaria di ANAS Spa, esprime, a nome del gruppo del Partito democratico, una forte preoccupazione perché la scelta compiuta dal Governo sembra andare in direzione totalmente opposta a quella prefigurata dalle proposte di legge all'esame della Commissione. Esprime inoltre la più netta contrarietà ad ogni ipotesti di eliminazione di ANAS Spa dal perimetro della pubblica amministrazione e di allentamento delle funzioni di vigilanza e di controllo spettanti al Governo e al Parlamento. Conclude quindi ribadendo la ferma volontà del gruppo del Partito democratico di operare in sede parlamentare affinché si affermi pienamente l'obiettivo strategico, complessivamente perseguito dalle proposte di legge in esame, di rafforzare la partecipazione delle regioni alle scelte e alle attività di ANAS Spa.

Guido DUSSIN (LNP) giudica negativamente le notizie e la bozza di testo in tema di riorganizzazione societaria di ANAS Spa apparse oggi sugli organi di stampa, che lasciano pensare ad un assetto ancor più centralistico rispetto a quello vigente. Pur richiamando tutti i colleghi alla necessità di esprimere un giudizio compiuto solo dopo aver preso visione del testo ufficiale del provvedimento predisposto dal Governo, preannuncia in ogni caso la volontà del gruppo della Lega Nord di assumere, in sede di esame parlamentare della manovra finanziaria, le iniziative necessarie ad una piena affermazione degli obiettivi di una più incisiva partecipazione del territorio alle attività di ANAS Spa e di una più netta destinazione a favore del territorio delle risorse provenienti da tali attività. Precisa al riguardo di confidare sulla coesione della maggioranza oltreché sul fattivo contributo delle opposizioni per la realizzazione di tali obiettivi.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel denunciare le scelte gravi e sbagliate che il

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Governo si appresta a compiere in ordine alla riorganizzazione societaria di ANAS Spa, ricorda che, al di là della propaganda politica, l'attuale Governo ha sempre operato in direzione di una riaffermazione del centralismo, prima attraverso l'abrogazione delle norme introdotte dal Governo Prodi in materia di federalismo autostradale, quindi con il sostanziale blocco del dibattito sulle proposte di legge all'esame della Commissione e oggi, infine, con l'adozione di norme che costituiscono un inaccettabile ritorno al passato.

Agostino GHIGLIA (PdL), nell'invitare tutti i colleghi a differire ad un momento successivo alla lettura del testo effettivo della manovra finanziaria l'espressione dei pur legittimi giudizi politici, si dichiara fiducioso sulla possibilità e sulla capacità della maggioranza, e più in generale del Parlamento, di addivenire anche in tema di riorganizzazione societaria di ANAS Spa all'approvazione di un testo equilibrato e rispondente alle esigenze generali.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, e ritenendo opportuno, anche a fini di economia procedurale, differire la prosecuzione dell'esame del testo unificato sulla riorganizzazione dell'ANAS ad un momento successivo alla presentazione ufficiale del decreto legge sulla manovra finanziaria, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 15.30.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo ACP e la Comunità europea e i suoi Stati membri, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
C. 4374 Governo.

(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore, rileva che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del prescritto parere, il disegno di legge di ratifica dell'Accordo che regola i rapporti tra l'Unione europea e un vasto gruppo di Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico riuniti nel «Gruppo ACP». In particolare, l'Accordo in esame rappresenta la seconda modifica dell'Accordo di partenariato originario siglato nel giugno 2000 e modificato una prima volta nel 2005. Osserva che anche il presente Accordo di modifica, siglato il 22 giugno 2010, trae origine dalla previsione contenuta nell'articolo 95 dell'Accordo del 2000, che ne prevedeva la revisione quinquennale.
Rileva, inoltre, che la modifica dell'Accordo oggi all'esame è volta, come è naturale, all'adattamento del quadro normativo dei rapporti UE-ACP ai mutamenti che si sono verificati nelle relazioni internazionali e alla nuova importanza di taluni ambiti e temi di interesse comune.
Al riguardo, accenna solo al fatto che una delle questioni centrali, oggetto della revisione, è la valorizzazione della dimensione dell'integrazione economica regionale degli Stati ACP, con particolare attenzione a quelli del continente africano, dove tale questione è particolarmente sentita e dove si assiste ad una crescita progressiva del ruolo dell'Unione africana. Al tempo stesso, fa notare come un altro aspetto della revisione dell'Accordo consista nel far sì che venga posto al centro dell'attenzione il rapporto tra sicurezza e sviluppo, nel senso che, senza la prevenzione dei conflitti, non è immaginabile un'azione duratura di impulso decisivo al decollo economico e sociale dei paesi svantaggiati. In questo senso, specifiche disposizioni vengono introdotte dall'Accordo in

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esame, da un lato, per rafforzare la lotta alle attività mercenarie e alla criminalità organizzata internazionale, la lotta al terrorismo e contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, e dall'altro lato, per aumentare l'efficacia degli aiuti allo sviluppo e la coerenza delle politiche di cooperazione allo sviluppo, che la UE si impegna a promuovere fra i propri Stati membri.
Detto questo sui contenuti generali del provvedimento, che a suo avviso sono sicuramente condivisibili e positivi, segnala che l'Accordo in esame presenta un indubbio interesse anche per quanto concerne i profili di diretta competenza della VIII Commissione, dal momento che in esso trovano una nuova centralità le azioni connesse ai cambiamenti climatici che sono elevati al rango di settore principale di cooperazione tra UE e ACP, allo scopo di assistere gli Stati ACP nel loro sforzo di adattamento ai mutamenti del clima, attenuandone le conseguenze in alcuni casi potenzialmente drammatiche. In tal senso, particolare riguardo è stato dedicato agli Stati ACP più vulnerabili, quali ad esempio i piccoli Stati insulari del Pacifico - la cui stessa esistenza è posta a rischio dal progressivo innalzamento del livello degli oceani -, ovvero ai paesi africani della fascia sub-sahariana del Sahel, sui quali incombe il fenomeno opposto della totale desertificazione.
Fa presente, infine, al dato politicamente significativo rappresentato dal fatto che l'Accordo in esame rafforza anche gli strumenti di cooperazione istituzionale con misure dirette ad incrementare il novero degli attori del dialogo politico nel quadro del partenariato UE-ACP, includendovi i Parlamenti nazionali, e che le parti hanno adottato una importante Dichiarazione congiunta su migrazioni e sviluppo, come orizzonte programmatico di una cooperazione in settori rilevanti quali le rimesse degli emigranti, la riammissione, la tratta di esseri umani.
In conclusione, tenuto conto del contenuto senz'altro positivo del provvedimento in esame, propone che la Commissione esprima nella seduta odierna un parere favorevole sul disegno di legge in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

La seduta termina alle 15.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 15.40.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale.
Atto n. 369.

(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 28 giugno scorso.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.