CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2011
491.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.40

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli (COM(2010)733).
Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio in ordine alle norme di commercializzazione (COM(2010)738).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 12 aprile scorso la Com

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missione ha convenuto di procedere preliminarmente ad un ciclo di audizioni informali. Successivamente, si è proceduto quindi all'audizione delle organizzazioni professionali e cooperative agricole e dell'Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche (AICIG), mentre nella prossima settimana è stata programmata l'audizione di organizzazioni di produttori e dell'Associazione delle regioni europee per i prodotti di origine. È stata altresì prevista l'audizione della Conferenza delle regioni e delle province autonome, che nelle prossime riunioni dovrebbe definire la sua posizione.

Giovanna NEGRO (LNP), relatore, fa presente che le proposte di regolamento all'ordine del giorno fanno parte del cosiddetto «pacchetto qualità dei prodotti agricoli e alimentari», adottato dalla Commissione europea nel dicembre 2010, al fine di istituire una politica di qualità coerente e finalizzata ad aiutare gli agricoltori a comunicare meglio le qualità, le caratteristiche e le proprietà dei prodotti agricoli, garantendo un'adeguata informazione dei consumatori. Alle proposte legislative in esame si aggiungono due documenti (già pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 16 dicembre 2010), contenenti gli orientamenti della Commissione europea in merito all'etichettatura dei prodotti alimentari che utilizzano come ingredienti prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica protetta (IGP) e le le migliori pratiche riguardo ai regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari.
Nel presentare il pacchetto qualità, la Commissione europea muove dalla constatazione che la varietà e la qualità della produzione agricola dell'Unione europea, oltre a soddisfare la domanda dei consumatori di prodotti autentici, ottenuti con metodi specifici e tradizionali, rappresenta un importante punto di forza e una fonte di vantaggi competitivi per gli agricoltori europei. Da questo punto di vista, appare necessario che l'etichettatura dei prodotti contenga informazioni precise e affidabili. La preoccupazione centrale della politica di qualità dei prodotti agricoli a livello dell'Unione europea è quindi quella di offrire ai produttori gli strumenti giusti per comunicare agli acquirenti e ai consumatori le caratteristiche e le modalità di produzione dei prodotti e per tutelare i produttori stessi da pratiche commerciali sleali.
La Commissione europea sottolinea che la maggior parte di questi strumenti già esiste a livello dell'Unione. Dalle analisi realizzate e dai dibattiti con le parti interessate emerge tuttavia che è possibile migliorarli, semplificarli o renderli più coerenti tra loro. Il pacchetto qualità si propone pertanto di migliorare la normativa europea nel campo della qualità, anche sotto il profilo del funzionamento dei regimi nazionali e privi di certificazione per renderli più semplici, trasparenti e facili da capire, adattabili all'innovazione e meno gravosi per i produttori e per le amministrazioni.
La Commissione europea sottolinea inoltre che la politica di qualità dei prodotti agricoli fa parte integrante della politica agricola comune. La recente comunicazione della Commissione sulla politica dopo il 2013 ha infatti individuato, tra le varie sfide future cui la politica della qualità dei prodotti agricoli può offrire un contributo, l'esigenza di mantenere la diversificazione delle attività agricole nelle zone rurali e di rafforzare la competitività. Tale politica è altresì in linea con le priorità stabilite per l'Unione europea dalla comunicazione «Europa 2020», in particolare con l'obiettivo di promuovere un'economia più competitiva, in quanto la politica della qualità è uno dei punti di forza della competitività dell'agricoltura europea.
L'adozione del «pacchetto qualità» scaturisce dalle valutazioni e considerazioni emerse durante l'esame della comunicazione sulla politica di qualità dei prodotti agricoli (COM(2009)234), presentata a maggio 2009 ed elaborata sulla base di un'ampia consultazione avviata nel 2008 sul Libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli, nonché dei risultati della conferenza

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ad alto livello sulla politica di qualità dei prodotti agricoli organizzata dalla Presidenza ceca nel mese di marzo 2009. Nella comunicazione, la Commissione proponeva, tra l'altro, l'indicazione obbligatoria del luogo di produzione in etichetta, tenendo conto delle peculiarità di alcuni settori, soprattutto in relazione ai prodotti agricoli trasformati; l'introduzione di una norma di commercializzazione generale, che fornisca una descrizione tecnica dei prodotti agricoli e ne indichi la composizione, le caratteristiche e il metodo di produzione; un intervento legislativo di riforma della normativa sulle indicazioni geografiche; nel contesto internazionale, la promozione di una tutela rinforzata del sistema europeo nei paesi terzi; l'iscrizione nei registri ufficiali dell'Unione europea delle indicazioni geografiche extra-UE.
Il Consiglio agricoltura del 22 giugno 2009 ha adottato conclusioni sulla comunicazione della Commissione. Per quanto riguarda la proposta di inserire l'indicazione del luogo di produzione in etichetta, il Consiglio - pur riconoscendo che gli agricoltori e i consumatori ne hanno chiesto un uso più esteso - aveva invitato la Commissione a valutare in quali ambiti tale indicazione potrebbe rispondere a tali aspettative, tenendo anche conto della coerenza con tutte le pertinenti norme comunitarie in materia di etichettatura. Il Parlamento europeo ha approvato sull'argomento una risoluzione in data 25 marzo 2010. Sulle denominazioni di origine e sulle indicazioni geografiche nonché sulle specialità tradizionali garantite, successivamente, sono state predisposte due valutazioni d'impatto.
nel merito degli atti in esame, osserva che con la proposta di regolamento sui regimi di qualità dei prodotti agricoli (COM(2010)733) per la prima volta si accorpano in un unico strumento legislativo, rafforzandoli, tre regimi complementari: denominazioni di origine e indicazioni geografiche, specialità tradizionali garantite, indicazioni facoltative di qualità.
La proposta definisce il regime dei prodotti agricoli e alimentari destinati al consumo, ma esclude dal suo ambito di applicazione le discipline, peraltro recenti, sulle indicazioni geografiche relative ai vini, alle bevande spiritose e ai vini aromatizzati.
In sintesi, i principali elementi destinati a rafforzare e semplificare il regime sono: il riconoscimento del ruolo e delle responsabilità dei gruppi che presentano domanda di registrazione di denominazioni per quanto riguarda il monitoraggio, la promozione e la comunicazione; il rafforzamento e il chiarimento del livello di protezione delle denominazioni registrate e dei simboli comuni dell'Unione; una procedura più breve per la registrazione delle denominazioni; il chiarimento del ruolo rispettivo degli Stati membri e dei gruppi che fanno domanda di registrazione per quanto riguarda l'applicazione effettiva della tutela delle denominazioni registrate nell'insieme dell'Unione europea; definizioni delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche rese più conformi all'uso internazionale.
La proposta inoltre chiarisce alcuni aspetti giuridici e adegua la terminologia alla legislazione recentemente adottata in materia di indicazioni geografiche dei vini. Sono stabilite anche norme minime comuni sui controlli ufficiali volti a garantire che i prodotti rispettino il disciplinare e che l'etichettatura sul mercato sia corretta.
Per quanto riguarda le specialità tradizionali garantite (STG), la proposta mantiene la riserva d'uso delle denominazioni delle specialità tradizionali garantite in tutto il territorio dell'Unione, ma elimina la possibilità di registrare denominazioni senza riserva d'uso. La Commissione ritiene invece che il compito di pubblicizzare i prodotti tradizionali senza tutelarli può essere eseguito più efficacemente a livello nazionale (o regionale) e che un'azione a livello dell'Unione europea non è giustificata. Il rinnovato regime dell'Unione europea per le specialità tradizionali garantite diventa più semplice (snellimento della procedura di registrazione tramite accorciamento dei tempi, procedure allineate a quelle del regime DOP-IGP) e più mirato sotto vari aspetti;

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ad esempio, il criterio della tradizione è esteso a 50 anni (invece di 25) per rafforzare la credibilità del regime, il regime è riservato ai piatti pronti e ai prodotti trasformati e infine le definizioni e le norme procedurali sono semplificate per migliorarne la comprensione.
La Commissione europea propone inoltre di includere nel regolamento unico la disciplina delle «indicazioni facoltative di qualità», il cui tratto comune con i regimi di qualità è che sono facoltative e che mirano ad aiutare gli agricoltori a richiamare l'attenzione sulle caratteristiche e le proprietà che conferiscono valore aggiunto al prodotto sul mercato. Le indicazioni facoltative di qualità non sono modificate nel contenuto, ma adeguate al quadro legislativo del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
La Commissione preannuncia inoltre che saranno svolti ulteriori studi e analisi per valutare i problemi incontrati dai produttori di prodotti di montagna per quanto attiene all'etichettatura. In funzione dei risultati di tale analisi la Commissione potrà proporre l'adozione di misure opportune.
La proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1234/2007 (COM(2010)738) è volta a semplificare le norme di commercializzazione, in quanto esse possono contribuire a migliorare le condizioni economiche di produzione e commercializzazione e la qualità dei prodotti. In proposito, la Commissione europea rileva che nelle misure di gestione del mercato esiste già un requisito minimo di qualità «sana, leale e mercantile». L'estensione di questi requisiti minimi ai prodotti non disciplinati da norme specifiche può essere utile per rassicurare i consumatori sulla qualità di base dei prodotti che acquistano.
La proposta tiene conto anche della necessità di allineamento al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e conferisce pertanto alla Commissione le competenze di adottare ed elaborare in futuro le norme di commercializzazione. Le norme di commercializzazione vigenti continueranno quindi ad esistere e si potranno razionalizzare mediante un meccanismo uniforme che prevede una delega di poteri alla Commissione, conformemente al Trattato di Lisbona (»atti delegati»), adeguando le specifiche tecniche alle concrete realtà locali.
In questo nuovo quadro sarà inserita, per tutti i settori, una base giuridica che imporrà l'obbligo di indicare in etichetta il luogo di produzione. Al riguardo, la Commissione europea precisa che «Dopo avere svolto un'adeguata valutazione d'impatto, in funzione delle esigenze specifiche la Commissione potrà così adottare atti delegati che dispongano l'obbligo di indicare in etichetta il luogo di produzione al livello geografico appropriato per rispondere alle aspettative dei consumatori in fatto di trasparenza e informazione. Uno dei primi settori presi in esame sarà il settore lattiero-caseario. Parallelamente, la Commissione prevede di mantenere in futuro l'obbligo di indicazione dell'origine nei settori in cui esso già vige».
Quanto all'iter delle proposte in esame presso le istituzioni europee, ricorda che il Consiglio agricoltura del 13 e 14 dicembre 2010 ha avviato uno scambio di informazioni, che è proseguito il 14 aprile 2011. La Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo l'11 aprile 2011 ha avviato l'esame di entrambi gli atti, che si concluderà intorno al prossimo 20 giugno. Il Parlamento europeo si pronuncerà nell'ambito della sessione plenaria del 27 settembre 2011.
Si sofferma quindi sui due documenti di «orientamenti» che fanno parte del «pacchetto qualità».
Negli «Orientamenti della Commissione europea sull'etichettatura dei prodotti alimentari che utilizzano come ingredienti prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica protetta (IGP)», la cui applicazione è volontaria, la Commissione focalizza la propria attenzione su due aspetti: le condizioni per l'impiego di denominazioni registrate come DOP o IGP nell'etichettatura, nella presentazione e nella pubblicità dei prodotti alimentari che contengono come ingredienti prodotti protetti da queste denominazioni;

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le buone pratiche atte a garantire che le denominazioni registrate di prodotti DOP o IGP utilizzati come ingredienti di prodotti alimentari non siano usate in modo improprio, tale da compromettere la reputazione del prodotto che beneficia di queste denominazioni, o da indurre il consumatore in errore circa la composizione del prodotto.
Gli «Orientamenti della Commissione europea sulle migliori pratiche riguardo ai sistemi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari» si applicano a: prodotti agricoli, destinati o meno al consumo umano (compresa l'alimentazione animale), prodotti alimentari di cui all'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002 (prodotti trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, destinati ad essere ingerito da esseri umani, bevande, gomme da masticare, acqua incorporata negli alimenti nel corso della loro produzione, preparazione o trattamento); processi e sistemi di gestione connessi alla produzione e alla trasformazione di prodotti agricoli e alimentari.
Segnala infine che il «pacchetto qualità» va valutato anche alla luce della proposta di regolamento relativo alla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori (COM(2008)40), presentata dalla Commissione il 30 gennaio 2008, che interviene sui due settori della etichettatura generale dei prodotti alimentari e della etichettatura nutrizionale, rispettivamente disciplinati dalle direttive 2000/13/CE e 90/496/CEE. Tale proposta tocca anche il tema della etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari, oggetto della recente legge italiana 3 febbraio 2011, n. 4. Quanto all'iter della citata proposta di regolamento, si ricorda che il 16 giugno 2010 il Parlamento europeo in sessione plenaria, secondo la procedura legislativa ordinaria in prima lettura, ha approvato una risoluzione. Il Consiglio Occupazione del 7 dicembre 2010 ha raggiunto un accordo politico in prima lettura. Il Consiglio Agricoltura del 21 febbraio ha approvato, in prima lettura, una posizione che, tra l'altro, rende obbligatorie: l'etichettatura del contenuto nutritivo; l'etichettatura di origine se la sua assenza si configura come un inganno per il consumatore; l'etichettatura di origine per alcuni tipi di carne (maiale, agnello e pollame). Il 22 febbraio 2011 la Commissione ha presentato una comunicazione sulla posizione del Consiglio in cui, dopo avere ricordato di aver accolto 113 dei 247 emendamenti adottati dal Parlamento europeo, afferma che, pur non volendosi opporre a un voto espresso a maggioranza qualificata, il testo approvato dal Consiglio contiene elementi che si discostano dalla proposta della Commissione e non tiene conto del parere in prima lettura del Parlamento europeo e, di conseguenza, degli emendamenti che la Commissione aveva indicato di poter accettare. Il 19 aprile 2011 la Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha approvato in seconda lettura la proposta di regolamento. Il testo approvato prevede, tra l'altro, l'obbligo di assicurare una maggiore leggibilità dei caratteri; di indicare, anche per gli alimenti venduti nei ristoranti, bancarelle e mense, la lista completa degli allergeni, al momento presente solo sui prodotti preconfezionati; di specificare la data di congelamento della carne non lavorati, pollame e pesce, nonché l'origine dei singoli ingredienti del prodotto (carne, pollame, latticini, frutta e verdura) e di alcuni cibi trattati. Sono esclusi i prodotti non imballati. Il dialogo a tre con Commissione e Consiglio è iniziato il 10 maggio 2011 ed è proseguito anche nell'ambito di incontri tecnici; la votazione finale è prevista nella sessione plenaria del mese di luglio.
Si riserva infine di dar conto, nel corso del successivo dibattito, delle valutazioni e delle proposte avanzate dai soggetti incontrati in sede di audizione informale.

Paolo RUSSO, presidente, fa presente che - come emerso dalla consultazione dei gruppi - sarebbe utile concludere l'esame degli atti in titolo, con l'approvazione di un documento, prima che la omologa Commissione del Parlamento europeo approvi la relazione di sua competenza e,

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quindi, entro la prossima settimana. Avverte pertanto che la XIII Commissione potrebbe essere convocata anche nella giornata di giovedì della prossima settimana, considerata l'opportunità di procedere preliminarmente anche all'audizione della Conferenza delle regioni e delle province autonome. In ogni caso, la questione sarà approfondita dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

RISOLUZIONI

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Rosso.

La seduta comincia alle 15.

7-00524 Paolo Russo: Sulle iniziative per l'erogazione degli aiuti nazionali per il settore bieticolo-saccarifero.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 31 maggio 2011.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 31 maggio scorso il vicepresidente Zucchi, quale cofirmatario, ha illustrato la risoluzione.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO esprime il parere favorevole del Governo sulla risoluzione.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), dichiarandosi favorevole allo «sblocco» dei fondi destinati al settore bieticolo-saccarifero, osserva tuttavia che la risoluzione in discussione potrebbe risultare inidonea a raggiungere il risultato voluto. Infatti, a quanto gli risulta, per l'utilizzo delle risorse presenti nel bilancio dell'AGEA sembrerebbe necessario un provvedimento legislativo, non apparendo sufficiente un atto assunto in via amministrativa. Si dichiara tuttavia disponibile ad approvare la risoluzione.

Angelo ZUCCHI (PD) si dichiara sorpreso per la circostanza che il deputato Fogliato sembra essere più informato del sottosegretario, che ha espresso parere favorevole sulla risoluzione, nella quale si afferma esplicitamente che l'utilizzo delle somme presenti nel bilancio dell'AGEA ai fini dell'erogazione degli aiuti nazionali al settore bieticolo-saccarifero non richiede l'adozione di un apposito provvedimento di legge, per l'evidente identità dei soggetti destinatari e le espresse indicazioni ministeriali e governative già formalmente manifestate. Si domanda pertanto di quali elementi ulteriori disponga il collega Fogliato per formulare i suoi rilievi.
Al riguardo, sottolinea che le forze politiche stanno cercando insieme di portare a soluzione un problema che si trascina da tempo e che tutti i ministri che si sono succeduti alla guida del Dicastero agricolo si sono impegnati a risolvere. Pertanto, se per risolvere la questione si ritiene necessario un provvedimento legislativo, si segua subito il percorso legislativo. Tuttavia, a suo giudizio, dovrebbe essere il Governo a fornire indicazioni sulla procedura da seguire e non un gruppo, peraltro della maggioranza, che sostanzialmente smentisce il Governo e il Presidente della Commissione, che è il primo firmatario della risoluzione. È infatti evidente la diversa valenza delle valutazioni di un gruppo rispetto a quelle del Governo.
Conclusivamente, ribadendo la massima disponibilità del suo gruppo per ogni percorso che porti alla soluzione della questione in esame, invita il Governo e la maggioranza a chiarire il proprio orientamento.

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Paolo RUSSO, presidente, osserva che il deputato Fogliato ha espresso perplessità su parte del contenuto della risoluzione, che tuttavia si è dichiarato disponibile ad approvare.

Angelo ZUCCHI (PD) sottolinea che il deputato Fogliato non ha espresso solo perplessità, ma ha ritenuto sostanzialmente impraticabile il percorso indicato nella risoluzione.

Teresio DELFINO (UdCpTP), ricordando che la Commissione ha svolto un'intensa attività sul tema in discussione, ritiene che a questo punto sia necessario avere certezze sul percorso da seguire. Se risulta necessario approvare una norma di legge, si lavori tempestivamente in tale direzione. Solo se si opera in questo modo avrebbe senso approvare oggi la risoluzione, mentre approvare un altro atto destinato a rimanere senza effetto finirebbe per svilire l'azione della Commissione e per rendere scarsamente credibili gli impegni solennemente assunti dalla maggioranza e dal Governo.
Conclusivamente, ritiene che la Commissione possa approvare ora la risoluzione; se da una sollecita verifica dovesse risultare necessario un provvedimento legislativo, il Governo dovrebbe dare concretamente seguito alla risoluzione, presentando un emendamento al decreto-legge n. 70 del 2011, tuttora in corso di esame alla Camera.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) ritiene necessario conoscere le intenzioni reali del Governo, visto che la Commissione è intervenuta in molte occasioni sulla questione, che sono stati approvati numerosi atti di indirizzo e che tuttavia non è stato ancora dato un seguito concreto agli impegni assunti. Sottolinea altresì che la risoluzione che oggi la Commissione si accinge ad approvare non potrà rimanere senza effetto.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), rilevato che le dichiarazioni del deputato Zucchi appaiono allarmanti e contraddittorie, precisa che per la definitiva erogazione degli aiuti nazionali al settore bieticolo-saccarifero la risoluzione in discussione appare a suo giudizio utile, ma non risolutiva, poiché per sbloccare la quota di risorse esistenti nel bilancio dell'AGEA risulta necessario un intervento di carattere legislativo. Invita pertanto a mantenere un atteggiamento serio, evitando inutili polemiche.

Viviana BECCALOSSI (PdL) sottolinea che la risoluzione è stata ampiamente condivisa dai gruppi e dal Governo, che più volte si è impegnato ad erogare le risorse per le ultime due annualità del quinquennio previsto dal programma di aiuti per il settore bieticolo-saccarifero. Per conseguire tale risultato la risoluzione potrà non essere lo strumento definitivo, ma costituisce in ogni caso un passo importante, soprattutto se compiuto con il sostegno unanime dei gruppi. Ritiene pertanto che il Governo potrà verificare in tempi brevi se, dal punto di vista tecnico, si rende necessario anche un intervento legislativo.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO precisa che il Governo ritiene estremamente utile la risoluzione e che, qualora poi si dimostrasse necessario dal punto di vista tecnico un intervento legislativo, esso potrà essere promosso. Appare in ogni caso importante che la questione sia affrontata su un percorso condiviso.

Angelo ZUCCHI (PD) osserva che dall'intervento del collega Fogliato sembrerebbe che il Ministero non abbia preso in considerazione i rilievi probabilmente avanzati dall'AGEA. Invita pertanto a valutare l'ipotesi di un emendamento al decreto-legge n. 70, ove tali rilievi si dimostrassero fondati.

Sabrina DE CAMILLIS (PdL), nel ricordare le numerose iniziative assunte dalla Commissione per finanziare il completamento del programma di aiuti nazionali per il settore bieticolo-saccarifero, invita il Governo a informare con la massima

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sollecitudine la Commissione circa l'eventuale necessità di un intervento legislativo. Infatti, occorre dare immediata certezza ad un settore verso il quale sono stati assunti ripetuti e solenni impegni e che ora si trova in una situazione di insostenibile difficoltà economica.

Gian Pietro DAL MORO (PD), premesso che gli obiettivi di fondo sono condivisi e che tuttavia è opportuno evitare ogni possibile equivoco, ritiene opportuno che la risoluzione sia collegata ad un impegno del Governo a procedere sollecitamente ad una verifica tecnica sul percorso da seguire.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) osserva che nella risoluzione si afferma esplicitamente che non è necessario un provvedimento legislativo per utilizzare le risorse già stanziate per il medesimo settore bieticolo-saccarifero e tuttora presenti nel bilancio dell'AGEA.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO osserva che, allo stato, l'indicazione è quella contenuta nella risoluzione. Tuttavia, preso nota dei rilievi del deputato Fogliato, il Governo verificherà immediatamente se sussistono eventuali difficoltà dal punto di vista tecnico e, quindi, se sussiste l'esigenza di un intervento legislativo.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) chiede se vi sia stato uno scambio di note tra il Ministero e l'AGEA.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO ribadisce quanto già dichiarato.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), ricordando quanto previsto nella risoluzione, osserva che la stessa può essere approvata, in quanto diretta in ogni caso ad impegnare il Governo a provvedere all'utilizzo immediato delle risorse ivi indicate e, quindi, a risolvere l'annosa questione.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) invita a valutare l'ipotesi di eliminare dalle premesse della risoluzione il capoverso nel quale si afferma che non è necessario un provvedimento legislativo per l'utilizzo delle risorse dell'AGEA.

Paolo RUSSO, presidente, traendo le conclusioni del dibattito svoltosi, osserva che la risoluzione della Commissione ha ottenuto il parere favorevole dello stesso Governo, che la giudica compatibile e idonea. Se successivamente emergeranno elementi per una diversa valutazione della questione, il Governo e la Commissione potranno adoperarsi per promuovere tutte le iniziative necessarie per conseguire concretamente il risultato voluto. Ritiene pertanto che, sulla base di queste precisazioni, la risoluzione potrebbe essere approvata.

La Commissione approva infine la risoluzione n. 7-00524.

7-00491 Servodio, 7-00499 Delfino, 7-00541 Rainieri e 7-00555 Gottardo: Sulle iniziative per il rilancio del settore della ciliegicoltura.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00125).

La Commissione prosegue l'esame congiunto delle risoluzioni, rinviato nella seduta del 31 maggio 2011.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che - dando seguito all'invito rivolto dalla Presidenza nella precedente seduta - è stato presentato uno schema di testo unificato delle risoluzioni in titolo.

Elvira SAVINO (PdL) invita ad integrare lo schema con un ulteriore impegno al Governo a favorire la formazione di consorzi di produttori per rendere la ciliegia un volano di sviluppo dei territori in cui viene coltivata. Ritiene infatti necessaria una particolare attenzione verso i produttori agricoli, spesso in posizione di svantaggio rispetto al settore della distribuzione.

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Paolo RUSSO, presidente, constatando che non vi sono obiezioni sulla proposta del deputato Savino, avverte che la risoluzione si intende conseguentemente integrata e che essa assume il numero 8-00125 (vedi allegato 1).

Tino IANNUZZI (PD) dichiara che il suo gruppo giudica importante la risoluzione che la Commissione si accinge ad approvare, perché consente - in una fase di crisi produttiva del settore della ciliegicoltura e di flessione del mercato di fronte alla concorrenza di alcuni Paesi esteri - di porre le basi per una politica organica ed attiva. Condivide inoltre il coinvolgimento, nel tavolo di settore, dell'associazione rappresentativa dei territori interessati.

Teresio DELFINO (UdCpTP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo alla risoluzione congiuntamente elaborata, che recepisce ampiamente le richieste dei soggetti ricevuti in sede di audizione informale. Auspica pertanto che gli impegni che oggi il Governo assume possano in tempi brevi essere attuati e produrre effetti positivi.

Angelo ZUCCHI (PD), premesso che il settore della cerasicoltura ha bisogno di un sostegno per il suo rilancio, ricorda che è oggi in corso a Vignola l'assemblea dell'Associazione nazionale Città delle ciliege, alla quale si potrà dunque fornire un concreto segno di attenzione da parte della politica, finalmente tempestivo.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), manifestando apprezzamento per la risoluzione unitaria, sottolinea la necessità che il Governo dia ad essa piena e tempestiva attuazione.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO esprime il parere favorevole del Governo sulla risoluzione n. 8-00125.

La Commissione approva infine la risoluzione n. 8-00125.

7-00519 Fiorio: Sulle iniziative a tutela del comparto vitivinicolo in vista della liberalizzazione dei diritti di impianto.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 31 maggio 2011.

Massimo FIORIO (PD), nel ricordare che nella precedente seduta aveva invitato i colleghi della maggioranza a valutarla, dichiara la propria disponibilità ad una riflessione sul suo contenuto, che peraltro risale allo scorso marzo.
Segnala quindi l'opportunità di procedere preliminarmente ad alcune audizioni informali dei soggetti del comparto.

Paolo RUSSO (PdL), presidente, osservando che le audizioni potranno essere utili anche per un eventuale aggiornamento della risoluzione, invita i gruppi a definire un sintetico programma di audizioni, da svolgere in una o due sedute. Invita inoltre i gruppi a valutare l'eventuale presentazione di altre risoluzioni ovvero di una risoluzione unitaria.
Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.35

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Rosso.

La seduta comincia alle 15.35.

DL n. 70/2011 - Semestre europeo - disposizioni per l'economia.
C. 4357 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

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La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta di ieri.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 25 maggio scorso il relatore Gottardo ha svolto la relazione introduttiva e che l'esame è proseguito nella seduta del 31 maggio, nella quale il relatore ha preannunciato una valutazione favorevole sul provvedimento.

Angelo ZUCCHI (PD) sottolinea che il suo gruppo giudica negativamente il provvedimento in esame che si situa fuori del reale contesto economico, soprattutto se si pensa alla manovra che nelle prossime settimane dovrà con ogni probabilità essere approntata. Ritiene inoltre che le misure contenute nel decreto-legge siano inefficaci e rappresentino poca cosa rispetto alle esigenze complessive dell'economia italiana. Inoltre, deve lamentare ancora una volta la scarsa presenza di disposizioni riguardanti il mondo agricolo (che si limitano ai commi 11 e 12 dell'articolo 8), come già accaduto con i più importanti provvedimenti economici degli ultimi anni. Ancora una volta sono state quindi deluse le aspettative degli operatori del settore. Ad ulteriore dimostrazione della portata insufficiente del decreto-legge, ricorda che i numerosissimi emendamenti presentati presso le Commissioni V e VI, per la maggior parte proprio dalla stessa maggioranza. Tali proposte emendative testimoniano che la stessa maggioranza ritiene il testo del Governo non adeguato rispetto alle esigenze.
Sottolinea quindi che anche il suo gruppo ha presentato alcuni emendamenti, in particolare per introdurre misure di semplificazione burocratica e a favore delle piccole e medie imprese agricole. Ricorda infatti che gli appesantimenti burocratici si trasformano spesso in costi insopportabili per tali imprese, mentre la loro eliminazione non si traduce in un aumento dei costi per le finanze pubbliche. Ad esempio, per quanto riguarda il sistema dei controlli sulle imprese agricole, un suo emendamento - che invita i colleghi della Commissione a sottoscrivere - propone di organizzare i controlli in modo tale da interferire il meno possibile sulle attività agricole.

Paolo RUSSO, presidente, osservando che è possibile cogliere la parte costruttiva dell'intervento del deputato Zucchi, invita il relatore Gottardo a valutare la possibilità di inserire nel parere un invito alle Commissioni di merito a valutare tutte le proposte emendative che prevedono forme di semplificazione burocratica e amministrativa.

Corrado CALLEGARI (LNP), nel sottolineare che il suo gruppo valuta favorevolmente il decreto-legge n. 70, ritiene che le disposizioni recate dai commi 11 e 12 dell'articolo 8, riguardanti la cessione dei crediti relativi a contributi comunitari sia molto importante e vada nella direzione di rendere più agevole l'accesso al credito per le imprese agricole.

Teresio DELFINO (UdCpTP), nel far presente che il suo gruppo si è ripromesso di valutare il decreto-legge senza pregiudizi, ritiene necessaria una decisa accelerazione delle misure di sostegno dell'economia, volte a stimolare la crescita, senza la quale - a fronte della necessità di ridurre il debito pubblico - il Paese può aspettarsi solo sacrifici e tagli di spesa.
Osserva poi che il provvedimento in esame contiene alcuni elementi positivi. In particolare, valuta favorevolmente le disposizioni relative al credito di imposta per le attività finalizzate alla ricerca scientifica, alla semplificazione burocratica, allo snellimento delle autorizzazioni e alla riduzione degli oneri per le piccole e medie imprese. Per quanto riguarda la semplificazione, ritiene in particolare necessario evitare il ripetersi di provvedimenti forieri di ulteriori complicazioni e di episodi pittoreschi, come il falò del ministro Calderoli.
Ricordando gli emendamenti presentati dal suo gruppo presso le Commissioni di merito, si augura infine che la maggioranza

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e il Governo possano recepire le proposte volte a soddisfare le vere esigenze del Paese.
Per i motivi esposti, dichiara che si asterrà nella votazione del parere favorevole preannunciato dal relatore.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) dichiara che il suo gruppo è contrario al decreto-legge in esame, rilevando che sui provvedimenti più importanti è impossibile, in Commissione Agricoltura, a differenza di quanto accade in altri casi, pervenire a posizioni condivise. Infatti, deve rilevare l'assenza di una efficace politica per la crescita e l'assenza di misure volte alla risoluzione dei problemi dell'agricoltura.

Viviana BECCALOSSI (PdL) fa presente che il suo gruppo ritiene di grande importanza il decreto-legge n. 70, che tra l'altro costituisce un primo passo nella direzione della semplificazione amministrativa. Ricorda in proposito, nella direzione di creare un contesto favorevole all'attività di impresa, il progetto di legge recante lo statuto dell'impresa, già approvato dalla Camera.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ritiene necessario ricordare che il decreto-legge - oltre alle norme recate ai commi 11 e 12 dell'articolo 8, che si riferiscono specificamente alle imprese agricole - prevede altre misure dirette alla generalità delle imprese e, quindi, anche alle imprese agricole. Ricorda in particolare le disposizioni relative ai crediti di imposta a favore delle imprese che investono in progetti di ricerca (articolo 1) o che assumono a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno (articolo 2), quella contenuta all'articolo 4, relativa alla semplificazione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica e, in generale, le misure di semplificazione burocratica.
Propone infine, sulla base del dibattito svoltosi, di esprimere parere favorevole con un'osservazione volta ad invitare le Commissioni di merito a valutare favorevolmente le proposte di modifica volte ad introdurre ulteriori misure di semplificazione per aspetti specifici del mondo dell'agricoltura e della pesca (vedi allegato 2).

Sandro BRANDOLINI (PD) ritiene, contrariamente a quanto affermato dal relatore, che il provvedimento non rechi elementi tali da mettere in moto l'economia. Il parere favorevole del relatore merita pertanto il voto contrario del suo gruppo.

La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con una osservazione, formulata dal relatore.

La seduta termina alle 16.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Rosso.

La seduta comincia alle 16.

5-04519 Cenni: Iniziative in vista della liberalizzazione dei diritti di impianto dei vigneti, con particolare riferimento alla richiesta di proroga della validità dei diritti di reimpianto.

Il sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Susanna CENNI (PD), nel ringraziare il Governo per avere approfondito la risposta che nella precedente seduta era sembrata frettolosa, si dichiara solo parzialmente soddisfatta, ritenendo la risposta del Governo piuttosto burocratica. Nel merito, spera che il Governo non si limiti a prendere atto della posizione dell'Unione europea, ma si adoperi per evitare discriminazioni tra chi potrà avvalersi solo della nuova disciplina della OCM vino e chi ha già usufruito di possibilità in precedenza consentite. Sarebbe infatti paradossale riconoscere sostegno a pratiche come la

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distillazione e non a chi rinnova gli impianti e investe sulla qualità.

Il sottosegretario Roberto ROSSO precisa che potrà essere rivista la vitatura dei terreni non qualificati come tali. Ricorda poi che la liberalizzazione degli impianti fu decisa quando al Governo vi era una diversa coalizione.

Susanna CENNI (PD) sottolinea che la questione posta nella sua interrogazione è diversa da quella della liberalizzazione degli impianti.

Paolo RUSSO, presidente, invita alla stretta osservanza della disciplina regolamentare degli interventi sullo svolgimento di interrogazioni.

5-04357 Oliverio: Sulla crisi delle produzioni della cipolla di Tropea conseguente agli eventi meteorologici del marzo 2011.

Il sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo e prende atto che, alla data odierna, nessuna richiesta formale di intervento è pervenuta al Ministero da parte delle regione Calabria, che dovrà essere sollecitata affinché faccia il proprio dovere. Segnala poi le organizzazioni professionali agricole hanno fornito allarmanti dati sui danni subiti, ben superiori alla soglia minima del 30 per cento per gli interventi compensativi previsti dalla legge.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-04683.

La seduta termina alle 16.10

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.20.