CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2011
491.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 9.15.

Sull'ordine dei lavori.

Silvia VELO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che la discussione delle risoluzioni all'ordine del giorno proseguirà disgiuntamente.

7-00527 Garofalo: Problematiche dell'autotrasporto nella regione siciliana.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 31 maggio 2011.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO osserva che la risoluzione in discussione impegna il Governo a promuovere, presso i competenti organi comunitari, una proposta di deroga alla disciplina in materia di guida e di riposo, secondo la procedura stabilita dall'articolo 14 del Regolamento 2006/561/CE, al fine di sterilizzare, relativamente al trasporto di prodotti agroalimentari, i tempi di attesa agli imbarchi per l'attraversamento dello Stretto di Messina, fino all'ultimazione dei lavori di adeguamento dell'approdo di Tremestieri, che dovrebbe aver luogo entro un anno. Al riguardo ritiene opportuno premettere che, in base all'articolo 14 del citato regolamento comunitario, gli Stati membri, previa autorizzazione della Commissione, possono derogare all'applicazione delle disposizioni degli articoli da 6 a 9 (tempi di guida e di riposo) per i trasporti effettuati in circostanze eccezionali, purché la deroga non pregiudichi gli obiettivi indicati all'articolo 1, vale a dire il miglioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza stradale. Nel caso di specie, giudica necessario considerare che l'utilizzo dei traghetti per le imprese siciliane dipende dall'»insularità» della Regione in cui tali imprese hanno sede, che occorre rendere assimilabile ad una condizione «eccezionale», e che, fra le autorizzazioni finora concesse dalla Commissione europea risultano solo sospensioni e modificazioni parziali e temporanee delle regole sui tempi di guida e riposo, con beneficiari circoscritti.
Fa presente che il Governo effettuerà un intervento presso le autorità dell'Unione Europea, previo coordinamento con le autorità della Regione Siciliana nella preparazione del dossier, per una valutazione di maggior dettaglio delle problematiche e la stesura di estese motivazioni, corredate anche di dati e chiarimenti maggiori. Infatti, è necessario definire i lavori in corso e quindi i limiti temporali della deroga, nonché la numerosità delle imprese di autotrasporto coinvolte. A tal proposito, rileva che si può ipotizzare che una deroga riferita a settori ristretti - come quello del trasporto dei prodotti ortofrutticoli, per i quali la celerità del trasporto può rappresentare un'esigenza più sentita - e ad un numero limitato di veicoli, potrebbe avere maggiore possibilità di successo presso la Commissione europea, in quanto causerebbe un minore incremento dei rischi per la sicurezza.
Quanto all'adozione di iniziative per migliorare i tempi di imbarco ai traghetti, ricorda che la risoluzione impegna il Governo ad assumere iniziative perché Regione Siciliana ed enti locali pongano in essere soluzioni atte migliorare i tempi di imbarco ai traghetti, anche attraverso la creazione di corsie preferenziali dedicate ai veicoli che trasportano prodotti agroalimentari deperibili, con particolare riguardo a quelli ortofrutticoli. Fa presente, al riguardo, che il Governo condivide gli obiettivi della risoluzione e si è già attivato nei confronti delle Autorità della Regione

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Siciliana e del Porto di Messina perché, anche in vista della stagione estiva, sia prodotto il massimo sforzo organizzativo per ottimizzare i tempi di imbarco dell'ortofrutta.
In ordine all'ottimizzazione del sistema logistico della filiera agroalimentare, tema che riveste una grande importanza, osserva che la risoluzione impegna il Governo «a promuovere intese con la Regione Siciliana, nell'ambito dell'attuazione del nuovo Piano Nazionale della logistica, volte ad ottimizzare il sistema logistico della filiera agroalimentare siciliana, con particolare riguardo ai percorsi e agli orari, anche attraverso il finanziamento e la realizzazione di specifici progetti-pilota dedicati alla catena della raccolta, del trasporto e della consegna dei prodotti ortofrutticoli, che comprenda l'implementazione di applicazioni telematiche per la gestione dei rapporti fra i diversi soggetti che partecipano al processo logistico». Fa presente che, per il conseguimento di questo obiettivo, che condivide pienamente, il Governo si avvale della Consulta Generale per l'autotrasporto e per la logistica, che, nell'ambito dell'attuazione del Piano Nazionale della Logistica, ha posto in primo piano l'attivazione di uno specifico Patto di filiera dedicato alla catena del trasporto dei prodotti ortofrutticoli. Ricorda che la Consulta ha attivato, a tal fine, un apposito tavolo, con la partecipazione delle associazioni dei vettori, dei committenti, della grande distribuzione organizzata, oltre che dei Ministeri delle politiche agricole e dello sviluppo economico, e della stessa Regione siciliana. Segnala che il Patto di filiera agroalimentare per il Mezzogiorno, ormai alla stesura finale, prevede l'impegno delle Parti alla realizzazione degli interventi individuati come prioritari per migliorare l'efficienza della filiera stessa: fra questi, la realizzazione di strutture per il consolidamento dei prodotti migliorando il processo di ritiro, della raccolta e di preparazione dei carichi, l'ottimizzazione delle procedure di assegnazione dei carichi agli operatori del trasporto nella compatibilità degli orari di consegna e di ritiro della merce da parte dei mercati generali e/o della grande distribuzione, il rafforzamento del sistema combinato strada/mare, anche attraverso corse dedicate, la previsione di corsie preferenziali, la previsione di un'area di sosta - smistamento delle due piattaforme di Colleferro e/o Orte, la messa a punto e implementazione del supporto telematico ITC per l'intera catena logistica, dalla produzione alla consegna, allo scopo di ottimizzare i tempi di consegna della merce trasportata e quelli di carico e scarico. Fa presente che le azioni citate vengono attuate mediante politiche di intervento volte a migliorare le procedure, le strutture, gli strumenti e le regole, affinché tutti gli operatori coinvolti possano ritrovare una convenienza economica ed operativa per «cambiare passo» rispetto alla situazione attuale. Per l'attivazione degli accordi istituzionali dedicati alla logistica di filiera previsti nel Piano della logistica - che interessano i settori agroalimentare, della distribuzione urbana delle merci, del trasporto dei rifiuti pericolosi, dei prodotti farmaceutici, dell'automotive - fa presente che la Consulta ha stanziato specifiche e importanti risorse nel programma di attività di quest'anno, anche in considerazione del fatto che per il Governo l'accordo per la filiera agroalimentare, che interessa direttamente il settore dell'autotrasporto siciliano, ha un rilievo strategico e carattere di priorità.
Tutto ciò considerato, esprime, quindi, parere favorevole sull'atto di indirizzo in discussione.

Vincenzo GAROFALO (PdL), nel ringraziare il sottosegretario per la lunga istruttoria compiuta sul tema oggetto delle risoluzioni, ritiene utile sottolineare la necessità che venga messo in atto un programma di lavoro che porti allo sviluppo del comparto, che registra notevoli debolezze, come dimostra anche la presentazione di più risoluzioni al riguardo da parte dei vari gruppi parlamentari. Pur nella consapevolezza che l'approvazione delle risoluzioni in discussione non riuscirà da sola a risolvere i problemi che affliggono il settore dell'autotrasporto, auspica

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che esse possano contribuire a tracciare un percorso virtuoso nel quale vengano attuate le indicazioni emerse nel corso dell'attività conoscitiva svolta dalla Consulta per la logistica e l'autotrasporto e che accompagni il comparto verso un più compiuto sviluppo. Auspica infine che, anche attraverso un migliore utilizzo delle risorse economiche destinate al settore, il Paese abbia una circolazione più sicura e si realizzi una migliore competitività tra i comparti produttivi.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione in oggetto.

7-00552 Desiderati: Controlli nelle zone di confine del Nord-est per verificare il rispetto delle disposizioni vigenti sulla circolazione stradale da parte di camion pesanti nazionali, comunitari ed extracomunitari.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 31 maggio 2011.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO fa presente, in primo luogo, che tutte le innovazioni normative in materia di controlli nel settore dell'autotrasporto, adottate con il più ampio consenso da parte delle associazioni di categoria dell'autotrasporto, da queste in taluni casi sollecitate, per la massima parte sono poste a tutela dei vettori nella loro qualità di «contraenti deboli» andando a rafforzare le sanzioni a carico della cosiddetta filiera dell'autotrasporto cioè, committenti, caricatori e, proprietari della merce nonché, a carico dei vettori esteri che operano in condizioni che possono ledere i principi di una corretta concorrenza. Osserva, in particolare, che sono state dettate disposizioni per cui in assenza di contratti scritti debbano essere sempre fornite, a cura dei committenti, «istruzioni» compatibili con il rispetto delle prescrizioni del codice della strada, pena la corresponsabilità dei committenti stessi in caso di violazioni in materia di tempi di guida e di riposo o di rispetto dei limiti di velocità. Rileva che è stato riconosciuto alle imprese di autotrasporto il diritto di ottenere un indennizzo, laddove vengano superati determinati tempi di carico e di scarico dei veicoli, che sono state, inoltre, individuate nuove fattispecie sanzionatorie a carico dei vettori esteri che svolgono attività di cabotaggio stradale in violazione delle norme nazionali e comunitarie e che sono state, infine, introdotte regole che nel caso in cui dalla violazione di norme del codice della strada derivino la morte di persone o lesioni personali gravi o gravissime è disposta la verifica, presso i soggetti della «filiera», del rispetto delle norme sulla sicurezza della circolazione stradale.
Ricorda che tra le altre disposizioni introdotte, vi è anche quella dettata dall'articolo 202, comma 2-bis del codice della strada, che, anch'essa adottata con il più ampio consenso della categoria, stabilisce che in caso di gravissime violazioni alle norme in materia di eccesso di velocità, di eccedenza del carico superiore al 10 per cento rispetto a quella massima consentita, di ampio superamento dei tempi di guida e nel caso di violazioni del divieto di sorpasso, in deroga al principio generale, la sanzione pecuniaria debba essere immediatamente oblata o debba essere prestata cauzione direttamente nelle mani degli agenti accertatori.
Fa presente altresì che la previsione normativa, lungi dal voler penalizzare le imprese nazionali che agiscono correttamente sul mercato intende, invece, rendere effettiva ed immediata la sanzione per le imprese che commettono infrazioni di gravissima entità e che, mettendo a rischio la sicurezza della circolazione, violano, nel contempo, i principi di corretta concorrenza. Rileva che le norme sulla corresponsabilità tra vettore, committente, caricatore e proprietario della merce sono pienamente attive e le prime disposizioni operative, a seguito delle modifiche normative introdotte nell'agosto 2010, sono state dettate già nel mese di settembre

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2010. Osserva che i dati fino ad oggi forniti dagli organi di Polizia stradale evidenziano che nel corso del 2010 sono stati effettuati 160.000 accertamenti specifici sulla documentazione che il committente deve compilare e che deve essere tenuta a bordo del veicolo con oltre 8.500 violazioni contestate di cui, circa 4.000, a carico dei committenti quali corresponsabili delle violazioni commesse dai conducenti dei mezzi commerciali; parimenti è operativa la norma sui tempi di pagamento e sulle relative procedure risarcitorie che possono essere attivate dai vettori.
In generale, per quanto riguarda i controlli specializzati su strada volti al miglioramento della sicurezza stradale nell'autotrasporto - servizi congiunti tra Ministero dei trasporti e Ministero dell'interno - fa presente che nel 2010 si è verificato un incremento del 33 per cento dei controlli rispetto al 2009. Al tempo stesso si evidenzia un aumento della specializzazione dei controlli sui veicoli stranieri pari al 25 per cento. In relazione ai dati citati nella risoluzione in discussione, che sembrano quelli desumibili dalla relazione che ogni due anni vengono comunicati alla Commissione Europea ai sensi della direttiva 22/2006/CE, precisa che gli stessi si riferiscono esclusivamente ai controlli sui tempi di guida e di riposo, rilevati sull'intero territorio nazionale e, quindi, anche in distretti territoriali dove il traffico dei veicoli esteri è molto limitato se non del tutto assente e che tali controlli tengono conto delle prescrizioni della direttiva stessa e del decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 144 di attuazione della direttiva, che dispongono, tra l'altro, che gli stessi debbano essere organizzati seguendo un criterio di rotazione casuale e con adeguato equilibrio geografico e senza alcuna discriminazione in relazione alla nazionalità del veicolo, dell'impresa e del conducente, della relazione di traffico e del tipo di tachigrafo. Osserva che la percentuale di veicoli esteri sottoposta ai controlli previsti dalla suddetta direttiva 22/2006/CE se appare numericamente adeguata e comunque conforme alle prescrizioni comunitarie ed alla realtà del circolante sul territorio nazionale, non risulta ancora soddisfacente.
Sottolinea che i dati presi in considerazione non tengono conto della attività specialistica di controllo sui veicoli commerciali promossa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in stretta collaborazione con il Servizio di Polizia Stradale che operano sul territorio nazionale, ed in particolare nelle aree dove è maggiore la penetrazione del traffico svolto da veicoli esteri, una significativa e capillare attività di verifica sui veicoli commerciali, con particolare riguardo a quelli impiegati nelle operazioni di autotrasporto internazionale. Rileva che le operazioni di controllo sul trasporto internazionale sono più difficoltose rispetto al controllo sul trasporto nazionale, richiedono maggior tempo ed una adeguata specializzazione degli operatori in quanto, il settore è regolato da una normativa complessa, eterogenea ed articolata che scaturisce sia dalle fonti comunitarie, sia da quelle pattizie, multilaterali e bilaterali.
Segnala che ciononostante, nelle suddette operazioni congiunte, a fronte di un traffico di veicoli commerciali esteri stimato intorno al 18 per cento dei mezzi circolanti sul territorio nazionale, il numero dei veicoli stranieri verificati si è attestato su una percentuale superiore al 30 per cento sia nel 2009 che nel 2010; in sostanza, posto che in Italia, ovviamente, il traffico nazionale è maggiore in relazione a quello svolto da vettori esteri, nell'attività di controllo svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti circa un terzo dei veicoli controllati è risultato essere straniero.
Sottolinea inoltre che, al fine di incrementare quantitativamente e qualitativamente i controlli «specialistici», anche con particolare riguardo all'autotrasporto internazionale, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha da tempo avviato un progetto di formazione - articolato su tutto il territorio nazionale - destinato agli operatori dello stesso Ministero e di tutte le Forze di Polizia e destinato, sia a fornire le competenze di

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base nel settore dei controlli, sia l'aggiornamento professionale in una materia in continua evoluzione. Sotto l'aspetto operativo, evidenzia che i «controlli congiunti» di alta specializzazione sono organizzati - di concerto con il Ministero dell'interno - mediante l'attivazione di dispositivi nelle aree maggiormente sensibili del territorio nazionale, quali i valichi di confine, i porti, gli interporti ed i grandi nodi autostradali, con una particolare attenzione ai flussi di traffico a lunga percorrenza e all'autotrasporto internazionale. Segnala infine che, proprio per assicurare l'incremento e la specializzazione dell'attività di controllo in una delle regioni a maggiore densità di traffico, soprattutto internazionale, in data 29 ottobre 2010 è stato sottoscritto in Friuli Venezia Giulia un protocollo d'intesa tra questa il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, tutte le Prefetture, le Forze di Polizia, la Capitaneria di Porto e l'Agenzia delle Dogane, con il quale si prevede, nell'ottica dell'implementazione dei controlli, la partecipazione di tutte le forze dell'ordine, la realizzazione di corsi di formazione specifici, l'attivazione di dispositivi di controlli mirati al contrasto dell'abusivismo - anche con riferimento ai trasporti di cabotaggio svolti in Italia da vettori esteri - ed un efficace coordinamento della funzione di controllo.
Per completezza di informazione fa rilevare che, già da alcuni anni, la Polizia Stradale effettua nelle zone di confine servizi congiunti in collaborazione con le polizie di Slovenia, Austria e Francia, nel corso dei quali pattuglie miste verificano il rispetto della normativa vigente da parte dei conducenti italiani e stranieri. Fa presente che dall'11 al 17 aprile 2011 è stata attuata la prima fase del progetto Italian Road Checks Operation, proposto dal servizio di Polizia stradale e approvato dagli organismi comunitari che, a regime, prevede l'effettuazione di controlli dei veicoli pesanti in ambito transfrontaliero con i Paesi confinanti con l'Italia e, successivamente, a livello transeuropeo. Sottolinea che, durante la prima fase, sono stati attivati dispositivi di controllo effettuati da personale della polizia stradale, della polizia di frontiera, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della Guardia di finanza nelle vicinanze di sette valichi di confine e di sette porti e che in tali circostanze sono stati controllati 2.185 veicoli pesanti italiani e 1.811 stranieri, ed accertati complessivamente n. 698 violazioni.

Marco DESIDERATI (LNP), alla luce dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo e degli elementi di informazione emersi nel corso dell'attività conoscitiva svolta dalla Commissione, presenta una nuova formulazione della risoluzione in discussione, che illustra (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sul testo della risoluzione in discussione come riformulata.

La Commissione approva la risoluzione in oggetto nel testo riformulato, che assume il numero 8-00123 (vedi allegato 1).

7-00546 Velo: Attuazione degli interventi contenuti nel protocollo d'intesa sull'autotrasporto del 17 giugno 2010.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 31 maggio 2011.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel rinviare alle considerazioni già svolte sulla risoluzione Desiderati 7-00552 in merito alle attività di controllo nel settore dell'autotrasporto poste in essere dal Governo, osserva che l'atto di indirizzo in discussione prende spunto dal protocollo di intesa siglato dal Governo il 17 giugno 2010, in gran parte concretizzatosi con l'emanazione dell'articolo 1-bis del decreto legge n. 103 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2010, n. 127, nonché, con le specifiche

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modifiche al codice della strada di cui alla legge 29 luglio 2010, n. 120. Osserva che, con l'emanazione delle suddette norme, è stata immediatamente attivata ogni utile iniziativa per l'attuazione concreta delle misure previste in materia di autotrasporto a garanzia della legalità, della tutela sociale e della sicurezza della circolazione. Il Governo è quindi impegnato in prima persona sul tema dell'autotrasporto, come dimostra il fatto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è costantemente impegnato sia in riunioni con gli altri Ministeri interessati, in primo luogo con i Ministeri dell'interno e del lavoro, sia in sede di Consulta Generale per l'autotrasporto e per la logistica, sia con specifici incontri che proseguono il confronto con le associazioni dell'autotrasporto e con la committenza anche a livello territoriale nelle varie Prefetture. Rileva che l'Osservatorio sulle attività dell'autotrasporto, istituito dall'attuale Governo, che ha avviato le proprie attività lo scorso anno, ha esaminato la problematica dei costi minimi di esercizio secondo un approccio metodologico. Ricorda che tali costi dovranno essere stabiliti dall'Osservatorio, in mancanza degli Accordi di settore, entro il 12 giugno 2011 e a tal fine richiama la segnalazione dell'Autorità garante della Concorrenza e del mercato che ha impedito che la linea degli accordi di settore esplicasse tutta la sua efficacia. Rileva che per l'individuazione dei costi minimi, sono stati anche attivati, in seno alla Consulta, appositi servizi di supporto all'Osservatorio, nell'ottica di utilizzare gli strumenti già posti in essere anche dall'Albo degli autotrasportatori, e che l'Osservatorio sta sviluppando una metodologia per il calcolo dei costi minimi di sicurezza al fine di essere in grado di definire i costi stessi e rendere pertanto pienamente operativa la norma di legge entro il termine da essa previsto.
Fa presente, inoltre, che lo stesso Osservatorio, nel corso di diverse riunioni, ha affrontato anche il tema della disciplina dei tempi di attesa al carico ed allo scarico e che lo schema del previsto decreto dirigenziale applicativo della norma che disciplina la materia è stato sottoposto all'Osservatorio, che, in materia, ha tenuto anche consultazioni con i diversi settori interessati. Nel ricordare che l'inefficienza logistica legata ai tempi di carico e scarico costituisce il 10 per cento dell'inefficienza logistica complessiva, segnala che l'Osservatorio, nella seduta del 12 aprile 2011, ha fissato in 40 euro l'ora la misura dell'indennizzo per le attese alle operazioni di carico e scarico e che tale indennizzo e le modalità applicative introdotte col decreto dirigenziale n. 69 del 2011 sono quindi operativi dal 13 aprile. Rammenta che l'indennizzo è dovuto dal committente al vettore qualora il tempo di attesa prima che inizi l'operazione di carico o di scarico superi le 2 ore fermo restando il diritto di rivalsa, da parte del committente, nei confronti dell'effettivo responsabile del ritardo e che la franchigia di due ore decorre dal momento di arrivo del vettore al «luogo» di carico o di scarico, inteso come l'ambito territoriale presso il quale si svolgono le procedure dedicate all'accettazione documentale, da non confondere con il «punto» di carico o scarico inteso come la postazione all'interno del luogo di carico o scarico presso cui avvengono fisicamente le operazioni. Rammenta inoltre che, qualora il vettore arrivi al luogo di carico o scarico in anticipo rispetto all'orario indicatogli per iscritto dal committente prima della partenza, la franchigia decorre dall'orario indicato dal committente stesso e che il vettore è tenuto a produrre apposita certificazione circa l'orario di arrivo e l'orario di inizio delle operazioni di carico e scarico rilasciata alternativamente dal mittente, dal destinatario, dal caricatore, o da un loro incaricato in mancanza da altro soggetto addetto a sovrintendere le operazioni di carico o scarico; qualora non sia possibile acquisire la suddetta certificazione, il vettore potrà comprovare gli orari attraverso la produzione della registrazione del cronotachigrafo o di altra documentazione idonea a tal fine. Ricorda altresì che la franchigia non comprende il tempo necessario allo svolgimento delle operazioni di carico o scarico né i tempi di attesa

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durante i periodi di inattività del mittente o del destinatario qualora, detti periodi di inattività, siano segnalati nelle indicazioni scritte fornite al vettore prima della partenza.
Infine, rammenta che, nel secondo semestre 2010, è stato riattivato il Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori che ha tra le priorità di azione il supporto e l'impulso alle Province per la cancellazione dagli Albi provinciali delle imprese di autotrasporto prive di veicoli. Osserva che tale questione, infatti, non può essere svolta direttamente a livello centrale stante le competenze specifiche previste a carico delle Province e fa presente al riguardo che sono stati attivati gli opportuni contatti con le Province e che il Comitato Centrale per l'Albo ha assicurato una fattiva collaborazione ed il necessario supporto sia operativo che finanziario. Al riguardo segnala che il Governo ha presentato un emendamento al decreto-legge n. 70 del 2011 la cui finalità è proprio quella di assicurare che tale cancellazione avvenga in tempi rapidi.
In conclusione, poiché ritiene che il dispositivo della risoluzione in oggetto risulti del tutto coerente con le iniziative che il Governo sta attuando, esprime parere favorevole sull'atto di indirizzo in discussione.

Silvia VELO, presidente, nel sottolineare che il settore dell'autotrasporto sta registrando una profonda e prolungata crisi, caratterizzata da problemi sia di carattere puntuale, come evidenziato dai deputati Garofalo e Desiderati nelle loro risoluzioni, sia di carattere generale, ribadisce di aver presentato l'atto di indirizzo in discussione al fine di sollecitare il Governo a proseguire in un percorso avviato da tempo, che tuttavia deve avere un'ulteriore evoluzione. Evidenziando che l'accordo firmato il 17 giugno 2010, così come i decreti che ne sono scaturiti e gli atti attuativi che ne conseguiranno costituiscono atti necessari ma non sufficienti al rilancio del settore, ritiene necessario avviare una riflessione ulteriore dalla quale scaturisca un intervento legislativo, che compia una riforma strutturale del settore. Sottolinea con forza la carenza infrastrutturale, soprattutto relativamente alle infrastrutture viarie, come evidenziato da ultimo anche da Confindustria, ed esprime preoccupazione per l'assenza di risorse che non consente ad Anas di realizzare interventi fondamentali di manutenzione stradale, che incidono negativamente anche sul rispetto dei tempi di guida da parte delle imprese di autotrasporto che percorrono la rete viaria. Quanto alla cancellazione delle cosiddette «imprese fantasma» dall'albo, fa presente che il ritardo con cui essa si compie è imputabile alle province che tuttavia legittimamente denunciano una carenza di risorse e di personale. In ultimo ricorda le importanti questioni dei costi minimi - che auspica siano rapidamente definiti, anche al fine di non perpetuare la condizione di debolezza delle imprese di trasporto nei confronti della committenza - e dei controlli sulla committenza che, pur essendo previsti dalla legge, sono attuati in misura considerevolmente inferiore rispetto ai controlli effettuati sugli autotrasportatori, cui spesso sono imposti tempi di consegna incompatibili con i tempi di guida e di riposo. Nel sottolineare che il settore è eccessivamente frammentato e che occorrerebbe una crescita dimensionale e competitiva, auspica che le risorse ad esso destinate possano essere indirizzate verso interventi che migliorino gradualmente l'efficienza complessiva del settore e la sua competitività.

Mario LOVELLI (PD) chiede informazioni al sottosegretario Giachino in merito ai tempi e alle modalità di attuazione del Piano nazionale della logistica che non è ancora operativo, nonostante sia spesso citato dal Governo nei suoi interventi in Parlamento.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, preliminarmente, fa presente che nella giornata di ieri ha avuto luogo in ambito governativo un incontro tecnico, nel quale è stata decisa la data di presentazione

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al CIPE del Piano nazionale della logistica. Fa presente altresì che si è tenuto anche un incontro con le strutture tecniche della Banca d'Italia che, a seguito del confronto con gli operatori del settore, hanno confermato le analisi contenute nel Piano stesso.
Ricorda, infine, che tra le azioni contenute nel Piano alcune sono a costo zero, ma la loro attuazione eliminerà la metà dell'inefficienza logistica del Paese, come ad esempio il miglioramento della distribuzione urbana delle merci, rispetto alla quale ricorda che è stato recentemente firmato un accordo tra la Consulta e l'ANCI.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione in oggetto.

Sui lavori della Commissione.

Mario LOVELLI (PD) sollecita il Governo ad esprimere le proprie valutazioni in merito alla risoluzione a propria firma 7-00566 avente ad oggetto i collegamenti ferroviari dei territori della provincia di Alessandria e del basso Piemonte, di cui auspica una rapida approvazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO assicura il deputato Lovelli che il Governo esprimerà le proprie valutazioni nella prossima seduta dedicata alla ripresa della discussione della citata risoluzione.

Mario LOVELLI (PD) ricorda di aver chiesto in Assemblea nella seduta di ieri che il Ministro dello sviluppo economico venga al più presto a riferire alla Camera riguardo ai disservizi che si sono registrati negli ultimi giorni presso gli sportelli postali.

Silvia VELO, presidente, si associa alla richiesta del collega Lovelli e rinvia alla odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le determinazioni riguardo allo svolgimento in Commissione di un'audizione del Ministro dello sviluppo economico sul tema.

La seduta termina alle 10.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.15.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 8 giugno 2011.

Audizione della Guardia di finanza in merito ai controlli da questa effettuati nel settore dell'autotrasporto.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 15.10.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 8 giugno 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 15.10.

5-04252 Desiderati: Iniziative intraprese dalla compagnia aerea Alitalia per la riduzione delle emissioni di gas inquinanti da parte dei propri velivoli.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Marco DESIDERATI (LNP), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita all'interrogazione, finalizzata a far conoscere le strategie

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future della compagnia Alitalia sia in ordine al piano industriale e all'ammodernamento della flotta sia riguardo alle iniziative per la riduzione dei gas inquinanti da parte dei propri velivoli. In particolare, fa presente che molti vettori europei, a differenza della compagnia aerea Alitalia, stanno sperimentando l'utilizzo dei biocarburanti al fine di ottemperare alle indicazioni del progetto europeo «Clean sky», volto a ridurre l'impatto ambientale degli aerei attraverso nuove tecnologie.

5-04602 Bobba: Scarsa qualità dei servizi ferroviari nel territorio piemontese e mancata promozione della libera concorrenza tra le società di trasporto passeggeri Trenitalia e Arenaways.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale si evince che viene impedita la libera concorrenza nei servizi ferroviari di collegamento tra Lombardia e Piemonte. Infatti, da un lato, l'attuale amministrazione regionale ha revocato una gara che era stata precedentemente predisposta dalla ex presidente della Regione Piemonte - volta a favorire la liberalizzazione del mercato ferroviario, come richiesto dalla disciplina europea in materia - dall'altro, è stato impedito ad un operatore privato, a cui è stata rilasciata l'autorizzazione ad esercitare il servizio ferroviario passeggeri, di operare nelle stazioni intermedie, nelle quali notoriamente si raccoglie la più rilevante quantità di utenti. In conclusione, ritiene che l'atteggiamento del Governo testimoni un sostanziale disinteresse nei confronti della liberalizzazione dei servizi ferroviari passeggeri, del conseguente miglioramento della qualità dei servizi stessi per i pendolari che ne usufruiscono e della volontà di favorire la società Trenitalia, che, in assenza di concorrenza, non ha alcuno stimolo a migliorare la propria offerta ferroviaria.

5-04655 Messina: Necessità di coordinamento tra le norme tecniche di gestione del traffico aereo e le disposizioni del codice civile e penale.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Carlo MONAI (IdV), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, ringrazia il rappresentante del Governo della risposta resa e auspica che le disposizioni necessarie ad integrare e raccordare la normativa nazionale con quella internazionale in materia di responsabilità degli addetti al controllo del traffico aereo sia emanata in tempi ragionevoli, in modo tale che le norme internazionali cui è stata data finora un'attuazione extragiuridica attraverso le circolari interne, come emerge dalla risposta, trovino invece una autonoma collocazione nel diritto interno. Osserva che, in assenza di tali disposizioni, le decisioni sono rimandate alla sensibilità di singoli giudici, che possono assumere determinazioni anche assai difformi ovvero procedere a cambi di orientamento in relazione a fatti di cronaca contingenti. Nel sottolineare che si tratta di una materia assai delicata, nella quale possono prodursi anche rilevanti conflitti di interesse, auspica che, al di là delle buone pratiche, si pervenga rapidamente all'elaborazione delle disposizioni necessarie alla soluzione della questione.

5-04819 Lovelli: Realizzazione del terzo valico ferroviario dei Giovi.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Mario LOVELLI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario Mantovani per la risposta resa, con la quale è stato fornito un quadro di dettaglio assai articolato, corredato peraltro di un allegato sul quale si riserva di effettuare un adeguato approfondimento, osserva che dalla

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ricostruzione fornita emergono elementi di forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare, a causa delle scelte errate compiute dal Governo. Inoltre segnala che nessun elemento viene fornito nella risposta in relazione alle dichiarazioni rese dal vice ministro Castelli sul contenzioso sorto con i general contractor. Sottolinea come oggetto dell'interrogazione sia un'opera che è stata annunciata nell'estate del 2008 e formalmente inaugurata alla presenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel febbraio 2011, rispetto alla quale nel frattempo si è prodotta una situazione in base alla quale si possono verificare due diversi scenari: o le parti procedono alla sottoscrizione dell'atto integrativo e al concreto avvio del cantiere ovvero, non trovandosi l'accordo tra le parti, si scioglie il rapporto in essere e si dovrà procedere alla pubblicazione di un nuovo bando per individuare il general contractor che realizzerà l'opera. A suo avviso, si corre quindi il rischio che le risorse pubbliche stanziate siano destinate al contenzioso con i general contractor anziché alla realizzazione delle opere. Infatti, non solo è stata impropriamente messa in discussione la decisione presa dal precedente Governo in merito allo svolgimento di una gara pubblica per l'individuazione del general contractor, ma non si è neppure giunti ad una soluzione tempestiva ed efficace. Nell'esprimere quindi un'insoddisfazione di ordine generale sul tema oggetto dell'interrogazione, si riserva di intervenire prossimamente attraverso ulteriori atti di sindacato ispettivo.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 8 giugno 2011.

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme territoriali logistiche.
C. 3681 Velo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.40 alle 16.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti e del patentino nautico a punti e delega al Governo in materia di sanzioni per le violazioni commesse dai conducenti di imbarcazioni.
C. 841 Fallica, C. 3644 Nastri e C. 4153 Meta.