CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 maggio 2011
487.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 10.15.

Modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie.
C. 4240 Lanzarin.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Alessio BONCIANI (PDL), relatore, illustra la proposta di legge in esame facendo presente che la stessa reca talune modifiche al decreto legislativo 152/2006 (c.d. Codice ambientale) in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie. Si tratta di modifiche importanti volte a superare talune problematiche e criticità delle norme, alcune segnalate dagli operatori in fase di attuazione, come si vedrà nel prosieguo.
In particolare, l'articolo 1 novella l'articolo 187 del Codice ambientale, concernente il divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi, come da ultimo modificato dall'articolo 15 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, ai fini del recepimento dell'articolo 18 della direttiva 2008/98/CE. Il decreto legislativo 205/2010 ha cambiato - anche rispetto al dettato comunitario, che prevede che il divieto riguardi la miscelazione «con altre categorie di rifiuti pericolosi o con altri rifiuti, sostanze o materiali» - la portata del divieto. Il nuovo testo prevede, infatti, il divieto di miscelare «rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità», nonché conferma il divieto di miscelare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi. Tale modifica è stata accompagnata dall'abrogazione dell'allegato G del decreto legislativo 152/2006 che elencava i rifiuti per categorie o tipi generici - in base alla loro natura o all'attività che li aveva prodotti - e sulla base di tali categorie ne permetteva la miscelazione. La relazione illustrativa sottolinea che tale modifica ha talmente cambiato le modalità di gestione dei rifiuti da creare confusione e disagi ad alcune categorie di operatori, con gravissime ripercussioni su alcuni settori come quello del recupero degli oli usati. A ciò aggiunge che la norma, oltre a consentire le deroghe autorizzate sulla base del comma 2 dell'articolo 187, nulla prevede per le autorizzazioni già in essere. Per tale ragione, l'articolo 1 della proposta di legge in esame introduce all'articolo 187 del Codice ambientale un comma 2-bis recante una norma transitoria in base alla quale gli effetti delle autorizzazioni in essere relative all'esercizio degli impianti di recupero o di smaltimento di rifiuti che prevedono la miscelazione di rifiuti speciali, consentita ai sensi dell'articolo 187 e dell'allegato G nei testi vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo 205/2010, restano in vigore fino alla revisione delle autorizzazioni medesime.

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L'articolo 2 della proposta di legge provvede a modificare il comma 2 dell'articolo 216-bis del Codice ambientale in modo da consentire che la gestione degli oli usati (a partire dal deposito temporaneo) possa avvenire anche miscelando gli stessi oli, in deroga al divieto di miscelazione previsto dall'articolo 187, comma 1, cercando comunque di tenere costantemente separati, per quanto tecnicamente possibile, gli oli usati da destinare a processi di trattamento diversi fra loro. Viene inoltre ribadito il divieto di miscelare gli oli usati con altri tipi di rifiuti o di sostanze, già previsto dal testo vigente.
L'articolo 3 novella il comma 5 dell'articolo 230 del decreto legislativo 152/2006 al fine - riportato nella relazione illustrativa - di introdurre una migliore definizione della recente regolamentazione delle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie. In particolare, precisa che nelle reti fognarie di qualsiasi tipologia, contemplate dalla norma vigente, sono comprese le fosse settiche e manufatti analoghi; tale precisazione relativa al campo di applicazione della norma è stata da più parti sollecitata, poiché in sua mancanza, secondo alcuni, la normativa non si applicherebbe ai rifiuti prelevati da fosse settiche e pozzi neri, in quanto insediamenti non connessi alle reti fognarie. La modifica in esame consente inoltre di allineare il dettato normativo a quanto previsto nel Manuale operativo del SISTRI. Riguardo alla possibilità di conferire tali rifiuti direttamente ad impianti di smaltimento o recupero o, in alternativa, presso la sede o unità locale del soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva, viene eliminata l'espressione con cui si prevede la possibilità che i rifiuti possano essere «raggruppati temporaneamente» e viene precisato che la sede o unità locale del manutentore deve intendersi come il luogo di produzione di tali rifiuti. La formulazione della norma dovrebbe risolvere alcuni problemi segnalati da più parti relativamente all'individuazione del luogo in cui i rifiuti si considerano prodotti. L'articolo 230, come novellato dall'articolo 3 della proposta di legge, prevede inoltre che le fasi di produzione (comprensiva anche del percorso di raccolta) e trasporto dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie dovranno essere accompagnate da un'unica scheda Sistri in bianco per automezzo e per percorso di raccolta. La definizione della scheda viene demandata ad apposito decreto del Ministro dell'Ambiente da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente disposizione. In proposito fa notare che viene riprodotta la procedura prevista dal Manuale operativo del SISTRI, anche se tale Manuale prevede (al paragrafo 5.4.6) una procedura analoga a quella prevista dall'articolo in esame solo nel caso «in cui i rifiuti prodotti a seguito di attività manutentiva delle reti fognarie vengano conferiti direttamente all'impianto di trattamento». Il nuovo articolo 230 provvede, infine, a specificare l'adesione al SISTRI dei soggetti manutentori, ai sensi dell'articolo 188-ter, comma 1, lett. f), del decreto legislativo 152/2006, anche in qualità di produttori di rifiuti speciali non pericolosi. Al riguardo, nel segnalare che l'iscrizione al SISTRI non è obbligatoria per produttori di rifiuti non pericolosi, rileva che la disposizione in esame sembra finalizzata, così come quella indicata precedentemente, a ricondurre ad un'unica procedura i differenti procedimenti previsti dal Manuale operativo.
In conclusione, considerate le problematiche applicative delle norme precedentemente citate e le conseguenze sugli operatori del settore, auspica che l'esame in Commissione possa consentire di svolgere un'utile istruttoria e che su tali disposizioni possano registrarsi orientamenti condivisi da parte della maggioranza e dell'opposizione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel sottolineare la necessità di mantenere l'attività legislativa ben ancorata al perseguimento dell'obiettivo strategico della semplificazione normativa, ritiene che, ad una prima lettura, le disposizioni contenute nell'articolo 3 della proposta di legge in esame rischiano di tradursi in un appesantimento

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sia degli obblighi burocratici che degli oneri finanziari che gravano sulle imprese che svolgono le attività imprenditoriali di pulizia manutentiva delle reti fognarie.

Alessandro BRATTI (PD), nel riservarsi di approfondire i contenuti della relazione svolta dal collega Bonciani, rileva criticamente come, a pochi mesi di distanza dalla emanazione del decreto legislativo n. 205 del 2010, che ha sottoposto ad una profonda revisione la parte IV del Codice ambientale dedicata ai rifiuti, oggi si ripropone nuovamente il metodo sbagliato degli interventi di modifica estemporanei del quadro normativo vigente, che avrebbe bisogno più di ogni altra cosa di stabilità e chiarezza e che, all'opposto, viene ancora una volta fatto oggetto di modifiche puntuali che rischiano di produrre nuova incertezza e appesantimento burocratico a danno degli operatori del settore.

Armando DIONISI (UdCpTP) invita il relatore a verificare la possibilità di affrontare le problematiche oggetto della proposta di legge in esame, intervenendo non con una modifica del quadro normativo vigente, che finirebbe per complicare anziché semplificare la vita degli operatori del mercato, ma con più limitate deroghe alla disciplina vigente ovvero con un differimento temporale dell'entrata in vigore delle norme di recepimento della disciplina comunitaria.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.30.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 10.30.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni concernente la strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti
COM(2011)13 definitivo
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 maggio 2011.

Alessandro BRATTI (PD) rileva come la discussione dell'atto comunitario in titolo sia un'occasione importante per riflettere sulle cause dei risultati poco brillanti finora conseguiti nel perseguimento dell'obiettivo strategico, che è alla base dello stesso atto comunitario, della disgiunzione di due fenomeni di segno opposto: la crescita economica e l'aumento della produzione di rifiuti.
In tal senso, rileva un fondamentale parallelismo in ambito europeo e nazionale per quanto riguarda il dato di fondo di un'Europa e, soprattutto, di un'Italia a due velocità, sia per quanto riguarda lo sviluppo e il consolidamento dell'industria del recupero e del riciclo, sia per quanto riguarda la diminuzione della produzione di rifiuti e la diminuzione della quantità di rifiuti smaltiti in discarica.
Segnala quindi alcune delle questioni prioritarie che andrebbero affrontate e discusse, soffermandosi, in particolare, sull'esigenza di approfondire le problematiche relative, da un lato, all'approntamento - in ambito nazionale, ma anche in ambito europeo - di strumenti più efficaci per la lotta al traffico illecito di rifiuti e alla individuazione e alla bonifica delle discariche abusive o, semplicemente, non a norma, dall'altro, alla definizione in stretto coordinamento fra lo Stato e le regioni di adeguate politiche per la realizzazione di infrastrutture ed impianti, in primo luogo di termovalorizzatori, a suo avviso assolutamente indispensabili per mettere l'Italia in condizione di perseguire concretamente gli ambiziosi obiettivi che pure

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si è data in ambito europeo sia in termini di recupero e di riciclo dei rifiuti sia in termini di riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.40.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Giampiero Catone.

La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni.
Atto n. 357
(Rilievi alla II Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 18 maggio 2011.

Roberto TORTOLI (PDL), relatore, formula una proposta di rilievi (vedi allegato 1), che illustra sinteticamente.

Alessandro BRATTI (PD) preannuncia il voto di astensione sulla proposta di rilievi formulata dal relatore. Tale posizione è motivata da un giudizio positivo sulla parte centrale del provvedimento in esame, che consente di introdurre, finalmente, nell'ordinamento nazionale una compiuta disciplina in materia di responsabilità delle persone giuridiche derivante dalla commissione di reati ambientali. Al tempo stesso, rileva criticamente che, limitandosi, in questa sede, al recepimento della normativa comunitaria, il Governo è venuto meno all'impegno politico precedentemente assunto di procedere in questa occasione ad una organica revisione del sistema dei reati contro l'ambiente. Infine, pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, ritiene che in alcuni punti, come ad esempio l'osservazione di cui alla lettera g), il contenuto della proposta di rilievi andrebbe approfondito e integrato, per scongiurare il rischio di misure localistiche che potrebbero tradursi in un arretramento del quadro normativo vigente.

Renato Walter TOGNI (LNP) invita il relatore a inserire nella proposta di rilievi due osservazioni aggiuntive: la prima relativa ai parametri normativi da tenere in considerazione nella introduzione del sistema sanzionatorio collegato alla entrata in funzione del SISTRI; la seconda rivolta a meglio calibrare l'applicazione di tale sistema sanzionatorio nei confronti degli imprenditori agricoli.

Roberto TORTOLI (PDL), relatore, pur comprendendo le motivazioni che sono alla base della richiesta formulata dal collega Bratti, ritiene sia opportuno mantenere la formulazione della osservazione di cui alla lettera g) della proposta di rilievi. Al tempo stesso, ritenendo di poter accogliere le due proposte avanzate dal collega Togni, riformula la propria proposta di rilievi già presentata (vedi allegato 2).

Alessandro BRATTI (PD) annuncia il voto di astensione sulla proposta di rilievi, come riformulata dal relatore, precisando che tale voto sarà un voto di astensione, e non un voto contrario, unicamente in ragione del giudizio positivo sull'introduzione, nell'ordinamento nazionale, di una compiuta disciplina in materia di responsabilità delle persone giuridiche derivante dalla commissione di reati ambientali.

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Sergio Michele PIFFARI (IdV) annuncia il voto di astensione del gruppo di Italia dei valori, ritenendo positivo il provvedimento anche se reca alcuni elementi che richiederebbero un'ulteriore approfondimento.

Armando DIONISI (UdCpTP) annuncia il voto di astensione, sottolineando come, a fronte di un provvedimento positivo, la proposta di rilievi come riformulata tenda ad ampliare in modo incongruo l'ambito di applicazione del provvedimento medesimo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di rilievi, come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Giampiero Catone, e il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.25.

Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale.
Ulteriore nuovo testo C. 1952 Guido Dussin.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dell'ulteriore nuovo testo della proposta di legge in titolo, rinviato nella seduta del 4 maggio 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che sono pervenuti i seguenti pareri sul nuovo testo della proposta di legge: parere favorevole della I Commissione; parere favorevole della II Commissione, parere favorevole con condizioni e con osservazione della V Commissione; parere favorevole con condizioni della VI Commissione; parere favorevole della VII Commissione; parere favorevole della X Commissione; parere favorevole con osservazione della XIV Commissione, parere favorevole con osservazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
In sostituzione del relatore impossibilitato ad intervenire ai lavori odierni della Commissione, formula alcuni emendamenti (vedi allegato 3) finalizzati a recepire le condizioni espresse dalla V Commissione ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, nonché alcune condizioni recate dal parere della VI Commissione.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti del relatore 8.20, 8.21, 8.22, 9.20, 9.21, 9.22 e 9.23; delibera quindi di conferire il mandato al relatore, on. Pili, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Angelo ALESSANDRI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni concernenti la riorganizzazione dell'assetto societario e delle funzioni della società ANAS Spa.
Testo unificato C. 3081 Reguzzoni, C. 3673 Bragantini, C. 4164 Mariani, C. 4217 Dionisi e C. 4245 Stradella.

(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 aprile 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti

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e articoli aggiuntivi al testo unificato adottato come testo base (vedi allegato 4).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, prima di esprimersi sui singoli emendamenti, sottopone nuovamente all'attenzione della Commissione l'orientamento del Governo sul testo unificato in esame (vedi allegato 5).

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che, al fine di consentire un approfondimento sul contenuto dell'orientamento espresso dal Governo accogliendo, così, le richieste in tal senso pervenute per le vie brevi, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 14.40.

D.L. 70/2011 Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia.
C. 4357 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 maggio 2011.

Salvatore MARGIOTTA (PD) illustra sinteticamente le ragioni che sono alla base del giudizio di netta contrarietà del Partito Democratico sul provvedimento in titolo, soffermandosi in particolare sul contenuto dell'articolo 4 dello stesso provvedimento.
Al riguardo, pur riconoscendo l'esigenza generale di una revisione del Codice appalti, che i deputati del Partito Democratico avevano chiesto da tempo anche per dare risposta alla grave crisi economica che ha colpito duramente l'industria delle costruzioni, denuncia il carattere incoerente delle misure contenute nel provvedimento in esame e, soprattutto, la scelta sbagliata del Governo di inserire tali misure in un provvedimento d'urgenza eterogeneo e contraddittorio, che fra l'altro nega alla VIII Commissione ogni possibilità di incidere effettivamente sul suo contenuto.
Con particolare riferimento alle disposizioni che introducono limiti alla possibilità di inserire «riserve» e un tetto alla spesa per le «varianti», ritiene che siamo di fronte a misure adottate secondo lo stesso metodo irrazionale che ha presieduto al varo del cosiddetto «processo breve», laddove, invece di approntare strumenti per rendere più celeri i procedimenti, si è ritenuto di poter risolvere ogni problema semplicemente accorciando i tempi del processo. Così, nel caso in questione, invece di mettere in campo misure a tutela e a garanzia della qualità degli elaborati progettuali - cosa questa indispensabile se davvero si volesse porre un argine alle «riserve» e alle «varianti» - il Governo ritiene sufficiente imporre dall'alto tetti e limiti, nell'illusione che questo possa bastare per risolvere il problema.
Rileva, peraltro, che il provvedimento contiene anche alcune norme ragionevoli, a partire dalle disposizioni che accompagnano il previsto innalzamento dei limiti di importo per l'affidamento degli appalti di lavori mediante procedura negoziata con l'introduzione di specifici meccanismi volti a garantire i principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza nell'affidamento dei lavori.
Conclude, ribadendo il proprio giudizio fortemente critico sul provvedimento in esame, in gran parte sbagliato e illusorio, formulando, quindi, a nome del gruppo del Partito Democratico, la richiesta di eliminazione dell'articolo 4 dal medesimo provvedimento per consentire alla Commissione di approfondirne i contenuti e di verificare, in questa sede, la possibilità di addivenire ad una organica riforma del

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Codice degli appalti capace davvero di accorciare i tempi di realizzazione delle opere pubbliche e di rilanciare un settore industriale fondamentale come quello delle costruzioni.

Roberto MORASSUT (PD) nell'associarsi a quanto appena detto dal collega Margiotta, formula, anzitutto, a nome del gruppo del Partito Democratico, la richiesta di procedere alla soppressione anche dell'articolo 5 del provvedimento in esame, che interviene in modo confuso e contraddittorio in materia di urbanistica e di edilizia. In particolare, sottolinea negativamente tre aspetti critici. Il primo di questi è relativo al fatto che il decreto-legge interviene autoritativamente su competenze costituzionalmente garantite delle regioni e dei comuni, con il rischio concreto di conflitti in sede giurisdizionale e di enormi difficoltà applicative. Il secondo aspetto negativo del provvedimento in esame riguarda l'introduzione di una nuova disciplina del silenzio-assenso per il rilascio del permesso di costruire che, a suo avviso, non solo comporta enormi problemi sul piano della legittimità costituzionale e della effettiva applicazione, ma che rischia di tradursi in un ostacolo al rilancio del settore delle costruzioni e alle concrete attività imprenditoriali delle aziende. In tal senso, sottolinea come il rilascio del permesso di costruire è atto fondamentale per le imprese per accedere al credito bancario e che la nuova disciplina del silenzio-assenso rischia di ostacolare il ricorso al credito bancario e, in alcune aree del Paese, di esporre le aziende al rischio ancora più grave di infiltrazioni criminali.
Formula quindi un giudizio fortemente negativo sulle misure che, pur enunciando l'obiettivo astrattamente condivisibile della riqualificazione urbana, in realtà si risolvono in misure premiali della rendita fondiaria e dell'edilizia privata, a scapito di un corretto uso del territorio e della promozione di interventi concreti - sempre più indispensabili - in materia di edilizia residenziale pubblica. Conclude ribadendo la richiesta di soppressione dell'articolo 5 del provvedimento in esame, anche per consentire alla Commissione di completare l'iter legislativo delle proposte di legge in materia di governo del territorio e di introdurre, finalmente, nell'ordinamento nazionale una organica disciplina in tema di perequazioni e compensazioni urbanistiche, che riconosca ai comuni almeno una parte del valore aggiunto (in termine di aree o di immobili da acquisire gratuitamente al patrimonio degli enti locali) derivante dall'applicazione di tale disciplina.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Roberto MORASSUT (PD) illustra sinteticamente il contenuto della propria risoluzione, segnalando la gravità della vicenda in essa rappresentata e l'urgenza che il Governo faccia chiarezza provvedendo, in particolare, ad accertare se corrisponda al vero l'ipotesi, a suo avviso inaccettabile, di un'imminente variante, da parte dell'amministrazione comunale di Roma, alle destinazioni direzionali e pubbliche di significativi comparti del comprensorio direzionale di Pietralata, acquisiti al patrimonio comunale attraverso espropri attuati con risorse finanziarie

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dello Stato ai sensi della legge per Roma Capitale, e della loro cessione per finalità di valorizzazione privata nell'ambito della procedura di project financing per realizzare il prolungamento della metropolitana B di Roma.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00558 Alessandri: Iniziative in materia di produzione e commercializzazione di sacchi da asporto biodegradabili.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Angelo ALESSANDRI, presidente, illustra sinteticamente il contenuto della propria risoluzione, soffermandosi, in particolare, sulla necessità che il Governo adotti iniziative urgenti per chiarire quali siano i materiali che possono essere utilizzati per produrre e commercializzare i sacchi biodegradabili per l'asporto delle merci, anche al fine di dare certezza di prospettive di crescita e sviluppo alle imprese italiane operanti nel settore e per combattere i fenomeni distorsivi della concorrenza e fraudolenti rispetto alle norme tecniche e commerciali che si registrano per la presenza sui mercati di sacchi per l'asporto di dubbia legalità e di incerta provenienza.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 31 maggio 2011. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 16.40.

Indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Audizione di rappresentanti del WWF e di Fare Ambiente.
(Svolgimento e conclusione).

Roberto TORTOLI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Maria Grazia MIDULLA, responsabile energia e clima del WWF, e Renato NARCISO, capo ufficio stampa di Fare Ambiente, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per formulare quesiti ed osservazioni, Salvatore MARGIOTTA (PD) ed Elisabetta ZAMPARUTTI (PD).

Maria Grazia MIDULLA, responsabile energia e clima del WWF, e Renato NARCISO, capo ufficio stampa di Fare Ambiente, forniscono alcune precisazioni in ordine ai quesiti e alle osservazioni formulate dai deputati.

Roberto TORTOLI, presidente, ringrazia per il contributo fornito. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) e di Italia Nostra.
(Svolgimento e conclusione).

Roberto TORTOLI, presidente, introduce l'audizione.

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Danilo SELVAGGI, responsabile rapporti istituzionali della LIPU, Giovanni DE PASCALIS, consigliere di Italia Nostra, e Alberto CUPPINI, consulente di Italia Nostra, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per formulare quesiti ed osservazioni, Salvatore MARGIOTTA (PD) ed Elisabetta ZAMPARUTTI (PD).

Roberto TORTOLI, presidente, ringrazia per il contributo fornito. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 18.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00526 Iannuzzi: sui pedaggi nelle tratte autostradali a gestione diretta dell'ANAS Spa.
7-00579 Gibiino: sui pedaggi nelle tratte autostradali a gestione diretta dell'ANAS Spa.
7-00409 Alessandri e 7-00414 Benamati: in materia di isolamento sismico delle costruzioni civili e industriali.
7-00535 Togni: revisione delle norme tecniche sulle costruzioni relative all'uso dell'acciaio B450A.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 484 del 25 maggio 2011, a pagina 250, prima colonna, alla decima riga, sia inserito il seguente capoverso «Luciano Mario SARDELLI (IR) nel ringraziare la Commissione per l'ottimo lavoro svolto, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sul nuovo testo della proposta di legge adottato come testo base.».