CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 maggio 2011
484.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 14.05.

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DL 37/2011: Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011.
C. 4362 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, nell'illustrare il provvedimento in titolo, rileva che esso, già approvato senza modificazioni dal Senato, il 17 maggio scorso, reca disposizioni urgenti in materia elettorale aventi per oggetto il funzionamento delle Commissioni elettorali circondariali (articolo 1, comma 1); le agevolazioni per i viaggi aerei in territorio nazionale degli elettori (articolo 1, comma 2) e la partecipazione al voto referendario del 2011 (per corrispondenza) dei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio (articolo 2).
Sottolinea che per quanto attiene ai profili di competenza della Commissione vengono in rilievo le norme introdotte da quest'ultimo articolo, volte a disciplinare l'esercizio del diritto di voto ai referendum dei cittadini italiani che si trovino temporaneamente all'estero per motivi di servizio o missioni internazionali. Esso prevede per tali cittadini la possibilità, previa richiesta entro il trentacinquesimo giorno antecedente la data della consultazione, di votare per corrispondenza all'estero, per la circoscrizione Estero. Precisa che la disciplina troverà applicazione esclusivamente in occasione delle prossimi referendum del 12 e 13 giugno 2011, in relazione ai seguenti soggetti: personale delle Forze armate e delle Forze di polizia impegnato temporaneamente in missioni internazionali; dipendenti di amministrazioni dello Stato, e delle Regioni, che per ragioni di servizio si trovino all'estero, purché la durata prevista del soggiorno sia superiore a tre mesi; professori e ricercatori universitari, e docenti titolari di incarichi in servizio presso istituti universitari e di ricerca all'estero per almeno 6 mesi, purché, alla data di indizione delle elezioni, si trovino all'estero da almeno tre mesi; familiari conviventi dei dipendenti pubblici e dei professori e ricercatori di cui ai due punti precedenti, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero.
Con riguardo all'esercizio del diritto di voto, allo svolgimento delle operazioni preliminari allo scrutinio, delle operazioni di scrutinio e di proclamazione dei risultati, osserva che si applicano le disposizioni della legge n. 459 del 2001 sul voto degli italiani residenti all'estero e al relativo regolamento di attuazione, in quanto compatibili.
Segnala che gli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 2 sono stimati in 700 mila euro per l'anno 2011. La relativa copertura finanziaria è individuata nel Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative, del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum, iscritto nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011, alla missione «Fondi da ripartire», programma «Fondi da assegnare».
Infine, il comma 11 congela la rideterminazione dei diritti consolari ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 200 del 1967, fissando la decorrenza degli effetti a partire dal 1o gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della relativa Tabella. Nonostante le valutazioni contenute nella relazione tecnica, la decisione di confermare gli importi dei diritti consolari fino al 31 dicembre di quest'anno non sembra adeguatamente motivata dallo svolgimento delle operazioni elettorali referendarie, né particolarmente coerente con il contesto normativo del provvedimento in esame. Rileva inoltre che il «congelamento» dei diritti consolari, essendo il loro importo disposto con provvedimento ministeriale, non necessiterebbe di un intervento legislativo. Peraltro, il recentissimo

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decreto legislativo n. 71 del 2011, che entrerà in vigore il 28 maggio prossimo, prevede che il loro adeguamento sia biennale (articolo 64, comma 2), abrogando espressamente il citato decreto del Presidente della Repubblica n. 200 del 1967. È quindi importante, a suo avviso, che il rappresentante del Governo chiarisca la portata del comma in esame alla luce della nuova disciplina dei diritti consolari.
Alla luce di quanto fin qui esposto preannuncia l'espressione di un parere favorevole.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI si associa alle considerazioni del relatore. Con riferimento alla questione di cui all'articolo 2, comma 11, fa presente che la norma nasce dall'impossibilità di garantire ad oggi l'adeguamento delle procedure informatiche per la determinazione e la riscossione dei diritti consolari. Ove non si prorogasse l'adozione della nuova tabella, si rischierebbe pertanto la paralisi in molte sedi in cui si dovrebbe ricorrere necessariamente a procedure manuali con un elevato margine di errore.

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, ringrazia il sottosegretario per i chiarimenti di natura tecnica forniti alla Commissione.

Matteo MECACCI (PD) osserva che il provvedimento in esame ricorre in occasione di ogni appuntamento elettorale. Ritiene, pertanto, opportuno prendere in considerazione la presentazione di un'iniziativa legislativa volta a stabilizzare la normativa una volta per tutte, evitando il reiterarsi dell'esame di questo tipo di provvedimento. Al riguardo prospetta l'opportunità della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

Stefano STEFANI, presidente, osserva che si tratta di materia rientrante nella competenza primaria della I Commissione a cui, potrà essere segnalato quanto proposto dal collega Mecacci.

Marco ZACCHERA (PdL) chiede al relatore di precisare i costi relativi allo svolgimento delle operazioni elettorali all'estero derivanti dal presente provvedimento. Fa presente che in occasione dell'Assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero, svoltasi a Torino nei giorni scorsi, il sottosegretario Mantica ha citato, quale costo complessivo del voto referendario di tutti gli italiani all'estero, la somma di 25 milioni di euro, che sono pari alla somma messa a disposizione annualmente per tutte le iniziative riguardanti le nostre collettività. Preannunciando il voto favorevole sulla proposta di parere che sarà presentata, si associa alle considerazioni del collega Mecacci circa la necessità di stabilizzare e semplificare la normativa. Ricorda, infine, che è stato spesso difficile conseguire il quorum necessario allo svolgimento di referendum validi e che i cittadini italiani all'estero sono in genere scarsamente informati sui temi referendari.

Franco NARDUCCI (PD), nel ringraziare il relatore e il sottosegretario Craxi, lamenta che molti concittadini all'estero sono esclusi dalla portata del provvedimento, come ad esempio i cooperanti o i volontari civili, cui spetta il rimborso del biglietto aereo. Accoglie il suggerimento del collega Mecacci e rileva l'opportunità che il parere segnali all'attenzione del governo la necessità di non compromettere il diritto di voto di tutti i cittadini italiani all'estero e quindi anche delle predette categorie. Quanto ai costi, fa presente che da quando c'è il voto all'estero c'è almeno una parvenza di legalità in materia di quorum. La questione dei costi è da considerare anche alla luce dei rimborsi di viaggio che avrebbero dovuto essere comunque previsti. In generale ribadisce l'esigenza di considerare gli italiani all'estero non come un fattore di costo ma come una straordinaria risorsa per il Paese, dal momento che il loro indotto ammonta alla portata di due o tre manovre finanziarie.

Gennaro MALGIERI (PdL), concordando con il collega Mecacci, sottolinea

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l'importanza dell'applicazione degli istituti di democrazia diretta previsti dalla Costituzione. Lamenta come finora non sia mai stata condotta una riflessione sulla possibilità di introdurre il voto elettronico. A suo avviso, la materia in generale dovrebbe essere riordinata anche in linea con le aspettative che i giovani europei in queste settimane stanno manifestando.

Fabio PORTA (PD), concordando anch'egli con il collega Mecacci, osserva che Paesi ben più grandi dell'Italia, come il Brasile, hanno adottato meccanismi più efficaci per l'espressione del voto, ricorrendo appunto ai sistemi elettronici. Ricorda anche la condizione dei militari, oltre a quella dei cooperanti, e sottolinea che il voto espresso dai cittadini italiani temporaneamente residenti all'estero debba essere ricondotto alle circoscrizioni di origine e non a quelle estere. Quanto ai costi, si sarebbero potuto risparmiare molte risorse facendo coincidere le date delle diverse consultazioni, abbinando cioè i referendum alla tornata amministrativa.

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, segnala al collega Zacchera i costi di attuazione del provvedimento sono pari a 700.000 euro. Rivolgendosi ai colleghi di opposizione, onorevoli Mecacci e Narducci, ritiene inappropriato apporre condizioni o osservazioni al parere alla luce della calendarizzazione del provvedimento presso l'Assemblea e della difficoltà di ottenere dalla I Commissione modifiche al testo. Ritiene più opportuna ed efficace la presentazione di ordini del giorno bipartisan in Assemblea. Presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), di cui dà lettura.

Franco NARDUCCI (PD) ringrazia il relatore per il suggerimento. Precisa di avere formulato un auspicio per le prossime scadenze elettorali, per cui la premessa del parere formulato dal relatore potrebbe essere integrata come segue: «ravvisata l'opportunità che l'esercizio del diritto di voto sia, per le prossime scadenze elettorali, garantito alle stesse condizioni previste dal provvedimento in esame anche ad altre categorie di cittadini italiani, quali i volontari in servizio civile, i cooperanti impiegati nelle ONG ed i religiosi operanti alle dipendenze di istituti e congregazioni missionarie, in quanto altrettanto meritevoli di tutela in ragione delle motivazioni, delle modalità e della durata della loro presenza all'estero».
Dà quindi lettura ad una proposta di modifica al testo del parere con riferimento alle considerazioni in premessa.

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, osserva che la presentazione di un ordine del giorno, comprensivo della proposta del collega Narducci, sarebbe più pregnante.

Stefano STEFANI, presidente, si associa alla proposta del relatore, auspicando la convergenza di tutti i gruppi.

Franco NARDUCCI (PD) accoglie la proposta del relatore rinunciando a chiedere una modifica delle premesse del parere.

Matteo MECACCI (PD) ritiene che l'ordine del giorno da presentarsi in Assemblea potrebbe includere anche l'auspicio da lui sostenuto di una stabilizzazione legislativa della materia.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere come formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 14.30.

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Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'anno 2011, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 363.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, osserva che lo schema di decreto ministeriale in titolo è sottoposto al nostro esame secondo quanto previsto dall'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria per il 2002), che ha disciplinato la procedura di ripartizione della somma complessiva stanziata sul capitolo 1163 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri a favore di enti internazionalistici e ad altri enti o associazioni.
Ricorda che, nel novembre scorso, sette anni dopo un'indagine conoscitiva promossa dalla Commissione, si è svolto un fitto ciclo di audizioni con tali soggetti al fine di chiarire la portata e la finalizzazione del contributo pubblico, nonché di conoscere meglio le direttrici che sta assumendo la ricerca specialistica nel settore delle relazioni internazionali nel nostro Paese, in vista di una revisione complessiva della disciplina normativa di riferimento.
Rileva favorevolmente come, in adesione agli indirizzi emersi in quella sede, il Ministero degli affari esteri sia tornato alla buona prassi di sottoporre preventivamente lo schema di decreto interministeriale «esteri-economia» recante la ripartizione annuale dei contributi al parere delle competenti commissioni parlamentari, riconoscendo la correttezza della posizione assunta dalla nostra Commissione che ha intelligentemente rivendicato agli organi parlamentari un ruolo essenziale di controllo e di indirizzo nella procedura di erogazione di tali contributi ad istituti ed enti a carattere internazionalistico ed ha rivendicato un nuovo assetto normativo della materia.
Non a caso, la relazione illustrativa che accompagna lo schema di decreto richiama l'estrema eterogeneità, sia dal punto di vista giuridico che da quello delle finalità, degli enti destinatari dei finanziamenti. Non ritiene necessario soffermarsi - dopo l'ampia e documentatissima discussione svoltasi l'anno scorso - su questo punctum dolens della normativa che, nel caso dei finanziamenti ad organismi a carattere internazionalistico, risulta particolarmente inadeguata e penalizzante. I drastici tagli di bilancio introdotti l'anno scorso hanno infatti posto ulteriormente in rilievo l'inadeguatezza della disciplina vigente, in quanto natura, finalità ed attività degli enti finanziati sul capitolo 1163 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri delineano una tale disparità da non consentirne un trattamento coerente.
La legge finanziaria per il 2011 ha previsto per il richiamato capitolo 1163 uno stanziamento di 2.213.000 euro: rispetto all'anno precedente, nel quale era intervenuta una drastica riduzione del 50 per cento, si registra un'ulteriore contrazione del 2 per cento, pari a 43.000 euro.
Di questi 2.213.000 euro disponibili per il 2011, 560.000 sono destinati ai contributi ordinari per gli enti internazionalistici, confermando integralmente gli importi della tabella dello scorso anno; 153.000 per i contributi straordinari (su cui ha pesato l'ulteriore contrazione); 600.000 per la Società Dante Alighieri; 100.000 per l'UNIDROIT ed 800.000 per l'IsIAO.
Per quanto attiene alla Società Dante Alighieri e all'UNIDROIT, la relazione illustrativa dà conto della richiesta di contributi integrativi, pari a rispettivamente a 150.00 euro ed a 50.000, così come avvenuto l'anno passato.
È superfluo sottolineare l'assoluta inadeguatezza dello stanziamento per la Dante Alighieri rispetto alle sue straordinarie

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potenzialità per la promozione della cultura e della lingua italiana all'estero.
Con riferimento al quadro finanziario in cui versa l'Is.I.A.O., la relazione attesta che «il contributo previsto per l'anno corrente non permetterà di garantirne la sopravvivenza nella sua attuale dotazione organica» e al contempo segnala l'esigenza ineludibile di «assicurare un contributo integrativo». A tale proposito ribadisce fermamente le considerazioni già svolte nell'autunno scorso in quanto la chiusura dell'ente costituirebbe una «perdita secca» per un patrimonio ed un'esperienza storico-culturale universalmente riconosciuti come risorse originali della politica estera italiana.
Conclude rinnovando l'auspicio di una revisione legislativa della materia, per cui confida nella collaborazione della Presidenza della Commissione e di tutti i colleghi, oltre che del Governo.

Francesco TEMPESTINI (PD), preannunciando l'astensione del suo gruppo, lamenta il fatto che il Governo abbia sostanzialmente disatteso le indicazioni formulate dalle Commissioni parlamentari in occasione dell'esame della precedente ripartizione dei contributi, rimarcando in particolare come non siano stati reinseriti nella tabella i due enti esclusi rispetto al passato.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, fa presente che la tabella è triennale e non poteva essere modificata in base a quanto segnalato in sede parlamentare nell'autunno nel 2010.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI si associa alle considerazioni del relatore, precisando che per tutti gli enti beneficiari è stata richiesta un'integrazione al Ministero dell'economia e delle finanze per ritornare agli importi del 2009.

Francesco TEMPESTINI (PD), ribadendo come la questione abbia natura di principio, ricorda al relatore che la Commissione aveva chiesto che i due enti esclusi fossero considerati prioritariamente nell'assegnazione dei contributi straordinari, del che non si ha al momento alcuna traccia.

Mario BARBI (PD) ricorda il lavoro condotto nel 2010, ripreso nel parere espresso dalla Commissione. Pur consapevole della scadenza triennale della tabella, sottolinea come le condizioni apposte al parere avrebbero potuto essere comunque ottemperate. Rammenta altresì l'ampia discussione suscitata dall'inclusione di sei nuovi soggetti rispetto alle due immotivate esclusioni, su cui si convenne di non chiedere al Governo di intervenire, per evitare una dilazione dell'erogazione dei contributi. Chiede quindi al rappresentante del governo come siano stati distribuiti i contributi straordinari per il 2010 e se siano stati assegnati ai due soggetti esclusi dalla tabella triennale.

Gianpaolo DOZZO (LNP) chiede se gli enti esclusi a cui si fa riferimento nella discussione siano l'Archivio per il disarmo e il Forum per i problemi della pace e della guerra.

Matteo MECACCI (PD), nel ricordare come oggi abbia avuto luogo presso l'ISIAO la Giornata Italia-Africa alla presenza del Capo dello Stato, fa presente che la relazione illustrativa del provvedimento in esame non esclude l'ipotesi di un commissariamento dell'ente. Chiede pertanto quali garanzie sussistano sull'effettiva validità ed efficacia del contributo assegnato.

Marco ZACCHERA (PdL) lamenta il fatto che ogni anno si ripeta la stessa discussione in relazione allo schema di decreto in titolo. Rileva poi negativamente l'inclusione di soggetti la cui connotazione politica risulta spesso prevalente ai fini dell'inclusione in tabella.

Enrico PIANETTA (PdL), rifacendosi anch'egli alle discussioni degli anni precedenti, osserva come il contributo ministeriale sembri oggi incidere sempre meno in

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termini relativi sui bilanci degli enti inclusi in tabella, che evidentemente fanno ricorso a nuove forme di finanziamento. In tale ottica, ritiene opportuno che sia posta fine alla pratica delle contribuzioni cosiddette «a pioggia».

Francesco TEMPESTINI (PD), facendo riferimento all'ultimo intervento del collega Dozzo, ribadisce di aver posto una questione di principio che nulla ha a che vedere con gli orientamenti dei due enti esclusi dalla tabella vigente.

Gianpaolo DOZZO (LNP) precisa di avere posto una questione meramente informativa, non intendendo in alcun modo interferire sugli orientamenti ideologici. A suo avviso, resta stridente la contraddizione tra l'esiguità dei contributi e la spasmodica ricerca dell'inclusione nella tabella ministeriale che, contraddizione che andrebbe sanata per il futuro.

Mario BARBI (PD), ribadendo l'esigenza di una novella legislativa come risultante dall'approfondita analisi svolta nello scorso autunno nelle audizioni dei singoli enti, ricorda la conclusione a cui allora si pervenne per cui gli enti stessi sembrano interessati maggiormente all'inclusione nella tabella ministeriale quale certificazione della loro qualità, indipendentemente dall'entità del contributo finanziario.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, ringrazia il collega Barbi per la precisazione fornita e per la condivisione della proposta di revisione normativa della materia. Ribadisce l'assoluta necessità di tutelare l'ISIAO ed esprime perplessità sul fatto che il Ministero vigilante possa ipotizzare oggi un commissariamento, quando avrebbe dovuto esercitare in altri tempi e in altri modi le sue funzioni.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI fornisce un quadro riepilogativo della situazione dell'ISIAO, ente di diritto pubblico a carattere associativo, che è stato oggetto di una verifica contabile a cura del servizio ispettivo della Ragioneria generale dello Stato, alla fine dello scorso anno. Ricorda come, a fronte della gravità della situazione finanziaria e gestionale, il Ministero degli esteri abbia da tempo caldeggiato la presentazione di un credibile piano di ristrutturazione senza ricevere alcun riscontro fino al corrente mese.

Gennaro MALGIERI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI fa presente che la relazione ministeriale sull'attività degli enti finanziati riferita al 2010 è in via di preparazione e di presentazione alle Camere.

Mario BARBI (PD), pur apprezzando l'attenzione del relatore nella formulazione del parere, dichiara l'astensione del suo gruppo, anche in attesa delle informazioni da parte del Governo non ancora fornite.

Marco ZACCHERA (PdL) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla base del dibattito svolto.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, come formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 15.10.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall'altra, con Atto finale, fatto a Giacarta il 9 novembre 2009.
C. 4192 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato lo scorso 20 aprile.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Affari sociali ha comunicato di non procedere all'espressione del parere.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Biancofiore, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009.
C. 4201 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato lo scorso 20 aprile.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Lavoro e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Affari sociali ha comunicato di non procedere all'espressione del parere.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Osvaldo Napoli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.15.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 15.15.

5-04619 Renato Farina: Sulla situazione in Costa d'Avorio.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Renato FARINA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto in particolare per lo

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sforzo di coerenza che ravvisa nella risposta del Governo nonostante la minore emozione suscitata nella comunità internazionale dalla crisi ivoriana rispetto a quella libica. Quanto alla riconciliazione in atto nel Paese, nutre talune perplessità in particolare circa la nomina del nuovo primo ministro che risulta avere avuto in passato attitudini golpiste. Auspica che il Governo assista le popolazioni civili e in particolare i 30 mila rifugiati nelle missioni cattoliche e che il Parlamento continui a seguire con attenzione la vicenda.

5-04742 Narducci: Sugli stanziamenti a favore dei Comites.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Franco NARDUCCI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta documentata e propositiva ricevuta dal rappresentante del Governo e per l'importante riconoscimento rivolto all'attività dei Comites. Non può tuttavia non lamentare la scarsità dei fondi disponibili rispetto agli obiettivi istituzionali, menzionando a titolo di esempio la mancata riunione della Conferenza dei Presidenti dei comitati stessi. Raccomanda infine al Governo di dare istruzioni operative più flessibili e tali da semplificare le procedure attualmente in vigore soprattutto per quanto concerne la revisione contabile.

5-04755 Tempestini: Sugli sviluppi del caso Battisti nel quadro dei rapporti tra Italia e Brasile.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Francesco TEMPESTINI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto in quanto il Governo ha operato in piena coerenza con il mandato ricevuto dal Parlamento. Apprezza al riguardo le iniziative assunte in sede giudiziaria, pur restando il dubbio su quanto sarà deciso dagli organi competenti e quindi sui successivi sviluppi eventualmente anche nella giurisdizione internazionale. Considera poi tranquillizzanti le informazioni ricevute sull'attuazione dell'Accordo bilaterale in materia di difesa, augurandosi che i rapporti politici ed economici con il Brasile possano essere intensificati in tutti i campi. Assicura al riguardo la piena collaborazione della sua parte politica.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.45.