CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 maggio 2011
475.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 4 maggio 2011.

Audizione di rappresentanti di Forship SpA in ordine all'incremento delle tariffe praticate dalle compagnie di navigazione marittima sulle tratte da e verso la Sardegna.

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.05 alle 10.50.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 14.35.

5-03895 Marco Carra: Modifiche alla segnaletica orizzontale nel comune di Dosolo (MN).

Il viceministro Roberto CASTELLI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Marco CARRA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, nella quale sono stati ribaditi i precisi vincoli legislativi posti dal regolamento di esecuzione del codice della strada relativamente alla segnaletica orizzontale, già richiamati in una lettera del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti scritta in risposta ad una richiesta al riguardo posta al Ministero da un consigliere comunale di opposizione del comune di Dosolo. Stigmatizza quindi il fatto che, pur essendo tale risposta risalente ad alcuni mesi fa, non è stato ancora operato alcun adeguamento da parte dell'amministrazione del comune di Dosolo.

5-04106 Monai: Esiti della ricerca della documentazione inerente all'incidente mortale occorso ad un ex colonnello dell'Aeronautica militare in data 2 febbraio 1992.

Il viceministro Roberto CASTELLI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Carlo MONAI (IdV), replicando, nel ringraziare il viceministro per la precisa e documentata risposta che, a differenza di quanto avvenuto in passato in relazione ad altri atti di sindacato ispettivo sul medesimo argomento, entra nel merito della questione oggetto dell'interrogazione, chiede al Governo che gli venga fornita una copia della documentazione relativa all'inchiesta, al fine di permetterne la consultazione anche alle associazioni e ai soggetti interessati a tale vicenda.

5-04348 Lovelli: Modalità e tempi di avvio della società ferroviaria NTV SpA nel quadro del processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario.

Il viceministro Roberto CASTELLI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mario LOVELLI (PD), replicando, nel ringraziare il viceministro per la precisa ricostruzione della vicenda, prende atto dei contenuti della risposta che smentiscono di fatto le affermazioni rilasciate dallo stesso viceministro al quotidiano «Il Sole 24 ore». Nel ricordare che la vicenda relativa alla società NTV è ancora aperta, dal momento che essa non ha ancora avviato concretamente la propria attività, rimarca con rammarico che non è stata fornita alcuna risposta agli altri quesiti posti nell'interrogazione, ossia quali iniziative il Governo intenda intraprendere per garantire che la liberalizzazione del servizio ferroviario proceda conformemente alla normativa europea e se ritenga adeguato l'attuale quadro regolatorio. Si

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dichiara quindi del tutto insoddisfatto al riguardo, anche in ragione del fatto che la Commissione ha avviato l'esame della proposta di legge a propria firma relativa all'istituzione di un'Autorità indipendente nel settore dei trasporti e che questa sarebbe stata un'utile occasione per far esprimere al Governo la propria posizione in proposito, dimostrando un approccio costruttivo a tale argomento. Si riserva quindi di presentare nuovi atti di sindacato ispettivo su questo tema.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.

DL 34/2011: Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.
C. 4307 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni V e VII).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 3 maggio 2011.

Piero TESTONI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

Mario LOVELLI (PD), nel ringraziare il relatore per la proposta di parere, ricorda che sono stati presentati presso le Commissioni riunite V e VII emendamenti da parte del gruppo del Partito democratico volti a risolvere alcune incongruenze contenute nel decreto-legge in esame. In particolare, giudica contraddittorio l'intervento del Governo volto al reperimento di risorse finanziarie per la cultura attraverso l'incremento dell'aliquota dell'accisa sulla benzina. Nel fare presente che il sottosegretario Giachino ha più volte ricordato alla Commissione che gli oneri legati all'inefficienza logistica incidono per 40 miliardi di euro all'anno, osserva che la previsione di meccanismi di compensazione per gli autotrasportatori ai fini di rimborso degli oneri derivanti dall'incremento dell'aliquota dell'accisa renderanno necessaria un'ulteriore copertura finanziaria o renderanno inefficiente la suddetta compensazione. In ordine al ruolo della Cassa depositi e prestiti osserva che si incide sul risparmio postale, che, a suo giudizio, andrebbe maggiormente tutelato. Quanto invece alla disposizione che prevede il divieto di incroci tra imprese editrici di giornali quotidiani e imprese che esercitano attività televisiva in ambito nazionale con più di una rete, osserva che si tratta di una questione che si sarebbe dovuta affrontare più tempestivamente ed opportunamente con il decreto-legge cosiddetto milleproroghe. In ultimo, osserva che il passaggio politicamente più delicato del provvedimento è costituito dalle disposizioni sul nucleare, che prevedendo in prima battuta una moratoria delle norme oggetto del quesito referendario e in ultimo la loro abrogazione hanno evidenziato il tentativo del Governo di impedire la consultazione referendaria nucleare per cercare di evitare il pronunciamento dei cittadini anche in ordine al quesito relativo al legittimo impedimento. Nel sottolineare che le disposizioni contenute nel decreto-legge relative al nucleare costituiscono una palese ritrattazione da parte del Governo del programma energetico e la messa in discussione dei diritti costituzionali dei cittadini, auspica che la Corte di

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Cassazione possa valutare correttamente nel merito quanto verrà approvato dal Parlamento attraverso il provvedimento in esame.

Carlo MONAI (IdV), riguardo al nucleare, osserva che si tratta di una sostanziale beffa democratica che si sostanzia nell'abrogazione formale di norme fino a ieri considerate dal Governo fondamentali rispetto alla politica energetica nazionale. Considera inoltre disarmante l'atteggiamento del Presidente del Consiglio che, a margine dell'incontro con il Presidente francese Sarkozy, ha dichiarato che l'energia nucleare è ineludibile e che la moratoria è stata approntata in quanto alcuni sondaggi in suo possesso affermano che il corpo elettorale, attraverso il referendum, boccerebbe la politica energetica del Governo. Nel rilevare che avrebbe auspicato una più seria presa di coscienza da parte del Governo della tragedia di Fukushima, osserva che lo stratagemma approntato per evitare che il popolo italiano esprima con un voto la propria volontà in merito all'abrogazione delle disposizioni sul nucleare dimostra un'idea di democrazia assai lontana da quella evocata dall'articolo 75 della Costituzione. Sottolineando la propria convinzione che su un tema di tale importanza sia necessaria una verifica del consenso, esprime rammarico per il fatto che il gruppo della Lega nord, che da sempre esprime valori di vicinanza al territorio, ha ritenuto di abdicare ad essi per compiacere il Presidente del Consiglio. In ordine ai temi di competenza della IX Commissione, giudica non convincente la disposizione che prevede la copertura dell'incremento del Fondo unico dello spettacolo mediante l'aumento delle accise sul carburante, su cui nel prossimo futuro, a suo avviso, potrebbe riflettersi anche la copertura degli oneri della missione in Libia dal momento che giudica del tutto inattendibili le rassicurazioni fornite dal Governo volte ad escludere la necessità di un inasprimento della pressione fiscale per far fronte agli oneri della missione stessa. Quanto alla disposizione relativa al divieto di incroci nei settori della stampa e della televisione, pur apprezzando la proroga recata dal decreto-legge a tale divieto, fissata al 31 dicembre 2012, auspica che Governo e maggioranza entro quella scadenza affrontino con serietà il tema del pluralismo e delle concentrazioni di imprese, stabilendo parametri più stringenti di quelli attualmente in vigore. In ordine alla riassegnazione delle risorse frequenziali, osserva che la disposizione prevista nel decreto in esame penalizza le emittenti locali a favore di quelle nazionali, facendo pagare costi maggiori alle imprese di più piccole dimensioni. Preannuncia quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Michele Pompeo META (PD), nel preannunciare il voto contrario del gruppo del Partito democratico sulla proposta di parere del relatore, osserva che nel decreto-legge sono contenute alcune incongruenze sia di carattere generale che di merito. Nel fare presente che il proprio gruppo ha presentato presso le Commissioni di merito una serie di emendamenti all'articolo 4 del decreto-legge, pur ritenendo apprezzabile la proroga al 31 dicembre 2012 del divieto di incroci tra stampa e televisione, giudica radicalmente sbagliata l'impostazione data alla razionalizzazione dello spettro radioelettrico e auspica che siano approvati gli emendamenti presentati al riguardo volti alla difesa dell'emittenza locale. Riguardo alle disposizioni sul nucleare osserva che si tratta di una vicenda affrontata dal Governo in modo goffo e che sarebbe stato preferibile prevedere una moratoria che permettesse di verificare le dinamiche politiche dei singoli Paesi e di far esprimere i cittadini al riguardo con un voto che avrebbe fornito al legislatore un elemento aggiuntivo di grande valore. Nell'osservare altresì che il decreto-legge non affronta alcune questioni a suo giudizio fondamentali, come ad esempio la scelta del sito definitivo nel quale stoccare le scorie radioattive, ricorda la vicenda drammatica di Trino Vercellese, costantemente minacciata dalle eventuali esondazioni della Dora Baltea. Nel giudicare insoddisfacente

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anche la soluzione data al problema del reperimento di risorse per il Fondo unico dello spettacolo, che incide negativamente sul trasporto pubblico e privato, richiama alcuni dati recentemente pubblicati dall'ISTAT in cui si mette in evidenza la relazione tra l'aumento dell'inflazione e l'aumento del costo del trasporto. Alla luce di tali dati ritiene pertanto che sarebbe stato preferibile incidere sulle risorse dei produttori di energia e dei petrolieri che, pur in presenza di una forte crisi economica, continuano a registrare significative plusvalenze.

Vincenzo GAROFALO (PdL), nel fare presente che il provvedimento in discussione è un intervento di urgenza, sul quale avrebbe auspicato maggiori consensi da parte delle opposizioni, giudica favorevolmente l'intervento finanziario del Governo a favore della cultura, cui si è fatto fronte attraverso un meccanismo forse discutibile, come quello dell'aumento delle accise sui carburanti, ma che dimostra la concreta sensibilità dell'Esecutivo per questo settore. In ordine alla disposizione che proroga il divieto di incroci tra stampa e televisioni ricorda che la richiesta di una proroga effettiva di tale divieto era stata avanzata proprio dalle opposizioni al fine di non lasciare al Governo la discrezionalità sulla decisione di prorogare tale termine al 31 dicembre 2011, come stabilito dalla norma precedentemente vigente, e che la proroga stabilita da decreto-legge va ben oltre tale termine, prorogando il divieto di un ulteriore anno. Quanto all'abrogazione delle disposizioni sul nucleare, nell'osservare che il voto che avrebbe espresso il corpo elettorale in occasione del referendum sarebbe stato fortemente condizionato dall'avvenimento straordinario occorso a Fukushima, giudica altamente responsabile la decisione assunta dal Governo al riguardo. Ricorda a tale proposito che l'incidente è avvenuto in una centrale non di ultima generazione e che le autorità francesi si sono proposte per le necessarie opere di bonifica conseguenti al disastro di Fukushima e per la realizzazione di centrali di quarta generazione. Nel ritenere condivisibile anche la disposizione relativa alla Cassa depositi e prestiti, in quanto aiuterà il Paese ad approntare una politica nazionale più decisa ed efficace, affrontando alcune questioni nodali, preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall'altra, con Atto finale, fatto a Giacarta il 9 novembre 2009.
C. 4192 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giancarlo DI VIZIA (LNP), relatore, rileva che l'Accordo in oggetto, firmato a Giacarta il 9 novembre 2009, corrisponde al reciproco interesse dei contraenti per l'instaurazione di una partnership strategica ed è destinato non solo a fornire il nuovo quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale (attualmente disciplinata dall'Accordo CEE-ASEAN entrato in vigore il 1o ottobre 1980), ma prevede, altresì, una parte politica comprensiva di impegni vincolanti in materia di tutela dei diritti umani.
Osserva che l'Accordo prevede quattro aeree di cooperazione prioritarie: commercio e investimenti; ambiente e cambiamento climatico; istruzione e cultura; diritti umani e democrazia e prevede inoltre l'avvio della collaborazione sia in una serie di settori di mutuo interesse, sia nelle sfide globali (tra cui contrasto del terrorismo e della criminalità transnazionale) nelle quali l'Indonesia, membro del G20, svolge una politica attiva e che consentono di inquadrare le relazioni bilaterali in un contesto di ampia portata strategica.

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Quanto ai contenuti, fa presente che l'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra Unione europea ed Indonesia si compone di 50 articoli organizzati in VII titoli.
Il titolo V (articoli 17-40) riguarda i numerosi settori di mutuo interesse nei quali si intende intensificare il dialogo e la cooperazione; osserva che la relazione illustrativa precisa che la cooperazione consisterà nell'organizzazione di seminari e di altre attività di formazione, in scambi di esperti, nella realizzazione di studi e di progetti di ricerca congiunti e nello scambio di informazioni e di migliori pratiche.
Segnala che, fra i settori di cooperazione indicati dal titolo V, figurano quello relativo alla società dell'informazione, scienza e tecnologia (articoli 21 e 22), e quello concernente energia e trasporti (articoli 23 e 24).
Quanto al primo, rileva che la collaborazione nel campo della società dell'informazione è tesa, in particolare, a promuovere il dialogo in materia di comunicazioni elettroniche, la tutela della privacy e dei dati personali, l'interoperabilità fra le reti dell'Unione europea e dell'Indonesia e gli aspetti di sicurezza connessi alle tecnologie dell'informazione.
Con riferimento al settore dei trasporti, evidenzia che con l'Accordo si prevede che la cooperazione comprenda i temi della sicurezza, dell'intermodalità, del possibile utilizzo del sistema satellitare Galileo, lo sviluppo della collaborazione nel settore del trasporto aereo.
Sottolinea che, a norma dell'articolo 40, che chiude il titolo V dell'Accordo, le parti convengono di mettere a disposizione i mezzi necessari, comprese le risorse finanziarie, per il conseguimento degli obiettivi di cooperazione in esso specificati, impegnandosi ad invitare la Banca europea per gli investimenti a proseguire gli interventi in Indonesia.
Segnala che, secondo quanto afferma la relazione illustrativa, dall'Accordo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato italiano in quanto le maggiori spese connesse all'attuazione della cooperazione, all'organizzazione dei nuovi dialoghi settoriali e alle riunioni del Comitato misto e dei sottogruppi eventualmente istituiti (in conformità a quanto disposto dal titolo VI), saranno interamente coperte, per quanto concerne l'Unione europea, dal bilancio comunitario.
In conclusione, formula una proposta di parere favorevole sul disegno di legge in esame.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO concorda con la proposta di parere del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009.
C. 4201 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gianluca BUONANNO (LNP), relatore, osserva che il Sud Africa rappresenta oggi il maggiore partner commerciale dell'Unione europea nell'intero continente africano e vanta la più forte economia in ambito sub-sahariano: le esportazioni sudafricane verso l'Unione europea sono in crescita e si stanno ulteriormente differenziando e nel 2008 le esportazioni europee (macchinari meccanici ed elettrici, veicoli) in Sud Africa ammontavano a 20 milioni di euro e le importazioni (carbone, diamanti, macchinari) a 22 milioni di euro.
Rileva che l'Accordo si inserisce in un percorso già previsto nell'accordo Comunità europea-Sudafrica del 1999, che contemplava entro cinque anni dall'entrata in vigore la revisione del testo; i relativi negoziati si sono conclusi nel 2007. Segnala che la revisione dell'Accordo del

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1999 non comprende le questioni relative agli scambi commerciali, che sono invece oggetto dei negoziati per il più vasto Accordo di partenariato economico tra l'Unione europea e i Paesi dell'Africa australe riuniti nella Southern African Development Community (SADC), cui aderisce il Sud Africa.
Evidenzia che la revisione si propone di aprire nuove possibilità di liberalizzazione in specifici settori, e soprattutto di allineare l'Accordo del 1999 ai più recenti sviluppi del quadro giuridico internazionale, come la revisione intervenuta nella cooperazione tra Unione europea e gruppo di Stati dell'Africa, Caraibi e Pacifico (ACP), ovvero l'entrata a regime dell'operatività della Corte penale internazionale e la lotta contro il terrorismo internazionale dopo il 2001.
Fa presente che l'Accordo si compone di quattro articoli, il primo dei quali contiene le modifiche e integrazioni al testo dell'Accordo del 1999, mentre i restanti articoli hanno carattere procedurale.
Segnala, per quanto di interesse della IX Commissione, la modifica dell'articolo 55, con il quale si mira ad instaurare tra le Parti una cooperazione per lo sviluppo della società dell'informazione e l'utilizzazione delle connesse tecnologie, quali essenziali elementi di crescita nell'attuale contesto sociale ed economico.
Giudica rilevanti inoltre le modifiche all'articolo 59, che mirano al rafforzamento dei sistemi di trasporto aereo, ferroviario e marittimo, in particolare nel campo del controllo della sicurezza e nel settore dei sistemi globali di navigazione satellitare, con le connesse conseguenze positive per le applicazioni a favore della tutela ambientale, mentre nell'articolo 59-bis viene, tra l'altro, ribadito l'impegno delle Parti al rispetto delle Convenzioni internazionali sul trasporto di materiali biologici, chimici e nucleari potenzialmente pericolosi.
Segnala inoltre le modifiche relative al Titolo VI dell'Accordo del 1999, che mirano a porre la scienza e la tecnologia al centro dei processi di sviluppo sostenibile del Sudafrica, con riferimento alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alle cause ed effetti dei cambiamenti climatici.
Ricorda che le attività di cooperazione allo sviluppo realizzate dall'Unione europea e dal Sud Africa sono regolate interamente dallo strumento finanziario dell'Unione europea denominato Development Cooperation Instrument (DCI), di cui si è dotata la Commissione nel dicembre 2006. In questo ambito, alla cooperazione con il Sud Africa per il periodo 2007-2013 è attribuita una dotazione finanziaria pari a 980 milioni di euro. Pertanto non si rilevano effetti finanziari a fronte dell'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo in esame.
In conclusione, propone che la Commissione esprima parere favorevole sul disegno di legge in esame.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO concorda con la proposta di parere del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.45.

RISOLUZIONI

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.45.

7-00527 Garofalo: Sulle problematiche dell'autotrasporto nella regione siciliana.
7-00546 Velo: Sull'attuazione degli interventi contenuti nel protocollo d'intesa sull'autotrasporto del 17 giugno 2010. Pag. 171
7-00552 Desiderati: Sui controlli nelle zone di confine del Nord-est per verificare il rispetto delle disposizioni vigenti sulla circolazione stradale da parte di camion pesanti nazionali, comunitari ed extracomunitari.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 13 aprile 2011.

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto, si sono svolte le audizioni informali delle associazioni nazionali del settore dell'autotrasporto, della polizia stradale, della motorizzazione civile, della Consulta dell'autotrasporto e delle compagnie petrolifere.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel sottolineare che la discussione sulle risoluzioni in esame ha generato un confronto estremamente interessante su una problematica di grande rilievo, che interessa un settore assai delicato e strategico per lo sviluppo del Paese, fa presente che il Governo ha in corso un confronto con le parti sociali e si riserva di esprimersi alla ripresa dei lavori parlamentari, al fine di compiere un'approfondita istruttoria che tenga nella dovuta considerazione gli elementi emersi nel corso delle audizioni tenutesi in Commissione nonché quelli che emergeranno dal confronto con le parti sociali.

Silvia VELO (PD) ritiene che sul tema dei controlli nel settore dell'autotrasporto sia opportuna un'audizione della Guardia di finanza, anche al fine di verificare l'efficacia dei controlli stradali sugli autotrasportatori.

Marco DESIDERATI (LNP) preannuncia una riformulazione del dispositivo della risoluzione a propria firma, volta a prevedere la progressiva istituzione di centri mobili di revisione in tutti i punti di accesso del territorio italiano e in ogni provincia.

Vincenzo GAROFALO (PdL) concorda con la richiesta della collega Velo in ordine ad un'audizione della Guardia di finanza e preannuncia anch'egli alcune modifiche alla risoluzione a propria firma conseguenti agli elementi emersi nel corso delle audizioni.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nell'osservare che Parlamento e Governo operano come in un sistema di vasi comunicanti, in quanto il lavoro del Governo si interseca con i lavori della Commissione Trasporti, fa presente che per la prima volta in questa legislatura il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha coinvolto la Guardia di finanza che ha suggerito delle importanti attività volte a dare maggiore efficacia ai controlli stradali. In ordine alla modifica apportata dall'onorevole Desiderati alla risoluzione a propria firma, fa presente che i centri mobili di revisione sono stati già sperimentati in Friuli Venezia-Giulia a seguito di una proposta del Governo. Quanto alle problematiche dell'autotrasporto siciliano, nel sottolineare che il Governo ha alla propria attenzione le problematiche del Mezzogiorno e delle isole, segnala che nella giornata di domani si terrà un incontro con le associazioni dell'autotrasporto volto alla revisione della normativa relativa alle autostrade del mare, rispetto alle quali il ministro Tremonti nella giornata di ieri ha firmato un decreto che mette a disposizione 39 milioni di euro.

Mario VALDUCCI, presidente, nel rinviare all'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le determinazioni in merito all'audizione della Guardia di finanza, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

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7-00566 Lovelli: Sui collegamenti ferroviari dei territori della provincia di Alessandria e del basso Piemonte.
(Discussione e rinvio).

Mario LOVELLI (PD), nel valutare positivamente l'immagine dei vasi comunicanti poc'anzi evocata dal sottosegretario Giachino in relazione al lavoro del Governo e del Parlamento, ricorda che lo stesso sottosegretario ha promosso e partecipato ad un incontro tenutosi in provincia di Alessandria sulle questioni oggetto della risoluzione, firmata anche da colleghi di altri gruppi parlamentari, che impegna il Governo a fare proprie le richieste formulate nel corso del citato incontro, in merito ai collegamenti ferroviari del territorio alessandrino con altre regioni. Nel rilevare che non si tratta di vicende localistiche legate all'insoddisfazione sul servizio di trasporto ferroviario in un determinato territorio, osserva che l'accoglimento da parte del Governo dell'impegno contenuto nella risoluzione in oggetto costituirebbe una risposta di sistema, dal momento che il basso Piemonte è stato assai penalizzato dalle scelte operate dal gestore del servizio ferroviario passeggeri, sia in relazione alle tratte esercite in regime di servizio universale, sia per le tratte ad alta velocità, alle quali non è collegato organicamente il sistema ferroviario del sud del Piemonte. Nel ricordare che la risoluzione chiede al Governo l'impegno di esaminare le proposte formulate nel corso del citato incontro, giudica necessario che venga opportunamente valutato il contenuto del contratto di servizio 2009-2014, che non risulta ancora sottoscritto, dal quale dovrebbero emergere in modo chiaro le scelte che si intende operare nel trasporto ferroviario passeggeri. Nel fare presente che la provincia di Alessandria aveva chiesto un incontro diretto con l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, che è stato negato adducendo la motivazione che confronti di tale tipo vanno sostenuti a livello regionale, ricorda che recenti notizie di stampa denunciano un aggravarsi della situazione oggetto della risoluzione e auspica quindi un impegno congiunto di tutti i deputati della Commissione per risolvere una questione che investe un'area del Paese strategica sotto il profilo economico.

Mario VALDUCCI, presidente, sottolinea che sarebbe utile conoscere l'elenco delle tratte sociali che saranno incluse nel contratto di servizio 2009-2014, in modo da avere una visione chiara al riguardo e da potersi confrontare in modo costruttivo con i vertici di Ferrovie dello Stato.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel concordare con quanto affermato dal deputato Lovelli in merito all'importanza della provincia di Alessandria e del basso Piemonte, che costituisce un'area strategica dal punto di vista logistico, si riserva di intervenire sul merito delle questioni oggetto della risoluzione, nel prosieguo della discussione, dopo lo svolgimento di un'accurata istruttoria al riguardo.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.15.