CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 maggio 2011
475.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 14.35.

Indagine conoscitiva sui mercati degli strumenti finanziari.
Audizione del Vice Direttore generale della Banca d'Italia, Giovanni Carosio.
(Svolgimento e conclusione).

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Giovanni CAROSIO, Vice Direttore generale della Banca d'Italia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Alberto FLUVI (PD), Francesco BARBATO (IdV) e Gianfranco CONTE, presidente,

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ai quali replica Giovanni CAROSIO, Vice Direttore generale della Banca d'Italia.

Dopo un ulteriore quesito di Gianfranco CONTE, presidente, riprende la sua replica Giovanni CAROSIO, Vice Direttore generale della Banca d'Italia.

Gianfranco CONTE, presidente, ringrazia il dottor Carosio e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 16.

Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di procedere, dapprima, all'esame, in sede consultiva, del disegno di legge C. 4307, di conversione del decreto-legge n. 34 del 2011, e, quindi, ai restanti punti all'ordine del giorno.

DL 34/11: Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.
C. 4307 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite V e VII).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha svolto una relazione sul provvedimento.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento.

Alberto FLUVI (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, esprimendo una valutazione complessivamente negativa sul complesso del decreto-legge.
Per quanto riguarda specificamente gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, sottolinea la contraddittorietà della linea politica seguita dal Governo con riferimento alle accise sui carburanti. A tale proposito ricorda infatti che, in precedenza, l'Esecutivo si era sempre dichiarato contrario, ad esempio nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2128 Meta, relativa alla concessione di un contributo per la realizzazione di un programma per il rinnovo del materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato, ad utilizzare ogni, anche limitato, incremento dell'aliquota di accisa per assicurare copertura a misure di spesa, in considerazione degli effetti inflattivi che tale incremento avrebbe potuto avere, soprattutto nell'attuale fase di crescita del prezzo del petrolio. In questa occasione il Governo contraddice invece clamorosamente tale impostazione, dal momento che gli oneri determinati dai commi 1 e 3 dell'articolo 1 del decreto-legge sono coperti proprio con un incremento dell'accisa sui carburanti.
Per quanto riguarda l'articolo 7 del decreto, il quale consente alla Cassa depositi e prestiti di assumere partecipazioni in società considerate di rilevante interesse nazionale, rileva come il proprio gruppo non sia pregiudizialmente contrario all'estensione degli ambiti di operatività della CDP, ma sottolinea come la norma sia formulata in termini eccessivamente

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generici, lasciando al Governo una delega sostanzialmente in bianco circa l'individuazione dei settori nei quali la Cassa potrà intervenire, mentre sarebbe invece necessario stabilire precisi criteri al riguardo, anche in considerazione del fatto che la CDP potrà utilizzare per tali operazioni le risorse derivanti dalla raccolta postale.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 16.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 4 maggio 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero e Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 16.05.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
Avverte quindi che l'interrogazione n. 5-04701 Fugatti è stata sottoscritta anche dal deputato Comaroli.

5-04699 Antonio Pepe: Disapplicazione dell'imposta fissa di registro per le donazioni alle quali si applica la franchigia dalla relativa imposta.

Antonio PEPE (PdL) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Antonio PEPE (PdL) prende atto della risposta fornita dal Sottosegretario, auspicando che il documento di prassi preannunciato dal rappresentante del Governo sia emanato quanto prima, al fine di fare definitivamente chiarezza sul punto, e vada nel senso auspicato dall'interrogazione.
Ricorda infatti che sono sempre più numerose le decisioni giurisprudenziali le quali, riconoscendo la fondatezza delle ragioni dei contribuenti, stanno accogliendo in tutte le regioni d'Italia i ricorsi presentati, stabilendo che non è dovuta l'imposta fissa di registro. A tale proposito ricorda, tra le altre, le sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciale e regionale di Bari, dalla Commissione tributaria provinciale di Forlì, dalla Commissione tributaria regionale di Bologna, nonché dalle Commissioni di Novara, Milano, Como, Brindisi e Caserta.
A tal riguardo evidenzia come il ritardo nella soluzione della questione potrebbe causare, come segnalato nell'atto di sindacato ispettivo, la presentazione di ulteriori ricorsi, con conseguente dispendio di energie e risorse sia per i contribuenti sia per l'Amministrazione finanziaria.
Considera pertanto necessario un rapido intervento chiarificatore da parte del Ministero che, ripristinando la corretta applicazione delle norme in tale delicata materia, ristabilisca la doverosa tranquillità in un settore specifico, come quello delle donazioni, soprattutto se effettuate all'interno della famiglia, nel quale i cittadini percepiscono con particolare fastidio il peso dell'ingiustizia tributaria.

5-04700 Barbato: Iniziative per il contrasto delle ludopatie tra i giovani.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Francesco BARBATO (IdV) si dichiara molto deluso dalla risposta, nella quale il Sottosegretario descrive un Paese inesistente

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nella realtà, come testimoniato da alcune recenti indagini giornalistiche, le quali hanno evidenziato con quanta facilità i minori riescano a partecipare, assolutamente indisturbati, a forme di gioco o scommessa alle quali la legge espressamente vieta loro di accedere.
Rileva quindi come, nonostante il divieto di gioco per i minori risulti largamente violato, non sia stato sanzionato, finora, alcun locale di gioco, ricevitoria o agenzia di raccolta di scommesse per aver consentito il gioco da parte di minori, laddove invece l'applicazione di sanzioni rigorose, quali la chiusura di un punto di gioco per violazione delle norme sul gioco minorile, costituirebbe un monito ed un deterrente efficace per tutti gli esercenti non corretti.
Considera gravissimo, inoltre, che il Governo, di fronte a comportamenti illeciti così diffusi, affermi che l'attività di controllo viene costantemente svolta dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.
A tale proposito, ritiene che la situazione denunciata nell'interrogazione riveli un preciso indirizzo di politica economica del Governo, il quale intende trasformare l'Italia da potenza economica di rilievo mondiale a Paese sempre più dipendente dal gioco e dai giocatori. Sottolinea, quindi, come tale pericolosa deriva debba essere contrastata con forza, inibendo ai minori il troppo facile accesso ai giochi e facendo in modo che essi non contraggano il vizio del gioco o forme di ludopatia, dalle quali risultano affette, nel nostro Paese, ben 100.000 persone.
Peraltro, contrariamente a quanto affermato dal Sottosegretario, il quale ha richiamato la campagna pubblicitaria «Gioca senza esagerare», il servizio «Gioca responsabile, nonché la campagna informativa rivolta a rafforzare la sensibilità dei rivenditori sui temi del gioco responsabile, iniziative che sarebbero tutte finalizzate a contrastare l'insorgere e il diffondersi di fenomeni di luodpatia, rileva come le forme di pubblicità più diffuse siano quelle promosse dai concessionari e dai gestori dei giochi, i quali cercano di presentare il gioco come strumento di promozione economica e sociale delle persone, ingenerando in tal modo pericolose, false speranze.
Ribadisce, pertanto, la propria insoddisfazione per la risposta, preannunciando la presentazione di un atto di indirizzo, mediante il quale impegnare il Governo a porre in essere interventi più rigorosi nel settore dei giochi, eliminando gli sprechi - quali quelli realizzati attraverso la corresponsione di compensi per l'attività, palesemente inutile, svolta da funzionari dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, i quali assistono alle partite di calcio della Serie A unicamente per attestare il risultato finale degli incontri - e concentrando invece i controlli in settori più importanti.

5-04701 Fugatti: Regime tributario delle cessioni di fabbricati compresi in piani di recupero.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmataria.

Il Sottosegretario Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal Sottosegretario, la quale consente di chiarire ulteriormente la problematica oggetto dell'interrogazione.

5-04702 Strizzolo: Situazione finanziaria e gestionale del Mediocredito del Friuli-Venezia Giulia.

Ivano STRIZZOLO (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Ivano STRIZZOLO (PD) si dichiara insoddisfatto della risposta, caratterizzata da un tono sostanzialmente burocratico, esprimendo meraviglia per il fatto che il Sottosegretario,

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a diversi mesi di distanza dalla conclusione dell'ispezione svolta dalla Banca d'Italia presso la Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, non sia stato in grado di fornire informazioni precise in merito ai risultati degli accertamenti, ma si sia limitato a dichiarare che non sono stati assunti specifici provvedimenti, essendo in corso di valutazione le risposte pervenute dall'azienda ai rilievi ispettivi formulati dall'Autorità di vigilanza.
Il fatto appare ancora più sorprendente in considerazione del fatto che proprio oggi, invece, il quotidiano Il Piccolo di Trieste ha pubblicato un articolo contenente le notizie che gli interroganti hanno inutilmente cercato di ottenere dal Governo.
In particolare, il quotidiano riferisce che il direttore della sede triestina della Banca d'Italia, a conclusione dei predetti accertamenti ispettivi, ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, nonché al direttore e al vicedirettore dell'istituto di credito, ai quali sono state contestate formalmente svariate irregolarità per le quali il Testo unico bancario prevede l'irrogazione di sanzioni amministrative.
La relazione ispettiva evidenzia, innanzitutto, le protratte incertezze strategiche dell'azionista di riferimento - vale a dire la Regione Friuli - Venezia Giulia -, riguardanti anche la missioneaziendale, le quali hanno condizionato l'azione di governo societario, risultata debole e poco reattiva in un contesto di mercato non favorevole. Inoltre, il documento segnala ritardi nell'individuazione di precisi obiettivi di business e nell'adeguamento dell'impianto organizzativo, con la conseguenza che l'attività della banca è stata indirizzata a meri obiettiviquantitativi, realizzati attraverso la concessione di consistenti facilitazioni a prenditori operanti anche al di fuori della regione e l'acritica partecipazione a operazioni in pool organizzate da altri intermediari.
Inoltre, Bankitalia rileva come dall'esame del portafoglio prestiti al 30 giugno 2010 siano emerse sofferenze per 150,5 milioni di euro, incagli per 58,1 milioni di euro, posizioni ristrutturate per 43,9 milioni di euro e previsioni di perdite per 60,9 milioni di euro, con cospicue differenze in aumento rispetto alle segnalazioni di vigilanza.
Evidenzia quindi l'importante funzione - sottolineata, del resto, dalla prevalente presenza nell'azionariato della Regione e di altri soggetti pubblici - che la banca svolge nei confronti del contesto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia, segnatamente a sostegno delle operazioni di riconversione, ristrutturazione e sviluppo delle realtà imprenditoriali medio-piccole, le quali rappresentano l'asse portante dell'economia regionale, lamentando l'incompletezza della risposta del Sottosegretario a fronte delle risultanze dell'ispezione, come riportate dalla stampa.
In proposito, rileva come non sia ancora dato di comprendere quali iniziativela banca intenda mettere in campo per uscire dalla situazione di difficoltà finanziaria emersa dagli accertamenti effettuati dall'Autorità di vigilanza, la quale rischia di indebolire, proprio in una fase economica resa molto delicata dalla crisi e da dati occupazionali critici, la complessiva e fondamentale azione da essa svolta a sostegno dei diversi comparti dell'economia regionale.
Auspica, infine, che i soci del Mediocredito del Friuli - Venezia Giulia e l'Autorità di vigilanza consentano lo svolgimento, il più presto possibile, di un'informativa chiara e trasparente in merito alla situazione e alle prospettive della banca.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 4 maggio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.25 alle 16.30.