CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 aprile 2011
470.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
Pag. 217

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 19 aprile 2011. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Intervengono il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli e il ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale Raffaele Fitto.

La seduta comincia alle 14.05.

In ordine alla verifica dello stato di attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42.
(Svolgimento e rinvio).

Enrico LA LOGGIA, presidente, comunica che da parte di alcuni dei gruppi della Commissione è stata avanzata una richiesta in ordine all'utilità di una valutazione dello stato di attuazione della legge n. 42 del 2009, cui ha ritenuto opportuno dar seguito, al fine di una condivisione del consistente lavoro finora condotto sui decreti delegati nonché in ordine all'attività futura della Commissione, tenuto altresì conto dell'approssimarsi del termine per la predisposizione della relazione semestrale prevista dall'articolo 3, comma 5, della legge delega. Una riflessione comune potrà risultare proficua anche in considerazione degli impegni che deriveranno dai numerosi adempimenti previsti dai decreti legislativi emanati e dalla preannunciata estensione dei termini della delega.

Il deputato Marco CAUSI (PD), nel giudicare positivamente la fase di riflessione sullo stato di attuazione della legge delega che la Commissione intraprende, anche con la piena collaborazione e disponibilità del Governo, ritiene necessario un approfondimento su talune questioni problematiche di ordine sostanziale che caratterizzano sia i decreti attuativi finora emanati, sia la coerenza stessa della legge n. 42 rispetto al quadro complessivo del nuovo assetto finanziario che da essi scaturisce. Rinviando, per una disamina più puntuale dei singoli aspetti, al testo integrale

Pag. 218

del proprio intervento, che chiede sia allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato), espone brevemente le principali criticità riguardanti i provvedimenti finora emanati, che potrebbero trovare soluzione nei decreti integrativi e correttivi che il Governo ha preannunciato nei prossimi mesi. Un primo gruppo di questioni riguarda il decreto sul federalismo regionale nel quale, oltre ad alcune criticità in materia sanitaria, permangono talune ambiguità sulle modalità con cui si distinguono i trasferimenti e le spese storiche delle regioni fra ciò che è relativo ai servizi essenziali e funzioni fondamentali e ciò che non lo è. Ritiene necessari alcuni correttivi urgenti da apportare al decreto legislativo in tema di federalismo municipale, sul quale, ricorda, permangono da parte del proprio gruppo le riserve già espresse in sede di esame del provvedimento. A suo avviso, sono inoltre riscontrabili, in alcuni dei provvedimenti finora emanati, incoerenze rispetto al quadro complessivo della riforma, e omissioni relativamente a quanto previsto dalla legge delega, che andrebbero corrette e colmate con i decreti successivi.

Il ministro Roberto CALDEROLI nel riservarsi di rispondere più compiutamente nel prosieguo dei lavori alle numerose questioni poste dall'onorevole Causi, e rammentando che sui decreti legislativi concernenti la fiscalità municipale e quella regionale il Governo ha cercato di pervenire a valutazioni condivise, osserva che sul tema delle risorse da destinare alla perequazione delle funzioni regionali, distinte in fondamentali ed altre funzioni, è possibile arrivare ad una soluzione che comunque, afferendo ad un meccanismo operante dopo il 2013, potrà essere individuata anche più avanti. In termini analoghi, vale a dire utilizzando lo strumento dei decreti correttivi, potranno affrontarsi altre due questioni poste, concernenti rispettivamente la fiscalizzazione dei trasferimenti riferibili alle spese di conto capitale dei comuni, ora prevista solo per la spesa regionale e provinciale, e le modalità per riferire anche ai comuni il meccanismo di reintegro delle risorse previsto nel decreto sul fisco regionale in relazione alla manovra effettuata nel 2010.
Segnala inoltre che sono all'attenzione delle competenti sedi governative anche ulteriori richieste avanzate dagli enti territoriali, la prima delle quali concerne l'imposta di soggiorno, al cui riguardo è in corso di predisposizione il regolamento attuativo nel quale, presumibilmente il sostituto d'imposta verrà individuato nel gestore della struttura ricettiva; quanto poi alle questioni relative all'addizionale Irpef ed alla possibilità di non includere nel computo ai fini del patto di stabilità interno le risorse derivanti dall'imposta di scopo, sono in corso le necessarie valutazioni da parte della Ragioneria generale dello Stato; ancora, sull'opportunità di considerare nelle politiche di sviluppo e coesione anche le autonomie speciali, ritiene urgente, nel necessario rispetto di quanto disposto dall'articolo 27 della legge delega, accelerare i lavori nell'ambito dei tavoli di confronto previsti da tale norma.
Osserva come si presenti più complesso il tema dei fondi di riequilibrio, per i quali una lettura delle relative norme che ne interpreti correttamente le finalità porta a ritenere che agli enti interessati vadano assicurate le risorse già assegnate per il 2010, mediante la compartecipazione Iva, la quota derivante dalla tassazione immobiliare e le altre risorse previste nella disciplina delegata, al cui riguardo sono già in corso alcune simulazioni di base dati, allo scopo di individuare le percentuali da attribuire, mediante i previsti decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, ai singoli territori.
Nel segnalare che se in sede di Conferenza Unificata fosse emersa una maggiore disponibilità a soluzioni anche parziali sui beni immobili da attribuire, il decreto legislativo sul federalismo demaniale avrebbe potuto trovarsi ad uno stato di attuazione più avanzato, si augura che la Commissione possa procedere rapidamente all'esame degli schemi attualmente in discussione, in modo da poter affrontare il provvedimento relativo a premi e sanzioni, prossimo all'esame presso la

Pag. 219

Conferenza Unificata, nonché gli ulteriori decreti da presentare prima della scadenza del termine di delega; in proposito auspica un rapido esame parlamentare del disegno di legge teso a prorogarne i termini.

Il senatore Walter VITALI (PD), nel sottolineare l'importanza della discussione odierna, rileva l'opportunità che il lavoro di verifica sullo stato di attuazione della delega venga trasfuso nella Relazione semestrale della Commissione bicamerale, in modo che sia possibile, nel corso della discussione della stessa, svolgere audizioni utili a definire il quadro complessivo sul federalismo fiscale, con particolare riferimento sia alle verifiche individuate nel precedente intervento del collega Causi, sia a quelle già precedentemente richieste da alcuni membri della Commissione, tra cui la collega Lanzillotta, in relazione al federalismo demaniale. In tal modo - ritiene - sarà possibile addivenire alla definizione di comuni indirizzi di valutazione della riforma entro il termine generale dell'esercizio della delega che si presume verrà prorogato per circa un semestre. Conclude ribadendo il suo avviso circa l'opportunità di sospendere la discussione in merito allo schema di decreto sugli interventi speciali, in considerazione del carattere preliminare che il suddetto lavoro di verifica assume per l'esame dei successivi provvedimenti di attuazione della legge delega.

Il deputato Marco CAUSI (PD), nell'esprimere apprezzamento per il confronto che il Governo ha intrapreso con i Comuni in ordine ai correttivi da apportare al decreto sul federalismo municipale, con cui - ritiene - sono affrontate alcune questioni problematiche del provvedimento, chiede al ministro Calderoli di pronunciarsi in ordine alle altre criticità esposte nel proprio documento.

Il ministro Roberto CALDEROLI si riserva di approfondire ed esaminare le altre questioni poste nel documento consegnato dall'onorevole Causi.

Enrico LA LOGGIA, presidente, nel convenire, come riscontrabile nella seduta odierna, sull'utilità di una verifica dello stato di attuazione della legge delega, richiama la necessità di proseguire nel contempo i lavori sugli schemi di decreto assegnati alla Commissione, per i quali stanno decorrendo i termini di delega, auspicando che nelle riunione dell'ufficio di presidenza prevista per la giornata odierna possano trovarsi le opportune intese.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 19 aprile 2011. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale Raffaele Fitto.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali.
Atto n. 328.

(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 aprile 2011.

Il senatore Lucio Alessio D'UBALDO (PD), relatore, considerando che lo schema in esame sarà, a seguito del consenso intervenuto tra relatori e Ministro, il primo decreto in tema di risorse aggiuntive ed interventi speciali, propone che venga allegato al parere della Commissione lo studio effettuato dall'Istituto Tagliacarne dell'Unioncamere su incarico del CNEL relativo agli squilibri in campo infrastrutturale, al fine di dare più compiutamente

Pag. 220

conto della necessità di operare con ulteriori strumenti finalizzati alla riduzione delle differenze territoriali riscontrabili nel Paese in ordine alla dotazione di infrastrutture.

Il ministro Raffaele FITTO, pur ritenendo lo studio dell'Istituto Tagliacarne sicuramente interessante, ricorda che la disciplina della perequazione infrastrutturale è contenuta nel decreto interministeriale recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il quale prevede che entro novanta giorni dalla pubblicazione sia effettuata la ricognizione degli interventi infrastrutturali. A tal fine propone di effettuare un confronto in Commissione sulle problematiche relative alla perequazione infrastrutturale, in modo che, nell'ambito del provvedimento all'esame possano essere inseriti gli eventuali riferimenti alle problematiche affrontate con il decreto interministeriale medesimo, oltre ovviamente a tener conto delle risultanze del confronto parlamentare, cui per questo profilo potrà risultare utile lo studio predetto. In ogni caso ribadisce che lo schema di decreto legislativo in esame non esaurisce il tema delle risorse aggiuntive e degli interventi speciali.

Il senatore Giuliano BARBOLINI (PD), nell'avanzare perplessità circa il carattere eccessivamente generico del provvedimento, rimarca il dato emerso nel corso delle audizioni circa i flussi di risorse spese nel Mezzogiorno che, dai dati di consuntivo, non appaiono superiori alla media registrata nelle altre macroaree territoriali. In proposito evidenzia in primo luogo come gli interventi in conto capitale e a carattere straordinario siano rimasti molto al di sotto del livello da considerare necessario rispetto alla dimensione e al peso dell'economia del Mezzogiorno e, in seconda istanza, come la spesa aggiuntiva abbia di fatto supplito alle carenze della spesa ordinaria. Per tale motivo ritiene che vi sia un difetto di origine dell'impostazione delle questioni all'esame e sia pertanto necessario recuperare elementi conoscitivi che forniscano un quadro di partenza corretto. A suo avviso, infatti, il decreto non focalizza in modo soddisfacente, da una parte, che le risorse del FAS sono state utilizzate per interventi diversi da quelli a sostegno delle aree sottoutilizzate al momento della loro effettiva erogazione e, dall'altra, che è presente la questione dell'inefficienza e della qualità delle spese di investimento, le quali denotano una carenza strutturale nel Mezzogiorno i cui servizi pubblici locali necessitano di un riallineamento con quelli offerti nelle altre macroaree del Paese.
In merito al tema della perequazione reputa necessaria la definizione degli obiettivi di servizio, con particolare riferimento al funzionamento dei servizi pubblici di base, sottolineando la necessità di un processo modulare per il riallineamento delle funzioni in base a standard puntualmente definiti.
Rispetto all'efficacia delle spese in conto capitale, rileva alcune indicazioni emerse nel corso dell'audizione della Banca d'Italia che, a suo avviso, ha espresso un giudizio non lusinghiero sugli interventi di tipo diretto, invitando a valutare l'opportunità di destinare maggiori risorse per la spesa in infrastrutture e di incrementare le forme di incentivazione automatica, quali il credito di imposta, con l'obiettivo di aumentare la produttività delle imprese sottoposte a regimi di controllo più premianti.
Nel richiamare altresì lo strumento del contratto istituzionale di sviluppo, sottolineando la necessità che esso sia messo a sistema col Piano per il Sud, rileva che, se da un lato si assiste a un deficit della capacità di autonomia di gestione degli interventi speciali, dall'altro, si rischia un eccessivo accentramento decisionale ed è pertanto necessario, a suo avviso, sforzarsi di trovare modalità e forme di garanzia e controllo, ad esempio tramite lo strumento della cabina di regia, in grado di coinvolgere le realtà locali nella definizione degli indirizzi e degli obiettivi finalizzati al superamento delle inefficienze e delle inerzie finora riscontrate.

Pag. 221

Conclusivamente, nel ravvisare elementi condivisibili circa il carattere pluriennale delle priorità programmatiche indicate dall'Unione europea, nonché circa le forme di valutazione dei risultati sulla base di appositi indicatori sui quali fondare i meccanismi premiali e sanzionatori, giudica tuttavia insoddisfacente il quadro delle risorse da destinare agli interventi speciali anche per l'indeterminatezza della definizione del carattere aggiuntivo delle stesse rispetto alla spesa ordinaria.

Enrico LA LOGGIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.20.