CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 aprile 2011
467.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 13 aprile 2011.

Audizione informale di rappresentanti della Protezione civile, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti e C. 4107 Lolli recanti «Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009».

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.50.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA,

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indi del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.50.

Libro verde: sulla modernizzazione della politica dell'Unione europea in materia di appalti pubblici.
COM(2011)15 definitivo.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Salvatore MARGIOTTA (PD), presidente e relatore, avverte che è appena pervenuto il parere della XIV Commissione. Presenta, quindi, una nuova formulazione della proposta di documento (vedi allegato 1) da trasmettere al Governo sul Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'Unione europea in materia di appalti pubblici, che reca esclusivamente ulteriori precisazioni su aspetti già trattati nella prima versione depositata nella seduta di ieri.

Tino IANNUZZI (PD) esprime apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto dal relatore che ha consentito di porre in evidenza le maggiori criticità della legislazione comunitaria e di quella nazionale, individuando obiettivi e soluzioni concreti per dare risposta a tali criticità. Sotto questo profilo, ritiene particolarmente apprezzabili le misure indicate nella proposta di documento in tema di innalzamento della qualità della progettazione, di possibilità per le stazioni appaltanti di tenere conto dei requisiti reputazionali delle imprese, di limitazione dei casi di obbligatorio ricorso al criterio di aggiudicazione del prezzo più basso, di rafforzamento della capacità del sistema degli appalti di promuovere il perseguimento degli obiettivi ambientali e sociali che sono alla base della Strategia Europa 2020.
In questo quadro positivo, esprime, tuttavia, contrarietà sulla proposta di innalzare a 1,5 milioni di euro la soglia dell'importo dei lavori che possono essere affidati con ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando.

Mauro PILI (PdL) ritiene che nell'articolata proposta di documento formulata dal relatore vi siano diversi punti che necessiterebbero di essere approfonditi e, in alcuni casi, corretti. In particolare, si dichiara contrario al testo dell'osservazione con cui si propone di innalzare le soglie di rilevanza comunitaria e di prevedere forme di pubblicità semplificate per gli appalti sottosoglia, al fine di favorire l'interesse transfrontaliero delle imprese a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti. Ritiene, altresì, necessario rivedere il testo dell'osservazione con cui si propone di estendere anche ai settori ordinari il ricorso ai sistemi di qualificazione tipici dei settori speciali, giudicando contraddittoria la predisposizione di elenchi di imprese fornitrici con l'obiettivo della tutela della concorrenzialità del mercato. Allo stesso modo, pone in evidenza il rischio che la proposta di estensione dell'utilizzo, come mezzo di pubblicità, dell'avviso periodico indicativo possa tradursi in un aggravio procedurale e in un ulteriore onere amministrativo a carico delle amministrazioni aggiudicatrici. Rileva, infine, che la proposta di documento non contiene, come a suo avviso sarebbe stato necessario, specifiche proposte dirette a far sì che nel sistema italiano degli appalti siano adeguatamente valorizzati gli strumenti della finanza di progetto. Conclude, quindi, preannunciando l'intenzione di astenersi in sede di votazione, ove non fossero accolti suggerimenti testè avanzati.

Manuela LANZARIN (LNP) ritiene che la proposta di documento formulata dal relatore metta positivamente a frutto il lavoro importante che la Commissione ha condotto anche procedendo all'audizione di molti fra i più qualificati operatori del settore degli appalti. Sotto questo profilo,

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giudica in modo particolarmente positivo sia l'osservazione volta a consentire il ricorso alle procedure negoziate per l'appalto di lavori di importo inferiore a 1,5 milioni di euro, sia l'ulteriore osservazione con cui si chiede di limitare il ricorso al criterio del massimo ribasso come criterio di aggiudicazione a tutto vantaggio dell'utilizzo del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Gianpiero BOCCI (PD) nell'esprimere apprezzamento per l'egregio lavoro svolto dal relatore e per il contenuto complessivo della proposta di documento da lui predisposta, esprime il proprio avviso contrario sull'osservazione con cui si propone di innalzare a 1,5 milioni di euro la soglia di importo dei lavori che possono essere affidati con ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando, pur apprezzando la previsione di concreti strumenti posti a garanzia dei principi di non discriminazione e parità di trattamento delle imprese, proporzionalità e trasparenza delle procedure.

Angelo ALESSANDRI, presidente, in considerazione della limitata disponibilità del rappresentante del Governo ad essere presente ai lavori odierni e dell'iscrizione all'ordine del giorno della seduta della Commissione della discussione di risoluzioni e dello svolgimento di interrogazioni, che richiedono obbligatoriamente la presenza in seduta del rappresentante del Governo, propone di sospendere l'esame del Libro verde per riprenderlo dopo la trattazione dei citati punti. Aggiunge che, in tal modo, il relatore potrà valutare attentamente i rilievi testè avanzati, al fine di recepirli eventualmente nel documento su cui la Commissione dovrà deliberare.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 15.10, è ripresa alle 15.30.

Salvatore MARGIOTTA (PD) riferisce che gli approfondimenti condotti durante la sospensione della seduta hanno consentito di chiarire molte questioni e di raggiungere un'intesa di massima su tutti i punti, ad eccezione di quello relativo alla proposta di innalzamento a 1,5 milioni di euro della soglia al di sotto della quale gli appalti di lavori possono essere affidati con ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando. Ritiene, quindi, alla luce di quanto detto, che la Commissione possa valutare se differire o meno a domani la votazione della proposta di documento sul provvedimento in esame.

Guido DUSSIN (LNP) esprime, a nome del gruppo della Lega Nord Padania, la netta contrarietà a rivedere il testo dell'osservazione diretta a consentire il ricorso alle procedure negoziate per l'appalto di lavori di importo inferiore a 1,5 milioni di euro con contestuale introduzione di efficaci strumenti a garanzia dei principi di non discriminazione e di parità di trattamento delle imprese, nonché proporzionalità e di trasparenza delle procedure. Al riguardo, dopo aver ricordato gli effetti positivi e il plauso generale che hanno accompagnato in questa legislatura l'aumento da 250 a 500 mila euro della soglia in questione, illustra le ragioni di fondo che sono alla base della proposta di ulteriore innalzamento di tale soglia. In particolare sottolinea, da un lato, che alcuni fra i più importanti soggetti auditi dalla Commissione hanno già espresso il loro orientamento favorevole su tale proposta, dall'altro, che l'opposizione all'innalzamento della soglia favorisce le grandi imprese e coloro che non vogliono modernizzare, in primo luogo a danno dell'azione degli amministratori locali e di tutti coloro che operano per lo sviluppo e la crescita dei territori, né rendere più efficiente il sistema degli appalti italiano.
Nel manifestare, infine, la piena disponibilità del suo gruppo ad approfondire tutte le questioni connesse con la giusta esigenza di salvaguardare i principi di trasparenza dell'azione della pubblica amministrazione e di non discriminazione delle imprese concorrenti (da quelle già previste nella proposta di documento formulata dal relatore, quali l'aumento del

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numero delle imprese da invitare, l'adozione del criterio della rotazione di tali imprese, la pubblicazione ex post degli atti della procedura, il rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti, anche con misure di aggregazione delle stesse), conclude ribadendo la contrarietà del suo gruppo a modificare il testo dell'osservazione in discorso.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), nel confermare il giudizio negativo sull'osservazione relativa all'innalzamento della soglia per il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando, ritiene che sia discutibile affermare - come ha fatto il collega Guido Dussin - che l'unica via per modernizzare il sistema degli appalti e sottrarre gli amministratori locali e le piccole e medie imprese dalla negativa situazione da lui illustrata, consista nel sottrarre a gara gli appalti di lavori.

Franco STRADELLA (PdL), nel riconoscere che sia opportuno procedere nella direzione della modernizzazione del sistema degli appalti, anche dando risposta alle questioni che sono alla base delle considerazioni svolte dal collega Guido Dussin, osserva come sia profondamente sbagliato guardare alle imprese - grandi, medie o piccole che siano - come a soggetti che improntano sistematicamente la propria azione a pratiche anticoncorrenziali, che provocano il malfunzionamento del sistema e che mettono a rischio l'azione degli amministratori locali e la vita delle imprese più piccole.

Raffaella MARIANI (PD) ritiene che nelle osservazioni svolte dal collega Guido Dussin vi siano taluni elementi di verità, che meritano di essere tenuti in attenta considerazione. Rifiuta, tuttavia, il giudizio secondo il quale chi si dichiara contrario all'innalzamento della soglia degli appalti di lavori si oppone alla modernizzazione del sistema e ad un'efficace azione degli amministratori locali, se è vero che un invito ad approfondire tale questione e a ricercare un equilibrio virtuoso fra le diverse esigenze in campo viene da molti operatori del settore e da fonti autorevoli e non sospette quali, ad esempio, l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici. Denuncia, quindi, con forza il fatto che, se davvero si vuole indicare chi oggi in Italia, in concreto, danneggia gli enti locali e il mondo delle piccole e medie imprese, allora bisogna guardare al Governo in carica, alle sue scelte economiche sbagliate e alla mancanza di politiche capaci di imprimere una svolta positiva, in direzione della modernizzazione della pubblica amministrazione e della crescita economica e sociale del Paese.

Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce del dibattito svoltosi, e secondo quanto proposto del relatore, rinvia la deliberazione sulla proposta di documento da trasmettere al Governo alla seduta di domani, 14 aprile.

La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.10.

7-00526 Iannuzzi e 7-00543 Gibiino: Sui pedaggi nelle tratte autostradali a gestione diretta dell'ANAS Spa.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 6 aprile 2011.

Tino IANNUZZI (PD) ricorda che nei giorni scorsi è intervenuto il fatto nuovo e particolarmente rilevante, rappresentato dalle dichiarazioni rese pubblicamente dal presidente dell'ANAS circa il differimento del termine per l'emanazione del DPCM di

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cui all'articolo 1, comma 1, dell'articolo 15 del decreto-legge n. 78 del 2010 e, dunque, del rinvio del termine per l'introduzione dei nuovi pedaggi sulle tratte e sui raccordi autostradali a diretta gestione ANAS. Nel sottolineare che tale fatto nuovo sia da riferire alla sfera di azione e di interesse del Governo, ritiene che le forze politiche, pur prendendo atto positivamente delle dichiarazioni rese dal presidente dell'ANAS, debbano incentrare il confronto e il dialogo in Commissione su un tema diverso, vale a dire quello della riaffermazione del ruolo fondamentale della Commissione nella definizione, nell'ambito di un confronto serrato e serio con il Governo, dei criteri generali in base ai quali procedere, da un lato, alla individuazione delle tratte autostradali passibili di nuovi pedaggiamenti, e, dall'altro lato, alla esclusione delle tratte autostradali che non possono essere considerate pedaggiabili, a partire da quelle che risultino prive di una moderna, adeguata e funzionale rete di viabilità ordinaria, sostitutiva ed alternativa, nonché di quelle nelle quali i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza non siano completati o neppure iniziati.
In tal senso, pur ribadendo il giudizio positivo sul contenuto della risoluzione presentata dal collega Gibiino, fa presente che il gruppo del Partito Democratico, prendendo atto del fatto nuovo relativo al differimento del termine per l'introduzione dei nuovi pedaggi, intende riaffermare in primo luogo l'obiettivo di fondo della propria iniziativa, che è quello di muoversi nella direzione dell'abrogazione, non del semplice differimento, delle norme che prevedono i nuovi pedaggi - introdotte per sopperire ai tagli degli stanziamenti statali all'ANAS - e della conseguente restituzione allo Stato della fondamentale responsabilità di reperire in sede di bilancio le risorse necessarie per il corretto ed efficace esercizio da parte dell'ANAS dei propri compiti istituzionali.
Peraltro, tenuto conto del quadro normativo ad oggi ancora vigente, la risoluzione n. 7-00526, di cui è primo firmatario, appare come uno strumento utile per riaffermare, nel dialogo con la maggioranza e tenendo conto del contenuto della risoluzione n. 7-00543 presentata dal collega Gibiino, il ruolo fondamentale della Commissione nella individuazione e nella definizione, in un confronto serio con il Governo, dei criteri relativi alla individuazione delle tratte autostradali pedaggiabili e di quelle da escludere dai nuovi pedaggiamenti.

Vincenzo GIBIINO (PdL) riconosce che le recenti dichiarazioni del presidente dell'ANAS sul differimento del termine del 30 aprile consentono di poter attentamente ragionare sulla soluzione alle questioni e ai problemi sollevati dall'introduzione delle norme sui pedaggiamenti delle tratte e dei raccordi autostradali a diretta gestione ANAS. Allo stesso modo, esprime apprezzamento per la dimostrata volontà del Governo di aprire una fase di dialogo e di confronto con i rappresentanti dei territori nei quali insistono le tratte in astratto sottoponibili a pedaggio, anzitutto ai fini della verifica del livello di manutenzione e di sicurezza delle stesse.
Al tempo stesso, ritiene essenziale che, in questa fase, la Commissione operi per riaffermare l'importanza del proprio ruolo in ordine alla definizione dei criteri indispensabili per individuare le tratte autostradali che possono essere sottoposte a nuovi pedaggi e quelle che, invece, devono esserne escluse.
Conclude, annunciando che continuerà nei prossimi giorni ad operare, nel dialogo con i deputati di tutti i gruppi parlamentari e con il Governo, per raggiungere l'indicato obiettivo diretto a riaffermare il ruolo e le prerogative della Commissione nella definizione delle politiche infrastrutturali.

Raffaella MARIANI (PD), nel prendere atto delle considerazioni svolte dal collega Gibiino, invita lo stesso a tenere conto della necessità di arrivare in tempi rapidi alla votazione delle risoluzioni in esame, se davvero si vuole porre un punto fermo in termini di chiarezza e di assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche su una questione che incide in

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modo diretto sulla vita delle famiglie e delle imprese che vivono e che operano sul territorio.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, e prendendo atto della volontà di pervenire alla definizione di una soluzione condivisa da tutti i gruppi parlamentari sul tema in oggetto, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00465 Mariani e 7-00475 Guido Dussin: Sull'introduzione del pedaggio sul raccordo autostradale Firenze-Siena.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Reiezione dell'atto n. 7-00465 e ritiro dell'atto 7-00475).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 23 marzo 2011.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO precisa che, in relazione alle risoluzioni in titolo, il Ministro Matteoli ha incontrato il presidente della Regione Toscana unitamente ai presidenti delle provincie di Firenze e Siena. Fa presente che da tale incontro è emerso che il pedaggiamento, ineludibile per obbligo di legge, è necessario per fornire ad Anas le indispensabili risorse per migliorare la tratta soggetta a pedaggiamento: tali entrate sono destinate alla riduzione dei trasferimenti statali e quindi non si traducono in alcuna risorsa aggiuntiva per l'Anas. In particolare, sottolinea che le entrate derivanti dall'attuazione del comma 1 dell'articolo 15 del decreto-legge n. 78 saranno destinate per costi di investimenti, per la manutenzione straordinaria e per la gestione delle tratte da pedaggiare.
Aggiunge che saranno previsti criteri per agevolare gli utenti abituali e le imprese che utilizzano più frequentemente le tratte soggette a pedaggio, e che tale criterio sarà preferito rispetto a quello della residenza proprio per agevolare coloro i quali (privati e imprese) più frequentemente utilizzano la tratta.
Fa quindi notare che è stato concordato di costituire un tavolo tecnico con la Regione e le Province interessate, al fine di individuare le più urgenti misure di adeguamento e ristrutturazione della tratta Firenze-Siena.

Guido DUSSIN (LNP), tenuto conto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che va nella direzione di una rinnovata disponibilità di ascolto nei confronti delle esigenze dei territori interessati, ritiene che in questa fase possa esprimere, a nome del gruppo della Lega Nord Padania, un giudizio di soddisfazione e, pertanto, dichiara di ritirare la risoluzione n. 7-00475 da lui presentata.

Franco CECCUZZI (PD) registra nelle parole pronunciate dal rappresentante del Governo un passo avanti che, a suo avviso, è un primo risultato dell'iniziativa assunta dal Partito Democratico con la presentazione della risoluzione n. 7-00465 della collega Mariani, da lui sottoscritta. Ritiene, infatti, che senza tale risoluzione non ci sarebbe stato nessun incontro del ministro Matteoli con i rappresentanti delle istituzioni locali e non ci sarebbe stato nessun tavolo tecnico per affrontare tutte le problematiche relative, prima che all'ipotesi di pedaggiamento, alla sicurezza e all'ammodernamento del raccordo autostradale Siena-Firenze. Nell'esprimere, inoltre, la convinzione che i lavori del tavolo tecnico annunciato dal rappresentante del Governo non possano che concludersi con il riconoscimento della mancata sussistenza, allo stato attuale, delle condizioni per sottoporre a pedaggio tale infrastruttura, rileva che la soluzione di fondo non può che riconoscersi nella abrogazione delle norme che, a seguito del taglio dei trasferimenti statali all'ANAS, hanno imposto l'introduzione dei nuovi pedaggi.

Raffaella MARIANI (PD), nel condividere quanto appena detto dal collega Ceccuzzi, manifesta la disponibilità a fare

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della propria risoluzione - anche procedendo ad una sua votazione per parti separate - uno strumento concreto di aiuto e di rafforzamento dei lavori del tavolo tecnico aperto fra il Ministro delle infrastrutture e i rappresentanti della regione Toscana e egli enti locali coinvolti nella vicenda dell'ipotizzato pedaggiamento del raccordo autostradale Siena-Firenze. Ritiene però che dal Governo debba arrivare un segnale chiaro in ordine ai tempi entro i quali i lavori del tavolo tecnico dovranno concludersi, per evitare che questo si trasformi in un alibi per differire il momento delle scelte e della responsabilità che ogni forza politica ha il dovere di assumere nei confronti dei cittadini.

Alessio BONCIANI (PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per la posizione espressa nella seduta odierna, e in particolare per l'annuncio dell'apertura di un tavolo tecnico di confronto con i rappresentanti delle istituzioni territoriali, che testimonia la volontà del Governo di giungere alla definizione di soluzioni il più possibile condivise con le comunità e con i territori interessati. Ricorda, peraltro, in primo luogo ai colleghi dell'opposizione che, se si vuole evitare il rischio della strumentalizzazione politica, bisognerebbe riconoscere che la vera priorità non è l'introduzione o meno del pedaggio sulla Siena-Firenze, ma quali siano gli strumenti - e il pedaggiamento potrebbe essere uno di questi - per realizzare, finalmente, l'ammodernamento e la messa in sicurezza di tale infrastruttura fondamentale per la vita e la crescita del territorio.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel dichiarare l'orientamento contrario del governo sulla risoluzione 7-00465 Mariani, precisa che non è possibile prevedere l'esclusione di particolari tratte dal pedaggio, in quanto le stesse sono state già individuate dalla legge; in particolare, l'introduzione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas Spa è stata prevista dalla manovra di stabilizzazione finanziaria varata dal Governo con il decreto 31 maggio 2010, convertito, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
Evidenzia inoltre che, con decreto legislativo n. 461 del 1999, è stata individuata la rete autostradale e stradale di interesse nazionale ai sensi dell'articolo 98, comma 2, del decreto legislativo n. 112 del 1998, che riporta le tratte da pedaggiare.

Raffaella MARIANI (PD), alla luce delle precisazioni fornite dal sottosegretario Giachino, insiste per la votazione della sua risoluzione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge la risoluzione 7-00465 Mariani.

La seduta termina alle 15.20.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 15.20.

5-04380 Bocci: Sulle ricostruzioni terminate nella provincia di Campobasso.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Gianpiero BOCCI (PD) dichiara di rinunciare alla replica.

5-04263 Motta: Sull'attribuzione dei punteggi nelle gare d'appalto per i servizi di pulizia.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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Carmen MOTTA (PD) fa presente al rappresentante del Governo che non può che dichiararsi, non solo insoddisfatta, ma anche stupita delle dichiarazioni rese, nel senso che quanto fornito dal sottosegretario non è una risposta ma semplicemente una comunicazione con la quale il Ministero sostanzialmente non fornisce alcuna indicazione sui quesiti posti dall'interrogazione, trincerandosi dietro il fatto che il problema sollevato è oggetto di ricorso alla giustizia amministrativa. Fa presente che il rappresentante del Governo non ha neanche ritenuto di anticipare al Parlamento su quali criteri il Ministero stia predisponendo il rapporto per l'Avvocatura dello Stato.
Conclude che, secondo quanto dichiarato dal Governo, fino alla pronuncia del Tribunale, non sarà dato sapere cosa pensa il Ministero relativamente al decreto n. 207 del 2010: ritiene tale aspetto inaccettabile anche per le imprese che attendono di avere una risposta adeguata ai problemi sollevati.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

COMITATO RISTRETTO

Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale.
Nuovo testo C. 1952 Guido Dussin.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 12 aprile 2011, a pagina 111, seconda colonna, alla quarantaduesima riga, deve leggersi «2012» in luogo di «2011».