CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 aprile 2011
466.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 12 aprile 2011.

Audizione di rappresentanti di Erg Rivara Storage, nell'ambito della discussione delle risoluzioni n. 7-00531 Alessandri e n. 7-00537 Bratti sulla localizzazione di un deposito di gas da realizzare nel comune di Rivara.

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.10 alle 13.45.

COMITATO RISTRETTO

Riqualificazione e recupero dei centri storici.
C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.45 alle 14.

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SEDE REFERENTE

Martedì 12 aprile 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale.
C. 3081 Reguzzoni, C. 3673 Bragantini e C. 4164 Mariani.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento delle proposte di legge n. 4217 e n. 4245).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 5 aprile 2011.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che in data 6 aprile scorso sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge n. 4217 Dionisi ed altri, recante «Disposizioni concernenti il trasferimento della rete viaria statale e di quote di partecipazione al capitale della società Anas Spa alle regioni», e n. 4245 Stradella ed altri, recante «Disposizioni concernenti la riorganizzazione dell'assetto societario e delle funzioni della società ANAS Spa, nonché in materia di ridefinizione della rete autostradale e stradale di interesse nazionale».
Avverte che tali proposte di legge, vertendo su materia identica a quella delle proposte in titolo, devono intendersi abbinate ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, ricorda anzitutto che le proposte di legge in esame hanno la finalità di modificare l'attuale sistema infrastrutturale stradale attraverso il trasferimento alle regioni dei compiti in materia di realizzazione e gestione delle strade statali, incidendo in modo significativo sull'attuale attribuzione dei ruoli e delle funzioni spettanti in materia allo Stato, all'ANAS e alle regioni. Esprime, quindi, la contrarietà, in via generale, del Ministero delle infrastrutture sulla ridefinizione del sistema infrastrutturale, nel senso delineato dalle citate proposte di legge, tenuto conto dell'esigenza di garantire un livello omogeneo della mobilità stradale su tutto il territorio nazionale, anche rispetto ai livelli di sicurezza della circolazione stradale, considerata la diversa capacità finanziaria e di gestione delle varie regioni.
Segnala, inoltre, fra le maggiori criticità degli impianti normativi prospettati, da un lato, la mancanza di garanzia rispetto alla disponibilità da parte delle regioni delle risorse necessarie per la gestione delle strade esistenti e per i nuovi investimenti; dall'altro lato, la mancanza di garanzia, con il venir meno dell'unicità del concessionario su tutto il territorio nazionale e dei poteri statali di indirizzo e di controllo, in ordine all'omogeneità sul territorio nazionale delle prestazioni in materia di infrastrutture stradali. Ritiene, altresì, che non sia chiaro quali siano le modalità di gestione della rete autostradale attualmente affidata in concessione dall'ANAS, con particolare riferimento all'individuazione del soggetto concedente.
Quanto all'esigenza di migliorare l'efficacia della gestione delle strade da parte dell'ANAS e di superare le criticità derivanti dalla sovrapposizione dei ruoli in capo all'ANAS di concessionaria, da un lato, e di concedente, dall'altro, evidenzia che sono in corso di valutazione alcune ipotesi di riordino generale dell'assetto societario dell'ANAS, sotto il profilo organizzativo e funzionale, volte ad ottimizzare l'espletamento delle attività e dei compiti di concessionaria ex lege dello Stato, nonché a superare le citate problematiche emerse in tema di conflitto di ruoli.

Raffaella MARIANI (PD), nel riservarsi di approfondire le questioni enunciate dal rappresentante del Governo, rileva, tuttavia, che non sia possibile eludere talune

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questioni di fondo, che sono alla base della proposta di legge presentata dai deputati del Partito Democratico, a partire da quelle relative alla disparità di condizioni normative e gestionali, che caratterizzano negativamente l'attuale situazione della rete delle infrastrutture stradali e autostradali italiane.
In tal senso, formula l'auspicio che la posizione espressa dal sottosegretario Giachino non sia da intendersi come una posizione di chiusura rispetto al contenuto articolato delle diverse proposte di legge in esame, ma, al contrario, che nel prosieguo della discussione e attraverso un approfondimento delle singole problematiche, sia possibile per il Governo superare l'orientamento contrario oggi manifestato su un piano generale.

Guido DUSSIN (LNP) ritiene che, ad un primo esame, la risposta fornita dal sottosegretario Giachino sembra riconducibile più ad un'impostazione tecnico-burcratica che ad una chiara scelta politica del Governo. Osserva, inoltre, che ferma restando l'opportunità di approfondire tutte le questioni affrontate nelle proposte di legge in esame, a partire da quella relativa all'assetto societario dell'ANAS, il Governo debba considerare con maggiore attenzione il dato politico rappresentato dall'avvenuta presentazione da parte di cinque diversi gruppi parlamentari, di maggioranza e di opposizione, di proposte di legge tutte fondate sull'esigenza di procedere alla riorganizzazione e ad una migliore ripartizione delle competenze fra lo Stato, l'ANAS e le regioni in materia di realizzazione, gestione e manutenzione delle infrastrutture stradali e autostradali.

Tommaso FOTI (PdL) ritiene che la posizione critica espressa oggi dal rappresentante del Governo sia da riferire al contenuto delle singole proposte di legge presentate. Ritiene quindi che, a fronte della predisposizione di un testo di sintesi delle citate proposte di legge redatto anche sulla base delle osservazioni critiche formulate dal sottosegretario Giachino, si possa pervenire ad un più avanzato punto di equilibrio che possa consentire al Governo di rivedere il giudizio negativo formulato in questa seduta. Osserva, del resto, che lo stesso rappresentante del Governo ha fatto riferimento all'esigenza di procedere ad una riorganizzazione dell'assetto societario dell'ANAS e che questa considerazione possa essere sicuramente posta a base di ogni discussione che affronti il tema della riorganizzazione dell'ANAS sotto i diversi profili, tecnico, organizzativo e funzionale. Al tempo stesso, ritiene che, proprio per mantenere livelli ottimali nello svolgimento su tutto il territorio nazionale delle attività e dei compiti attribuiti all'ANAS, sia necessario approfondire le problematiche che hanno portato alla presentazione delle proposte di legge in esame, evitando in questa fase giudizi tranchant. Invita pertanto il Governo, ferma restando la correttezza del ragionamento teso a mantenere la garanzia di un livello omogeneo della mobilità stradale su tutto il territorio nazionale, a svolgere una riflessione più approfondita sul fatto che già oggi si registra una certa disparità sul piano della qualità gestionale e dei servizi resi nei diversi compartimenti dell'ANAS. Auspica, per questo, che il Governo voglia attendere la predisposizione di un testo di sintesi delle proposte di legge in esame che, a suo avviso, potrebbe senz'altro contenere elementi in grado di ottenerne il consenso.

Armando DIONISI (UdC) critica la posizione espressa dal rappresentante del Governo che sembra improntata alla volontà di mantenere fermo l'attuale stato delle cose, che richiede invece una revisione al fine di un progressivo miglioramento del livello dei servizi resi dall'ANAS su tutto il territorio nazionale e di un maggiore coinvolgimento delle regioni nella gestione della rete stradale e autostradale italiana, anche alla luce dell'entrata in vigore della modifica del titolo V della Parte seconda della Costituzione.
Osserva, inoltre, come lo stesso rappresentante del Governo abbia riconosciuto che esiste un problema relativo al doppio

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ruolo esercitato dall'ANAS di concedente e di concessionario della rete stradale e autostradale e che l'esame delle proposte di legge in titolo è l'occasione anche per sciogliere questo nodo, senza alcuna volontà punitiva o intenzione di procedere allo «smembramento» dell'ANAS, ma solo con l'obiettivo di realizzare le condizioni di una migliore e più proficua collaborazione fra lo Stato, l'ANAS e le regioni.

Franco STRADELLA (PdL) nell'associarsi a quanto testé dichiarato dal collega Tommaso Foti, ritiene che la posizione espressa dal rappresentante del Governo possa essere valutata positivamente nel caso in cui sia possibile interpretarla come un invito a valutare con prudenza il contenuto delle proposte di legge in esame. Formula quindi l'auspicio che il Governo sia disposto a riconsiderare tale posizione nel prosieguo del dibattito, anche in considerazione del fatto che le proposte di legge in discussione vanno considerate non come strumento per rivoluzionare l'attuale assetto normativo e gestionale della rete stradale e autostradale del Paese, ma come la testimonianza della volontà delle forze parlamentari di procedere ad un approfondimento delle principali problematiche esistenti ed alla definizione, in sede legislativa, di risposte positive alle principali criticità del sistema. Al riguardo, coglie anzi l'occasione per segnalare la pericolosità di talune scelte recenti in tema di definizione delle tariffe autostradali, paventando il rischio concreto di effetti dirompenti al momento del rinnovo, ormai prossimo, di diverse concessioni, con la rinuncia di molti imprenditori a partecipare alle gare e ad attuare i programmati investimenti.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO fa presente che riferirà al Ministro delle infrastrutture i contenuti del dibattito odierno, riservandosi di far conoscere nel prosieguo dell'esame delle proposte di legge in titolo le eventuali, ulteriori, considerazioni.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Riqualificazione e recupero dei centri storici.
C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 17 settembre 2008.

Franco STRADELLA (PdL) illustra il testo unificato delle proposte di legge in titolo elaborato dal Comitato ristretto (vedi allegato 1), che propone di adottare come testo base.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone di adottare - secondo quanto prospettato dal relatore - il testo unificato delle proposte di legge in titolo, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera, quindi, di adottare il testo unificato delle proposte di legge nn. 169, 582, 583 e 1129, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Angelo ALESSANDRI, presidente, propone, in considerazione dell'inserimento del provvedimento in esame nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal 27 aprile prossimo, di fissare il termine per la presentazione di emendamenti ed articoli aggiuntivi al testo unificato adottato come testo base, alle ore 20 di mercoledì 13 aprile, al fine di esaminarli nella seduta di giovedì 14 aprile.

La Commissione consente.

La seduta termina alle 14.20.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 12 aprile 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.20.

Libro verde: sulla modernizzazione della politica dell'Unione europea in materia di appalti pubblici.
COM(2011)15 definitivo.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 5 aprile 2011.

Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, illustra la proposta di documento (vedi allegato 2) da trasmettere al Governo sul Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'Unione europea in materia di appalti pubblici. Fa notare, inoltre, che tale proposta di documento potrà senz'altro arricchirsi sulla base delle ulteriori indicazioni e suggerimenti che i colleghi della Commissione e il Governo vorranno sottoporre nel prosieguo del dibattito.

Armando DIONISI (UdC), nel riservarsi di approfondire i contenuti della proposta di documento presentata dal relatore, confida che in essa abbiano trovato posto tutte le principali istanze e questioni emerse nel corso del dibattito e nel confronto avuto con i numerosi e qualificati soggetti auditi dalla Commissione.

Manuela LANZARIN (LNP) si riserva di far conoscere le eventuali osservazioni integrative o modificative della proposta di documento presentata dal relatore.

Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, replicando al collega Dionisi, fa presente che il documento presentato tiene conto di tutte le principali questioni emerse nel corso delle audizioni svolte.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 12 aprile 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni sulla Corte penale internazionale.
Testo unificato C. 1439 Melchiorre ed abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla II Commissione sul testo unificato delle proposte di legge C. 1439, C. 1782, C. 2445 e C. 1695 recante «Norme per l'adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale», come risultante dall'approvazione degli emendamenti.
Osserva, quindi, che l'intervento normativo in questione nasce dall'esigenza di garantire piena applicabilità in Italia alle norme contenute nello Statuto della Corte penale internazionale, la quale presuppone l'adeguamento dell'ordinamento interno al sistema di diritto penale sostanziale e processuale delineato dallo Statuto stesso. L'attuazione, da parte dell'ordinamento nazionale, della giurisdizione primaria che lo Statuto attribuisce agli Stati firmatari impone peraltro la predisposizione degli strumenti di diritto processuale penale idonei a garantire un'efficace cooperazione degli organi giurisdizionali interni con la Corte penale internazionale.

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Fa presente, poi, che nel corso dell'esame in sede referente la Commissione competente, a seguito di una scelta condivisa da tutti i gruppi, ha convenuto di limitare il testo unificato esclusivamente alle norme di diritto processuale, rinviando alla fase di esame in Assemblea l'eventuale introduzione nel testo di una parte di diritto sostanziale, come previsto in alcune proposte di legge che in tale ambito facevano riferimento anche ad ipotesi delittuose di natura ambientale.
Rileva, altresì, che il testo in esame prevede, in particolare: l'obbligo di cooperazione dello Stato italiano con la Corte penale internazionale nel rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano; l'attribuzione in capo al Ministro della giustizia del ruolo di autorità centrale per la cooperazione con la Corte penale internazionale, spettando quindi al Ministro ricevere le relative richieste di cooperazione e dar seguito ad esse conformemente alle previsioni dello Statuto e previa intesa con i Ministri interessati, trasmettendole al procuratore generale presso la Corte d'appello di Roma; la disciplina relativa all'applicazione della misura cautelare nei confronti della persona della quale è richiesta la consegna; l'esecuzione nel territorio dello Stato italiano delle pene detentive pronunciate dalla Corte penale internazionale.
Ciò premesso, e considerata la natura esclusivamente processuale del testo trasmesso per il parere, che non rileva negli ambiti di competenza della Commissione, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.

COMITATO RISTRETTO

Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale.
Nuovo testo C. 1952 Guido Dussin.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.40 alle 15.