CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 aprile 2011
463.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 5 aprile 2011.

Audizione di soggetti interessati alla tutela del patrimonio storico e culturale delle vestigia della Prima guerra mondiale.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.45.

INTERROGAZIONI

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte, il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.45.

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5-03758 De Pasquale: Avanzamento di carriera e passaggi stipendiali dei docenti.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara molto insoddisfatta. Ricorda che il suo atto ispettivo prendeva spunto dalle disposizioni previste dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010, che oltre a prevedere il blocco stipendiale per tutti i pubblici dipendenti, prevedeva anche per gli insegnanti il blocco della maturazione degli scatti di anzianità. Prende atto del fatto che, per risolvere in parte la questione, è stato adottato un decreto del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, attingendo però a quelle risorse, individuate dal decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge 133 del 2008, volte precipuamente a valorizzare il merito e lo sviluppo professionale degli insegnanti. Giudica positivo il fatto che si sia intervenuti per risolvere il problema creato dai tagli. Sottolinea tuttavia che il problema doveva essere evitato a monte, non intervenendo con decurtazioni indiscriminate che obbligano poi ad usare somme che dovrebbero essere in realtà finalizzate a far crescere tutto il comparto della scuola in efficienza e qualità. In conclusione, auspica che la dotazione finanziaria del decreto ministeriale possa essere sufficiente per le esigenze di reintegro delle posizioni stipendiali di tutto il personale. Auspica inoltre che le predette somme siano state effettivamente erogate.

5-03900 Pedoto: Sulla facoltà di architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e sulla costituzione di una commissione interna nell'ateneo.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Luciana PEDOTO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Ritiene ottima l'iniziativa dell'istituzione di una Commissione di inchiesta sul caso oggetto della sua interrogazione. Ricorda che i lavori di tale organo sono terminati recentemente e che i risultati sono consultabili pubblicamente. Al riguardo, rileva come i dati pubblicati portino all'evidenziazione non di un problema di sistema ma piuttosto di casi isolati. Segnala, inoltre, come in base alle risultanze dei lavori della Commissione sia stata suggerita l'opportunità di dotarsi di un codice di autoregolamentazione e di prevedere metodi di controllo con verifica a campione sulla carriera accademica degli studenti. Ritiene che tali soluzioni - la prima per una intrinseca farraginosità e la seconda per un possibile non gradimento da parte degli studenti - non siano perfettamente congruenti. Concludendo, infine, aggiunge che sul caso vi sono novità e vengono segnalate ulteriori criticità, di cui si sta occupando la magistratura, per cui ritiene opportuno prorogare i lavori della Commissione di inchiesta o mantenere in qualche modo un livello di attenzione elevato sulle questioni oggetto dell'interrogazione.

5-03912 Rao: Sul contratto di servizio Rai - Ministero dello sviluppo economico e sul tavolo tecnico di confronto per l'adozione di un codice sulla rappresentazione delle donne in televisione.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Roberto RAO (UdC), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto per la risposta molto puntuale fornita dal Governo. Stigmatizza il ritardo temporale in merito all'approvazione del contratto di servizio, ricordando come essa intervenga a distanza di otto mesi dal parere reso dalla Commissione di vigilanza sulla RAI sul contratto stesso. Auspica quindi che

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per il futuro i rapporti tra il Ministero e l'azienda possano essere semplificati, in modo da non creare un danno per gli utenti finali per cui è stato ideato il contratto di servizio, volto in particolare a tutelare i soggetti più deboli. Per ciò che riguarda la rappresentazione della figura femminile, ricorda che quotidianamente sul mezzo audiovisivo si assiste a scene ripetutamente lesive della dignità della donna, scene che propongono degli stereotipi riduttivi non corrispondenti al reale valore e al ruolo che la donna occupa nella società.
Ricorda che proprio a seguito di una proposta da lui avanzata e votata all'unanimità in Commissione di vigilanza sulla RAI è stato previsto un sistema di monitoraggio da compiersi da parte dell'azienda al fine di verificare gli eccessi e le distorsioni che vengono trasmessi in dispregio della figura femminile. Conclude auspicando un profondo cambiamento culturale e di approccio al problema, che possa consentire soprattutto alle giovani generazioni di non crescere con una idea di donna «oggetto», secondo stereotipi sbagliati che i parlamentari della Repubblica e la RAI come servizio pubblico non possono avallare e debbono contrastare con azioni concrete.

5-04105 Vannucci: Ripristino del convento di San Bernardino e restauro della chiesa Mausoleo dei Duchi di Urbino.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal Governo. Dichiara quale sua intenzione di vigilare attentamente affinché il Governo adotti le misure necessarie per fare fronte a tale nuova emergenza in materia di beni culturali del Paese.

5-04208 Goisis: Iniziative per l'inserimento del Palio di Siena nella lista del patrimonio immateriale dell'Unesco.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Paola GOISIS (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Prende atto della risposta fornita dal Governo e ritiene che permangano dubbi e perplessità che non le consentono di potersi definire completamente soddisfatta. Ricorda che la proposta di inserimento del Palio nella lista UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è stata avanzata dallo stesso comune di Siena, in quanto, com'è noto, il Palio rappresenta un bene storico immateriale altamente rappresentativo della cultura medievale nel suo complesso e della città di Siena in particolare. Sottolinea concludendo che, se esistono dubbi circa l'inserimento del Palio di Siena nella lista UNESCO legati all'uso dei cavalli, ritiene che tali dubbi debbano essere fugati, sottolineando tra l'altro che si tratta di cavalli addestrati e atti a correre nel tradizionale Palio.

5-04300 Ghizzoni: Sulla figura del «dottorato senza borsa di studio» attualmente regolata dalle disposizioni della legge n. 240 del 2010.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Stigmatizza il fatto che il Consiglio nazionale studenti universitari (CNSU) in una nota del 24 marzo si esprimeva in maniera diversa rispetto agli indirizzi contenuti nella risposta fornita dal Governo in merito all'interpretazione da dare alla norma recata in materia di bandi per posti di dottorato di ricerca dalla legge n. 240 del 30 dicembre 2010, che ha soppresso il vincolo previsto dalla legge n. 210

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del 1998, in base al quale ogni università deve bandire almeno la metà di posti di dottorato con borsa di studio. Ricorda che molti studenti, molti dei quali sono persone già in età adulta, non potranno affrontare gli ulteriori tre anni di completamento del loro ciclo di formazione superiore senza gli emolumenti derivanti dalla borsa di dottorato. Stigmatizza inoltre che nella risposta il Governo, di fatto, rinvii all'Agenzia nazionale per la valutazione dell'università e della ricerca (ANVUR) l'onere di fornire l'esatta interpretazione della norma. Al riguardo, sottolinea come all'ANVUR, ancorché non costituita, si rimandino tutta una serie di problematiche che non sono di competenza dell'Agenzia, come appunto i posti da bandire per le borse di studio. Segnala, inoltre, che non essendo l'ANVUR ancora pienamente operante, l'anno prossimo non potranno essere attivate le borse per i dottorati di ricerca, fatto gravissimo che reca discapito, in epoca di «economia della conoscenza», alla cultura italiana nel suo complesso e al trasferimento dei saperi tecnologici. In conclusione, sottolinea che riterrebbe opportuno attivare i corsi di dottorato sulla base delle vecchie norme, fino a quando l'ANVUR non sarà pienamente operativa.

Luigi NICOLAIS, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS.

La seduta comincia alle 15.

DL 5/2011: Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011.
C. 4215 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge in esame reca la conversione del decreto-legge n. 5 del 2011, emanato dal Governo lo scorso 23 febbraio per sancire gli effetti civili della festività del 17 marzo 2011. Osserva che il decreto-legge è stato emanato, come illustrato nella relazione di accompagnamento del provvedimento di conversione, in relazione all'urgente necessità di assicurare che la celebrazione della ricorrenza del 150o anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia potesse avvenire in un giorno festivo a tutti gli effetti civili, al fine di consentire la più ampia partecipazione di tutti i cittadini. Rammenta, al riguardo, che la giornata del 17 marzo è stata già dichiarata «festa nazionale» dall'articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100, in quanto ricorrenza del 150o anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia. L'articolo 7-bis non disciplina peraltro gli effetti giuridici derivanti dalla dichiarazione di festività nazionale. Osserva pertanto che l'articolo 1 del decreto-legge in esame, al comma 1, dispone che il giorno 17 marzo 2011 è considerato festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge n. 260 del 1949, per cui si riconosce l'osservanza del completo orario festivo e si dispone l'imbandieramento degli edifici pubblici. Ricorda al riguardo che i giorni festivi sono determinati in modo tassativo dalla legge e, in particolare, il carattere di «festività» viene determinato in base alla citata legge 27 maggio 1949, n. 260 e successive modificazioni. L'articolo 2 di tale legge riporta l'elenco dei giorni considerati festivi a livello nazionale. La festività comporta l'osservanza del completo orario festivo e il divieto di compiere determinati atti giuridici. Ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 260 del 1949, in occasione di alcune festività e solennità civili, ivi indicate, si provvede all'imbandieramento degli edifici pubblici. Osserva quindi che il successivo comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge

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in esame, modificato nel corso dell'esame al Senato, ha lo scopo di assicurare la neutralità finanziaria di quanto disposto dal precedente comma 1. Ricorda che il testo vigente del comma 2 stabilisce che, al fine di evitare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e per le imprese private, per il solo 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011. Rispetto a tale testo, con la nuova formulazione introdotta al Senato si prevede la non applicazione degli effetti economici e degli istituti giuridici e contrattuali derivanti dal riconoscimento quale festa nazionale del 17 marzo 2011 non solamente in riferimento alla festività soppressa del 4 novembre ma anche, in alternativa, «per una delle altre festività» tuttora soppresse ai sensi della legge 5 marzo 1977, n. 54. Inoltre, si prevede espressamente, con riguardo al lavoro pubblico, la riduzione da 4 a 3 delle giornate di riposo riconosciute dall'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge n. 937 del 1977 e dai contratti e accordi collettivi in base a tale disposizione. Osserva quindi che il comma 3 dell'articolo 1 prevede che dall'attuazione del decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, mentre l'articolo 2 disciplina l'entrata in vigore del decreto-legge, che avviene il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Propone quindi, in conclusione, l'espressione di un parere favorevole.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.05.