CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2011
461.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Gero GRASSI.

La seduta comincia alle 14.15.

Schema di regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica n. 84/2007, per l'esclusione del Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita dagli organismi soggetti a riordino operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Atto n. 336.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Gero GRASSI, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza al Governo sullo schema di regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 84 del 2007, per l'esclusione del Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita dagli organismi soggetti a rior-dino operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Comunica, altresì, che la V Commissione ha già espresso i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario e che

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il parere al Governo dovrà essere espresso entro il 6 aprile prossimo.

Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore, ricorda che lo schema di regolamento in esame esclude dalla normativa di riordino degli organismi operanti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 84, il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita.
L'obiettivo è quello di evitare la soppressione di questo Comitato. L'esclusione, secondo quanto evidenziato dalla relazione illustrativa al provvedimento, permette al Comitato di continuare a svolgere le funzioni ad esso attribuite, sia dall'ordinamento interno sia da norme internazionali, in linea con i peculiari compiti di tale organismo, che si ricollegano all'attuazione di direttive e accordi comunitari ed internazionali.
Il provvedimento si compone di due articoli.
Fa presente, in particolare, che l'articolo 1 sopprime la lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica, che include il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, istituito ai sensi dell'articolo 40, comma 2, della legge 19 febbraio 1992, n. 142, tra gli organismi confermati e soggetti al riordino.
Ritiene opportuno ricordare, in proposito, che l'articolo 29 del decreto-legge n. 223 del 2006 reca disposizioni per il contenimento della spesa per commissioni, comitati e altri organismi.
In particolare, esso riduce del 30 per cento la spesa complessiva delle amministrazioni pubbliche per organi collegiali e altri organismi, anche monocratici, comunque denominati, operanti nelle predette amministrazioni, rispetto a quella sostenuta nell'anno 2005. Questa riduzione si aggiunge a quella prevista dall'articolo 1, comma 58, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006), riguardante la riduzione del 10 per cento delle indennità dei componenti di organi collegiali.
In attuazione dell'articolo 29 citato in precedenza, con il già ricordato decreto del Presidente della Repubblica è stato emanato il regolamento per il riordino degli organismi operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
L'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica conferma una serie di organismi, operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, tra cui il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, e stabilisce, all'articolo 4, che gli organismi confermati durano in carica tre anni, a partire dal 19 luglio 2007, data di entrata in vigore del citato decreto.
Nello stesso articolo 4 è disposto che, tre mesi prima della scadenza del termine di durata, gli organismi confermati presentano una relazione sull'attività svolta al Presidente del Consiglio dei ministri, ai fini della valutazione della loro perdurante utilità e della conseguente eventuale proroga della durata, comunque non superiore a tre anni, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il Comitato in questione, dunque, in assenza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di proroga, avrebbe dovuto cessare a decorrere dal 18 luglio 2010.
Ritiene necessaria questa precisazione perché essa si ricollega a un aspetto importante della norma in esame, che torna pertanto a illustrare.
Sebbene il comma 1 dell'articolo 1 dello schema di regolamento in esame preveda, come detto, l'esclusione del Comitato in questione dalla disciplina di riordino degli enti collegiali della Presidenza del Consiglio dei ministri, il comma 2 mantiene comunque ferme le riduzioni di spesa attuate a seguito del riordino, sui capitoli di bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri relativi agli enti collegiali, ivi compreso, dunque, il capitolo relativo al Comitato nazionale per la biosicurezza.
L'articolo 2 del provvedimento in esame è finalizzato a garantire gli ulteriori

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obiettivi di contenimento della spesa imposti dall'articolo 68, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, connessi alla proroga della durata degli enti collegiali riconosciuti come aventi perdurante utilità. L'articolo 2 stabilisce, infatti, che la spesa del Comitato nazionale per la biosicurezza sia ridotta in misura tale da assicurare, unitamente alle riduzioni di spesa relative agli altri organismi operanti presso la Presidenza del Consiglio, un contenimento complessivo della spesa non inferiore a quello conseguito dall'articolo 29 del decreto-legge n. 223 del 2006.
La relazione tecnica e illustrativa precisa, al riguardo, che, di per sé, la disposizione di contenimento in questione dovrebbe essere applicabile soltanto limitatamente agli organismi prorogati, tra i quali non rientra più il Comitato nazionale per la biosicurezza. Lo schema di regolamento in esame non prevede, infatti, la proroga del Comitato, ma è finalizzato a escludere tout court tale Comitato dagli enti soggetti al riordino.
La relazione ribadisce tuttavia, a tale riguardo, che si ritiene comunque, in considerazione dei risparmi attesi e degli obiettivi complessivi di contenimento previsti dalle disposizioni sopra citate, di dover inserire anche il capitolo di bilancio su cui gravano i costi di funzionamento dello stesso Comitato tra quelli che subiscono le riduzioni necessarie.
L'articolo 2 precisa, inoltre, che per l'anno 2010 la riduzione da apportare ai capitoli di spesa interessati della Presidenza del Consiglio dei ministri opera in misura proporzionale al periodo intercorrente tra l'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di individuazione degli organismi collegiali ritenuti utili - di cui al citato articolo 68, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008 - e il 31 dicembre 2010.
Ricorda, infine, che il Consiglio di Stato ha dato parere positivo sulla volontà di sottrarre alla soppressione il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, perché è un organismo caratterizzato da particolari ambiti di competenza specialistica, non presenti nelle normali conoscenze del personale della Presidenza del Consiglio e, inoltre, è espressione di un obbligo assunto in sede comunitaria e internazionale, che non può essere disatteso nel quadro di una normativa statale volta al solo contenimento delle spese.
In conclusione, lo schema di regolamento in esame, a suo giudizio, sembra riportare nel suo giusto ambito normativo l'esistenza del Comitato. Si riserva, peraltro, di formulare una proposta di parere tenendo conto di quanto emergerà nel corso della discussione.

Luciana PEDOTO (PD) osserva, innanzitutto, che, come emerge anche dalla relazione dell'onorevole Bocciardo, un primo profilo problematico del provvedimento in esame riguarda la mancata presentazione, nel 2010, della prevista relazione da parte del Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita sull'attività svolta e, quindi, la mancata proroga dello stesso Comitato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Rileva, inoltre, che, per ragioni di contenimento della spesa pubblica, il Governo procede alla sistematica e, per certi versi, indiscriminata soppressione di enti e organismi, salvo poi individuare singolarmente, in modo spesso apparentemente arbitrario, quelli da conservare o ripristinare.

Paola BINETTI (UdC), dopo aver sottolineato come negli atti a disposizione della Commissione non risulti alcun riferimento alla relazione sull'attività svolta, che il Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita avrebbe dovuto presentare già nel 2010, sottolinea la notevole discrepanza tra la dotazione finanziaria a disposizione di tale Comitato e quella, assai minore, destinata al Comitato nazionale di bioetica. Tale discrepanza, a suo avviso, rivela la sussistenza di margini per un'ulteriore riduzione dei costi o, in alternativa, per l'equiparazione delle rispettive dotazioni. Ritiene, inoltre, che sarebbe utile approfondire

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come sia attualmente organizzato e di quali temi sia chiamato a occuparsi il Comitato in discorso, nato principalmente per affrontare la problematica degli organismi geneticamente modificati.

Anna Margherita MIOTTO (PD) invita il relatore a valutare l'opportunità di richiamare l'attenzione del Governo sul problema di una disciplina più organica del finanziamento degli enti e organismi con caratteristiche analoghe a quelli di cui si sta discutendo, anche al fine di evitare che sia la dotazione finanziaria di questi organismi a condizionarne e limitarne funzioni e ambito di attività. Ritiene, altresì, che sarebbe di particolare utilità per la Commissione poter disporre di un elenco completo degli organismi oggetto di tagli o soppressioni nelle ultime legislature.

Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore, premesso che alcune delle questioni sollevate dalle colleghe intervenute, pur essendo di grande interesse, esulano dall'ambito del provvedimento in esame, si riserva di approfondire, in particolare, il problema della differenza tra la dotazione finanziaria del Comitato per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita e quella di altri comitati, sollevato dalla collega Binetti e ripreso dalla collega Miotto.

Gero GRASSI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 30 marzo 2011.

Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.
C. 746 Grassi, C. 2690 Brigandì e C. 3491 Miglioli: audizione informale di rappresentanti del Collegio italiano dei chirurghi (CIC), della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (SIMLA) e del Sindacato italiano specialisti di medicina legale e delle assicurazioni (SISMLA).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.50 alle 15.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Gero GRASSI.

La seduta comincia alle 15.45.

Modifica all'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica n. 128/1969, in materia di competenze professionali nei servizi ospedalieri di anestesia e rianimazione.
Nuovo testo C. 797 Angela Napoli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 marzo 2011.

Gero GRASSI, presidente, avverte che sul nuovo testo della proposta di legge in esame, quale risultante dagli emendamenti approvati, sono pervenuti i seguenti pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva: parere con condizione ed osservazione della I Commissione; nulla osta della VII Commissione; parere favorevole con condizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali. La V Commissione, invece, non ha ancora espresso il parere di competenza.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, si riserva, in attesa che anche la V Com- missione esprima il prescritto parere, di approfondire i profili problematici evidenziati dalle altre Commissioni competenti in sede consultiva.

Gero GRASSI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.

COMITATO RISTRETTO

Istituzione di speciali unità di accoglienza permanente per l'assistenza dei pazienti cerebrolesi cronici.
C. 412 Di Virgilio e C. 1992 Binetti.