CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 febbraio 2011
433.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 9.35.

Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2010 sulla crisi finanziaria, economica e sociale: raccomandazioni sulle misure e le iniziative da adottare (relazione intermedia).
(Seguito dell'esame e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00106).

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La Commissione prosegue l'esame della risoluzione, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o febbraio 2011.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, comunica di avere predisposto un'ulteriore nuova formulazione della risoluzione 7-00476 a sua prima firma, tenendo conto delle posizioni emerse nel dibattito svoltosi nella seduta di ieri. In particolare, con riferimento all'armonizzazione dei regimi fiscali, evidenzia che la questione della tassazione delle rendite finanziarie, sollevata dall'onorevole Ciccanti, sarebbe già implicita nel riferimento alle imposte dirette ed indirette, fa presente comunque di avere inserito un'espressa esclusione del regime relativo ai titoli del debito pubblico, come richiesto dal gruppo UdC. Con riferimento alla questione della introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, sottolinea come la maggioranza in passato avesse sempre ritenuto di escludere ogni riferimento alla medesima, per la contrarietà all'introduzione di nuove tasse, ritenendo tuttavia che la formulazione da ultimo predisposta possa rappresentare un punto di equilibrio. Ricorda inoltre che la Commissione deve fornire risposta su tutti i punti sollevati nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo e che, sulla specifica questione, è emerso un orientamento favorevole di tutti i gruppi di opposizione e vi è una piena adesione all'ipotesi di introdurre la tassa in questione nel parere approvato all'unanimità dalla XIV Commissione. In particolare, comunica di avere previsto il riferimento all'avvio di uno studio finalizzato alla predisposizione di una proposta organica e di avere meglio precisato che la nuova eventuale imposta dovrà comunque essere definita a livello europea ed armonizzata anche a livello internazionale. Fa presente infine che, accedendo alla richiesta dell'onorevole Cambursano, ha ritenuto di espungere il riferimento alla possibilità che l'istituenda agenzia per il debito possa finanziare «in tutto in parte» il debito dei paesi membri.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nell'osservare come la formulazione dell'osservazione in materia di tassazione delle transazioni finanziarie da ultimo proposta dal relatore rappresenti una mediazione tra le diverse indicazioni emerse nel corso del dibattito, rileva l'opportunità di precisare che l'eventuale introduzione di tale forma di tassazione non deve determinare un incremento della pressione fiscale complessiva. Quanto alla destinazione dei proventi derivanti dall'imposizione, ritiene che potrebbe valutarsi l'opportunità di consentire destinazioni ulteriori rispetto alla riduzione del debito pubblico, osservando, ad esempio, che il gettito della nuova imposta potrebbe essere destinato anche al finanziamento del bilancio dell'Unione europea.

Massimo VANNUCCI (PD) condivide la proposta illustrata dal presidente ed evidenzia che vi sarebbe un eccessivo irrigidimento nella formulazione proposta dal relatore con riferimento all'utilizzo per la riduzione dell'indebitamento delle risorse derivanti dall'eventuale introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. Condivide in particolare l'opportunità di inserire un riferimento alla necessità di mantenere invariato il livello della pressione fiscale. Ritiene comunque opportuno rafforzare la prima parte del capoverso, sopprimendo il riferimento alla sola fase di studio.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene opportuno rafforzare il riferimento all'utilizzazione delle risorse derivanti dalla nuova tassa o dalle entrate straordinarie alla riduzione del debito, poiché solo in tal modo potranno essere ridotti i pesanti oneri relativi al pagamento degli interessi. Condivide comunque la posizione del presidente di inserire un riferimento al vincolo dell'invarianza del livello complessivo della pressione fiscale, pur ritenendo ciò non sufficiente senza la riduzione del debito.

Amedeo CICCANTI (UdC) nel rilevare come la formulazione da ultimo proposta al relatore rappresenti senza dubbio un passo avanti rispetto al testo presentato

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nella seduta di ieri, chiede tuttavia di valutare la possibilità di introdurre una formula più imperativa, che faccia riferimento non all'avvio di uno studio, ma solo alla possibilità di presentare una proposta organica in materia. Ritiene, invece, positiva l'integrazione dell'osservazione relativa all'armonizzazione dei regimi fiscali, finalizzata a salvaguardare il regime relativo ai titoli del debito pubblico.

Massimo POLLEDRI (LNP) sottolinea come la Lega Nord abbia già fatto un grande sforzo nell'accettare la formulazione proposta dal relatore, essendo contraria all'introduzione di nuove tasse in generale e ritenendo quella sulle transazioni finanziarie comunque depressiva dell'economia. Ritiene che non sia comunque possibile andare oltre l'equilibrio individuato dal relatore e condivide la proposta del presidente di inserire un richiamo al vincolo dell'invarianza del livello complessivo della pressione fiscale.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene che andrebbe valutata la possibilità di prevedere che eventuali forme di tassazione delle transazioni finanziarie si riferiscano essenzialmente alle operazioni a carattere speculativo.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, ritiene opportuno mantenere il riferimento alla fase di studio, mentre propone di riformulare il capoverso relativo all'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie nel senso di prevedere un'espressa esclusione dei titoli del debito pubblico ed europei, nonché il limite della garanzia dell'invarianza del livello complessivo della pressione fiscale.

Pier Paolo BARETTA (PD) dichiara di condividere la proposta del relatore, che pure presenta i limiti evidenziati nel dibattito ed annuncia quindi un voto favorevole del Partito Democratico.

Il sottosegretario Sonia VIALE esprime parere favorevole sulla risoluzione e, con particolare riferimento alla questione dell'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, fa presente che il Governo è pienamente d'accordo con la formulazione da ultimo predisposta dal relatore con le limitazioni ivi contenute.

La Commissione approva all'unanimità la risoluzione 8-00106 (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 10.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 10.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/30/CE che modifica la direttiva 98/70/CE per quanto riguarda le specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio.
Atto n. 315.

(Rilievi alla VIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Deliberazione di rilievi).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore

Il sottosegretario Sonia VIALE in merito alle considerazioni formulate dal presidente, in sostituzione del relatore, evidenzia quanto segue. Con riferimento all'articolo 1, comma 5, conferma l'invarianza di oneri per l'ISPRA, in quanto, ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 66 del 2005, l'adempimento in questione già viene svolto da tale Istituto. Riguardo all'articolo 1, commi 6 e 8, nel confermare che si tratta di attività non

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aggiuntive rispetto a quelle già espletate dall'ISPRA, conferma che gli adempimenti posti in capo ai soggetti pubblici indicati nelle disposizioni in esame, non comportano oneri aggiuntivi, in quanto risultano dagli stessi già effettuati in base alla normativa vigente. In riferimento, poi, all'idoneità della strumentazione in dotazione, per l'effettuazione dei controlli previsti dal decreto, precisa che quest'ultima dovrebbe considerarsi tecnicamente valida, poiché, come indicato nella relazione tecnica, l'innovazione apportata dal provvedimento comporta solo il raffronto dei valori con limiti tabellari differenti. Con riferimento all'articolo 3, conferma che le tariffe verranno individuate sulla base del costo effettivo del servizio e che la loro acquisizione avverrà anticipatamente rispetto all'erogazione delle prestazioni, come risulterà dalla disciplina delle relative modalità di versamento, demandata allo stesso decreto interministeriale di determinazione delle tariffe.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/30/CE che modifica la direttiva 98/70/CE per quanto riguarda le specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
gli adempimenti di cui all'articolo 1, comma 5, rientrano tra i compiti già svolti dall'ISPRA ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 66 del 2005, e agli stessi l'ISPRA potrà provvedere senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
agli accertamenti e ai controlli previsti dall'articolo 1, commi 6, 7 e 8, i soggetti pubblici interessati potranno provvedere nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente;
le tariffe di cui all'articolo 3 verranno individuate sulla base del costo effettivo del servizio e la loro acquisizione avverrà anticipatamente rispetto all'erogazione delle relative prestazioni;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto legislativo e formula il seguente rilievo sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
«all'articolo 3, comma 3, sopprimere le parole: o minori entrate»

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 10.10.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/110/CE che modifica la direttiva 2004/49/CE relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie.
Atto n. 309.

(Rilievi alla IX Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica.

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Remigio CERONI (PdL), relatore, illustra il contenuto dello schema di decreto legislativo in esame, che reca attuazione della delega contenuta nella legge n. 96 del 2010 relativa al recepimento della direttiva 2008/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che modifica la direttiva 2004/49/CE, relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie. Segnala che il provvedimento è corredato di relazione tecnica. Rileva che l'articolo 4 del testo in esame dispone che dall'attuazione del decreto in esame non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e che le amministrazioni pubbliche interessate debbano provvedere allo svolgimento dei compiti derivanti dal decreto in esame con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente. La relazione tecnica conferma che dal provvedimento non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Con riferimento agli articoli da 1 a 4, recanti disposizioni in materia di sicurezza delle ferrovie, ritiene che, in merito alla realizzazione degli adempimenti previsti dal provvedimento in esame, andrebbero forniti ulteriori elementi circa le risorse con le quali far fronte ai medesimi compiti. Ciò con particolare riguardo alle attività demandate all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, i cui compiti di autorizzazione e vigilanza appaiono ampliati rispetto alla vigente normativa. Considera, inoltre, necessario acquisire dati ed elementi circa le risorse necessarie per gli adempimenti e le attività a carico delle regioni, anche ai fini dell'adeguamento dei sistemi regionali.
Infine, in ordine alla proroga dell'applicazione del decreto legislativo n. 162 del 2007 alle reti regionali interessate da traffico merci, al fine di consentire il pieno adeguamento dei livelli tecnologici dei sistemi regionali, osserva che andrebbe acquisita conferma della compatibilità di tale rinvio con la normativa europea.

Il sottosegretario Luigi CASERO in merito alle considerazioni formulate dal relatore, evidenzia quanto segue. Con riferimento agli articoli 1 e 4, relativamente alle attività demandate dal provvedimento all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ritiene che alle stesse si dovrà fare fronte con le entrate proprie dell'Agenzia costituite principalmente, nel caso di specie, da proventi derivanti dall'esercizio delle medesime attività dirette di servizio, previste ai sensi dell'articolo 26, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 162 del 2007, nonché con le risorse umane attualmente disponibili. Inoltre, per quanto concerne le risorse necessarie per gli adempimenti e le attività a carico delle regioni, anche ai fini dell'adeguamento dei sistemi regionali, evidenzia che i medesimi dovranno essere attuati con le risorse di bilancio delle singole regioni destinate a tali finalità, nel rispetto del principio di invarianza della spesa a carico della finanza pubblica, di cui all'articolo 4 del provvedimento.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di deliberazione:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/110/CE che modifica la direttiva 2004/49/CE relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo secondo il quale:
l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie provvederà alle attività previste dal provvedimento in esame nell'ambito delle risorse umane e finanziarie già previste a legislazione vigente e, in particolare, utilizzando le risorse di cui all'articolo 26, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 162 del 2007;
gli adempimenti e le attività necessarie all'adeguamento dei sistemi regionali non determineranno nuovi o maggiori oneri a carico delle Regioni, che dovranno

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dare attuazione al provvedimento nel rispetto della clausola di invarianza finanziaria contenuta nell'articolo 4 del provvedimento;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto legislativo».

La Commissione approva la proposta di deliberazione del relatore.

La seduta termina alle 14.25.

ELEZIONE DI UN SEGRETARIO

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO.

La seduta comincia alle 14.30.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che la Commissione è oggi convocata per l'elezione di un Segretario, in sostituzione dell'onorevole Corsaro. Avverte quindi che, essendo la Commissione costituita in seggio elettorale, non potranno aver luogo interventi, ivi compresi quelli a titolo di dichiarazioni di voto, se non per dichiarare un'eventuale astensione. Indìce quindi la votazione per l'elezione di un segretario.

(La Commissione procede alla votazione).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, comunica il risultato della votazione per l'elezione di un segretario:
Presenti: 30.
Votanti: 30.

Hanno riportato voti:
De Angelis: 18.
Schede bianche: 12.

Proclama eletto segretario il deputato Marcello De Angelis.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione del vicepresidente i deputati:
Gioacchino Alfano, Aracu, Armosino, Baccini, Baretta, Biava, Bitonci, Borghesi, Cambursano, Ceroni, Cesario, Ciccanti, D'Amico, De Angelis, De Micheli, Duilio, Fallica, Laboccetta, Lo Presti, Marchi, Marinello, Milanese, Occhiuto, Polledri, Rubinato, Tabacci, Toccafondi, Traversa, Vannucci e Ventura.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, porge le proprie congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro al deputato Marcello De Angelis.

La seduta termina alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 14.50.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale.
Atto n. 292.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 1o febbraio 2011.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, fa presente che presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale la votazione del parere sullo schema in esame è previsto alle ore 12.45 di domani e che, pertanto, occorre organizzare conseguentemente i lavori della Commissione bilancio, al fine di procedere alla votazione del parere immediatamente dopo.

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Amedeo CICCANTI (UdC) ritiene necessario un ulteriore approfondimento sulle modalità di esame dello schema di decreto legislativo, sottolineando come si stiano prospettando in queste ore modifiche - anche rilevanti - rispetto al testo risultante dalla proposta di parere presentata dall'onorevole La Loggia nella seduta del 27 gennaio 2011 della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale. Ritiene, pertanto, che la Commissione bilancio debba essere posta nelle condizioni di valutare in modo adeguato le implicazioni finanziarie delle modifiche che verranno introdotte, assicurando in ogni caso la possibilità di svolgere un dibattito sufficientemente ampio sul contenuto del provvedimento. Osserva, comunque, che tale esigenza non confligge con quella di concludere l'esame nella giornata di domani, in quanto il numero degli interventi potrà opportunamente essere contenuto.

Renato CAMBURSANO (IdV) richiama l'intervento da lui svolto nella seduta di ieri e quanto affermato anche dall'onorevole Ciccanti nella seduta del 26 gennaio 2011, sottolineando il fatto che, mentre il parere della Commissione dovrebbe teoricamente riguardare il testo originariamente predisposto dal Governo, nella sostanza, il medesimo potrebbe risultare profondamente modificato. Osserva quindi che, se il voto della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale è previsto intorno alle 12.45 di domani, occorrerà lasciare alla Commissione un tempo congruo per esprimersi, anche valutando gli esiti del lavoro in Commissione bicamerale.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, osserva che la Commissione bilancio è convocata per domani in un orario successivo a quello nel quale è previsto il voto nella Commissione bicamerale. Preannuncia, comunque, che nel pomeriggio di oggi, compatibilmente con i lavori della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, verrà convocato un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi al fine di poter discutere in ordine alle modalità di esame dello schema di decreto legislativo.

Amedeo CICCANTI (UdC) ribadisce l'esigenza di proseguire la discussione sullo schema di decreto legislativo anche nella giornata di domani, al termine dell'esame del parere da parte della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, assicura che la discussione proseguirà anche nella giornata di domani.

Maino MARCHI (PD) chiede al Governo se disponga dei chiarimenti richiesti nella seduta di ieri.

Renato CAMBURSANO (IdV) si associa alla richiesta del collega Marchi.

Il sottosegretario Francesco BELSITO si riserva di verificare la disponibilità delle informazioni richieste.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 15.

Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
C. 3921 Giancarlo Giorgetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o febbraio 2011.

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Pier Paolo BARETTA (PD) comunica preliminarmente di avere depositato talune proposte emendative delle quali raccomanda l'approvazione (vedi allegato 2). Esprime quindi parere favorevole con riferimento all'emendamento Duilio 1.1, purché sia riformulato, limitando il contenuto al terzo comma dello stesso: all'articolo 1, comma 2, capoverso ART. 9, aggiungere il seguente comma: 2. Il Ministro dell'economia e delle finanze, entro quindici giorni dalla trasmissione delle linee guida di politica economica e di bilancio a livello dell'Unione europea elaborate dal Consiglio europeo, riferisce alle competenti Commissioni parlamentari, fornendo una valutazione dei dati e delle misure prospettate dal documento, nonché delle implicazioni per l'Italia, anche ai fini della predisposizione del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma. Rileva che, per il resto, l'emendamento è, nei suoi contenuti fondamentali, ricompreso nell'emendamento del relatore 1.2. Invita quindi l'onorevole Ciccanti a ritirare l'emendamento 2.8 a sua prima firma, in quanto riduce i tempi per l'esame parlamentare del Documento di economica e finanza. Formula un invito al ritiro anche con riferimento all'emendamento Duilio 2.25, in quanto sostituisce alla Nota di aggiornamento un documento denominato Decisione di finanza pubblica, con il rischio di determinare una duplicazione dei meccanismi di programmazione economica e finanziaria in contrasto con la logica del «semestre europeo», che è volto a concentrare nel mese di aprile l'attività di programmazione di tutti i Paesi membri dell'Unione europea. Esprime parere favorevole sull'emendamento Duilio 2.19, volto ad anticipare dal 25 al 10 settembre la presentazione della Nota di aggiornamento, purché venga riformulato. Ritiene infatti l'obiettivo condivisibile, ma ritiene che l'anticipo debba limitarsi al 20 settembre, altrimenti potrebbero non essere disponibili dati aggiornati in materia di finanza pubblica. Con riferimento all'emendamento Cambursano 2.1, che anticipa dal 15 al 1o ottobre il termine per la presentazione del disegno di legge di stabilità, segnala che risulterebbe in tal modo eccessivamente compresso l'esame parlamentare della Nota di aggiornamento. Invita l'onorevole Ciccanti a ritirare l'emendamento 2.9 a sua prima firma, volto a fissare, entro il mese di gennaio, il termine per la presentazione dei disegni di legge collegati. Tenuto conto che tali provvedimenti potrebbero essere presentati già a partire dal mese di maggio, non ritiene infatti opportuna la fissazione di un termine. Per quanto concerne gli identici emendamenti Cambursano 2.5 e Ciccanti 2.16, formula un invito al ritiro, in quanto l'emendamento del relatore 2.26 persegue la medesima finalità di tali emendamenti, vale a dire il coinvolgimento della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica nella programmazione finanziaria. Con riferimento all'emendamento Duilio 2.21, volto a prevedere l'intesa del Ministro per le politiche europee sulla terza sezione del DEF (Programma nazionale di riforma), anziché la semplice consultazione dello stesso, prima di esprimere un parere, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo. Ritiene che l'emendamento Duilio 2.23 può ritenersi sostanzialmente ricompreso nell'emendamento del relatore 2.26. Segnala, inoltre, che la legge n. 196 del 2009 già prevede che, sino all'istituzione della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, i relativi compiti siano svolti dalla Conferenza unificata. Rileva che per gli identici emendamenti Cambursano 2.2 e Ciccanti 2.17 valgono le osservazioni espresse con riferimento all'emendamento Duilio 2.23. Segnala che l'emendamento Ciccanti 2.10 risulta assorbito dall'emendamento del relatore 2.26 ed esprime parere favorevole in merito all'emendamento Duilio 2.22. Per quanto concerne gli identici emendamenti Cambursano 2.7 e Ciccanti 2.14, invita i firmatari al ritiro, in quanto l'attuale definizione di enti territoriali è conforme alla terminologia adottata in ambito europeo. Segnala che la problematica evidenziata dall'emendamento Ciccanti 2.11 è affrontata dall'emendamento del relatore 2.27. Esprime parere favorevole sugli identici

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emendamenti Cambursano 2.6 e Ciccanti 2.15, purché vengano così riformulati: al comma 2, capoverso ART. 10, comma 7, dopo le parole aree sottoutilizzate aggiungere le seguenti: evidenziando il contributo dei fondi nazionali addizionali. Formula un parere favorevole in merito all'emendamento Duilio 2.24, purché venga così riformulato: al comma 2, capoverso ART. 10, comma 5, dopo la lettera a) aggiungere la seguente: a-bis) i prevedibili effetti delle riforme proposte in termini di crescita dell'economia, rafforzamento della competitività del sistema economico e aumento dell'occupazione. Ritiene, inoltre, condivisibile l'emendamento nella parte in cui propone di invertire l'ordine della lettera a) con la lettera c). Invita l'onorevole Duilio a ritirare l'emendamento 2.20 a sua prima firma, in quanto reca una disciplina assai ampia dei disegni di legge collegati mentre, allo stato, è assai difficile immaginare il contenuto che tali provvedimenti potranno assumere in seguito all'introduzione del «semestre europeo». Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Cambursano 2.3 e Ciccanti 2.18, a condizione che siano così riformulati: al comma 2, capoverso ART. 10, comma 8, dopo le parole singola regione aggiungere le seguenti , indicando quelle destinate alle amministrazioni comunali e provinciali. Rileva che l'attuale formulazione della norma intende, infatti, fare riferimento ai territori regionali, quindi non all'ente Regione, senza tuttavia fare emergere la quota di risorse destinata agli enti locali. Osserva che l'emendamento Ciccanti 2.12 è sostanzialmente ricompreso nell'emendamento del relatore 2.30. Invita l'onorevole Ciccanti a ritirare l'emendamento 2.13, in quanto il problema è affrontato dall'emendamento del relatore 2.28 ed invita, altresì, l'onorevole Duilio a ritirare gli emendamenti a sua prima firma 3.4, in quanto sul punto interviene l'emendamento 3.7 del relatore; 3.3, in quanto, prima di modificare la disciplina delle cosiddette clausole di salvaguardia finanziaria, occorrerebbe approfondire le prassi applicative della disciplina di recente approvata e 3.5, in quanto sembra attribuire all'attuale lettera b) del comma 1 dell'articolo 3 una portata diversa da quella effettiva e che, in ogni caso, è precisata da un emendamento del relatore. Formula un invito al ritiro anche con riferimento agli identici emendamenti Fallica 3.2 e Duilio 3.6, in quanto la prevista introduzione di tetti di spesa appare circondata da cautele adeguate e potrà essere comunque oggetto di approfondimento in sede di esame degli schemi di decreto legislativo, nonché con riferimento all'emendamento Fallica 3.1, in quanto non ritiene opportuno, in una legge di portata generale, affrontare le esigenze di un singolo comparto dell'amministrazione. Segnala che le finalità delle proposte emendative Lorenzin 4.2 e 5.01 sono oggetto dell'emendamento del relatore 5.4 e che l'emendamento Ciccanti 4.1 risulta sostanzialmente ricompreso nell'emendamento del relatore 4.3. Invita l'onorevole Duilio a ritirare i seguenti articoli aggiuntivi, a sua prima firma: 4.03, in quanto risulta in parte ricompreso nell'articolo aggiuntivo del relatore 3.03. In particolare, per quanto riguarda i rapporti tra le Camere e l'ISTAT, ritiene opportuno rimettere la relativa disciplina ad apposita convenzione idonea a garantirne la necessaria flessibilità; 4.01, in quanto le decisioni relative all'utilizzo dei fondi speciali sono, in linea di principio, integralmente demandate al Parlamento attraverso l'esercizio del potere legislativo e devono, in ogni caso, essere oggetto di una interlocuzione con il Governo nella logica del sistema parlamentare; 4.02, tenuto conto che l'attività considerata dalla proposta emendativa è di competenza delle singole amministrazioni e può essere oggetto di una ordinaria attività di controllo parlamentare. Invita, infine, l'onorevole Ciccanti a ritirare i seguenti emendamenti a sua prima firma: 5.1, in quanto il contenuto della nota tecnico-illustrativa potrà essere precisato in sede di esercizio della delega di cui all'articolo 40; 5.2, in quanto complica eccessivamente la predisposizione della relazione tecnica, senza considerare come la scelta di ridurre una determinata autorizzazione di spesa potrebbe

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avere un carattere esclusivamente politico; 5.3, in quanto è volto a modificare una disposizione inserita nella legge n. 42 del 2009 in materia di federalismo fiscale.

Il sottosegretario Francesco BELSITO si riserva di esprimere il parere del Governo sulle proposte emendative presentate.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle proposte emendative presentate dal relatore è fissato alle ore 19 della giornata odierna.

Renato CAMBURSANO (IdV) fa presente che, per un errore tecnico, talune proposte emendative predisposte dal suo gruppo non sono state trasmesse entro i termini stabiliti e che si sta verificando la compatibilità con le proposte emendative del relatore. Sottolineando che la proposta di legge è stata originariamente sottoscritta da tutti i gruppi, rileva che sarebbe preferibile se in Assemblea si arrivasse con un testo altrettanto condiviso. Ribadisce, infine, che il suo gruppo ritiene importante prevedere l'utilizzo in via esclusiva per la riduzione del debito pubblico di eventuali entrate straordinarie. Sul punto chiede quale sia l'orientamento del relatore.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, ritiene che, alla luce della circostanza che il rappresentante del Governo non ha ancora espresso il proprio parere, in questa fase sarebbe opportuno concentrare il dibattito sui profili di carattere procedurale e sulle indicazioni contenute nel parere formulato dal relatore.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore, con riferimento a quanto osservato dall'onorevole Cambursano in ordine alla destinazione di eventuali entrate straordinarie alla riduzione del debito pubblico, fa presente di aver valutato attentamente questo tema nella predisposizione delle proprie proposte emendative, cercando di preservare un equilibrio tra l'esigenza di garantire la riduzione del debito pubblico e quella di assicurare adeguati margini al Governo e al Parlamento per realizzare le necessarie politiche pubbliche.

Amedeo CICCANTI (UdC) con riferimento alla questione sollevata dall'onorevole Ciccanti, fa presente che una soluzione potrebbe essere individuata vincolando le risorse derivanti da eventuali entrate straordinarie alla riduzione della pressione fiscale, partendo da interventi a maggiore impatto sociale. Accoglie quindi l'invito al ritiro formulato dal relatore con riferimento agli emendamenti 2.8, 2.16, 2.17, 2.10, 2.14, 2.11, 2.12, 2.13, 4.1 e 5.1. Accetta quindi la proposte di riformulazione in ordine agli emendamenti 2.15 e 2.18. Insiste invece per discutere gli emendamenti 2.9, 5.2 e 5.3.

Renato CAMBURSANO (IdV), nel ribadire l'esigenza di un approfondimento sul tema della riduzione del debito pubblico, accetta le proposte di riformulazione degli emendamenti 2.6 e 2.3 e ritira gli emendamenti 2.5, 2.2 e 2.7.

Lino DUILIO (PD) ritiene utile la predisposizione di un testo coordinato con le proposte emendative che hanno ricevuto un parere favorevole al fine di agevolare il lavoro della Commissione. Ritiene che comunque occorra svolgere un approfondimento ulteriore di tipo politico per evitare di procedere in modo burocratico su un testo auspicabilmente destinato a rimanere in vigore per molti anni. Chiede in ogni caso che il Governo fornisca un parere articolato sulle proposte emendative presentate e che anche il relatore approfondisca ulteriormente la questione relativa all'applicazione della clausola di salvaguardia.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame della proposta ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO.

La seduta comincia alle 15.30.

Sui lavori della Commissione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, fa presente che, in ragione dell'assenza del rappresentante del Governo, non sarà possibile esaminare i provvedimenti all'ordine del giorno, rinviandone l'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.30 alle 17.55.