CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 febbraio 2011
433.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.

5-03270 Palomba: Sull'applicazione dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Federico PALOMBA (IdV), replicando, nel ringraziare il rappresentante del Governo

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per la risposta fornita, precisa come l'atto di sindacato ispettivo avesse lo scopo di sensibilizzare l'amministrazione penitenziaria affinché situazioni come quelle descritte non abbiano più a ripetersi, essendo assolutamente indispensabile che detenuti particolarmente pericolosi non possano venire tra loro a contatto. Qualunque iniziativa intrapresa al fine della corretta ed efficace attuazione dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario non può prescindere dalla predetta esigenza.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi e i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.15.

Riconoscimento figli naturali.
C. 2519 Mussolini, C. 3184 Bindi, C. 3247 Palomba, C. 3915 Governo e petizione n. 534.
(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento del disegno di legge C. 3915 e della proposta di legge C. 3247 Palomba e disabbinamento della proposta di legge C. 3516 Capano).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 10 giugno 2010.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che alle proposte di legge in esame sono stati abbinati la proposta di legge C. 3247 Palomba e il disegno di legge 3915. Quest'ultimo è iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 21 febbraio prossimo, a condizione che la Commissione ne abbia concluso l'esame. Tale condizione è stata inserita nel calendario in quanto questo è stato predisposto quando il provvedimento non era stato ancora abbinato alle altre proposte di legge in materia di filiazione, il cui esame è stato avviato da oltre un anno. Ricorda che la condizione sulla conclusione dell'esame del provvedimento in sede referente trova giustificazione quando dall'avvio dell'esame del provvedimento stesso o di quelli ad esso abbinati siano trascorsi meno di due mesi dalla data nella quale è inserito nel calendario dell'Assemblea. Ciò significa che il disegno di legge deve essere considerato inserito nel calendario dell'assemblea senza alcun condizionamento rispetto alla conclusione dell'esame in Commissione.
Come è avvenuto per altri provvedimenti iscritti nel calendario dell'Assemblea, la programmazione dei lavori della Commissione sarà organizzata in maniera tale da rispettare la programmazione dei lavori dell'Assemblea, salvo che la Commissione ritenga di dover chiedere al Presidente della Camera un differimento dell'esame da parte dell'Assemblea al fine di procedere ad ulteriori approfondimenti dell'istruttoria legislativa.
Prima di dare la parola alla relatrice, onorevole Mussolini, avverte che la prossima settimana sarà avviato l'esame delle proposte di legge C. 3516 Capano, che quindi viene disabbinata dalle proposte di legge in esame, e C. 3755, approvata dal Senato, che affrontano il tema della filiazione naturale sotto una prospettiva processualistica, mentre i progetti di legge oggi in esame trattano la materia in un'ottica sostanziale.

Alessandra MUSSOLINI (PdL), relatore, esprime apprezzamento per l'interesse manifestato dal Governo su una materia così delicata, che peraltro è all'esame della Commissione da più di un anno. Osserva che mentre sull'articolo 1 del disegno di legge del Governo n. 3915, contenente delle previsioni normative puntuali ad articolate, è possibile avviare un confronto parlamentare, ciò non è possibile per la parte contenutisticamente prevalente del disegno di legge, ovvero l'articolo 2, che contiene un'ampia delega al Governo su varie tematiche. Esprime quindi forti perplessità

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sull'uso dello strumento della delega legislativa il cui esame, peraltro, risulta difficilmente compatibile con l'esame delle proposte di legge abbinate, che recano invece delle discipline di dettaglio. Auspica quindi che questo intervento normativo del Governo non vanifichi il lavoro già svolto dalla Commissione.

Donatella FERRANTI (PD) sottolinea come non sia la prima volta che l'esame di provvedimenti di iniziativa parlamentare e di primario interesse per questa Commissione, dopo una fase istruttoria approfondita viene improvvisamente accelerato dalla presentazione di un disegno di legge governativo e dalla improvvisa calendarizzazione in Assemblea. In questo modo il Governo non si limita ad intervenire per arricchire il dibattito parlamentare, ma fa apparire di iniziativa governativa ciò che è invece il frutto di mesi o addirittura di anni di lavoro della Commissione, così come è accaduto anche per il provvedimento sul cosiddetto stalking. Ne risultano lese le prerogative del Parlamento e la dignità stessa della Commissione giustizia.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che la presentazione di un disegno di legge governativo con una delega legislativa così ampia, quando l'esame in Commissione è in uno stadio avanzato, sia del tutto inopportuno. Sottolinea come si stia trattando di una materia estremamente delicata, che deve essere oggetto in ogni suo aspetto di un approfondito dibattito parlamentare. Ritiene che la Commissione debba compiere una scelta ben precisa: o esaminare una delega legislativa oppure continuare a lavorare su testi contenenti disposizioni dettagliate.

Angela NAPOLI (FLI) sottolinea come non sia la prima volta che il Governo compie delle scelta offensive nei confronti del Parlamento e lesive delle sue prerogative. Esprime sconcerto e rabbia per il fatto che anche in questo caso l'esame di provvedimenti così delicati, da molto tempo all'esame della Commissione, sia accelerato tramite la improvvisa e tardiva presentazione di un disegno di legge, per di più contenente una delega legislativa amplissima. Ritiene indispensabile che sia richiesto un rinvio dell'inizio dell'esame in Assemblea, preannunciando in difetto il ricorso a tutti i mezzi di protesta consentiti dal Regolamento.

Il Sottosegretario Carlo GIOVANARDI, replicando all'intervento dell'onorevole Ferranti, dichiara di essere estremamente attento alle prerogative del Parlamento che il Governo non intende affatto prevaricare. Sottolinea come i principi riformatori della materia registrino un'ampia convergenza politica e come il disegno di legge si limiti a recepire il lavoro svolto dalla Commissione presieduta dal professore Cesare Massimo Bianca, così come è avvenuto nella scorsa legislatura quando il ministro Bindi presentò un analogo disegno di legge. Inoltre ritiene che in presenza di questioni tecnico-giuridiche particolarmente complesse sia particolarmente adeguato lo strumento della delega legislativa. Dichiara comunque la sua disponibilità ad ascoltare le indicazioni e le proposte dei commissari.

Donatella FERRANTI (PD) non condivide la valutazione del sottosegretario Giovanardi circa l'adeguatezza dello strumento della delega legislativa. Ritiene che la Commissione debba proseguire l'esame dei testi che contengono disposizioni dettagliate, alcuni dei quali peraltro sviluppano i principi di delega contenuti nel provvedimento dell'onorevole Bindi cui si faceva riferimento.

Antonio DI PIETRO (IdV) evidenzia come il Governo, intervenendo all'ultimo momento con un proprio provvedimento che contiene deleghe legislative, manchi di riguardo al Parlamento. Invita quindi il Governo a non persistere su questa strada chiedendo alla Commissione di adottare il proprio disegno di legge come testo base, ma limitandosi ad arricchire il dibattito parlamentare eventualmente presentando proposte emendative.

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Marilena SAMPERI (PD) ritiene che si debba procedere alla costituzione di un Comitato ristretto ed alla redazione di un testo unificato.

Alessandra MUSSOLINI (PdL), relatore, ribadisce il positivo apprezzamento per l'interesse dimostrato dal Governo su un tema così delicato. Ritiene, peraltro, che occorra un equilibrato rapporto di collaborazione tra Governo e Parlamento, soprattutto sul piano emendativo e che si possano prevedere delle deleghe legislative solo per aspetti tecnici residuali. Condivide l'idea di costituire un Comitato ristretto perché la Commissione deve confrontarsi su un testo contenente norme di dettaglio.

Il Sottosegretario Carlo GIOVANARDI sottolinea come la delega sia molto dettagliata e redatta da una Commissione di esperti. Esprime molti dubbi sulla possibilità che il Parlamento, entrando nel dettaglio tecnico della materia, possa giungere all'approvazione della riforma in tempi ragionevoli. In questa prospettiva la delega legislativa appare lo strumento più idoneo. Sarà comunque la Commissione a decidere quale strada intraprendere.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che le questioni relative all'organizzazione dei lavori della Commissione in relazione ai provvedimento in oggetto saranno valutate nell'ambito della prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.50.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime, che abroga la decisione quadro 2002/629/GAI.
COM(2010)95 def.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Approvazione di un documento finale).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato 1o febbraio 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di documento finale che tiene conto anche dei rilievi dell'onorevole Contento (vedi allegato 2). Ricorda che il documento, così come già avvenuto in altre occasioni, sarà trasmesso oltre che al Governo, quale diretto destinatario, anche al Consiglio europeo ed al Parlamento europeo, in un'ottica di dialogo tra le istituzioni nazionali e quelle europee.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento finale.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 14.55.

Sui lavori della Commissione

Enrico COSTA (PdL) ricorda che la Commissione giustizia è convocata oggi in sede referente sulle proposte di legge C. 668 Lussana e C. 657 D'Antona (Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo) e C. 2011 Ferranti, C. 52 Brugger e C. 1814 Bernardini

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(Disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori) al fine di conferire il mandato ai rispettivi relatori una volta espressi i pareri dalle Commissioni I e V. Tuttavia, considerato che tali Commissioni non esprimeranno il parere nella seduta odierna, per quanto convocate sui predetti provvedimenti, chiede alla Presidenza quando si intenda convocare la Commissione per recepire i pareri una volta espressi.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ritiene che la Commissione si possa convocare alle ore 14.30 di domani, quando saranno stati espressi i pareri prescritti.

Antonio DI PIETRO (IdV) ricorda che l'Assemblea è convocata domani alle ore 15 su un argomento di estrema rilevanza politica e che pertanto non potrebbero essere sufficienti 30 minuti per esaminare le questioni ancora non risolte relative alla proposta di legge n. 668 in materia di rito abbreviato.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, alla luce di quanto rilevato dall'onorevole Di Pietro avverte che la Commissione sarà convocata in sede referente alle ore 14.

Il Sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI interviene in merito alle proposte di legge in materia di detenute madri e figli minori ricordando che tra i gruppi si era pressoché raggiunto un accordo per il trasferimento in legislativa del provvedimento.

Marilena SAMPERI (PD), quale relatrice delle proposte di legge in materia di detenute madri e figli minori, ricorda che il Governo non ha ancora presentato alla Commissione bilancio la relazione tecnica relativa alla quantificazione delle spese necessaria per verificare la adeguatezza della copertura finanziaria del provvedimento. Ritiene che solo in base al parere che verrà espresso dalla Commissione bilancio si potrà valutare la possibilità di concludere l'esame in sede referente ed eventualmente di trasferire l'esame stesso in sede legislativa.

Il Sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI dichiara che la relazione tecnica è in corso di redazione in quanto vi sono molti e complessi aspetti che si sono dovuti valutare per poter procedere ad una quantificazione delle spese.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione civile sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 4 novembre 1999.
C. 3737, approvato dal Senato, e C. 1787 Di Pietro.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 1o febbraio 2011.

Il Sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI fa presente che all'esito di ulteriori approfondimenti sono stati rilevati taluni ostacoli alla ratifica della Convenzione in oggetto. In particolare, sussisterebbe un possibile conflitto di competenza con le istituzioni dell'Unione europea, che renderebbe necessaria una previa richiesta di parere alla Commissione europea per comprendere se sia possibile o meno la ratifica. Inoltre, l'articolo 5 della Convenzione determinerebbe un ampliamento della responsabilità dello Stato prevista dall'articolo 28 della Costituzione, come costantemente interpretato dalla giurisprudenza.

Donatella FERRANTI (PD) esprime talune perplessità su quanto affermato dal rappresentante del governo, atteso che il provvedimento in esame è stato approvato all'unanimità dal Senato.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, preso atto delle questioni sollevate dal rappresentante del Governo e ritenuta la necessità di approfondimento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
Nuovo testo C. 2350, approvato dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 12 ottobre 2010.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, dopo aver rilevato che nessuno intende intervenire ed aver ricordato che il provvedimento è iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 21 febbraio prossimo, avverte che entro la prossima settimana la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza. Rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata per domani.

La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 668 Lussana e C. 657 D'Antona.

Disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 2011 Ferranti, C. 52 Brugger e C. 1814 Bernardini.