CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1° febbraio 2011
432.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

Martedì 1o febbraio 2011.

Concessione di contributi per il finanziamento della ricerca sulla storia e sulla cultura del medioevo italiano ed europeo.
C. 2774-A Barbieri.

Il Comitato si è riunito dalle 12.30 alle 12.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 1o febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 13.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

Paola FRASSINETTI, presidente, comunica che è entrato a far parte della Commissione il deputato Mario Pepe, appartenente al gruppo IR, al quale rivolge un caloroso benvenuto e un sincero augurio di buon lavoro.

Sull'ordine dei lavori.

Paola FRASSINETTI, presidente, propone di passare dapprima all'esame in sede consultiva del disegno di legge n. 3994.

La Commissione concorda.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica Araba Siriana fatto a Roma l'11 settembre 2008.
C. 3994 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge del Governo in esame, sul quale la Commissione cultura è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla III Commissione esteri, ratifica l'Accordo, sottoscritto tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica Araba siriana l'11 settembre 2008, recante disposizioni analoghe a quelle contenute in intese simili concluse con altri Stati in materia culturale, rientrando nelle attività internazionali finalizzate a rafforzare i legami di amicizia tra Paesi. Come chiarisce l'Analisi tecnico-normativa che accompagna il disegno di legge, l'Accordo ha lo scopo di rafforzare la cooperazione culturale tra i due Paesi, già avviata con l'Accordo culturale bilaterale del 2 dicembre 1971, divenuto ormai obsoleto in ragione della rapida evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. L'entrata in vigore dell'Accordo in esame determinerà, infatti, la decadenza del precedente Accordo del 1971, estendendo la portata della cooperazione culturale italo-siriana a nuovi settori, con la previsione, diversamente dal precedente Accordo, delle risorse finanziarie necessarie.
Rileva che l'Accordo in esame si compone di un breve preambolo e di 16 articoli. L'articolo 1 individua lo scopo dell'Accordo, mirante a rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori della cultura e dell'istruzione, promuovendo altresì progetti multilaterali nell'ambito di programmi dell'Unione europea. L'articolo 2 enuncia i previsti settori della cooperazione culturale bilaterale, ovvero quelli dell'arte e cultura, della protezione e conservazione del patrimonio culturale, degli archivi, dei musei e delle biblioteche, dell'istruzione superiore e universitaria - inclusi gli scambi di studenti -, della formazione professionale, della produzione radiotelevisiva. In base all'articolo 3, le Parti dovranno favorire la collaborazione in campo culturale tra i rispettivi organismi pubblici e privati: in particolare, a fronte della disponibilità siriana a facilitare l'attività dell'Istituto italiano di cultura di Damasco, il nostro Paese si impegna a rendere possibile la creazione di analoga istituzione in territorio italiano. Per quanto riguarda il settore artistico, disciplinato dall'articolo 4, sottolinea che l'Accordo prevede lo scambio di mostre di vario soggetto tra Italia e Siria, come anche la cooperazione nei settori della musica, della danza, del teatro e del cinema, con la partecipazione di entrambe le Parti a festival ed eventi di rilievo. È contemplata inoltre la cooperazione tra le istituzioni e associazioni musicali, teatrali e operistiche dei due Paesi. L'articolo 5 prevede, quindi, la collaborazione reciproca tra i due Paesi con riferimento ad archivi, biblioteche e musei, da attuare mediante lo scambio di informazioni, materiali, esperti e pubblicazioni, nonché progetti condivisi.
Per quanto concerne l'istruzione, evidenzia che gli articoli 6 e 7 dell'Accordo in esame prevedono lo scambio di informazioni e programmi scolastici e universitari, nonché lo scambio di insegnanti ed esperti nei settori dell'istruzione e della formazione. A livello universitario, sono previsti lo scambio di docenti e ricercatori e l'attuazione di comuni progetti di ricerca; in questo senso, si prevede che ciascuna delle Parti esaminerà la possibilità di offrire borse di studio a laureandi e laureati dell'altra Parte, al fine di permettere la frequenza di corsi universitari e post universitari presso istituzioni culturali, Accademie e conservatori. Gli articoli 8 e 9 prevedono, invece, che le Parti favoriscano lo scambio di informazioni ed esperienze con riferimento alle attività giovanili, nonché la circolazione bilaterale dei programmi culturali radiotelevisivi dei due

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Paesi. La cooperazione sportiva, con la partecipazione a eventi bilaterali, è prevista dall'articolo 11; mentre il successivo articolo 10 prevede la cooperazione per il ritrovamento e la conservazione del patrimonio archeologico, promuovendo la fondazione di apposite istituzioni. Le rispettive amministrazioni collaboreranno, quindi, nella prevenzione del contrabbando di opere d'arte, beni culturali e opere protette dalle leggi sui diritti d'autore, come anche di documenti e oggetti di valore artistico. Aggiunge che l'articolo 12 prevede quindi il finanziamento secondo le disponibilità stanziate dalle Parti per tutte le attività contemplate nell'accordo, nonché per i programmi esecutivi negoziati nell'ambito della Commissione congiunta, di cui al successivo articolo 14. L'articolo 13 disciplina invece la collaborazione nel campo della protezione dei diritti d'autore, conformemente agli obblighi contenuti negli accordi internazionali relativi firmati dalle parti, e con la disponibilità delle parti a negoziare ulteriori accordi specifici in materia. Le informazioni scientifiche e tecnologiche protette da diritto d'autore, derivanti dalle attività previste dall'accordo in esame, saranno divulgate a terze parti solo previa autorizzazione scritta di entrambe le parti e in conformità con le leggi sul diritto d'autore. Ribadisce quindi che, in base all'articolo 14, è istituita una Commissione congiunta per l'attuazione dell'accordo e la messa a punto di programmi esecutivi pluriennali, i cui incontri saranno convocati a livello diplomatico e si terranno alternativamente a Damasco e a Roma. Gli articoli 15 e 16 recano, infine, le clausole finali dell'Accordo, prevedendo in particolare la decadenza del precedente accordo culturale del 1971, a partire dall'entrata in vigore dell'accordo in esame, il quale avrà durata illimitata, salvo denuncia inoltrata tramite i canali diplomatici.
Ricorda infine che il disegno di legge in esame si compone di quattro articoli: i primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo culturale tra Italia e Siria dell'11 settembre 2008. L'articolo 3 quantifica invece gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo, mentre l'ultimo articolo contiene la clausola dell'entrata in vigore. Segnala, infine, che il nuovo accordo in esame necessita di ratifica legislativa, data la sussistenza di oneri previsti a carico del bilancio dello Stato, di cui all'articolo 80 della Costituzione. Alla luce delle considerazioni espresse, propone di esprimere parere favorevole.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, evidenziando peraltro la necessità che il Governo nella stipulazione di Accordi con Paesi del Medio Oriente, come la Siria, preveda espressamente il rispetto dei diritti umani. Sarebbe importante dare un segnale in questo senso, anche prevedendo la non stipulazione degli accordi in mancanza di tale previsione.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore. Concorda pienamente con il collega Zazzera sulla necessità che in Siria, come anche in altri Paesi del Medio Oriente, vi sia il rispetto dei diritti umani. Sottolinea però che si tratta di questioni di merito di competenza della Commissione esteri.

Renzo LUSETTI (UdC) si associa alle considerazioni espresse dai colleghi, affinché resti agli atti l'esigenza di un maggiore rispetto dei diritti umani in Paesi mediorientali, come la Siria. Rileva peraltro che la Commissione cultura si esprime sugli aspetti di propria competenza, come puntualmente indicato dal relatore. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentato dalla collega Centemero.

Maria COSCIA (PD) si associa alle considerazioni espresse dal collega Zazzera, ritenendo necessario che il Governo vigili sul rispetto dei diritti umani, anche quando sottoscrive accordi bilaterali con quei Paesi in cui tali diritti non sono

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pienamente rispettati. Rileva che il tema è quanto mai attuale, tenuto conto di quanto sta avvenendo in diversi Paesi del Nord Africa. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Paola FRASSINETTI, presidente, condivide in linea generale le osservazioni dei colleghi. Tiene peraltro a sottolineare che, sulla base della propria esperienza, la Siria è senz'altro uno dei Paesi del Medio Oriente che assicura il rispetto della libertà religiosa. Ricorda, infatti, che in occasione di un recente pellegrinaggio a Damasco al quale ha partecipato, ha potuto seguire la messa a Damasco, senza alcuna limitazione.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, si associa alle valutazioni espresse dai colleghi sul tema del rispetto dei diritti umani, pur ribadendo che la Commissione è chiamata ad esprimersi, in sede consultiva, sulle parti di competenza di un accordo culturale. Ritiene peraltro che il potenziamento e lo sviluppo di scambi nei settori dell'istruzione, della cultura e dell'università potranno senz'altro facilitare la crescita di una migliore cultura del rispetto dei diritti umani in quei Paesi che ancora sono lontani dal praticarla.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO si associa a quanto espresso da alcuni componenti della Commissione, ricordando che storicamente la cultura è sempre stata un efficace deterrente per i regimi autoritari. Ricorda che l'Accordo in esame rinnova quello già concluso con la Siria nel 1971, ampliandolo e potenziandolo anche attraverso la previsione di adeguate risorse finanziarie per la sua attuazione. Segnala che i settori di applicazione dell'Accordo sono articolati e complessi: dalla musica, alla danza e dalla ricerca, all'università. Sottolinea, quindi, che gli studenti appartenenti ai due Paesi sottoscrittori avranno la possibilità di conoscere a fondo le rispettive culture. Evidenzia, d'altra parte, che l'Accordo coinvolge due Paesi che detengono un esteso patrimonio culturale ed archeologico. Al riguardo, sottolinea che proprio la collaborazione tra Siria e Italia nel settore del restauro dei beni archeologici si protrae da diversi anni, anche grazie al coinvolgimento particolare dell'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro, centro di eccellenza a livello internazionale in questo settore. Sul tema specifico del rispetto dei diritti umani, ricorda che il Governo segue da vicino le vicende dei Paesi con cui sottoscrive accordi internazionali, compresi quelli culturali, riservandosi in qualsiasi momento di interromperne l'efficacia quando la situazione politica lo dovesse richiedere. A tal proposito, ricorda ad esempio la recente vicenda - seguita da vicino dall'Italia, anche in relazione agli accordi culturali conclusi con quel Paese - del regista iraniano Jafar Panahi condannato a sei anni di carcere per propaganda contro lo Stato. In conclusione, ritiene quindi che la Commissione cultura non possa che rallegrarsi della ratifica di un Accordo culturale con la Siria, così ricco e complesso.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 13.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato stato trattato:

SEDE REFERENTE

Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali.
C. 2302 Granata.