CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 gennaio 2011
426.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 19 gennaio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 19 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.50.

Interpretazione autentica del comma 2 dell'articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili.
Testo unificato C. 3720 Schirru e C. 3908 Fedriga.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella seduta del 21 dicembre 2010 - dopo

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l'acquisizione dei prescritti pareri sul testo unificato dei provvedimenti in titolo - si è proceduto all'approvazione di un emendamento del relatore, finalizzato al recepimento di una condizione formulata dalla V Commissione per il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Rammenta inoltre che, essendosi in tal modo concluso l'esame degli emendamenti, la Commissione ha convenuto di avviare le procedure per il trasferimento alla sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge in esame, come modificato nel corso dell'esame in sede referente.
Avverte, tuttavia, che - non essendosi ancora perfezionati i requisiti richiesti dall'articolo 92, comma 6, del Regolamento, per il trasferimento di sede - l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione odierna, ha nel frattempo convenuto di procedere, comunque, al conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore, dichiarandosi disponibile ad apportare, nei limiti del possibile, eventuali modifiche migliorative al testo nel corso della discussione in Assemblea, in modo da risolvere ogni incertezza interpretativa nei confronti dei soggetti interessati. A tal fine, si riserva di valutare la presentazione di specifiche proposte emendative nel seguito dell'iter.

Cesare DAMIANO (PD), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore, ritiene necessario rilevare con preoccupazione che - pur a fronte delle convergenze registratesi tra i gruppi sul testo unificato in esame - si riscontrano ancora resistenze a livello ministeriale, tanto che non risulta ad oggi pervenuto l'assenso del Governo al trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, che sembrerebbe essere stato «bloccato» da talune perplessità espresse dal dicastero dell'economia e delle finanze. A tal fine, auspica che un sollecito avvio dell'iter in Assemblea possa accelerare la soluzione di un problema molto urgente e sentito.

Amalia SCHIRRU (PD), in considerazione dell'urgenza del provvedimento in esame, in attesa del quale risultano sostanzialmente ferme anche le procedure previste per il reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, formula l'auspicio che la presidenza della Commissione possa chiederne l'inserimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dalla prossima settimana.

Silvano MOFFA, presidente, assicura che si adopererà, per quanto di competenza, ai fini di un sollecito avvio della discussione del provvedimento in Assemblea, fermo restando che le determinazioni in materia dovranno essere assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo: invita, pertanto, i deputati interessati a segnalare direttamente ai propri rappresentanti di gruppo l'esigenza di una rapida calendarizzazione del testo unificato in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al deputato Pelino il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge nn. 3720 e 3908, come modificato nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 19 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.

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DL 228/10 Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3996 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Silvano MOFFA, presidente, avverte preliminarmente che le Commissioni riunite III e IV hanno trasmesso un nuovo testo del provvedimento in esame, come risultante dagli emendamenti approvati, comunicando che, alla luce delle modifiche introdotte, il relatore ha quindi predisposto una proposta di parere favorevole con condizione e osservazioni (vedi allegato 1).

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore, illustra la propria proposta di parere sul provvedimento in esame, dando conto delle principali novità introdotte dalle Commissioni di merito rispetto al testo originario del decreto-legge n. 228.

Elisabetta RAMPI (PD) prende atto positivamente del fatto che il relatore, nella sua proposta di parere, abbia tenuto conto dei rilievi formulati dai gruppi di opposizione nel corso del dibattito, sia per quanto concerne la tematica del definitivo inquadramento del personale del Genio militare (argomento sul quale è stato approvato un emendamento specifico presso le Commissioni di merito), sia per quanto riguarda quella della disponibilità del Fondo per lo sminamento umanitario. Pertanto, nell'evidenziare l'esigenza di promuovere un'attenzione sempre maggiore sul delicato tema della salvaguardia delle condizioni di sicurezza delle missioni internazionali (in particolare, di talune di esse, ritenute particolarmente rischiose, come quella in Afghanistan), al fine di evitare che il Governo si limiti a intervenire in Parlamento solo per riferire in ordine all'avvenimento di tragici eventi, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Gaetano PORCINO (IdV), nel sottolineare la contrarietà del suo gruppo nei confronti di gran parte del contenuto del provvedimento in esame, dichiara l'astensione nella votazione della proposta di parere formulata dal relatore, riservandosi di approfondire le questioni più problematiche in sede di discussione in Assemblea.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizione e osservazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.10.

RISOLUZIONI

Mercoledì 19 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi.

La seduta comincia alle 15.10.

7-00403 Antonino Foti: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00428 Damiano: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00441 Fedriga: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00442 Poli: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00103 - Reiezione della risoluzione n. 7-00428).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo,

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rinviata, da ultimo, nella seduta dell'11 gennaio 2011.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta - dopo che il 16 dicembre era stata presentata una proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo - si è convenuto, considerata anche l'utilità di proseguire un confronto di merito con il Governo, di rinviare il seguito della discussione in modo da affrontare l'argomento direttamente con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Il Ministro Maurizio SACCONI, dopo aver dichiarato di comprendere le ragioni che hanno indotto i presentatori delle risoluzioni in titolo a sollevare talune importanti questioni in materia previdenziale, osserva che il Governo, consapevole delle inevitabili conseguenze che certe misure in materia pensionistica avrebbero prodotto sulla vita reale delle persone, ha cercato in ogni caso di dosare i propri interventi e di ridurre al minimo i disagi per i cittadini interessati, nei limiti di quanto verosimilmente possibile, ovvero nel rispetto dei vincoli di bilancio statali e dei criteri di stabilità imposti a livello europeo. Osserva, inoltre, che l'Esecutivo in carica si è trovato a dover scontare, suo malgrado, il ritardo con cui si è messa mano alla riforma del sistema previdenziale, ricordando, in proposito, i falliti tentativi di modifica legislativa degli anni '80 e '90, esperiti ancor prima degli efficaci interventi di riduzione di spesa sociale resi successivamente inevitabili dallo stato dei conti pubblici e dalle conseguenti richieste dell'Unione europea. Ricorda, altresì, che, mentre i Governi di centrodestra hanno proseguito lungo le linee di indirizzo dettate in ambito comunitario, quelli di centrosinistra - in particolare il Governo Prodi nella XV legislatura - hanno proceduto in senso contrario, introducendo misure di indubbia onerosità, sia in merito all'abbassamento anagrafico dei requisiti di accesso, sia in termini di innalzamento delle prestazioni contributive, anche con riferimento a fattispecie contrattuali delicate ed importanti, tra cui cita l'apprendistato.
Passando agli impegni contenuti nelle risoluzioni in discussione, fa presente che, allo stato, il Governo è in grado di offrire una propria disponibilità, nei limiti delle risorse esistenti, in ordine alla definizione degli ammortizzatori sociali, nell'ambito dell'intesa Stato-regioni, per riconoscere la tutela a coloro che, collocati in cassa integrazione o in mobilità, hanno maturato l'età di pensione e sono in attesa della decorrenza del trattamento pensionistico, in continuità con quanto stabilito con la recente approvazione della legge di stabilità. Fa notare, infatti, che la clausola di salvaguardia del sistema è già contenuta nella legislazione vigente e potrà essere presa in considerazione anche in prospettiva di una estensione della CIG in deroga a coloro che sono al momento sprovvisti di qualsiasi forma di sostegno al reddito, in accordo con le regioni.
Nel rilevare, poi, come l'esistenza di finestre pensionistiche non rappresenti una novità per l'ordinamento, essendo già ampiamente prevista dalla legislazione vigente, ritiene di poter confermare, senza alcun timore di smentita, l'operatività delle tutele riconosciute dallo Statuto dei lavoratori - in particolare, dall'articolo 18 - anche nel periodo intercorrente tra la data di maturazione del diritto a pensione e quella dell'effettiva apertura della finestra pensionistica, in linea con quanto sostenuto dalla dottrina prevalente in materia, impegnandosi altresì ad impartire istruzioni alle pubbliche amministrazioni, affinché tengano conto dei nuovi termini di decorrenza della pensione nei casi in cui decidano di avvalersi della facoltà di risolvere il rapporto di lavoro di quei soggetti che abbiano raggiunto il 40o anno di servizio.
Manifesta, quindi, la disponibilità del Governo, a seguito dei risparmi di gestione conseguiti con l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego, ad utilizzare risorse per interventi sul versante delle politiche di conciliazione (in particolare, in ordine al lavoro di cura e in relazione alla «non autosufficienza»),

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in attuazione di quanto stabilito da recenti misure legislative, facendo altresì notare che appare non contemplabile l'ipotesi di prevedere un trattamento previdenziale specifico per la condizione femminile, attesa l'esigenza di rispettare i criteri di pari opportunità imposti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea.
In conclusione, evidenzia che l'azione in materia previdenziale portata avanti dal suo dicastero, svolta in concerto con quello dell'economia e delle finanze e collocabile nell'ambito delle dinamiche economiche e demografiche attuali, mira proprio al conseguimento della sostenibilità del sistema dei conti pubblici nonché alla salvaguardia della credibilità del Paese, nel quadro dei mercati finanziari internazionali, anche in vista del superamento della crisi economica in atto.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, alla luce delle considerazioni svolte dal Ministro, i deputati Antonino Foti, Fedriga e Poli hanno testé presentato una proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442 (vedi allegato 2), mentre il gruppo del Partito Democratico ha chiesto di porre in votazione la risoluzione n. 7-00428 Damiano, nella sua formulazione originaria; deve conseguentemente intendersi superata la proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, già presentata nella seduta del 16 dicembre 2010.

Cesare DAMIANO (PD), nel dichiarare di non condividere la ricostruzione storica del Ministro riferita ai recenti interventi di riforma sul sistema previdenziale, secondo la quale si dovrebbe riconoscere come positivi solo gli interventi dei Governi di centrodestra, rivendica la validità delle misure introdotte anche nelle precedenti legislature, in particolare dall'ultimo Governo Prodi. Fa notare, in proposito, che il precedente Esecutivo di centrosinistra, in coerenza con le linee di tendenza affermatesi negli anni '90, ha provveduto sia a stabilizzare ulteriormente il sistema previdenziale, attraverso un innalzamento graduale dei requisiti anagrafici di accesso alla pensione, sia a rimuovere forti elementi di iniquità sociale, preoccupandosi, oltre che della sostenibilità del sistema, anche dell'adeguatezza delle prestazioni previdenziali. Cita, al riguardo, le misure introdotte in materia di quattordicesima mensilità in favore dei pensionati, nonché quelle a favore dei giovani in tema di totalizzazione dei contributi, riscatto di anni di laurea e contribuzione figurativa, osservando, in risposta a talune considerazioni svolte dal Ministro, che l'innalzamento delle prestazioni contributive con riferimento ai contratti di apprendistato andava proprio nel senso di garantire pensioni più elevate nell'ambito di un mercato del lavoro sempre più flessibile. In proposito, pur sottolineando l'importanza formativa del contratto di apprendistato nello svolgimento di un ruolo di raccordo tra la scuola e il lavoro, ritiene che tale fattispecie contrattuale, a causa delle recenti innovazioni legislative, abbia perso la sua originaria funzione e sia stata sottoposta ad un grave processo di degenerazione, al fine di farla aderire ad un contesto sociale fortemente precarizzato.
Osserva, poi, che, a differenza dei Governi precedenti, l'Esecutivo in carica ha mostrato un volto autoritario e intransigente, arrogandosi il diritto di imporre riforme in materia pensionistica prive di qualsiasi concertazione con le parti sociali e dettate «a colpi» di decreti-legge, ed imbattendosi, peraltro, in gravi contraddizioni - messe in evidenza dagli stessi esponenti parlamentari della maggioranza - sul tema delle «finestre di uscita» e della ricongiunzione della contribuzione maturata presso diversi enti previdenziali (tematica che ha posto in evidenza la situazione particolarmente critica dei lavoratori elettrici e telefonici, incontrati di recente in via informale). Sul punto, evidenzia il rischio che intere categorie di lavoratori (disoccupati, lavoratori in mobilità, dipendenti pubblici con 40 anni di contribuzione) rimangano prive di tutele sociali, in attesa dell'effettiva decorrenza del trattamento pensionistico, aggravando

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uno stato di allarme già gravemente alimentato dalla crisi economica in atto.
In conclusione, pur riconoscendo che la proposta di testo unificato presentata dai deputati Antonino Foti, Fedriga e Poli costituisce un lieve passo in avanti nella direzione della soluzione delle problematiche in esame, ritiene che essa non sia sufficiente a garantire l'auspicato cambiamento di rotta nell'azione del Governo; dichiarando, pertanto, l'astensione del suo gruppo su tale testo unificato, insiste per la votazione della propria risoluzione n. 7-00428.

Marialuisa GNECCHI (PD), pur apprezzando lo sforzo svolto dai presentatori di una ulteriore proposta di testo unificato sul tema in discussione, ritiene che essa non possa essere totalmente condivisa dal suo gruppo, dal momento che non affronta in modo organico l'insieme delle problematiche emerse a seguito dei recenti interventi legislativi del Governo in materia previdenziale e sottolineate dagli stessi gruppi di maggioranza. Ritiene, quindi, che la risoluzione del proprio gruppo sia più idonea a indirizzare il Governo in vista della soluzione diretta del problema delle «finestre di uscita», dal momento che contempla - tra l'altro - interventi a favore di tutti i lavoratori dipendenti (anche di quelli impiegati presso le piccole e medie imprese, per i quali non è sempre ipotizzabile una estensione degli ammortizzatori sociali), tenendo in considerazione i singoli casi di disoccupazione causati dalla crisi economica in atto.
Insiste, poi, affinché il Ministro fornisca adeguate rassicurazioni in ordine al problema del ricongiungimento oneroso della contribuzione maturata presso diversi enti previdenziali (tematica affrontata in un recente incontro informale con i lavoratori elettrici e telefonici), anche mediante l'attesa risposta ad atti di sindacato ispettivo da tempo presentati sull'argomento, che auspica possa avvenire nella prossima settimana. Nel ricordare, peraltro, che talune proposte di legge del suo gruppo - di cui raccomanda la sollecita calendarizzazione in Commissione - vanno nella direzione testé indicata, dichiara il voto favorevole sulla risoluzione n. 7-00428, ribadendo l'insufficienza della proposta di testo unificato testé presentata.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), sottolineato il proficuo lavoro svolto da tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, sul tema in esame, ringrazia il Ministro per gli impegni assunti in questa sede, che appaiono in grado di conciliare le istanze di natura sociale con il rispetto dei vincoli di stabilità finanziaria e dei criteri comunitari. Auspica, quindi, che il Governo, attraverso una positiva interlocuzione con le regioni, possa giungere ad efficaci accordi sul territorio, suscettibili di offrire una dignitosa copertura sociale a tutti i lavoratori e di andare incontro anche alle esigenze delle singole famiglie in difficoltà, in nome di una pace sociale sempre più importante nell'attuale quadro di crisi economica. Preannuncia, in conclusione, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442.

Nedo Lorenzo POLI (UdC) ritiene che la proposta di testo unificato appena presentata rappresenti una valida soluzione di equilibrio, idonea a sensibilizzare il Governo sulle problematiche previdenziali in discussione; ne auspica pertanto l'approvazione, augurandosi che possa comunque proseguire in Commissione anche l'esame delle varie proposte di legge presentate dai gruppi sulla materia, al fine di risolvere definitivamente la questione della decorrenza dei trattamenti pensionistici in riferimento a talune categorie di lavoratori e di affrontare con determinazione il problema dell'onerosità delle ricongiunzioni pensionistiche.

Antonino FOTI (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di testo unificato, giudicandola un primo passo verso la soluzione della questione delle «finestre di uscita», tenuto conto dell'attuale disponibilità di risorse finanziarie. Nel ringraziare i gruppi che hanno collaborato al dibattito e lo

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stesso Ministro, che ha assunto impegni precisi su argomenti delicati, auspica che il Parlamento, nel prosieguo della legislatura, possa portare a compimento il percorso iniziato, concludendo l'esame di alcune importanti proposte di legge presentate in materia.

Il Ministro Maurizio SACCONI esprime parere favorevole sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442, che corrisponde agli impegni che il Governo può ragionevolmente assumere allo stato, anche in relazione alla complessiva situazione di bilancio, ed esprime parere contrario sulla risoluzione n. 7-00428, ringraziando in ogni caso tutti i componenti della Commissione, per il contributo che hanno voluto fornire sull'argomento all'ordine del giorno.
Quanto al problema - sollevato nel corso del dibattito - relativo alle ricongiunzioni presso l'INPS delle posizioni previdenziali di taluni lavoratori elettrici e telefonici, fa presente che il Governo sta valutando se vi sia il modo per consentire tali ricongiunzioni in base alla legislazione vigente e nel rispetto dell'invarianza degli oneri: sebbene tale possibilità, ad una prima valutazione delle competenti strutture ministeriali, non appaia facilmente percorribile, si riserva comunque di tenere aggiornata la Commissione sui possibili sviluppi della questione.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle considerazioni appena svolte dal Ministro, avverte che, non essendovi obiezioni, sarà posta in votazione prima la proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442, sulla quale il Governo ha espresso parere favorevole, e successivamente la risoluzione n. 7-00428, sulla quale il Governo ha espresso parere contrario.

La Commissione, con distinte votazioni, approva il testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442, che assume il numero 8-00103, e respinge la risoluzione n. 7-00428.

La seduta termina alle 15.50.