CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 dicembre 2010
418.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 21 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente comunica che i deputati Luigi Muro e Giuseppe Vegas entrano a far parte della Commissione, mentre i deputati Gaetano Nastri e Benedetto Della Vedova cessano di farne parte.
Dà il benvenuto ai colleghi Muro e Vegas e auguro buon lavoro a loro e ai colleghi Nastri e Della Vedova.

Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari.
C. 2260-bis-B, approvato della Camera e modificato dalla 9a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 14 dicembre 2010.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che è stata avviata la verifica della sussistenza

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dei requisiti stabiliti all'articolo 92, comma 6, del regolamento, affinché il Presidente della Camera possa proporre all'Assemblea il trasferimento alla sede legislativa del disegno di legge. Al riguardo, comunica che tutti i gruppi hanno manifestato il loro assenso e tutte le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso parere. Tali pareri sono stati espressi con il seguente esito: parere favorevole da parte delle Commissioni I, V, VIII e XII e nulla osta da parte della VI Commissione. Deve ancora pervenire l'assenso del Governo, che deve essere comunicato dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.
Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 21 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Atto n. 302.
(Rilievi alle Commissioni riunite VIII e X).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

Paolo RUSSO, presidente, avverte, in relazione ai tempi di esame del provvedimento, che le Commissioni riunite VIII e X, considerato anche che non è ancora pervenuto il parere della Conferenza unificata, hanno convenuto con il Governo di esprimere il parere a gennaio.

Corrado CALLEGARI (LNP), relatore, fa presente che lo schema di decreto legislativo in esame ha la sua fonte normativa primaria nell'articolo 17, comma 1, della legge 4 giugno 2010, n. 96 (»legge comunitaria 2009»), che reca i criteri di delega per l'attuazione della direttiva 2009/28/CE, che fa parte del pacchetto legislativo sull'energia e sul cambiamento climatico, che inscrive in un quadro legislativo gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, incoraggiando l'efficienza energetica, il consumo di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell'approvvigionamento di energia.
Con la direttiva 2009/28/CE, che supera le precedenti direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE, rispettivamente in materia di elettricità da fonti rinnovabili e di biocarburanti, l'Unione europea ha implementato la propria politica in materia di riduzione dei gas serra, attraverso l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, la citata direttiva mira ad istituire un quadro comune per la promozione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili e, per ciascuno Stato membro, fissa un obiettivo per la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia entro il 2020. In particolare, il nuovo quadro normativo comunitario è finalizzato a concentrare lo sforzo in funzione del raggiungimento del già individuato obiettivo del cosiddetto «20-20-20» che prevede, entro il 2020: la riduzione del 20 per cento delle emissioni di gas serra; il risparmio energetico del 20 per cento; l'innalzamento al 20 per cento del livello di consumo di energia da fonti rinnovabile. Tale obiettivo, che riguarda globalmente l'intera Unione europea, è ripartito in obiettivi particolari nazionali che, per quanto riguarda l'Italia, prevedono che il 17 per cento dei consumi finali di energia siano assicurati da fonti rinnovabili. La stessa direttiva 2009/28/CE prevede, altresì, una quota di «carburanti verdi» del 10 per cento per il settore dei trasporti e, in ogni caso, la valutazione e l'eventuale riesame delle misure adottate nel 2014.
In riferimento a tali obiettivi, il Governo, nello scorso mese di luglio, ha trasmesso alla Commissione europea il

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Piano di azione nazionale sulle energie rinnovabili. In questo quadro, il presente provvedimento assume, di fatto, il significato di norma di attuazione del piano medesimo. Esso si compone di 39 articoli e di quattro allegati tecnici. In particolare, il testo è articolato in IX Titoli, i cui contenuti, in sintesi, sono i seguenti.
Il Titolo I (articoli 1-3) reca le finalità e le definizioni e indica gli obiettivi nazionali in materia di energie da fonti rinnovabili.
Il Titolo II è suddiviso in due parti: il Capo I, che reca le norme in materia di autorizzazioni e procedure (articoli 4-7) e il Capo II, che reca disposizioni riguardanti la regolamentazione tecnica.
Il Titolo III (articoli 12-13) reca disposizioni in materia di informazione, a carico del Gestore del servizio elettrico e di fissazione dei requisiti tecnico professionali e, quindi, di formazione per le attività di installazione.
Il Titolo IV è dedicato alle reti energetiche, a ciascuna delle quali è dedicata una parte e, in specie, il Capo I a quella elettrica (articoli 14-17), il Capo II a quella del gas naturale (articoli 18-19) e il Capo III alle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento (articolo 20).
Il Titolo V reca disposizioni sui regimi di sostegno che, senza nuovi od ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato (articolo 21), sono definiti in relazione ai singoli comparti e, in specie, a quello dell'energia elettrica (articoli 22-24), dell'energia termica (articoli 25-28) e all'utilizzo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti (articoli 29 e 29-bis).
Il Titolo VI (articoli 30-33) dispone in materia di garanzie sull'origine dell'elettricità prodotta da fonti rinnovabili, sui trasferimenti dei dati statistici con altri Stati membri dell'Unione e sulle modalità di realizzazione di progetti comuni con Paesi terzi.
Il Titolo VII (articoli 34 e 35) fissa i criteri di sostenibilità per biocarburanti e bioliquidi e definisce le modalità per verificarne il rispetto.
Il Titolo VIII reca disposizioni in materia di monitoraggio e di gestione statistica delle relative informazioni, nonché le relazioni da predisporre, ai fini dei necessari aggiornamenti.
Il Titolo IX reca le disposizioni finali e, in specie, fa salve le competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Nel suo complesso, il provvedimento, oltre a tradurre in misure concrete le linee indicate nel già richiamato Piano di azione nazionale, recepisce e, nel rispetto dei limiti rappresentati dai criteri di delega, interpreta le novità introdotte dalla direttiva 2009/28/CE, tutte chiaramente presenti nel testo normativo in esame. Si riferisce, in particolare: alla garanzia di origine da fonti rinnovabili per l'energia elettrica; all'introduzione dei criteri di sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi; alle norme in materia di accesso alle reti da parte di impianti di generazione di energie da fonti rinnovabili; alla semplificazione delle procedure amministrative e al trasferimento e alla gestione dei dati statistici.
Ciò premesso, desidera rilevare che il provvedimento riguarda in maniera marcata il mondo agricolo, che tuttavia - nelle sue diverse articolazioni, dal Ministero alle organizzazioni di categoria - non sembra essere stato adeguatamente coinvolto nella relativa definizione. Ciò vale anche per la Commissione Agricoltura, che si trova ad esprimere solo rilievi alle Commissioni VIII e X, che potrebbero non essere tenuti nella dovuta considerazione; a suo giudizio, infatti, come già rappresentato all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il provvedimento avrebbe dovuto essere assegnato in sede primaria anche a questa Commissione. Sottolinea in proposito che, in base alle previsioni del Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (PAN), presentato dal Governo alla Commissione europea nello scorso mese di luglio, ben il 45 per cento di tutta l'energia rinnovabile attesa al 2020 per l'Italia (oltre 21 mila Ktep) deriverà dalle biomasse (articolate in biomasse solide, in larga parte legnose, biogas, biocarburanti e bioliquidi); invece, ad esempio, la fonte idroelettrica fornirà

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un contributo pari ad un terzo di quello fornito dalle biomasse. Il PAN ha inoltre suddiviso il contributo delle varie fonti rinnovabili in termini di energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento, energia per i trasporti. Il ruolo delle biomasse in queste tre tipologie è molto significativo: al 2020 sarà infatti riferibile alle biomasse il 19 per cento dell'energia elettrica da fonti rinnovabili, il 54 per cento dell'energia per riscaldamento, l'87 per cento dell'energia rinnovabile per i trasporti.
Ritiene pertanto essenziale il ruolo che il mondo agricolo e forestale è chiamato a svolgere per il raggiungimento degli obiettivi programmati. Invita pertanto il Presidente a rappresentare, nelle sedi opportune, l'esigenza che al mondo agricolo e alla Commissione Agricoltura sia riconosciuto adeguato peso politico nella definizione delle scelte che condizioneranno il futuro del settore delle agroenergie.

Giuseppina SERVODIO (PD), nel condividere le considerazioni del relatore, osserva che, tenuto conto del ruolo fondamentale delle biomasse agricole, sarebbe stato in effetti opportuno che il provvedimento fosse assegnato in via primaria anche alla Commissione Agricoltura, specificamente competente per il settore delle bioenergie. Peraltro, a suo giudizio, anche il Piano nazionale di azione per le energie rinnovabili risente di un'impostazione meno «agricola», che non tiene in adeguato conto l'apporto delle biomasse alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Sulla base di queste considerazioni, ritiene che la Commissione debba recuperare il ruolo che ad essa compete attraverso una pronuncia forte nei contenuti e forte sul piano politico, in quanto sostenuta unitariamente da tutte le forze politiche. Nell'invitare il Presidente a impegnarsi per il conseguimento di tale risultato, fa presente che il gruppo del PD si impegna a fornire il suo contributo, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti della tracciabilità e della sostenibilità, quelli attinenti alle procedure amministrative e al ruolo delle regioni e degli enti locali. Andrebbe altresì coinvolto anche il Governo, che tuttavia non è apparso sinora attivo sul tema delle agroenergie, che nemmeno figurava nelle linee programmatiche esposte dal Ministro Galan alla Commissione all'inizio del suo mandato; ricorda inoltre di aver fatto presente al Ministro che nella impostazione del citato Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili il Dicastero agricolo non è stato coinvolto.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) si associa alle considerazioni del relatore e della collega Servodio, rilevando che lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, se pure fa parte del pacchetto di misure in tema di energia e cambiamenti climatici, interessa direttamente il mondo agricolo e il suo futuro. Ritiene pertanto che la Commissione Agricoltura debba svolgere un ruolo non marginale nell'esame parlamentare del provvedimento.

Teresio DELFINO (UdC), nel manifestare apprezzamento per l'intervento del relatore, auspica che la pronuncia della Commissione sia puntuale e dettagliata nel contenuto e forte sul piano politico. Confida inoltre nell'azione del Presidente affinché essa sia tenuta nella debita considerazione dalle Commissioni competenti in sede primaria.

Paolo RUSSO, presidente, pur condividendo le osservazioni formulate nel corso del dibattito circa la competenza della Commissione Agricoltura, deve ritenere che sarebbe stato difficile assegnare il provvedimento congiuntamente a tre Commissioni. Peraltro, sottolinea che la Commissione Agricoltura, nella misura in cui saprà svolgere un lavoro approfondito e condiviso unitariamente, sarà anche in grado di esprimere un contributo significativo nel merito e politicamente forte. Ritiene inoltre utile che nelle prossime sedute si svolga un confronto anche con il Governo, in particolare con il Sottosegretario Saglia.

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Angelo ZUCCHI (PD) rileva che il confronto dovrebbe coinvolgere piuttosto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Paolo RUSSO, presidente, osserva che proprio per sottolineare il punto di vista agricolo appare utile un confronto con il Ministero dello sviluppo economico, ferma restando l'utilità di sentire anche il Dicastero agricolo. Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

Martedì 21 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 15.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 2744 Cenni.
(Seguito dell'esame e rinvio - nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di legge, rinviato nella seduta del 30 novembre 2010.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che, nella seduta del 30 novembre scorso, la Commissione ha convenuto sull'opportunità di una breve riflessione sul testo in esame, al fine di valutare le osservazioni acquisite nel corso delle audizioni.

Marcello DI CATERINA (PdL), relatore, sottolinea il generale convincimento da parte dei gruppi, in un'ottica di reciprocità tra maggioranza ed opposizione, di sostenere l'iter della proposta di legge in esame. Ritiene tuttavia necessario affrontare nello specifico le singole questioni sottese dalla proposta e i contributi apportati alla discussione attraverso le audizioni, tra i quali quello della Conferenza delle regioni e delle province autonome, che ha richiesto di tenere in debito conto la esistente normativa di livello regionale. Ritiene inoltre necessario precisare la normativa recata agli articoli 9 e 10 della proposta. In particolare, per quanto riguarda il Fondo per la tutela della biodiversità di interesse agricolo dal rischio di inquinamento genetico, di cui all'articolo 9, da alimentare attraverso i proventi delle sanzioni da applicare ai soggetti che provocano inquinamento genetico, sottolinea l'esigenza di evitare di trattare allo stesso modo comportamenti diversamente rilevanti ai fini della tutela della biodiversità, specialmente nel caso in cui siano contemplate sanzioni. Rivolge infine l'auspicio che si possa arrivare alla formulazione di un testo ampiamente condiviso, non solo dalle forze politiche, ma anche dalle parti sociali e dagli operatori del settore.

Susanna CENNI (PD) manifesta disponibilità circa le richieste avanzate dal relatore, ma ricorda che la proposta di legge reca la firma di numerosi deputati, sia della maggioranza sia dell'opposizione, e ha incontrato, nel corso delle numerose audizioni, una larga condivisione del mondo agricolo. Osserva poi che, se pure vi è ampia condivisione sull'obiettivo della salvaguardia della biodiversità agraria e alimentare, sarebbe stata utile anche la presentazione di proposte di legge da parte di altri gruppi.
Valuta inoltre importante il lavoro svolto in questi mesi a livello governativo e di Conferenza Stato-Regioni, che va sicuramente tenuto presente, aggiornando il testo della proposta di legge, presentata nel 2009.
Per quanto riguarda la legislazione regionale, sottolinea che non tutte le regioni si sono dotate di normative in materia e che uno degli scopi della proposta di legge è proprio quello di incentivare le regioni a dotarsi di strumenti per la tutela della biodiversità. Tuttavia, su alcuni aspetti occorre compiere delle scelte a livello nazionale: in particolare, è indispensabile assicurare che le regioni adottino criteri

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omogenei circa, ad esempio, le caratteristiche dei registri delle varietà e razze e i relativi criteri di selezione.
Infine, ritiene che un altro nodo importante da sciogliere sia quello relativo alle risorse destinate al finanziamento delle misure a tutela della biodiversità: Al riguardo, dichiara disponibilità a discutere l'argomento, fermo restando che un finanziamento deve essere previsto, affinché la legge possa diventare operativa e raggiungere gli scopi prefissati.

Giuseppe RUVOLO (Misto-Noi Sud-PID) manifesta apprezzamento in linea di principio con i contenuti della proposta, ritenendo peraltro necessario un giusto raccordo con la normativa regionale già emanata in materia e un approfondito esame al fine di evitare disomogeneità applicative a danno degli operatori del settore.

Angelo ZUCCHI (PD) sottolinea che dalle risultanze delle audizioni emerge una generale condivisione della proposta di legge, salva la necessità di aggiornare e approfondire alcune parti di essa. Per procedere a tale lavoro, propone pertanto la costituzione di un Comitato ristretto, che potrà anche incontrare nuovamente alcuni soggetti al fine di trovare un punto di sintesi.

Giuseppina SERVODIO (PD) precisa che aveva chiesto di intervenire in precedenza, proprio per avanzare la proposta testè formulata dal collega Zucchi.

Paolo RUSSO, presidente, concordando con la proposta di istituire un Comitato ristretto, che potrà effettivamente costituire la sede opportuna per affrontare - in tempi adeguati - le questioni emerse.

La Commissione delibera quindi di procedere alla nomina di un Comitato ristretto.

Paolo RUSSO (PdL), presidente, si riserva la nomina dei membri del Comitato sulla base della designazione dei gruppi.

La seduta termina alle 15.10.

RISOLUZIONI

Martedì 21 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 15.10.

7-00199 Marco Carra: Iniziative in materia di applicazione della direttiva «nitrati».
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che il rappresentante del Governo interverrà nella seduta di domani e che, in sua assenza,si potrà eventualmente solo avviare la discussione, con l'illustrazione della risoluzione.

Marco CARRA (PD) si riserva di intervenire nella seduta di domani.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il seguito della discussione alla seduta già convocata per domani.

Sui lavori della Commissione.

Giuseppina SERVODIO (PD) desidera manifestare apprezzamento per l'iniziativa «L'Europa e le prospettive dell'agricoltura italiana», organizzata dalla Commissione lo scorso 15 dicembre, che si è articolata in un convegno sul futuro della politica agricola comune, cui ha fatto seguito la presentazione delle produzioni agroalimentari di qualità delle regioni Lombardia e Puglia. Rileva, in particolare, che attraverso le eccellenze alimentari di tali regioni, si sono espresse ad alto livello le caratteristiche essenziali della dieta mediterranea, di recente riconosciuta quale patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Ringrazia pertanto il Presidente e tutti

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coloro che hanno collaborato alla organizzazione dell'iniziativa.

La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Proposta di nomina del dottor Paolo Carrà a Presidente dell'Ente nazionale risi.
Atto n. 81.