CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 dicembre 2010
415.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Martedì 14 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 9.

7-00445 Nirenstein: Sul Protocollo Addizionale alla Convenzione sulla cybercriminalità.
(Discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL) illustra la risoluzione in titolo, richiamando i lavori del Comitato di indagine sull'antisemitismo, svolti congiuntamente alla I Commissione, che hanno evidenziato la gravità della sfida derivante dai siti internet e dai social network. D'altra parte, il fenomeno dell'antisemitismo sta dilagando ben oltre il mondo virtuale, come dimostra la crescita in tutta Europa del numero degli episodi antisemiti. Quel che più preoccupa, comunque, secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio presso il CDEC, è il rischio che i contenuti diffusi in rete siano accettati passivamente dagli utenti. La situazione italiana, al riguardo, pur presentandosi meno critica di altri paesi europei, si caratterizza per il raddoppio negli ultimi anni dei siti antiebraici, cinquanta dei quali interamente dedicati.
Ricorda poi che l'importanza del Protocollo Addizionale alla Convenzione sulla cybercriminalità, relativo ai reati di tipo razzista e xenofobo commessi attraverso sistemi informatici, adottato dal Consiglio d'Europa nel 2003, è stata sottolineata nel corso dell'audizione del dottor Domenico Vulpiani, direttore del coordinamento della Polizia di Stato per la sicurezza informatica. Sottolinea quindi i vantaggi che deriverebbero all'Italia dalla sigla del Protocollo per la facilitazione delle indagini finalizzate all'individuazione dei siti spesso collocati al di fuori dei confini

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nazionali. Auspica in conclusione che il Governo sottoscriva al più presto tale atto internazionale.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI segnala che l'Italia, pur non avendo ancora firmato il Protocollo in oggetto, ha però già adeguato il proprio ordinamento sul piano penale e si sta confrontando con la difficoltà della individuazione degli autori dei reati commessi on line.
Nel ribadire il forte impegno del Governo nel contrasto nazionale ed internazionale dell'antisemitismo, esprime il pieno consenso dell'esecutivo sul testo della risoluzione in discussione ed in particolare sulla parte dispositiva.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la risoluzione n. 7-00445.

7-00452 Stefani: Sul Partenariato orientale dell'Unione europea e sulla situazione nel Caucaso meridionale.
(Discussione e conclusione - Approvazione).

Stefano STEFANI, presidente, illustra la risoluzione di cui è firmatario, la cui presentazione nasce dall'esigenza di approfondire il raggio d'azione della politica estera italiana a tutto il versante dell'Europa sud-orientale, dopo i successi conseguiti nell'accelerazione del processo di integrazione euro-atlantica dei Balcani occidentali.
Con la Dichiarazione di Praga, l'Unione europea si è dotata del Partenariato orientale, ma questo strumento non ha ancora evidenziato se non in minima parte le sue potenzialità. Eppure, mai come oggi i sei Paesi partner hanno bisogno dell'Europa. L'Ucraina è impegnata in un non facile tentativo di consolidamento della sua statualità; la Bielorussia sta per affrontare una nuova prova elettorale; la Moldova non riesce a superare la difficoltà di una divisione politica. Quanto ai tre Paesi del Caucaso meridionale, i cosiddetti conflitti congelati non hanno registrato alcun passo avanti.
Anche la convocazione dei Capi di Stato e di Governo dell'OSCE ad Astana, sotto la presidenza del Kazakhstan, non ha sortito gli effetti sperati. È tuttavia da apprezzare il rinnovato appello a non cercare di consolidare la propria sicurezza a detrimento di quella degli altri Paesi membri dell'Organizzazione.
Occorre pertanto a suo avviso un lavoro ancora lungo da parte della diplomazia per stabilizzare e democratizzare la regione. Non bastano i vertici intergovernativi e le dichiarazioni di intenti. Auspica quindi che l'Italia possa giocare allora un ruolo importante, come paese fondatore dell'Unione, come partner economico-commerciale particolarmente interessato all'approvvigionamento energetico, come promotore della sicurezza cooperativa.
Ritiene peraltro che l'Unione europea sia chiamata a giocare un ruolo più attivo nella regione. I suoi due rappresentanti speciali, per la crisi in Georgia e per il Caucaso meridionale, devono far sentire più alta la loro voce. Il Gruppo di Minsk, a sua volta, deve riprendere l'iniziativa per la pacificazione del Nagorno-Karabakh, dove il conflitto tra armeni e azeri si va cristallizzando in una segregazione etnica di fatto.
Segnala perciò la necessità di un rilancio del Partenariato orientale a partire dal dialogo politico per favorire innanzitutto le relazioni non solo dei Paesi partner con l'Unione europea, ma tra loro stessi al fine di accrescere la fiducia reciproca.
Crede altresì che un contributo potrebbe venire anche da un rafforzamento dell'Assemblea del Partenariato grazie alla partecipazione diretta delle delegazioni dei Parlamenti nazionali degli Stati membri dell'UE sinora impedita dal Parlamento europeo.
L'imminente Consiglio europeo, pur prevalentemente dedicato ai problemi economici e monetari, potrebbe lanciare un segnale nella direzione auspicata, anche alla luce degli sviluppi delle relazioni con la Federazione russa risultanti dal ventiseiesimo

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summit dello scorso 7 dicembre che il presidente Barroso ha definito «storico» e che ha sancito l'ingresso di Mosca nell'Organizzazione mondiale per il commercio.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI, nel ribadire il pieno sostegno del Governo italiano al Partenariato orientale nell'ambito della politica europea di vicinato, esprime il pieno consenso del Governo sul testo della risoluzione, con particolare riguardo alla parte dispositiva.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00452.

La seduta termina alle 9.20.

INTERROGAZIONI

Martedì 14 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 9.20.

5-03946 Tempestini: Sulla situazione dei profughi eritrei in Sinai.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Francesco TEMPESTINI (PD), nel prendere atto della risposta del Governo, lamenta la mancanza di elementi concreti ovvero indicazioni provenienti dall'Egitto, che sembra essersi limitato a fornire rassicurazioni di routine. Denuncia quindi come i profughi eritrei restino nelle note condizioni di pericolo, senza che risulti neanche individuata la località della loro detenzione. Contesta altresì la parzialità del quadro ricostruito dal rappresentante del Governo, che ignora il fondamentale ruolo svolto dalla Libia, da cui proverrebbero almeno in parte i profughi stessi. Nel rilevare come tale coinvolgimento accresca le responsabilità del Governo, si dichiara sostanzialmente insoddisfatto.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione in titolo.

La seduta termina alle 9.30.