CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 novembre 2010
408.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
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Martedì 30 novembre 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 21.55.

Relazione semestrale di cui all'articolo 3, comma 5, della legge 5 maggio 2009, n. 42.
(Esame e approvazione).

Enrico LA LOGGIA, presidente, ricorda che la presidenza della Commissione, con la collaborazione degli uffici, ha curato la predisposizione della relazione semestrale sullo stato di attuazione della legge delega n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale, prevista dall'articolo 3, comma 5, della legge medesima, che al termine della seduta del 17 novembre scorso è stata distribuita a tutti i colleghi, con l'invito a far pervenire eventuali integrazioni e/o modifiche.
A tale proposito, segnala che le proposte pervenute - di carattere prevalentemente tecnico e volte a completare il quadro attuativo delineato dalla relazione - sono state tutte recepite nel documento ora in distribuzione (vedi allegato 1), che risulta sostanzialmente identico al documento in precedenza distribuito, salvo una modifica nell'ultima parte dello stesso relativa alle questioni da affrontare per il completamento del percorso di attuazione della delega, tra le quali è stata inserita la tematica concernente l'ordinamento delle funzioni delle città metropolitane previsto dall'articolo 15 della legge n. 42 del 2009, nonché il completamento delle disposizioni attuative su Roma capitale.
Illustra quindi la relazione, precisando che il periodo interessato dalla stessa decorre dal 13 aprile 2010 - data di approvazione del regolamento interno della Commissione e di inizio dei lavori della stessa - al mese di novembre 2010, al fine di dar conto anche dello schema di

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decreto legislativo sul fisco municipale, trasmesso alle Camere nel corso di tale mese.
La relazione, strutturata in quattro parti, espone sinteticamente nella prima parte il nuovo assetto dei rapporti economico-finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali delineato dalla legge n. 42 del 2009, incentrato sul superamento del sistema di finanza derivata e sull'attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa a comuni, province, città metropolitane e regioni.
Segnala, che nella seconda parte della relazione, nella quale sono sinteticamente descritti gli adempimenti previsti dalla legge, nonché lo stato di attuazione degli stessi, è stato inserito l'appunto sullo stato di attuazione della legge n. 42 del 2009, elaborato dagli uffici e già distribuito a tutti i colleghi nella seduta del 10 novembre scorso. A tale proposito, ricorda che con specifico riferimento all'attuazione delle deleghe, l'elencazione degli atti approvati o in corso di approvazione riportata nella tabella riepilogativa degli adempimenti, contenuta nel citato appunto e ora parte integrante della relazione al paragrafo 2.1, non indica necessariamente il completamento del percorso di attuazione, poiché esso potrebbe essere tuttora in itinere, nel caso di delega attuabile con più decreti legislativi o nel caso di decreti legislativi recanti rinvii ad ulteriori fonti per specifici profili di esecuzione.
La terza parte è dedicata ad una più dettagliata descrizione del procedimento di attuazione della legge 42, con particolare riferimento all'attività consultiva sugli schemi dei decreti legislativi sinora esaminati dalle Commissioni parlamentari: federalismo demaniale, Roma capitale e fabbisogni standard di comuni, province e città metropolitane.
Segnala inoltre che una particolare attenzione è riservata al lavoro conoscitivo e consultivo della Commissione, che ha contribuito, grazie anche alla costruttiva collaborazione con il Governo, al miglioramento dei testi dei decreti legislativi finora presentati.
Nell'ultima parte, considerando che il processo di attuazione della legge n. 42 del 2009 dovrà concludersi entro il prossimo mese di maggio - il termine generale per l'esercizio della delega è fissato in 24 mesi dall'entrata in vigore della legge 42, quindi 21 maggio 2011 - si focalizza l'attenzione sulle questioni da affrontare nei prossimi mesi per il completamento del percorso attuativo, che si annunciano molteplici e tutte caratterizzate da una rilevante complessità.
Oltre ai due schemi di decreto relativi rispettivamente al federalismo fiscale municipale, ora all'esame parlamentare ai fini dell'espressione del parere, e all'autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e fabbisogni standard del settore sanitario, attualmente all'esame della Conferenza unificata, tra le questioni principali da affrontare vi è in primo luogo quella dell'armonizzazione dei sistemi contabili degli enti territoriali e la costruzione di una banca dati unitaria delle pubbliche amministrazioni, che costituisce la base di partenza per una gestione trasparente e coordinata dei conti pubblici.
Uno specifico ambito di attività dovrà essere riferito all'attuazione degli interventi speciali di cui all'articolo 119, comma 5, della Costituzione, con particolare riferimento alla perequazione infrastrutturale, prevista dall'articolo 22 della legge delega.
Un ampio filone di questioni attiene poi all'ordinamento e al coordinamento della finanza delle regioni a statuto speciale e delle province autonome al fine di individuare gli indirizzi e gli strumenti per assicurare il concorso di tali enti agli obiettivi di perequazione e di solidarietà.
Il nuovo quadro di governo della finanza pubblica che si viene delineando anche a livello comunitario, attraverso un'applicazione più stringente del Patto di stabilità e crescita europeo, condurrà ad un rafforzamento degli sforzi tesi ad assicurare l'equilibrio di bilancio e la stabilità finanziaria a tutti i livelli di governo, da quello comunitario a quello locale. Sul piano

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nazionale, ai fini del governo unitario della finanza pubblica, da un lato dovrà essere completato l'apparato degli organi previsti dalla legge delega attraverso l'istituzione ai sensi dell'articolo 5, della legge n. 42 del 2009, della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, e dall'altro il Governo sarà chiamato a predisporre norme di coordinamento dinamico della finanza pubblica volte a realizzare l'obiettivo della convergenza dei costi e dei fabbisogni standard dei vari livelli di governo.
In relazione al lavoro finora svolto, auspica che la fattiva collaborazione che ha caratterizzato i rapporti tra la Commissione ed il Governo nella prima fase di attuazione della legge n. 42 possa proseguire anche nelle successive fasi, con particolare riferimento al complesso e delicato processo di riforma della fiscalità municipale all'esame e di quello relativo alla fiscalità regionale che dovrà essere affrontato nei prossimi mesi. Ritiene inoltre positivo il confronto costruttivo tra le diverse forze politiche che ha caratterizzato il lavoro della Commissione: a tal proposito, ringrazia tutti i colleghi per il contributo, sempre significativo, che hanno fornito.
Avverte inoltre che il senatore Belisario ha trasmesso alcune osservazioni alla relazione, che sono pubblicate in allegato al resoconto (vedi allegato 2).
Nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la relazione.

La Commissione approva.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ricorda che il documento approvato nella seduta odierna (vedi allegato 1) sarà trasmesso ai Presidenti delle due Camere.

La seduta termina alle 22.10.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 30 novembre 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 22.10.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale.
Atto n. 292.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Enrico LA LOGGIA, presidente e relatore, rammenta che, secondo quanto convenuto in ufficio di presidenza, la seduta odierna ha la prevalente finalità di incardinare il provvedimento in Commissione da parte dei relatori. In questa sede ritiene pertanto opportuno limitarsi a richiamare la complessità dello stesso, che, rammenta, dispone la devoluzione ai comuni del gettito di numerosi tributi erariali, istituisce una nuova imposta sulle locazioni di immobili ad uso abitativo e prevede, a regime, un nuovo assetto delle attribuzioni fiscali tra Stato ed enti locali nel settore della fiscalità territoriale ed immobiliare.
In relazione a ciò entrambi i relatori stanno seguendo con attenzione le numerose audizioni in corso presso la Commissione, dalle quali stanno emergendo numerosi profili di interesse al fine di una compiuta analisi del provvedimento. Ritiene pertanto, qualora sul punto concordi anche il collega Barbolini, di intervenire più diffusamente sullo schema di decreto alla conclusione delle audizioni medesime, o comunque quando le stesse si saranno per una consistente parte svolte, in modo da fornire un contributo il più ampio ed utile possibile al prosieguo dell'esame, anche al fine dell'individuazione dei primi elementi da considerare per la proposta di parere.

Giuliano BARBOLINI (PD), relatore, si associa alle considerazioni del presidente La Loggia.

Enrico LA LOGGIA, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Comunicazioni del Presidente.

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverte che il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 novembre 2010, ha inviato la relazione deliberata dal Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 2, comma 4, terzo periodo, della legge 5 maggio 2009, n. 42, in ordine al decreto legislativo recante disposizioni in materia di determinazione dei fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province.
Rammenta che tale norma prevede che il Governo, qualora, anche a seguito dell'espressione dei pareri parlamentari, non intenda conformarsi all'intesa raggiunta in Conferenza unificata, trasmette alle Camere e alla stessa Conferenza unificata una relazione nella quale sono indicate le specifiche motivazioni di difformità dall'intesa. In proposito, segnala che in tale relazione si precisa come il testo del decreto legislativo definitivamente deliberato dal Consiglio dei ministri il 18 novembre 2010 presenti alcune difformità rispetto al testo dello schema preliminarmente approvato dal Consiglio medesimo nel luglio 2010, sul quale è stata sancita l'intesa in Conferenza unificata prevista dall'articolo 2, comma 3, della legge n. 42 del 2009. Tali difformità, viene peraltro espressamente precisato nella relazione in questione, è connessa alla necessità di conformare il testo del provvedimento, nella sua stesura definitiva, ai pareri espressi dagli organi parlamentari previsti dalla legge, vale a dire, come è noto, la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e le Commissioni bilancio delle due Camere.

La seduta termina alle 22.15.