CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 novembre 2010
408.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 30 novembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 9.55.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
Emendamenti C. 3687-A Governo ed abb., approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Alessandro NACCARATO (PD), presidente, sostituendo il relatore, rileva che né i subemendamenti 0.12.202.500 e 0.17.11.500 della Commissione, né gli emendamenti 17.506 e 21.500 (nuova formulazione) della Commissione presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione. Propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

La seduta termina alle 10.

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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 30 novembre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 17.45.

In memoria del dottor Mario Gentile.

Donato BRUNO, presidente, comunica che giovedì scorso è morto all'età di 52 anni il dottor Mario Gentile, Consigliere parlamentare della Camera dei deputati. Molti componenti della Commissione affari costituzionali hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo nel corso della sua lunga collaborazione con la Commissione stessa.
Ricorda come il dottor Gentile fosse una persona generosa, che ha voluto e saputo dare ai lavori della Commissione un contributo di assoluto valore. Un valore che è custodito nei tanti dossier di documentazione da lui curati con competenza e rigore di analisi. Un valore che rimane nella fitta trama di risposte e di soluzioni che egli ha saputo in ogni momento fornire con prontezza alle domande, ai quesiti, alle richieste di approfondimento di cui è fatto il lavoro istruttorio in Commissione. Un valore che sta nella speciale qualità della sua persona.
Ricorda il dottor Gentile come una persona schiva, silenziosa, una persona da scoprire, che non amava mettersi in mostra, ma che al tempo stesso era sempre presente, pronta ad offrire le sue doti di intelligenza al lavoro parlamentare con grande equilibrio.
Egli personalmente, come deputato della Commissione e come Presidente della stessa, ha sempre apprezzato queste doti di equilibrio.
Il lavoro dei funzionari parlamentari è un lavoro di grande delicatezza e di grande responsabilità. Il dottor Gentile sapeva svolgerlo e interpretarlo in modo maturo, con la piena consapevolezza che compito degli uffici è quello di assistere la decisione politica, di renderla il più possibile meditata, senza sostituirsi ad essa. Da questa solida convinzione nasceva la sua capacità di porgere con padronanza gli argomenti critici derivanti dal lavoro di studio e di approfondimento e di difenderli con serena sicurezza.
Per molti anni e per più legislature, i componenti della Commissione affari costituzionali hanno avuto modo di apprezzarlo in modo particolare per questa sua capacità di essere un punto di riferimento, un interlocutore competente, affidabile, autorevole per tutte le parti politiche.
Rivolge al dottor Gentile il commosso saluto della Commissione affari costituzionali, colmo di stima e di riconoscenza, e manifesta alla famiglia, e in particolare alla moglie Maria Grazia e al figlio Paolo, il sentimento più intenso di partecipazione e di vicinanza.

(La Commissione osserva un minuto di silenzio).

Schema di decreto legislativo recante abrogazione di disposizioni legislative statali.
Atto n. 289.

(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Deliberazione di rilievi).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre 2010.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, nel presentare una proposta di rilievi (vedi allegato 1) ricorda il contributo fornito all'esame dell'atto dal Consiglio di Stato, sulla base del cui parere il Governo ha rivisto l'elenco degli oltre 70 mila atti da abrogare allegato allo schema di decreto in titolo espungendo migliaia di atti che erano già stati abrogati

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o dichiarati incostituzionali ovvero non costituivano fonte legislativa. La proposta di rilievi da lei formulata si riferisce a questo elenco rivisto dagli uffici del Ministero alla luce delle indicazioni del Consiglio di Stato e sostanzialmente richiama l'attenzione della Commissione di merito sulle stesse esigenze evidenziate dal Consiglio di Stato. La proposta di rilievi contiene inoltre un invito alla Commissione di merito a valutare l'opportunità di sottrarre all'abrogazione l'articolo 86, penultimo e terzultimo comma, del Regio decreto 2 settembre 1928, n. 1993, recante «Approvazione del testo unico della legge elettorale politica» (n. 48757), in quanto la permanenza in vigore di tali commi potrebbe risultare funzionale all'esercizio delle funzioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato.

Roberto ZACCARIA (PD) ribadisce che il Parlamento non è oggettivamente in condizione di verificare, nel ristretto tempo disponibile per l'espressione del parere sullo schema di decreto in esame, l'elenco di oltre 70 mila atti che si vogliono abrogare. Il fatto poi che, alla luce del parere del Consiglio di Stato e dell'ulteriore istruttoria svolta dai singoli ministeri, il numero degli atti da abrogare si sia quasi dimezzato non agevola il lavoro, in quanto 37 mila atti sono comunque troppi per un esame accurato del loro contenuto in tempi brevi, e avalla anzi la preoccupazione che l'individuazione degli atti da abrogare sia stata fatta in modo precipitoso e superficiale: come anche il Consiglio di Stato ha evidenziato, l'elenco contiene infatti atti di diversa natura, non sempre normativi e non sempre a carattere di fonte primaria. Anche per gli atti a carattere legislativo, d'altra parte, sussistono non poche preoccupazioni, atteso che non vi è allo stato la certezza che le fonti legislative elencate tra quelle da abrogare siano obsolete o inutili, senza contare che, come sottolineato dai professori auditi nell'ambito dell'istruttoria sullo schema in esame, abrogare una disposizione non significa cancellarla per sempre, bensì solo delimitarne l'efficacia nel tempo, atteso che la legge abrogata seguita a spiegare i propri effetti con riferimento agli atti e fatti accaduto nel lasso di tempo della sua vigenza. In definitiva, lo schema in esame abroga alla cieca un insieme di migliaia di atti dei quali nessuno conosce con certezza il contenuto, con il rischio che si arrechino all'ordinamento danni gravissimi.
Rinnova pertanto al Governo la richiesta di rinviare di almeno tre mesi l'adozione del decreto legislativo di cui allo schema in esame, sottolineando che questo non nuocerebbe all'obiettivo di semplificazione normativa e permetterebbe per contro al Parlamento un'analisi dell'elenco degli atti da abrogare.

Pierluigi MANTINI (UdC) ritiene che, sebbene il tempo a disposizione del Parlamento sia oggettivamente troppo ristretto per permettere un'analisi approfondita dell'elenco degli atti da abrogare, ritiene che il sistema dell'elencazione positiva di questi atti abbia per lo meno il pregio di mitigare il meccanismo del procedimento taglia-leggi, dal suo gruppo fortemente criticato, che prevede l'abrogazione in blocco di tutte le fonti legislative anteriori al 1970 non espressamente individuate come ancora necessarie. Per quanto riguarda la proposta di rilievi formulata dalla relatrice, invita quest'ultima a valutare la possibilità di riformulare il secondo rilievo nel senso di segnalare alla Commissione di merito che appare necessario - e non semplicemente «opportuno» - espungere dall'allegato tutti gli atti di cui risulti evidente la natura regolamentare o addirittura amministrativa, nonché gli atti legislativi per i quali sia già intervenuta l'abrogazione espressa ovvero a seguito di referendum abrogativo o la declaratoria di illegittimità costituzionale. Chiede quindi al ministro per la semplificazione normativa quale sia la posizione del Governo rispetto alla proposta di rilievi della relatrice.

Il ministro Roberto CALDEROLI dichiara che il Governo intende recepire le

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indicazioni contenute nella proposta di rilievi della relatrice.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, riformula la sua proposta di rilievi nel senso suggerito dal deputato Mantini (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di rilievi del relatore, come riformulata.

La seduta termina alle 18.05.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 406 del 25 novembre 2010, a pagina 60, sostituire le parole «Schema di decreto legislativo recante abrogazione di disposizioni legislative statali» con le seguenti «Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Atto n. 266)»

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 627 Binetti, C. 2422 Sbai, C. 2769 Cota, C. 3018 Mantini, C. 3020 Amici, C. 3183 Lanzillotta, C. 3205 Vassallo, C. 3368 Vaccaro, C. 3715 Reguzzoni, C. 3719 Garagnani e C. 3760 Bertolini.

COMITATO RISTRETTO

Istituzione della Giornata della memoria per le vittime della mafia.
C. 656 D'Antona, C. 883 Angela Napoli, C. 1925 Granata e C. 3179 Santelli.