CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 ottobre 2010
389.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 55

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 28 ottobre 2010. - Presidenza della presidente Alessandra MUSSOLINI.

La seduta comincia alle 13.40.

Indagine conoscitiva su alcuni aspetti dell'attuazione delle politiche a favore dell'infanzia e adolescenza.
Audizione della Coordinatrice della Commissione per le Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Lorena Rambaudi.
(Svolgimento e conclusione).

Alessandra MUSSOLINI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce, quindi, l'audizione.

Lorena RAMBAUDI, Coordinatrice della Commissione per le Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni le senatrici Anna Maria SERAFINI (PD), Rita GHEDINI (PD) e Giuliana CARLINO (IdV).

Lorena RAMBAUDI, Coordinatrice della Commissione per le Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

Pag. 56

Alessandra MUSSOLINI, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 28 ottobre 2010. - Presidenza della presidente Alessandra MUSSOLINI.

La seduta comincia alle 14.15.

Schema del III Piano biennale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, ai sensi dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 1997, n. 451.
Atto n. 251.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di Piano all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 26 ottobre 2010.

Irene ADERENTI (LNP), relatrice, presenta una proposta di parere sullo schema di Piano in esame (vedi allegato 1).

Anna Maria SERAFINI (PD), relatrice, preannuncia di aver predisposto, a nome del proprio gruppo, una proposta di parere alternativo a quello illustrata dalla senatrice Aderenti.
Prima di illustrare la proposta di parere, fa presente che il Piano biennale di azione ed interventi per l'infanzia e l'adolescenza, che la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza è chiamata oggi a votare è stato lungamente atteso e più volte sollecitato dal Partito Democratico, insieme a tutte le Associazioni e le professioni del settore. Esso però presenta alcune criticità tali da indurre il suo Gruppo ad esprimere un parere contrario.
Il primo nodo critico riguarda l'entità e l'effettiva reperibilità delle risorse finanziarie disponibili affinché il Piano possa essere uno strumento concreto per l'attuazione della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, della Costituzione e della normativa europea. Oltre a ciò, aggiunge che non ci si può non domandare cosa significhi dire che il Piano è di «natura programmatica», così come non ci si può non domandare come possa essere credibile dal punto di vista programmatico un Piano privo di risorse. Fa presente che su questo punto hanno insistito tutti i soggetti auditi dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Ricorda a tal fine che la legge 23 dicembre 1997, n. 451, istitutiva della Commissione, all'articolo 2, comma 2, prevede in modo esplicito che il Piano deve individuare «le modalità di finanziamento degli interventi da esso previsti, nonché le forme di potenziamento e di coordinamento delle azioni svolte dalla pubbliche amministrazioni, dalle regioni e dagli enti locali».
La seconda questione che intende sollevare riguarda la mancata scrittura dei LIVEAS, necessari per l'attuazione della legge 328 del 2000 e la scomparsa del Fondo Nazionale per l'Infanzia (ex legge n. 285/1997), se non per la parte dedicata alle Città riservatarie (di cui solo il 15 per cento viene erogato a favore dei minori): in sostanza, rileva come ad oggi non vi sia alcuno strumento normativo che possa essere invocato per attuare la legge n. 176/1991, di autorizzazione alla ratifica della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo.
Precisa quindi che il Piano presentato dal Governo nei contenuti, nell'approccio e nel metodo mostra notevole distanza dallo schema del Piano d'azione predisposto dall'Osservatorio per l'infanzia e l'adolescenza, anche per quanto riguarda la partecipazione dei minori, che appare fortemente ridimensionata come aspetto della costruzione della soggettività dei minori rispetto ai loro stessi diritti e nella costruzione

Pag. 57

di un patto intergenerazionale. Sul piano dell'approccio, fa presente che il riferimento al principio di «non discriminazione» è scomparso dalla premessa, rispetto al documento elaborato dall'Osservatorio.
Anche rispetto al metodo, il Piano è a suo avviso generico, non stabilisce in modo puntuale i tempi, le modalità e la responsabilità del monitoraggio del Piano stesso.
Conclude affermando che la notevole distanza tra i due schemi del Piano, quello presentato dal Governo e quello elaborato dall'Osservatorio, porta inevitabilmente a chiedersi se l'approccio e gli strumenti del Piano del Governo siano in grado di mettere in moto un processo in cui i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza possono «irrobustirsi» e creare le condizioni perché ad ogni minore che vive in Italia, senza alcuna discriminazione, sia assicurato il suo superiore interesse.
Passa quindi ad illustrare la propria proposta di parere.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UDC), intervenendo sui lavori della Commissione, chiede chiarimenti in ordine alla prevista riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, che doveva avere luogo prima dell'esame dello schema di Piano del Governo.

Alessandra MUSSOLINI, presidente, comunica che, per il protrarsi dell'audizione del rappresentante della Conferenza delle Regioni, la riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione deve intendersi rinviata.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UDC) esprime il proprio rammarico per il fatto che ciò comporta l'impossibilità di raggiungere un accordo su una proposta di parere condivisibile da tutti i gruppi in Commissione, diversamente da quanto era stato auspicato e previsto fino ad oggi.

Giuliana CARLINO (IdV) condivide anzitutto pienamente i rilievi contenuti nella proposta di parere presentata dalla relatrice Serafini, che giudica dettagliati ed esaustivi, soprattutto alla luce delle audizioni svolte dalla Commissione.
Intende comunque sottolineare schematicamente le maggiori criticità del piano.
Ritiene anzitutto grave che siano state accolte soltanto in minima parte, all'interno dello schema di Piano presentato dal Governo, le indicazioni dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, che invece, per definizione, è l'organo incaricato di predisporre il Piano nazionale, fornendo indicazioni rispetto ai contenuti ed alle modalità con cui dovrebbe essere elaborato tale documento.
Fa presente che, come emerso dalle audizioni svolte in Commissione, è sempre più necessaria e urgente una riforma del sistema giuridico minorile e delle relazioni familiari, che armonizzi tutta la legislazione in materia, in sintonia con le Convenzioni internazionali di cui l'Italia è parte. Pur dichiarandosi poi d'accordo, in linea di massima, con l'istituzione di un unico tribunale della famiglia, ritiene però che sia necessario assicurare, nei tribunali per i minori, la presenza di giudici onorari specializzati anche in materie non giuridiche.
Per quanto riguarda le politiche sociali, segnala la mancata definizione da parte dello Stato dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (i cosiddetti LIVEAS), che crea di fatto un grave vuoto legislativo. Infatti, in base al Titolo V della Costituzione, la competenza in materia di politiche sociali è affidata alle Regioni: la mancata individuazione di standard minimi nazionali potrebbe comportare la possibilità che tutto venga affidato a decisioni totalmente discrezionali da parte delle singole Regioni sull'unica base delle risorse regionali disponibili, con il rischio concreto di creare pesanti sperequazioni nei servizi erogati.
Poiché lo Stato centrale ha comunque la responsabilità di garantire l'uniforme godimento dei diritti da parte di tutti gli individui sul territorio nazionale, sarebbe fondamentale la stipula di un atto d'intesa

Pag. 58

tra Stato Regioni e autonomie locali sulle politiche per l'infanzia e l'adolescenza.
Infine evidenzia, come anche numerose associazioni del settore, che per far sì che il piano non resti una mera dichiarazione d'intenti ma diventi un programma concreto e realizzabile non si può prescindere dallo stanziamento di fondi adeguati e da un sistema di monitoraggio per analizzare annualmente l'entità delle risorse che il nostro Paese destina all'infanzia e all'adolescenza.
Nel ribadire che è necessario che un importante strumento a tutela dell'infanzia non si trasformi in una mera celebrazione di intenti, sottolinea che è dovere della Commissione fare in modo che i diritti di bambini e adolescenti nel nostro Paese trovino nel piano una fase fondante, rinnovata periodicamente in base all'evoluzione della nostra società.
Preannuncia quindi il proprio voto favorevole alla proposta di parere contrario della relatrice Serafini.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UDC) si rammarica ancora una volta per la mancata occasione di pervenire all'espressione di unico parere, concordato da tutti i gruppi in Commissione, nella quale invece sperava fortemente.
Nell'operare poi una distinzione tra il contenuto dello schema di Piano e quello delle singole proposte di parere presentate, preannuncia di non condividere nessuna delle due, ma concorda invece sul rischio, paventato da molti, che il Piano diventi una sorta di «Piano dei sogni».
In conclusione, preannuncia la sua astensione dal voto su entrambe le proposte di parere presentate.

Sandra ZAMPA (PD) condivide con la deputata Capitanio Santolini il rammarico e l'amarezza per il fatto che la Commissione non abbia potuto esprimere un unico parere condiviso da tutte le forze politiche.
Concorda sul rischio che il Piano diventi una sorta «libro dei sogni», dai contenuti che peraltro non piacciono al suo gruppo, anche perché la politica, a suo giudizio, non deve lavorare con i «sogni», ma con la realtà.
Fa presente che la crisi economica ha avuto ovunque gravi ripercussioni, ma nonostante ciò alcuni Paesi europei, come ad esempio la Germania, hanno operato scelte politiche favorevoli ai minori e alle famiglie.
In conclusione, preannuncia voto contrario alla proposta di parere della relatrice Aderenti e voto favorevole alla proposta di parere della relatrice Serafini.

Massimo POLLEDRI (LNP) ringrazia anzitutto le relatrici per il lavoro svolto.
Sottolinea quindi che il problema delle risorse finanziarie insufficientemente individuate dal Piano, nonostante rappresenti un importante e cruciale nodo per l'attuazione delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza, non può essere risolto dalla Commissione in questa sede e comunque è espressione della grave crisi economica che tutti i Paesi stanno attraversando. A questo proposito, cita il caso della la patria del welfare, la Gran Bretagna, il cui Governo ha recentemente dovuto operare pesantissimi tagli alla spesa sociale, a riprova del fatto che lo stato sociale attraversa in tutto il mondo una fase di grave crisi.
Condivide poi le legittime preoccupazioni, emerse anche in questa sede, sull'esistenza di una vera e propria emergenza educativa a proposito dei minori, sottolineata anche dalla Conferenza episcopale italiana, e alla quale occorre porre rimedio quanto prima e con mezzi efficaci.
Preannuncia infine il proprio voto favorevole alla proposta di parere della senatrice Aderenti.

Alessandro PAGANO (PdL) propone di introdurre, all'interno della proposta di parere della senatrice Aderenti, al termine dell'osservazione f), le seguenti parole: si raccomanda di altresì agevolare ed educare adeguatamente la coppia madre-figlio ai benefici psico-fisici dell'allattamento al seno.

Pag. 59

Propone altresì di aggiungere una condizione finale al termine della proposta di parere della senatrice Aderenti che ponga l'accento sulla necessità di sostenere i genitori nella gestione della grave situazione di emergenza educativa in cui si trovano attualmente i minori.

Irene ADERENTI (LNP), relatrice, concorda con le due integrazioni proposte dal deputato Pagano e riformula corrispondentemente il proprio parere.

Anna Maria SERAFINI (PD) relatrice, concorda sulla prima delle osservazioni formulate dal deputato Pagano e dichiara di volerla integrare anche fra le premesse della propria proposta di parere (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice Aderenti come riformulato (vedi allegato 3).

Alessandra MUSSOLINI, presidente, avverte che la proposta di parere della senatrice Serafini deve intendersi conseguentemente preclusa.

La seduta termina alle 15.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI