CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 ottobre 2010
387.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 26 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 16.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
C. 3779 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli con osservazioni).

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La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 20 ottobre 2010.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, in considerazione del fatto che nella relazione iniziale non aveva fornito specifiche indicazioni in merito agli stanziamenti previsti nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e in quello del Ministero dello sviluppo economico, per quanto concerne le parti di competenza della Commissione, ritiene opportuno integrare quanto esposto nella relazione svolta il 20 ottobre scorso con alcuni elementi informativi relativi agli stanziamenti di bilancio di interesse della IX Commissione. Segnala, in primo luogo, che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze è stato istituito, in attuazione dell'articolo 56 della legge n. 120 del 2010 in materia di sicurezza stradale, il capitolo 7339 (Spese per predisporre la dotazione strumentale necessaria alla raccolta e all'invio dei dati relativi all'incidentalità stradale ai fini dell'aggiornamento degli archivi), con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. Per quanto riguarda i dati di spesa del settore trasporti, osserva che la Missione 13, Diritto alla mobilità, presenta una previsione di 2.972,7 milioni di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 178,4 milioni di euro, riduzione che interessa in misura diversa la maggior parte dei programmi. In particolare, analizzando brevemente i singoli programmi, fa presente che il programma «Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale» prevede spese per 271,8 milioni di euro, dei quali 225,7 milioni di euro di parte corrente e 46,1 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 225 milioni di euro, con un decremento di 66,4 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010 e le spese relative ad «Interventi» ammontano a 0,7 milioni di euro, con una riduzione di 0,5 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010, mentre le spese relative ad «Investimenti» ammontano a 46,1 milioni di euro, registrando una riduzione di 6 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010. Il programma «Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo» prevede spese per 171,9 milioni di euro, dei quali 128,2 milioni di euro di parte corrente e 43,7 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 4,5 milioni di euro, con un incremento di 0,3 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010 mentre le spese relative ad «Interventi» ammontano a 123,7 milioni di euro, con una riduzione di 9,3 milioni di euro e quelle relative ad «Investimenti» ammontano a 43,7 milioni di euro, con un decremento di 14,5 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010. Il programma «Autotrasporto ed intermodalità» prevede spese per 64,4 milioni di euro, dei quali 17,7 milioni di euro di parte corrente e 46,7 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 7,4 milioni di euro, con un decremento di 3,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010, mentre le spese relative ad «Interventi» ammontano a 10,3 milioni di euro, interamente allocate sul capitolo 1330 (Somme assegnate al Comitato centrale per l'Albo degli autotrasportatori); rileva che rispetto al bilancio assestato 2010, il capitolo registra un decremento di 108,4 milioni di euro. In proposito, evidenzia peraltro che per i due anni successivi si prevede un parziale recupero della dotazione di questo capitolo (77,3 milioni di euro sia per il 2011 che per il 2012). All'interno di tale programma le spese relative agli «Investimenti» ammontano a 46,7 milioni di euro, con una riduzione di 97 milioni di euro. Il programma «Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario» autorizza spese per 48,3 milioni di euro, dei quali 15,7 milioni di euro di spese correnti e 32,6 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 15,4 milioni di euro, con un incremento di 0,9 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010. Rileva che di maggior rilevanza è il capitolo 1227 (Somme destinate a garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale da attribuire all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) con

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uno stanziamento di 11,9 milioni di euro, invariato rispetto all'assestamento 2010. All'interno di tale programma le spese relative ad «Interventi» ammontano a 0,3 milioni di euro sul cap. 1350 (Quota a carico dell'Italia della spesa riguardante la delegazione italo - svizzera per il Sempione. Concorso al comitato permanente del congresso internazionale ferroviario residente in Bruxelles e ad altre organizzazioni ed enti per attività svolte nel campo dei trasporti), invariato rispetto all'assestamento 2010, mentre le spese relative ad «Investimenti» ammontano a 32,5 milioni di euro, ridotte di 6,3 rispetto al dato assestato 2010 e quasi interamente appostate sul cap. 7301 (Fondo per la contribuzione agli investimenti per lo sviluppo del trasporto merci per ferrovia, con particolare riferimento al trasporto combinato e di merci pericolose ed agli investimenti per le autostrade viaggianti). Il programma «Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne» prevede spese per 1.075,7 milioni di euro, dei quali 514,6 milioni di euro di parte corrente e 561,2 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 10,3 milioni di euro, con una riduzione di 0,3 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010 mentre le spese relative ad «Interventi» ammontano a 504,2 milioni di euro, con un aumento di 179,1 milioni di euro rispetto dal dato assestato 2010. Le spese relative ad «Investimenti» ammontano a 561,2 milioni di euro, con un incremento di 9,2 milioni di euro. Il programma «Sviluppo e sicurezza della mobilità locale» autorizza spese per 1.340,6 milioni di euro, dei quali 498,1 milioni di euro di parte corrente e 842,6 milioni di euro in conto capitale; le spese di «Funzionamento» ammontano a 4,5 milioni di euro, mentre le spese relative ad «Interventi» ammontano a 493,6 milioni di euro, con un incremento di 187,8 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010; le spese relative ad «Investimenti» ammontano a 842,6 milioni di euro, con una riduzione di 236,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010.
Per quanto concerne il settore delle comunicazioni, segnala che i principali interventi del Ministero dello sviluppo economico, con riferimento agli ambiti di competenza del Dipartimento per le comunicazioni, riguardano la missione 15, Comunicazioni, che reca una previsione di 130,7 milioni di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 21,5 milioni di euro. Passando ad una breve disamina dei programmi presenti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, fa presente che il programma «Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione» prevede spese per 53,6 milioni di euro, dei quali 52,4 milioni di euro di parte corrente e 1,2 milioni di euro in conto capitale; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 47,3 milioni di euro, con un aumento di 3,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010; gli «Interventi» prevedono spese per 5,1 milioni di euro, con una riduzione di 88.941 euro rispetto al dato assestato 2010 mentre gli «Investimenti» prevedono uno stanziamento in conto capitale di 1 milione di euro, con una riduzione di 0,5 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010. Il programma «Regolamentazione e vigilanza del settore postale» prevede spese per 3,7 milioni di euro, per la quasi totalità assorbite dalle spese di parte corrente; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 2,9 milioni di euro, con un incremento di 359.657 euro rispetto all'assestamento 2010; le spese per Interventi ammontano a 750.000 euro interamente assorbite dal cap. 1378 (Concorso nella spesa dell'unione postale universale) mentre gli «Investimenti» recano spese per 4.930 euro. Infine, il programma «Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione» prevede spese per 73,4 milioni di euro, per la quasi totalità assorbite dalle spese di parte corrente; le spese relative al «Funzionamento» ammontano a 6,8 milioni di euro, con un incremento di 1,2 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010; gli «Interventi» recano spese per 66,6 milioni di euro, con un decremento di

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25,6 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010. Da ultimo segnala che gli stanziamenti relativi alla Missione Comunicazioni, presenti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze nel programma «Servizi postali e telefonici», ammontano a 756,7 milioni di euro, di cui 612 milioni di euro di parte corrente e 144,7 milioni di euro in conto capitale. Le spese per «Interventi» sono allocate su due capitoli 1496 (Rimborso alle Poste Italiane spa degli oneri sostenuti per le agevolazioni tariffarie connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali), che autorizza spese per 18 milioni di euro, con una riduzione di 1,9 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010 e 1502 (Somma da erogare alle Poste Italiane spa per i servizi offerti in convenzione allo Stato), con uno stanziamento di 594 milioni di euro, aumentato di 20,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010.

Mario LOVELLI (PD) ribadisce le osservazioni formulate in occasione dell'esame della Decisione di finanza pubblica. Osserva che il disegno di legge di stabilità costituisce una mera trasposizione nel bilancio delle previsioni del decreto-legge n. 78 del 2010, e che quindi non ci sono reali interventi nella manovra in esame. Rileva che l'articolo unico del disegno di legge in esame riguarda principalmente la materia dei trasporti, e il tema dell'edilizia sanitaria. Evidenzia che viene operata con il disegno di legge una manovra che definirebbe «spericolata», in quanto il comma 5 dell'articolo 1 dà la possibilità alle regioni, previa decisione in Conferenza Stato-regioni e deliberazione del CIPE, di rimodulare di fatto il taglio previsto dal decreto-legge n. 78, prelevando risorse dal Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS). Sottolinea che questo equivale ad utilizzare risorse in conto capitale per spese di parte corrente e che ciò va nella direzione opposta alla necessità di controllo della spesa corrente e di interventi che promuovano la crescita del Paese. Fa presente inoltre che il Fondo per le aree sottoutilizzate è vincolato per l'85 per cento ad interventi nelle regioni del Mezzogiorno e che quindi la previsione recata dal comma 5 deve essere poi verificata nella sua fattibilità dal momento che il complesso degli interventi che le regioni dovranno operare in materia di trasporto pubblico locale potrebbe non corrispondere alle percentuali di utilizzo territoriale definite per tale Fondo. Osserva inoltre che la previsione di cui al comma 7 subordina l'erogazione delle risorse previste dal decreto-legge n. 185 del 2008 alla verifica delle misure di razionalizzazione e efficientamento contenute nei contratti aventi ad oggetto il trasporto pubblico locale su ferro e che tale intervento produrrà effetti ancor più restrittivi sui servizi di trasporto pubblico locale. Rileva ancora che all'interno della Tabella B non ci sono stanziamenti per le infrastrutture ed i trasporti per l'anno 2011 e che lo Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti registra una decurtazione pari al 5,46 per cento sul dato assestato relativo all'anno 2010. Sottolinea infine che la manovra contiene un generale impoverimento delle risorse utilizzabili in un settore a suo giudizio fondamentale come quello dei trasporti e rileva un più generale impoverimento delle politiche in questo settore. Fa presente che rimangono senza soluzione alcuni temi di grande rilevanza, come quello dei contratti di servizio con Ferrovie dello Stato e le società collegate, con ANAS, rispetto alla quale si è trovata una soluzione in termini di pedaggiamento a carico dell'utenza, e del contratto di programma con la società Poste italiane, che dal 2011 dovrà affrontare la liberalizzazione imposta in sede europea. A tale ultimo riguardo osserva che il contratto di programma con la società Poste italiane è scaduto nel 2008 e non è stato successivamente rinnovato e che è stata recentemente approvata una misura sui contributi sull'editoria al di fuori delle previsioni contenute nel suddetto contratto. Rileva in definitiva una generale situazione di confusione rispetto alla quale il Ministro Tremonti ha annunciato la presentazione di un decreto-legge di fine anno all'interno del quale saranno contenute anche le misure relative alla messa all'asta delle frequenze televisive che si renderanno libere a seguito della transizione

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dal sistema analogico a quello digitale. Ricorda che nella scorsa settimana è stata approvata una mozione relativa alla ferrovia Torino - Lione ed esprime preoccupazione per la notizia appresa dagli organi di stampa di un taglio operato dall'Europa di 9 milioni di euro al riguardo. Ritiene quindi che non solo sia in discussione il futuro dell'opera dal punto di vista della copertura europea ma che già nel presente la realizzazione di tale opera registri notevoli problemi, come dimostra la mancata convocazione della seduta del CIPE in cui si doveva discutere anche il terzo valico dei Giovi. Sottolinea una generale mancanza di riforme e l'assenza di un quadro regolatorio chiaro in materia di trasporti, oltre ad una generale incapacità di selezionare le opere che costituiscono obiettivi strategici per il Paese, come ad esempio la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, il terzo valico dei Giovi, e il valico del Brennero. Fa presente di aver appreso da uno studio inviato dall'associazione dei pendolari per la Lombardia che si verificherà un aumento dei costi per il trasporto pubblico locale che varierà da 90 a 400 euro all'anno, a fronte di un taglio dei servizi che varierà dal 3 al 7 per cento all'anno. Rileva che tale dato, a suo giudizio allarmante, segnala come l'importante questione della politica tariffaria sia stata affrontata negli ultimi anni in modo casuale e spesso demagogico e comunque del tutto inadeguato, dato che si sono registrati risvolti pesanti per i cittadini soprattutto nel trasporto pubblico locale e ferroviario. Osserva che il disegno di legge di stabilità non contribuisce all'inversione del ciclo economico del Paese e per di più dal punto di vista sociale incide pesantemente sulla situazione già grave delle fasce più deboli della popolazione. Segnala in ultimo che non è più prevista la detassazione degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, che ritiene necessaria al fine di creare un sistema virtuoso in cui si incentivi l'utilizzo del mezzo pubblico, determinando una maggiore efficienza del sistema dei trasporti nel suo complesso.

Silvia VELO (PD) condivide le osservazioni formulate dal collega Lovelli. Osserva che il disegno di legge di stabilità è incentrato su temi, come quello del trasporto pubblico locale, di precipua competenza della IX Commissione, che coinvolgono milioni di utenti. Ricorda che nello scorso mese di luglio è stata discussa e approvata una mozione unitaria sulla necessità del sostegno al trasporto pubblico su ferro di iniziativa del Partito democratico, che era stata formulata in reazione alle misure contenute nel decreto-legge n. 78 del 2010 che aveva operato un taglio rilevante sui trasferimenti per il trasporto pubblico locale. Rileva che dall'indagine conoscitiva effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sul servizio universale nel trasporto ferroviario passeggeri a lunga e media percorrenza si evince che nel passaggio dal 2009 al 2010 c'è stato un taglio del 10 per cento del servizio universale a lunga percorrenza, che è passato da 33 a 30 milioni di treni/km. Osserva che un ulteriore taglio si registrerà inevitabilmente nell'anno 2011, a causa delle minori risorse destinate a questo settore. Pur essendo convinta che le regioni rappresentino un centro di costo assai rilevante per lo Stato e che sia possibile operare un contenimento di tali costi, soprattutto per quanto riguarda la sanità, ritiene che non sia corretto operare tagli lineari alle regioni, senza distinguere le varie realtà territoriali. Ritiene che i tagli operati dal Governo in maniera lineare nei confronti delle regioni significhino nei fatti un peggioramento del servizio dell'utenza pendolare e un generale disincentivo all'uso del treno, che andrebbe invece promosso al fine di operare un riequilibrio intermodale assolutamente necessario, di far diminuire l'incidentalità e la mortalità stradale, e di rispettare i requisiti di riduzione delle emissioni inquinanti richiesti dal protocollo di Kyoto. Rileva che la disposizione contenuta al comma 5 del disegno di legge di stabilità, che consente l'utilizzo del Fondo per le aree sottoutilizzate per il sostegno del trasporto pubblico locale, evidenzia chiaramente che il taglio operato attraverso il decreto-legge n. 78 non è sostenibile dalle regioni. Ritiene che scelte sbagliate operate

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nel passato determinino provvedimenti come quello all'esame, che reca misure discutibili anche in relazione al fatto che finanziamenti in conto capitale vengono utilizzati per spese di natura corrente. Ricorda che la Commissione ha deliberato l'avvio di un'indagine conoscitiva sul trasporto ferroviario, nella quale ritiene utile che vengano ascoltate quanto prima possibile le regioni; osserva peraltro che l'indagine conoscitiva si concluderà dopo che saranno stati effettuati i tagli previsti dalla manovra di finanza pubblica. Osserva in conclusione che nella manovra mancano interventi a favore del riequilibrio intermodale, interventi che a suo giudizio non sono presenti neanche nel piano per la logistica presentato nei giorni scorsi dal sottosegretario Giachino in audizione.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, osserva che il Paese sta attraversando un momento di difficoltà finanziaria e che, al pari degli altri paesi europei, è tenuto a rispettare il patto di stabilità definito in sede europea. Ricorda altresì all'esame della Commissione è il disegno di legge di stabilità, il cui contenuto proprio, sulla base della disciplina della finanza pubblica e della contabilità di Stato dettata dalla legge n. 196 del 2009, esclude che possano esservi inseriti interventi di spesa a sostegno dell'economia. Giudica pertanto positivo l'annuncio del Governo dell'adozione, successivamente al disegno di legge di stabilità, di un apposito provvedimento che indirizzerà parte delle risorse derivanti dalla vendita delle frequenze televisive a settori strategici, come quello del trasporto. Per questo, nelle proposte di relazione che si accinge a presentare, ha ritenuto opportuno evidenziare alcune priorità nell'ambito degli interventi a sostegno dello sviluppo economico, che non possono essere adottati con il disegno di legge in esame, anche per la difficoltà di individuare, all'interno di tale disegno di legge, un'idonea copertura finanziaria. In proposito, anticipando le valutazioni che saranno più precisamente svolte in sede di espressione del parere sugli emendamenti, osserva che ritiene corretto e anche condivisibile il contenuto degli emendamenti presentati dal gruppo del Partito democratico, ma non può esprimere parere favorevole, a causa della compensazione operata attraverso ulteriori tagli lineari degli stanziamenti relativi alle voci di Tabella C, che risultano già ridotti rispetto all'anno precedente.

Il sottosegretario di Stato Bartolomeo GIACHINO si riserva di intervenire con riferimento alle specifiche questioni segnalate nelle proposte emendative.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara quindi conclusa l'esame preliminare. Avverte che sono stati presentati emendamenti riferiti al disegno di legge di stabilità 2011 (vedi allegato 1). Segnala che non possono essere posti in votazione, in quanto riferiti a materie di competenza di altre Commissioni, l'emendamento Velo 3778/IX/1.1, che proroga per l'anno 2011, nel limite di spesa di 15 milioni di euro, l'indennità prevista per i lavoratori addetti alle prestazioni di lavoro temporaneo occupati nel settore dei servizi portuali e per i lavoratori delle società che si sono costituite a seguito della trasformazione delle compagnie portuali, ai sensi del comma 12 dell'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, e l'emendamento Meta 3778/IX/1.3, che ripristina la detrazione dall'imposta sul reddito delle persone fisiche delle spese sostenute nell'anno 2010, per l'abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale. Invita pertanto i presentatori a ritirare gli emendamenti sopraindicati, che potranno essere presentati direttamente presso la Commissione bilancio.

Michele Pompeo META (PD) ritira l'emendamento Velo 3778/IX/1.1, di cui è cofirmatario, e l'emendamento a propria firma 3778/IX/1.3.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte altresì che potrebbe presentare profili di criticità in ordine all'ammissibilità l'articolo

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aggiuntivo Tullo 3778/IX/1.01, che modifica la disciplina del finanziamento delle autorità portuali e prevede l'istituzione di un apposito fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti. Segnala in proposito che la disciplina del contenuto proprio del disegno di legge di stabilità, dettata dall'articolo 11 della legge n. 196 del 2009, non prevede che possano essere contenute in tale disegno di legge norme di spesa a sostegno di settori dell'economia, a meno che tali interventi non siano inseriti nelle tabelle ovvero siano riconducili alle materie previste nell'articolato in conformità al citato articolo 11. Invita pertanto anche in questo caso i presentatori a ritirare l'articolo aggiuntivo Tullo 3778/IX/1.01, per presentarlo direttamente alla V Commissione bilancio, anche ai fini di una più compiuta valutazione della sua ammissibilità.

Michele Pompeo META (PD), in qualità di cofirmatario, ritira l'articolo aggiuntivo Tullo 3778/IX/1.01.

Mario VALDUCCI, presidente, invita il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sui restanti emendamenti presentati.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Lovelli 3778/IX/1.2 e Meta 3778/IX/Tab.E.1, in quanto entrambi, a fini di compensazione, operano una riduzione lineare degli stanziamenti relativi alle voci di Tabella C. Fa presente che i finanziamenti di Tabella C risultano, già nel disegno di legge di stabilità presentato dal Governo, notevolmente ridotti rispetto allo scorso anno per effetto delle disposizioni di contenimento delle spese inserite nel decreto-legge n. 78 del 2010 e che un ulteriore taglio su tali voci comprometterebbe pertanto interventi di indubbia rilevanza, come quelli contenuti nella citata Tabella C. Per queste ragioni, pur condividendo le finalità perseguite, che, nel caso dell'emendamento Lovelli 3778/IX/1.2, sono rivolte al finanziamento dei servizi del trasporto pubblico locale e, nel caso dell'emendamento Meta 3778/IX/Tab.E.1, sono rivolte al finanziamento della realizzazione delle infrastrutture per la banda larga, ribadisce l'invito ai presentatori a ritirare tali emendamenti e a ripresentarli presso la Commissione bilancio, eventualmente individuando una diversa compensazione.

Il sottosegretario di Stato Bartolomeo GIACHINO esprime parere conforme a quello del relatore sulle proposte emendative Lovelli 3778/IX/1.2 e Meta 3778/IX/Tab.E.1.

Mario LOVELLI (PD) insiste per la votazione dell'emendamento 3778/IX/1.2 di cui è primo firmatario. Ritiene che la Commissione debba dare, in materia di trasporto pubblico locale, indirizzi chiari e sottolinea in particolare l'opportunità di ripristinare le modalità di intervento individuate nella legge finanziaria per il 2008.

La Commissione respinge l'emendamento Lovelli 3778/IX/1.2.

Michele Pompeo META (PD), rileva che il finanziamento della banda larga costituisce una misura idonea a produrre effetti positivi, sia in relazione al sostegno alla ripresa, sia, nel medio e lungo termine, per il rafforzamento delle potenzialità di crescita e l'ammodernamento del Paese. Fa presente che l'emendamento prevede un meccanismo di finanziamento pluriennale degli interventi per la banda larga, che erano stati definiti dal cosiddetto «Piano Romani» e che lo stesso Governo aveva ritenuto prioritari, decurtando peraltro il finanziamento di 800 milioni di euro che a tali interventi era stato destinato. Ricorda che in una recente audizione informale della società Telecom Italia SpA di fronte alle Commissioni IX e X è stata evidenziata l'assenza di risorse per la banda larga e giudica opportuno che la Commissione dia un segnale chiaro e netto per rimediare a questa situazione. Insiste quindi per la votazione dell'emendamento

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3778/IX/Tab.E.1 di cui è primo firmatario, invitando i colleghi della maggioranza e in particolare i colleghi della Lega a valutare attentamente la proposta emendativa che concerne un'esigenza di cui in passato anch'essi hanno evidenziato la rilevanza strategica per il sistema economico.

Jonny CROSIO (LNP) pur ritenendosi in linea di massimo d'accordo con i contenuti dell'emendamento del collega Meta, esprime il suo disaccordo sulla metodologia individuata per l'utilizzo dei fondi. Ritiene che non sia opportuno disporre uno stanziamento senza che ci sia un progetto ben definito di utilizzo dei fondi. Preannuncia la presentazione da parte del proprio gruppo di una risoluzione sul tema della banda larga, sulla quale auspica che si registri la convergenza anche dei colleghi di opposizione.

La Commissione respinge l'emendamento Meta 3778/IX/Tab.E.1.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che gli emendamenti respinti devono essere di nuovo presentati presso la Commissione bilancio, anche al fine di permetterne la successiva presentazione in Assemblea.
Avverte quindi che il relatore ha presentato una proposta di relazione favorevole, concernente la tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 2).
Avverte inoltre che sono state presentate, con riferimento alla Tabella n. 3 e alle connesse parti del disegno di legge di stabilità, due proposte di relazione alternativa, sottoscritte, rispettivamente, dall'onorevole Meta e dagli altri membri della Commissione appartenenti al gruppo del Partito Democratico (vedi allegato 3), e dall'onorevole Monai (vedi allegato 4).

Vincenzo GAROFALO (PdL) illustra la propria proposta di relazione concernente la Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità.

Michele Pompeo META (PD) illustra la proposta di relazione alternativa presentata dal proprio gruppo concernente la Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione la proposta del relatore di riferire favorevolmente sulla Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità, avvertendo che in caso di approvazione devono ritenersi precluse le proposte di relazione alternativa presentate dai deputati Meta e Monai.

La Commissione approva la proposta del relatore concernente la Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di relazione favorevole, concernente la Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 5).
Avverte inoltre che sono state presentate, con riferimento alla Tabella n. 10 e alle connesse parti del disegno di legge di stabilità, due proposte di relazione alternativa, sottoscritte, rispettivamente, dall'onorevole Meta e dagli altri membri della Commissione appartenenti al gruppo del Partito Democratico (vedi allegato 7), e dall'onorevole Monai (vedi allegato 8).

Vincenzo GAROFALO (PdL) illustra la propria proposta di relazione concernente la Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità.

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Michele Pompeo META (PD) illustra la proposta di relazione alternativa presentata dal proprio gruppo concernente la Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità.

Daniele TOTO (PdL) rileva che il disegno di legge di bilancio presenta per l'anno 2011 una notevole riduzione del finanziamento destinato al Comitato centrale per l'albo degli autotrasportatori. Invita pertanto il relatore a integrare la proposta di relazione evidenziando anche l'esigenza, in generale, di mantenere i finanziamenti e le agevolazioni previsti per l'anno 2010 a favore del settore dell'autotrasporto.

Marco DESIDERATI (LNP) concorda con la proposta del collega Toto, evidenziando la condizione di grave sofferenza in cui si trova il settore dell'autotrasporto, anche a causa della concorrenza sleale effettuata dagli autotrasportatori dei Paesi dell'Est Europa.

Mario LOVELLI (PD) ritiene riduttiva un'integrazione della proposta di relazione del relatore che tenga conto soltanto del problema assai specifico evidenziato dal collega Toto. Invita i colleghi di maggioranza a valutare con attenzione i contenuti della proposta di relazione alternativa che si prefiggono un obiettivo più generale di un riequilibrio tra le varie modalità di trasporto che, a suo giudizio, dovrebbe rappresentare l'elemento fondamentale di una appropriata politica dei trasporti.

Daniele TOTO (PdL) ricorda, in relazione alle osservazioni del collega Lovelli, il proprio impegno per un'apertura del mercato del trasporto ferroviario di merci, richiamando in particolare l'interrogazione a propria firma sulla direttiva che riduceva le infrastrutture di trasporto utilizzabili da parte degli operatori privati. Ritiene che l'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente deliberato sul trasporto ferroviario e il documento conclusivo che sarà approvato possano offrire l'occasione per esprimere un indirizzo chiaro e largamente condiviso a favore di un'effettiva liberalizzazione del settore, che potrà tradursi in una concreta possibilità di sviluppo del settore medesimo, proprio nell'ottica di un riequilibrio modale nel sistema dei trasporti.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, riformula la propria proposta di relazione in modo da accogliere, oltre al suggerimento del collega Toto, anche le considerazioni contenute nella proposta di relazione alternativa del gruppo del Partito democratico relative all'esigenza di un riequilibrio modale del trasporto di merci a vantaggio del trasporto ferroviario (vedi allegato 6).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione la nuova formulazione della proposta del relatore di riferire favorevolmente sulla Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità, avvertendo che in caso di approvazione devono ritenersi precluse le proposte di relazione alternativa presentate dai deputati Meta e Monai.
La Commissione approva la nuova formulazione della proposta del relatore concernente la Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 6).
Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento della Camera, il deputato Garofalo quale relatore presso la Commissione bilancio per l'esame della Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, e per l'esame della Tabella n. 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

La seduta termina alle 17.10.