CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 ottobre 2010
384.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.50.

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Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
C. 3779 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il calendario dei lavori reca l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del regolamento, del disegno di legge C. 3778 recante la legge di stabilità 2010, e del disegno di legge C. 3779 recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
Fa presente che, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà, limitatamente alle parti di competenza, gli stati di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Tabella n. 3) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Tabella n. 10).
Dopo l'esame preliminare congiunto dei due disegni di legge, la IX Commissione procederà all'esame di eventuali emendamenti riferiti agli stati di previsione del disegno di legge di bilancio e alle parti del disegno di legge di stabilità di propria competenza. L'esame dei due disegni di legge si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione per ciascuno stato di previsione e connesse parti del disegno di legge di stabilità, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
Evidenzia che, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti al disegno di legge di bilancio che propongono variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione debbono essere presentati nella Commissione competente per materia, dove possono essere presentati e votati, altresì, anche emendamenti concernenti variazioni compensative tra stanziamenti iscritti in stati di previsione diversi. Segnala peraltro che è comunque ammissibile la presentazione direttamente in Commissione Bilancio anche degli emendamenti recanti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione.
Per quanto concerne in generale gli emendamenti presentati presso le Commissioni di settore, gli emendamenti approvati sono allegati alle relazioni da trasmettere alla Commissione Bilancio e si intendono presentati, a nome della Commissione di settore, presso la Commissione Bilancio medesima. Quest'ultima li esamina insieme agli altri emendamenti, presentati dai deputati e dal Governo. Gli emendamenti presentati presso le Commissioni di settore e respinti devono essere presentati di nuovo presso la Commissione Bilancio, anche al fine di permetterne la successiva presentazione in Assemblea.
Segnala altresì che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea. Gli ordini del giorno approvati dalle Commissioni di settore o accolti dal Governo sono allegati

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alle relazioni da trasmettere alla Commissione Bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.
Per quanto attiene all'organizzazione dei lavori, ricorda che, sulla base del parere approvato dalla Giunta del regolamento il 14 luglio 2010, il termine per l'esame in sede consultiva dei disegni di legge di stabilità e di bilancio da parte delle Commissioni di settore è fissato al 26 ottobre 2010. Il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno, dovrà essere pertanto fissato tenendo conto che i lavori della Commissione sui due disegni di legge in oggetto, dovranno concludersi entro martedì 26 ottobre 2010. Con tale precisazione rinvia alle deliberazioni che saranno assunte dall'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, già convocato per la giornata odierna per la fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno.
Avverte, da ultimo, che secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, successivamente all'assegnazione dei disegni di legge di stabilità e di bilancio, è sospesa in Commissione ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché la Commissione non avrà concluso l'esame in sede consultiva dei predetti disegni di legge. La Commissione potrà peraltro procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, fa presente che, nel quadro delineato dalla riforma della contabilità dello Stato dalla legge n. 196 del 2009, la legge di stabilità - che sostituisce la legge finanziaria - compone insieme alla legge di bilancio la manovra di finanza pubblica, prevista su base triennale. Fa presente che essa contiene norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza nel triennio considerato nel bilancio pluriennale, dispone annualmente il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale e provvede, per il medesimo periodo, alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione vigente al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi, reca esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza nel triennio considerato dal bilancio pluriennale, e non può contenere norme di delega o di carattere ordinamentale ovvero organizzatorio, né interventi di natura localistica o microsettoriale.
In ordine all'esame del disegno di legge di stabilità 2011, avverte che esso non produce effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica, in quanto la manovra di aggiustamento dei conti pubblici per il triennio di programmazione è già stata approvata con il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010.
Passando ad una breve illustrazione del contenuto, fa presente che l'articolo unico del disegno di legge reca, al comma 7, una disposizione in materia di trasporto ferroviario, che si riferisce a quanto stabilito dall'articolo 25 del decreto legge n. 185 del 2008. Ricorda che il comma 1 di tale articolo ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo per gli investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato SpA con una dotazione di 960 milioni di euro per l'anno 2009; il comma 2 ha autorizzato la spesa di 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, per la stipula dei nuovi contratti di servizio dello Stato e delle Regioni a statuto ordinario con Trenitalia SpA, e ne ha subordinato l'erogazione alla stipula dei suddetti contratti e alla rispondenza di questi ultimi a criteri di efficientamento e razionalizzazione. Il comma 7 in esame precisa che la dimostrazione dell'avvenuta adozione delle predette misure, e dei conseguenti effetti positivi, deve avvenire entro il primo semestre del 2011. Inoltre, il comma subordina a tale verifica anche l'erogazione

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della quota dei 960 milioni, di cui al comma 1 del citato articolo 25, destinata a investimenti per il trasporto pubblico locale, e quantificata in 425 milioni di euro dal decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 22 luglio 2009.
Segnala inoltre il comma 5, che prevede la possibilità per le regioni di chiedere al CIPE che non si proceda alla riduzione dei trasferimenti di risorse per il trasporto pubblico e l'edilizia sanitaria, quale prevista dall'articolo 14 del decreto legge n. 78 del 2010. A tal fine, il CIPE può stabilire che la predetta riduzione operi sulle risorse destinate al programmazione regionale del Fondo per le aree sottoutilizzate.
Passando all'esame dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rileva che in termini complessivi lo stato di previsione 2011 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti reca stanziamenti di competenza per 6.821,6 milioni di euro, pari allo 0,92 per cento del totale generale del bilancio dello Stato. Rispetto al bilancio assestato 2010, approvato con legge n. 158 de 2010, si riscontra una riduzione di 394 milioni di euro, pari al 5,46 per cento del totale. L'autorizzazione di cassa complessiva è fissata in 7.914,6 milioni di euro. La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2011 è valutata in 6.872,9 milioni di euro. Fa presente che, con riferimento al dato assestato 2010, si registra una diminuzione dei residui, pari a 2.372,9 milioni di euro, corrispondente al 25,66 per cento.
Osserva che, rispetto al volume della massa spendibile, dato dalla somma dei residui e delle spese di competenza, e pari a 13.694,4 milioni di euro, il coefficiente di realizzazione, ovvero il rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile, che indica la capacità di spesa del Ministero, risulta del 57,79 per cento.
Segnala che l'articolazione degli stanziamenti di competenza fra le Missioni facenti capo ai due ex Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti è la seguente: 2.993 milioni per le infrastrutture, 3.703,7 milioni per i trasporti, 124,9 milioni per le Missioni in comune. Ricorda che il dato relativo alle missioni di competenza dell'ex Ministero dei trasporti, nel bilancio di previsione assestato per il 2010, recava stanziamenti complessivi pari a 3.875,4 milioni di euro in conto competenza e a 4.946,2 milioni di euro in conto cassa. Evidenzia che il disegno di legge in esame propone una riduzione di 171,7 milioni di euro in termini di competenza (-4,43 per cento) e una riduzione di 636,8 milioni di euro in termini di cassa (-12,87 per cento).
In particolare osserva che la Missione n. 13, Diritto alla mobilità, che assorbe oltre l'80 per cento del totale degli stanziamenti, presenta una previsione di 2.972,7 milioni di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 178,4 milioni di euro. La Missione n. 7 Ordine pubblico e sicurezza reca 726,7 milioni di euro, con un incremento di 14,9 milioni. La Missione n. 17 Ricerca e innovazione presenta una previsione di 4,3 milioni di euro, con una riduzione di 2,5 milioni.
L'analisi dello stato di previsione relativo al Ministero dello sviluppo economico per il 2011, limitatamente alle tre missioni facenti riferimento alle attribuzioni del preesistente Ministero delle comunicazioni, ora trasferite al Dipartimento per le comunicazioni, presenta una riduzione del 10,60 per cento sulle previsioni di competenza e del 38,16 per cento su quelle di cassa. In particolare, le prime passano, rispetto al bilancio assestato 2010, da 157,6 a 140,9 milioni di euro, mentre le previsioni di cassa scendono da 263 a 163 milioni di euro.
La Missione comunicazioni - che assorbe il 93 per cento del totale - reca uno stanziamento di competenza pari a 130,7 milioni, con un decremento, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 21,5 milioni di euro.
Con riferimento alla missione Ricerca e innovazione, fa presente che la spesa prevista per il Dipartimento delle comunicazioni è pari a 9,2 milioni di euro, con un incremento, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 0,6 milioni di euro. La

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Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente reca previsioni di spesa per complessivi 1 milione di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 0,5 milioni di euro.
Segnala che la consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2011 è valutata in 310,3 milioni di euro per la Missione Comunicazioni, con una diminuzione pari a 102 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010; in 3,4 milioni di euro per la Missione Ricerca e innovazione, con una riduzione di 0,5 milioni di euro; e in 29.788 euro per la Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, con una riduzione di 3,8 milioni di euro.
Precisa infine che la relazione da lui svolta si riferisce ai dati aggregati e si riserva di integrarla con indicazioni specifiche relative ai singoli programmi.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO si riserva di intervenire in sede di replica.

Mario VALDUCCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame dei disegni di legge ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

AUDIZIONI

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 15.10.

Audizione del Sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Bartolomeo Giachino, in merito ai lavori della Consulta generale per l'autotrasporto e per la logistica.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Silvia VELO (PD), Vincenzo GAROFALO (PdL), Marco DESIDERATI (LNP), Carlo MONAI (IdV), Mario TULLO (PD), Mario LOVELLI (PD) e Daniele TOTO (PdL).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO fornisce ulteriori precisazioni.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia il sottosegretario per la relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 16.10

7-00388 Meta: Sviluppo e sostegno del sistema ferroviario, con particolare riguardo al trasporto pendolare.
(Discussione e rinvio).

Erminio Angelo QUARTIANI (PD), in qualità di cofirmatario della risoluzione, sottolinea che la Commissione ha dimostrato in più occasioni un'elevata sensibilità

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in ordine alla questione relativa al rinnovo del materiale rotabile. Ricorda in particolare l'iniziativa legislativa del collega Meta, che è primo firmatario della risoluzione in discussione. Più in generale osserva che in diverse occasioni gli organi parlamentari sono intervenuti per stimolare il Governo ad adottare misure di rafforzamento della rete ferroviaria e di miglioramento dei servizi. Ritiene che sia assolutamente improcrastinabile l'esigenza di sottoporre il Paese alla cosiddetta «cura del ferro», modificando, se necessario, le caratteristiche della struttura logistica esistente a livello territoriale per il trasporto delle persone e delle merci. Evidenzia che, anche a seguito della crisi economica che il Paese sta attraversando, il problema del pendolarismo si è trasformato in una vera e propria emergenza. Segnala, in proposito, che la manovra economico-finanziaria approvata nel mese di luglio ha disposto pesanti tagli agli stanziamenti destinati alle regioni, che si vedranno conseguentemente costrette ad operare una riduzioni che avranno ad oggetto, in primo luogo, l'erogazione dei servizi pubblici essenziali. Sottolinea che la riduzione dei servizi pubblici colpisce le fasce più deboli della popolazione. Osserva quindi che la manovra effettuata comporta il serio rischio di un ulteriore aggravarsi delle condizioni dei pendolari, dal momento che le regioni si vedranno costrette, al fine di operare la riduzione dei costi del trasporto, ad aumentare il prezzo degli abbonamenti e a ridurre contestualmente la frequenza di treni e la cadenza delle fermate. Fa presente che quotidianamente sulla stampa nazionale e locale sono riportati articoli che evidenziano i continui e gravi disservizi cui è sottoposta l'utenza pendolare, che da un giorno all'altro, per ragioni di bilancio della società di trasporto o dell'amministrazione territoriale di riferimento, vede cancellate tratte e fermate, con importanti conseguenze sulla qualità della vita dell'utenza. Rileva, inoltre, che una minore utilizzazione della rete di trasporto da parte della società Trenitalia rende disponibile tale rete per altri operatori, anche regionali, che intendano coprire le tratte inutilizzate dalla suddetta società. Giudica inaccettabile una reciproca imputazione di responsabilità tra le regioni e il Governo, come accade quando le regioni dichiarano che il Governo è causa della riduzione del servizio in conseguenza dei tagli dei fondi necessari, mentre il Governo attribuisce alle Regioni, che hanno la competenza del servizio di trasporto regionale, la responsabilità dell'organizzazione di tale servizio. Pur essendo consapevole della competenza delle regioni al riguardo, auspica che a livello nazionale, con il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali, possa essere individuata una strategia volta a migliorare la qualità del servizio di trasporto ferroviario regionale e ad esercitare una reale tutela dell'utenza pendolare, anche attraverso una migliore integrazione tra l'attività della società Trenitalia e quella delle società regionali.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO si riserva di intervenire in una successiva seduta, anche al fine di acquisire maggiori elementi sulle questioni evidenziate nell'atto di indirizzo. Segnala in proposito che nella giornata di domani si terrà un incontro tra Governo e regioni avente ad oggetto proprio su tale tema e auspica che da tale confronto possano emergere risultati positivi.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.20.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 16.20

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5-03490 Tullo: Attivazione del sistema di controllo aeroportuale denominato «wind shear» negli scali più esposti al vento e ripristino di tale sistema nell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Mario TULLO (PD), ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto. Osserva che il sistema di taglio del vento, seppur attivato in via sperimentale in alcuni scali nazionali, è un'importante apparecchiatura volta alla prevenzione di sinistri che potrebbero rivelarsi anche assai gravi. Ricorda che durante l'episodio verificatosi all'aeroporto di Punta Raisi, richiamato nell'interrogazione, è emerso il mancato utilizzo di tale apparecchiatura, che seppur installata in via sperimentale, avrebbe potuto evitare il verificarsi dell'indicente. Esprime quindi preoccupazione in particolare per lo scalo di Genova, esposto più di altri aeroporti, a tale fenomeno. Auspica quindi che il Governo possa intervenire affinché venga ripristinata tale apparecchiatura nell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e venga introdotta, seppur in via sperimentale, anche in altri aeroporti nazionali.

5-03506 Tullo: Ipotesi di soppressione del collegamento marittimo tra Genova, Olbia e Arbatax effettuato dalla società Tirrenia SpA.
5-03519 Calvisi: Ipotesi di soppressione del collegamento marittimo tra Genova e Arbatax effettuato dalla società Tirrenia SpA.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giulio CALVISI (PD), anche a nome del collega Tullo, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, della quale si dichiara tuttavia insoddisfatto. Al di là della notizia positiva del ripristino del collegamento che, come emerge dalla risposta del rappresentante del Governo, avverrà a novembre, osserva che permangono i dubbi sollevati in Assemblea e in Commissione in ordine alla privatizzazione della società Tirrenia. Rileva che il problema è costituito, oltre che dalla privatizzazione in sé, anche dalla messa a gara delle rotte esercite in regime di monopolio da Tirrenia per il collegamento con le isole. Ricorda che, intervenendo in Assemblea nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 125 del 2010, ha dichiarato che se Tirrenia può essere per alcuni assimilata ad un'Alitalia del mare, per la Sardegna essa appare assimilabile più ad una «compagnia delle Indie». Auspica quindi che una volta messe a gara tali rotte, si realizzi un reale miglioramento della qualità del servizio reso, che attualmente risulta assai scarsa.

5-03507 Zazzera: Danni derivanti ai marittimi italiani in conseguenza alle modalità di applicazione delle tabelle di armamento delle navi da parte degli armatori.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Pierfelice ZAZZERA (IdV) replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, della quale tuttavia si dichiara insoddisfatto, tranne che per la parte in cui si fa riferimento all'avvio anche nel settore marittimo della raccolta telematica della domanda e offerta di lavoro con la finalità di favorirne l'incontro. Fa presente tuttavia che la questione oggetto dell'interrogazione riguarda decine di migliaia di lavoratori marittimi, cui viene di fatto

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preclusa la possibilità di lavorare, segnalando che soltanto nella comunità di Molfetta sono interessate dai problemi evidenziati nella propria interrogazione le famiglie di 3 mila marittimi. Sottolinea inoltre la drammatica carenza dei controlli, soprattutto nelle capitanerie di porto e nei consolati all'estero, che ha come conseguenza l'imbarco di marittimi stranieri in sostanziale violazione della normativa in materia. Invita quindi il Governo a riaprire un tavolo di confronto con i sindacati dei lavoratori marittimi che permetta di risolvere una questione che ormai riveste il carattere di un'emergenza.

5-03513 Fiano: Modalità di esercizio della sicurezza aeroportuale nell'aeroporto Orio al Serio di Bergamo.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Emanuele FIANO (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta, della quale si ritiene tuttavia completamente insoddisfatto. Osserva che dalla risposta si evince che l'Enac ha provveduto a prendere i necessari provvedimenti, che però non vengono esplicitati. Fa presente che il servizio che è andato in onda su un canale televisivo nazionale ha evidenziato i gravissimi pericoli che si corrono nell'aeroporto oggetto dell'interrogazione e in altri snodi strategici per il Paese, come evidenziato da un secondo filmato che la trasmissione «Striscia la notizia» ha girato nei giorni scorsi e che è oggetto di un'altra interrogazione a propria firma. Ricorda che la società Sacbo, che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio, attualmente oggetto di indagine, ha dichiarato che l'attività di controllo è di competenza delle forze dell'ordine e che, proprio in relazione a tale dichiarazione, erano state poste puntuali domande cui sarebbe stato necessario fornire un'altrettanto puntuale risposta. Osserva invece che ciò non è accaduto e la risposta fornita dal rappresentante del Governo evidenzia la scarsa serietà con cui il Governo stesso considera gli atti di sindacato ispettivo presentati dai parlamentari. Sottolinea in particolare che nella risposta non è contenuto alcun dato in merito alla consistenza dell'organico delle forze dell'ordine che sarebbe necessario per garantire la sicurezza dell'aeroporto Orio al Serio, né in merito all'esatta consistenza dell'organico delle forze dell'ordine effettivamente in servizio presso l'aeroporto di Orio al Serio, né in merito alla ripartizione delle competenze tra la società di gestione aeroportuale e le forze dell'ordine circa la sicurezza dell'aeroporto. Fa presente che si tratta di una questione assai delicata, perché se, invece del giornalista, fosse riuscito a oltrepassare i controlli di sicurezza un terrorista, le conseguenze sarebbero state decisamente più gravi e il Governo certamente non avrebbe potuto fornire una risposta così evasiva. Osserva che dopo venti giorni dalla presentazione dell'interrogazione il Governo avrebbe dovuto essere in grado di raccogliere gli elementi per fornire una risposta più adeguata. Al contrario giudica che la risposta resa sia offensiva nei confronti dei parlamentari e dell'esercizio delle funzioni di sindacato ispettivo che è ad essi affidato.

Mario VALDUCCI, presidente, associandosi alla richiesta del deputato Fiano di risposte più puntuali agli atti di sindacato ispettivo presentati dai parlamentari, in particolare per quanto concerne gli elementi informativi, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.50.