CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 ottobre 2010
384.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 9.40.

Schema di decreto legislativo recante recepimento delle direttive 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, e 2009/90/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 luglio 2009, che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque.
Atto n. 252.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2010.

Carmen MOTTA (PD) ricorda come lo schema di decreto legislativo in titolo recepisce alcune direttive europee molto importanti relative alla qualità delle acque e alle specifiche tecniche per l'analisi chimica ed il monitoraggio delle acque. Ritiene che su tale provvedimento sia stato svolto un buon lavoro di stretto raccordo tra il ministero e le regioni al fine di definire i relativi contenuti tecnici. Quanto alla proposta di parere formulata nella seduta di ieri dal relatore, concorda con quanto affermato dal deputato Mariani in ordine al fatto che il Governo non abbia provveduto entro i termini previsti alla riforma della parte terza del Codice riguardante la gestione delle risorse idriche; a fronte di tale inadempienza, risulta ora necessario intervenire con proposte «tampone» incapaci di risolvere i problemi che interessano il settore e che avrebbero richiesto un intervento organico di riforma. Annuncia, comunque, fermo restando le considerazioni svolte, che il gruppo del Partito Democratico voterà comunque a favore della proposta di parere formulata dal relatore, ritenendo che il provvedimento in esame sia un intervento normativo importante e necessario al fine di recepire la direttiva acque.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Motta, ritenendo che se, da un lato, è stato svolto un proficuo lavoro ai fini del recepimento della normativa comunitaria sugli standard ambientali dell'acque, dall'altro, la proposta del relatore rende evidente come il Parlamento dovrebbe intervenire per rivedere in maniera organica la materia, senza delegare il Governo a svolgere compiti propri dell'attività del Parlamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore formulata nella seduta di ieri (vedi allegato 1).

Schema di delibera CIPE 31/2010 concernente «Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del fondo infrastrutture.
Atto n. 268.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2010.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazione sul provvedimento in titolo (vedi allegato 2).

Raffaella MARIANI (PD), nel richiamare i contenuti del dibattito della seduta di ieri, ribadisce il forte disagio del gruppo del Partito Democratico di fronte ad una situazione che ha reso evidente, sia sul piano procedurale che su quello politico, lo svilimento del ruolo della Commissione e le disfunzioni che in questa materia minano il rapporto fra la Commissione e il Governo. Sotto questo profilo, ribadisce che la discussione in corso appare surreale alla luce del fatto che pochi giorni fa l'Assemblea ha approvato una risoluzione sulla Decisione di Finanza Pubblica per gli anni 2011-2013, a cui era allegato il Programma infrastrutture che già sconta gli effetti dello schema di delibera CIPE in esame.
Torna altresì a denunciare con forza il gravissimo ritardo con cui anche in questa circostanza uno schema di delibera CIPE

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viene portato dal Governo all'attenzione della Commissione, impedendo sostanzialmente all'organo parlamentare di esercitare le proprie prerogative. In tal senso richiama il contenuto della risoluzione approvata lo scorso anno dall'Assemblea sul Documento di programmazione economica e finanziaria, sottolineando come il denunciato ritardo si sia sostanzialmente tradotto nel mancato rispetto dell'impegno allora assunto dal Governo di portare tempestivamente all'attenzione della Commissione gli schemi di delibere CIPE.
Dopo aver richiamato brevemente le critiche di merito del Partito Democratico sul provvedimento in esame - dai tagli inaccettabili delle risorse per le opere pubbliche all'uso distorto dei fondi FAS e al mancato rispetto del vincolo legale di destinare l'85 per cento di tali risorse al Mezzogiorno - ritiene peraltro che oggi la questione fondamentale riguardi la difesa delle attribuzioni e della dignità della Commissione che, di fatto, viene messa nell'impossibilità di partecipare alla definizione delle scelte sulla destinazione delle risorse del Fondo infrastrutture. Annuncia per questo che i deputati del gruppo del Partito Democratico non parteciperanno al voto sulla proposta di parere formulata dal relatore sul provvedimento in titolo.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nell'esprimere condivisione per le critiche espresse dall'onorevole Mariani, osserva che di fronte al quadro economico-finanziario che si è andato definendo in queste settimane, caratterizzato da pesanti tagli lineari su tutte le voci della spesa pubblica, è illusorio pensare - come sembra emergere dalla proposta di parere presentata dal relatore - che sia davvero possibile salvaguardare le risorse destinate alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. In proposito ricorda che un fattore reale di rischio di decurtazione di tali risorse proviene, oltre che dai tagli lineari decisi dal Governo, dal colpevole ritardo che caratterizza l'azione del Ministero dell'ambiente e dalla sua incapacità, non tanto di spendere, ma anche solo di completare le procedure per l'effettivo utilizzo delle risorse ad esso assegnate quasi un anno fa.
Conclude, quindi, annunciando il voto contrario del gruppo di Italia dei Valori sulla proposta di parere favorevole con osservazione formulata dal relatore.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, precisa che, pur comprendendo le motivazioni politiche che sono alla base delle osservazioni critiche svolte dall'onorevole Mariani, il parere sullo schema di delibera CIPE in esame ha natura ed effetti distinti rispetto alla risoluzione approvata dall'Assemblea il 13 ottobre scorso sulla Decisione di finanza pubblica e che per questo, a suo avviso, non solo è regolare, ma anche opportuno che la Commissione si esprima sul provvedimento trasmesso dal Governo.
Quanto alle osservazioni espresse dell'onorevole Piffari sul merito dell'osservazione contenuta nella sua proposta di parere, ritiene che sia comunque utile manifestare al Governo la volontà politica della Commissione di mantenere intatte le risorse già stanziate per la messa in sicurezza del territorio nazionale, a partire dalle regioni del Mezzogiorno.
Nel prendere atto, infine, della decisione dei deputati del gruppo del Partito Democratico di non partecipare alla votazione, manifesta in ogni caso la piena disponibilità a prendere in considerazione eventuali proposte modificative e integrative del testo della propria proposta di parere, qualora ciò possa indurre un ripensamento sulla citata decisione.

Tino IANNUZZI (PD) intende ribadire che richiedere alla Commissione un parere su un atto i cui effetti sono già considerati nella Decisione di finanza pubblica significa considerare la stessa Commissione come avente funzioni meramente notarili, svilendo, in tal modo, il suo ruolo e la sua dignità. Invero, le stesse delibere Cipe non rivestono alcuna valenza in quanto si limitano a spostare risorse a seconda delle disponibilità e dello stato di avanzamento dei progetti; ricorda, in proposito, che non

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è stato dato alcun seguito all'impegno assunto dal CIPE di ripristinare integralmente le risorse destinate alla realizzazione delle infrastrutture del Mezzogiorno.

Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che la procedura riguardante l'approvazione della risoluzione sulla Decisione di finanza pubblica ha caratteristiche diverse dalla procedura di esame delle delibere Cipe. Precisa che nel primo caso si tratta di un atto di indirizzo che l'Assemblea vota su un documento presentato dal Governo il cui contenuto riveste carattere politico e non normativo e che può quindi prendere in considerazione il contenuto di una delibera Cipe non ancora perfezionata, mentre nel secondo caso le Commissioni parlamentari competenti sono chiamate ad esprimersi su specifici atti prima che gli stessi vengano pubblicati. È certo consapevole che per rendere effettivo il ruolo della Commissione occorrerebbe, da un lato, che tali delibere venissero trasmesse tempestivamente in modo che la Commissione possa esprimersi sul quadro ultimo ed aggiornato delle risorse assegnate, e, dall'altro, che il Cipe fosse chiamato a convocarsi nuovamente dopo che le Commissioni si siano espresse in modo da poter valutare l'orientamento parlamentare deliberato. Riguardo alla prima questione, invita il relatore a valutare l'opportunità di inserire nella proposta di parere un richiamo al Governo affinché gli schemi di delibere CIPE siano trasmesse al Parlamento immediatamente dopo la loro approvazione. Con riferimento alla seconda problematica, ritiene che la Commissione possa assumere le iniziative necessarie affinché siano modificate le disposizioni relative alla procedura di esame di tali delibere in modo da garantire che dopo l'espressione del parere il Cipe debba nuovamente convocarsi ai fini della valutazione del parere.

Agostino GHIGLIA (PdL) ritiene che alcune considerazioni svolte nel corso del dibattito siano condivisibili e che oggettivamente la vicenda in questione pone l'esigenza di tutelare la dignità del Parlamento e di salvaguardare il ruolo della Commissione, in particolare sotto il profilo dell'effettività e dell'incisività delle deliberazioni assunte dall'organo parlamentare. Ritiene, tuttavia, ferma restando l'utilità di una revisione del quadro normativo di riferimento, che sia opportuno che la Commissione esprima oggi il prescritto parere sullo schema di delibera CIPE in esame.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, alla luce di quanto emerso nel corso del dibattito, riformula la proposta di parere presentata (vedi allegato 3).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 10.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 10.10.

Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della normativa in materia di incidenti rilevanti connessi a determinate attività industriali.
(Deliberazione di una proroga del termine).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, ai fini di una proroga, fino al 28 febbraio 2011, del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sul mercato immobiliare, secondo quanto concordato nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 13 ottobre 2010.
Propone, quindi, di approvare la proroga del termine dell'indagine conoscitiva testé richiamata.

La Commissione approva.

La seduta termina alle 10.15.

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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 13.50.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Atto n. 250.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2010.

Angelo ALESSANDRI; presidente, avverte che la V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) ha espresso, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, le proprie valutazioni sulle conseguenze di carattere finanziario del provvedimento, mentre la X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) e la XIII Commissione (Agricoltura) hanno espresso, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, rilievi che, se non vi sono obiezioni, saranno allegati al parere della Commissione. Fa presente, altresì, che il gruppo dell'UDC ha presentato una proposta di parere alternativo (vedi allegato 4).

Tommaso FOTI (PdL), relatore, riferisce che avendo preso visione di alcune proposte di modifica presentate dai gruppi di opposizione, ha ritenuto utile procedere ad un approfondimento dei loro contenuti. All'esito di tale approfondimento ha giudicato opportuno apportare talune modifiche e integrazioni alla proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, che illustra brevemente. Nel ringraziare, quindi, tutti i gruppi per il contributo positivo portato in sede di dibattito e di predisposizione del prescritto parere, presenta una nuova versione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in titolo, raccomandandone l'approvazione (vedi allegato 5).

Raffaella MARIANI (PD) ricorda che nella seduta di ieri aveva preannunciato il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere che il relatore aveva formulato. Tuttavia, alla luce del proficuo lavoro svolto insieme al relatore in vista della seduta odierna e dell'accoglimento da parte del relatore stesso di alcune importanti proposte avanzate dal gruppo del Partito Democratico, ritiene di dover modificare la dichiarazione di voto espressa nella seduta di ieri e, conseguentemente, annuncia l'astensione dei deputati del gruppo del Partito Democratico sulla nuova versione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni testé presentata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore così come ulteriormente riformulata, risultando così preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativo presentate dal gruppo dell'UdC.

La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.25.

AUDIZIONI

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI, indi del vicepresidente Roberto TORTOLI, indi del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo.

La seduta comincia alle 14.25.

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Audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, sullo stato di attuazione delle politiche in materia di ambiente.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Il Ministro Stefania PRESTIGIACOMO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per formulare osservazioni i deputati Raffaella MARIANI (PD), Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), Gianluca BENAMATI (PD), Tino IANNUZZI (PD), Alessandro BRATTI (PD), Ermete REALACCI (PD), Carmen MOTTA (PD), Sergio Michele PIFFARI (IdV), Salvatore MARGIOTTA (PD), Chiara BRAGA (PD) e Gabriella MONDELLO (UdC).

Angelo ALESSANDRI, presidente, in considerazione degli impegni del Ministro, rinvia quindi il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.