CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 ottobre 2010
384.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI.

La seduta comincia alle 14.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Jole SANTELLI, presidente, comunica che, a seguito della riunione del 19 ottobre 2010 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto, ai sensi degli articoli 23, comma 3, e 25, comma 2, del regolamento, il seguente programma dei lavori per il trimestre ottobre-dicembre 2010:

Sede Referente:
C. 18 cost. Zeller: Distacco dei comuni di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia dalla regione Veneto e loro aggregazione alla regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione;
C. 23 cost. Zeller: Norme per il riconoscimento della riserva di posti nel consiglio provinciale di Belluno e nel consiglio regionale del Veneto in favore della minoranza linguistica ladina della regione Veneto presente nei territori dei comuni di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia;
C. 24 Zeller: Norme per la tutela della minoranza linguistica ladina della regione Veneto;
C. 25 cost. Zeller ed altri: Modifiche agli statuti delle regioni ad autonomia speciale, concernenti la procedura per la modificazione degli statuti medesimi;
C. 103 ed abb./A: Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza;
C. 107 Angeli: Istituzione della Festa nazionale dell'amicizia;
C. 137 Ascierto ed abb.: Delega al Governo per il riordino delle carriere e altre disposizioni concernenti il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate (RIUNITE I E IV);
C. 176 Pini: Istituzione della Regione Romagna;
C. 447 Zaccaria ed altri: Disciplina del diritto di asilo e della protezione sussidiaria;
C. 506 Castagnetti ed altri: Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna dei partiti;
C. 588 Tassone: Modifica all'articolo 52 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di mozione di sfiducia nei confronti degli organi di governo del comune e della provincia;
C. 609 Caparini ed altri: Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992; (RIUNITE I E III);
C. 610 Caparini ed altri: Modifica all'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di tutela delle lingue storiche regionali;

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C. 627 Binetti ed abb.: Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab;
C. 656 D'Antona ed abb.: Istituzione della Giornata della memoria per le vittime della mafia;
C. 895 Consolo: Disposizioni per migliorare la redazione e la comprensibilità dei testi normativi;
C. 974 Bertolini: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione della donna di origine extracomunitaria presente in Italia;
C. 1019 Naccarato: Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile a carico dei possessori o detentori di armi;
C. 1052 Santelli: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione delle donne e dei minori nelle comunità rom presenti in Italia;
C. 1087 Romano e Tassone: Modifica dell'articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali e di altri organismi associativi degli enti locali per fenomeni di infiltrazione mafiosa;
C. 1246 Gibelli: Disposizioni concernenti la realizzazione di nuovi edifici destinati all'esercizio dei culti ammessi;
C. 1314 Goisis e Grimoldi: Disposizioni concernenti il trattamento economico dei professori universitari incaricati stabilizzati esterni;
C. 1320 Gregorio Fontana: Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Torre Pallavicina e di Soncino nonché delle province di Bergamo e Cremona;
C. 1343 Bressa ed altri: Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di diritto di elettorato attivo e passivo degli stranieri legalmente residenti in Italia nelle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali;
C. 1409 Calabria ed altri: Istituzione della Giornata nazionale della solidarietà sociale;
C. 1456 Paglia: Legge quadro sulla polizia locale;
C. 1527 Cirielli: Modifiche all'articolo 18 del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e all'articolo 16 della legge 23 agosto 2004, n. 226, e introduzione dell'articolo 7-bis della legge 7 marzo 1986, n. 65, in materia di riserve di posti in favore dei volontari delle Forze armate in ferma prefissata e in ferma breve; (RIUNITE I E IV);
C. 1571 cost. Commercio ed altri: Modifica all'articolo 41-ter dello Statuto speciale della Regione siciliana, concernente il procedimento per la modificazione dello Statuto medesimo;
C. 1709 costituzionale Mantini ed altri: Modifica all'articolo 117 della Costituzione. Introduzione del turismo nell'elenco delle materie attribuite alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle regioni;
C. 1773 Di Pietro ed altri: Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, e alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, in materia di incandidabilità e di ineleggibilità alle cariche di deputato, di senatore e di membro del Parlamento europeo, nonché disposizioni concernenti le cause ostative all'assunzione di incarichi di governo;
C. 2008 e abb./A.: Istituzione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza (RIUNITE I E XII);
C. 2053 cost. Calderisi ed altri: Introduzione dell'articolo 107-bis della Costituzione, concernente l'istituzione del procuratore di giustizia;
C. 2136 Biancofiore: Norme per il sostegno della comunità di lingua italiana della provincia di Bolzano e petizione popolare n. 55: per la toponomastica plurilingue nell'Alto Adige;

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C. 2375 Pianetta ed altri: Istituzione della Commissione parlamentare per la tutela e la promozione dei diritti umani;
C. 2461 Rivolta ed altri: Nuove norme in materia di Servizio civile nazionale;
C. 2466 Sen. Aderenti, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato: Concessione al comune di Castiglione delle Stiviere della medaglia d'oro al valor civile alla memoria delle sue cittadine che prestarono soccorso ai feriti delle battaglie di Solferino e di San Martino in occasione del 150o anniversario degli eventi (approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato);
C. 2470 cost. Di Pietro ed altri: Modifiche agli articoli 56, 57, 114, 117, 118, 119, 120, 121, 132 e 133 della Costituzione. Diminuzione del numero dei parlamentari e dei componenti dei consigli e delle giunte regionali nonché soppressione delle province, per la riduzione dei costi della politica;
C. 2505 Governo e C. 1151 Catanoso/A.: Norme in materia di riconoscimento e sostegno alle comunità giovanili (RIUNITE I E XII);
C. 2538 Sbai: Modifiche all'articolo 33 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di tutela dei diritti dei minori stranieri;
C. 2840 Veltroni ed altri: Riconoscimento e disciplina del diritto di elettorato attivo e passivo dei cittadini di Stati esteri non comunitari e degli apolidi nelle elezioni comunali e circoscrizionali. Ratifica ed esecuzione del capitolo C della Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo il 5 febbraio 1992 (RIUNITE I E III);
C. 3099 RAZZI ed altri: Disposizioni per l'introduzione del voto diretto mediante sistema elettronico per lo svolgimento delle elezioni e dei referendum in favore di tutti i cittadini italiani residenti all'estero;
C. 3218 Galletti: Modifica all'articolo 1 della legge 7 giugno 1991, n. 182, in materia di svolgimento delle elezioni dei consigli provinciali e comunali;
C. 3232 Angeli: Modifica all'articolo 8 della legge 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di requisiti per la candidatura alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica nella circoscrizione Estero;
C. 3275 Angeli: Modifiche alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero;
C. 3388 Vassallo ed altri: Modifiche agli articoli 2 della legge 7 giugno 1991, n. 182, e 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di svolgimento delle elezioni dei consigli provinciali e comunali;
C. 3473 Bertolini: Modifiche agli articoli 115 e 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di intermediazione nel settore della vigilanza e dell'investigazione privata;
C. 3538 Di Virgilio: Istituzione della Commissione parlamentare per la promozione e la tutela dei diritti umani (RIUNITE I E III);
C. 3572 Reguzzoni ed altri: Disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato;
C. 3736 Lanzillotta ed altri: Abrogazione dell'articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, concernente limiti all'esercizio e all'uso delle postazioni pubbliche per comunicazioni telematiche e dei punti di accesso ad internet mediante tecnologia senza fili (RIUNITE I e IX);

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C. 3742 Lanzillotta ed altri: Modifica degli articoli 19 e 74 e abrogazione dell'articolo 75 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di funzioni delle province e di elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale, delega al Governo per la riorganizzazione e la riduzione del numero delle circoscrizioni provinciali e degli uffici statali decentrati e istituzione di un fondo per il finanziamento della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica.

Proposte di legge costituzionali di modifica della parte II della Costituzione.

Indagini conoscitive:
Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 3572 Reguzzoni recante disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per la società e la borsa e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Scadenza 31 ottobre 2010);
Indagine conoscitiva sulle autorità amministrative indipendenti (Scadenza 31 dicembre 2010);
Indagine conoscitiva sull'antisemitismo (Scadenza 31 dicembre 2010); (RIUNITE I e III);
Indagine conoscitiva sulle problematiche relative alle ipotesi di modifica della parte seconda della costituzione (Scadenza 31 dicembre 2010);

Atti del Governo:
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, in attuazione dell'articolo 2, commi da 8-bis a 8-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25 (Atto n. 255) (Scadenza 21 ottobre 2010);
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17 (Atto n. 261) (Scadenza 29 ottobre 2010);
Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Atto n. 266) (Scadenza 4 dicembre 2010).

Deliberazione di rilievi su atti del governo:
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di determinazione dei fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province (Atto n. 240).

La presidenza si riserva di inserire all'ordine del giorno i progetti di legge assegnati alla Commissione in sede consultiva, gli atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere il parere, gli eventuali disegni di legge di conversione di decreti-legge e gli atti dovuti, nonché sedute per lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo.

La seduta termina alle 14.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI.

La seduta comincia alle 14.05.

Deliberazione di una integrazione del programma dell'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 3572 Reguzzoni recante disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
(Deliberazione).

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Jole SANTELLI, presidente, sulla base di quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, propone di integrare il programma dell'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 3572 Reguzzoni, recante «Disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato», deliberata il 5 ottobre 2010, con l'audizione di esperti della materia.

La Commissione approva la proposta di integrazione del programma dell'indagine conoscitiva formulata dal presidente.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2011.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Jole SANTELLI, presidente, avverte che oggi sono stati assegnati alla Commissione i disegni di legge recanti «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011)» (C. 3778) e «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013» (C. 3779).
Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà peraltro procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
La Commissione è chiamata quindi oggi ad esaminare i predetti disegni di legge, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la I Commissione esaminerà lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), per le parti di competenza, nonché lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno (Tabella n. 8).
L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione Bilancio di una relazione per ciascuno degli stati di previsione esaminati e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
La Commissione esaminerà inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza.
Per quanto riguarda gli emendamenti al disegno di legge di bilancio, ricorda che, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati

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presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea. Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge di stabilità. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno comunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge di stabilità di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti all'articolato dei disegno di legge di stabilità direttamente in Commissione bilancio.
La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea; gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.

Raffaele VOLPI (LNP), relatore, intende preliminarmente sottolineare di avere avuto un esiguo tempo a disposizione per esaminare i contenuti dei documenti di bilancio, considerato che alcune tabelle sono state disponibili solo da poco tempo. Per questa ragione si riserva di integrare la relazione che svolgerà oggi, una volta compiuti tutti i dovuti approfondimenti sui provvedimenti in esame.
Ricorda, quindi, che la Commissione ha a disposizione anche una documentazione articolata in tabelle - richiesta da alcuni deputati in occasione del precedente esame dei documenti di bilancio - che consente di individuare l'andamento storico degli stanziamenti per la parte di competenza della I Commissione.
Ciò premesso, ritieneopportuno precisare, in via preliminare, che l'esame dei documenti di bilancio deve tenere conto sia della riforma introdotta dalla legge n. 196 del 2009, sia della manovra realizzata con il decreto-legge 78 del 2010.
Il bilancio annuale di previsione - disciplinato dall'articolo 21 della nuova legge di contabilità (legge n. 196 del 2009) - contiene previsioni di entrata e di spesa formate sulla base della legislazione vigente, tenuto conto dei parametri economici utilizzati nella Decisione di finanza pubblica.
Per quanto riguarda l'individuazione delle unità di voto parlamentare, sono state introdotte alcune importanti novità rispetto alla precedente disciplina.
Innanzitutto, in luogo delle unità previsionali di base (o macroaggregati), le unità di voto sono ora individuate, per le entrate, con riferimento alla tipologia e, per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni.

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Le nuove unità di voto fanno riferimento alla nuova struttura del bilancio, di fatto applicata a decorrere dal 2008, fondata sulla riclassificazione delle spese dei Ministeri per missioni e programmi e delle entrate per ricorrenza (entrate riferite a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime, ovvero limitata a uno o più esercizi) e per tipologia.
Sia per le entrate che per le spese, l'unità di voto risulta pertanto spostata ad un livello superiore rispetto al livello del macroaggregato che era oggetto di voto in precedenza (cioè l'unità previsionale di base).
Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare sia le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative all'anno cui il bilancio si riferisce, sia le previsioni relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.
Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono tuttavia limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.
Con riferimento ai programmi di spesa, la nuova legge di contabilità dispone l'affidamento della realizzazione di ciascun programma ad un unico centro di responsabilità amministrativa. La formulazione usata dalla norma, che affida la «realizzazione» di ciascun programma ad un unico centro di responsabilità amministrativa, sembra indicare che, indipendentemente dal numero delle strutture amministrative coinvolte nel programma (e finora, infatti, la gran parte dei programmi coinvolgeva più centri di responsabilità amministrativa di uno stesso Ministero ovvero, nell'ipotesi di programmi interministeriali, di Ministeri diversi), la sua realizzazione dovrebbe comunque essere affidata alla responsabilità di un unico soggetto.
L'articolo 23 della nuova legge di contabilità reca disposizioni in merito alla formazione del bilancio di previsione per quanto concerne la quantificazione dei programmi di spesa.
La norma prevede che, in sede di formulazione degli schemi degli stati di previsione, i Ministri devono indicare, anche sulla base delle proposte dei responsabili della gestione dei programmi, gli obiettivi di ciascun Dicastero e quantificare le risorse necessarie per il loro raggiungimento, tenendo conto delle istruzioni fornite annualmente, con apposita circolare, dal Ministero dell'economia.
La norma introduce il divieto espresso di previsioni basate sul mero calcolo della spesa storica incrementale.
Per quanto concerne la quantificazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi dei rispettivi dicasteri, la norma prevede inoltre che i Ministri competenti possono proporre la rimodulazione delle risorse tra programmi appartenenti alla stessa missione di spesa.
Per motivate esigenze, con il disegno di legge di bilancio possono inoltre essere effettuate rimodulazioni delle dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi, compensative all'interno di un programma o tra programmi di una medesima missione di spesa.
Resta preclusa la possibilità di utilizzare stanziamenti di spesa in conto capitale per il finanziamento di spese correnti.
In allegato a ciascuno stato di previsione della spesa devono essere indicate le autorizzazioni legislative di cui si propone la modifica e il corrispondente importo.
Il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 ha introdotto, per il solo triennio 2011-2013, norme di flessibilità degli stanziamenti di bilancio che derogano alla disciplina generale recata dalla legge n. 196 del 2009.
A fronte di consistenti riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa a legislazione vigente, operate dal provvedimento a decorrere dal 2011, di competenza dei vari Ministeri, il citato decreto-legge prevede che con il disegno di legge di bilancio, per «motivate esigenze», possono essere rimodulate le dotazioni finanziarie «tra le missioni» di ciascun stato di previsione della spesa (laddove l'articolo 23 della nuova legge di contabilità riconosce tale facoltà solo nell'ambito di un singolo programma o fra programmi della stessa missione).

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Tale facoltà può essere esercitata solo per motivate esigenze ed entro precisi limiti.
La nuova classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione: al primo livello, le entrate sono suddivise in titoli; al di sotto dei titoli, le entrate sono suddivise in ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata soltanto ad alcuni esercizi; nel terzo livello è evidenziata la tipologia dell'entrata, ai fini dell'approvazione parlamentare e dell'accertamento dei cespiti; al di sotto dell'unità di voto, si trovano le categorie, secondo la natura dei cespiti; e i capitoli, che rappresentano una ripartizione delle unità di voto ai fini della gestione e della rendicontazione. I capitoli possono essere suddivisi in articoli.
Sul lato della spesa, la nuova esposizione delle voci di bilancio individua una classificazione di tre livelli: missioni, programmi e capitoli. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa. I programmi, ossia le unità di voto parlamentare, sono gli aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell'ambito delle missioni. I programmi sono suddivisi in macroaggregati per tipologie di spesa (spese di funzionamento, interventi, trattamenti di quiescenza e altri trattamenti integrativi o sostitutivi, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente, investimenti e oneri comuni in conto capitale). I capitoli, infine, secondo l'oggetto della spesa, rappresentano le unità di gestione e rendicontazione e sono classificati in base al loro contenuto economico e funzionale. I capitoli possono essere suddivisi in articoli (i quali corrisponderebbero agli attuali piani di gestione).
L'articolo 21 della nuova legge di contabilità conferma la struttura del disegno di legge di bilancio di previsione.
Ciascuno stato di previsione è corredato da una serie di elementi informativi: la nota integrativa al bilancio di previsione e una scheda illustrativa di ogni programma e delle leggi che lo finanziano.
La nuova normativa contabile conferma inoltre la presentazione alle Camere, in allegato al disegno di legge del bilancio di previsione, di una relazione del Ministro dello sviluppo economico sulla destinazione alle aree sottoutilizzate delle spese di investimento iscritte negli stati di previsione dei singoli Ministeri per interventi di rispettiva competenza.
Come già previsto nella precedente legge di contabilità, il bilancio a legislazione vigente viene presentato sia su base annuale, con riferimento all'anno successivo, che su base pluriennale.
L'articolo 22 della nuova legge di contabilità disciplina il bilancio pluriennale di previsione, prevedendo - in linea con la precedente disciplina - che esso sia elaborato dal Ministro dell'economia, in coerenza con gli obiettivi indicati nella Decisione di finanza pubblica, con riferimento ad un periodo di tre anni. Il bilancio pluriennale viene integrato con gli effetti della legge di stabilità ed aggiornato annualmente. È ribadito il principio in base al quale il bilancio pluriennale non comporta autorizzazione a riscuotere le entrate e ad eseguire le spese ivi contemplate.
Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa.
In particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate, nel disegno di legge di bilancio 2011, in 173 programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all'interno di ogni singolo Ministero.
Sotto il profilo quantitativo, va ricordato che sul processo di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2011 ha inciso la disciplina introdotta dall'articolo 2 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (legge n. 122 del 2010) che ha disposto, a

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decorrere dal 2011, la riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente nell'ambito delle spese rimodulabili delle missioni di ciascun Ministero, riconducibili, in base all'articolo 21, commi 5 e 7, della nuova legge di contabilità, a quelle disposte da fattori legislativi e alle spese di adeguamento al fabbisogno. Sono state escluse dai tagli le risorse destinate: al fondo ordinario delle università; all'informatica; alla ricerca; al 5 per mille del gettito IRE.
Le riduzioni sono state operate per importi complessivi pari a 2.443,7 milioni di euro nel 2011, 2.215,8 milioni nel 2012 e 2.395,2 milioni nel 2013.
Nell'ambito di tali importi complessivi, le riduzioni relative alle spese predeterminate per legge corrispondono a 1.850,5 milioni nel 2011, 1.646,9 milioni nel 2012 e 1.824,4 milioni nel 2013.
Nel disegno di legge di bilancio per il 2011 (C. 3779) è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l'Allegato 1 «Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi», che espone le autorizzazioni di spesa di ciascun Ministero che sono state rimodulate dal disegno di legge di bilancio.
In particolare, nell'Allegato 1 è indicato, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa, l'importo a legislazione vigente, l'eventuale variazione operata mediante rimodulazione per ciascun anno del triennio 2011-2013 e il conseguente importo iscritto nel disegno di legge di bilancio.
Per gli stanziamenti del bilancio a legislazione vigente per il 2011, va ricordato che le riduzioni disposte dal decreto-legge n. 78 del 2010 si sommano a quelle disposte da precedenti provvedimenti legislativi, che hanno autorizzato analoghi tagli lineari a partire dal 2009.
Gli stanziamenti di spesa rimodulabili delle missioni di spesa del bilancio dello Stato sono stati, infatti, più volte oggetto di riduzione, la più importante in occasione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011.
In particolare, il decreto-legge 112 del 2008 ha disposto (articolo 60, commi 1-2) una riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri iscritte nel bilancio a legislazione vigente per gli anni 2009, 2010 e 2011, con alcune esclusioni (spese obbligatorie o aventi natura di oneri inderogabili, fondo ordinario per l'università, risorse destinate alla ricerca e al finanziamento del 5 per mille). Il taglio lineare complessivamente applicato è stato pari al 22,7 per cento per il 2009, al 24 per cento nel 2010 e al 41,6 per cento nel 2011.
Il totale delle riduzioni operate alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente è stata pari a oltre 8 miliardi nel 2009 (di cui la parte preponderante, oltre 6 miliardi, su spese predeterminate per legge), 9 miliardi nel 2010 e oltre 15 miliardi per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore legislativo.
Ulteriori riduzioni lineari sono state disposte, con incidenza sulla formazione del bilancio a legislazione vigente per il 2011, dal decreto-legge n. 180 del 2008, articolo 4, che ha disposto una riduzione lineare di 24 milioni di euro per l'anno 2009, 71 milioni per l'anno 2010, e 141 milioni a decorrere dall'anno 2011 delle dotazioni delle missioni di spesa di ciascun Ministero (esposte in apposito allegato al provvedimento) a copertura degli oneri relativi alle assunzioni in università statali.
Quanto alle variazioni delle previsioni di entrata e di spesa rispetto al 2010, va osservato che le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2011 registrano una riduzione del saldo netto da finanziare rispetto all'assestamento per il 2010, nell'importo di 15.103 milioni di euro, derivante da: una riduzione delle spese finali di 11.601 milioni di euro, che riguarda soprattutto le spese in conto capitale; un incremento delle entrate finali di 3.502 milioni di euro.
Il saldo corrente (risparmio pubblico) del bilancio a legislazione vigente per il 2011 registra, rispetto ai dati assestati per il 2010, un miglioramento di oltre 8 miliardi di euro.
Analizzando le entrate finali rileva che è previsto per il 2011 un aumento complessivo

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di 3.501 milioni rispetto al dato assestato 2010, determinato da un incremento dell'1 per cento delle entrate tributarie (+4.203 milioni) a fronte di una lieve riduzione di quelle extratributarie (-353 milioni) e delle entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali (-349 milioni). Quanto alle previsioni di competenza delle spese correnti, constata che esse presentano, per il 2011, un decremento, rispetto al dato assestato 2010, di 4.524 milioni di euro.
Le variazioni maggiori rispetto al dato assestato 2010 sono previste per alcune categorie di spesa quali i trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche che registrano nel 2011 una flessione di oltre 11,6 miliardi di euro, pressoché interamente imputabile alla riduzione dei trasferimenti statali destinati alle amministrazioni locali, in conseguenza delle disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 78 del 2010. La forte contrazione delle spese in conto capitale per oltre 7 miliardi rispetto al dato assestato 2010 è principalmente ascrivibile ai seguenti comparti di spesa: riduzione di 6.590 milioni dei contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche, anche in questo caso per la gran parte imputabili ala riduzione dei trasferimenti alle amministrazioni locali, ed in particolare alle regioni la cui riduzione degli stanziamenti è da attribuire a quanto previsto nel decreto-legge n. 78 del 2010; riduzione di 2.678 milioni dei contributi agli investimenti ad imprese, di cui 300 milioni riferiti a minori trasferimenti al settore delle Ferrovie dello Stato e 1.822 milioni sono connessi a minori esigenze per i crediti d'imposta.
Di notevole interesse appare l'analisi per missioni degli stanziamenti a bilancio dalla quale emerge come le percentuali maggiori delle risorse siano destinate alle seguenti finalità: relazioni finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 «Relazioni autonomie territoriali»); interessi per il servizio del debito (Missione 34 «Debito pubblico»); trasferimenti agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare (Missione 25 «Politiche previdenziali»); politiche finanziarie e di bilancio (Missione 29); e istruzione scolastica (Missione 22).
Considerando in particolare gli stanziamenti del disegno di legge di bilancio di interesse della I Commissione, occorre prendere in considerazione dapprima alcuni importi previsti dallo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
In primo luogo, va menzionata la dotazione della Missione n. 1 (Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri), articolata nei tre programmi Organi costituzionali (1.1), Organi a rilevanza costituzionale (1.2) e Presidenza del Consiglio dei ministri (1,3) i cui stanziamenti appaiono in diminuzione rispetto sia a quelli contenuti nella legge di bilancio per il 2010 (legge 192 del 2009) sia alle previsioni assestate per il medesimo anno (legge 158 del 2010).
In particolare, gli stanziamenti di competenza - che ammontano a 2.990,19 milioni di euro - si riducono, rispettivamente di circa 171 milioni di euro rispetto a quelli contenuti nella legge di bilancio per il 2010 e di circa 276 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per lo stesso anno.
Gli stanziamenti di cassa sono pari a quelli di competenza, mentre i residui sono riportati a zero.
Complessivamente, l'incidenza percentuale della missione sul totale generale del bilancio dello Stato, pari allo 0,4 per cento, rimane invariata rispetto all'assestamento 2010.
La previsione del disegno di legge di bilancio riferita al programma 1.1, è pari a 1.984,01 milioni di euro, con un decremento rispetto alle previsioni assestate per il 2010 pari a circa 107 milioni di euro.
Nell'ambito dell'unità previsionale di base si segnala in particolare la riduzione degli stanziamenti destinati al capitolo 1638, nel quale sono appostati i fondi relativi alle spese elettorali per il rinnovo del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, del Parlamento europeo e dei Consigli regionali. Gli stanziamenti per il

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2011 presentano, infatti, un decremento pari a 107,44 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per l'anno 2010.
Per quanto riguarda invece la spesa per il funzionamento degli Organi a rilevanza costituzionale, compresa nel programma 1.2 e riferita al funzionamento della Corte dei Conti, del Consiglio di Stato e dei T.A.R, del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, del C.N.E.L e del C.S.M., la previsione del disegno di legge di bilancio per il 2011, è pari a 529,42 milioni euro, con una riduzione di 17,55 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per l'esercizio 2010.
Le previsioni relative al funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri sono oggetto del programma 1.3 e nel disegno di legge di bilancio ammontano - per quanto riguarda i dati di competenza - a 476,76 milioni di euro, con un decremento di 151,69 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per il 2010.
Più in particolare, nell'ambito dell'unica u.p.b. riferita alla Presidenza del Consiglio (21.3.3), lo stanziamento di competenza destinato al Fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri (cap. 2115) ammonta a 74,759 milioni di euro, con un decremento di 383,42 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per il 2010. Peraltro, la Tabella C allegata al disegno di legge di stabilità (C. 3778) prevede una riduzione della previsione a legislazione vigente, portando l'ammontare del Fondo, per l'anno 2011, a 72,25 milioni di euro.
L'altro capitolo ricompreso nell'u.p.b. riferita alla Presidenza si riferisce al Fondo occorrente per gli interventi del Servizio civile nazionale (cap. 2185), il cui stanziamento di competenza per l'anno 2011 ammonta a 113 milioni di euro, che corrispondono alla somma prevista per tale finalità nella Tabella C allegata al disegno di legge di stabilità per il 2011. Rispetto alle previsioni assestate per il 2010 si registra una diminuzione pari a 57,26 milioni euro.
Nel bilancio triennale 2011-2013, le previsioni riferite alla Missione n. 1 aumentano a 3.012,78 milioni di euro per l'anno 2012 e a 3.011,49 milioni di euro per il 2013.
Va precisato che gli stanziamenti destinati alla Presidenza del Consiglio dei ministri non si limitano alle risorse stanziate nell'ambito del programma 1.3, ma sono ripartiti nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze in ulteriori programmi di spesa in ragione delle diverse missioni perseguite con gli stanziamenti quali gli stanziamenti dedicati nell'ambito della Missione n. 27 (Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti) al programma Rapporti con le confessioni religiose (27.7), la cui dotazione di competenza ammonta a 1.110,55 milioni di euro (+ 21,38 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2010); gli stanziamenti dedicati nell'ambito della Missione n. 8 (Soccorso civile) al programma Protezione civile (8.5), per il quale gli stanziamenti di competenza per il 2011 ammontano a 1.895,04 milioni di euro (- 196,71 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010); gli stanziamenti dedicati nell'ambito della Missione n. 15 (Comunicazioni) al programma Sostegno all'editoria (15.4), la cui dotazione in termini di competenza per il 2011 ammonta a 226,13 milioni di euro (- 147,98 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010); gli stanziamenti dedicati nell'ambito della Missione n. 24 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia) al programma Promozione dei diritti e delle pari opportunità (24.8), nel cui ambito si colloca il cap. 2108 (Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche delle pari opportunità), con una dotazione di competenza per il 2011 pari a 3,1 milioni di euro. In relazione a tale capitolo, si segnala una decurtazione delle risorse, pari a 1,2 milioni in meno rispetto alle previsioni assestate per il 2010; e gli stanziamenti dedicati nell'ambito della Missione n. 30 (Giovani e sport) al programma Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2), nel cui ambito si colloca in particolare il cap. 2106 (Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di incentivazione

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e sostegno alla gioventù), la cui dotazione di competenza per il 2011 subisce una riduzione 61,18 milioni, passando dai 94,09 milioni delle previsioni assestate ai 32,9 del bilancio a legislazione vigente.
Con riferimento alle competenze della I Commissione possono assumere rilevanza anche ulteriori stanziamenti contenuti in specifici capitoli di spesa dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Si segnalano, in particolare, gli stanziamenti destinati alle spese di organizzazione e funzionamento dei servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica, confluite in attuazione dell'articolo 29 della legge 124 del 2007 nel capitolo 1670 nell'ambito della missione Ordine pubblico e sicurezza, programma Sicurezza democratica. Il capitolo reca uno stanziamento pari a 645,76 milioni di euro per il 2011 (+79,8 milioni rispetto alle previsioni assestate 2010).
Si segnalano, inoltre, gli stanziamenti destinati alla Scuola superiore della Pubblica amministrazione: il capitolo 5217 (Fondo occorrente per il funzionamento della Scuola superiore della pubblica amministrazione) reca uno stanziamento di 1,4 milioni di euro in termini di competenza (-8,53 milioni di euro rispetto all'assestamento 2010) mentre il nuovo capitolo 5218 (che reca stanziamenti per il funzionamento della Scuola) reca uno stanziamento di 5,66 milioni.
Si segnalano, ancora, gli stanziamenti destinati al DigitPA (organo che ha sostituito il Centro nazionale per l'informatica nella Pubblica amministrazione-CNIPA); il capitolo 1707, nel quale erano appostati i fondi per il funzionamento del CNIPA, viene ridotto di 9,5 milioni, con uno stanziamento di 1,5 milioni; contestualmente viene istituito il nuovo capitolo 1716 con uno stanziamento di 6,1 milioni di euro in termini di competenza.
Per quanto riguarda gli stanziamenti destinati all'Istituto nazionale di statistica; viene istituito il nuovo capitolo 1684 recante lo stanziamento per il censimento 2011 con una dotazione di 200 milioni, contestualmente viene ridotto di 274 milioni lo stanziamento per le spese di funzionamento.
In secondo luogo, per quanto riguarda gli stanziamenti, in termini di competenza, del bilancio di previsione del Ministero dell'interno per il 2011 a legislazione vigente, essi ammontano a 25.322,5 milioni di euro, di cui 24.151,6 milioni di euro per la parte corrente (per oltre un terzo riconducibili alle spese per il personale, pari a 8.797,4 milioni di euro), 1.055,6 milioni di euro in conto capitale e 115,3 milioni di euro di rimborso di passività finanziarie.
Quest'ultima somma si riferisce all'aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato, categoria non presente nello stato di previsione 2010. Se si esclude tale voce, la spesa finale (ossia la somma delle spese correnti e delle spese in conto capitale), ammonta a 25.207,2 milioni di euro che rappresenta la somma necessaria alla amministrazione per perseguire i propri scopi o fini istituzionali, al netto del rimborso delle passività finanziarie.
Per il 2012 e 2013 sono previste spese per 22.835,7 milioni di euro per la parte corrente e 1.012,4 milioni di euro per la parte in conto capitale per il 2012 e 22.982,4 milioni di euro per la parte corrente e 970,359 milioni di euro per la parte capitale per il 2013.
Rispetto al totale delle spese finali dell'intero bilancio dello Stato, gli stanziamenti del Ministero dell'interno rappresentano il 4,8 per cento (erano il 5,4 per cento secondo il bilancio assestato per il 2010).
Nell'ambito del bilancio dell'Interno le spese correnti e quelle in conto capitale incidono sul totale delle spese finali (ossia al netto dei rimborsi) rispettivamente per il 95,8 per cento e il 4,9 per cento.
Le spese complessive previste dal bilancio assestato per l'anno 2010 sono pari a 28.671,9 milioni di euro, di cui 26.757,1 milioni di euro di parte corrente e 1.914,8 milioni di euro in conto capitale. Lo stato di previsione del Ministero per il 2011 registra dunque, rispetto al bilancio assestato 2010, una riduzione delle spese pari

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a 3.349,4 milioni di euro. Alla formazione di tale importo concorrono una diminuzione delle spese correnti e in conto capitale rispettivamente di -2.605,5 milioni di euro e -859,2 milioni di euro. L'importo della riduzione è attenuato dall'inserimento della voce del rimborso del debito pubblico, come si è detto non presente l'anno scorso, per un importo di 115,3 milioni di euro.
Lo stato di previsione del Ministero dell'interno si articola in 7 missioni, a loro volta suddivise in 15 programmi Il numero delle missioni non è mutato rispetto allo scorso anno. A livello di programmi, invece, si registrano le seguenti variazioni. Il programma Rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio (2.1) viene sostituito da due nuovi programmi: Attuazione da parte delle Prefetture-UTG delle missioni del Ministero dell'interno sul territorio (2.2) e Supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio e amministrazione generale sul territorio (2.3). Il programma Trasferimenti a carattere generale ad Enti locali (3.3) muta la denominazione in Elaborazione, quantificazione e assegnazione dei trasferimenti erariali compresi quelli per interventi speciali (3.3). Il programma Rapporti con le confessioni religiose (27.5) viene ridenominato Rapporti con le confessioni religiose e amministrazione del patrimonio del Fondo edifici di culto (27.5).
Poiché, come detto, i programmi costituiscono ora l'unità di voto parlamentare, per quanto riguarda l'amministrazione dell'interno si è passati dai 45 voti (45 u.p.b.) dell'esercizio scorso ai 15 voti (15 programmi) di quello attuale.
La variazione più rilevante in termini assoluti interessa la missione n. 3 (Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali), il cui stanziamento è pari a 15.122,18 milioni, con un decremento pari a 2.866,77 milioni di euro per la competenza (-14,94 per cento) rispetto all'assestamento 2010.
Tale decremento (somma algebrica di variazioni di diverso segno) riguarda essenzialmente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione dei trasferimenti erariali compresi quelli per interventi speciali (3.3) (-2.856 milioni di euro), per la restante parte il decremento riguarda Interventi, servizi e supporto alle autonomie territoriali (3.2) (-10,6 milioni di euro).
Per i citati programmi le spese di competenza sono rispettivamente 15.103,48 milioni e 18,69 milioni.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia, la missione relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3) reca identici stanziamenti di competenza e cassa pari a 92.934,42 milioni. Tali stanziamenti scontano decrementi rispetto all'assestamento 2010 pari a 4.375, 53 milioni per la competenza e a 2.689,44 milioni per la cassa.
La Tabella n. 8 della relazione illustrativa del disegno di legge di bilancio (A.C. 3779) alla voce trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche, sub Amministrazioni locali reca un importo di competenza pari a 107.674 milioni di euro. La medesima tabella per le spese in conto capitale reca un importo pari a 4.111 milioni.
Nell'illustrazione di tali spese per la parte corrente occorre tenere presente che la contrazione dei trasferimenti alle amministrazioni locali pari a 11.334 milioni è imputabile principalmente ai minori finanziamenti per trasferimenti alle regioni per una somma 8.431 milioni. Tale somma sconterebbe circa 5.000 milioni per riduzioni delle somme da devolvere alle regioni a statuto speciale per gettito da entrate erariali, nonché riduzione di stanziamenti per le regioni a statuto ordinario ex articolo 14, comma 2, decreto-legge 78 del 2010.
Poiché ai sensi della disposizione da ultimo citata, la suddetta riduzione è pari a 4.000 milioni per il 2011, sarebbe opportuna, per la voce trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche, l'illustrazione dello specifico impatto, non esplicitato nella suddetta relazione, dell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 78, anche considerato che la Decisione di finanza pubblica conferma tra gli effetti del citato

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decreto-legge la somma di 4.000 milioni ai fini del patto di stabilità interno delle regioni (Tavola 2.10, p. 45).
In termini assoluti, si segnala anche il decremento della missione n. 7 (Ordine pubblico e sicurezza) (-146,51 milioni di euro), confermando la tendenza già presente negli esercizi precedenti. Il taglio non colpisce la parte di competenza del programma Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (7.10) che registra anzi un aumento pari a 221,58 milioni.
Si segnala poi il decremento degli stanziamenti relativi alla missione n. 27 (Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti) pari a 194,77 milioni per la parte di competenza.
All'interno della suddetta Missione immigrazione, si registra soprattutto la flessione (-193,32 milioni) degli stanziamenti per Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale (27.2). Tra le variazioni più significative si segnala il capitolo 2313 Speciale elargizione in favore delle famiglie dei cittadini italiani, dei cittadini stranieri e degli apolidi che abbiano perduto la vita a causa di azioni terroristiche, assegno vitalizio e altre provvidenze: -44,5 milioni) e il capitolo 2384 Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso -24,8 milioni.
Per quanto riguarda le altre missioni facenti capo al Ministero, nell'ambito della missione n. 8 (Soccorso civile) resta sostanzialmente invariato il Programma Organizzazione e gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2), mentre il Programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3) registra un decremento di 80 milioni di euro, risultante, tra l'altro dall'incremento degli stanziamenti di alcuni capitoli, tra cui 1801 e 1802 (retribuzioni personale e volontari vigili del fuoco) e dalla riduzione di altre, quali quelle relative al capitolo 1804 Competenze accessorie al personale al netto dell'imposta regionale sulle attività produttive e degli oneri sociali a carico dell'amministrazione e al capito 1819 Oneri sociali. Tali variazioni sono in parte effetto di un trasferimento di risorse correlato all'introduzione del «cedolino unico» ai sensi dell'articolo 2, comma 197, della legge 191 del 2009.
Diminuisce anche la posta del capitolo 1901 Spese per acquisto di beni e servizi -26,5 milioni; del capitolo 1982 Spese l'impianto gestione noleggio e manutenzione di mezzi operativi e strumentali, -20,7 milioni; del capitolo 7325 Acquisto di impianti, automezzi, materiali e attrezzature, -23,3 milioni.
Relativamente alle altre missioni si segnala la diminuzione dello stanziamento per la missione n. 2 Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio (-29,36 milioni), e la leggera flessione relativo alla missione n. 33 Fondi da ripartire (0,11 milioni).
In merito a tale missione, ed in particolare con riferimento alle dotazioni rimodulabili costituite da consumi intermedi e investimenti, il Centro di responsabilità amministrativa competente (CRA) ha osservato - nella sezione II della nota integrativa al bilancio per il Ministero dell'Interno - che esse riflettono il taglio disposto dal decreto-legge 112 del 2008 e dal decreto-legge 78 del 2010, con l'effetto di una riduzione complessiva per il triennio 2011-2013 del 32 per cento complessivo. A questo proposito viene segnalato che «l'entità di tali decurtazioni ha accentuato notevolmente il già evidente squilibrio tra i costi per l'espletamento dei servizi istituzionali che annualmente si rilevano e le risorse finanziarie disponibili. La presenza di un così evidente squilibrio, in sostanza, rende vano un efficace tentativo di rimodulazione delle dotazioni iniziali che, necessariamente, debbono subire delle sostanziali integrazioni per far fronte alle spese incomprimibili».
Nell'ambito della medesima missione, per il programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3), con riferimento alla categoria «reddito da lavoro dipendente», si specifica che in applicazione del decreto-legge 78 del 2010, per il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera non è stato considerato alcun tipo di passaggio a qualifiche superiori «che

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sarà disposto, anche con decorrenze retroattive, nell'anno 2011». Inoltre si specifica che la vigente normativa «consente al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco di operare assunzioni da turn over sulla base del 100 per cento delle cessazioni dell'anno precedente. Ciò consentirà nel 2011 di procedere a 1.000 nuove assunzioni - di cui 900 nella qualifica di Vigili del fuoco e 100 di quella di operatore - sulla base delle cessazioni del servizio che si stanno registrando nel corrente anno e che si prevedono in numero di 1.000 per i comparti carriera prefettizia e ministeri». In merito alle spese rimodulabili costituite nella quasi totalità da «consumi intermedi», «investimenti» e anche «redditi da lavoro dipendente» (per la quota relativa alle retribuzioni in natura), il Centro di responsabilità amministrativa competente rileva che, in conseguenza dei tagli del decreto-legge 112 del 2008 e del decreto-legge 78 del 2010, le relative dotazioni, per il triennio 2011-2013, risultano ridotte nella misura di un 25 per cento complessivo.
In merito a tali dotazioni, il Centro di responsabilità amministrativa competente segnala che, «l'entità di tali decurtazioni ha accentuato notevolmente il già evidente squilibrio tra i costi per l'espletamento dei servizi istituzionali che annualmente si rilevano e le risorse finanziarie disponibili. La presenza di un così evidente squilibrio, in sostanza, rende vano un efficace tentativo di rimodulazione delle dotazioni iniziali che, necessariamente, debbono subire delle sostanziali integrazioni per far fronte alle spese incomprimibili».
Quanto alla missione n. 2, Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio, per il programma Attuazione da parte delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo delle missioni del Ministero dell'interno sul territorio (2.2.), nella sezione II della nota integrativa al bilancio per il Ministero dell'Interno il Centro di responsabilità amministrativa (CRA) per «consumi intermedi» rileva che, a seguito della riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie iscritte al legislazione vigente disposta dall'articolo 2 del decreto-legge n. 78 del 2010, la rimodulazione effettuata, tra missioni e all'interno di ciascuna missione,»non è stata sufficiente a far fronte ai reali bisogni di spesa e quindi sono state avanzate richieste incrementative per alcune tipologie di spesa che non risultano comprimibili ovvero la cui dinamica non è governabile dal CRA».
La consistenza presunta dei residui passivi del Ministero dell'interno al 1o gennaio 2011 è stata valutata in 1.797,18 milioni di euro, con una diminuzione rispetto a quelli accertati al 1o gennaio 2010, quali risultano dal rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2009, pari a 921,12 milioni.
In base alla sopra indicata previsione relativa alla consistenza dei residui passivi, le autorizzazioni di cassa dello stato di previsione del Ministero dell'interno per il 2011, sono pari a 25.322,5 milioni di euro, di cui 24.151,6 milioni di parte corrente, 1.055,6 milioni in conto capitale e 115,3 milioni quali rimborso passività finanziarie, con un decremento, rispetto all'assestamento, di 4.041,6 milioni ed un coefficiente medio di realizzazione (che rappresenta la percentuale di massa spendibile che può essere effettivamente pagata nel corso dell'esercizio successivo ed è determinata dal rapporto tra autorizzazione di cassa e massa spendibile) pari all'93,37 per cento.
Per la parte corrente, la quota per interventi è pari a 14.462,2 milioni di euro.
La parte in conto capitale è interamente costituita dalla spesa per investimenti Nel disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779) è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l'Allegato 1 «Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi», che espone le autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente che sono state rimodulate dal disegno di legge di bilancio.

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Nell'allegato 1 allo stato di previsione del Ministero dell'interno , risultano le seguenti variazioni degli stanziamenti di spesa previsti a legislazione vigente.
Nell'ambito della missione Ordine pubblico e sicurezza, programma Pianificazione e coordinamento delle forze di polizia, sono previste: la soppressione degli stanziamenti per le spese per l'integrazione e lo sviluppo della rete degli ufficiali di collegamento delle forze di polizia, pari a 1.585.556 euro per gli anni 2011 e 2012 e a 1.596.721 euro per il 2013 (articolo 1, comma 553, della legge 311 del 2004); e la soppressione degli stanziamenti, per le misure urgenti per il contrasto del territorio, pari a 475.667 euro per gli anni 2011 e 2012 e a 479.016 euro per il 2013 (articolo 18, comma 3-bis, decreto-legge 144 del 2005).
Tali soppressioni sono disposte in attuazione dell'articolo 1 decreto-legge n. 78 del 2010, che ha previsto il definanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzate negli ultimi tre anni.
Nell'ambito della missione Soccorso civile, programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico, è previsto un aumento dell'11,1 per cento degli stanziamenti per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che passa da 2.115.041 a 2.350.045 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 (articolo 7, comma 4-bis, punto a), del decreto-legge 39 del 2009).
Nell'ambito della missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti programma Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale, è previsto un aumento del 26,6 per cento per il solo 2013 del Fondo nazionale per le politiche di asilo, che passa nel 2013 da 5.940.000 euro a 7.518.000 euro (articolo 20, comma 5, numero 1), del decreto legislativo n. 25 del 2008).
Nell'ambito della missione Fondi da ripartire, programma Fondi da assegnare, è prevista la soppressione degli stanziamenti per l'assunzione di personale civile, pari a 7.171.764 euro per il 2011 e 2012 e a 12.376.800 euro per il 2013 (articolo 2-bis, comma 1-ter, decreto-legge 272 del 2005).
Tale soppressione è stata disposta per cessazione della spesa.
Nell'allegato 1 allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, risultano le seguenti rimodulazioni di stanziamenti di spesa previsti a legislazione vigente che interessano profili di competenza della Commissione Affari costituzionali.
Nell'ambito della missione Fondi da ripartire, programma Fondi da assegnare, sono previste: la soppressione degli stanziamenti relativi al trattamento accessorio delle forze armate e forze di polizia, pari a 521.507 euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 (articolo 16, comma 4, L 448 del 2001); la soppressione degli stanziamenti relativi all'istituzione delle province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani (articolo 7, L 146 del 2004, articolo 8 L 147 del 2004, articolo 7, L 148 del 2004); la soppressione degli stanziamenti relativi alle nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tali matrice, pari a 972.067 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 (L 206 del 2004).
Tali soppressioni sono disposte in attuazione dell'articolo 1 decreto-legge n. 78 del 2010, che ha previsto il definanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzate negli ultimi tre anni.
Con riferimento alle soppressioni di stanziamenti in attuazione dell'articolo 1 decreto-legge 78 del 2010, che ha disposto il definanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzate negli ultimi tre anni, si dovrebbe valutare l'opportunità di chiedere un chiarimento in ordine alle ragioni della mancata utilizzazione dei fondi. La mancata utilizzazione potrebbe infatti derivare da ragioni di natura contabile, in quanto le relative spese possono risultare coperte da altri stanziamenti, o essere determinata dal fatto che le relative spese risultano di fatto esaurite o ancora derivare dal fatto che la normativa non ha di fatto trovato attuazione. Ciò riveste particolare importanza con riferimento alle leggi che riconoscono diritti soggettivi (si pensi alle norme in favore delle vittime del terrorismo).

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Passando ora all'esame del disegno di legge di stabilità, va ricordato che la legge di stabilità - che sostituisce la legge finanziaria - compone, insieme alla legge di bilancio, la manovra di finanza pubblica prevista su base triennale e dispone annualmente il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale. Per il medesimo periodo, essa provvede alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione vigente al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi.
Il disegno di legge di stabilità in esame ha un contenuto veramente «asciutto»: esso infatti non produce effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica atteso che la manovra per il triennio 2011-2013 è stata già effettuata con il decreto-legge 78 del 2010,, approvato la scorsa estate, che ha anticipato la correzione dei saldi per assicurare il rispetto degli obiettivi programmatici già fissati in sede di aggiornamento del Patto di stabilità e crescita europeo.
Il disegno di stabilità comporta esclusivamente un impatto sul saldo netto da finanziare, pari ad 1 miliardo nel 2011, 3 miliardi nel 2012 e 9,5 miliardi nel 2013, derivante da alcune rimodulazioni della parte tabellare concernenti il Fondo aree sottoutilizzate ed il finanziamento della quota nazionale del Fondo di rotazione per le politiche comunitarie.
Venendo all'esame delle parti di competenza della Commissione Affari costituzionali, l'articolo 1, comma 5, concerne il taglio dei trasferimenti alle regioni disposto dal decreto legge 78 del 2010, taglio pari a 4.000 milioni di euro per l'anno 2011 e a 4.500 milioni annui a decorrere dal 2012.
La norma consente a ciascuna regione di richiedere che parte dei tagli vengano effettuati sulla quota, spettante alla singola regione, destinata alla programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate (il FAS, come rimodulato ai sensi Tabella E allegata al disegno di legge in esame), anziché sui trasferimenti statali destinati al trasporto pubblico locale e all'edilizia sanitaria.
Sono comunque fatti salvi i diversi criteri di ripartizione delle riduzioni stabiliti in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Le tabelle A e B del disegno di legge di stabilità 2011 contengono, rispettivamente per la spesa corrente e per quella in conto capitale, gli accantonamenti sui fondi speciali iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, finalizzati alla copertura di provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel triennio di riferimento.
Per quanto riguarda il Ministero dell'interno, nella tabella A (fondo speciale di parte corrente), è previsto un accantonamento pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013. La relazione illustrativa finalizza l'accantonamento alla copertura del provvedimento recante disposizioni in favore dei territori di montagna (A.C. 41 e abbinati).
Nella tabella B (fondo speciale in conto capitale), l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno riguarda gli anni 2012 e 2013 ed è pari a 103 milioni di euro per ciascun anno, esso è finalizzato alla fornitura gratuita di libri di testo.
La tabella C determina il finanziamento di leggi di spesa che espressamente demandano alla legge di stabilità la definizione, su base triennale, delle risorse da impiegare annualmente.
La tabella C non ha contenuto innovativo rispetto a quanto previsto a legislazione vigente. Le variazioni rispetto alle corrispondenti voci della legge finanziaria 2010 sono pertanto imputabili a provvedimenti adottati nel corso dell'anno o allo scorporo, operato in applicazione della nuova legge di contabilità, delle spese aventi natura obbligatoria, i cui importi sono stati riallocati nel disegno di legge di bilancio, con l'istituzione di appositi capitoli.
La tabella D riporta i definanziamenti delle autorizzazioni legislative di spesa della sola parte corrente. La Tabella E: reca i contenuti delle previgenti tabelle D, E e F per le spese in conto capitale, con evidenziazione dei rifinanziamenti, delle riduzioni e delle rimodulazioni degli importi destinati al finanziamento delle leggi che dispongono spese a carattere pluriennale.

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Le tabelle D ed E non recano, relativamente alle voci di interesse della Commissione affari costituzionali, modifiche rispetto agli stanziamenti previsti a legislazione vigente.

Gianclaudio BRESSA (PD) ringrazia il relatore per l'accurata relazione e chiede alla presidenza quali siano i tempi per l'esame dei provvedimento

Jole SANTELLI, presidente, ricorda che le Commissioni di settore dovranno concludere i propri lavori entro martedì prossimo (26 ottobre) o, al più tardi, mercoledì mattina (27 ottobre), prima dei lavori dell'Assemblea. Considerati quindi i tempi di esame a disposizione delle Commissioni di settore propone di fissare alle ore 14 di lunedì 25 ottobre il termine per la presentazione di emendamenti sulle parti di competenza della I Commissione.

Gianclaudio BRESSA (PD) ritiene che, data la ristrettezza dei tempi disponibili, sarebbe senz'altro opportuno concludere l'esame mercoledì 27 ottobre, in modo da poter disporre della giornata di martedì per discutere.

Jole SANTELLI, presidente, considerata la richiesta del gruppo del Partito democratico,propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti sulle parti di competenza della Commissione alle ore 10 di martedì 26 ottobre.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 14.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di determinazione dei fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province.
Atto n. 240.
(Rilievi alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 settembre.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito e il sottosegretario di Stato alla difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, in attuazione dell'articolo 2, commi da 8-bis a 8-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.
Atto n. 255.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con un'osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 19 ottobre 2010.

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Jole SANTELLI, presidente, avverte che la Commissione difesa ha trasmesso i propri rilievi sullo schema in esame.

Maria Elena STASI (PdL), relatore, rilevato come lo schema in esame tenda ad una migliore e più efficiente organizzazione del ministero della difesa, nel quadro delle riduzioni di organico richieste dalla legge, presenta ed illustra una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato) che recepisce uno dei rilievi formulati dalla Commissione difesa.

Gianclaudio BRESSA (PD), osservato che la Commissione difesa, nei suoi rilievi, ha sollevato dubbi per quanto attiene alla possibilità di introdurre una modifica così strutturale delle direzioni generali del ministero e dei compiti del Segretario generale nell'ambito dell'esercizio del potere regolamentare per finalità di razionalizzazione e contenimento della spesa, chiede alla relatrice un chiarimento su questo punto, che riguarda le competenze della Commissione affari costituzionali.

Maria Elena STASI (PdL), relatore, chiarisce che, a suo avviso, come anche ad avviso del Consiglio di Stato, il riordino delle direzioni generali del ministero disposto dallo schema di regolamento in esame non è in contrasto con le norme di legge, atteso che l'organizzazione delle direzioni generali dei ministeri è rimessa dalla legge a regolamenti di delegificazione e che lo schema in esame non contrasta con le specifiche norme generali regolatrici della materia, poste dal codice dell'ordinamento militare: questo infatti configura il segretario generale come direttore nazionale degli armamenti e lo pone in posizione di supremazia sui dirigenti degli uffici dirigenziali generali; quanto poi alla direzione generale della sanità militare, la norma di legge che ne prevede l'esistenza non può certamente ritenersi una norma generale regolatrice della materia.

Alessandro NACCARATO (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, considerato che le osservazioni da lui formulate nella seduta di ieri non sono state recepite nella proposta di parere, se non limitatamente ad un accenno all'unitarietà delle funzioni che riguardano la sanità militare.
Ricorda, infatti, di aver evidenziato come la prevista soppressione della Direzione generale per la sanità militare rischi di mettere in discussione la possibilità di svolgere le fondamentali funzioni che alla stessa sono attribuite. Al contempo, vi è un profilo problematico dal punto di vista normativo, considerato che all'articolo 188 del decreto legislativo n. 66 del 2010, recante il Codice dell'ordinamento militare, richiama espressamente tale Direzione, andando in una direzione opposta rispetto allo schema di decreto in esame.
Rileva, al contempo, come nella proposta di parere non venga affrontata l'altra questione da lui posta, che riguarda l'ulteriore riduzione del personale civile non dirigenziale che va ad aggiungersi a quanto già previsto con la legge n. 133 del 2008, di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008. Vi è inoltre il profilo che riguarda l'impatto che tale riduzione avrà sugli enti dell'area industriale che si trovano in una situazione vicina al collasso per la riduzione delle risorse.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA intende ricordare, con riguardo all'asserito contrasto con l'articolo 188 del decreto legislativo n. 66 del 2010, recante il Codice dell'ordinamento militare, come tale Codice avesse una natura puramente ricognitiva, non potendo quindi fare altro che «fotografare» la situazione normativa vigente al momento della sua elaborazione.
Rileva, quindi, che l'interpretazione data dal Ministero della difesa - non contraddetta dal Consiglio di Stato quando ha esaminato lo schema di decreto in questione - è che la materia dell'organizzazione attiene ad un livello su cui si può intervenire anche senza ricorrere ad una modifica legislativa di rango primario.
Evidenza, infine, che le riduzioni del personale civile hanno rilevanza puramente tabellare, nel senso che si è intervenuti solo su posizioni non occupate da

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alcuno né occupabili in futuro in considerazione del blocco del turn over. Non vi è pertanto alcun rischio che la struttura perda di funzionalità.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17.
Atto n. 261.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 19 ottobre 2010.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Atto n. 266.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 19 ottobre 2010.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 14.55.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi per motivi di lavoro stagionale.
COM(2010)379 def.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 19 ottobre 2010.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 20 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI.

La seduta comincia alle 15.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

Jole SANTELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della camera dei deputati.
Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 3572 Reguzzoni, recante «Disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato». Pag. 34
Audizione di rappresentanti dei sindacati dei dipendenti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e della Commissione nazionale per le società e la borsa.
(Svolgimento e conclusione).

Jole SANTELLI, presidente, introduce l'audizione.

Vito MELI, FISAC-CGIL - Autorità Garante della concorrenza e del mercato e Francastella BRANCA, SIAG-FIBA-CISL - Autorità Garante della concorrenza e del mercato, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva. Stefano FABRIZIO, CGIL-FISAC - Consob, e Gianluca GENTILI, UIL-CA - Consob, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva a nome delle organizzazioni CGIL-FISAC, CISAL-SBC e UIL-CA-Consob. Cinzia CAPPELLETTI, FALBI - Consob, Pietro MARIANI, FIBA-CISL - Consob svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Raffaele VOLPI (LNP).

Gianluca GENTILI, UIL-CA - Consob, risponde ai quesiti posti.

Intervengono i deputati Oriano GIOVANELLI (PD) e Beatrice LORENZIN (PdL) per ringraziare gli auditi a nome dei loro gruppi ed esprimere valutazioni.

Jole SANTELLI, presidente, ringrazia i partecipanti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.