CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2010
381.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 122

ELEZIONE DEL PRESIDENTE, DEI VICEPRESIDENTI E DEI SEGRETARI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente provvisorio Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, indi del presidente eletto Giancarlo GIORGETTI.

La seduta comincia alle 13.45.

Elezione del Presidente.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, indice la votazione per l'elezione del Presidente.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 44
Maggioranza assoluta dei voti 23

Hanno riportato voti:
Giancarlo GIORGETTI 24
Bruno TABACCI 18
Schede bianche 2

Proclama eletto presidente il deputato Giancarlo Giorgetti che invita quindi ad assumere la Presidenza.

Pag. 123

Hanno preso parte alla votazione i deputati:
Gioacchino Alfano, Aracu, Baccini, Baretta, Biava, Bitonci, Boccia, Borghesi, Calvisi, Cambursano, Capodicasa, Catone, Ceroni, Cesario, Ciccanti, Commercio, Corsaro, D'Amico, De Micheli, Duilio, Fallica, Franzoso, Galletti, Genovese, Giancarlo Giorgetti, Laboccetta, Leone, Lo Presti, Marchi, Marinello, Cesare Marini, Marsilio, Milanese, Misiani, Moroni, Nannicini, Polledri, Rubinato, Sereni, Simonetti, Tabacci, Toccafondi, Vannucci e Ventura.

Elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, indìce la votazione per l'elezione di due vicepresidenti e di due segretari.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei vicepresidenti:
Presenti e votanti 44

Hanno riportato voti:
Giuseppe Francesco
Maria MARINELLO 25
Gian Luca GALLETTI 19

Proclama eletti vicepresidenti i deputati Giuseppe Francesco Maria Marinello e Gian Luca Galletti.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei segretari:
Presenti e votanti 44

Hanno riportato voti:
Massimo Enrico
CORSARO 23
Maino MARCHI 20
Schede bianche 1

Proclama eletti segretari i deputati Massimo Enrico Corsaro e Maino Marchi.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari i deputati:
Gioacchino Alfano, Aracu, Baccini, Baretta, Biava, Bitonci, Boccia, Borghesi, Calvisi, Cambursano, Capodicasa, Catone, Ceroni, Cesario, Ciccanti, Commercio, Corsaro, D'Amico, De Micheli, Duilio, Fallica, Franzoso, Galletti, Genovese, Giancarlo Giorgetti, Laboccetta, Leone, Lo Presti, Marchi, Marinello, Cesare Marini, Marsilio, Milanese, Misiani, Moroni, Nannicini, Polledri, Rubinato, Sereni, Simonetti, Tabacci, Toccafondi, Vannucci e Ventura.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.15.

Schema di di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente «Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture».
Atto n. 268.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di delibera.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che lo schema di delibera non è corredato dal prescritto parere della Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997. Segnala, in proposito, che, in considerazione di tale circostanza, il Presidente della Camera ha evidenziato l'esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente su tale schema prima che il Governo abbia provveduto ad integrare la richiesta con il menzionato parere.

Pag. 124

Remigio CERONI (PdL), relatore, illustra il contenuto dello schema di delibera del CIPE, che provvede alla riprogrammazione delle risorse del Fondo infrastrutture. In proposito, ricorda preliminarmente che l'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico di tale Fondo, che è destinato, in via prioritaria, al finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese. Rammenta altresì che il medesimo articolo ha demandato ad apposita delibera del CIPE, sentita la Conferenza unificata e le Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario, il riparto delle risorse del Fondo, fermo restando il vincolo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l'85 per cento degli stanziamenti nazionali per l'attuazione del Quadro strategico nazionale 2007-2013.
Ricorda, inoltre, che il CIPE ha provveduto ad assegnare al Fondo infrastrutture risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, attribuendo, con la delibera n. 112/2008, 7.356 milioni per interventi su infrastrutture, reti e servizi per la mobilità di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché, con la delibera n. 3/2009, ulteriori 5.000 milioni di euro per interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In proposito, segnala che, in questo quadro, 1 miliardo di euro è destinato ad interventi di messa in sicurezza delle scuole e 200 milioni di euro per l'edilizia carceraria, così che la disponibilità effettiva da destinare al riparto programmatico da parte del CIPE è risultata di 3.800 milioni di euro. Sulla base delle risorse assegnate dalle citate delibere n. 112/2008 e n. 3/2009, con la successiva delibera n. 51 del 26 giugno 2009, il CIPE ha approvato il quadro delle disponibilità del Fondo infrastrutture, che è stato successivamente oggetto di diversi aggiornamenti, esaminati anche di recente da questa Commissione.
Per quanto attiene allo schema di delibera in esame, fa presente che esso propone una ulteriore rimodulazione delle risorse del Fondo infrastrutture non ancora assegnate dal CIPE con apposite delibere, in conseguenza dell'attuazione di specifiche disposizioni recate dalla legge finanziaria 2010 che prevedono l'utilizzo delle disponibilità del Fondo infrastrutture per specifiche finalità. Al riguardo, ricorda infatti che l'articolo 2 della legge n. 191 del 2009 prevede, al comma 55, che il CIPE individui i programmi da sostenere per le necessità del settore agricolo, destinando a tale scopo 100 milioni, nonché dispone, al comma 219, lo stanziamento di 500 milioni di euro per l'attuazione del programma di interventi per la realizzazione delle nuove infrastrutture carcerarie o l'aumento della capienza di quelle esistenti. Osserva, poi, che con lo schema di delibera in esame, il CIPE indica l'ammontare residuo disponibile delle risorse del Fondo infrastrutture in 1.424,2 milioni di euro. Rispetto all'importo complessivo del Piano, pari a 7.121 milioni di euro, infatti, il CIPE quantifica le somme già assegnate al 31 dicembre 2009 con specifiche delibere in 5.096,8 milioni di euro, di cui 861,9 milioni al Centro-Nord e 4.234,9 milioni al Mezzogiorno, considerando anche la riserva destinata all'Abruzzo, pari a 408,5 milioni. Rileva, quindi, che rispetto all'importo complessivo del Piano risultano ancora da assegnare 2.024,2 milioni Considerata la necessità - espressa nella presa d'atto della delibera - di dare immediata attuazione agli interventi in tema di agricoltura e di edilizia carceraria disposti dalla legge finanziaria 2010 a valere sul Fondo infrastrutture, per un importo pari a complessivi 600 milioni di euro, le disponibilità effettive residue per il finanziamento degli interventi previsti nel Quadro di dettaglio risultano pertanto pari a 1.424,2 milioni. In proposito,fa presente che lo schema di delibera in esame stabilisce l'assegnazione di tali risorse, da effettuare con successive apposite delibere,

Pag. 125

a specifiche priorità, relative a opere di difesa idraulica in ambiti urbani di rilevanza sopranazionale, opere di manutenzione della rete stradale e ferroviaria, per un importo complessivo non superiore a 560 milioni, opere per il superamento delle emergenze idriche, interventi in sicurezza di opere stradali e ferroviarie, trasporto metropolitano, piastre logistiche ed opere infrastrutturali con capitali privati in misura superiore al 50 per cento. Segnala, quindi, che rispetto agli importi considerati dallo schema di delibera il CIPE, come peraltro già indicato nel «Programma delle infrastrutture strategiche», presentato alle Camere in allegato allo Schema della Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, ha provveduto ad ulteriori assegnazioni nella seduta del 22 luglio 2010, con la destinazione di 292 milioni alla manutenzione della rete ferroviaria, 268 milioni alla manutenzione della rete stradale e 28,82 milioni alla linea C della metropolitana di Roma. Conseguentemente, rispetto al Quadro di dettaglio allegato allo schema di delibera in esame, le risorse del Fondo infrastrutture «ancora da assegnare» ammonterebbero a 835,3 milioni.

Maino MARCHI (PD), riservandosi di intervenire nel prosieguo dell'esame dello schema di delibera, osserva che il quadro aggiornato di dettaglio del piano degli interventi non prevede l'effettiva assegnazione di risorse al completamento dell'asse autostradale Salerno - Reggio Calabria. Chiede, pertanto, al rappresentante del Governo di voler indicare come si intenda provvedere al finanziamento del completamento dell'autostrada A3 in modo da garantire il rispetto degli impegni assunti al riguardo dal Presidente del Consiglio dei ministri in occasione delle comunicazioni svolte in Assemblea lo scorso 29 settembre.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di delibera ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.25.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17.
Atto n. 261.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, illustra il contenuto dello schema, che, in applicazione dell'articolo 2, comma 8-bis del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, provvede a dettare disposizioni in materia di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. In proposito, ricorda che l'articolo 2, comma 8-bis del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, ha stabilito, fra l'altro, che le amministrazioni dello Stato, in esito alla riduzione degli assetti amministrativi prevista dall'articolo 74, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, provvedano ad apportare, entro il 30 giugno 2010, un'ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale, e delle relative dotazioni organiche, in misura non inferiore al 10 per cento di quelli risultanti a seguito dell'applicazione del predetto articolo 74, nonché a rideterminare le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, apportando una ulteriore riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero

Pag. 126

dei posti di organico di tale personale risultante a seguito dell'applicazione dell'articolo 74.
Dopo aver illustrato brevemente le singole disposizioni dello schema e le stime relative ai risparmi complessivi derivanti dal provvedimento, rileva che il provvedimento non sembra presentare profili finanziari problematici. Propone, quindi, di esprimere una valutazione favorevole sullo schema.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta formulata dal relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI, indi del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.30.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
Nuovo testo C. 3687 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2010.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, comunica che il Governo ha trasmesso il prescritto aggiornamento della relazione tecnica riferito al testo trasmesso dal Senato (vedi allegato), nonché alcune note tecniche relative alle modifiche adottate dalla VII Commissione, che sono a disposizione dei componenti della Commissione. Ritiene pertanto preferibile proseguire l'esame partendo dalle questioni relative al testo trasmesso dal Senato. Al riguardo, con riferimento all'articolo 4, ritiene che debba essere inserita nella disposizione normativa la specificazione, indicata nella relazione tecnica, che ai componenti della Commissione non spettano compensi, né rimborsi spese. Ciò al fine di garantire l'effettiva invarianza degli oneri. Si sofferma, quindi, sull'articolo 19, comma 5, che estende alle titolari di assensi di ricerca le disposizioni relative alla tutela della maternità previste nei confronti delle lavoratrici iscritte alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e successive modificazioni e dal decreto del ministero del lavoro e della previdenza sociale del 12 luglio 2007. Ricorda, in particolare, che viene esteso il divieto di adibire le donne al lavoro per i periodi di astensione obbligatoria previsti dall'articolo 16 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, e, conseguentemente, alle stesse viene corrisposta da parte dell'INPS, quali iscritte alla gestione separata, un'indennità di maternità per i periodi di astensione obbligatoria, indennità autofinanziata con uno specifico contributivo aggiuntivo previsto dall'articolo 7 del decreto ministeriale 12 luglio 2007. Evidenzia, inoltre, che il successivo comma 8 del medesimo articolo 19 dispone che, «ai fini della durata dei predetti rapporti non rilevano i periodi trascorsi in aspettativa per maternità o per motivi di salute secondo la vigente normativa», con la conseguenza che la durata degli assegni di ricerca viene automaticamente prorogata del corrispondente periodo di astensione obbligatoria per maternità previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 151 del 2001.
Rileva che la relazione tecnica motiva l'estensione di tali benefici evidenziando che, ad oggi, la normativa in materia di tutela della maternità e della malattia nei confronti dei predetti soggetti non è stata oggetto di univoca applicazione. I relativi

Pag. 127

costi quantificati in 20 milioni di euro annui derivano, come indicato dalla relazione tecnica, non dalla corresponsione della indennità di maternità, la quale si autofinanzia con il previsto contributo aggiuntivo, ma dalla corresponsione degli assegni di ricerca nei mesi di proroga del contratto. Segnala che tale precisazione contenuta nel documento in questione fa presupporre che, durante i periodi di astensione obbligatoria per maternità, alle titolari degli assegni di ricerca spetta l'intero importo degli stessi, in aggiunta alla corresponsione della specifica indennità di maternità da parte dell'INPS. Rileva inoltre che tale doppio sostegno economico assume carattere asistematico rispetto alla generale normativa posta a tutela della maternità, tenuto conto che i predetti benefici riguardano solamente la ristretta platea di soggetti titolari di « assegni di ricerca», i quali sono equiparati, ai soli fini previdenziali, alle forme flessibili di lavoro autonomo. Rileva che vanno, peraltro, considerati anche i possibili effetti emulativi da parte di altre categorie. Segnala, comunque, in ordine alla copertura dell'onere derivante dall'articolo 19, comma 5, che non risulta accolto l'emendamento di modifica dell'articolo 25, comma 11, teso a far slittare dal 2010 al 2011 la decorrenza di detto onere. Come peraltro evidenziato dallo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel documento all'esame, le risorse derivate dall'articolo 25, comma 11, presenterebbero una disponibilità sufficiente ad assicurare una idonea copertura solo a partire dal 2011. Ciò stante, la verifica positiva della relazione tecnica è condizionata alla presentazione di apposito emendamento modificativo dell'anzidetto articolo 25, comma 11, secondo periodo, facendo decorrere l'onere dal 2011 e introducendo apposita clausola di salvaguardia, nonché all'espunzione dal testo della predetta relazione tecnica dell'ultimo periodo relativo all'articolo 19, comma 5.

Antonio BORGHESI (IdV) sottolinea che i documenti richiamati dal relatore sono stati trasmessi da poco tempo e, data la complessità della materia e dei rilievi formulati, richiedono un maggiore approfondimento. Evidenzia in particolare che, ad una prima lettura, emergerebbe un parere negativo generalizzato sulla maggior parte delle modifiche apportate in VII Commissione.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, fa presente che la sua proposta di limitare la discussione, per il momento, al solo aggiornamento della relazione tecnica rispetto al testo trasmesso dal Senato, era volta proprio a garantire la possibilità di un maggiore approfondimento ai commissari.

Massimo VANNUCCI (PD), pur apprezzando la proposta di metodo formulata dal relatore, ritiene tuttavia necessario che la Commissione Bilancio esamini il provvedimento nel suo complesso, dal momento che la Commissione di merito ha introdotto numerose modifiche al testo trasmesso dal Senato, rispetto alle quali la Ragioneria generale dello Stato ha formulato valutazioni assai critiche.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI sottolinea che nella documentazione trasmessa emerge una sostanziale identità di vedute tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la Ragioneria generale dello Stato. Evidenzia quindi che le eventuali condizioni rispetto al testo della VII Commissione non rappresenterebbero, comunque, una destrutturazione del testo, ma sarebbero il frutto di un lavoro condiviso.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva che la nota elaborata dalla Ragioneria generale dello Stato con riferimento alle modifiche introdotte dalla VII Commissione appare di difficile lettura, dal momento che essa fa riferimento a proposte emendative presentate nella Commissione di merito, anziché alle disposizioni introdotte o modificate da tali proposte emendative. In ogni caso, ritiene necessario esaminare il testo trasmesso dal Senato e le modifiche introdotte nel corso dell'esame presso questo ramo del Parlamento, rilevando in

Pag. 128

particolare l'esigenza di verificare se sussista una adeguata copertura finanziaria per le misure previste dall'articolo 5-bis, che prevedono l'istituzione di un fondo per la valorizzazione del merito accademico. A suo avviso, è comunque opportuno arrestare la corsa di questo provvedimento, per il quale si sta addirittura ipotizzando di rinviare l'avvio della sessione di bilancio, che già avrà una durata inferiore a quella prevista nella vigenza dell'abrogata legge n. 468 del 1978. In proposito, nel rilevare che il Ministro dell'economia e delle finanze, nel corso della sua audizione nell'ambito dell'esame preliminare dello Schema della Decisione di finanza pubblica per l'anno 2011-2013, ha sottolineato la centralità dei temi dell'innovazione, dell'istruzione e del sostegno all'istruzione e alla ricerca, ritiene che la prossima legge di stabilità potrebbe rappresentare la sede idonea ad individuare risorse aggiuntive destinate ad interventi in tali importanti settori, mentre non non appare utile proseguire sulla strada di introdurre pesanti correzioni in un provvedimento che presenta evidenti problemi di copertura.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, ribadisce la sua proposta di limitare la presente discussione al testo trasmesso dal Senato, rinviando ad un momento successivo l'esame sulle modifiche apportate dalla VII Commissione.

Chiara MORONI (FLI) evidenzia che la documentazione trasmessa dal Governo riguarda anche il testo come modificato dalla Commissione cultura, e ritiene pertanto che la discussione debba essere complessiva. Con particolare riferimento all'articolo 5-bis, recante misure per la valorizzazione dei ricercatori, fa presente che da tale documentazione emerge la richiesta di una specifica relazione tecnica. Osserva, con riferimento a tale questione, che è necessario individuare coperture effettive ed immediatamente efficaci e ritiene necessario attendere la trasmissione dell'apposita reazione tecnica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone di rinviare il seguito dell'esame al termine delle votazioni dell'Assemblea per consentire il necessario approfondimento dei contenuti dei documenti trasmessi dal Governo.

Chiara MORONI (FLI) chiede se l'esame verterà solo sul testo trasmesso dal Senato o sull'intero provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa che la Commissione è chiamata ad esaminare il testo nella sua completezza.

Pier Paolo BARETTA (PD) rileva che l'Assemblea è convocata per esaminare lo schema della Decisione di finanza pubblica e che quindi non vi sarebbe il tempo sufficiente per approfondire la documentazione trasmessa.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel ricordare che il provvedimento è iscritto all'ordine del giorno dell'Assemblea per la seduta di domani, sospende la seduta, avvertendo che essa riprenderà dieci minuti dopo il termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea.

La seduta, sospesa alle 15.45, riprende alle 19.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, nel segnalare che sono in corso approfondimenti in ordine agli effetti finanziari del provvedimento e alle coperture finanziarie da esso previste, rinvia il seguito del suo esame ad una seduta da convocare nella mattinata di domani.

La seduta termina alle 19.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 380 del 12 ottobre 2010, a pagina 48, seconda colonna, ventisettesima riga, le parole: «articolo 11» sono sostituite dalle seguenti «articolo 14».